Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Uno splendido cuore per te!»<br />
Nathan le amava. Le amava per la loro stranezza, per il loro sentire<br />
e sì, soprattutto perché in loro compagnia si sentiva compreso. In quel<br />
periodo della sua vita, le cose accadute gli avevano insegnato che la<br />
famiglia non è sempre quella che capita in sorte ma che, spesso, è composta<br />
da estranei. Estranei che la vita fa passare accanto e che bisogna<br />
essere lesti ad afferrare.<br />
Ora più che mai doveva dare a Lola le risposte che meritava, ma<br />
non aveva idea di come indagare nel passato di lei, quando non riusciva<br />
a scoprire qualcosa nemmeno su quello della sua famiglia. E su tutti il<br />
problema del compleanno del padre restava il peggiore. Sarebbe morto<br />
durante la festa? Qualcuno lo avrebbe condotto via davanti ai suoi occhi?<br />
L’orologio del Municipio suonò due rintocchi. La casa era silenziosa.<br />
Nathan scivolò nel corridoio; la porta della stanza dei suoi genitori era<br />
socchiusa e la chiara luce del lampione filtrava attraverso gli scuri offrendogli<br />
una discreta visuale. Lanciò sguardi rapidi nella stanza: sulla cassapanca<br />
c’erano dei vestiti gettati alla rinfusa, la cassettiera ospitava i soliti<br />
oggetti dalle forme familiari – una cornice con la foto della mamma,<br />
una lampada che non veniva mai accesa e un cavallo d’argento bloccato<br />
nell’atto di impennarsi con la criniera al vento. La mensola sopra al letto<br />
era zeppa di libri. Infine posò gli occhi sul comodino del babbo, il lume,<br />
il bicchiere colmo d’acqua, la sveglia e... Nathan allungò il collo: dietro<br />
al lume, un’ombra larga almeno quanto una scatola.<br />
Appoggiando i piedi uno dopo l’altro sulla copertura soffice del<br />
pavimento, si avvicinò al comodino e al padre che dormiva. Lo guardò,<br />
poi osservò la scatola rossa. In quel momento provò molte emozioni<br />
tutte insieme: paura, senso di colpa, voglia di conoscere la verità. E tutto<br />
misto al folle, doloroso desiderio di rivedere ancora per mille notti il<br />
volto addormentato di suo padre. Ricacciò le lacrime. Avrebbe messo il<br />
talismano al suo posto, ma prima doveva vederlo e conoscerne la storia.<br />
Allungò la mano e la risposta tattile del velluto gli fece rizzare i peli dietro<br />
la nuca. Col cuore in gola aprì la scatola e, senza pensarci un istante,<br />
strinse le dita intorno all’oggetto gelido che giaceva su un letto di seta<br />
imbottita: una pietra.<br />
192