Maggio 2006 - Ordine dei Medici di Bologna
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grazione per definire le strategie aziendali.<br />
Svolge quin<strong>di</strong> un’azione <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento<br />
e <strong>di</strong> sintesi che assicura inoltre il recepimento<br />
degli in<strong>di</strong>rizzi <strong>di</strong> politica sanitaria<br />
della Regione e permette lo sviluppo <strong>di</strong> relazioni<br />
interaziendali specifiche <strong>di</strong> area vasta<br />
nonché la cooperazione <strong>di</strong> sistema.<br />
La <strong>di</strong>rezione infermieristica e tecnica, il <strong>di</strong>rettore<br />
delle attività socio sanitaria, la <strong>di</strong>rezione<br />
me<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> presi<strong>di</strong>o, la <strong>di</strong>rezione dell’assistenza<br />
farmaceutica sono figure che si affiancano<br />
a quelle tra<strong>di</strong>zionali <strong>di</strong> <strong>di</strong>rettore sanitario<br />
<strong>di</strong> azienda e <strong>di</strong>rettore amministrativo.<br />
Gli Enti Locali partecipano alla programmazione<br />
sanitaria e sociosanitaria attraverso<br />
la Conferenza territoriale sociale e sanitaria,<br />
il Comitato <strong>di</strong> <strong>di</strong>stretto, la Commissione<br />
Regione-Autonomie locale.<br />
Il Collegio aziendale delle professioni<br />
sanitarie è un organo elettivo composto<br />
da rappresentanti del personale <strong>di</strong>pendente<br />
e convenzionato dell’Azienda eletti<br />
da tutte le componenti professionali<br />
dell’azienda. Ha le funzioni <strong>di</strong>:<br />
• valorizzare lo sviluppo delle competenze<br />
professionali degli operatori;<br />
• collaborare con il Collegio <strong>di</strong> <strong>di</strong>rezione<br />
alla elaborazione del programma per la<br />
formazione permanente e valutarne la<br />
<strong>di</strong>ffusione fra le <strong>di</strong>verse figure professionali<br />
dell’azienda;<br />
• collaborare con il Comitato Etico aziendale<br />
per gli aspetti relativi all’etica delle<br />
professioni;<br />
• promuovere la collaborazione multi<strong>di</strong>sciplinare<br />
e multiprofessionale nell’ambito<br />
<strong>di</strong> forme <strong>di</strong> organizzazione del lavoro.<br />
LA STRUTTURA DELL’AZIENDA:<br />
DISTRETTI E DIPARTIMENTI<br />
La L.R. 29/2004 stabilisce che le aziende<br />
USL sono articolate in <strong>di</strong>stretti ed organizzate<br />
per <strong>di</strong>partimenti, sottolineando la<br />
<strong>di</strong>fferenza fra i <strong>di</strong>stretti come organo <strong>di</strong><br />
decentramento del governo aziendale ed<br />
i <strong>di</strong>partimenti come assetto organizzativo<br />
fondamentale per la organizzazione e la<br />
gestione della produzione <strong>dei</strong> servizi e<br />
delle prestazioni assistenziali.<br />
I Distretti<br />
I <strong>di</strong>stretti rappresentano l’articolazione<br />
territoriale fondamentale del governo<br />
aziendale, il luogo della formulazione <strong>dei</strong><br />
piani <strong>di</strong> committenza, che esprimono il<br />
fabbisogno <strong>di</strong> assistenza specialistica e<br />
territoriale, in forma residenziale, ambulatoriale<br />
e domiciliare.<br />
Sono il punto privilegiato delle relazioni<br />
fra attività aziendali ed Enti locali, particolarmente<br />
nel settore delle cure primarie<br />
e della integrazione fra servizi sociali<br />
e sanitari.<br />
L’assistenza territoriale ha nel <strong>di</strong>stretto il<br />
suo luogo <strong>di</strong> governo; nel <strong>di</strong>partimento<br />
delle cure primarie la sua forma organizzativa<br />
specifica; nel Nucleo delle cure<br />
primarie l’unità operativa fondamentale e<br />
nei me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina generale e pe<strong>di</strong>atri<br />
<strong>di</strong> libera scelta i suoi principali protagonisti,<br />
nell’ambito <strong>di</strong> équipe multiprofessionali.<br />
I Dipartimenti<br />
I <strong>di</strong>partimenti rappresentano la struttura<br />
organizzativa fondamentale delle aziende<br />
con l’obiettivo <strong>di</strong> garantire la globalità<br />
degli interventi preventivi ed assistenziali<br />
e la continuità dell’assistenza; assicurare<br />
il governo clinico del sistema <strong>di</strong> produzione<br />
<strong>dei</strong> servizi sanitari sia in termini <strong>di</strong><br />
sistema decisionale finalizzato ad assicurare<br />
l’obbligo <strong>di</strong> qualità tecnica delle<br />
prestazioni e <strong>dei</strong> servizi, sia in termini <strong>di</strong><br />
partecipazione <strong>dei</strong> professionisti alle decisioni<br />
<strong>di</strong> carattere strategico, organizzativo<br />
e gestionali che influenzano la qualità<br />
<strong>dei</strong> servizi e il ren<strong>di</strong>mento delle risorse<br />
<strong>di</strong>sponibili.<br />
I <strong>di</strong>partimenti aggregano una pluralità <strong>di</strong><br />
unità operative/servizi <strong>di</strong> <strong>di</strong>scipline o funzioni<br />
assistenziali affini o complementari<br />
ed assicurano la gestione unitaria delle<br />
risorse al fine <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare gli obiettivi<br />
negoziati a livello aziendale, adottando<br />
soluzioni organizzative che garantiscano<br />
servizi rispondenti alle necessità assistenziali<br />
e alle preferenze della persona,<br />
tecnicamente appropriati sul piano clini-<br />
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R<br />
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Bollettino Notiziario n° 5 maggio <strong>2006</strong> 7