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bassa - Altervista

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velato che un uomo non vorrebbe vedere mai sul volto del figlio.<br />

«Saremmo tutti e due meno soli, tu rideresti più spesso…» si lamentò<br />

il ragazzo alzandosi da tavola. L’insalatiera si rovesciò sulla tovaglia. «E,<br />

forse, avresti voglia di ascoltarmi quando ti racconto come passo le mie<br />

giornate. Sei sempre silenzioso, triste. Pare che tutto nella tua vita vada a<br />

rotoli; non capisco, papà. Anche io soffro e soffrirò sempre per l’assenza<br />

di mamma, ma cerco di non pensarci: ho un sacco di amici a scuola, lo<br />

sport... insomma mi diverto. Non ho dimenticato quello che ci è successo,<br />

ma voglio essere felice. E sai, i momenti peggiori della giornata sono<br />

quelli che condivido con te. Tu mi ricordi in continuazione, con la tua<br />

tristezza, che lei è morta e ci ha lasciati. Mi ricordi che non posso essere<br />

felice. Che niente di bello mi aspetta.»<br />

«Nathan, no. Ascolta.»<br />

William si strofinò gli occhi arrossati. Nel petto un groviglio di emozioni<br />

pesanti come macigni. «Nathan vieni qui, c’è il dolce! Parliamone<br />

accidenti!»<br />

Ma lui era già sparito su per la scala che conduceva alle stanze da<br />

letto.<br />

“La sua morte non ci ha reso la vita facile” pensò, inspirando. Lentamente<br />

raccolse ciò che restava dell’insalata.<br />

“Ed è solo colpa mia.”<br />

Alzò il volume della tv e si lasciò scivolare sul divano. Nathan soffriva<br />

in sua compagnia. Non poteva fargli una rivelazione più drammatica–<br />

aveva voluto ferirlo. Lo aveva fatto apposta, ma d’altra parte aveva<br />

ragione. Non era quasi mai presente nella sua vita di studente e atleta.<br />

A casa, durante i pasti o nei weekend, le ore che trascorrevano insieme<br />

erano silenziose e meste. E questo era ancora nulla, rispetto a quello<br />

che sarebbe avvenuto di lì a poco. William si massaggiò le palpebre, la<br />

fronte. Le gocce di ansiolitico erano in bagno. Ne aveva bisogno. Si alzò<br />

e cominciò a sparecchiare la tavola.<br />

Nel frattempo un ragazzo correva nella notte col cuore in subbuglio.<br />

Correva ignorando la regola. Perché il dolore che provava era assai<br />

più forte della paura. Nathan era uscito dalla finestra e scivolato giù dal<br />

tetto con grande facilità. Lo faceva spesso, ma mai di sera, mai dopo<br />

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