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Massimo Angelini VARIETÀ TRADIZIONALI, PRODOTTI LOCALI ...

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Infatti, quelle che chiamiamo “varietà” in natura non si trovano.<br />

In natura si trovano ecotipi: variazioni spontanee di una specie,<br />

mutevoli di luogo in luogo per forma e comportamento. Le varietà<br />

derivano dalla fissazione di alcuni caratteri, in seguito a processi di<br />

selezione interna alle specie; esistono perché qualcuno le ha scelte,<br />

coltivate, mantenute e tramandate nel tempo lento. Non c’è dubbio che<br />

siano anche conseguenza dell’adattamento a un luogo, a un terreno e a<br />

un clima; ma soprattutto sono il risultato delle conoscenze e delle<br />

esperienze che hanno permesso un percorso di selezione e<br />

addomesticamento, spesso grazie a chi proprio in quel luogo è vissuto.<br />

Le varietà sono espressioni di cultura più che di natura. Come<br />

tutti i prodotti.<br />

Perché tradizionali?<br />

Quando sono “tradizionali” le varietà di piante agricole? Credo che si<br />

possano considerare così le varietà che, nel tempo delle generazioni,<br />

sono coltivate in un luogo con continuità e in quel luogo sono note con<br />

almeno un nome proprio. Quelle – per dire con altre parole – che sono<br />

tramandate per consuetudine familiare o comunitaria e si caratterizzano<br />

per il passaggio da una generazione all’altra, da madre a figlia, di mano<br />

in mano: ed è proprio l’atto della consegna che dà senso alla parola<br />

“tradizione” – così come nell’orto del Getsemani lo ha dato alla parola<br />

“tradimento” (e la radice delle due parole è la stessa). Non fa differenza<br />

l’ampiezza del luogo di coltivazione (esteso quanto una parrocchia, una<br />

valle o una regione), né la durata della continuità (due o più<br />

generazioni), e neppure fa differenza se il nome con il quale le varietà<br />

sono note sia di origine dotta o dialettale, se sia stato coniato o alterato<br />

dalla fantasia, perché il nome riconosciuto e usato dalla gente è sempre<br />

quello vero: la sua presenza nel linguaggio comunitario è di per sé prova<br />

del legame di una varietà con un luogo ed è indizio di una relazione nella<br />

quale si incontrano memoria e identità.<br />

Ragionando così, in quanto sono “tramandate e note”, possono essere<br />

tradizionali anche vecchie varietà commerciali, tendenzialmente stabili<br />

per forma e comportamento, di origine conosciuta e diffuse ben oltre<br />

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