Documento redatto da : Ing. Claudio Pasquale Ing. Alberto Lemme Supervisione : <strong>Regione</strong> <strong>Molise</strong> - Comitato Tecnico Scientifico – D.C. n.19 del 12.6.2003 2
1 - INDICAZIONI PER IL RICONOSCIMENTO DELLA QUALITÀ MURARIA Per la lettura <strong>delle</strong> tipologie murarie e la valutazione della loro qualità si è fatto riferimento all’allegato B della Direttiva del CTS (Comitato Tecnico Scientifico) per la ricostruzione (Decreto del CD n.35/2005) utilizzando un metodo di lavoro basato sulla scheda <strong>murature</strong> del GNDT (Gruppo Nazionale per la Difesa dai Terremoti).Di seguito si riporta la Guida alla lettura <strong>delle</strong> tipologie murarie (allegato B Decreto CD n.35/2005) e l’illustrazione del metodo proposto con l’utilizzo della citata scheda <strong>murature</strong>. 2 - RICONOSCIMENTO DELLA QUALITÀ MURARIA Per il riconoscimento della qualità muraria si è fatto riferimento alle osservazioni effettuate sugli edifici in muratura del <strong>Molise</strong> danneggiati dagli eventi sismici del 2002 utilizzando una metodologia che consente di individuare il tipo di muratura, in base agli elementi che la costituiscono, alla classe di qualità e al il tipo di comportamento meccanico. Il metodo consiste nella correlazione tra gli elementi tipologici <strong>delle</strong> <strong>murature</strong>, riconoscibili con la scheda <strong>murature</strong> GNDT (tessitura, posa in opera, sezione trasversale, presenza intonaco, collegamenti tra pareti murarie, interventi recenti e stato di consistenza), i tipi di <strong>murature</strong> previsti dalla normativa per la ricostruzione in <strong>Molise</strong> (allegato B tabella 11D dell’allegato B Decreto del Commissario Delegato n.35/2005) e le indicazioni contenute nel Manuale di Agibilità a cura di SS-GNDT. Per ogni tipologia muraria sono state, inoltre, individuate alcune sottotipologie caratterizzate dalla variabilità di fattori specifici quali la tessitura, la posa in opera, la presenza dell’intonaco e lo stato di conservazione. Per attribuire un giudizio di qualità sono state individuate due classi di muratura, indipendentemente dalla tipologia, “tenendo conto del materiale utilizzato e della sua tessitura nel paramento, della qualità del legante e <strong>delle</strong> modalità costruttive” (classificazione scheda di agibilità a cura di SSN e GNDT – 2000) “Muratura di tipo I : a tessitura irregolare e di cattiva qualità : Questo tipo di muratura di pietra naturale manifesta un comportamento sfavorevole caratterizzato da: − elevata vulnerabilità per azioni fuori del piano, con tendenza allo scompaginamento ed allo sfaldamento dell’apparecchio murario, anche per instabilità dei singoli paramenti mal collegati o non collegati, sotto carichi verticali; − scarsa resistenza per azioni nel piano, a causa sia della scarsa resistenza intrinseca dei materiali, ed in particolare della malta, sia per lo scarso attrito che può svilupparsi tra gli elementi lapidei, in relazione alla configurazione dell’apparecchio murario. In conseguenza di ciò i meccanismi di danneggiamento di questo tipo di muratura portano sovente a crolli rovinosi sotto azioni di medio-bassa intensità. Muratura di tipo II : a tessitura regolare e di buona qualità Questo tipo di muratura di pietra naturale o artificiale manifesta un comportamento favorevole caratterizzato da: − bassa vulnerabilità per azioni fuori del piano, sempre che la parete sia correttamente vincolata superiormente ed inferiormente a solai rigidi o semirigidi, in grado di ridistribuire le azioni sismiche alle pareti parallele all’azione, con comportamento monolitico della parete; − media o elevata resistenza per azioni nel piano della parete, grazie alla resistenza intrinseca dei materiali, in particolare della malta, e/o per l’attrito che può svilupparsi tra i blocchi o gli elementi lapidei, in relazione alla configurazione regolare dell’apparecchio murario. In conseguenza di ciò i meccanismi di danneggiamento di questo tipo di muratura non determinano crolli sotto azioni di media intensità. I collassi sotto azioni di elevata intensità avvengono in maniera progressiva, e sono prevalentemente legati allo sviluppo di lesioni diagonali nel piano con dislocazioni eccessive di porzioni di muratura. Nella tabella n.3 sono indicati: − in verticale : i tipi di muratura classificati nella tabella 11D della Normativa per la ricostruzione in <strong>Molise</strong> e nell’Abaco del Manuale di agibilità. Per ogni tipo, in base alla variabilità degli elementi caratteristici della scheda GNDT sono state individuate anche <strong>delle</strong> sottotipologie. − in orizzontale, gli elementi di riconoscimento previsti dalla scheda <strong>murature</strong> del GNDT. Il tecnico, per procedere al riconoscimento della tipologia muraria, sarà guidato dalla scheda <strong>murature</strong> GNDT (da compilare per ogni tipo di muratura presente nell’edificio) e, con l’ausilio della tabella n.3, potrà riconoscere il tipo di muratura e avere indicazioni sulla qualità muraria per attribuire con maggiore certezza il valore <strong>delle</strong> proprietà meccaniche e dei relativi coefficienti di maggiorazione ( tabella 14) all’interno dell’intervallo previsto dalla citata tabella 11D. 3