in realtà proprietà dei Reich tedesco. Il solitario viandante che va da ...

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La porta della villa Du Bellay (a sinistra) in un disegno del Dosio dopo ]a
« Chiesa nelle Therme». Incontro si apre quello che tuttora è l'ingresso di Santa
(vedi l'altro disegno prima della consacrazione)
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consacrazione della
Maria degli Angeli
L'area dell'Esedra tra i due torrioni rotondi di cui è visibile solo uno (oggi S. Bernardo) si presenta~a
così prima che il cardinale Du Bellay vi costruisse la sua villa. Dietro di questa si estendevano gli «hortl»
(tino alle odierne vie Firenze -Palermo) nei cui viali si ammiravano statue e pezzi rari di sca.vo.
G. ANTONIODOSIO: Rovine delle T. di Diocleziano (1550 circa) (in BARTOLI:Cento vedute di R. antIca)
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La porta degli "Horti Bellayani"
e quella dei giardini dei Panzani
Il magnifico cardinale francese Giovanni Du Bellay era nato nel
1492; letterato, poeta ed elegante prosatore, era il personaggio più
autorevole e in vista presso il suo Re Francesco I che gli concesse il
suo massimo favore. Nel 1533 fu presente al colloquio di Marsiglia di
Clemente VII col re di Francia, in seguito al quale il secondo figliuolo
di questi, che doveva divenire dopo la morte del fratello Delfino di
Francia, sposava la quindicenne nipote del papa Caterina de' Medici.
Ben presto fu inviato a Roma quale ambasciatore dopo aver rivestito
la stessa carica in Inghilterra e anche nella corte papale dove nel 1535
Paolo 111 lo creò cardinale prete di S. Cecilia (titolo che cambiò poi
con quello di Ostia e Velletri). Fu un eminente personaggio molto
quotato che assistette al conclave di ben quattro papi, avendo a quello
di Paolo IV Carafa ottenuto voti per il sommo pontificato.
Alla morte di Francesco I nel 1547, l'invidia dei suoi antagonisti
fece si che egli decadesse nel favore del nuovo re ed allora egli si ritirò
definitivamente a Roma, dove appassionato raccoglitore di « antica-
glie » e oggetti di scavo, poté dedicarsi completamente a queste ricerche,
in cui profuse talmente i suoi averi, che alla sua morte gli eredi non
trovarono che debiti.
Peraltro egli teneva corte fastosa e splendida, le cui feste, come
quella organizzata per la nascita del Delfino di Francia, fecero epoca
per grandiosità e splendore; suscitando quella volta non pochi biasimi
da parte dei cardinali riformisti, essendo in tempo di Quaresima.
Il cardinale Du Bellay si era costruita una splendida villa presso
le Terme Diocleziane, con una grande estensione di terreno, che fece
sistemare a vasti giardini, nei cui lunghissimi viali sistemò le statue, i
busti, i bassorilievi, i capitelli, amati con svi,scerato amore dal nostro
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