Integrazione n° 3 - 2013 - ARSA
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La psicodiagnosi in psicologia clinica<br />
gimento e restituzione della valutazione psicodiagnostica. Le modalità con cui sono condotti<br />
dipendono dagli obiettivi, dal contesto, dalle necessità cliniche e dalla formazione teorica<br />
del clinico che lo esegue. Una componente importante è l’alleanza diagnostica che implica<br />
la capacità di trovare uno o più oggetti comuni di lavoro, l’assunzione di un ruolo, l’impegno<br />
verso l’obiettivo comune (Del Corno, Lang, 2001). Il clinico raccoglie ed ordina tutti<br />
gli elementi emersi dalle varie fasi (dall’osservazione, dal racconto del cliente, dai test…)<br />
per integrare al meglio il senso della richiesta del paziente, e gli aspetti fondamentali della<br />
sua situazione personale, per poi effettuare delle conseguenti proposte di presa di carico o di<br />
“invio” ad altri professionisti/strutture (Gislon, 1994; Del Corno, Lang, 1995, 2001; Semi,<br />
1985; Giusti, Montanari, Iannazzo, 2006).<br />
Questionari<br />
In riferimento ai questionari, si può affermare che praticamente ogni lista ordinata di<br />
domande è un questionario (Mace, 1995).<br />
I questionari o inventari sono costituiti da una serie item, ovvero liste di domande ed affermazioni<br />
relative a caratteristiche personali, pensieri, emozioni, sintomi, abitudini e comportamenti.<br />
Misurano, di solito, un’ampia gamma di variabili e sono costruiti in modo più<br />
attento e standardizzato rispetto alle rating scale ed alle checklist. Al soggetto è chiesto di<br />
scegliere tra una serie di risposte predeterminate che egli deve limitarsi a contrassegnare.<br />
Esistono inventari che si occupano di parecchie variabili di personalità, ma anche strumenti<br />
elaborati per valutare un’unica dimensione. Seguendo una linea di continuità rispetto alla<br />
loro origine, essi si occupano principalmente degli aspetti patologici degli individui, anche<br />
se ne sono stati costruiti alcuni che si focalizzano sull’altro versante (salutogenesi, qualità<br />
di vita, punti di forza, etc.). Chi risponde agli inventari può fare scelte dicotomiche (vero/<br />
falso oppure si/no); tra una serie di tre o più alternative (ad esempio, completamente falso,<br />
un po’ falso, neutrale, un po’ vero, molto vero). (Del Corno, Lang, 1997; Giusti, Montanari,<br />
Iannazzo, 2006).<br />
Scale psicopatologiche<br />
Si tratta di una forma di questionari auto o etero-somministrati costruita appositamente<br />
per rilevare la presenza, la frequenza e l’intensità di sintomatologie di interesse psicopatologico<br />
o psichiatrico, sia isolate che sotto forma di sindromi.<br />
Sono strumenti utilizzati per un monitoraggio ampio, in varie aree (MMPI-2, Symptom<br />
Checklist-90), delle difficoltà del paziente. Oppure sono disegnate e costruite per la rilevazione<br />
di una singola dimensione, es., ansia (Zung Depression Inventory), depressione (Hamilton<br />
Depression Scale), panico…. Questi strumenti vengono ri-somministrati a distanza<br />
nell’arco di tutto il percorso psicologico, per monitorare l’andamento della del percorso,<br />
verificarne l’efficacia e spostare il tiro qualora gli interventi non stessero funzionando (Del<br />
Corno, Lang, 1997; Giusti, Montanari, Iannazzo, 2006).Questi ultimi sono molto utili per<br />
monitorare l’andamento<br />
Test di Livello<br />
Si tratta di test psicologici utilizzati per valutare il livello e la tipologia di capacità cognitive<br />
e di “livello intellettivo” (da cui il nome) del soggetto. Più spesso utilizzati nel caso<br />
il clinico si renda conto che possono esistere difficoltà cognitive. In questo caso un’accurata<br />
definizione del livello intellettivo diventa una componente importante per il seguito<br />
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