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Catone - il Refuso

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catone dicembre gennaio 2009 marco:CATONE 05/03/2010 13.54 Pagina 1<br />

<strong>il</strong> <strong>Catone</strong><br />

<strong>il</strong>catone@libero.it<br />

NUMERO 9 ANNO 1<br />

www.<strong>il</strong>refuso.com<br />

VERDE<br />

NATAL<br />

i portafogli sono a secco,<br />

le piante anche,<br />

mentre a Copenaghen si fa Clima<br />

ai Castelli si torna al Banco dei Pegni<br />

DICEMBRE -GENNAIO 2010<br />

distribuzione gratuita


catone dicembre gennaio 2009 marco:CATONE 05/03/2010 13.54 Pagina 2<br />

Primo<br />

piano fronte del no<br />

4<br />

La valle<br />

che scotta<br />

Primo<br />

piano<br />

6-7<br />

Primo<br />

piano i comitati contro<br />

8<br />

cronaca<br />

sosta salata<br />

14<br />

cronaca Mpc, delusione<br />

17<br />

speciale<br />

Verde Natal 21<br />

cultura strenne<br />

30-33 cultura<br />

Mondragone<br />

arte e musica<br />

29 e 37<br />

cantapor<br />

cellino ‘o presepio<br />

40<br />

daybyday<br />

46<br />

agenda<br />

direttore responsab<strong>il</strong>e<br />

Paola Bolaffio<br />

capo redattore<br />

Ilaria Romano<br />

progetto grafico<br />

Marco Morici<br />

in copertina: Tribunale di Velletri<br />

foto di Paola Bolaffio<br />

redazione:<br />

via dei Mattei, 11B<br />

00030 Colonna<br />

tel. 06.943.400.43<br />

<strong>il</strong>catone@libero.it<br />

resp. amm.<br />

Miriam Trobbiani<br />

pubblicità<br />

ass. pro. soc. “<strong>il</strong> <strong>Refuso</strong>”<br />

info@<strong>il</strong>refuso.com<br />

sponsor<br />

Ernesto Stacchiola<br />

stacchiola@<strong>il</strong>refuso.com<br />

www.<strong>il</strong>refuso.com<br />

sito a cura di Massimo Pastori<br />

registrazione n. 4/09 del 3/2/09<br />

presso <strong>il</strong> Tribunale di Velletri<br />

chiuso in tipografia <strong>il</strong> 17.12.2009.<br />

Tutti i diritti sono riservati.<br />

Vietata la riproduzione anche<br />

parziale.<br />

edito da<br />

via B. di Pontegrande 7b<br />

Monte Porzio C.<br />

Tanti aug... no vabbè<br />

Verde Natale, avrebbe dovuto essere<br />

quello del 2009 post Copenaghen.<br />

Verde dopo <strong>il</strong> Nobel ad Obama, verde<br />

per necessità del pianeta, verde perché<br />

non abbiamo alternative se non la<br />

marcia indietro. Eppure in<br />

Danimarca, dove <strong>il</strong> ministro cinese<br />

Zhenhua Xie ha criticato l’offerta di<br />

Obama di tagliare le emissioni del<br />

17% entro <strong>il</strong> 2020 (ovvero 1/5 di<br />

quanto dovrà fare l’Europa), dove diffic<strong>il</strong>mente<br />

si spera di arrivare ad un<br />

accordo che sia vincolante per i paesi<br />

più inquinanti, e dove <strong>il</strong> sindaco<br />

Alemanno annuncia un piano farlocco<br />

per una altrettanto farlocca città sostenib<strong>il</strong>e,<br />

c’è aria di fallimento.<br />

Figuriamoci qui da noi.<br />

Mentre si discute di clima e di ambiente,<br />

<strong>il</strong> governo insieme all’Enel individua<br />

i siti per le centrali nucleari e, ancor più<br />

vicino, nell’area tra Castelli e Valle del<br />

Sacco, si fanno passare in sordina<br />

autorizzazioni a scempi ambientali.<br />

Qualcosa per fortuna si muove: un<br />

ancor debole ma sempre più gonfio<br />

fronte del no cerca di combattere contro<br />

<strong>il</strong> cemento, per la tutela delle sue<br />

acque, per la salvaguardia dei boschi e<br />

dei vigneti, contro i veleni degli inceneritori,<br />

per la raccolta differenziata, per<br />

l’energia sostenib<strong>il</strong>e, contro l’inquinamento,<br />

anche acustico, contro <strong>il</strong> razzismo,<br />

per <strong>il</strong> trasporto su ferro... E’ di<br />

questo fronte del no, fatto da gente<br />

comune cui, talvolta, qualche colore<br />

politico si incolla cavalcandone <strong>il</strong> consenso,<br />

quello di cui si occupa la prima<br />

parte di questo <strong>Catone</strong>.<br />

La parte centrale è invece dedicata<br />

all’altra faccia di questo Natale, <strong>il</strong><br />

Natale al Verde, quello della crisi, di<br />

Babbo Natale che va a impegnarsi la<br />

collana della nonna, quello dei<br />

Comuni che parlano di dissesto per<br />

giustificare immob<strong>il</strong>ismo e dei Comuni<br />

che <strong>il</strong> dissesto ce l’hanno certificato ma<br />

si rimboccano le maniche, quello delle<br />

mafie che quando c’è crisi s’ingrassano.<br />

Verde Natale (fallito) e Natale al<br />

Verde (pienamente riuscito) sono dunque<br />

i due f<strong>il</strong>i conduttori di questo<br />

numero. F<strong>il</strong>i tenuti insieme dal segnale<br />

che negli ultimi tempi si fa sempre più<br />

chiaro: per molti è arrivata l’ora di<br />

dire basta.<br />

paola bolaffio<br />

Stampa: TEOS GRAFICA srl, v. sassuolo 00040 Pomezia (RM)<br />

Ogni collaborazione è da intendersi a titolo gratuito. Foto e articoli non verranno restituiti.<br />

A questo numero hanno collaborato: Giulia Attiani, Lara Attiani, Tullio<br />

Berlenghi, Simone Campanella, Marco Caroni, Andrea Cicini, Cucco’s, Daniela<br />

Da M<strong>il</strong>ano, Hélène Duval, Eleonora Fioramonti, Manuel Manchi, Marco<br />

Morici, Mario Mucedola, Gaia Mutti, Ilaria Romano, Ernesto Stacchiola,<br />

Miriam Trobbiani, Lorenzo Vanzo, Lucia Zonfr<strong>il</strong>li<br />

PRIMOpiano<br />

PERCHÉ<br />

3<br />

COPENAGHEN FALLIRÀ<br />

I tempi della comunità internazionale per affrontare i problemi sono<br />

incredib<strong>il</strong>mente lunghi. Più lunghi del tempo che ci sta mettendo<br />

l’umanità a modificare – con le sue attività – gli equ<strong>il</strong>ibri del nostro<br />

pianeta. Equ<strong>il</strong>ibri, badiamo bene, che non bisogna salvaguardare per<br />

rispettare astrattamente <strong>il</strong> nostro “ambiente”, ma, molto più semplicemente,<br />

perché è in gioco la sopravvivenza dell’umanità stessa. Il pianeta,<br />

da parte sua, andrebbe avanti senza problemi anche se la temperatura<br />

dovesse salire di qualche grado.<br />

La vera difficoltà, nell’affrontare la questione, sorge dal fatto che la<br />

comunità internazionale è organizzazione ben più complessa di una<br />

normale società di individui, in cui è sufficiente una norma per imporre<br />

ad ognuno un comportamento virtuoso (magari in Italia non è<br />

esattamente così, ma non è <strong>il</strong> caso di sott<strong>il</strong>izzare). Nella comunità<br />

internazionale non vi è un organismo di governo che possa dettare<br />

delle regole. Le regole vanno concordate tra i singoli attori e devono<br />

essere condivise. E, soprattutto, sono gli stati più forti – soprattutto<br />

sotto l’aspetto economico – a poter influenzare in un senso o nell’altro<br />

i processi decisionali. Il taglio delle emissioni di gas serra – che è<br />

l’argomento di cui si discute dal vertice di Rio de Janeiro del 1992 – è<br />

un impegno che può avere effetti negativi sulle economie dei singoli<br />

stati e nessuno ha troppa voglia di fare da battistrada, poiché potrebbero<br />

essere penalizzate le proprie imprese. Senza contare che non si<br />

può neppure pensare di prescrivere la medesima riduzione percentuale<br />

a stati industrializzati e a stati in via di sv<strong>il</strong>uppo, considerato che<br />

i secondi incidono molto meno sul dato complessivo di sostanze climalteranti<br />

prodotte.<br />

I delegati riuniti a Copenaghen sono ben consapevoli delle difficoltà<br />

e dei problemi, ma un cauto ottimismo aveva accompagnato l’attesa<br />

dell’inizio dei lavori. Due le considerazioni che giustificavano un<br />

atteggiamento fiducioso: l’ormai indiscussa evidenza scientifica della<br />

correlazione tra l’attività antropica e i mutamenti climatici e <strong>il</strong> mutato<br />

quadro politico internazionale, con l’epocale cambio di rotta degli<br />

Stati Uniti che passavano dal pervicace negazionismo dell’era Bush<br />

alla disponib<strong>il</strong>ità all’approfondimento ed al confronto dell’amministrazione<br />

Obama. Ad essi va aggiunto <strong>il</strong> ruolo di stimolo ricoperto<br />

dall’Unione Europea, che ha sempre dedicato grande attenzione alle<br />

politiche ambientali e che, con le conclusioni della Presidenza del<br />

Consiglio Europeo dell’ottobre scorso, ha posto in r<strong>il</strong>ievo l’esigenza<br />

di pervenire – al vertice di Copenaghen – ad un accordo giuridicamente<br />

vincolato che si basi sul protocollo di Kyoto e ne riprenda gli<br />

elementi essenziali.<br />

Purtroppo, però, le buone intenzioni non bastano. E a Copenaghen la<br />

distanza tra i “big” sembra diffic<strong>il</strong>mente colmab<strong>il</strong>e. Al di là dell’ammirevole<br />

sforzo dell’Unione Europea, che ha visto paesi come Francia e<br />

Germania avviare coraggiosamente politiche di sostenib<strong>il</strong>ità ambientale,<br />

<strong>il</strong> nodo principale è da attribuire al braccio di ferro tra USA e<br />

Cina, i due paesi responsab<strong>il</strong>i di circa <strong>il</strong> 40% circa della CO2 emessa a<br />

livello globale (circa 7 m<strong>il</strong>iardi di tonnellate ognuno). Con la piccola<br />

differenza che gli Stati Uniti, con circa 300 m<strong>il</strong>ioni di abitanti, hanno<br />

meno di un quarto della popolazione cinese (1.300 m<strong>il</strong>ioni). Appare<br />

oggettivamente problematico arrivare alla stessa produzione procapite<br />

di CO2 ed è evidente la necessità di raggiungere un compromesso,<br />

come sostiene dall’inizio della conferenza <strong>il</strong> ministro dell’ambiente<br />

danese Connie Hedegaard. Sapendo che è in gioco <strong>il</strong> nostro futuro<br />

bisognerebbe che chi siede intorno al tavolo faccia ricorso a tutto <strong>il</strong><br />

buonsenso di cui dispone. Merce purtroppo rara anche tra i capi di<br />

stato e di governo.<br />

TULLIO BERLENGHI*<br />

*responsab<strong>il</strong>e Commissione Ambiente<br />

Ufficio Legislativo PD della Camera, scrittore.


catone dicembre gennaio 2009 marco:CATONE 05/03/2010 13.54 Pagina 4<br />

4 PRIMOpiano PRIMOpiano 5<br />

L’onda corta del no Semplicemente contro<br />

Se n’è accorto<br />

anche<br />

Maroni, che<br />

ha messo sul<br />

tavolo del<br />

C o n s i g l i o<br />

dei Ministri<br />

le sue proposte<br />

per inasprire<br />

le<br />

misure anticontestazione<br />

(su piazza,<br />

come sul<br />

web). Al di là<br />

del NoBDay e del prossimo appuntamento fiorentino del popolo<br />

viola a gennaio, quello che monta non sembra un’ocenanica onda<br />

anomala, piuttosto una buriana mediterranea, onde corte, alte,<br />

strette, tante. Corrono sul web, dove, a sentire <strong>il</strong> ministro<br />

dell’Interno, “c’è una proliferazione di gruppi che attuano vera e<br />

propria istigazione a delinquere”. Parla dei gruppi, molti finti, che<br />

plaudono <strong>il</strong> lancio della madunina, ma non solo, evidentemente,<br />

visto che è già da tempo che si tenta “in sede parlamentale di introdurre<br />

norme efficaci in tal senso”, ossia nel senso di “individuare<br />

insieme alla polizia postale e ai responsab<strong>il</strong>i dei social network,<br />

soluzioni idonee a tali esigenze”. Sa di censura. Così come sa di<br />

strapotere “l’inasprimento delle misure anticontestazione”.<br />

“Ormai <strong>il</strong> dissenso è diventato un reato”, commenta a caldo l’assessore<br />

all’Ambiente della Regione, <strong>il</strong> castellano Zaratti, parlando dell’intervento<br />

della polizia al corteo degli studenti di qualche giorno<br />

fa”. La febbre sale. E se ne registrano segnali anche nel tranqu<strong>il</strong>lo<br />

quotidiano della nostra provincia. Il comitato No Inceneritore<br />

conta sempre più aderenti e la sua voce è sempre più forte. Nasce<br />

l’associazione Differenzia-ti, che intasa <strong>il</strong> web di sacrosante iniziative<br />

a tutela dell’ambiente, compresi civ<strong>il</strong>issimi e competentissimi<br />

convegni che chiamano a raccolta magistrati, amministratori, forze<br />

dell’ordine, scienziati e cittadini (<strong>il</strong> 18, doveva essere al Tribunale<br />

di Velletri, ma poi la sede è diventata indisponib<strong>il</strong>e, quindi al<br />

Museo Civico Mastroianni di Marino). Quelli di Salviamo <strong>il</strong> Lago<br />

Albano non mollano. Nati da pochi mesi, hanno costruito ormai<br />

una rete cap<strong>il</strong>lare di difensori delle acque nostre che comprende<br />

2322 iscritti. Luca Nardi fa da coordinatore, ma tutti sono attivi su<br />

segnalazioni e denunce sul loro account, da Enrico del Vescovo di<br />

Italia Nostra Castelli, a Angelo Cristofanelli, frascatano dogc, passando<br />

per giornali locali, studenti, musicisti, politici del Pd come<br />

del Pdl, di sinistra come di destra. La Retuvasa, ovvero Rete Tutela<br />

Valle del Sacco, sprizza energia come una centrifuga. Comunicati<br />

gonfi di denunce ben documentate, banchetti e raccolta firme,<br />

interviste anche alle tivvù, per difendere <strong>il</strong> loro territorio offeso da<br />

acque inquinate, tangenziali, gassificatori, bretelle, industrie. Il<br />

comitato per ridurre <strong>il</strong> traffico aereo a Ciampino è addirittura una<br />

“assemblea permanente No Fly”. Nascono comitati antirazzisti,<br />

nascono associazioni che vogliono parlare della tutela del territorio<br />

contro Roma che avanza, gruppi di cittadini che si battono per la<br />

legalità, o che baccagliano contro questa o quella decisione della<br />

giunta comunale. Discussioni e manifesti, incontri ed assemblee.<br />

Per ora le mob<strong>il</strong>itazioni e le manifestazioni sono appannaggio delle<br />

organizzazioni più strutturate (vedi i No Inc, Retuvasa, No Fly).<br />

Qualcuno, come sempre, approfitta dell’onda. Qualcun altro,<br />

come sempre, l’onda se la inventa. Ma qui di onde ce n’è un mare.<br />

E molte sono vere. PAOLA BOLAFFIO<br />

No all’inceneritore di Albano, no all’aeroporto di Ciampino. No alla<br />

discarica di Grottaferrata e no anche al riassetto del Parco dei Castelli<br />

Romani. Il fronte del no d<strong>il</strong>aga, si espande. E travolge tutto e tutti.<br />

Un’onda per lo più trasversale che però, spesso e volentieri, la strumentalizzazione<br />

politica prova ad incanalare lungo una dicotomia rossonero<br />

ormai ampiamente anacronistica ma, purtroppo, ancora sufficientemente<br />

efficace. Il senso di reazione dei cittadini, dopo troppi anni<br />

di immob<strong>il</strong>ismo, di soprusi amministrativi, di disastri ambientali, di<br />

assenza di programmazione è comunque forte. Dal metropolitano allo<br />

strettamente locale. Contro l’inceneritore di Albano <strong>il</strong> fronte dei contrari<br />

è andato montando di mese in mese, raccogliendo anche qualificate<br />

rappresentanze istituzionali, senza che però ancora sia stata messa la<br />

parola fine ad una questione che si trascina da tempo. Di ampiezza<br />

identica, quello che è ormai “l’affaire aeroporto di Ciampino”, affare sì,<br />

se possib<strong>il</strong>e, ancor però più complicato. Perché a fronte di associazioni,<br />

cittadini e processioni di ambientalisti pronti alla parata di scudi contro<br />

la vertiginosa crescita del secondo scalo romano, ad un livello istituzionale<br />

superiore si approda ad un limbo decisionale che tiene evidentemente<br />

conto del forte impatto, occupazionale ed economico ma ancor<br />

più strategico, che l’aeroporto riesce a suscitare. Con buona pace dei cittadini<br />

di Ciampino, Santa Maria delle Mole e Marino, su tutti, che a<br />

contar gli aerei che passano sulle loro teste avrebbero ormai bisogno del<br />

pallottoliere. Ampiamente strumentalizzate le questioni che attengono<br />

al locale in senso stretto: a Frascati chi vuole la ricostruzione della<br />

piscina di via Fausto Cecconi è tutt’ora considerato di destra, chi invece<br />

sposa <strong>il</strong> progetto dell’as<strong>il</strong>o è f<strong>il</strong>o amministrativo e quindi di sinistra.<br />

Chi pensa con la propria testa non può farlo, perché un’etichetta bisogna<br />

comunque cucirsela addosso. Così come chi continua a dire no ad<br />

una mob<strong>il</strong>ità ormai prossima al collasso lungo le direttrici principali<br />

(dalla Tuscolana, all’Anagnina, all’Appia), ma anche in questo caso –<br />

cavalcata dal centrodestra – l’onda ha un colore e quindi sembra quasi<br />

perdere di legittimità. Che dire poi del piano<br />

di riassetto del Parco dei Castelli? E della<br />

riperimetrazione del parco dell’Appia<br />

Antica? In questo caso interessi trasversali,<br />

urbanistica e poteri forti rendono <strong>il</strong> ‘no’ un<br />

crogiuolo di posizioni inestricab<strong>il</strong>i. Ma <strong>il</strong><br />

fronte dei contrari, attraversato dall’onda del<br />

“No B day” che ha lambito anche i Castelli,<br />

penetra pure gli stessi schieramenti politici. E<br />

<strong>il</strong> ‘no’ d<strong>il</strong>aga, dopo aver serpeggiato a lungo<br />

nel Pd frascatano, anche nel Pdl di Monte<br />

Porzio dove l’anima aennina si oppone a<br />

quella forzista. Ma questa, davvero, sarebbe<br />

tutta un’altra storia.<br />

MARCO CARONI


catone dicembre gennaio 2009 marco:CATONE 05/03/2010 13.54 Pagina 6<br />

6 PRIMOpiano<br />

Un mese senz’acqua<br />

“In via cautelativa, con decorrenza<br />

immediata e fino a nuova disposizione<br />

è vietato <strong>il</strong> consumo dell’acqua per<br />

uso umano erogata dall’acquedotto<br />

comunale”. Questo <strong>il</strong> contenuto dell’ordinanza<br />

del Sindaco di Colleferro<br />

datata 30 ottobre 2009.<br />

Per trenta giorni gli abitanti di questa<br />

cittadina a sud di Roma non hanno<br />

potuto usufruire dell’acqua – né per<br />

bere, né per lavarsi – a causa della contaminazione<br />

di un pozzo della rete idrica<br />

comunale. Sembrerebbe un episodio “strano” in pieno terzo m<strong>il</strong>lennio,<br />

ma purtroppo è ancora possib<strong>il</strong>e che la griglia di un pozzo, in questo<br />

caso <strong>il</strong> numero 7, si deteriori e permetta l’inf<strong>il</strong>trazione, a causa di un<br />

terreno ormai saturo, di liquami – escherichiacoli, enterococchi e coliformi<br />

- finiti poi nell’acqua dei rubinetti. Molte le polemiche nate intorno<br />

alla vicenda, scaturite dalla situazione di costante emergenza<br />

ambientale che Colleferro. La paura che l’acqua fosse contaminata da<br />

sostanze chimiche e tossiche è stata in un primo momento reale. Paura<br />

di essere “contagiati”, di aver usufruito di acqua impura.<br />

Fortunatamente, come spiegano dal dipartimento d’igiene della ASL<br />

RmG “si è trattato di un inquinamento microbiologico, che non ha a che<br />

fare con <strong>il</strong> malessere ambientale della Valle del Sacco”.<br />

Dal punto di vista della comunicazione però, forse qualche pecca c’è. Il<br />

primo avviso alla popolazione risale a fine ottobre, ma <strong>il</strong> danno è di<br />

certo avvenuto qualche settimana prima. Questo ritardo nell’allerta è<br />

una delle critiche più dure che la Rete per la Tutela della Valle del<br />

Sacco ha mosso all’amministrazione di Colleferro: “gli avvisi alla cittadinanza<br />

sono stati affissi dopo che i cittadini avevano fatto uso dell’acqua<br />

inquinata per alcuni giorni e con loro anche esercizi commerciali o luoghi<br />

come la piscina, le palestre, i campi di calcio. Inoltre sul sito del comune la<br />

notizia era un breve comunicato inserito tra i festeggiamenti per <strong>il</strong> prossimo<br />

carnevale e altre amenità. Il rischio è stato sottovalutato: i medici di base e le<br />

ASL non sapevano cosa rispondere ai cittadini che esprimevano la propria<br />

preoccupazione”. Tuttavia, dalle f<strong>il</strong>e dell’amministrazione, arriva una<br />

spiegazione a questo ritardo: “esistono dei tempi tecnici tra l’individuazione<br />

del danno, i prelievi e la possib<strong>il</strong>ità di comunicare ai cittadini – dichiara<br />

Vincenzo Stendardo, consigliere d’opposizione di Colleferro – per cui è<br />

normale che ci sia stato uno scarto di tempo tra la scoperta della falda infetta<br />

e la pubblicazione dell’ordinanza. Credo però che, poiché Colleferro è una<br />

cittadina particolare dal punto di vista ambientale, bisognerebbe essere più<br />

che vig<strong>il</strong>i di fronte a un incidente come questo. Le istituzioni locali devono<br />

potenziare la comunicazione con i cittadini: in certe situazioni non bastano<br />

comunicati stampa o manifesti. Bisogna entrare in tutte le case. Anche sfruttando<br />

<strong>il</strong> potere della Rete”.<br />

E in tutte le case è entrata a gran voce la notizia della tornata potab<strong>il</strong>ità<br />

dell’acqua. È <strong>il</strong> 28 novembre. Manifesti, avvisi ed anche qualche megafono.<br />

“Incredib<strong>il</strong>e – dichiarano da ReTuVaSa – quanta risonanza ci sia<br />

stata per la risoluzione dell’emergenza. Perché questo sistema non è<br />

stato usato anche nei giorni precedenti quando tutti si domandavano<br />

cosa si dovesse fare?”. I cittadini, in ogni caso, potranno tornare ad ut<strong>il</strong>izzare<br />

l’acqua e non dovranno pagare la tassa idrica per <strong>il</strong> mese di<br />

novembre (“i 10 euro di sconto promessi – si legge in una nota di quei<br />

giorni firmata ReTuVaSa - sono ridicoli di fronte alla gravità della situazione<br />

e sembrano una presa in giro. La soluzione alternativa è una:<br />

non lavarsi!”).<br />

E adesso? Il pozzo incriminato è stato isolato e si è potenziata la fonte<br />

degli altri pozzi che alimentano Colleferro. Tuttavia <strong>il</strong> problema resta, è<br />

insito nella terra stessa della cittadina. Per questo motivo sia la Asl che<br />

parte del gruppo cons<strong>il</strong>iare di opposizione hanno proposto la creazione<br />

di un nuovo acquedotto sostitutivo della vecchia rete. “Abbiamo anche<br />

avviato una raccolta firme – conclude Stendardo - e presentato una pro-<br />

PRIMOpiano 7<br />

posta di delibera che <strong>il</strong>lustra le reali possib<strong>il</strong>ità (per esempio attraverso<br />

l’ACEA ATO2) di realizzazione dell’acquedotto alternativo. Dobbiamo<br />

trovare nuove falde a cui attingere, lontane dalle rive del fiume… anche perché<br />

<strong>il</strong> terreno della Valle del Sacco è profondamente contaminato e, se stavolta<br />

è andata bene, la prossima inf<strong>il</strong>trazione potrebbe essere davvero dannosa”.<br />

Al momento, dunque, “l’emergenza acqua” sembra risolta ma è indubbio<br />

che quella di Colleferro è una situazione sempre più delicata, le cui<br />

soluzioni sono diffic<strong>il</strong>i da trovare… e anche dall’ “alto” sembrano trovarsi<br />

in difficoltà di fronte a tanti e gravi problemi.<br />

ELEONORA FIORAMONTI<br />

La valle che scotta<br />

16 febbraio 2009. L’On. Ermete Realacci e l’On. Renzo Carella presentano<br />

una interrogazione parlamentare ai Ministri dell’Ambiente,<br />

delle Politiche Sociali, dell’Economia e delle Politiche Agricole.<br />

16 dicembre 2009. Sono passati 10 mesi e quell’interrogazione non ha<br />

ancora ricevuto una cenno di risposta. Due i solleciti protocollati dagli<br />

stessi deputati (a giugno e ad ottobre), ma di repliche da parte di almeno<br />

uno dei quattro Ministeri nemmeno l’ombra.<br />

Cosa ci sarà di così scottante, di così spinoso, nel contenuto di questa<br />

interrogazione? Le sei pagine dell’atto descrivono nei dettagli una delle<br />

più importanti emergenze ambientali della nostra regione - l’inquinamento<br />

della Valle del Sacco - ripercorrendo le tappe di un lungo<br />

iter – dagli anni ’50 - di analisi, ricerche, processi e dati che portano a<br />

molte domande... o forse ad una soltanto: perché? I fattori che hanno<br />

contribuito a creare questa disastrosa situazione sono diversi e vanno<br />

dalla grande pressione antropica che ricade sul fiume Sacco (ben 52 i<br />

comuni che consegnano i loro scarichi in questo corso d’acqua e nei sui<br />

affluenti) ai numerosi scarichi industriali che contaminano le acque<br />

dello stesso fiume (e l’aria), al crescente abusivismo ed<strong>il</strong>izio che caratterizza<br />

<strong>il</strong> territorio. Nel corso dei decenni l’inquinamento acquifero si è<br />

insediato anche nel terreno circostante contaminando in questo modo<br />

terreni, raccolti e pascoli. Tutti questi fattori si sono poi trasferiti dall’acqua,<br />

dalla terra e dall’aria direttamente all’uomo, causando malattie,<br />

infezioni e morti. L’interrogazione parlamentare però parte da un dato<br />

quanto mai attuale: uno studio della ASL RM/E nel 2008 ha dimostrato<br />

che un numero elevato di persone che vivono o lavorano<br />

nell’area della Valle del Sacco presentano nel sangue livelli superiori<br />

alla media di beta esaclorocicloesano, un fitofarmaco bandito<br />

perché potenzialmente nocivo per la salute umana e animale e altamente<br />

inquinante. Questa sostanza non può essere espulsa con fac<strong>il</strong>ità dall’organismo,<br />

forse solamente dalle donne in allattamento, e quindi, di<br />

conseguenza, trasmessa ai figli. Sembra fin troppo evidente che non si<br />

tratta di una scoperta dell’ultim’ora. Già nel 1977 vennero condotte<br />

delle indagini epidemiologiche che evidenziavano questo stesso stato<br />

di cose. Indagini non pubblicizzate e che, di fatto, hanno celato per trent’anni<br />

la realtà e peggiorato le condizioni di vita degli abitanti della zona.<br />

Perché nonostante le indagini compiute, nonostante <strong>il</strong> processo e la<br />

condanna di una delle fabbriche più inquinanti della zona - la Snia Bpd,<br />

per aver smaltito rifiuti in maniera <strong>il</strong>legale - non si è proceduto ad una<br />

bonifica concreta e costante del territorio? Per anni rifiuti tossici<br />

sono stati bruciati senza una logica, a volte sono stati scaricati nelle<br />

acque, a volte sotterrati. Oggi su quei terreni sorgono abitazioni, giocano<br />

dei bambini, vengono coltivati degli orti, pascolano delle greggi.<br />

Perché tutti sanno ma nessuno si assume la responsab<strong>il</strong>ità di risolvere<br />

effettivamente l’emergenza? A che punto è la bonifica avviata nel 2005?<br />

Ed oggi, alla luce di questi nuovi dati allarmanti perché non darsi una<br />

mossa?<br />

E’ questo quello che l’interrogazione chiede da dieci mesi a quattro<br />

Ministri che però si nascondono dietro un imbarazzante s<strong>il</strong>enzio. Forse<br />

l’argomento trattato non è meritevole della loro attenzione? EF


catone dicembre gennaio 2009 marco:CATONE 05/03/2010 13.54 Pagina 8<br />

8 PRIMOpiano<br />

PRIMOpiano<br />

Fronte comune Inceneritore: coro per la sospensione<br />

Il vecchio edificio della facoltà di<br />

Fisica della Sapienza ha ospitato, <strong>il</strong><br />

3 dicembre, l’assemblea pubblica<br />

organizzata dal coordinamento<br />

contro l’inceneritore di Albano,<br />

introdotta da Gino Del Ferraro e<br />

Daniele Castri, alla quale hanno<br />

partecipato Alfonso De Stefano e<br />

F<strong>il</strong>ippo Valenti per la città di<br />

Apr<strong>il</strong>ia, Daniele Picerno in rappresentanza<br />

dell’Assemblea permanente<br />

No Fly di Ciampino, i rappresentanti<br />

del comitato di Malagrotta, Alfredo Spagna per la<br />

ReteNoPonte, e la conclusione di Giorgio Ferrari per <strong>il</strong> comitato antinucleare<br />

salute-ambiente-energia. Nell’incontro si è ripercorso l’iter<br />

giuridico-istituzionale dell’impianto che dovrebbe sorgere in seguito a<br />

un ampliamento della preesistente discarica di Roncigliano, per un<br />

totale di 175m<strong>il</strong>a tonnellate di rifiuti. L’obiettivo dell’assemblea è di<br />

creare un fronte comune sensib<strong>il</strong>izzando altri cittadini.<br />

L’incenerimento dei rifiuti produce nano polveri, diossine, ed altre<br />

sostanze tossiche che, se inalate o assunte con <strong>il</strong> consumo degli alimenti<br />

contaminati, in poche ore raggiungono tutti gli organi attraverso <strong>il</strong><br />

sangue. Questo significa che i cittadini dei Castelli e delle zone limitrofe<br />

potrebbero avere cancro, malformazioni fetali, Parkinson, Alzheimer,<br />

infarto o ictus; in più gli inceneritori vengono finanziati da ingenti fondi<br />

pubblici attraverso un aumento del 7% sulla bolletta ENEL, e consumano<br />

grandi quantità di acqua – ad Albano 42m<strong>il</strong>a litri l’ora – che verrà<br />

sottratta dalle falde acquifere del territorio, già abbastanza disastrate. I<br />

vari processi della discarica inquinano le acque che “dovrebbero” essere<br />

depurate, ma la depurazione non avviene mai al 100%, con conseguente<br />

pericolo di alimenti contaminati, con gravi danni per l’economia<br />

locale. Dopo <strong>il</strong> blocco del 9 dicembre a Roncigliano (vedi sopra), <strong>il</strong> 15<br />

gennaio si terrà un’ulteriore assemblea per concordare la data di<br />

un’eventuale iniziativa da tenersi a Roma intorno alla prima settimana<br />

di febbraio per manifestare tutti insieme. Insieme alla gente, perché è<br />

dalla gente che parte <strong>il</strong> fronte del no. Non sono i politici o i personaggi<br />

famosi che fanno promesse su promesse e poi non concludono nulla,<br />

sono cittadini, semplici cittadini: dallo studente al pensionato, dal giornalaio<br />

al barista. Persone normali, che nessuno ha aiutato. I cittadini di<br />

Malagrotta, e questo è solo un esempio, stanno lottando da più di 10<br />

anni e hanno comprato da soli tutti gli strumenti per <strong>il</strong> r<strong>il</strong>evamento dell’inquinamento<br />

delle polveri sott<strong>il</strong>i (a norma europea) e inizieranno a<br />

breve ad effettuare r<strong>il</strong>evamenti e analisi, ancora da soli. Gente che studia,<br />

s’informa, impara, capisce e protesta, per la salute della sua terra e<br />

dei suoi figli. LUCIA ZONFRILLI e GAIA MUTTI<br />

9<br />

9 dicembre, ore 5.30 del mattino, i camion, che come ogni giorno<br />

dovrebbero lasciare i rifiuti alla discarica di Roncigliano, trovano ad<br />

aspettarli quasi 150 persone che protestano contro l'inceneritore bloccando<br />

l'accesso all'interno. Il "blocco" costringe gli autisti (pacificamente<br />

accondiscendenti) ad annullare corsa e deposito. Presenti ovviamente<br />

le forze dell'ordine, con loro nessuno scontro neanche verbale, fungono<br />

anzi da intermediari per <strong>il</strong> Coordinamento No Inc Albano che<br />

richiede un contatto diretto con <strong>il</strong> vicegovernatore del Lazio Montino.<br />

Il presidio, che impedisce <strong>il</strong> funzionamento della discarica, rimarrà<br />

almeno fino all'ora di pranzo, spuntando un incontro in Regione con<br />

Parroncini, assessore con delega per i rifiuti, <strong>il</strong> tecnico Fegatelli che ha<br />

firmato l’AIA (autorizzazione integrata ambientale) e un altro dirigente,<br />

Di Francia. Qual è la richiesta? Che si firmi la sospensiva dell'AIA<br />

almeno fino al 23 Marzo 2010, ossia fino alla terza sentenza del TAR<br />

sulla costruzione dell'inceneritore. La data corrisponderebbe, giorno<br />

più giorno meno, a quella delle elezioni regionali. Un progetto di tale<br />

portata, quale <strong>il</strong> gassificatore “più grande d’Europa” non dovrebbe esser<br />

portato avanti da un’amministrazione provvisoria, che dovrebbe occuparsi<br />

esclusivamente dell'ordinaria amministrazione. Dalla trattativa<br />

non viene fuori molto: <strong>il</strong> 10 dicembre in Regione l'unico impegno<br />

preso è verbale: Parroncini promette di chiedere a chi sta costruendo di<br />

non far progredire <strong>il</strong> cantiere fino a marzo. Nel frattempo arrivano le<br />

dichiarazioni del presidente della giunta regionale Bruno Astorre e<br />

quelle di un folto gruppo di consiglieri regionali (Enrico Fontana e<br />

Anna Evelina Pizzo (SeL), Ivano Peduzzi (Federazione Sinistra), Fabio<br />

Schietroma (Socialisti), Giuseppe Celli (Liberali e Rete Riformista cittadini),<br />

Claudio Bucci (IdV), Giuseppe Mariani (Lista civica per <strong>il</strong><br />

Lazio), Tonino D’Annibale e Carlo Ponzo (Pd), tutti concordi sull’opportunità<br />

di una sospensione dei lavori fino alla sentenza del Tar.<br />

SIMONE CAMPANELLA<br />

Consumiamo e buttiamo, consumiamo e smaltiamo. Fin lì siamo tutti<br />

d’accordo. Le realtà sono divise: raccolta differenziata e non.<br />

Sicuramente è più fac<strong>il</strong>e per chi ancora butta tutto insieme. Città che<br />

dicono di sì alla differenziata, altre che si rifiutano categoricamente. A<br />

Marino, ad esempio, <strong>il</strong> sindaco Adriano Palozzi ha sempre rivendicato<br />

un ottimo servizio di raccolta stradale e la sua amministrazione non ha<br />

intenzione di avviare <strong>il</strong> “Porta a Porta”. Un gruppo di cittadini dice sì al<br />

PaP vedendo i comuni limitrofi all’opera. E’ nato un comitato, un gruppo<br />

per l’iniziativa popolare, sostenuto dal consigliere comunale Sandro<br />

Caracci, capogruppo Pd. Questo comitato nasce per favorire la sottoscrizione<br />

da parte degli elettori della proposta di regolamento per la<br />

gestione dei rifiuti urbani che sostituisca quello vigente, che risale agli<br />

anni ’50, introducendo <strong>il</strong> PaP al posto del vecchio sistema. Proprio a<br />

fianco, Grottaferrata da qualche mese ha avviato <strong>il</strong> PaP sul 100% del<br />

territorio. Secondo <strong>il</strong> piano regolatore sembrano individuate zone<br />

destinate a centro ecologico, ma a seguito dell’approvazione del<br />

Consiglio Comunale per la realizzazione di un “ecocentro” in via<br />

Vecchia di Velletri, al confine tra Rocca di Papa, Grottaferrata e Marino,<br />

si è costituito un comitato denominato “Noecodiscarica”, formato dagli<br />

abitanti delle zone attigue. Il no parte dall’amministrazione di Rocca di<br />

Papa, che contesta la variazione dell’area da “zona agricola” a “zona per<br />

servizi di pubblico interesse”, contro i futuri problemi di inquinamento<br />

e incremento del traffico che coinvolgerebero anche Rocca. Situazione<br />

non fac<strong>il</strong>e per <strong>il</strong> gestore Manutencoop che si occupa dello smaltimento<br />

nelle due città con due diverse modalità di raccolta. Divergenze anche<br />

ad Ariccia che da fine novembre ha avviato <strong>il</strong> Pap, ora diventato oggetto<br />

di scontro politico tra maggioranza di centro-sinistra e opposizione<br />

guidata dal Pdl. I “no” dunque si fanno sentire. Comunicati, comitati,<br />

che sembrano spesso spinti dalla politica a contestare le scelte delle<br />

amministrazioni. Ma saranno reali emergenze ed esigenze dei cittadini<br />

o un “no” spinto da forze politiche che fanno sempre e comunque<br />

opposizione? HD


catone dicembre gennaio 2009 marco:CATONE 05/03/2010 13.54 Pagina 10<br />

10 PRIMOpiano PRIMOpiano 11<br />

no corridoio & no bretella<br />

A tracciarci <strong>il</strong> ritratto del fronte dei<br />

No Corridoio - <strong>il</strong> comitato che dice<br />

no al corridoio intermodale Roma-<br />

Latina e alla bretella Cisterna-<br />

Valmontone che dovrebbe collegare<br />

Pontina e A1 - è Gualtiero Alunni,<br />

portavoce di un comitato spontaneo,<br />

autofinanziato, composto da cittadini e da volontari sensib<strong>il</strong>i, ma<br />

anche da proprietari di aziende agricole e case che verrebbero espropriate<br />

per far spazio all’asfalto. Centinaia, distribuiti su tutto <strong>il</strong> territorio<br />

da Cisterna a Labico. Un comitato che cerca di avere un dialogo e di<br />

aprire contraddizioni con tutti i soggetti coinvolti, sostenuto a gran<br />

voce da Italia Nostra a livello nazionale e spalleggiato da istituzioni<br />

come <strong>il</strong> comune di Pomezia e Ardea, che minacciano un ricorso alla<br />

Corte di Giustizia Europea qualora <strong>il</strong> progetto venisse approvato. Dice<br />

no anche l’opposizione del comune di Labico, dove la bretella cambierebbe<br />

profondamente <strong>il</strong> paesaggio. Il Comitato è organizzato su nodi<br />

territoriali, con assemblee periodiche. In alternativa al progetto regionale<br />

di corridoio e bretella, <strong>il</strong> comitato propone metropolitana leggera<br />

e potenziamento e messa in sicurezza della rete stradale esistente.<br />

In area Cas<strong>il</strong>ina, i sindaci di San Cesareo, Colonna e Monte Compatri<br />

hanno detto “no” al progetto provinciale di corridoio della mob<strong>il</strong>ità tra<br />

Palestrina e la futura stazione metro di Pantano. Secondo la Provincia <strong>il</strong><br />

corridoio, destinato ai mezzi pubblici, snellirebbe di molto <strong>il</strong> traffico<br />

lungo l’asse viario. “Non risponde alle esigenze del territorio. Lungo la<br />

Cas<strong>il</strong>ina vorremmo fare piste ciclab<strong>il</strong>i” è in sintesi la posizione dei sindaci.<br />

Sicuri sicuri che <strong>il</strong> cittadino medio andrebbe davvero a Roma in bicicletta?<br />

IR e MT<br />

USI ED ABUSI<br />

Negli ultimi decenni si affaccia nella provincia sud di Roma, con forza<br />

ed evidenza, la questione degli abusi ed<strong>il</strong>izi, una continua attività che<br />

va modificando <strong>il</strong> territorio, tracciando nuovi solchi ben delimitati su<br />

quei terreni che sono stati per secoli agricoli. Enrico Del Vescovo,<br />

presidente di Italia Nostra Castelli Romani, ha organizzato <strong>il</strong> 4 dicembre<br />

scorso un incontro a Grottaferrata, coinvolgendo la cittadinanza<br />

in un dibattito assieme agli ospiti Paolo Berdini, autore del libro La<br />

città in vendita, urbanista e redattore del piano d'assetto del Parco<br />

regionale dei Castelli Romani, Franco Medici, consigliere del Parco e<br />

docente di Tor Vergata, ed Emanuele Loret che ha fatto ricerche sul<br />

territorio in questione, portando alcune testimonianze grafiche sui<br />

cambiamenti avvenuti negli ultimi anni. Berdini introduce così la problematica:<br />

"Nella zona dei Castelli la popolazione è in aumento dal 2001<br />

e lo sfruttamento delle risorse energetiche, e più specificatamente idriche,<br />

non è più proporzionato al territorio" Se è vero che i Castelli sono una<br />

zona splendida, è vero anche che <strong>il</strong> piano regolatore di Roma comincia<br />

a coinvolgere i suoi vicini più prossimi che al contrario stanno<br />

aspettando da venti anni un piano regolatore provinciale, fondamentale<br />

per la programmazione urbanistica castellana. Molti sindaci e<br />

assessori hanno detto ad alta voce, fin dagli anni '90, che non si sarebbe<br />

aggiunto un mattone, ma negli ultimi 10 anni grazie alla tecnologia<br />

satellitare e ai resoconti dei vari condoni possiamo contare fac<strong>il</strong>mente<br />

nuove migliaia di ch<strong>il</strong>ometri quadrati di cemento. I comuni, puntualmente<br />

a corto di soldi, si trovano a sistemare <strong>il</strong> b<strong>il</strong>ancio con le concessioni<br />

ed i permessi ed<strong>il</strong>izi. L'amministrazione pubblica italiana non<br />

ha certo mai br<strong>il</strong>lato, ma eccoci di nuovo ad individuare con fac<strong>il</strong>ità le<br />

colpe della dirigenza politica che lascia l'urbanistica quanto l'amministrazione<br />

in generale priva del rapporto con l'authority/garante permettendo<br />

lo sfaldarsi del concetto di bene comune e di Stato, come<br />

fosse un'istituzione arcaica ormai superata. SIMONE CAMPANELLA<br />

Ciampino: basta volare<br />

Due gatte tricolori, anche loro piuttosto sensib<strong>il</strong>i al rumore, e una finesta<br />

affacciata sulle code degli aerei. Ciampino, la “zona gialla” del rapporto<br />

Sera (che sta per Studio sugli Effetti del Rumore Aeroportuale) presentato<br />

a inizio dicembre a cittadinanza e stampa. La “zona rossa” a più alto<br />

tasso di decibel, nel rapporto commissionato dall’assessorato<br />

all’Ambiente della Regione Lazio e condotto dal Dipartimento di<br />

Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale in collaborazione con la<br />

Asl RmH e i comuni di Ciampino e Marino, “coincide con l’aeroporto<br />

stesso”. Ma anche qui non si scherza: rumore medio tra 65 e 75 decibel,<br />

e “quando passa un aereo si arriva oltre gli 80”. Tra la finestra e la pista,<br />

un’altra f<strong>il</strong>a di case che fa parzialmente da cuscinetto, ma gli aerei si sentono<br />

benissimo, e i loro rombi - uno ogni pochi minuti - punteggiano la<br />

conversazione. Il salotto è quello di due attivisti del Comitato per la<br />

riduzione dell’impatto ambientale dell’aeroporto di Ciampino.<br />

Nato tra 2004 e 2005, <strong>il</strong> Comitato è una delle due realtà del fronte del no<br />

a Ciampino. L’altra è l’Assemblea permanente No Fly. Comune <strong>il</strong><br />

disagio: i rumori dello scalo, su cui insistono circa 160 voli giornalieri<br />

contro <strong>il</strong> massimo di 60 consigliato dal Cristal, <strong>il</strong> primo studio sul rumore<br />

concluso la scorsa primavera. Diverse le opinioni su come affrontare <strong>il</strong><br />

problema. Moderato, per così dire, <strong>il</strong> Comitato, che punta alla riduzione<br />

dei voli e cerca di allargare la sua base di consenso tra i concittadini schierandosi<br />

in sinergia con i sindaci di Ciampino e Marino, che con azioni<br />

anche scenografiche - l’ultima, la denuncia al ministro dei Trasporti<br />

Matteoli, <strong>il</strong> 26 novembre - richiamano l’attenzione sul “caso Ciampino”.<br />

Una “moderazione” che ha permesso al Comitato di raccogliere “400<br />

firme per gli esposti sul rumore”. L’Assemblea No Fly, più ecologista e<br />

decisamente anti-voli, vede nell’operato dei sindaci un chiudere la stalla<br />

dopo la fuga dei buoi, “visto che nel 2001-2002 quando l’aeroporto stava<br />

iniziando la sua crescita esponenziale nessuno ha fatto niente per impedirlo”.<br />

Del resto, contesta No Fly, “Ciampino guadagna dai diritti aeroportuali,<br />

pare strano che <strong>il</strong> sindaco voglia davvero rinunciarci”. “E’ chiaro<br />

che la salute dei cittadini è la mia prima preoccupazione”, ribatte<br />

Perandini. In entrambi gli schieramenti, comunque, abitanti di<br />

Ciampino, delle frazioni di Marino più esposte al rumore del cono di<br />

volo - “anzi, a Ciampino gli aerei decollano e poi vanno via, qui da noi <strong>il</strong><br />

rumore del passaggio dura di più”. E c’è anche chi viene da Roma: dal<br />

Municipio X in particolare, ugualmente sotto la traiettoria degli aerei. I<br />

sindaci, dal canto loro, dopo una diffida a Matteoli per chiedere l’immediato<br />

spostamento di parte dei voli su Fiumicino, lo hanno denunciato.<br />

Critici i No Fly: “l’ennesima presa in giro, un atto che risulterà inut<strong>il</strong>e e<br />

allunga i tempi di soluzione del problema. Intanto la gente non ne può<br />

più”. Decisamente schierato, da sempre, l’assessore regionale<br />

all’Ambiente F<strong>il</strong>iberto Zaratti, specie dopo che lo studio Sera ha dimostrato<br />

che gli abitanti di Ciampino e Marino più esposti al rumore aeroportuale<br />

hanno <strong>il</strong> 70% in più di probab<strong>il</strong>ità di soffrire di ipertensione<br />

rispetto a chi vive in zone più s<strong>il</strong>enziose: “spostare subito i voli, prima di<br />

tutto la salute dei cittadini”. ILARIA ROMANO


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12<br />

PRIMOpiano<br />

E’ davvero un ecomostro?<br />

Lo scorso 2 dicembre presso l'aula cons<strong>il</strong>iare di Zagarolo a Palazzo<br />

Rospigliosi si è tenuta una riunione di maggioranza a cui ha partecipato<br />

“Protesta civ<strong>il</strong>e”, un comitato spontaneo di cittadini interessati alla difesa<br />

dei diritti dei residenti nel territorio comunale e alla gestione del territorio.<br />

All’ordine del giorno, la discussione sulla costruzione di un imponente<br />

impianto turistico in località Pallavicini, “consistente in due torri volte ad<br />

ospitare strutture alberghiere, centri commerciali, multisale ed altro”. In<br />

base a quanto dichiarato dal comitato, “sarebbe prevista la realizzazione<br />

di una nuova viab<strong>il</strong>ità ed un anello di collegamento all'autostrada”. Il<br />

progetto avrebbe visto la luce nei primi anni 2000. Un progetto di cui, tra<br />

l’altro, la cittadinanza sarebbe all’oscuro. “Chiediamo al governo locale di<br />

spiegare le logiche di questo progetto e l'integrazione di questo alla salvaguardia<br />

del nostro centro storico e delle zone soggette ad espansione”, tuonano<br />

i componenti del comitato. La risposta del comune, interpellato dal<br />

nostro giornale, è questa: “Il progetto non riguarda un impianto turistico,<br />

ma prevede la costruzione di convitti per gli studenti del Polo universitario<br />

americano di Zagarolo (Università Popolare – UPTER, ndr), con relativi<br />

servizi annessi per gli studenti. La realizzazione è però ancora lontana,<br />

e sicuramente verrà attuata dalla prossima amministrazione”, replica<br />

Daniela Urtesi, segretaria generale. LUCIA ZONFRILLI<br />

in ritardo anche sulle classifiche<br />

Fanalino di coda, <strong>il</strong> Lazio, in tema di<br />

investimenti per la “cura del ferro”. Il<br />

dato, pubblicato da Pendolaria 2009<br />

di Legambiente e ripreso da Il<br />

Giornale, è sconfortante: la Pisana ha<br />

messo a disposizione lo 0,l3 per cento<br />

del b<strong>il</strong>ancio regionale per potenziare <strong>il</strong><br />

servizio ferroviario. In effetti, i nostri<br />

pendolari confermano. Decisamente migliori, invece, i dati sullo sv<strong>il</strong>uppo<br />

delle energie rinnovab<strong>il</strong>i: mentre pochi paesi europei d’area Ocse<br />

risultano aver realizzato efficaci politiche di stimolo alle rinnovab<strong>il</strong>i,<br />

l’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA) dichiara che l’Italia è tra i<br />

paesi che nell’ultimo triennio ha dimostrato sensib<strong>il</strong>i segnali di ripresa<br />

soprattutto nel fotovoltaico”, settore nel quale <strong>il</strong> Lazio, grazie alle sue<br />

politiche regionali, risulta leader.<br />

Il sindaco Alemanno rende noto a Copenaghen <strong>il</strong> suo progetto<br />

“Roma città a impatto zero”: entro <strong>il</strong> 2020, dice, “andrà a regime<br />

<strong>il</strong> programma di risparmio energetico. Trasporti sotterranei, rete di<br />

distributori di idrogeno misto a metano per autoveicoli, colonnine per<br />

la ricarica di auto elettriche, minicentrali energetiche sui tetti, pannelli<br />

fotovoltaici negli ospedali, sui tetti delle scuole, sui capannoni industriali.<br />

E l’attivazione di 100 m<strong>il</strong>a punti luce Led”. A far le pulci al progetto,<br />

i Verdi, sempre da Copenaghen: “E’ un’operazione di puro green<br />

washing”. Qualche esempio: “Il nuovo stadio che Alemanno chiama<br />

free carbon, in realtà è uno scempio urbanistico: 3 m<strong>il</strong>a appartamenti<br />

più spazi commerciali in un’area agricola senza connessioni col trasporto<br />

pubblico”. Un altro: “Energia, Alemanno ha modificato la<br />

norma del regolamento ed<strong>il</strong>izio che imponeva quote significative di<br />

energie pulite su tutte le nuove costruzioni, regola che ora non varrà per<br />

gli alberghi, ad esempio, che invece dei pannelli solari si installeranno<br />

caldaie a gas”. Certo, è diffic<strong>il</strong>e credere ad un Alemanno <strong>il</strong>luminato<br />

d’ambiente, mentre <strong>il</strong> governo insieme ad Enel lavorano al<br />

nucleare. Individuati, pare, i siti: Montalto di Castro, Borgo<br />

Sabotino, Garigliano, Trino Vercellese, Caorso, Oristano, Palma e<br />

Monfalcone.<br />

PRIMOpiano<br />

Ecoenergia di Valmontone<br />

13<br />

Mentre i cittadini di Malagrotta, Ciampino, Albano, e degli altri comuni dei<br />

Castelli continuano a lottare per eliminare o bloccare la costruzione di ecomostri<br />

voluti dai signorotti dell’immondizia, a Valmontone è già partito <strong>il</strong><br />

progetto “Energiamia”, promosso dall’amministrazione comunale per<br />

favorire l’uso delle energie alternative; <strong>il</strong> progetto prevede la costruzione di<br />

pannelli fotovoltaici sui tetti sia delle case che degli edifici commerciali, delle<br />

scuole, della Città dello Sport e, per <strong>il</strong> momento, anche di due chiese. Più di<br />

150 le richieste da parte di cittadini e commercianti interessati, che avranno<br />

la possib<strong>il</strong>ità di risparmiare sulla bolletta e potranno usufruire di energia<br />

alternativa pagando solo i costi per l’istruttoria. I primi impianti saranno<br />

costruti a partire dai primi mesi del 2010, è stato deciso durante l’assemblea<br />

pubblica di novembre, alla quale hanno partecipato più di 200 persone. Un<br />

progetto valido, ecosostenib<strong>il</strong>e, che si preoccupa della salvaguardia dell’ambiente<br />

e della salute dei cittadini. Oltre a “Energiamia” è prevista anche la<br />

realizzazione di un parco per lo sfruttamento dell’energia eolica in località<br />

Le Macere; tale progetto è già in fase avanzata, <strong>il</strong> 3 dicembre si è tenuta<br />

una prima conferenza di servizi. “Fare di Valmontone una città virtuosa –<br />

hanno affermato <strong>il</strong> sindaco Angelo Angelucci e l’assessore al Patrimonio del<br />

comune Renato Ruggeri – dal punto di vista energetico è un obiettivo strategico<br />

del nostro programma di governo, per favorire lo sv<strong>il</strong>uppo del territorio<br />

compatib<strong>il</strong>e con la salvaguardia dell’ambiente.<br />

GAIA MUTTI<br />

Hi-tech è verde<br />

Il 3 dicembre, in un lussuosissimo hotel romano,<br />

sono state premiate le aziende più “verdi” con<br />

l’Award Ecohitech. Alessandro Cecchi Paone e<br />

Stefano Apuzzo, direttore di Ecoqual’It, hanno<br />

consegnato i premi. La parola poi è andata a Davide<br />

F<strong>il</strong>izola, sindaco di Torraca (SA), prima<br />

LED City al mondo. Che ha fatto nella<br />

sua città? Prima, la creazione di un<br />

master in collaborazione con la Seconda<br />

Università di Napoli sulle legislazioni<br />

ambientali e tecnica delle fonti energetiche<br />

rinnovab<strong>il</strong>i; poi <strong>il</strong> corso di laurea in<br />

Scienze Politiche, coordinamento e<br />

cooperazione sulle fonti energetiche<br />

rinnovab<strong>il</strong>i; l’installazione di sei impianti<br />

fotovoltaici; la piscina semiolimpionica<br />

e fisioterapica sostenib<strong>il</strong>e; <strong>il</strong> parco<br />

eolico ed infine la realizzazione della LED City, cioè <strong>il</strong> rimpiazzo delle<br />

fonti di luce classiche con la tecnologia LED. Funzionano a 24V, le lampadine<br />

normali a 220V – e dunque portano a un immenso abbattimento<br />

dei costi di manutenzione, ovvero soldi in cassa, sonanti. Prermiati i<br />

“grandi”, da Whirlpool Europe a Ricoh, Samsung, Indesit e Fujitsu, ma<br />

anche Ceramiche Supergres, per aver avuto l’idea di una piastrella in<br />

gres porcellanato che riut<strong>il</strong>izza <strong>il</strong> vetro dei tubi catodici dismessi e recuperati<br />

da Remedia, e una piccola azienda di Larina, la ES Components,<br />

che offre servizi e prodotti ambientali: si è inventata un sistema di recupero<br />

dei pannelli solari dismessi e di altre componenti elettroniche,<br />

come tubi catodici ad esempio, per poi farne altri sistemi di produzione<br />

energetica e tecnologica. MANUEL MANCHI e MARIO MUCEDOLA<br />

E’ nato <strong>il</strong> “Comitato Solidale Antirazzista di Zagarolo e dintorni”,<br />

“per contrastare <strong>il</strong> razzismo che si sta diffondendo in Italia”.<br />

Promozione della cultura dell’accoglienza presso le popolazioni<br />

locali, incontri pubblici e dibattiti a tema, feste culturali, cineforum,<br />

pubblicazioni, mostre, pedagogia interculturale, ecc. Per info:<br />

marco.ralli@fastwebnet.it


catone dicembre gennaio 2009 marco:CATONE 05/03/2010 13.54 Pagina 14<br />

14 cronaca<br />

cronaca 15<br />

Sosta salata bus da notte bianca<br />

Regalo di Natale di alcuni comuni che dal 16 al 31 dicembre, in pieno<br />

periodo di spese, offriranno gratuitamente ai loro cittadini i mezzi<br />

pubblici, per limitare <strong>il</strong> traffico veicolare e l’emissione concentrata<br />

sulle strade di CO2. E’ <strong>il</strong> caso di Frascati che per i 15 giorni natalizi<br />

mette a disposizione <strong>il</strong> servizio di trasporto pubblico locale grazie<br />

ad un finanziamento dell’assessorato alla Mob<strong>il</strong>ità della Regione<br />

Lazio. Mezzi che raggiungono i quartieri periferici, <strong>il</strong> centro urbano e<br />

<strong>il</strong> polo di Tor Vergata. “Abbiamo a cuore le problematiche della mob<strong>il</strong>ità<br />

e potenziato <strong>il</strong> servizio di trasporto che oggi può contare su 5 importanti<br />

linee e 72 corse giornaliere”, hanno sottolineato <strong>il</strong> sindaco Stefano Di<br />

Tommaso e l’assessore ai Lavori pubblici e ai Trasporti Romualdo<br />

Paoletti. Agevolazioni ai residenti per i parcheggi blu. “Nell’obiettivo<br />

di decongestionare <strong>il</strong> traffico, di migliorare la sicurezza dei pedoni e di<br />

ridurre l’inquinamento atmosferico e acustico- dice l’assessore Paolettisi<br />

è deciso di portare a 2 euro l’ora la tariffa nelle piazze più pregiate del<br />

centro storico, come in piazza San Pietro, davanti alle Scuole Pie, sulla<br />

piazza del Gesù, in via Roma, via Montegrappa e via Mazzini. Nelle zone<br />

esterne la tariffa oraria rimarrà invariata a 0,50 Euro”.<br />

Anche a Valmontone, dal 16 a 31 dicembre, la città aderisce all’iniziativa<br />

della Regione per l’uso gratuito dei trasporti pubblici.<br />

L’iniziativa si chiama “Natale verde”. “Abbiamo deciso di aderire<br />

all’iniziativa della Regione - hanno detto <strong>il</strong> sindaco Angelo Angelucci e<br />

l’assessore al cittadino al Patrimonio Renato Ruggeri - perché la tutela<br />

dell’ambiente e la costruzione di un futuro eco-sostenib<strong>il</strong>e sono punti irrinunciab<strong>il</strong>i<br />

del nostro programma.”<br />

Ad Ariccia stessa iniziativa: “Abbiamo aderito con entusiasmo alla<br />

proposta regionale”, afferma l’assessore ai Trasporti Mauro Serra<br />

Bellini.<br />

A Monte Porzio <strong>Catone</strong> l’umore è diverso. Nessuna agevolazione<br />

per i trasporti pubblici durante <strong>il</strong> periodo natalizio. In compenso è<br />

arrivata una sorpresa per l’anno 2010: una serie di parcometri per la<br />

sosta a pagamento da sistemare lungo l via Roma e <strong>il</strong> parcheggio Osea<br />

Fiorelli con una tariffa di 1 euro ogni ora con frazionamento.<br />

Parcheggi parzialmente a pagamento anche in via Aldo Moro e via<br />

Costagrande. In via IV Novembre sarà adottata una tariffa fissa di 80<br />

centesimi. “Il comune ha deliberato - dice <strong>il</strong> presidente dell’associazione<br />

commercianti- ma non ha r<strong>il</strong>asciato all’associazione commercianti<br />

nessuna documentazione relativa alle decisioni che si applicheranno a<br />

breve – aggiunge. - Non siamo per niente contenti del modo col quale<br />

abbiamo saputo dell’iniziativa comunale. L’abbiamo letto sul giornale. E<br />

c’era scritto che eravamo stati proprio noi, l’Ascom, a volerlo. Non è così.<br />

Noi avevamo denunciato <strong>il</strong> fallimento del disco orario, questo sì, ma non<br />

volevamo essere invasi dal parcheggio a pagamento. Sono i residenti di<br />

Monte Porzio che si fermano nei negozi, chi altro?”<br />

“Al comune mi hanno risposto che tanto i parcheggi liberi sono abbastanza,<br />

c’è la zona Cronisti e <strong>il</strong> Tuscolo –dice un commerciante di via Roma.<br />

– All’epoca avevo detto di sì al parcheggio a pagamento, ma l’assessore mi<br />

aveva detto che si trattava soltanto di via Roma. Avrei detto di no se avessi<br />

saputo che anche via Aldo Moro sarebbe stata pazialmente a pagamento.<br />

Lì non ci sono tante attività ma molti residenti. Noi residenti avremo<br />

delle agevolazioni come a Frascati o nessun esonerato?”.<br />

Insomma una serie di nuovi servizi pubblici, per le feste natalizie, ma<br />

anche, in certi comuni, l’adozione o l’incremento delle zone a strisce<br />

blu. In tempi di crisi e di<br />

tagli, i comuni cercano<br />

soluzioni per avere<br />

introiti e poter offrire<br />

servizi. Certo, la p<strong>il</strong>lola è<br />

amara, quando a pagare<br />

sono in pratica, esclusivamente<br />

i cittadini residenti<br />

e senza scelta.<br />

HELENE DUVAL<br />

Il <strong>Catone</strong> è appassionato di mezzi pubblici<br />

e collettivi in genere, lo sapete. Quindi non<br />

potevamo lasciarci scappare la “prima” di<br />

Notturnobus, servizio “privato ed esclusivo”<br />

di trasporto notturno che nei weekend<br />

fa la spola dalle piazze principali di<br />

Frascati, Albano, Velletri e Nettuno ai<br />

quartieri più vivaci della movida romana.<br />

Partenze dai capolinea castellani in due<br />

orari. Direzioni, <strong>il</strong> centro “classico”, piazza<br />

Venezia e Trastevere, e le discoteche della<br />

zona di Mercati Generali ed Eur. Due fasce<br />

orarie anche per <strong>il</strong> ritorno da Roma ai<br />

Castelli, con partenze tra le 2 e le 4. E’ possib<strong>il</strong>e<br />

salire - e naturalmente scendere al<br />

ritorno - anche nelle città che<br />

Notturnobus attraversa: Genzano,<br />

Ariccia, Marino, Grottaferrata, Ciampino,<br />

Anzio, Pomezia. Ideato da Marco Onorati,<br />

titolare della marinese Onorati Incentive,<br />

dopo una breve sperimentazione<br />

Notturnobus ha ripreso <strong>il</strong> via l’11 dicembre<br />

scorso, con grandi novità: l’estensione<br />

del servizio a tutti i fine settimana dell’anno<br />

e lo spostamento delle rotte nel periodo<br />

estivo quando, seguendo i flussi della<br />

movida, i bus accompagnerano i passeggeri sul litorale romano.<br />

Pensato per i giovani, per evitare loro i rischi della guida e della notte,<br />

Notturnobus è per tutte le età. Piace come alternativa all’auto e come<br />

“supplente” dei mezzi pubblici extraurbani notturni, dopo una cert’ora<br />

inesistenti. Ne sa qualcosa Francesco, di Marino, commesso di un<br />

McDonald’s del centro di Roma, che <strong>il</strong> venerdì e sabato stacca dal lavoro<br />

a mezzanotte e una volta arrivato alla stazione di Ciampino ha tre<br />

alternative: dormire in stazione e aspettare <strong>il</strong> primo treno della mattina<br />

dopo, farsela a piedi per 10 ch<strong>il</strong>ometri di via dei Laghi, di notte, o prendere<br />

un taxi, 40 euro. Durante <strong>il</strong> viaggio inaugurale gli luccicavano gli<br />

occhi: “stasera sarò a casa alle 3, parecchio prima del solito. Dieci euro? Li<br />

spenderò volentieri per qualche ora di sonno in più”. Già, 10 euro: tanto<br />

costerà <strong>il</strong> biglietto di andata e ritorno, da fine dicembre in poi. Tanto se<br />

paragonato ai costi di bus pubblico diurno e treno, dicono i passeggeri<br />

della prima notte. Ma per molti è anche “<strong>il</strong> giusto prezzo per una serata<br />

senza dovermi preoccupare di parcheggio, traffico, code, di come guidano gli<br />

altri... e si arriva al centro in metà tempo”, perché l’autobus può attraversare<br />

tante ztl “proibite”. Notturnobus permette anche di non rischiare<br />

la patente e la sicurezza per un bicchiere in più, anche se in viaggio, fra<br />

l’altro, cade un luogo comune: non è <strong>il</strong> bus “degli ubriaconi”: chi lo sceglie<br />

ha voglia di viaggiare tranqu<strong>il</strong>lo e socializzare. “Di solito guido sempre<br />

io e gli altri dormono - dice Gabriele, 27enne di Albano. - Stasera ho<br />

conosciuto gente, chiacchierato, e non sono stanco”. “Certo bisognerebbe promuoverlo<br />

- suggerisce qualche passeggero. - Ci vorrebbero incentivi pubblici<br />

per far costare meno <strong>il</strong> biglietto, più controlli sulle strade...” Intanto<br />

Notturnobus entra nelle scuole superiori dei Castelli insieme alle forze<br />

dell’ordine, per informare sulla sicurezza stradale. E ci si chiede come<br />

mai i “bus della movida”, servizio sperimentato con successo in altri<br />

paesi europei e anche in tante città italiane, debbano essere una - lodevole<br />

- idea di privati mentre <strong>il</strong> pubblico, dopo qualche esperimento estivo,<br />

non ha, al momento, ritenuto opportuno farne un’abitudine per<br />

arginare le stragi del sabato sera. Apprezzato dai 25-35 enni, e com’era<br />

prevedib<strong>il</strong>e dai genitori, Notturnobus ha ottenuto <strong>il</strong> patrocinio di diversi<br />

comuni dei Castelli. Orari, percorsi, fermate intermedie sono sul<br />

sito www.notturnobus.it. Attiva la infoline 06.9342730, per prenotazioni,<br />

segnalazioni e domande. ILARIA ROMANO


catone dicembre gennaio 2009 marco:CATONE 05/03/2010 13.54 Pagina 16<br />

16<br />

cronaca<br />

Pochi soldi, poca comunicazione, poca sensib<strong>il</strong>izzazione, uguale poca<br />

partecipazione. I B<strong>il</strong>anci Partecipati, si sa, funzionano così. Forse per<br />

questo, a Monte Porzio <strong>Catone</strong>, i risultati del terzo esperimento di BP,<br />

quello appena concluso, non sono stati eccellenti come lo scorso anno.<br />

Gli atti partecipativi di quest’ultimo esercizio di democrazia sono stati,<br />

in numero, quasi un terzo di quelli della passata edizione, quando MPC<br />

ha toccato <strong>il</strong> record nazionale del 14,3% della popolazione coinvolta.<br />

Quattordici i progetti presentati - non male come dato, ma del resto la<br />

città è già alla sua terza esperienza, i cittadini già sanno come funziona<br />

un BP. Il dato critico, piuttosto, è stato quello dei consensi dati ai progetti<br />

presentati. Al di là delle sottoscrizioni obbligatorie (tra le 10 e le 20<br />

firme ciascuno), pochi i voti arrivati. Due le note dolenti: <strong>il</strong> sito web, che<br />

è stato chiuso praticamente poche ore dopo l’apertura perché risultato<br />

vulnerab<strong>il</strong>e (quasi nessuno, quindi, ha potuto votare online), e la mancanza<br />

di punti di partecipazione su strada, in un primo tempo assicurati<br />

da volontari consiglieri comunali e associazioni del territorio che<br />

però, poi, non hanno più potuto dare la loro disponib<strong>il</strong>ità. Il budget<br />

messo a disposizione dal Comune, in questi tempi di ristrettezze economiche,<br />

non poteva assicurare una sensib<strong>il</strong>izzazione cap<strong>il</strong>lare. I 7500<br />

euro stanziati dalla Regione a sostegno della comunicazione per <strong>il</strong> BP<br />

monteporziano, infatti, non sono bastati per garantire <strong>il</strong> coinvolgimento<br />

di una buona fetta di cittadinanza. Tre, alla fine, i progetti approvati,<br />

sui quattro previsti (per la tematica ambientale, nessuno). Si tratta di un<br />

centro giovani (10 m<strong>il</strong>a euro), di un progetto presentato dal direttivo<br />

del centro anziani, “Riscoprire vecchie ricette” (che ha preso 160 voti<br />

dai 460 iscritti al centro e a cui sono destinati 10 m<strong>il</strong>a euro), e di un progetto<br />

culturale, “Ciac, si sta insieme”, presentato dall’associazione che<br />

gestisce la ludoteca comunale (5000 euro).<br />

Altro comune che si appresta a sperimentare <strong>il</strong> BP pare sia Rocca<br />

Priora. Comune dissestato, pochi soldi, niente personale, ma a quanto<br />

pare la buona volontà del sindaco e della giunta, assessore al b<strong>il</strong>ancio in<br />

testa, di lavorare per instaurare un dialogo costruttivo e continuo con la<br />

cittadinanza. “Le risorse sono poche, perché abbiamo promesso ai nostri<br />

elettori di risanare <strong>il</strong> Comune nell’arco di tre anni. Ma quel poco che resta,<br />

lo vorremmo condividere con la cittadinanza”, dice l’assessore Massimo<br />

Fedeli. “Ci stiamo lavorando. Se ci riusciamo, si tratterebbe comunque di un<br />

primo esperimento. Vorremmo proporre ai cittadini delle tre zone del territorio,<br />

<strong>il</strong> centro storico, Colle di Fuori e Piani di<br />

Caiano, delle idee e dei progetti che riguardino la<br />

loro area. E vorremmo pure ricevere dai cittadini<br />

delle indicazioni sulle priorità su cui lavorare nel<br />

futuro”. L’obiettivo è quello di camminare<br />

insieme, “rimettere in piedi <strong>il</strong> Comune, la nostra<br />

bella città e <strong>il</strong> suo variegato territorio, con l’aiuto<br />

di tutta la comunità”.<br />

HELENE DUVAL<br />

cronaca<br />

BP di crisi che delusione<br />

17<br />

Marco Masserotti, esponente An monteporziano,<br />

ha appoggiato la lista Gori alle ultime comunali.<br />

Non avuto incarichi, non era neppure nella<br />

lista, ma non ha sollevato pubbliche obiezioni.<br />

Gli bastava condividere <strong>il</strong> programma della<br />

variegata coalizione. “Ci ho creduto. Li ho sostenuti.<br />

La parte politica del sindaco è quella che fisiologicamente<br />

mi dovrebbe appartenere”. Ora però <strong>il</strong><br />

vento è cambiato. Sull’account creato su<br />

Facebook, Masserotti scrive: “Il neo sindaco Luciano Gori, ma che<br />

cosa sta facendo per la sicurezza? Non e’ che siamo finiti dalla padella<br />

alla brace?”. Una spaccatura? “Una delusione sonora. Pensavo che Gori<br />

fosse un uomo di valori, ho creduto ai discorsi fatti prima dell’elezione”.<br />

Invece? “Invece mi pare che questa giunta stia lavorando per cementificare<br />

Monte Porzio, per farla diventare la periferia di Tor Bella Monaca, senza<br />

un progetto di economia sociale di mercato, ma solo capitalismo spinto”. Mi<br />

spieghi meglio. “Non ho certezze, perché in realtà nessuno mi comunica<br />

nulla. Finché sono servito a qualcosa, mi chiamavano quattro volte al giorno.<br />

Adesso è s<strong>il</strong>enzio. Ma la politica, come la vedo io, è quella che pensa a<br />

dare sostegno reale al proprio territorio, alle piccole imprese, alle famiglie,<br />

alla sicurezza, ai commercianti che sono cresciuti in paese investendo soldi e<br />

sudore. Invece qui, a quanto pare, l’obiettivo sono palazzine e centri commerciali.<br />

Se si vuole mettere una barca a vela sul crinale di una montagna<br />

per interessi personali, io non ci sto. Non posso appoggiare gli appetiti personali”.<br />

Si sente tagliato fuori? “No, continuo per la mia strada. Loro portano<br />

avanti i loro progetti senza farmelo sapere. Evidentemente era già tutto<br />

deciso, solo che al rappresentante di An era meglio non dirlo. Ma io vado<br />

avanti nella politica alla quale ho sempre creduto, quella sociale. Un esempio:<br />

lo sportello di consulenza legale gratuita è sempre aperto. Mi si può<br />

chiamare al mio cellulare (348.5132912)”. Non è che si sappia molto,<br />

in effetti, delle politiche monteporziane. Ma l’addetto stampa è al<br />

lavoro da pochissimo tempo... “Sulla sicurezza non mi risulta che sia<br />

stato fatto nulla. I furti d’auto e negli appartamenti continuano. Politiche<br />

sociali? Non se ne sa. Però si preoccupano di dare uno stipendio a chi gli ha<br />

scritto qualche articoletto sul giornale locale”. Il 14 gennaio c’è l’udienza<br />

del Tar sul ricorso del centro sinistra monteporziano escluso dalle<br />

elezioni. “Se non fosse che inevitab<strong>il</strong>mente diventerei l’ultimo samurai, direi<br />

che aveva ragione Sergio Ur<strong>il</strong>li. Politicamente, ovvio, non siamo vicini. Ma<br />

umanamente devo ammettere che è di un’altra pasta, è coerente. Ha sempre<br />

detto che vuole <strong>il</strong> verde, che vuole preservare le caratteristiche monteporziane.<br />

E che altri, invece, la vogliono trasformare in Tor Bella Bis, rischiando di<br />

mettere in mezzo alla strada imprese locali e relative famiglie”.<br />

PAOLA BOLAFFIO<br />

A pagina 3 del foglio informativo distribuito dai Verdi-Bianchi-Rossi di<br />

MPC, lista esclusa dalle ultime comunali e ora appesa al f<strong>il</strong>o della speranza<br />

della sentenza Tar prevista per <strong>il</strong> 14 gennaio, si parla a chiare lettere<br />

di un progetto di un megastore in via P<strong>il</strong>ozzo, temuto dai commercianti<br />

monteporziani. Scrivono i VBR: “Nello scorso giugno la<br />

Società Pam Supermercati ha presentato al Comune di MPC la richiesta<br />

di costruire una grande superficie di vendita al dettaglio di 2200mq<br />

più servizi, più 6055mq adib<strong>il</strong>iti a parcheggio. Il tutto in località P<strong>il</strong>ozzo,<br />

sui terreni dell’azienda agricola Casal P<strong>il</strong>ozzo”. La Pam ci aveva già provato<br />

in marzo, chiedendo ai VBR allora al governo della città una superficie<br />

coperta di 3260 mq. Il Comune negò l’autorizzazione, all’epoca,<br />

“perché <strong>il</strong> PRG non prevede così grandi insediamenti commerciali”.<br />

1600 mq di vendita di alimentari sono molti di più della superficie totale<br />

di tutti gli alimentari monteporziani messi insieme. Molti esponenti<br />

dell’attuale giunta comunale, in campagna elettorale si dichiararono<br />

contrari al megastore. Ma cosa risponderà davvero l’amministrazione<br />

attuale all’ultima richiesta della PAM?


catone dicembre gennaio 2009 marco:CATONE 05/03/2010 13.54 Pagina 18<br />

18 cronaca cronaca 19<br />

ok al Distretto Eccellente<br />

Approvato dalla Regione Lazio <strong>il</strong> Piano del Distretto delle Eccellenze<br />

che contiene le linee guida per lo sv<strong>il</strong>uppo agroalimentare dei Castelli<br />

Romani e Monti Prenestini. “Con la delibera - spiega Rodolfo Salvatori,<br />

direttore generale della XI Comunità Montana, ente capof<strong>il</strong>a e promotore,<br />

insieme alla Provincia di Roma e al Parco regionale Castelli, di un<br />

partenariato che conta oggi 40 tra enti pubblici e privati - la Regione<br />

assume <strong>il</strong> Piano a documento di programmazione impegnandosi in qualche<br />

modo a dotarlo di risorse per l’attuazione, attraverso le varie misure di cofinanziamento<br />

del Piano di Sv<strong>il</strong>uppo Rurale. Da oggi tutti i nostri imprenditori<br />

del settore, per <strong>il</strong> solo fatto di operare su un territorio di Distretto<br />

Agroalimentare di Qualità avranno priorità nell’assegnazione di risorse del<br />

PSR sulle loro proposte di investimento”. Grande soddisfazione per l’esito<br />

della delibera anche dal presidente della Comunità Montana Giuseppe<br />

De Righi e dal consigliere provinciale Sergio Ur<strong>il</strong>li, veri “padri” del<br />

Distretto delle Eccellenze. “Un grande lavoro di squadra - dice De Righi<br />

- Ringraziamo l’assessore regionale all’Agricoltura Daniela Valentini per la<br />

competenza e la sensib<strong>il</strong>ità dimostrati verso <strong>il</strong> progetto, Bruno Astorre, Carlo<br />

Ponzo, Sergio Ur<strong>il</strong>li e Franco Posa, che tanto si sono adoperati a sostegno di<br />

questo progetto”.<br />

E’ mejo er vino de li Castelli de questa zozza società. Sembra essere<br />

d’accordo Luca Maroni, <strong>il</strong> celebre sommelier italiano, che<br />

nell’Annuario dei migliori Vini Italiani 2010 - presentato pochi giorni<br />

fa presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma - segnala <strong>il</strong><br />

Frascati “Donnaluce” di Poggio Le Volpi, azienda monteporziana,<br />

come <strong>il</strong> miglior vino bianco d’Italia. L’ARSIAL esprime soddisfazione,<br />

per <strong>il</strong> ritorno del Lazio come protagonista grazie ad un vino<br />

che è “l’espressione più classica del territorio regionale”, come afferma<br />

Massimo Pallottini. Trem<strong>il</strong>a anni di storia. Già trem<strong>il</strong>a anni fa,<br />

infatti, <strong>il</strong> Frascati inondava le tavole delle corti e della nob<strong>il</strong>tà. Per<br />

ripercorrere le tappe della storia enologica capitolina, <strong>il</strong> comune di<br />

Roma, in collaborazione con Colline Romane, mette in mostra “Il<br />

Vino di Roma, 300 anni di storia, tradizioni e cultura” alla Domus<br />

Talenti dal 17 dicembre al 10 gennaio.<br />

Il territorio di produzione del Frascati comprende interamente i<br />

comuni di Frascati, Grottaferrata e Monte Porzio <strong>Catone</strong> e limitatamente<br />

<strong>il</strong> comune di Montecompatri. Secondo i dati del Consorzio<br />

Tutela Frascati DOC però, ben <strong>il</strong> 45% dei terreni di produzioni, corrispondenti<br />

a circa 700 ettari, si trovano sul territorio capitolino, tra <strong>il</strong><br />

municipio VIII e X di Roma. Ed è proprio per questo motivo che<br />

Stefano Di Tommaso, primo cittadino frascatano, si è rivolto a Gianni<br />

Alemanno, scrivendogli ben due lettere per invitare <strong>il</strong> suo collega ad<br />

intraprendere alcune iniziative condivise volte a valorizzare <strong>il</strong> vino<br />

Frascati DOC e salvaguardare tutta la f<strong>il</strong>iera vitivinicola, che non sta<br />

passando un momento florido a causa della crisi. Il primo passo<br />

potrebbe essere quello di invitare i ristoratori romani a proporre<br />

innanzitutto <strong>il</strong> Frascati DOC, <strong>il</strong> vino più rappresentativo di Roma.<br />

Tutto ciò sarebbe anche un aiuto fondamentale per gli operatori<br />

commerciali, di cui un terzo lavora proprio sul suolo romano; e sempre<br />

in quest’ottica prende forma l’altra proposta, ovvero quella di un<br />

tavolo di concertazione tra le autorità civ<strong>il</strong>i e una rappresentanza di<br />

viticoltori ed aziende vinificatrici, per studiare iniziative – come la<br />

recente settimana del Frascati DOC, che ha presentato una rassegna<br />

di alcune delle migliori selezioni di vini Frascati, con un ottimo<br />

riscontro di pubb<strong>il</strong>co – che puntino sulla valorizzazione di questo<br />

fiore all’occhiello del territorio dell’Urbe. Nella stessa direzione si è<br />

mosso Mauro De Angelis, presidente del Consorzio di Tutela del<br />

Frascati DOC, che si è rivolto allo stesso Alemanno, invitandolo a collaborare<br />

al fine di focalizzare azioni strategiche e sinergiche per la salvaguardia<br />

dell’eccellenza di questo vitigno particolare, un patrimonio<br />

di storia, cultura e professionalità che coinvolge oggi tanti operatori<br />

nell’area cittadina e dei Castelli Romani. MARIO MUCEDOLA<br />

che faccio a Natale?<br />

Eventi natalizi in tutta l’area dei Castelli Romani, dai presepi ai mercatini,<br />

da Babbo Natale alla Befana. Partiamo dai presepi, viventi, artistici,<br />

giganti e caserecci: ad Albano fino al 6 gennaio sarà possib<strong>il</strong>e visitare <strong>il</strong><br />

presepe artistico nella V<strong>il</strong>la del Vescovo, tutti i giorni dalle 5 fino alle 11;<br />

a Colonna dal 20 dicembre al 31 gennaio si terrà la nona rassegna di<br />

“Presepi in grotta” presso piazza Vittorio Emanuele II. Il 19, laboratorio<br />

con i bambini della Gulluni e i nonni del centro anziani, pieces teatrali<br />

con attori bambini e cerimonia per i 160 anni del Comune. Il 20 alle 10,<br />

la Messa celebrata dal Vescovo Mons. Martinelli, alla presenza dei sindaci<br />

castellani e dei loro Gonfaloni; a Lanuvio mostra di presepi e inaugurazione<br />

del presepe nel Fontanone, visitab<strong>il</strong>e fino a gennaio; a<br />

Lariano, dal 21 dicembre si terrà la seconda edizione dei presepi larianesi,<br />

mostra/concorso con premiazione <strong>il</strong> 5 gennaio; a Monte<br />

Compatri, dal 19 dicembre al 6 gennaio, sarà possib<strong>il</strong>e partecipare al<br />

concorso “disegna <strong>il</strong> tuo presepe”, per tutti i ragazzi dell’I.C. scolastico<br />

di Monte Compatri; tutti i lavori saranno esposti per <strong>il</strong> periodo delle<br />

feste nel palazzo Annibaldeschi; ancora a Monte Compatri dal 25 al 27<br />

dicembre sarà possib<strong>il</strong>e vedere presepi e degustare vini nello stesso<br />

tempo, più di 70 presepi in 18 cantine, con musica ed enogastronomia<br />

tipica e ammirare <strong>il</strong> presepe gigante sulla scalinata del Parco Calahorra.<br />

A Monte Porzio <strong>Catone</strong> fino al 6 gennaio si terrà la 12° mostra internazionale<br />

dell’arte presepiale, per le vie del Centro Storico, presepi provenienti<br />

da tutte le Regioni d’Italia e dal Mondo; si potranno ammirare<br />

le opere esposte immergendosi in un'atmosfera particolare e suggestiva.<br />

Inoltre come ogni anno verrà allestito in Duomo <strong>il</strong> famoso presepe<br />

scenografico ed <strong>il</strong> presepe vivente per le vie del Centro Storico a cura<br />

del Gruppo Scout di Monte Porzio. A Capodanno, grande concerto a<br />

V<strong>il</strong>la Mondragone (vedi pag. 37); a Nemi, dal 25 dicembre al 3 febbraio<br />

3 grandi presepi scenografici arricchiranno <strong>il</strong> paese. Per quanto<br />

riguarda i mercatini segnaliamo NATALEtiQUO, un mercatino itinerante<br />

di Natale con prodotti, servizi ed articoli artigianali, biologici,<br />

equosolidali ed ecologici, fino al 6 gennaio, e <strong>il</strong> mercatino natalizio di<br />

Ariccia, dal 19 al 27 dicembre. A San Cesareo, Museo Stazione di<br />

Colonna, per tutto <strong>il</strong> mese di dicembre plastici in movimento, giocattoli,<br />

presepe artigianale di Ambrogio Giurin (ex capostazione) con l’esposizione<br />

di un modellino Marklin degli anni 30 in metallo. E grande pista<br />

del ghiaccio in piazza Giulio Cesare. A Lanuvio, <strong>il</strong> 27 dicembre Babbo<br />

Natale in carrozza incontra i bambini nella piazzetta Stragonello; nello<br />

stesso giorno sia a Lanuvio che a Genzano sarà allestito un teatrino di<br />

marionette per i bambini; ancora a Lanuvio tombola di beneficenza per<br />

i bambini e a Rocca di Papa una Maratonina natalizia e passeggiata in<br />

Mountain Bike con partenza da piazza della Repubblica; <strong>il</strong> 31 dicembre<br />

a Marino grande festa di Capodanno, con animazione, musica, cenone<br />

e divertimento; <strong>il</strong> 3 gennaio sia a Monte Compatri che a Monte<br />

Porzio <strong>Catone</strong> presepe vivente. Infine per <strong>il</strong> giorno dell’epifania, tantissimi<br />

incontri con la Befana: a Genzano, <strong>il</strong> 5 gennaio ci sarà la lettura<br />

animata “Si è arrabbiata la Befana!” di immagini e musica per i bambini,<br />

con laboratorio di calze presso la biblioteca comunale; <strong>il</strong> 6 gennaio<br />

ad Ariccia la Befana scenderà dal campan<strong>il</strong>e di San Nicola; a Lanuvio<br />

ci sarà un corteo a cavallo dei Magi e al termine si distribuiranno calze a<br />

tutti i bambini; a Monte Porzio <strong>Catone</strong> invece la befana incontrerà i<br />

bambini per la processione con <strong>il</strong> santo bambino, seguita dalla santa<br />

messa; si aspetta <strong>il</strong> suo arrivo anche a Velletri per tutti i bambini; mentre<br />

a Rocca di Papa si giocherà<br />

con Babbo Natale e la Befana, ci<br />

saranno spettacoli, divertimento e<br />

infine la premiazione della letterina<br />

a Babbo natale; a Nemi discesa<br />

acrobatica della befana dal castello,<br />

con animazione, calze doni e<br />

premi; a San Cesareo, calza per<br />

tutti dall’Amministrazione comunale.<br />

GAIA MUTTI


catone dicembre gennaio 2009 marco:CATONE 05/03/2010 13.54 Pagina 20<br />

20 gne verde natal<br />

Concorso sotto l’albero<br />

Avviata la IV edizione del concorso<br />

giornalistico-ambientalista per bambini<br />

e ragazzi italiani (e chi studia italiano<br />

all’estero) dai 5 ai 18/19 anni. Le scuole,<br />

gli istituti, i singoli “giornalisti nell’erba”<br />

delle edizioni precedenti hanno<br />

appena ricevuto la scheda di adesione, <strong>il</strong><br />

regolamento e le scadenze per l’anno<br />

2010. Il <strong>Refuso</strong>, ideatore del concorso<br />

nazionale, rimanda al sito www.giornalistinellerba.org<br />

per scaricare tutta la<br />

documentazione e lascia sotto l’albero<br />

delle buone notizie: <strong>il</strong> Ministero<br />

dell’Istruzione, dell’Università e<br />

della Ricerca patrocina <strong>il</strong> concorso e<br />

ha già divulgato presso tutte le scuole la<br />

sua partenza ufficiale. La Presidenza<br />

del Consiglio Regionale offre <strong>il</strong> suo<br />

sostegno e <strong>il</strong> giornalista e scrittore Alessandro Cecchi Paone sarà<br />

presente alla premiazione prevista per maggio/giugno 2010: “Vi confermo<br />

la mia piena disponib<strong>il</strong>ità a darvi una mano a titolo amichevole<br />

e a partecipare alla premiazione. Complimenti per quello che fate e<br />

tanti cari auguri ai piccoli GnE”. Vi ricordate <strong>il</strong> tema dell’anno scorso?<br />

Era Rinnovab<strong>il</strong>issimo e la terza elementare del’istituto comprensivo di<br />

Zagarolo proponeva questa f<strong>il</strong>astrocca: “Energie Rinnovab<strong>il</strong>i sicuramente<br />

riut<strong>il</strong>izzab<strong>il</strong>i, vento, acqua, tanto sole, non saranno solo parole<br />

ma un aiuto sempre ci daranno se le useremo tutto l’anno, per una<br />

Terra più pulita e salveremo la nostra vita.” Avevano ragione ad insistere<br />

su queste tematiche perché quest’anno <strong>il</strong> concorso tratta l’acqua<br />

e <strong>il</strong> sole. Per i piccoli e “i medi” GnE, l’acqua. Dai 5 ai 9/10 anni dunque<br />

“Mi scappa l’acqua”: attraverso leggende e storie del territorio per<br />

raccontare l’acqua come origine della vita. Dai 10 ai 13/14 anni<br />

“Diritto d’acqua”, per parlare di valore crescente dell’acqua, preoccupazioni<br />

sulla sua qualità e quantità, acqua privata e pubblica, etc. Ai più<br />

grandi, dai 14 ai 18/19 anni, <strong>il</strong> tema del sole, “Yellow è Megliou”:<br />

cosa fanno le amministrazioni per favorire la ricerca e la sensib<strong>il</strong>izzazione,<br />

la diffusione degli impianti, l’adeguamento ai parametri nazionali e<br />

internazionali in tema di energia solare? Quattro le sezioni, per ciascuna<br />

fascia d’età. Dal supporto cartaceo (articoli, interviste, reportage,<br />

inchieste) ad altri supporti (interviste in video, radiofoniche o audio,<br />

inchieste, reportage, fotoreportage), ma anche una sezione giornali e<br />

telegiornali completi e una sezione dedicata alla “creatività”: disegni,<br />

dipinti, collage, cartelloni, vignette e strisce, poesie, racconti, spot-pubblicità<br />

progresso, videoarte. Per la sezione internazionale, studenti<br />

all’estero, gli elaborati dovranno essere in lingua italiana. Importante<br />

leggere attentamente <strong>il</strong> regolamento, perché chi invia un elaborato<br />

dovrà indicare la sezione di concorso a cui intende partecipare e comp<strong>il</strong>are<br />

la scheda di partecipazione in ogni sua parte, pena l’esclusione<br />

dalla selezione. Si può partecipare singolarmente, in gruppi, per classi<br />

e chi concorre insieme al gruppo o classe,<br />

può presentare un lavoro individuale oltre a<br />

quello proposto insieme ai compagni. Gli<br />

elaborati possono essere inviati per posta<br />

(con ricevuta di ritorno), via e-ma<strong>il</strong> richiedendo<br />

conferma alla redazione dell’avvenuta<br />

consegna della posta elettronica, o consegnati<br />

a mano, entro e non oltre martedì 9<br />

marzo 2010 (in caso di spedizione postale<br />

fa fede <strong>il</strong> timbro postale) a: IL REFUSO –<br />

via dei Mattei 11/b–00030 Colonna<br />

(Roma) o su info@giornalistinellerba.org<br />

HELENE DUVAL<br />

21<br />

Natale Verde? Natale al Verde? L’abbiamo chiesto per strada, abbiamo<br />

spulciato qualche dato, siamo andati ad impegnarci al banco dei pegni<br />

(roba da romanzo). Nella Florida della provincia romana credevamo di<br />

essere tutti abbastanza ricchi, perlomeno benestanti, ed abbiamo scoperto<br />

un po’ di dati sconcertanti. Ha iniziato a parlarne <strong>il</strong> comune di San<br />

Cesareo, nei mesi scorsi: “aumentano le famiglie che fanno fatica ad<br />

arrivare a fine mese, i disoccupati, i nuovi poveri. É una situazione<br />

drammatica per decine di persone che si rivolgono quotidianamente ai<br />

nostri uffici. Spesso la richiesta è un piccolo contributo per una bolletta<br />

che non riescono a pagare, altre volte un aiuto più consistente per evitare<br />

lo sfratto. Si tratta di casi estremi, di situazioni di disagio grave ma<br />

che purtroppo continuano ad aumentare nel corso degli anni”. San<br />

Cesareo, da gennaio all’autunno 2009, ne ha contati 60. A Frascati,<br />

dove <strong>il</strong> comune investe in sociale <strong>il</strong> 18% delle sue risorse, i dati devono<br />

ancora essere elaborati, ma le assistenti sociali confermano: le povertà<br />

avanzano, sono molte le famiglie monoparentali, o monoreddito, o di<br />

anziani che non riescono ad arrivare a fine mese e sono a rischio di<br />

esclusione sociale.


catone dicembre gennaio 2009 marco:CATONE 05/03/2010 13.54 Pagina 22<br />

22<br />

verde natal<br />

verde natal<br />

Gioielli da impegnare? Babbo Natale a dieta<br />

L’entrata è sul retro. La f<strong>il</strong>iale “quella vera”, ben segnalata, affaccia su<br />

una delle vie più nob<strong>il</strong>i e negoziose di Albano, ma per trovare <strong>il</strong> banco<br />

dei pegni di Unicredit Banca di Roma ad Albano - una delle poche<br />

agenzie di pegno del Lazio - che da fuori, dietro le vetrate fumé, pare un<br />

retrobottega dell’altra, bisogna conoscerla. Ci si arriva da internet, con<br />

qualche ricerca, o con <strong>il</strong> passaparola, come abbiamo fatto anche noi. Un<br />

salto, per un giorno, nel mondo del credito a pegno: semplice, veloce,<br />

“chiavi in mano”. Anzi, soldi: in mano, anzi in tasca, in pochi minuti,<br />

anche per chi non ha garanzie da offrire alle banche “normali”. Si porta<br />

un gioiello e si esce coi contanti nel giro di pochi minuti. A restituire <strong>il</strong><br />

denaro e riscattare <strong>il</strong> bene ci si pensa poi. Una scritta semicancellata<br />

accanto alla porta d’ingresso dice “no all’usura di stato”. Eppure “<strong>il</strong> credito<br />

a pegno è nato per combattere l’usura”, ci spiega un funzionario:<br />

impegnare un prezioso, meglio che chiedere agli strozzini. Qui la procedura<br />

è veloce, fac<strong>il</strong>e, discreta: i principali vantaggi del pegno, del resto.<br />

Che richiamano agli sportelli, specie in tempo di crisi, un numero di<br />

persone crescente: i dati dell’anno 2009 devono ancora venire, ma <strong>il</strong><br />

funzionario che ci accoglie stima la crescita di clienti in +15% circa,<br />

negli ultimi 18 mesi. Di solito sono le donne a presentarsi agli sportelli,<br />

ma non mancano gli uomini; età media tra i 35 e i 40, ma “viene gente<br />

di ogni età e di ogni tipo”. Se prima la gran parte dei clienti era rappresentata<br />

da chi non aveva garanzie sufficienti da offrire alle banche “normali”,<br />

gli anni recenti hanno visto aumentare i lavoratori dipendenti: colletti<br />

bianchi, insegnanti, lavoratori con una busta paga che non basta più<br />

per certe abitudini: “la vacanza, <strong>il</strong> regalo da fare... cose a cui non si vuole<br />

rinunciare, ma che ora è più diffic<strong>il</strong>e far rientrare nel budget mens<strong>il</strong>e”. Le<br />

storie non sono richieste, ma nell’affollamento di certe giornate - “in<br />

media facciamo 25 nuovi pegni al giorno” - inevitab<strong>il</strong>mente qualche racconto<br />

oltrepassa i vetri dietro cui siedono gli stimatori, i periti incaricati<br />

di accettare o rifiutare gli oggetti “impegnandi” e di stab<strong>il</strong>ire l’importo<br />

dei relativi crediti. I periodi caldi, stimatori e impiegati di banca li<br />

conoscono: l’inizio della scuola, delle vacanze, la fine dell’anno. Un paio<br />

di giorni prima di Natale, per esempio: è uno dei picchi, sia per impegnare<br />

beni che per riscattarli, grazie alle tredicesime. I “beni” sono<br />

soprattutto gioielli: oro - “è aumentato molto”, - diamanti, pietre, oppure<br />

argento “un ch<strong>il</strong>o per volta”. Ogni tanto pellicce, ma con cautela: “non<br />

sono più di moda”, e poiché <strong>il</strong> destino dei pegni non riscattati è quello di<br />

finire all’asta, la banca evita di doverci perdere accumulando beni diffic<strong>il</strong>i<br />

da rivendere. Anche perché, in caso di “rimanenze”, gli stimatori dei<br />

beni non battuti rispondono personalmente della perdita causata alla<br />

banca, e sono tenuti a riacquistarli. Per lo stesso motivo da qualche<br />

anno sono esclusi dal pegno oggetti come le macchine fotografiche. E<br />

la stimatrice rifiuta <strong>il</strong> dignitoso orologio svizzero che le porgiamo: “mi<br />

spiace, in metallo non li prendiamo”, anche per i troppi falsi sul mercato.<br />

Chi invece porta oggetti “ammissib<strong>il</strong>i”, esce dalla f<strong>il</strong>iale con in tasca in<br />

media 1/3 del loro valore commerciale. Il pegno - un oggetto singolo, o<br />

un lotto di più oggetti - può restare nel caveau della banca per tre anni.<br />

Ogni tre o sei mesi, a seconda della polizza stipulata, scattano gli interessi:<br />

<strong>il</strong> 15%, da corrispondere nelle date prescritte. Per <strong>il</strong> riscatto totale<br />

del bene c’è tempo fino a un mese dopo la scadenza della polizza. Poi<br />

si va all’asta. Ma <strong>il</strong> 95% dei beni vengono riscattati, dicono gli impiegati.<br />

E’ interesse di tutti, del resto: del cliente, che rientra in possesso di un<br />

oggetto che all’occorrenza potrà essere impegnato di nuovo, e della<br />

banca, per lo stesso motivo. C’è chi ricorre al pegno in momenti di difficoltà,<br />

poi riscatta, poi torna. Ma c’è anche chi porta i suoi gioielli prima<br />

di partire in vacanza: qualche soldo in più e la sicurezza che mentre si è<br />

via saranno custoditi. ILARIA ROMANO<br />

“Ho impegnato i gioielli di mia madre - dice Rosita (<strong>il</strong> nome è di fantasia), 50<br />

anni, separata. - I miei figli non lo sanno. Si metterebbero a lavorare e invece<br />

io ci tengo che studino. Al riscatto ci penserò, adesso pensiamo a pagare le<br />

tasse universitarie. Se mi sono vergognata? Ma no”.<br />

di LORENZO VANZO e GIULIA ATTIANI<br />

23<br />

A Natale si sa sono tutti più<br />

felici, c’è chi compra regali, chi<br />

organizza i pranzi e le cene e<br />

chi parte per le vacanze alla<br />

ricerca della tranqu<strong>il</strong>lità sulle<br />

innevate montagne o le soleggiate<br />

spiagge di isole lontane.<br />

Quest’anno però sembra è<br />

diverso, la crisi pesa nelle<br />

tasche di tutti. Ecco qualche<br />

testimonianza di un Natale<br />

sotto l’insegna del risparmio. Andrea<br />

Biancucci di 25 anni mette a disposizione per<br />

fare i regali più o meno lo stesso budget, circa<br />

100 euro, dei natali passati.. Però, quest’anno<br />

“si deve risparmiare sulla benzina e sulla televisione.<br />

Io non ho neanche comprato <strong>il</strong> decoder!”.<br />

Per lui, che ci tiene alla tradizione, rimane<br />

invariato anche <strong>il</strong> menu del cenone della vig<strong>il</strong>ia:<br />

fritti misti di verdure e soprattutto pesce:<br />

“orata, dentice con patate… a mia madre piace<br />

cucinare e si sbizzarrirà anche quest’anno”.<br />

“Cosa ho chiesto a Babbo Natale? La discografia<br />

completa dei Deep Purple!”. Cambiano, al<br />

variare dell’età le abitudini natalizie. Il signor<br />

Naghi, di 61 anni quest’anno farà regali solo ai<br />

più piccoli:“se ci si vuole bene, tra i grandi basta<br />

<strong>il</strong> pensiero”. “Anche per <strong>il</strong> cenone non sono<br />

necessari troppi sfarzi: alla fine dei conti la festa<br />

dura un giorno solo. Quello che conta davvero è<br />

stare tutti insieme in tranqu<strong>il</strong>lità, è questo che<br />

chiedo io a Babbo Natale”. Sono pochi quelli<br />

che andranno in vacanza altrove nel periodo<br />

natalizio, c’è chi lavora, chi invece ammette che<br />

partire è fuori dalla portata delle proprie tasche.<br />

Non si bada a spese a casa di Gaia<br />

Bellini,“abbiamo anche comprato le palle<br />

nuove quest’anno! D’altra parte <strong>il</strong> Natale è sempre<br />

<strong>il</strong> Natale!”. Giulia Capanna, 20 anni, lavorerà<br />

invece <strong>il</strong> giorno di Natale per cui “mangerà<br />

quello che passa <strong>il</strong> convento”. “Faccio un po’<br />

meno regali, così risparmio per le feste e per la<br />

mia prima settimana bianca”. Emanuele<br />

Bassotti, 22 anni, che si è comprato la moto a<br />

luglio, chiede a Babbo Natale gli stivali da motociclista, ma rinuncia<br />

alla settimana bianca. Chi non si fa scupoli nel fare regali è<br />

Mohamed Hamed Marco, 25 anni, che spende circa 500 euro. “In<br />

pratica - gli fa eco <strong>il</strong> signor Naghi che lo sta a sentire - prende <strong>il</strong> suo<br />

stipendio e lo gira tutto per fare regali”. Bè sì, ammette Marco.<br />

“Sono fatto così”. Anche se quest’anno pure lui ha accusato la crisi<br />

e dichiara di essersi contenuto: “spenderò in doni certamente<br />

meno degli anni passati”. Anna è di tutt’altra pasta. Lei, 43 anni,<br />

deve fare i conti con le bollette, con i libri di scuola dei figli, con le<br />

potature degli alberi del giardino. “Troppe spese a cui non puoi<br />

dire di no, quindi si risparmia su tutto <strong>il</strong> resto, cenone compreso.<br />

Quest’anno <strong>il</strong> pesce sarà un pasticcio di tonno e patate”. E Babbo<br />

Natale? “Ai bambini abbiamo spiegato che quest’anno porterà solo<br />

un dono ciascuno”. Ma se chiedono un mega-regalo? “Babbo<br />

Natale riterrà giusto ridimensionare le loro richieste per aiutare<br />

tanti bambini nati in più nel mondo”. Su una cosa sono tutti d’accordo:<br />

la spesa del cenone si fa dove si risparmia, supermercati,<br />

discount.


catone dicembre gennaio 2009 marco:CATONE 05/03/2010 13.54 Pagina 24<br />

24 verde natal<br />

verde natal 25<br />

“Sull’orlo del dissesto” Chi riscuote per sé<br />

“Per fronteggiare la crisi finanziaria <strong>il</strong> 65% dei comuni ha ridotto le rette e<br />

le tariffe dei servizi per le famiglie colpite da problemi occupazionali e,<br />

mediamente, le spese sociali sono aumentate dell’8% rispetto al 2008. Ma<br />

questo sforzo non basta. La domanda di servizi sociali crescerà quest’anno<br />

del 20%. Ciò richiederebbe un impegno ulteriore di 1,6 m<strong>il</strong>iardi di euro complessivi,<br />

a fronte di una contrazione dei b<strong>il</strong>anci comunali di 3 m<strong>il</strong>iardi l’anno<br />

per i prossimi tre anni, a causa del blocco delle entrate, della riduzione dei<br />

trasferimenti e del rinnovo del contratto del pubblico impiego. Come faranno<br />

i comuni a reggere l’impatto della crisi sul territorio?” Se la domanda se<br />

la fa Paolo Testa, esperto di sv<strong>il</strong>uppo organizzativo e analisi delle politiche<br />

pubbliche, repsonsab<strong>il</strong>e innovazione di Cittalia, la fondazione di<br />

ricerca dell’Anci, c’è da temere <strong>il</strong> peggio. E <strong>il</strong> peggio, infatti, sta arrivando.<br />

I Castelli Romani sono ancora una sorta di oasi, rispetto a tante realtà<br />

molto più disastrate. Ma la crisi si sente. E i cittadini lo sanno: <strong>il</strong> 63%<br />

è convinto che le situazioni di povertà nel proprio comune siano<br />

aumentate nell’ultimo anno e che la crisi abbia avuto dirette ripercussioni<br />

sulle amministrazioni locali. Il 95% è convinto che le leve per uscire<br />

da questo periodo di recessione siano in mano ai governi centrali. La<br />

responsab<strong>il</strong>ità che la gente e gli esperti attribuiscono ai comuni è la scarsa<br />

capacità reale di produrre risorse, un po’ per incompetenza specifica,<br />

un po’ perché l’interesse più forte, sopratutto nelle realtà più piccole, è<br />

quello di mantenere <strong>il</strong> consenso elettorale e amicale. Proprio per dare<br />

un sostegno in materia di economia ai comuni, la Provincia ha lanciato<br />

un servizio di assistenza tecnico-professionale in materia di prodotti<br />

derivati. Era l’indomani della dichiarazione sconfortante del prefetto di<br />

Roma: “La maggior parte dei comuni della provincia è sull’orlo del<br />

dissesto”. La Provincia è stata capace di sanare <strong>il</strong> suo, acquisendo una<br />

“particolare expertise nella gestione attiva dell’ indebitamento comprendente<br />

la valutazione delle posizioni finanziarie, nel calcolo del market<br />

value delle operazioni di finanza innovativa, nell’analisi di output,<br />

nelle analisi dei rischi/rendimento dei prodotti finanziari presenti sul<br />

mercato e rivolti agli enti locali”. Quanti comuni si saranno avvalsi di<br />

questo servizio? Quanti avranno solamente capito di cosa si parla?<br />

Non è una carta di povertà, ma un modo per risparmiare a Natale.<br />

Alla convenzione per la Fam<strong>il</strong>y Card della Provincia di Roma hanno<br />

aderito 361 aziende e attività commerciali (278 nel Comune di Roma<br />

e 83 nella provincia) e l’amministrazione provinciale punta a superare<br />

le m<strong>il</strong>le adesioni entro gennaio 2010. Supermercati, ipermercati e<br />

discount, panifici, ottici, centri sportivi, librerie (sconti in media del<br />

10%), ristoranti, concessionarie auto, taxi 6645 (circa 1200 autovetture<br />

con sconti dal 5 al 10%), parrucchieri, casalinghi, giocattoli, cinema,<br />

dentisti e molte altre ancora. La tessera, nominativa e da esibire<br />

insieme ad un documento, è valida fino al 31 dicembre 2011 ed è<br />

rivolta alle famiglie residenti nella provincia (info<br />

www.provincia.roma.it/fam<strong>il</strong>ycard -06/67665248).<br />

Riduzioni fiscali per favorire la denuncia delle estorsioni. Questa l'arma<br />

che la Provincia di Roma, coinvolgendo altri dieci comuni del territorio,<br />

ha deciso di mettere in campo attraverso la firma di un protocollo d'intesa<br />

per combattere usura e racket. Entro 90 giorni, i comuni di<br />

Civitavecchia, Ariccia, Allumiere, Anticoli Corrado, Morlupo,<br />

Frascati, Tivoli, Valmontone, Pomezia e Palestrina, firmeranno un<br />

regolamento per <strong>il</strong> riconoscimento di agevolazioni per tributi locali in<br />

favore dei cittadini che abbiano fornito all'autorità giudiziaria elementi<br />

decisivi per l'individuazione degli autori di richieste usurarie. Dalla<br />

Provincia un sostegno politico ma anche economico, lo stanziamento<br />

di un contributo straordinario che garantira' fino al 70% delle agevolazioni<br />

corrisposte, per un massimo di m<strong>il</strong>le euro per gli anni 2010 e 201.<br />

Cifra simbolica, ma - promette Zingaretti - da incrementare nel prossimo<br />

b<strong>il</strong>ancio.<br />

“Professionalità e dinamismo contraddistinguono Tributi Italia<br />

S.p.A., azienda specializzata nella gestione delle entrate degli Enti<br />

locali”: così recita <strong>il</strong> sito web di Tributi Italia, tra le società leader in<br />

Italia nella riscossione delle imposte degli enti pubblici, cancellata<br />

nella giornata del 14 dicembre, dopo la sospensione provvisoria del<br />

30 novembre, dall'Albo dei riscossori da parte della commissione<br />

ministeriale Finanze della Camera dei deputati. Il motivo? I m<strong>il</strong>ioni<br />

di euro che la società incassava a titolo di Ici, Tarsu o Tosap non<br />

venivano riversati ai Municipi ma venivano trattenuti sui suoi conti<br />

correnti. Oltre alle conseguenze per la società e per i 1.053 dipendenti,<br />

la cancellazione ne avrà anche per i centinaia di comuni che<br />

lavorano con Tributi Italia. Solo nel Lazio i paesi colpiti sono una<br />

quindicina, tra cui piccoli centri del frusinate e località come<br />

Apr<strong>il</strong>ia, Civitavecchia, Nettuno e Pomezia che, con i suoi 18 m<strong>il</strong>ioni<br />

di ammanco, è <strong>il</strong> comune che ha subito <strong>il</strong> danno maggiore. Meno<br />

grave la situazione ai Castelli. L’unico comune colpito risulta essere<br />

Albano Laziale, che avanza un credito di circa 242 m<strong>il</strong>a euro<br />

nei confronti della società: “La situazione è grave ma non disperata<br />

- si fa coraggio Tommaso Nuovo, assessore al B<strong>il</strong>ancio - noi<br />

abbiamo in corso soltanto una richiesta di accreditamento per le<br />

quote non versate dell'imposta sui cartelloni pubblicitari”. Dopo<br />

una riunione con lo staff legale di Tributi Italia, si è deciso di fare<br />

ricorso al Tar. Si tratta, pero’, dell’ultima spiaggia, come dichiara<br />

Saggese, patron della società “Dopo non resterà che portare i libri<br />

in Tribunale e poi <strong>il</strong> fallimento”. LUCIA ZONFRILLI<br />

L’Ater regala. E <strong>il</strong> Comune rivende<br />

Comuni in dissesto, in crisi, in difficoltà.<br />

Come far fronte, se non al potenziamento,<br />

almeno al mantenimento dei servizi? Il<br />

Comune di Monte Porzio, mentre certamente<br />

studia altre strategie finanziarie, intanto<br />

un’idea se l’è fatta venire. Quella di acquisire<br />

gratuitamente dall’Ater un po’ di case. E’ <strong>il</strong><br />

caso di sette appartamenti in via Dante<br />

Alighieri, proprietà dell’Agenzia che un<br />

tempo si chiamava Istituto Autonomo Case<br />

Popolari e che ancora oggi ha per mission quella di rispondere alle<br />

emergenze alloggiative delle famiglie in difficoltà. Il consiglio comunale,<br />

unanime, ne ha deliberato a fine novembre l’acquisizione a titolo<br />

gratuito. Un bel patrimonio, non c’è che dire. Soprattutto a Monte<br />

Porzio, dove i prezzi al metro quadro sono diventati proibitivi.<br />

L’intento del Comune, espresso nella stessa riunione di consiglio, è quello<br />

di far cassa rivendendo gli appartamenti ai vecchi assegnatari. Che<br />

saranno sicuramente entusiasti di dare <strong>il</strong> loro lauto contributo per <strong>il</strong><br />

Bene Comune.<br />

Quasi due m<strong>il</strong>ioni di euro di risarcimento. Questo deve <strong>il</strong> Comune di<br />

Zagarolo a quello di San Cesareo, secondo quanto stab<strong>il</strong>ito dal giudice<br />

del Tribunale di Tivoli, sezione distaccata di Palestrina, che in questi<br />

giorni ha deciso sull’annosa questione della ripartizione territoriale e<br />

patrimoniale tra i due comuni che si sono scissi nel 1990. La questione<br />

è nata perché <strong>il</strong> comune di Zagarolo non avrebbe attuato una delibera<br />

della giunta regionale del 1995 con la quale si stab<strong>il</strong>iva <strong>il</strong> definitivo piano<br />

di ripartizione tra i due comuni e l’ammontare delle somme spettanti a<br />

ciascuno. San Cesareo, dopo aver diffidato <strong>il</strong> comune di Zagarolo, si è<br />

visto riconoscere dal giudice le sue ragioni.


catone dicembre gennaio 2009 marco:CATONE 05/03/2010 13.54 Pagina 26<br />

26<br />

verde natal<br />

Gap, resistenza attiva al carovita<br />

Tutto è iniziato in una calda mattina<br />

di luglio con la pasta, <strong>il</strong> caffè, le<br />

patate. E qualche curioso che si<br />

avvicinava per capire cos’era quel<br />

banchetto in via Toscana, nei<br />

pressi delle case popolari di<br />

Genzano. Il Gap (gruppo di<br />

acquisto popolare) è partito in<br />

sordina, diventando però nel giro<br />

di poco tempo un appuntamento<br />

mens<strong>il</strong>e fam<strong>il</strong>iare per gli abitanti del quartiere, che ogni volta, grazie al<br />

passaparola, sono di più a fare la f<strong>il</strong>a per acquistare anche riso, uova, olio<br />

extravergine d’oliva, frutta e verdura, salumi, biscotti…<br />

Quella di Genzano, organizzata dall’associazione Terra Sociale, non è<br />

un’iniziativa isolata. Dalla fine del 2008 in un numero crescente di località<br />

italiane vengono organizzati i gruppi di acquisto popolare, che consentono<br />

di acquistare generi di prima necessità a prezzi calmierati.<br />

Associandosi come consumatori si riesce infatti a ridurre sensib<strong>il</strong>mente<br />

i prezzi dei generi di prima necessità salvaguardando la qualità. Come?<br />

Contrattando <strong>il</strong> prezzo direttamente con <strong>il</strong> produttore, saltando ogni<br />

tipo di intermediazione: è quello che si intende quando si parla di f<strong>il</strong>iera<br />

corta, che elimina cioè tutti quei passaggi che gonfiano i prezzi dei<br />

beni di consumo. La tendenza a servirsi, per quanto possib<strong>il</strong>e, di produttori<br />

locali riduce inoltre i costi di trasporto, che influenzano <strong>il</strong> prezzo<br />

quanto più la merce arriva da lontano. Il Gap si ispira al lavoro fatto<br />

dai Gas (Gruppi di acquisto solidale) in questi decenni, che hanno svolto<br />

un lavoro molto importante in termini di innovazione sul versante<br />

dei consumi critici. “Stiamo cercando di ut<strong>il</strong>izzare <strong>il</strong> Gap non solo come<br />

occasione di risparmio – spiega Stefano Paterna di Terra Sociale – ma<br />

anche come veicolo di informazioni ut<strong>il</strong>i su temi collegati alla salute e all’economia.<br />

Bisogna prendere coscienza che i generi di prima necessità come <strong>il</strong><br />

grano devono essere posti al riparo dalla speculazione finanziaria che impoverisce<br />

i produttori e i consumatori dei nostri paesi e affama le popolazioni<br />

del Terzo Mondo”. Per questo Terra Sociale ed <strong>il</strong> Gap di Genzano<br />

sostengono la nascente campagna ‘Fuori <strong>il</strong> grano dalla Borsa’, che<br />

intende fissare i prezzi di questi generi alimentari a partire dai bisogni<br />

popolari e non dalle fluttuazioni dei mercati finanziari. “Chiediamo inoltre<br />

al nostro Comune di aprire uno spaccio popolare per calmierare i prezzi<br />

dei generi di prima necessità e promuovere un regolamento comunale per<br />

l’istituzione di un mercato per produzioni di qualità locali, agricole e artigianali<br />

e del mercato equo e solidale contro <strong>il</strong> carovita”. DANIELA DA MILANO<br />

E’ stata la prima a lanciare un allarme. La Caritas Diocesana di Frascati,<br />

diretta da don Baldassare Pernice, la scorsa estate aveva segnalato che<br />

un 25% dei pasti distribuiti alla mensa serale erano consumati da italiani.<br />

Non “imbucati”, ma realmente bisognosi. E che <strong>il</strong> fatto rappresentava<br />

una novità, visto che da sempre a fruire del servizio mensa erano prevalentemente<br />

gli immigrati. Il punto: le povertà, vecchie ma anche<br />

nuove, in un’area, quella dei Castelli, che all’esterno - ma anche all’interno<br />

- rimanda un’immagine complessiva di benessere e buon tenore di<br />

vita. Prima ancora, al pranzo di Natale 2008 offerto dalla Caritas, si era<br />

già notato qualcosa del genere, racconta don Baldassare: molti italiani,<br />

famiglie o singoli, spesso anziani a cui la pensione non basta più, e che<br />

vivono nuovi disagi. Altro segnale: sono italiani la maggior parte dei<br />

fruitori dei piccoli prestiti del fondo di solidarietà diocesano: di importo<br />

ridotto, servono a pagare le bollette, i conti, a far fronte a problemi<br />

economici contingenti. Un sostegno, perché non si debba andare a<br />

chiedere soldi altrove. Il fatto che ne abbiano fatto richiesta soprattutto<br />

italiani può indicare una loro maggiore consapevolezza nel rivolgersi ad<br />

un servizio di ascolto. Ma è anche un dato grezzo, che forse avvalora la<br />

tesi che le esigenze, e i tenori di vita, stanno cambiando.<br />

verde natal<br />

Le mafie ci sguazzano<br />

27<br />

La mafia non è un’emergenza, semplicemente perché non bisogna mai<br />

abbassare la guardia. La mafia non è solo nel meridione. La mafia è una<br />

realtà che nelle province del Lazio arriva a contare 61 cosche provenienti<br />

da altre regioni: 25 di ‘nrgangheta, 17 di camorra, 14 di cosa<br />

nostra, 2 della sacra corona unita, 3 altri clan criminali. 268, nella sola<br />

provincia di Roma, i beni confiscati - a Grottaferrta 9, a Frascati 3, a<br />

Marino 8, 2 ad Albano, 2 a Valmontone (uno sarà sede di un osservatorio<br />

sulla legalità), 8 a Velletri (dati dell’Osservatorio tecnico-scientifico<br />

per la sicurezza e la legalità della Regione Lazio). Per <strong>il</strong> futuro, chissà: un<br />

emendamento della Finanziaria 2009 potrebbe consentire la vendita<br />

all’asta dei beni confiscati, che in questo modo potrebbero rientrare<br />

nelle mani della malavita. Segnale di debolezza dello stato, hanno avvertito<br />

i tanti fronti del no alla mafia. A novembre F<strong>il</strong>lea-Cg<strong>il</strong> di Roma e<br />

Lazio ha organizzato <strong>il</strong> convegno “Le mani giuste sulla regione”: interventi<br />

<strong>il</strong>lustri - da Piero Luigi Vigna, già procuratore nazionale antimafia,<br />

a Luigi De Ficchy procuratore capo di Tivoli - per parlare di inf<strong>il</strong>trazioni<br />

mafiose nel settore delicato dell’ed<strong>il</strong>izia, “cavallo di Troia delle mafie<br />

dele regioni del centro-nord”. Le mafie in uno speciale sulla crisi, che<br />

c’entra? C’entra, eccome, perché “la crisi economica sta aumentando la<br />

frag<strong>il</strong>ità di sistema e peggiorando <strong>il</strong> modello delle difese favorendo<br />

incursioni <strong>il</strong>legali”, avverte Roberto Cellini, segretario generale F<strong>il</strong>lea-<br />

Cg<strong>il</strong> di Roma e Lazio. Fra i segnali da tenere d’occhio, i ribassi su base<br />

d’asta - anche perché “certi prezzi può garantirli solo chi non garantisce<br />

i propri lavoratori”, altro punto dolente della crisi. Piero Luigi Vigna ha<br />

tracciato l’elenco delle “minime precauzioni” per scongiurare inf<strong>il</strong>trazioni<br />

mafiose negli appalti. “La mafia ha interesse a penetrare nel cuore<br />

delle imprese che nascono legali: per presentarsi con un volto rispettab<strong>il</strong>e<br />

e per avvalersi di know how che non possiede”. La mafia “non agisce<br />

mai in prima persona – continua Vigna. – Si dovrebbe chiedere certificato<br />

storico delle camere di commercio e ogni indicazione ut<strong>il</strong>e a<br />

individuare i titolari, come per le norme antiriciclaggio”. Le cordate di<br />

imprese, i subappalti, “vinci tu, poi dai incarico a me che ho partecipato<br />

alla gara senza vincere”, sono uno dei meccanismi che possono nascondere<br />

inf<strong>il</strong>trazioni mafiose. Informazione sui pericoli di inf<strong>il</strong>trazione delle<br />

mafie in sede di appalto, rotazione dei funzionari in posizioni “sensib<strong>il</strong>i”,<br />

gare d’appalto sempre pubbliche e alla presenza delle imprese in<br />

gara, tracciab<strong>il</strong>ità dei movimenti finanziari, gli altri elementi che Vigna<br />

mette sul piatto della discussione. “In Sic<strong>il</strong>ia – conclude – abbiamo proposto<br />

che tra due imprese a parità di punteggio sia preferita quella che<br />

può dimostrare di aver demolito costruzioni abusive o ristrutturato<br />

beni confiscati a mafiosi. Per incentivare i percorsi nella legalità”.<br />

Strano episodio, quello di cui Giovanni D’Agostino, consigliere comunale<br />

con delega alla sicurezza di Monte Porzio <strong>Catone</strong>, ha parlato nell’ultimo<br />

consiglio comunale. Racconta D’Agostino di aver trovato un<br />

biglietto, nella buca delle lettere di casa sua, nel quale lo si invitava a<br />

“stare lontano dai cantieri ed<strong>il</strong>i”. Un’intimidazione? D’Agostino dice<br />

di credere piuttosto ad uno stupido scherzo. Ma è pur vero che in consiglio<br />

comunale ci tiene a dire che “farà <strong>il</strong> suo lavoro senza dare fastidio<br />

a nessuno, come ha sempre dimostrato”. Che, insomma, ha sempre<br />

chiamato i capi area e gli assessori, a risolvere le eventuali questioni sollevate<br />

dai cittadini. E che, per quanto lo riguarda, lui “va sempre incontro<br />

a tutti”. Per carità. “nessuno mi ha mai detto che stavo andando<br />

troppo in là, perché si sa che io vado dove può arrivare la legge. Poi,<br />

insomma, lo so, bisogna anche essere permissivi, non si può essere troppo<br />

fiscali”. Discorso ingarbugliato, quello di D’Agostino ai colleghi consiglieri.<br />

Discorso che conclude ribadendo che lui, nei cantieri, non ha<br />

ancora fatto niente se non chiedere delucidazioni in tema di sicurezza.<br />

E che, se qualcuno avesse qualcosa da dirgli, meglio farlo vis à vis, piuttosto<br />

che rischiare di far prendere uno spavento a moglie e figli. Ovvia,<br />

poi, la solidarietà e la comprensione di tutti i consiglieri. Che lettura<br />

dare all’episodio?


catone dicembre gennaio 2009 marco:CATONE 05/03/2010 13.54 Pagina 28<br />

28 cultura cultura<br />

Meno male a che c’è CIAC<br />

Mondragone Futurista<br />

Sabato 12 andiamo a Genazzano a<br />

vedere una mostra, naturalmente<br />

sapevamo già della validità dell’intervento,<br />

ma rimaniamo talmente sorpresi<br />

che mentre siamo ancora lì chiamiamo<br />

<strong>il</strong> nostro capo, “per favore, dacci<br />

una pagina intera per scriverne”. Le<br />

abbiamo fatto vedere <strong>il</strong> catalogo: subito<br />

convinta. Già, perché a Genazzano<br />

da un bel po’ di anni è nata un’organizzazione<br />

che tiene e mantiene vivo <strong>il</strong> bellissimo Castello Colonna, <strong>il</strong><br />

CIAC appunto, e che sforna mostre di arte contemporanea di elevata<br />

qualità, e a questo appuntamento, a nostro avviso, ha fatto un salto in<br />

avanti che merita tutto <strong>il</strong> viaggio in macchina, quasi obbligatorio se siete<br />

come noi abitanti affamati di cultura in quel sud romano troppo spesso<br />

costellato di mostre d’acquerelli e degustazioni vinesche. Ma veniamo<br />

alla mostra. Punta finale di un borgo medievale delizioso, circondato<br />

dai monti Prenestini che in inverno si colorano splendidamente, in perfetta<br />

atmosfera natalizia, <strong>il</strong> Castello di Genazzano ospita ben tre mostre:<br />

la prima, Mario Ricci, vedo bene vedo male, che convince in tutti i suoi<br />

lavori (forse un po’ meno nei dipinti) toccando punte altissime in tutte<br />

le installazioni ambientali. Troviamo all’ingresso del cort<strong>il</strong>e uova appese<br />

agli archi della facciata interna, che ricordano scultoreamente la celebre<br />

metafisica dell’uovo del Masaccio, occhi ruotanti che inquietano,<br />

appesi interrogativamente al soffitto di una sala visib<strong>il</strong>e solamente dal<br />

piano superiore, un Arcipelago di polveri colorate su sfere di ottone che<br />

galleggiano all’interno della cappella privata dei Colonna. E poi ancora<br />

la straziante “Mio padre ed io” con <strong>il</strong> negativo/positivo alle sue spalle<br />

“Io e mio padre”, altre stanze altre uova, stavolta come serpenti che sbucano<br />

dal terreno o da un muro. Questa mostra non si può raccontare,<br />

andateci, perché è a tutto tondo un esperienza, dal viaggio che si fa per<br />

arrivare al paese a quello a piedi per raggiungere <strong>il</strong> maschio castello.<br />

Oltre a tutto ciò, <strong>il</strong> CIAC inaugura uno spazio per giovani, una stanza<br />

aperta sul cort<strong>il</strong>e che permette uno sfogo artistico ai più promettenti.<br />

Qui troviamo una promessa, sicuramente, del futuro romano, Zaelia<br />

Bishop, con la sua evocativa anticamera delle ceneri, che strizzando<br />

l’occhio a quell’estetica magico/decadente alla Tim Burton, ci entusiasma<br />

sin dall’inizio del percorso museale. Accanto, sempre nel cort<strong>il</strong>e, si<br />

apre un’altra sala con le foto dell’immensa Anna Magnani, scatti relativi<br />

a scene dei suoi f<strong>il</strong>m migliori. All’inaugurazione abbiamo assistito<br />

anche alla performance di Elio Castellana, sinceramente non molto<br />

convincente ma dagli ottimi spunti per proseguire un lavoro incentrato<br />

sulla tematica di contrasto cinema/disegno. Non vogliamo dirvi altro<br />

sulla mostra, per lasciarvi tutta l’attesa di un’esperienza che vale la pena<br />

di vivere. Diteci cosa ne pensate sul sito: possiamo aprire un dibattito<br />

interessante. MARGOT<br />

castello-colonna.it, dal venerdì alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20<br />

Sul finire del centenario futurista, V<strong>il</strong>la Mondragone sforna una<br />

mostra dall’accademico titolo “Futurismo Romano”. Curata dall’università<br />

Tor Vergata, che trova sede proprio nella V<strong>il</strong>la, la<br />

mostra ha tutti i numeri di cui si vanta. All’appello rispondono i<br />

quadri di Balla, Prampolini, Depero, Dottori, con notevoli esempi<br />

di grafica (bozzetto per la casa d’arte di Bragaglia).<br />

Ma la mostra si pone uno scopo ulteriore, quello scientifico, di<br />

indagine e di ricerca, perché proprio nella mostra vengono presentati<br />

degli inediti, come <strong>il</strong> famoso Motociclista di Dottori, di cui era<br />

scomparsa ogni traccia. Altra chicca sono i due meravigliosi tessuti<br />

ricamati su disegni di Balla e Depero, esempi senz’altro curiosi di<br />

arte applicata, nonché i bozzetti per costumi e scenografie di<br />

Prampolini. A lasciarci un po’ perplessi è la sezione multimediale,<br />

con un video malconcio e musica futurista amplificata da casse<br />

low-fi non molto consone ad esaltarne le qualità, memori pur vero<br />

di un Wagner, stando alle cronache, alquanto annoiato in una serata<br />

rumoristica dal gruppo organizzata, dubitiamo che in questa<br />

sede sarebbe ricreduto. Immancab<strong>il</strong>i gli originali delle poesie, perché<br />

si sa, futurismo significa anche arte globale. Il lungo corridoio<br />

della mostra risulta alla fine ben curato. Saggi introduttivi accompagnano<br />

<strong>il</strong> catalogo aprendo nuove letture sull’argomento ormai<br />

esaurito dalla precedente letteratura. Una mostra che fa onore alla<br />

V<strong>il</strong>la, che già di per se<br />

è una magnifica<br />

struttura secentesca.<br />

MARGOT<br />

Futurismo romano.<br />

Balla, Depero,<br />

Prampolini, Dottori<br />

dal 1 dicembre 2009<br />

al 31 gennaio 2010 a<br />

V<strong>il</strong>la Mondragone -<br />

Via Frascati 51<br />

Monte Porzio <strong>Catone</strong>.<br />

ingresso libero<br />

v<strong>il</strong>lamondragone.it<br />

Margot la fa breve: UNIVERSOLO<br />

Da uno su nove, nove su uno vai bene e stavolta è<br />

uno solo: Elín Hansdóttir. Gioca con i colori,<br />

RGB, e tutta una stanza gialla specchiantesi in tredimensioni.<br />

Nei pressi di quel largo argentina, la<br />

viuzza si chiama via degli specchi, suonate, entrate,<br />

godetevi le due installazioni. Non vi costa niente,<br />

muovete <strong>il</strong> culo! unosunove.com - via degli<br />

Specchi 20, Roma<br />

29


catone dicembre gennaio 2009 marco:CATONE 05/03/2010 13.54 Pagina 30<br />

30<br />

cultura cultura<br />

Teen readers donne di quori<br />

Questo libro è bello perché c’è <strong>il</strong> bosco. Sugli<br />

alberi ci sono tanti uccellini, foglie e c<strong>il</strong>iegie. Mi<br />

piacciono le figure che sono tra due pagine. Parla<br />

di quando sono nato e ogni giorno imparo qualcosa.<br />

Parla pure delle cose che un bambino non sa<br />

nacora. Da neonato un bambino non sapeva che<br />

la luce si accendeva e si spegneva. Neanche io lo<br />

sapevo. Un bambino non sa ancora che se una<br />

cosa è alta si può mettersi in punta di piedi. C’è la<br />

luce spenta però mi piace questo libro. Certe cose non sono come<br />

devono essere. La pelle delle persone è verde, gialla, rossa e i capelli<br />

sono certi marroni, certi gialli, certi verdi, certi rossi, certi bianchi.<br />

Mi piace una figura che parla di alberi e a scuola studiamo molte<br />

cose sugli alberi. Certi alberi non sono fatti come devono essere,<br />

sembrano un cactus, i rami sono verdi e non marroni. Però le figure<br />

sono fatte di fantasia.<br />

Isabel Minhòs Martins e Maddalena Matoso, Quando sono nato<br />

(Topipittori, € 14) LARA ATTIANI, 6 ANNI<br />

Questo libro è carinissimo, parla di una bambina<br />

e di suo padre che non si incontrano mai, anche<br />

se fanno tutto quello che possono fare un padre<br />

e una bambina. È <strong>il</strong>lustrato con delle immagini<br />

colorate. In una pagina c’è un racconto sul papà<br />

e la bambina in un momento insieme, e nell’altra<br />

ci sono delle figure che <strong>il</strong>lustrano alcune parole<br />

del testo. Mi fa pensare a delle bambine che chiamano<br />

<strong>il</strong> loro padre per raccontargli la storia e per<br />

scacciare i mostri sotto <strong>il</strong> letto. Secondo me questo libro è molto<br />

speciale perché tutti i libri per bambini sono con la bambina e la<br />

mamma o la nonna, ma in questo c’è <strong>il</strong> papà. Questo libro non è<br />

soltanto per bambini, è anche per adulti. Per esempio alcune parti<br />

sono scritte con caratteri troppo piccoli e bambini non le sanno<br />

leggere invece gli adulti fin troppo. Leggendo questo libro forse le<br />

persone crederebbero più nell’amore e nella fantasia che c’è in ogni<br />

bambino, si scriverebbero più libri sui papà!<br />

Mauro Mongarli e Claudia Carieri, Non si incontravano mai<br />

(Topipittori, €14) CUCCO’S<br />

piccole guide, non solo musei<br />

L’idea è carina: una collana di guide turistiche per ragazzi, “Non solo<br />

musei” ma anche v<strong>il</strong>le, centri di ricerca scientifica, passeggiate per storie di<br />

popoli e tradizioni, <strong>il</strong> tutto introdotto e accompagnato da racconti e ricche<br />

<strong>il</strong>lustrazioni. Pensate per i più giovani e per le loro famiglie, le quattro guide<br />

al sistema museale territoriale Museumgrandtour aspirano a diventare<br />

“manuali per la progettazione di gite scolastiche”, negli intenti della<br />

Comunità Montana Castelli Romani e Prenestini che le ha commissionate<br />

alla casa editrice m<strong>il</strong>anese Carthusia. I volumetti cartonati e pieghevoli, 16<br />

pagine ciascuno, oltre ad essere in vendita negli shop locali sono infatti distribuite<br />

in tutta Italia: un modo per far conoscere i Castelli al di là dei loro confini,<br />

e per invitare al viaggio. Museumgrandtour è la prima realtà museale<br />

ad entrare nelle pagine della neonata collana “Non solo musei”, grazie ad un<br />

progetto finanziato dalla legge regionale 42/97. Coloratissimi, i quattro<br />

libriccini presentano <strong>il</strong> patrimonio artistico e culturale dell’area lungo quattro<br />

percorsi tematici: arte, storia, scienza, antropologia. Su una faccia del<br />

pieghevole una storia fantastica, nata dalla fantasia delle autrici Sabina<br />

Colloredo, Luisa Mattia, Sonja Riva, Emanuela Nava e <strong>il</strong>lustrata da<br />

Manuela Bertoli; sull’altra una presentazione sintetica del “da non perdere”<br />

in zona, a cura del comitato scientifico diretto da Giovanna Cappelli.<br />

Accattivanti le storie. Un po’ ingessato, invece, <strong>il</strong> testo che dovrebbe invitare<br />

i ragazzi a curiosare nel patrimonio locale. L’idea, dicevamo, è interessante.<br />

Il prodotto, come i suoi giovani lettori, può crescere. IR<br />

31<br />

Il quore nel palazzo, con la q che vuol correggere,<br />

scivola rapido pagina dopo pagina, tra i buoni<br />

sentimenti e le parole schiette dell’autrice al suo<br />

primo romanzo. Quarantenne, sindaca di una<br />

città tra la collina e <strong>il</strong> mare, eletta dalla sua gente<br />

perché nuova, perché vera, non di plastica come<br />

<strong>il</strong> partito che l’ha preceduta al governo cittadino,<br />

la protagonista del romanzo Giulia Parisi assomiglia<br />

in troppi tratti alla scrittrice che l’ha plasmata.<br />

Persino <strong>il</strong> cane, somiglia al suo. Donna<br />

che scrive sms con le k e senza vocali, donna di<br />

passioni ed entusiasmi, ingenua a volte, come lo<br />

sono le donne sane e poco avvezze ai meccanismi<br />

scuri dell’affarismo politico, donna d’amore, ma solo quando ha<br />

tempo di accorgersene, presa com’è dal suo dovere, dal suo dover portare<br />

a termine le promesse alla sua gente. Donna di principi, ma anche<br />

donna pratica, ché le donne, si sa, vincono sugli uomini proprio per quel<br />

loro sapersi - doversi - districare tra m<strong>il</strong>le impegni. Donna a tutto tondo.<br />

Donna che non molla. Donna in politica, a governare per cinque anni -<br />

tanto dura la storia del romanzo - tra bufere giudiziarie, sociali, mediatiche<br />

e sentimentali. Il quore del palazzo è lei, insieme alle sue “tigri”. Con<br />

una Q più dura della C, perché ce n’è bisogno. L’autrice? Patrizia<br />

Prestipino, oggi assessore alle politiche giovan<strong>il</strong>i della Provincia di<br />

Roma. Donna che non molla, pure lei. (ed<strong>il</strong>et 2008) PB<br />

LE RANE FANNO IL LIBRO<br />

101 domande al Reticente del Consiglio. Altro<br />

che le dieci di Repubblica. Queste le hanno<br />

meditate la Rana e gli altri Rospi dello stagno<br />

di Rassegna Stanca, pagine strepitose di commento<br />

quotidiano alle notizie quotidiane, una<br />

resistenza attiva fatta coi tasti del computer da<br />

5000 mani su FB. Il libro è pubblicato: Caro<br />

Papi Natale, <strong>il</strong> titolo uscito dopo una lunga<br />

consultazione tra le rane, con la postfazione di<br />

Umberto Bossi, ovvero ciò che disse del presidente<br />

del Consiglio in un raro periodo di lucidità.<br />

Una cinquantina di pagine, cinque capitoli,<br />

da “Papino, ovvero <strong>il</strong> cantante, le scope elettriche,<br />

<strong>il</strong> nuovo miracolo italiano”, a “Chi ha<br />

incastrato Papi Rabbit”; poi, <strong>il</strong> Papi quotidiano, <strong>il</strong> Pap(p)one e <strong>il</strong><br />

Papocchio, ovvero un po’ di interrogativi sfusi. Si comincia così: “Caro<br />

Papi Natale, anche quest’anno non ho assunto stallieri, non ho subìto 106<br />

processi, non sono stata nella dacia di Putin e nemmeno nella escort di<br />

Tarantini, non ho avuto Capezzone come portavoce, non ho costruito <strong>il</strong><br />

Ponte sullo Stretto, <strong>il</strong> Mose e quattro centrali nucleari (se è per questo nemmeno<br />

Lei), non ho fatto lifting e tricotrapianti, non ho una canottiera come<br />

quella di Bossi, non ho sei televisioni (e nemmeno sei schermi tv) non mi sono<br />

iscritta alla P2, non ho pagato tangenti, non ho evaso <strong>il</strong> fisco, non ho esportato<br />

capitali e non me ne faccio nulla di scudo fiscale, lodo, processo breve,<br />

legittimo impedimento e immunità parlamentale, non ho creato un m<strong>il</strong>ione<br />

di posti di lavoro (intendeva dire in meno?)... e così avanti... Lo so, sono stata<br />

una buona a nulla, non merito un regalino, ma siccome lei è buono, caro<br />

Papi Natale, mi permetto di farle 101 domande (e potevano essere molte di<br />

più) a nome mio e di qualche migliaio di amici”. La prima: Qual è <strong>il</strong> numero<br />

esatto di scope eletrriche che ha venduto per mettere da parte <strong>il</strong> gruzzoletto<br />

necessario a costruire M<strong>il</strong>ano2?<br />

Sotto l’albero, assolutamente.<br />

(link per ordinarlo: http://www.andmybook.it/2009/12/09/caropapi-natale-101-domande-al-reticente-del-consiglio/)<br />

PB


catone dicembre gennaio 2009 marco:CATONE 05/03/2010 13.54 Pagina 32<br />

32<br />

cultura<br />

Non solo fontane:<br />

Manieri e l’acqua romana<br />

Si nasce da un vulcano, noi della costa laziale,<br />

poi arriva più o meno prepotentemente Enea,<br />

nella storia ufficiali, e sente che lì sorgerà una<br />

città, e ci arriva guarda caso risalendo <strong>il</strong> tevere<br />

dalle coste tirreniche. Questa la versione ufficiale<br />

per i romani, in realtà Roma nasce sull’isola<br />

Tiberina, dall’incontro scontro tra i<br />

popoli Sabini e i Latini, scambi prolifici, amalgama<br />

di razze che da sempre si saluta come<br />

cosa buona e giusta, ma l’uomo invecchiando<br />

si sa, perde saggezza. Dall’acqua alla pietra è<br />

un libro splendido, ricercato e pur leggero nell’evolversi<br />

della scrittura. Dal rapporto contorto<br />

con <strong>il</strong> suo fiume dirompente e straripante, ai<br />

primi porti nati sulle rive selvagge, ai battesimi<br />

più o meno pagani, agli acquedotti, alla fonte meravigliosa di Agrippa<br />

ancora funzionante (la Trevi barocca che <strong>il</strong> mondo ci invidia). Sembra<br />

una favola, ed invece è storia, a volte anche disgraziata, come quella del<br />

porto di ripetta, magnifico ep<strong>il</strong>ogo di uno sv<strong>il</strong>uppo urbano che fu dei<br />

Borghese, distrutto dalle forificazioni ottocentesche, necessitate da<br />

un’immagine capitale che la città prendeva in consegna da Torino. Un<br />

libro che parla sotto l’ombra benefica di Giano, padrone delle soglie,<br />

quindi del famoso passaggio tiberino, travagliato di attraversamenti<br />

distrutti dalla forza delle correnti quando non dalla sbadataggine restauratrice.<br />

Un libro che ci fa ricordare dell’importanza di un rapporto<br />

acqua pietra, fautore vettoriale di uno sv<strong>il</strong>uppo cittadino, andato ormai<br />

a coincidere con la lontananza acquatica dei muraglioni, nonchè alla<br />

caduta simbolica di semplice passaggio veicolare. Ci si dimentica del<br />

Tevere, ma ancora di più ci si dimentica di un rapporto tra due sponde,<br />

che furono due popoli e dello sv<strong>il</strong>uppo antico e sacro che dal fiume<br />

parte, dalla sua direzione si sv<strong>il</strong>uppa perpendicolarmente, e che al fiume<br />

oggi si accosta mostrando le marmitte angoscianti del contemporaneo<br />

girovagare. MARGOT<br />

Mario Manieri Elia, Roma, dall’acqua alla pietra (Carocci, 17,50€)<br />

The Sixth fam<strong>il</strong>y, Vito Rizzuto e <strong>il</strong> collasso della mafia americana<br />

(Curcio 2009), dei giornalisti Adrian Humphreys e Lee<br />

Lamothe, è la ricostruzione in dettaglio dei legami tra la famiglia<br />

dei Padrini che guidano oggi Cosa Nostra Usa e gli appalti per <strong>il</strong><br />

Ponte sullo Stretto. A parlare è un ex funzionario della DIA e <strong>il</strong><br />

libro negli Usa è già un best seller.<br />

cultura<br />

Il Nobel che fa <strong>il</strong> blogger<br />

33<br />

“Colpe? sento dire che tutti ne abbiamo, che nessuno<br />

può vantarsi di essere innocente, ma mi<br />

sembra che sim<strong>il</strong>i dichiarazioni apparentemente<br />

dispensatrici di giustizia alla pari, non sono<br />

altro che spurie recidive mutanti del cosiddetto<br />

peccato originale, servono appena per d<strong>il</strong>uire e<br />

occultare, in una immaginaria colpa collettiva,<br />

la responsab<strong>il</strong>ità dei veri colpevoli”. A dirlo è<br />

Saramago, dalle pagine di Il Quaderno, appena<br />

uscito per Bollati Boringhieri e già in vetta<br />

alle vendite. Raccolta di un anno “di un blogger”,<br />

come lo chiama Eco, che straripa di<br />

genuinità, affrontando qualsiasi tema dell’attualità<br />

mondiale, dalla metafisica religiosa al<br />

cowboy Bush che governa <strong>il</strong> mondo come<br />

fossimo un allevamento di buoi, o al nostro Berlusconi, censore di f<strong>il</strong>m,<br />

fino alla speranza chiamata Obama, al rispetto razziale, ai suoi amici<br />

scrittori. Parla di tutto e la sensazione è di avere la fortuna di prendere <strong>il</strong><br />

caffè con lui come faremmo con un fidato amico. Straparla di Ratzinger,<br />

del problema Dio, della crisi economica, si esprime su Gaza (apertamente<br />

f<strong>il</strong>opalestinese). Non siamo abituati a leggerlo così. Divertito e<br />

divertente, ma soprattutto arrabbiato e arrabbiante, ce l’ha con tutti,<br />

specialmente con i potenti, “i popoli non hanno eletto i loro governi perché<br />

li portassero al Mercato, ma è <strong>il</strong> Mercato che condiziona in ogni modo i<br />

governi perché gli portino i popoli”. Dobbiamo sentirci onorati, onorati di<br />

avere la traduzione di questo blogger che si è calato nella vita di tutti i<br />

giorni, permettendoci di prendere un caffè con lui e chiacchierare di<br />

tutto. “Il nostro antenato delle caverne direbbe: è acqua. Noi, un pò più<br />

saggi, avvertiamo: sì, ma è inquinata”.<br />

Sono p<strong>il</strong>lole riflessive, una al giorno non fa mai male, e come ogni<br />

buona p<strong>il</strong>lola risultano amare, sempre vere, ma amare. MARGOT<br />

José Saramago, Il Quaderno (Bollati Boringhieri, 15 €)<br />

“Tutti abbiamo bisogno di qualcuno con cui<br />

piegare le lenzuola. Qualcuno che ci tiri bene su<br />

<strong>il</strong> collo della giacca. Qualcuno che metta su l’acqua<br />

per <strong>il</strong> tè. Qualcuno che asciughi i piatti<br />

mentre li laviamo”. Se avete dubbi, aprite da<br />

qualche parte a caso Un anno a Walnut Tree,<br />

di Roger Deakin. Tra le pagine di questo zibaldone<br />

di scritti dello scrittore, autore radiofonico,<br />

regista inglese scomparso nel 2006, considerato<br />

un maestro del cosiddetto nature writing<br />

contemporaneo, prima del legame con la<br />

natura e dell’ecologismo che marca ogni gesto,<br />

a colpire è la dimensione relazionale che l’autore<br />

intrattiene con piante, animali, persone, elementi<br />

naturali: una rete di “considerazione, la parola più usata dai miei<br />

genitori”, “questo fondamentale senso di attenzione per gli altri alla<br />

base del vero ambientalismo”. Ambientalista, ma non antiprogressista<br />

né misantropo, fine osservatore, dalla sua fattoria di Walnut Tree<br />

Deakin entra in comunione col mondo naturale e umano, trasferendo<br />

in una scrittura apparentemente rapsodica <strong>il</strong> suo manifesto per una vita<br />

“resistente” e migliore, nonostante tutte “le cose che mi fanno arrabbiare”.<br />

“Perché scrivere? Uno scrittore dev’essere animato dal forte desiderio<br />

di cambiare le cose, non deve soltanto analizzarle e descriverle per<br />

come sono. Il mio desiderio è quello di promuovere la consapevolezza<br />

dell’importanza degli alberi, facendoli comprendere più a fondo, in<br />

modo che le persone non pensino solo agli ‘alberi’, come in genere<br />

fanno, ma a ogni singolo albero, a ogni tipo di abero”.<br />

Roger Deakin, Un anno a Walnut Tree (Edt, € 18) IR


catone dicembre gennaio 2009 marco:CATONE 05/03/2010 13.54 Pagina 34<br />

34 eventi in bianco<br />

cultura cultura<br />

I Castelli Romani imbiancati dalla neve naturale e artificiale delle<br />

vetrine addobbate, coccolano i loro abitanti nel mese di dicembre<br />

con una ricca kermesse di eventi, feste, rappresentazioni teatrali,<br />

sagre, mostre ed iniziative, che nulla hanno da invidiare alla movida<br />

romana. Il calendario è fitto anche nel mese di gennaio così da<br />

rendere meno indolore <strong>il</strong> rientro dalle vacanze. Quindi, quest’anno<br />

l’alternativa a panettoni, pandori e tombolate infinite c’è ….<br />

basta solo scegliere bene. A Frascati, le scuderie Aldobrandini inaugurano<br />

<strong>il</strong> 19 dicembre la mostra di Roberta Coni “La materia dello<br />

sguardo” a cura di Lorenzo Canova, personale di una giovane artista<br />

che concentra la sua opera pittorica sul ritratto, e che rimarrà<br />

esposta fino al 3 gennaio. Mercoledì 30 dicembre dalle 15,30 in<br />

poi, “Street Show”. Le vie del centro storico si animeranno di<br />

majorette provenienti dagli stati uniti accompagnate da bande<br />

musicali del Lazio. “Black out! Personaggi e contro personaggi” al teatro<br />

V<strong>il</strong>la Sora <strong>il</strong> 23/24 gennaio nell’ambito della rassegna Isole<br />

nella corrente per la regia di Laura Teodori e Em<strong>il</strong>iano Reggente.<br />

Si chiama “Passaggi musicali” ed è alla sua prima edizione. Il festival<br />

nasce dalla coesione di musicisti diversi per provenienza e formazione,<br />

che operano per ricostruire percorsi musicali tradizionali,<br />

contaminati e innovativi: <strong>il</strong> 16 gennaio al Farenight, Michele<br />

Martino “sonorità Mediterranee” e <strong>il</strong> 30 <strong>il</strong> trio popolare Colavecchi,<br />

Mazziotti, Friselli. Appuntamento da non perdere ad Abano <strong>il</strong> 9<br />

gennaio: “Il Sorriso della solidarietà IV” al teatro Alba Radians,<br />

serata di beneficenza organizzata da Rsd sorriso Onlus, patrocinata<br />

dall’amministrazione comunale. Una raccolta fondi per la<br />

costruzione di una residenza sanitaria per disab<strong>il</strong>i gravi, a cui parteciperanno<br />

cabarettisti, <strong>il</strong>lusionisti , cantanti e dj uniti da unico<br />

obiettivo. Il teatro Alba Radians ha in cartellone per la stagione teatrale<br />

2009-2010, nomi importanti come quello di Amanda<br />

Sandrelli che <strong>il</strong> 10 gennaio sarà protagonista insieme a Blas Roca<br />

Rey, Eleonora Ivone e Simone Colombari di “Con <strong>il</strong> piede giusto”, <strong>il</strong><br />

16 gennaio è la volta di “Taxi a due piazze” commedia di Alex<br />

Papitto. Il mese di gennaio si chiude con uno spettacolo br<strong>il</strong>lante di<br />

Paolo Poli <strong>il</strong> 30: “ Sib<strong>il</strong>lari”. Rocca Priora si mob<strong>il</strong>ita per i festeggiamenti<br />

di Sant’Antonio Abate con un ricco carnet di appuntamenti<br />

che termineranno a fine gennaio. Il nuovo vescovo Monsignor<br />

Martinelli celebrerà la Santa Messa del 9 gennaio, <strong>il</strong> 17 sarà la<br />

volta dell’ “ XI Sagra del tozzetto e delle cellette”tutti in piazza dalla<br />

mattina, per godersi l’esibizione della banda musicale, <strong>il</strong> raduno dei<br />

carri, la corsa ad anelli, gli stand gastronomici, le degustazioni di<br />

olio offerte dall’XI comunità montana dei Castelli Romani e<br />

Prenestini, e concludere la giornata con musica in piazza e spettacolo<br />

pirotecnico. I festeggiamenti si chiuderanno <strong>il</strong> 24 con la<br />

“Sagra dello scottone e <strong>il</strong> caratteristico pranzo sociale. La scuola<br />

diventa “teatro”, da anni ormai <strong>il</strong> liceo “James Joyce” in collaborazione<br />

con <strong>il</strong> comune di Ariccia propone una serie di spettacoli di<br />

importanti professionisti, per sensib<strong>il</strong>izzare i giovani all’arte teatrale,<br />

in programmazione <strong>il</strong> 23 gennaio “Ricorda con rabbia” di John<br />

Osbome, 24 gennaio i “Musicanti di Brema” di Michele La<br />

Ginestra. Il teatro domina ad Ariccia, al comunale Gian Lorenzo<br />

Bernini, spettacoli di teatro, cabaret e creatività, 6 gennaio ” Swing<br />

and sing” concerto del coro in maschera di Ariccia, 30 gennaio ore<br />

21, “Strategia per due prosciutti” di R. Cousse, con Martino D’amico<br />

a cura dell’associazione teatrino dei Fondi di San Domenico.V<strong>il</strong>la<br />

Mondragone a Monteporzio ospita la mostra: “Futurismo romano.<br />

Balla, Depero, Prampolini, Dottori, 4 grandi nomi , grandi maestri<br />

esposti fino al 31 gennaio. Artigianato è la parola chiave dell’iniziativa<br />

promossa dal consorzio Castelli Romani “Arti e mestieri nel<br />

Borgo”, <strong>il</strong> 10 gennaio le vie del centro storico di Monte Porzio,<br />

saranno popolate da prodotti d’artigianato artistico, dell’alimentazione,<br />

del legno, dell’arredo e della moda. Si festeggia <strong>il</strong> 17 genna-<br />

35<br />

io a Colonna la festa di S.Antonio, <strong>il</strong> comitato organizzatore, attento<br />

da anni ai festeggiamenti, anche quest’anno ricorderà <strong>il</strong> santo<br />

attraverso la processione, i giochi popolari, la lotteria a premi e la<br />

caratteristica benedizione degli animali. Fino al 6 gennaio alla<br />

Ferrovia Museo della Stazione di Colonna, “plastici in<br />

movimento”con laboratori, giochi, proiezioni di f<strong>il</strong>m, esposizioni,<br />

tutto rigorosamente a misura di bambino. Importante iniziativa<br />

umanitaria organizzata dall’Associazione del Teatro Aurora, a<br />

Velletri: <strong>il</strong> 1° festival del teatro amatoriale. L’intero incasso dell’iniziativa<br />

sarà devoluto alla ricostruzione del teatro de L’Aqu<strong>il</strong>a, 17<br />

gennaio “La tragedia di Macbeth di Shakespeare”. In cartellone per<br />

la stagione teatrale 2009-2010 al teatro civico di Rocca di Papa,<br />

curata dall’associazione Terre Sommerse e Spacciatori di lenti,vi<br />

segnaliamo <strong>il</strong> 26 dicembre, “Il piccolo principe” , <strong>il</strong> 27 “Romeo e<br />

Giulietta”e infine <strong>il</strong> 17 gennaio “Ali in libertà….Fabrizio de Andrè,<br />

un ricordo affettuoso per non dimenticare un poeta musicale del<br />

nostro secolo.“Punti di vista cinema”: un cineclub promosso dal circolo<br />

culturale Laghetto, per incontrarsi e discutere, confrontandosi<br />

su grandi successi cinematografici; i prossimi appuntamenti : 5<br />

gennaio “ Profumo. “Storia di un assasino” ( di T.Tykwer, 2006),<br />

12 gennaio “ Motel Woodstock” ( di A.Lee 2009) 16 gennaio:<br />

Persepolis ( di M. Satrapi, V. Paronnaud, 2007), 23 gennaio<br />

“Lebanon” ( di S.Maoz, 2009). MIRIAM TROBBIANI<br />

“Assemblea Condominiale” a Palestrina<br />

Lo spettacolo teatrale arriva a<br />

Palestrina - <strong>il</strong> 2 gennaio alle 21<br />

e <strong>il</strong> 3 alle 18 all’Auditorium<br />

Pierluigi - per riscuotere <strong>il</strong> successo<br />

già avuto al Teatro Sette<br />

a Roma nel novembre scorso.<br />

È stato recensito con tutti i<br />

favori della critica e di tutti i<br />

maggiori quotidiani, tenendo<br />

costantemente strapiene le<br />

sale. Il testo è di quel Gerard Darier che spopola nella scena parigina,tradotto<br />

da Antonella Questa. Proprio a Parigi, all’esordio, ha<br />

dovuto raddoppiare <strong>il</strong> numero delle repliche previste, riscuotendo<br />

applausi, risate e recensioni entusiaste. Il pubblico avrà l’occasione<br />

di allietare i propri rancori vicinali, ridere sui paradossi, i vizi e <strong>il</strong><br />

“grottesco quotidiano capace di aprire squarci di cattiveria insospettab<strong>il</strong>e”,<br />

in un ritmo tanto serrato e coinvolgente, da far venire<br />

<strong>il</strong> dubbio che si stia veramente partecipando ad una riunione di<br />

condominio in casa propria, con i problemi e le necessità di ciascuno,<br />

le voci che si sovrappongono, in cui tante parole portano a<br />

poche e irr<strong>il</strong>evanti soluzioni concrete. Spettacolo da non perdere,<br />

con l’impicciato signor Vignoli, idraulico ed amante dell’amministratrice<br />

Cristina, <strong>il</strong> prof. Parigi col suo unico polmone, la moglie<br />

casalinga Sonia Vignoli, <strong>il</strong> giovane musicista gay e la parrucchiera<br />

neo orfana. MANUEL MANCHI<br />

Foto&Vino<br />

“Settantacinquecielle”, questo <strong>il</strong> titolo della mostra fotografica di<br />

Stefano Compagnucci che si apre <strong>il</strong> 20 dicembre (fino al 6 gennaio) nei<br />

locali del Museo del Vino di Monte Porzio <strong>Catone</strong>. 15 ritratti “attimi<br />

sospesi nel tempo dell’universo variegato e multiforme legato alla produzione<br />

del vino dei Castelli, perennemente sospeso tra pratiche trafizionali<br />

e realtà moderne”. In collaborazione con l’enoteca Le Vie dei<br />

Canti, di Frascati, l’inaugurazione - 20 dicembre ore 18 - sarà accompagnata<br />

da una performance live di jazz e una degustazione dei vini Doc<br />

Frascati.


catone dicembre gennaio 2009 marco:CATONE 05/03/2010 13.54 Pagina 36<br />

36 cultura<br />

Spose nostre<br />

Ciclone Luisella<br />

Assessore alla Cultura a Colonna... “consigliere<br />

delegato”. Prima esperienza in politica? “Sì”<br />

Anni? “45”. Luisella Pasquali ha progetti<br />

ambiziosi per la sua città: “Voglio darle quella<br />

secchiata di cultura di cui ha bisogno”. Come è<br />

sbarcata a palazzo? “Mi hanno telefonato, mi<br />

hanno chiesto se volevo concorrere, ho accettato<br />

la sfida con me stessa, volevo vedere se ero in<br />

grado di amministrare”. In realtà, lei, professoressa,<br />

di persone ne ha sempre “amministrate”...<br />

“circa 100 l’anno, a volte anche di più.<br />

Colonna è alla vig<strong>il</strong>ia di un risveglio, dunque?<br />

“Colonna è sempre stata una città di cultura,<br />

solo che si è un po’ addormentata. Avevamo una<br />

compagnia teatrale f<strong>il</strong>odrammatica, tempo fa.<br />

Recitavo anch’io. Andava benissimo, avevamo persino le prenotazioni”.<br />

Poi? “Poi è finita e.. si sa... ci si disabitua alla cultura”. Una cultura antica,<br />

quella di Colonna. “Risale ai tempi romani, anzi preistorici. Ma quel che<br />

pochi sanno, e che invece diventerà un nostro cavallo di battaglia, è che<br />

abbiamo avuto qui Gabriele D’Annunzio, che <strong>il</strong> 28 luglio 1883 ha sposato<br />

qui la figlia del duca di Gallese, la donna dalla quale nel 1890 si separò subito<br />

dopo <strong>il</strong> suo tentativo di divorzio”. Una storia da raccontare. “Oh sì. Pensi<br />

che la separazione era stata prevista dai genitori di lei, che non andarono al<br />

matrimonio. Mentre vennero i genitori di lui”. Abitavano...? “Nella V<strong>il</strong>la di<br />

Colonna, in pieno centro storico. E nel cort<strong>il</strong>e che vedo dalla mia finestra, lui<br />

duellava”. Ma D’Annunzio ne parla, di Colonna? “Nessuna traccia autografa.<br />

Abbiamo cercato ovunque. Ma ad attestare la sua presenza c’è la nota<br />

di una maestra che puniva i suoi alunni perché avevano sgonfiato le gomme<br />

della sua auto e la testimonianza del suo attendente che lo andava a prendere<br />

alla vecchia stazione, quando tornava da Roma”. Parliamo di oggi e<br />

dei suoi progetti. “Be’, ci rifaremo. Quando vai ad Antigua ti invitano a<br />

non perdere <strong>il</strong> suo mulino. E sono due pale. Quando vai a Frascati, ti raccontano<br />

che c’è passato Joyce e se ne fanno parchi, celebrazioni, colonne... Qui<br />

da noi è vissuto un personaggio straordinario, e finora nessuno se n’è interessato”.<br />

Tocca a lei... “Sto creando una associazione culturale, che sarà presieduta<br />

dalla nostra Antonietta Chiariello, scrittrice di fama, premio letterario<br />

Franco Delpino di Santa Margherita Ligure. E stanno per partire tante iniziative,<br />

la prima delle quali <strong>il</strong> 19 febbraio”. Dove, cosa, come? “Un aperitivo<br />

letterario alle Cantine Cardone, in centro. Faremo questa carezza alla<br />

cultura insieme a scrittori delle nostre parti come Strabioli, Dario Ronzani.<br />

Ciambelline del forno Michelini e <strong>il</strong> vino ottimo della nostra terra”. Poi?<br />

“Quarantott’ore dopo, altro appuntamento. Il 21 <strong>il</strong> sistema museale castellano,<br />

di cui facciamo parte con <strong>il</strong> nostro museo della Stazione, propone un<br />

momento contemporaneo. Noi organizziamo un convegno su uno dei vagoni<br />

che probab<strong>il</strong>mente D’Annunzio ha preso. Titolo, “D’Annunzio viaggiatore<br />

viaggiante”. E’ un torrente impetuoso, la consigliera delegata.<br />

“Vogliamo fare tante cose anche in collaborazione con l’Università Gabriele<br />

D’Annunzio di Rieti e altre associazioni culturali. A breve partirà “In<br />

Coming Colonna”, per favorire <strong>il</strong> microturismo, valorizzando le nostre risorse.<br />

Abbiamo un museo, quello della ferrovia, unico nel Lazio, una chiesa<br />

straordinaria con dipinti straordinari con la conchiglia più grande<br />

d’Europa; abbiamo San Rocco, <strong>il</strong> palazzo baronale, dove si farà uno spazio<br />

museale; abbiamo ottimo vino, ottimi dolci e ottima ristorazione. Siamo<br />

vicino a Roma e a Valmontone, meta prossima di turismo internazionale,<br />

che darà risveglio anche economico. C’è un gran lavoro da fare. Ma è ora<br />

che Colonna esca dal s<strong>il</strong>enzio”. Tutto questo, con le poche risorse dei<br />

piccoli comuni? “Amo definirmi un prestigiatore, non un amministratore.<br />

Sicuramente la Provincia ci aiuterà. Per esempio ci offre due spettacoli, uno<br />

per le scuole e uno per l’estate. Poi ci sono risorse europee, regionali... E poi ti<br />

inventi le soluzioni. Io arrivo dall’oratorio dove si facevano tante cose con<br />

niente. Tutto è fac<strong>il</strong>e quando hai soldi. Ma quando non hai niente, diventi<br />

bravo a creare dal niente”. PB<br />

musica<br />

pianoforairport<br />

37<br />

“Intro 0:35. Overturn 4:15. I tempi<br />

del prossimo disco sono scritti col gesso<br />

su una lavagnetta appesa alla parete.<br />

«D’inverno l’odore di muffa, d’estate<br />

coltiviamo le zanzare». Nella piccola<br />

sala prove dei PianoForAirport, giovane<br />

band rock alternative della provincia<br />

di Roma, ricavata nella cantina di<br />

una casa in mezzo al bosco, c’è un po’ di tutto. Casse, aste per i microfoni,<br />

un divano, poster e bandiere. Venti minuti per montare gli strumenti.<br />

Poi le prove possono iniziare. «Senti questo protopezzo», «Ho<br />

trovato un sito dove i jewel box li danno a poco». «Cercati su Myspace<br />

quel gruppo che abbiamo sentito ieri». Lollo, Massimo, Berna e<br />

Marco. Studenti. Tutti sui 20 anni. Sono in una band più o meno da<br />

quando ne avevano 16“. Sono dei Castelli Romani. Uno, Massimo<br />

Pastori, è nel team del <strong>Refuso</strong>, ma da un po’ di tempo a questa parte<br />

è troppo impegnato in sala registrazione. Sta uscendo <strong>il</strong> primo<br />

album. Entro capodanno, saranno famosi. Nel frattempo, l’Unità,<br />

in un articolo dell’11 dicembre, li recensisce.<br />

1° gennaio, concerto a Mondragone<br />

Concerto di Capodanno in grande, quest’anno, a V<strong>il</strong>la<br />

Mondragone. La Sala degli Svizzeri del centro congressi di Tor<br />

Vergata, v<strong>il</strong>la Mondragone appunto, ospiterà <strong>il</strong> 1° gennaio alle 18,<br />

musicisti grandi (non solo d’età) e piccino per un concerto che<br />

mette insieme due tradizioni, quella operistica italiana (in programma<br />

l'ouverture dal “Signor Bruschino” di G. Rossini, <strong>il</strong> preludio<br />

all'atto primo di Traviata di Verdi e alcune celebri arie d'opera<br />

come “Una voce poco fa” dal Barbiere di Rossini e <strong>il</strong> duetto “Parigi,<br />

o cara” dalla Traviata e “Questa o quella.” da Rigoletto) e quella più<br />

“capodannesca” autro-ungarica” dei walzer e delle polke della famiglia<br />

Strauss (Pizzicato polka, <strong>il</strong> walzer “Vita d'artista” la polka<br />

“Lampi e fulmini” e l’immancab<strong>il</strong>e “Sul bel Danubio blu”). Alla piccola<br />

Vienna monteporziana, in “scena” con i musicisti dell’orchestra<br />

sinfonica New Ph<strong>il</strong>armonia diretta dal M° S<strong>il</strong>vano<br />

Mangiapelo (coordinatore della scuola di musica comunale Iseo<br />

Ilari), partecipano anche i giovani coristi diretti dal M° Luigina<br />

Parisi, docente all’Istituto Don M<strong>il</strong>ani di Monte Porzio. In programma,<br />

a conclusione del concerto, una novità esclusiva: l’esecuzione<br />

della “Fantasia su temi popolari natalizi” per soli coro e<br />

orchestra composta da Mangiapelo. (costo biglietto €10, in vendita<br />

nelle tabaccherie monteporziane).<br />

Avvicinare i giovani alla lirica e alla musica sinfonica, allargare la<br />

platea di appassionati e portare <strong>il</strong> tradizionale repertorio operistico<br />

anche nei teatri delle periferie e delle province. Questi gli obiettivi<br />

della rassegna "L'opera a teatro", organizzata dal Teatro dell'Opera<br />

di Roma e Agis Lazio e patrocinata dal Consiglio regionale del<br />

Lazio, che coinvolgerà anche <strong>il</strong> teatro "Capocroce" di Frascati.<br />

«Abbiamo promosso questa iniziativa – ha spiegato <strong>il</strong> presidente<br />

del Consiglio Bruno Astorre, nel corso della conferenza stampa di<br />

presentazione – perché crediamo nell'idea che un modo così alto di<br />

fare cultura possa sposarsi con tutto <strong>il</strong> territorio della nostra regione.<br />

Si tratta di un progetto unico nel suo genere che, grazie ai prezzi<br />

contenuti, permetterà di avvicinare alla tradizione operistica giovani<br />

e famiglie, abbattendo quelle barriere che troppo spesso allontano<br />

<strong>il</strong> pubblico dai circuiti teatrali colti». 23 teatri, 30 appuntamenti,<br />

da Natale a maggio, concerti la domenica mattina e concerti<br />

serali, brani sinfonici, operistici e da camera. Ha aperto la kermesse,<br />

<strong>il</strong> 14 dicembre, <strong>il</strong> concerto al teatro "Principe" di Palestrina.<br />

Ultimo appuntamento del programma di Natale al teatro<br />

"Capocroce" di Frascati <strong>il</strong> 5 gennaio.


catone dicembre gennaio 2009 marco:CATONE 05/03/2010 13.54 Pagina 38<br />

dove trovate <strong>il</strong> catone dove trovate <strong>il</strong> catone<br />

38 39<br />

Monte Porzio <strong>Catone</strong>: Comune/ Uff. Urp, Roberto’s Bar,<br />

Pizzeria Boccaccia, p.zza Porzio <strong>Catone</strong>- Team Styling, via<br />

Verdi- Godi Popolo, Arc Caffè, Edicola/tabaccheria, p.zza<br />

del mercato- Forno Nonno Andreino, via Oberdan - Ottica<br />

Vision, Bar Roma, Fashion Dog, Macelleria Gianni, Ada<br />

alimentari,via Roma- F<strong>il</strong>mone, p.le Marconi- Tecnocasa,<br />

via Costagrande- Edicola, via Romoli- Edicola, p.zza<br />

Trieste- Farmacia Costanzo, via Frascati- Tabaccheria, via<br />

del Tuscolo- Bar Neroni, Luciani Legnami,<br />

Edicola/tabaccheria, via Frascati Antica- Snack Bar,<br />

Decamano, via Frascati (zona Armetta)<br />

Cocciano: (Frascati): Colors, via Spinetta- centro commerciale<br />

Eurospin. Frascati: Comune/ Uff. URP, Frascati<br />

Point, p.zza Marconi - Edicola, via Celli(Ombrellino)-<br />

Edicola, Bar dei Glicini, p.zza Roma - Libreria Cavour,<br />

Illy Caffè, p.zza San Pietro - Galleria Cafè, P.zza del Gesù-<br />

Farmacia Carafa - Imperium bar, via del Mercato-<br />

Bar/edicola Stazione, My box, l.go Panizza - Edicola, l.go<br />

Pentini - M<strong>il</strong>letti Pasticceria, via P. Amedeo- Cartucce Ink,<br />

Tabaccheria, Edicola, Mozzarelle, via Gregoriana - Rari<br />

Nantes, via Cesare Minardi- Gran Caffé Conti, via<br />

Tuscolana 1677, Vermicino- Cartoleria, via Bezzecca.<br />

Grottaferrata: Comune, Edicola, l.go del Popolo - Al<br />

Buongust, Edicola, corso del Popolo - Biblioteca<br />

Comunale, Caffetteria di Poggio Tulliano, p.zza di Poggio<br />

Tulliano.<br />

Albano: Comune, Edicola corso Matteotti- Edicola, via<br />

Mare- Edicola, via Italia- Derby Bar, Caffetteria, Bar<br />

Pasticceria L’Angolo delle Meraviglie, Bar Toni corso<br />

Matteotti- Bar, p.zza Giuseppe Mazzini- Circolo Enrico<br />

Berlinguer/caffe' culturale, p.zza San Fagiolo<br />

Genzano: Comune, Edicola, viale fratelli Rosselli - Edicola<br />

Ricevitoria, corso Antonio Gramsci- Gran Caffè<br />

Nazionale, p.zza Frasconi- Norcineria Lommi, p.zza 4<br />

Novembre- Bernardi Ottica, corso Don Minzoni- Edicola,<br />

p.le Cina.<br />

Ariccia: Comune, Edicola, via Appia Nuova- Edicola<br />

Cartoleria, via degli Olmi- Gelateria Bambi, via delle<br />

Cerquette.<br />

Nemi: Comune, p.zza del Mnicipio- Biblioteca comunale -<br />

Giornali “Il mio Giornalaio”, Edicola, p.zza Roma- Gran<br />

Caffè Le Delizie, via del Plebiscito- Bar delle Fragole, corso<br />

V. Emanuele.<br />

Finocchio (Roma): Comune- ristorante <strong>il</strong> V<strong>il</strong>laggio del<br />

Wok, panificio, bar dello sport, nuova Smg parquet, via<br />

Fontana Candida- kebab Il Pasha, Benzinaio Agip,<br />

Edicola fronte stazione Pantano, fabbrica porte Orvi,<br />

Macelleria Coop, bar palestra Evolution, via Cas<strong>il</strong>ina direzione<br />

Colonna.<br />

Colonna: Comune, Ufficio URP, Black Point<br />

Bar/Gelateria, p.zza Vittorio Emanuele II- Carpe Diem<br />

Bar, Loredana Parrucchiera, Mariella Bomboniere,<br />

Edicola, Pizzeria Due Pini, Pasticceria di Alessandro<br />

Scardella, La boutique della Casa, Pizzeria da Vincenzo<br />

& Sabrina, Mef abbigliamento, Veterinario Dott.<br />

Minniti, via Frascati - bar Il Dio Nettuno, via F.lli<br />

Colagrossi.<br />

Rocca Priora: Comune e URP, p.zza Umberto I- Bar Pucci,<br />

p.zza V. Emanuele- Biblioteca, via della Rocca- edicole, cartolibreria,<br />

Tuccio bar, un pezzo di pizza, via degli Olmi-<br />

Albergo V<strong>il</strong>la la Rocca, via dei Castelli- XI comunità montana,<br />

via della Pineta- Bar, via Tuscolana Colle di Fuori<br />

(Rocca Priora): Biblioteca via Lega- Bar, via Cena.<br />

San Cesareo: Comune/ uff. URP- p.le delle Autonomie-<br />

Biblioteca comunale, viale dei Cedri- Bar Danesi, l.go della<br />

V<strong>il</strong>la di Cesare- Edicola, via F<strong>il</strong>ippo Corridoni.<br />

Monte Compatri: Comune, p.zza del Mercato- URP, corso<br />

Martini- Biblioteca, via Annibaldeschi- Snack Bar,<br />

Edicola, p.zza Garibaldi- Ortofrutta p.le Busnago- Cristal<br />

Bar, via Serranti- Planet pizza, Alimentari Gaffi,<br />

Tecnocasa, p.zza Mastrofini- Speedy Pizza, via Battisti.<br />

Zagarolo: Comune, Bar, p.zza Marconi- Biblioteca, Museo<br />

del giocattolo, URP, Palazzo Rospigliosi, via Liberiana-<br />

Cartolibreria, pizzeria Viola, Bar, via Fabrini- Edicola,<br />

bar, stazione, via della stazione.<br />

Palestrina: Comune e URP, via del Tempio- Biblioteca, via<br />

Carmine- Cartolibreria edicola, Panificio De Angelis<br />

Massimo, corso Pierluigi da Palestrina – Edicola, Bar,<br />

Pizzeria, p.le Kennedy- – Albergo Stella, Bar, p.le della<br />

liberazione- Non solo pizza, via Palestrina nuova- Bar<br />

Torresina, zona Torresina.<br />

Roma: Edicola Fontana di Trevi<br />

Libreria Arion Romanina, Centro commerciale la<br />

Romanina.


catone dicembre gennaio 2009 marco:CATONE 05/03/2010 13.54 Pagina 40<br />

40 cantaporcellino<br />

Stamattina guardavo dalla finestra e c’erano già appese le stelle comete<br />

rosse con la scia bianca, quelle fatte di luci che si accendono ad intermittenza,<br />

una si ed una no. Ed i soliti cinque bulbi fulminati che rendono <strong>il</strong><br />

complesso ancora più antiestetico. Mi ricordo delle foto che erano gli<br />

anni ’80 e loro già esistevano. Sta già arrivando Natale, quindi.<br />

Che poi tutta ‘sta gioia, per fare gli auguri a un bimbo che nessuno<br />

conosce, che è? A parte che io i bambini li odio tutti, ma poi quando<br />

sono nato io mica c’era la cometa sull’ospedale. E i primi a venirmi a trovare<br />

sono stati i miei nonni, che mi hanno portato quelle orride tutine<br />

di ciniglia. Solo che era un settembre bollente. Invece questo qua è nato<br />

in una grotta, al freddo e al gelo, e i suoi genitori, incoscienti, l’hanno<br />

esposto al mondo così, nudo. Metti che passava Michael Jackson? Che<br />

poi, sto povero Cristo, sempre nudo. Nasce nudo, muore nudo, e sfasciato<br />

di sangue. E mai un cazzo di raffreddore! Ma tu vedi un poco la<br />

Madonna, mica è giusto! E poi, ‘sti genitori degeneri (a parte che se mia<br />

moglie usciva incinta ed io non l’avevo mai toccata, succedeva un quarantotto),<br />

fanno entrare nella grotta cani e porci. E pure pecore. E non<br />

ultimi quei tre (forse, dicono pure quattro, ma non è buona educazione<br />

fare le visite senza portare niente, perciò l’hanno eliminato) brutti<br />

ceffi venuti chissà da dove a portare i regali alla creatura.<br />

-Ma chi siete, che volete?<br />

-Siamo Gaspare, Melchiorre e Baldassarre, siamo venuti ad adorare<br />

Gesù.<br />

-E non me lo potevate dire prima, che pulivo la casa?<br />

-Marì, nel deserto <strong>il</strong> cellulare non prende…<br />

-Vabbuò, vi conosco. Comunque non compriamo niente.<br />

-Ma…cos’hai capito?<br />

-Che mi volete vendere lo scatolone fabbricone che tenete in mano.<br />

-Marì, mannaggia alla Madonn…<br />

-SCOSTUMATO! 71, ‘OMM ‘E MERD!<br />

-Marì, senti a me. Io ho portato l’oro, al piccino, visto che siete morti di<br />

fame. Quello ha portato l’incenso, perché siamo partiti di fretta e quello<br />

si è trovato in casa…<br />

-…e quello nero?<br />

-Ha portato la Lason<strong>il</strong>.<br />

-Eh?<br />

-Eh, la Lason<strong>il</strong>. Che ti pensi che è fac<strong>il</strong>e scendere dalla montagna in<br />

ginocchio?<br />

-Uh me stessa! E non si poteva mettere in piedi?<br />

-E che ne so, <strong>il</strong> presepista così l’ha fatto. Comunque senti Marì, possiamo<br />

entrare, che gia c’ho la cervicale, poi se resto al freddo, domani mattina<br />

è peggio, non mi sono portato nemmeno un’Oki.<br />

-Vabbuò dai. PEPPI’! PEPPINO! STACCATI DAL DIGITALE<br />

TERRESTRE E PREPARA UN CAFFE’ AI SIGNORI…<br />

E via dicendo. Che poi tra un po’iniziano pure con le pubblicità del<br />

Bianco Natal. Ma dove? Che domenica scorsa <strong>il</strong> telegiornale diceva che<br />

al sud la gente andava al mare…<br />

Mò ci manca solo quell’altro, <strong>il</strong> sarchiapone. Deficiè, c’hai una certa età,<br />

e tieni pure una trippa che sopra ci puoi fare <strong>il</strong> Camel Trophy col motocross,<br />

mi pari Karl Marx “prima della cura”, dove ti avvii a scendere dal<br />

camino? Ma suona <strong>il</strong> citofono, che tanto la gente ti apre lo stesso. E poi,<br />

dico io, ci sono gli incentivi per le Eco4, la vuoi rottamare quella slitta?<br />

Si, ha <strong>il</strong> suo fascino, ma le renne puzzano di olio bruciato, non so se mi<br />

spiego.<br />

Che poi ti ho chiesto per sette anni SETTE la pista delle Ferrari, l’ultima<br />

volta l’anno scorso, mai una volta che me l’hai fatta trovare. Vedi di<br />

non presentarti proprio quest’anno che sparo prima a te e dopo alle<br />

renne. Piuttosto fai venire Snegurocka, almeno pareggiamo i conti.<br />

Anche se poi alla fine <strong>il</strong> Natale fa comodo a tutti. Feste, negozi chiusi,<br />

mangiate interminab<strong>il</strong>i, lo stare insieme; le uniche a soffrire sono quelle<br />

povere ragazze vestite da “Babbe Natale”, che girano con i pattini e le<br />

minigonne. Brrr! Maledetto sistema, mi ha detto una persona importante.<br />

Vallo a spiegare a tutti…<br />

COLLE MATTIA-ROMA TERMINI<br />

05.29 - 06.17* - 06.41 - 07.11° -<br />

07.19 - 07.52- 08.13* - 08.54 -<br />

10.57* - 12.17 -14.09* - 15.17* -<br />

16.23* - 16.55* - 17.48° - 18.17 -<br />

18.35°- 19.11 - 19.35° - 20.12-<br />

20.35° - 21.19* - 21.47° - 22.08* -<br />

23,.13<br />

ROMA TERMINI-COLLE MATTIA<br />

05.15°- 5.34 - 06.25 - 06.45 -<br />

07.25*- 08.25* - 09.20 - 10.20* -<br />

12.20 - 12.47 solo fest - 13.20 -<br />

14.20 - 15.00°- 16.00 - 15.20* -<br />

16.20 - 17.00° - 17.20 - 18.00° -<br />

18.20 - 19.00° - 19.20 - 20.25* -<br />

21.20* - 22.20* * anche festivo<br />

° no <strong>il</strong> sabato<br />

TRENI<br />

tutti gli orari sono consultab<strong>il</strong>i sul sito www.trenitalia.com<br />

41<br />

FRASCATI-ROMA TERMINI<br />

05.10 - 06.26 - 07.30 -<br />

08.29* - 09.29 - 10.34*° -<br />

12.29* - 13.48 - 14.29* -<br />

15.29 - 16.29* - 17.29 -<br />

18.29* - 19.29 - 20.46* -<br />

21.35 - 22.29°<br />

ROMA TERMINI-FRASCATI<br />

03.38°° - 05.47 - 06.32-<br />

07.32* - 08.25 solo sab. -<br />

08.42 no sab - 08.37 solo sab.<br />

- 09.52*- 11.52* - 12.52 -<br />

13.52*- 14.52 -15.52*-<br />

16.52- 17.52* -18.52-<br />

19.52*- 20.52 - 21.52<br />

*anche festivo/ °cambio Ciampino<br />

°°part. Rm Tib e cambio Ciampino<br />

ALBANO LAZIALE- ROMA TERMINI<br />

05.54 °- 06.32- 07.02 - 07.39 - 08.20 # - 10.19 - 10.23 + - 11.19 - 13.35<br />

# - 14.20 - 15.24# - 15.20 - 16.20 - 17.24# - 17.20- 18.20 - 19.20 -<br />

19.24# - 20.20 - 21.24# - 21.20 - 22.13<br />

ROMA TERMINI- ALBANO LAZIALE<br />

05.39 - 07.20 # - 08.37 # - 10.00 - 10.20° -12.10 # - 13.06 - 14.06 #<br />

- 15.06 - 16.06 # - 17.06 - 18.06 # - 19.06 - 20.06 # - 21.06<br />

ZAGAROLO- ROMA TERMINI<br />

05.22 *- 06.07 - 06.31*- 06.46 - 07.01(*) (**) - 07.09 * - 07.24 - 07.42<br />

* - 08.03 -08.48 * - 09.10* - 10.48 - 11.53 - 12.07 * - 13.59* -<br />

14.02+ - 14.49 - 15.07* - 16.16 -16.46 - 17.10 * - 17.25(*)(**) -<br />

17.52 - 18.07 *- 18.25(*) (**) -18.49 - 19.00 *- 19.38 (*) (**) - 20.02 *-<br />

20.25(*) (**) - 21.09 - 21.37 (*) (**) - 21.58 - 23.03 *<br />

ROMA TERMINI- ZAGAROLO<br />

05.15(*) (**) - 05.34* - 06.25 - 06.45 * - 07.25 -07.54 * - 08.25 -<br />

09.20 * - 10.20 - 12.20* - 12.47 - 13.20 * - 13.42 - 14.20 * - 14.47 -<br />

15.00 (*) (**) - 15.20 - 16.00 (*) (**) - 16.15 * -16.20 * - 16.47 -<br />

17.00(*) (**) - 17.20 * - 17.47 - 18.00 (*) (**)- 18.20 * - 18.47 - 19.00(*)<br />

(**) - 19.20 * -19.47 - 20.25 - 21.20 - 22.20<br />

* Esclusa Domenica - ** Escluso Sabato - ° Cambio a Ciampino - #<br />

Anche Festivi - + Solo Festivi<br />

Il <strong>Catone</strong> non è responsab<strong>il</strong>e di variazioni degli orari o delle corse mancate.


catone dicembre gennaio 2009 marco:CATONE 05/03/2010 13.54 Pagina 42<br />

42 BUSSSS BUSSSS 43<br />

tutti gli orari sono in vigore fino al 23/12/09 al 6/01/10 dal 7/01/10<br />

orari invernali normali e sono scaricab<strong>il</strong>i su www.cotralspa.it<br />

da ROMA a ROCCA PRIORA da ROCCA PRIORA a ROMA<br />

6.00 (l/s) - 6.25 (l/s) - 7.00 (l/s) - 07.30 5.00 (l/s) - 5.30 (l/s) - 5.50 (l/s) - 6.10<br />

(l/s)- 8.00 (l/s) - 8.30 (l/s)- 9.00 (l/s) - (l/s)- 6.30 (l/s)- 6.55 (l/s)- 7.25 (l/v-<br />

9.45 (l/s) -10.20 (l/s) - 11.00 (l/v- tv) - tv)- 7.30 (l/s) - 7.50 (l/s)- 8.00 (l/s) -<br />

11.20 (l/s)- 11.50 (l/s) - 12.10 (l/s)- 8.35 (l/s) - 9.00 (l/s) - 9.30 (l/s)-10.30<br />

12.50 (l/s) -13.20 (l/s) -13.45 (l/s) - (l/s)- 11.30 (l/s)- 12.20 (l/s)- 13.05 (l/s)-<br />

14.10 (l/s) -14.30 (l/s)- 14.30 (l/s bu 13.30 (l/s)-14.00 (l/s)- 14.45 (l/s)- 15.25<br />

NO MPC)- 14.50 (l/v da tv)- 15.20 (l/s) (l/s) - 16.10 (l/s ) -16.25 (l/s gf -bu) -<br />

- 15.50 (l/s) -16.20 (l/s) -16.50 (l/s)- 17.00 (l/s) -17.50 (l/s) - 18.45 (l/v tv) -<br />

17.00 (l/s gf NO MPC) - 17.20 (l/s)-<br />

17.45 (l/v da tv)- 18.15 (l/s)- 18.50<br />

19.30 (l/s bu)- 20.00 (l/s)- 21.30 (l/s)<br />

(l/s)- 19.15 (l/s)- 19.40 (l/s)- 20.20 (l/s)-<br />

21.00 (l/s)- 21.45 (l/s)- 22.50 (l/s)<br />

DOMENICA E FESTIVI :<br />

07.00- 08.30- 10.00- 11.30- 13.00-<br />

14.30- 16.00- 17.30- 18.15- 19.00-<br />

19.45- 20.30- 22.00- 22.30<br />

DOMENICA E FESTIVI:<br />

06.00- 07.00- 08.00- 08.45- 09.30-<br />

10.30- 12.00- 13.30- 15.00- 16.30-<br />

18.00- 19.00- 20.00 - 21.00- 21.30<br />

l/s = Si effettua dal lunedì al sabato - l/v = Si effettua dal lunedì al venerdì<br />

frs =l Frascati - gf = Grottaferrata - tv = Tor Vergata bu = Buero, no MPC<br />

tempo di percorrenza: 40 minuti circa l’intera corsa<br />

da COLONNA a FRASCATI<br />

6.20 (l/v)- 6.30 (l/s)- 14.30 (l/s) - orari non festivi<br />

da FRASCATI a COLONNA<br />

6.40 (l/s)- 10.30(l/s)- 13.40 (l/s)- 16.30 (l/s)17.00(festivo)- 20.00 (l/s)<br />

da VELLETRI (stazione) a FRASCATI (comune)<br />

6.25 - 7.05 - 7.40 - 8.10 - 8.55 - 9.45 - 10.25 - 11.10 - 12.10* - 12.45 (per Nemi)<br />

- 12.55- 13.35 - 14.30 - 15.15 - 15.55- 16.35 - 17.05 - 17.40* - 17.45**-<br />

18.10**(per Nemi)- 18.40 - 19.35<br />

da FRASCATI (comune) a VELLETRI (stazione)<br />

7.00 - 7.45 - 8.20 (per Rocca di Papa) - 8.50*- 9.00** - 9.45 - 10.15 - 11.05 -<br />

12.00- 12.45 - 14.15 - 14.35 (per Rocca di Papa) - 14.50 - 16.00 - 16.40 - 17.05<br />

- 17.50 - 18.30 - 19.15 - 19.20* (per Rocca di Papa) - 19.50<br />

linea Genzano, Ariccia, Albano, Castel gandolfo, Marino, Grottaferrata dal lunedì<br />

al sabato<br />

* Escluso SAB - ** Si effettua solo di SAB<br />

Bus da Cocciano a Tor Vergata<br />

6.40 - 7.25 - 8.55 - 11.30 - 13.00 - 14.00 -15.00 - 16.50<br />

da via La Malfa a Policlinico di Tor Vergata - Passa a p. Marconi 10’ dopo<br />

la partenza e da stazione Fs di T. Vergata dopo 20’<br />

Ritorno: 7.15 - 9.30 - 12.05 - 13.35 - 14.35 - 15.35 - 17.35<br />

(passa da Stazione Tor Vergata dopo 15’, da p. Marconi dopo 20’)<br />

Da Cocciano via La Malfa a Stazione Tor Vergata:<br />

6.05 - 6.40 - 7.25 - 8.55 - 11.30 - 13.00 - 14.00 - 15.00- 16.50<br />

Ritorno: 6.20 - 7.30 - 9.45 - 12.20 - 13.45 - 14.45 - 15.45 - 17.40<br />

da PALESTRINA a ROMAanagnina<br />

5.10 - 5.19 - 5.50* - 6.00* - 6.15 - 6.20<br />

- 6.29* - 6.45* - 6.50 - 7.20 - 7.45-<br />

7.45* - 7.50 - 8.00 - 8.20 - 8.30* - 8.40<br />

- 9.20 - 9.50 - 10.10* - 10.55 - 11.20*<br />

- 12.05* - 12.30 - 12.35* - 13.05* -<br />

13.15 - 13.25* - 13.45 - 13.50 - 14.00*<br />

- 14.20 - 14.25* - 14.50 - 14.50* -<br />

15.33 - 15.40 - 15.55 - 16.40* - 17.10<br />

- 17.25 - 17.50* - 18.40* -18.40** -<br />

19.35 - 20.20 - 21.25<br />

FESTIVI<br />

5.30 - 5.55 - 7.45 - 7.50 - 10.00 -<br />

11.15 - 12.35 - 14.30 - 15.50 - 16.50 -<br />

18.20 -19.20 - 20.25 - 21.20<br />

linea San Cesareo, Tor Vergata - partenza<br />

via degli Arcioni<br />

da PALESTRINA via degli Arcioni a<br />

ROMA Ponte Mammolo<br />

5.25* - 5.25- 5.35 - 6.10* - 6.15* - 6.20<br />

- 6.55 - 7.15 - 7.35 - 8.55 - 11.00 -<br />

12.35 - 13.30 - 14.00* - 14.15* - 14.30<br />

- 15.10* - 15.30 - 16.35 - 17.30 - 19.05<br />

FESTIVI 7.05 - 9.20 - 16.40 - 18.40<br />

da PALESTRINA via Togliatti<br />

a ROMA ponte Mammolo<br />

5.38 - 6. 13* - 6.23 - 7.18 - 8.58 -<br />

11.03 - 12.38 - 13.33 - 14.33 - 15.13*<br />

- 15.33 - 16.38 - 17.33 - 19.08<br />

FESTIVO: 16.43<br />

linea Osteria Osa - Gra Prenestina -<br />

Roma via Togliatti<br />

da VELLETRI a ROMA Laurentina metro B<br />

5.55* - 6.15 - 6.35 (no festivo)<br />

da ROMA Laurentina metro B a VELLETRI<br />

14.40 - 16.40* - 17.40* - 18.30*<br />

Linea Genzano, Ariccia, Albano, Ciampino, Gra.<br />

da ROMAanagnina a PALESTRINA<br />

6.15 - 6.40 - 7.00 - 7.05 - 7.40 - 8.05<br />

- 8.40 - 9.10 - 9.45 - 10.15 - 10.45 -<br />

11.35 - 11.40 - 11.55* - 12.15* - 12. 40<br />

- 12.55**- 12.55 - 13.20* - 13.35 -<br />

13.40 -13.55*- 14.15* - 14.20* - 14.35<br />

- 14.55 - 15.45 - 16.05* - 16.15 -<br />

16.25* - 16.30 - 16.50* - 17.25 - 17.30*<br />

- 17.45* - 17.55* - 18.15 - 19.05 -<br />

19.30 - 19.55 - 20.30* - 21.05 - 21.20<br />

- 22.00 - 23.05<br />

FESTIVI<br />

7.15 - 7.45 - 9.30 - 9.55 - 11.30 - 13.00<br />

- 14.30 - 15.45 - 17.15 - 17.45 - 18.15<br />

- 20.00 - 20.45 - 21.45 - 22.30<br />

linea Tor Vergata - San Cesareo, arrivo<br />

via degli Arcioni<br />

da ROMA Ponte Mammolo<br />

a PALESTRINA via degli Arcioni<br />

7.00 - 8.15* - 9.15 - 10.15 - 11.20* -<br />

12.00 - 12.50 - 13.50 - 14.25* - 14.40<br />

- 16.05* - 16.35* - 16.45 - 17.15* -<br />

17.45 - 18.15 - 18.45 - 19.25 - 20.35<br />

FESTIVI 8.30 - 10.00 - 11.00 - 18.30<br />

- 20.45<br />

da PALESTRINA A FRASCATI<br />

7.10 - 13.10<br />

da FRASCATI A PALESTRINA<br />

8.12 - 14.02<br />

linea Zagarolo, S.Cesareo, Monte<br />

Compatri, Monte Porzio<br />

* Escluso Sab ** Si effettua Sab<br />

Il <strong>Catone</strong> non è responsab<strong>il</strong>e<br />

di variazioni degli<br />

orari o delle corse mancate.<br />

da VELLETRI a ROMA anagnina<br />

4.15 - 4.55 - 5.10 - 5.25 - 6.00 - 6.10 - 6.15 - 6.20 - 6.25 - 6.35 - 6.45 -<br />

6.55 - 7.05 - 7.15 - 7.25 (solo SAB)- 7.35* - 8.05 - 8.15 - 8.25 - 8.45 - 9.10<br />

- 9.25 - 9.55 - 10.25 - 10.45 - 11.20 - 11.30 - 11.50 - 12.05 - 12.25 - 12.40<br />

- 12.55 - 13.10* - 13.25 - 13.40** - 13.45* - 13.55 - 14.25 - 14.30 - 14.35<br />

- 14.55 - 15.15 - 15.50* - 15.55 - 16.15 - 16.30 - 17.05 - 17.50 (solo SAB)<br />

- 18.00* - 18.15 - 18.30* - 18.40 - 19.25 - 20.15 - 20.55 - 21.55<br />

FESTIVI: 5.25 - 6.00 - 6.55 - 7.25 - 7.55 - 8.25 - 8.55 - 9.25 - 9.55 - 10.25<br />

- 11.00 - 11.55 - 12.55 - 13.55 - 14.55 - 15.20 - 16.00- 16.25 - 16.55 -<br />

17.25 - 17.55 - 18.25 - 18.55 - 19.55 - 20.55 - 21 .55 (subaugusta feriale<br />

e festivo 23.00)<br />

Linea Genzano, Ariccia, Albano, S,Maria Mole, Ciampino<br />

da ROMA anagnina a VELLETRI<br />

5.15 - 6.00 - 6.25 - 6.50 - 7.00 - 7.15 - 7.30 - 8.00 - 8.30 - 9.00 - 9.30 -<br />

9.45 - 10.00 - 10.20 - 10.40 - 11.00 - 11.30 - 11.50 - 12.10 - 12.45 - 13.00<br />

- 13.10 - 13.20 - 13.45 - 14.00 - 14.15 - 14.30 - 14.45 - 15.00 - 15.30 -<br />

15.45 - 16.00 - 16.15* - 16.30 - 16.45 - 17.00* - 17.30 - 17.40 - 18.00 -<br />

18.15 - 18.40 - 19.00 *- 19.15 - 19.30* - 19.40* - 20.00 - 20.10* - 20.30 -<br />

21.10 - 21.40- 22.10 - 23.15<br />

FESTIVI: 6.40 - 7.40 - 8.30 - 9.00 - 9.30 - 10.00 - 10.30 - 11.00 - 11.30 -<br />

12.05 - 12.40 - 13.35 - 14.50 - 15.40 - 16.30 - 17.00 - 17.30 - 18.00 - 18.30<br />

- 19.00 - 19.30 - 19.50 - 20.50 - 21.40- 22.40 - 23.40 (subaugusta feriale<br />

e festivo 00.25) * Escluso SAB - ** Si effettua SAB


catone dicembre gennaio 2009 marco:CATONE 05/03/2010 13.54 Pagina 44<br />

44<br />

Carnevali<br />

Farmacia<br />

Ghelfi<br />

San N<strong>il</strong>o<br />

Farmacia<br />

FARMACIE NUMERI<br />

grottaferrata<br />

Piazza Vittime<br />

Del Fascismo, 15<br />

Via G. Quattrucci,<br />

15<br />

Corso Del<br />

Popolo, 7<br />

Viale S. N<strong>il</strong>o,<br />

73/75<br />

06-9459218 dal 09.01.2010<br />

al 15.01.2010<br />

06-94546447 dal 16.01.2010<br />

al 22.01.2010<br />

06-9411660<br />

06 9459317<br />

dal 26.12.2009<br />

al 01.01.2010<br />

06-94546389 dal 02.01.2010<br />

al 08.01.2010<br />

Via V. Veneto, 50 06-9459926 dal 23.01.2010<br />

al 29.01.2010<br />

Servizio Notturne Comunale piazza Garibaldi, 53 Marino - 06-9386794<br />

Aramini<br />

Carafa<br />

Comunale<br />

Marini<br />

Spaziani<br />

Polinari<br />

Califano<br />

Costanzo<br />

Comunale<br />

Giannini<br />

Mayro<br />

Subrizi<br />

frascati<br />

Piazza Gesù, 13 06-9420141 dal 23.01.2010<br />

al 29.01.2010<br />

Via Matteotti, 7 06-9417273 dal 02.01.2010<br />

al 07.01.2010<br />

Piazza San<br />

Pietro,<br />

Via Marini<br />

Francesco, 1<br />

06-9420265 dal 16.01.2010<br />

al 22.01.2010<br />

06-94298075 dal 08.01.2010<br />

al 15.01.2010<br />

Via Coccei, 2 06-9426333 dal 16.01.2010<br />

al 22.01.2010<br />

Via degli Olmi,<br />

77-Rocca Priora<br />

P.za V. Emanuele<br />

6 - Colonna<br />

Via Frascati, 19<br />

Monte Porzio<br />

Tuscolana Km<br />

27,900 Rocca Pr.<br />

Cas<strong>il</strong>ina Km 23,400<br />

Laghetto<br />

06-9470006 dal 26.12.2009<br />

al 01.01.2010<br />

06-9438023 dal 16.01.2010<br />

al 22.01.2010<br />

06-9449657<br />

06-9447238<br />

P.za Mastrofini,<br />

25 Monte Comp. 06-9485030<br />

P.za Borghese, 3<br />

Monte Porzio<br />

dal 09.01.2010<br />

al 15.01.2010<br />

06-9406451 dal 19.12.2009<br />

al 25.12.2009<br />

06-9476192 dal 23.01.2010<br />

al 29.01.2010<br />

06-9449010<br />

dal 30.01.2010<br />

al 05.02.2010<br />

dal 02.01.2010<br />

al 08.01.2010<br />

Comune di Albano: Corso Matteotti, 117<br />

Comune di Ariccia: Piazza San Nicola<br />

Comune di Colonna: P.zza V. Emanuele II<br />

Comune di Frascati: P.zza G. Marconi 3<br />

Comune di Genzano: Via I. Belardi, 81<br />

Comune di Grottaferrata: P.zza E. Conti<br />

Comune di Marino: L.go Palazzo Colonna, 1<br />

Comune di Monte Compatri: P. Mercato, 1<br />

Comune di Monte Porzio: Via Roma, 5<br />

Comune di Nemi: P.zza del Municipio, 9<br />

Comune di Palestrina: Via del Tempio, 1<br />

Comune di Rocca di Papa: Corso Costituente, 26<br />

Comune di Rocca Priora: P.zza Umberto, 1<br />

Comune di San Cesareo: P.le dell'Autonomia, 1<br />

Comune di Zagarolo: P.zza G. Marconi, 2<br />

Prenotazioni CUP<br />

Sistema Bibliotecario Castelli Romani<br />

Ospedale S. Sebastiano di Frascati<br />

Ospedale S. Giuseppe di Albano<br />

Ospedale San Giuseppe di Marino<br />

Policlinico Tor Vergata<br />

Enel - Segnalazione guasti<br />

Italgas - Guasti e Dispersioni<br />

Acea Ato 2: Via A. Mancini 5 Frascati<br />

Carabinieri Gruppo Frascati<br />

Commissariato di PS di Frascati<br />

Agenzia delle Entrate di Frascati<br />

Centro per l'Impiego<br />

Casa dell’associazionismo e del Volontariato<br />

Comunità Montana Castelli romani e prenestini<br />

Cinema Multisala “Politeama” - Frascati<br />

CO.TRA.L. Roma 800.150008 - Anagnina:<br />

Drogatel:<br />

Farmacia notturna Frascati<br />

Aeroporto Ciampino<br />

Centro Servizi per l’Immigrazione<br />

ASL ROMA H direzione sanitaria<br />

Parco Regionale dei Castelli Romani<br />

Croce Rossa Ambulanza<br />

Caaf Cg<strong>il</strong><br />

Vig<strong>il</strong>i del Fuoco - Frascati<br />

Vig<strong>il</strong>i del Fuoco – Velletri<br />

Protezione Civ<strong>il</strong>e Regionale<br />

45<br />

06.93295224<br />

06.934851<br />

06.9473101<br />

06.941841<br />

06.937111<br />

06.945401679<br />

06.936621<br />

06.94780403<br />

06.942831<br />

06.9365011<br />

6.95302201<br />

06.9428611<br />

06.942841<br />

06.958981<br />

06.957691<br />

80.33.33<br />

06.93956063<br />

06.94041<br />

06.932.71<br />

06.93293032<br />

06.20901<br />

803500<br />

800.900999<br />

800 130330<br />

06 9416966<br />

06.9428671<br />

06.9401931<br />

06.94015468<br />

06.9472237<br />

06.9470820<br />

06.9401705<br />

06.7222153<br />

167-016600<br />

06.65951<br />

06 94298100<br />

06.93271<br />

06.9479931<br />

06.9447388<br />

06.941.76.84<br />

06.9420000<br />

06 9630120<br />

347.2779690<br />

803 555


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46 calendario calendario 47<br />

dicembre - gennaio<br />

gennaio<br />

29<br />

29<br />

1<br />

2<br />

3<br />

5<br />

fino al 3 gennaio<br />

La materia dello sguardo - personale di Roberta Coni<br />

Scuderie Aldobrandini - Frascati<br />

fino al 6 gennaio<br />

'Settantacinquecielle'- Mostra fotografica<br />

Compagnucci<br />

Museo Diffuso del Vino –Monte Porzio <strong>Catone</strong><br />

fino al 31 gennaio<br />

Futurismo romano.<br />

V<strong>il</strong>la Mondragone - Monte Porzio <strong>Catone</strong><br />

fino al 28 febbraio<br />

Mostra di arte contemporanea<br />

CIAC - Castello Colonna di Genazzano<br />

fino al 6 gennaio<br />

di Stefano<br />

Plastici in movimento, giocattoli, presepe artigianale<br />

Ferrovia Museo della Stazione di Colonna<br />

(SAN CESAREO) - Colonna<br />

ore 22<br />

Innuendo - tributo Queen<br />

Geronimo's Pub (SANTA MARIA DELLE MOLE) - Marino<br />

ore 22<br />

Happy 2010 con U2 Celebration<br />

Geronimo's Pub (SANTA MARIA DELLE MOLE) - Marino<br />

dalle 9 alle 2 di notte<br />

Aperitivo con mostra su Totò<br />

Vinoteca Trinca –Frascati<br />

ore 18<br />

Concerto di Capodanno<br />

Sala degli Svizzeri di V<strong>il</strong>la Mondragone – Monte Porzio <strong>Catone</strong><br />

e 3 gennaio<br />

ore 21 e 18,30<br />

“Assemblea Condominiale”<br />

Auditorium Pierluigi - Palestrina<br />

dalle 9 alle 20<br />

Mostra-Mercato di Arte Contemporanea<br />

Via Mentana- Frascati<br />

5 gennaio<br />

“L’opera a teatro”<br />

Teatro Capocroce – Frascati<br />

ore 18<br />

“Swing e Sing”<br />

Teatro Comunale 'Gian Lorenzo Bernini' - Ariccia<br />

Nuove aperture del complesso monumentale<br />

V<strong>il</strong>la Imperiale<br />

V<strong>il</strong>la di Adriano - Palestrina<br />

Trenino delle meraviglie<br />

Vie cittadine e Piazza Tommaso Frasconi - Genzano<br />

ore 21.15<br />

“Motel Woodstock”<br />

Centro Culturale Laghetto - Montecompatri<br />

ore 17.45<br />

Conferenza 'Gomorra' di R. Saviano<br />

Sede Pro Loco - Ciampino<br />

ore 18<br />

Rassegna di Gruppi Jazz dell’Ateneo - Auditorium 'E.<br />

Morricone' della Facoltà di Lettere e F<strong>il</strong>osofia – Tor vergata<br />

ore 17<br />

'La morte a Venezia' (1912) di Thomas Mann -<br />

Museo Archeologico di V<strong>il</strong>la Ferrajoli - Albano<br />

ore18<br />

Ensemble giovan<strong>il</strong>e di Roma: Gershwin e Copland<br />

Auditorium 'E. Morricone' della Facoltà di Lettere e F<strong>il</strong>osofia<br />

Tor Vergata<br />

ore 22<br />

Freska night: serata reggae/ska<br />

Stazione Birra (Morena) – Ciampino<br />

“Black out! Personaggi e contropersonaggi”<br />

Teatro V<strong>il</strong>la Sora - Frascati<br />

ore 18<br />

A Frederic Chopin - nel bicentenario della nascita<br />

Chiesa S. Maria della Rotonda – Albano<br />

ore 18<br />

Giornata della Memoria: Oratorio Auschwitz<br />

Teatro Comunale 'Gian Lorenzo Bernini' – Ariccia<br />

Il <strong>Catone</strong> non è responsab<strong>il</strong>e per eventuali cambiamenti nelle date e negli orari degli<br />

appuntamenti segnalati. Le informazioni pubblicate sono state riportate sulla base di<br />

quanto a conoscenza della redazione prima della chiusura delle pagine in tipografia.<br />

6<br />

12<br />

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