42 fatti e fat taC C i Cigno cercasi dis<strong>per</strong>atamente di Gaetano Marino Wagner. Mascagni. Donizetti. Verdi. Puccini. Offenbach. Strauss. Lehar. Leoncavallo. Rossini. Bizet. Grieg. Ciaikovskj. Mozart. Sibelius. Liszt. Kaciaturian. Solo <strong>per</strong> nominare i più conosciuti, compositori della musica concertistica e del melodramma. Tutti protagonisti, fra gli altri che non citiamo solo <strong>per</strong> brevità, dei concerti dell’estate catanese, proposti dal teatro Bellini di Catania. Manca qualcuno? Ma!...guarda guarda, nel cartellone, che va dal 24 giugno al 23 luglio 2011, manca proprio Lui: il Cigno! Eppure si tratta della stagione estiva del massimo teatro della città, che si propone di offrire al pubblico di catanesi e turisti spettacoli di alto livello inseriti nel programma della “Estate catanese del Comune di Catania”. Vi sono impegnati l’orchestra ed il coro del Teatro Bellini, con grandi pagine o<strong>per</strong>istiche tratte dai capolavori del melodramma, quali l’Olandese Volante di Wagner; la Lucia di Lammermoor di Donizetti; l’Otello, il Macbeth, il Trovatore ed il Nabucco di Verdi; la Butterfly e la Turandot di Puccini; la Cavalleria rusticana di Mascagni. “Il cielo sopra il Bellini”, così si propone. E comprende concerti ed o<strong>per</strong>e del melodramma, in luoghi storici di Catania. Chi non si aspetterebbe la “Sinfonia della Norma” o “Casta diva”? chi non vorrebbe sentirsi accarezzato dall’ “Ah! non credea mirarti…”? o dal “Prendi: l’anel ti dono…”? e chi non stimolato dal “Suoni la tromba, e intrepido…”? Nulla di tutto ciò! in questo cartellone il nostro Cigno è stato dimenticato. Ragioni? Sicuramente sì, ma non riusciamo a vederle. Magari si fosse offerto un tocco di “catanesità” includendo nel cartellone qualcuno dei cosiddetti “Minori”, che a Catania sono tanti: compositori, maestri di cappella, di banda, strumentisti, insegnanti di musica. Magari si fosse rispolverato lo spartito di un’o<strong>per</strong>a di Gio- I cigni della fontana della Villa Bellini vanni Pacini, o di Francesco Paolo Frontini, o di Pietro Antonio Coppola, o di Giuseppe Perrotta, o di Pietro Platania, o di Alfredo Sangiorgi, o di Francesco Pastura, o di tanti altri la cui elencazione omettiamo <strong>per</strong> ragioni di sintesi, ma che tutti insieme hanno arricchito Catania di una grande cultura musicale. Le cui pagine, purtroppo, sono andate in parte <strong>per</strong>dute, ed in parte dimenticate. Minori! Cosiddetti “minori”. Ma non sarà un caso che la critica dell’epoca abbia loro dedicato lusinghieri consensi. Ed è un peccato che a noi catanesi non ci venga data la possibilità di un apprezzamento o di una critica. E il “Cigno”? anche Lui dimenticato. Almeno in questa occasione. Come nella grande vasca dei cigni alla Villa. Dove il grande Cigno era il padrone di casa, e dove non si è trovato di meglio, dopo la sciagurata strage di quelli veri di alcuni anni fa, che sostituirli con “seppure” eleganti bipedi stilizzati in metallo.
e d a z i o n a l e a C u r a d e l l a provinCia re g i o n a l e d i Ca t a n i a 43