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Filo Diretto n. 2 - Settembre 2007 - Comune di Oggiono

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n. 2 - <strong>Settembre</strong> <strong>2007</strong> filo <strong>di</strong>retto<br />

6<br />

2 GIUGNO 1946 - <strong>2007</strong><br />

61° ANNIVERSARIO 2 GIUGNO 1946<br />

FESTA DELLA REPUBBLICA - PIAZZA LAZZARETTO<br />

Oggi, 2 Giugno <strong>2007</strong> è la festa della Repubblica, la festa civile che più <strong>di</strong> tutte richiama il valore<br />

dell'unità nazionale. Nel 61° anniversario dello storico referendum popolare che decise la forma<br />

istituzionale repubblicana, vorrei proporvi due brevi spunti per attualizzare il senso <strong>di</strong> questo<br />

avvenimento.<br />

Il primo. Giovedì scorso in una semplice cerimonia,<br />

con il Presidente della Amministrazione Provinciale e<br />

il Preside dell'Istituto Superiore Bachelet, abbiamo<br />

consegnato ai ragazzi delle classi quinte il testo<br />

della Costituzione della Repubblica Italiana. Questo<br />

gesto è simbolico e insieme concreto.<br />

- Simbolico perché sottolinea ai ragazzi che si<br />

affacciano alla vita adulta che la Costituzione deve<br />

rappresentare il fondamento comunemente<br />

riconosciuto <strong>di</strong> ogni impegno sociale, civile e<br />

politico;<br />

- Concreto perché i valori, i <strong>di</strong>ritti <strong>di</strong> libertà,<br />

giustizia, uguaglianza, solidarietà… presenti nella<br />

Costituzione sono solo in parte realtà. In parte sono<br />

"ancora un programma, un ideale, una speranza, un<br />

impegno <strong>di</strong> un lavoro da compiere". Come bene esprime Piero Calamandrei "la Costituzione è un<br />

pezzo <strong>di</strong> carta: la lascio cadere e non si muove. Perché si muova bisogna ogni giorno rimetterci<br />

dentro il combustibile, bisogna metterci dentro l'impegno, lo spirito, la volontà (…), la propria<br />

responsabilità". L'impegno, la volontà e la responsabilità per realizzare il bene comune <strong>di</strong> una<br />

nazione spettano principalmente a noi adulti che dobbiamo cercare <strong>di</strong> essere esempi cre<strong>di</strong>bili e<br />

coerenti per i giovani.<br />

Il secondo. Il pomeriggio del 13 Maggio 1923, dopo una sosta<br />

al monumento dei caduti, veniva inaugurato in questa piazza -<br />

con qualche polemica (ogni tempo ha le sue!) - il parco delle<br />

rimembranze. Su ogni pianta venne applicata una targhetta con<br />

il nome <strong>di</strong> ognuno dei 70 militari <strong>di</strong> <strong>Oggiono</strong> morti a causa della<br />

prima guerra mon<strong>di</strong>ale. Era forte e profondo in quegli anni il<br />

dolore per la grande trage<strong>di</strong>a anche se stava preparandosi a<br />

rinascere il mito dell'esperienza della guerra. Oggi dopo la<br />

riqualificazione della piazza e l'allestimento del parco, in questa<br />

zona così cara agli oggionesi, abbiamo voluto ripercorrere le<br />

stesse strade <strong>di</strong> allora.<br />

L'Amministrazione Comunale ha voluto lasciare un segno forte<br />

che ricolleghi l'oggi a ieri.<br />

Vicino alla sorgente d'acqua è stato collocato un cippo <strong>di</strong><br />

granito, recuperato da una delle trasformazioni e<strong>di</strong>lizie in atto,<br />

sul quale abbiamo fatto scrivere: "MAI PIÙ LA GUERRA".<br />

Qui posizioneremo anche una targa con i nomi <strong>di</strong> tutti i caduti -<br />

<strong>di</strong> <strong>Oggiono</strong> e <strong>di</strong> Imberido - della 1ª e della 2ª guerra mon<strong>di</strong>ale,<br />

dei <strong>di</strong>spersi in Russia e nei campi <strong>di</strong> concentramento.

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