WWW.IVESPRI.IT 10 10 8 OPINIONE op i n i o n e Informazione quotidiana Attualità, Politica, Cultura, Economia Scienza & Salute, Hi tech, Sport, Dossier Informazione quotidiana
op i n i o n e Crisi politica e protesta sociale Il voto della Camera sull’arresto di Alfonso Papa e il contestuale rifiuto del Senato a quello di Alberto Tedesco rappresentano lo zenith di una crisi politica strutturale sul modello di quella della prima Repubblica I l voto della Camera sull’arresto del deputato del Pdl Alfonso Papa e il contestuale rifiuto del Senato a quello del Pd Alberto Tedesco, non può essere letta con miopia, quale frutto di una diversa valutazione circa la sussistenza del fumus <strong>per</strong>secutionis o della ripresentazione della “doppia morale” togliattiana, poiché rappresenta lo zenith di una crisi politica strutturale sul modello di quella della prima Repubblica. La situazione appare più grave di allora, con uno scenario economico globale da catastrofe, a causa della possibile insolvenza del debito sovrano americano e della crisi dell’euro, e di una politica italiana sempre più distantedall’opinione pubblica, che contesta a<strong>per</strong>tamente la “casta”. Un’indignazione i cui toni non sono dissimili da quelli che indussero il Terzo Stato a fare la rivoluzione in Francia nel 1789, con le invettive contro l’allora “ordine privilegiato”, la nobiltà, oggi individuato nei politici di professione. E nonostante questa marea montante, la vicenda dell’autorizzazione all’arresto di Papa (la quinta nella storia del di Maurizio Ballistreri Alfonso Papa Parlamento repubblicano dopo quella del comunista Francesco Moranino <strong>per</strong> un eccidio durante la lotta partigiana, dei missini Sandro Saccucci e Massimo Abbatangelo, e del leader di Autonomia o<strong>per</strong>aia Tony Negri <strong>per</strong> terrorismo), mostra i segni evidenti di un ceto politico arroccato nel “Palazzo”, preso dai suoi giochi di potere e dai suoi bizantinismi. Cosa è, infatti, l’asimmetria di valutazione <strong>per</strong> Papa e Tedesco (<strong>per</strong> il “tremontiano” pidiellino Marco Milanese si vedrà), in ascrivere la crisi del rapporto tra Berlusconi e Bossi, con quest’ultimo ormai gestito dal “cerchio magico” nel ruolo di stanco predicatore di folle il cui dna rimane al fondo quello dei cappi e delle manette, mentre il leader vero è sempre più il ministro degli Interni Maroni, se non la fase terminale di un sistema di potere, che riguarda anche l’opposizione, con messaggi trasversali e forse anche occulti <strong>per</strong> tentare di salvarsi, mentre fuori dalle stanze delle istituzioni, in cui im<strong>per</strong>a il formulismo politico, monta la protesta di un popolo, quello italiano, alle prese con un drammatico disagio sociale. 11