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Università: tanto rumore per nulla - I Vespri

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38<br />

il fatto<br />

Cara vecchia pensione, oramai s<br />

Volete sa<strong>per</strong>e quali donne hanno lavorato di più <strong>per</strong> accedere alla pensione? Quelle che, nel 2011, avevano meno di 51 an<br />

di Popularis<br />

Cara e vecchia pensione che,<br />

mai come in questi ultimi<br />

vent’anni, ha subito tanti<br />

cambiamenti, andando<br />

in soffitta, almeno cinque<br />

volte, <strong>per</strong> uscirne rifatta come una stagionata<br />

signora, a cui il chirurgo estetico ha promesso<br />

splendida e lunga vita, alla stregua di<br />

una giovane ventenne, ma che, a distanza di<br />

appena qualche anno scopre i segni di usura<br />

del tempo, nello stesso posto, quel viso che,<br />

nonostante la pelle sia stata tirata, riparata,<br />

cede al minimo incedere delle stagioni! Fosse<br />

stato <strong>per</strong> noi, gli italiani, <strong>nulla</strong> avrebbe<br />

potuto convincerci che “lavorare stanca”,<br />

come ci ricordò il buon Cesare Pavese, che<br />

di studi letterari si massacrò la vita, intitolando<br />

così la sua prima raccolta poetica, in<br />

quanto, essendo stanchissimi, a qualsiasi età<br />

e latitudine, riuscivamo ad andare in pensione,<br />

giovani e assetati di svaghi, dopo venti,<br />

venticinque anni di lavoro e quando non ci si<br />

riusciva, di vivere alle spalle di mamma Inps,<br />

Da sinistra, Giulio Tremonti, Piersilvio Berlusconi e Silvio Berlusconi<br />

o, in alternativa, di un istituto, tanti!, prodigo<br />

di alti assegni vitalizi e di conteggi di anzianità<br />

davvero singolari, in cui si poteva contare<br />

sul fatto di essere orfano di guerra o figlio<br />

di ex-combattente, se non “ combattente”,<br />

lo stesso lavoratore, <strong>per</strong> la giusta causa del<br />

pensionamento, si ricorreva alla legge 104, di<br />

garantista memoria, che, nel corso dell’anno<br />

lavorativo, assegnava allo sfinito lavoratore<br />

almeno un paio di mesi, che, sommati alle<br />

ferie, sospendevano, di fatto l’attività lavorativa<br />

<strong>per</strong> tre mesi l’anno: pazienza se, poi, in<br />

pensione ci fosse andato a 60 anni o al compimento<br />

del quarantesimo anno di servizio.<br />

Come 60 anni e quarantesimo anno di servizio?<br />

Siamo nell’anno di grazia 2032, a Capo<br />

del governo vi è un attempato industriale, dal<br />

nome Piersilvio, il ministro dell’Istruzione è<br />

una donna, naturalizzata italiana, Ruby, che<br />

vanta una lontana parentela con un, ormai<br />

dimenticato capo di stato egiziano, il ministro<br />

dell’Economia è stato esautorato, il ministero<br />

è, ormai smembrato tra finanze, bilancio,<br />

programmazione economica, uno dei<br />

tre ministri si chiama Amendola, ma non ha<br />

parentele con il vecchio comunista Giorgio,<br />

è il figlio dell’attore Claudio; l’Italia, come<br />

possono ben vedere i lettori de “i <strong>Vespri</strong>”,<br />

è totalmente diversa da quella distante e caotica,<br />

dell’estate del 2011; le donne vanno in<br />

pensione a 65 anni, gli uomini hanno su<strong>per</strong>ato<br />

l’età anagrafica di pensionamento dei 70<br />

anni: accedono alla quiescenza l’anno successivo<br />

a quello di compimento dell’età; la vita<br />

media <strong>per</strong> le donne è 100 anni, <strong>per</strong> gli uomini<br />

95! Pazienza, se poi, giungono a quell’età totalmente<br />

rimbambiti, l’Unione europea ha<br />

le sue regole e <strong>per</strong><strong>tanto</strong> vanno rispettate!<br />

Ma cosa era successo nell’estate 2011,<br />

quando il Presidente del Consiglio era Silvio<br />

Berlusconi e il ministro dell’Economia, Giulio<br />

Tremonti? Una manovra economica da 47<br />

miliardi di euro si era abbattuta sugli italiani,<br />

che nel tentativo di recu<strong>per</strong>are il disavanzo<br />

primario di cassa, si erano dovuti sobbarcare<br />

non solo gli effetti di una crisi globale, ma<br />

anche la manovra <strong>per</strong> il rientro del debito,<br />

promossa almeno da dieci anni, sempre in<br />

testa nella lista delle scelte del governo nazionale,<br />

attuata ad ogni Finanziaria, ma con il

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