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archivio della Camera del Lavoro di Grosseto - Cgil Toscana

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Nel 1972 veniva inoltre costituita la Federazione provinciale unitaria <strong>Cgil</strong>, Cisl<br />

e Uil 21 .<br />

Gli anni ’80 segnarono l’inizio <strong><strong>del</strong>la</strong> vera riforma organizzativa sulla base <strong>del</strong>le<br />

decisioni prese dalle tre confederazioni sindacali nel convegno <strong>di</strong> Montesilvano<br />

nelle giornate dal 5 al 7 novembre 1979 22 . La struttura organizzativa venne articolata<br />

in 5 livelli <strong>di</strong> cui 3 - nazionale, regionale, comprensoriale - a carattere <strong>di</strong>stinto<br />

rispetto a ciascuna confederazione, mentre gli ultimi 2 - zonale e <strong>di</strong> fabbrica - a<br />

carattere unitario.<br />

Gli aspetti più significativi <strong><strong>del</strong>la</strong> riforma furono il ruolo <strong>di</strong>rettivo e non più <strong>di</strong><br />

semplice coor<strong>di</strong>namento che venne attribuito alla <strong>di</strong>mensione regionale e il<br />

superamento <strong>del</strong>le strutture a base provinciale e la costituzione dei comprensori<br />

<strong>di</strong>retti a realizzare il decentramento <strong>del</strong>le istituzioni. Secondo gli intenti <strong>del</strong> convegno<br />

<strong>di</strong> Montesilvano 23 , il comprensorio doveva costituire il livello primario <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>rezione e <strong>di</strong> raccordo <strong>del</strong>le politiche sindacali territoriali con una struttura politicamente<br />

autosufficiente e dotato <strong>di</strong> autonomia finanziaria.All’interno <strong>di</strong> ciascun<br />

comprensorio dovevano essere in<strong>di</strong>viduate le aree dei consigli <strong>di</strong> zona.<br />

Dunque, sulla base <strong><strong>del</strong>la</strong> riforma organizzativa quello che avrebbe dovuto essere<br />

il XII° congresso <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>Camera</strong> confederale <strong>del</strong> lavoro provinciale fu invece il I°<br />

congresso <strong><strong>del</strong>la</strong> camera <strong>del</strong> lavoro comprensoriale, tenuto a <strong>Grosseto</strong> nell’aula<br />

magna <strong>del</strong>l’I.T.C. nei giorni 18 - 20 giugno 1981.<br />

Gli ambiti territoriali <strong><strong>del</strong>la</strong> nuova <strong>Camera</strong> <strong>del</strong> <strong>Lavoro</strong> comprensoriale, come<br />

afferma la relazione <strong>del</strong> segretario G.Franco Filippini 24 al I° congresso<br />

comprensoriale, avrebbero dovuto essere quelli tracciati dalle tre associazioni<br />

intercomunali <strong>del</strong>le «Colline metallifere», «Area grossetana» e «Colline <strong>del</strong>l’Albegna».<br />

I comuni amiatini <strong><strong>del</strong>la</strong> provincia <strong>di</strong> <strong>Grosseto</strong> <strong><strong>del</strong>la</strong> associazione intercomunale<br />

«Amiata» insieme a quelli <strong>del</strong> versante senese avrebbero dovuto costituire il<br />

ri chimici e minerari (Fulc); la Federazione lavoratori ospedalieri (FLO); la Federazione provinciale<br />

autoferrotranvieri (FPA); la Federazione lavoratori Enti locali (FLEL). Inoltre i consigli dei <strong>del</strong>egati<br />

costituiti sono 48 e interessano le seguenti categorie: tessili - abbigliamento; chimici - minatori;<br />

e<strong>di</strong>lizia - affini; alimentaristi; autoferrotranvieri; commercio-alberghi; enti locali). In seguito i Consigli<br />

generali provinciali <strong>Cgil</strong>, Cisl, Uil riuniti a Castel <strong>del</strong> Piano il 30/6/1975 riba<strong>di</strong>rono la necessità <strong>di</strong><br />

costituire concretamente i Consigli unitari <strong>di</strong> zona su tutto il territorio. Il processo <strong>di</strong> costituzione<br />

infine sembra muovere a partire dal 1978 attraverso le assemblee dei <strong>del</strong>egati (cfr. CcdL 19 (b.103)<br />

«convocazione assemblee <strong>del</strong>egati per la costituzione dei consigli unitari <strong>di</strong> zona»), mentre i primi<br />

congressi <strong>di</strong> zona (cfr. CCdL A.II. 5) saranno tenuti tra il 1979 e il 1980: per la zona Orbetello 1979<br />

<strong>di</strong>c. 7; per la zona Colline Metallifere 1979 <strong>di</strong>c. 14-15; per la zona <strong>Grosseto</strong> 1980 gen. 10-11.<br />

21 Cfr. CcdL A.V. 1 (b. 37).<br />

22 Sulla riforma organizzativa cfr. Tra le carte <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>Camera</strong> <strong>del</strong> <strong>Lavoro</strong> <strong>di</strong> Torino. Percorsi e proposte.<br />

Guida ai fon<strong>di</strong> archivistici <strong>del</strong>le strutture torinesi, Torino 1992 e la bibliografia in essa citata: E.Biagioni -<br />

F.Pantile - C. Pontacolone, <strong>Cgil</strong> anni ’80. L’evoluzione <strong>del</strong>le strutture organizzative, Roma 1981; G. Della<br />

Rocca, Tra continuità e mutamento: la riforma organizzativa <strong>del</strong> sindacato. Alcuni risultati sullo stato <strong>di</strong> attuazione,<br />

in «Prospettiva sindacale», a.XIV, n° 48, giugno 1983.<br />

23 Cfr. CcdL B.I. 5 (b. 50).<br />

24 Cfr. CcdL A.II. 4 (b. 5).<br />

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