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catone dicembre gennaio 2009 marco:CATONE 05/03/2010 13.54 Pagina 1<br />
<strong>il</strong> <strong>Catone</strong><br />
<strong>il</strong>catone@libero.it<br />
NUMERO 9 ANNO 1<br />
www.<strong>il</strong>refuso.com<br />
VERDE<br />
NATAL<br />
i portafogli sono a secco,<br />
le piante anche,<br />
mentre a Copenaghen si fa Clima<br />
ai Castelli si torna al Banco dei Pegni<br />
DICEMBRE -GENNAIO 2010<br />
distribuzione gratuita
catone dicembre gennaio 2009 marco:CATONE 05/03/2010 13.54 Pagina 2<br />
Primo<br />
piano fronte del no<br />
4<br />
La valle<br />
che scotta<br />
Primo<br />
piano<br />
6-7<br />
Primo<br />
piano i comitati contro<br />
8<br />
cronaca<br />
sosta salata<br />
14<br />
cronaca Mpc, delusione<br />
17<br />
speciale<br />
Verde Natal 21<br />
cultura strenne<br />
30-33 cultura<br />
Mondragone<br />
arte e musica<br />
29 e 37<br />
cantapor<br />
cellino ‘o presepio<br />
40<br />
daybyday<br />
46<br />
agenda<br />
direttore responsab<strong>il</strong>e<br />
Paola Bolaffio<br />
capo redattore<br />
Ilaria Romano<br />
progetto grafico<br />
Marco Morici<br />
in copertina: Tribunale di Velletri<br />
foto di Paola Bolaffio<br />
redazione:<br />
via dei Mattei, 11B<br />
00030 Colonna<br />
tel. 06.943.400.43<br />
<strong>il</strong>catone@libero.it<br />
resp. amm.<br />
Miriam Trobbiani<br />
pubblicità<br />
ass. pro. soc. “<strong>il</strong> <strong>Refuso</strong>”<br />
info@<strong>il</strong>refuso.com<br />
sponsor<br />
Ernesto Stacchiola<br />
stacchiola@<strong>il</strong>refuso.com<br />
www.<strong>il</strong>refuso.com<br />
sito a cura di Massimo Pastori<br />
registrazione n. 4/09 del 3/2/09<br />
presso <strong>il</strong> Tribunale di Velletri<br />
chiuso in tipografia <strong>il</strong> 17.12.2009.<br />
Tutti i diritti sono riservati.<br />
Vietata la riproduzione anche<br />
parziale.<br />
edito da<br />
via B. di Pontegrande 7b<br />
Monte Porzio C.<br />
Tanti aug... no vabbè<br />
Verde Natale, avrebbe dovuto essere<br />
quello del 2009 post Copenaghen.<br />
Verde dopo <strong>il</strong> Nobel ad Obama, verde<br />
per necessità del pianeta, verde perché<br />
non abbiamo alternative se non la<br />
marcia indietro. Eppure in<br />
Danimarca, dove <strong>il</strong> ministro cinese<br />
Zhenhua Xie ha criticato l’offerta di<br />
Obama di tagliare le emissioni del<br />
17% entro <strong>il</strong> 2020 (ovvero 1/5 di<br />
quanto dovrà fare l’Europa), dove diffic<strong>il</strong>mente<br />
si spera di arrivare ad un<br />
accordo che sia vincolante per i paesi<br />
più inquinanti, e dove <strong>il</strong> sindaco<br />
Alemanno annuncia un piano farlocco<br />
per una altrettanto farlocca città sostenib<strong>il</strong>e,<br />
c’è aria di fallimento.<br />
Figuriamoci qui da noi.<br />
Mentre si discute di clima e di ambiente,<br />
<strong>il</strong> governo insieme all’Enel individua<br />
i siti per le centrali nucleari e, ancor più<br />
vicino, nell’area tra Castelli e Valle del<br />
Sacco, si fanno passare in sordina<br />
autorizzazioni a scempi ambientali.<br />
Qualcosa per fortuna si muove: un<br />
ancor debole ma sempre più gonfio<br />
fronte del no cerca di combattere contro<br />
<strong>il</strong> cemento, per la tutela delle sue<br />
acque, per la salvaguardia dei boschi e<br />
dei vigneti, contro i veleni degli inceneritori,<br />
per la raccolta differenziata, per<br />
l’energia sostenib<strong>il</strong>e, contro l’inquinamento,<br />
anche acustico, contro <strong>il</strong> razzismo,<br />
per <strong>il</strong> trasporto su ferro... E’ di<br />
questo fronte del no, fatto da gente<br />
comune cui, talvolta, qualche colore<br />
politico si incolla cavalcandone <strong>il</strong> consenso,<br />
quello di cui si occupa la prima<br />
parte di questo <strong>Catone</strong>.<br />
La parte centrale è invece dedicata<br />
all’altra faccia di questo Natale, <strong>il</strong><br />
Natale al Verde, quello della crisi, di<br />
Babbo Natale che va a impegnarsi la<br />
collana della nonna, quello dei<br />
Comuni che parlano di dissesto per<br />
giustificare immob<strong>il</strong>ismo e dei Comuni<br />
che <strong>il</strong> dissesto ce l’hanno certificato ma<br />
si rimboccano le maniche, quello delle<br />
mafie che quando c’è crisi s’ingrassano.<br />
Verde Natale (fallito) e Natale al<br />
Verde (pienamente riuscito) sono dunque<br />
i due f<strong>il</strong>i conduttori di questo<br />
numero. F<strong>il</strong>i tenuti insieme dal segnale<br />
che negli ultimi tempi si fa sempre più<br />
chiaro: per molti è arrivata l’ora di<br />
dire basta.<br />
paola bolaffio<br />
Stampa: TEOS GRAFICA srl, v. sassuolo 00040 Pomezia (RM)<br />
Ogni collaborazione è da intendersi a titolo gratuito. Foto e articoli non verranno restituiti.<br />
A questo numero hanno collaborato: Giulia Attiani, Lara Attiani, Tullio<br />
Berlenghi, Simone Campanella, Marco Caroni, Andrea Cicini, Cucco’s, Daniela<br />
Da M<strong>il</strong>ano, Hélène Duval, Eleonora Fioramonti, Manuel Manchi, Marco<br />
Morici, Mario Mucedola, Gaia Mutti, Ilaria Romano, Ernesto Stacchiola,<br />
Miriam Trobbiani, Lorenzo Vanzo, Lucia Zonfr<strong>il</strong>li<br />
PRIMOpiano<br />
PERCHÉ<br />
3<br />
COPENAGHEN FALLIRÀ<br />
I tempi della comunità internazionale per affrontare i problemi sono<br />
incredib<strong>il</strong>mente lunghi. Più lunghi del tempo che ci sta mettendo<br />
l’umanità a modificare – con le sue attività – gli equ<strong>il</strong>ibri del nostro<br />
pianeta. Equ<strong>il</strong>ibri, badiamo bene, che non bisogna salvaguardare per<br />
rispettare astrattamente <strong>il</strong> nostro “ambiente”, ma, molto più semplicemente,<br />
perché è in gioco la sopravvivenza dell’umanità stessa. Il pianeta,<br />
da parte sua, andrebbe avanti senza problemi anche se la temperatura<br />
dovesse salire di qualche grado.<br />
La vera difficoltà, nell’affrontare la questione, sorge dal fatto che la<br />
comunità internazionale è organizzazione ben più complessa di una<br />
normale società di individui, in cui è sufficiente una norma per imporre<br />
ad ognuno un comportamento virtuoso (magari in Italia non è<br />
esattamente così, ma non è <strong>il</strong> caso di sott<strong>il</strong>izzare). Nella comunità<br />
internazionale non vi è un organismo di governo che possa dettare<br />
delle regole. Le regole vanno concordate tra i singoli attori e devono<br />
essere condivise. E, soprattutto, sono gli stati più forti – soprattutto<br />
sotto l’aspetto economico – a poter influenzare in un senso o nell’altro<br />
i processi decisionali. Il taglio delle emissioni di gas serra – che è<br />
l’argomento di cui si discute dal vertice di Rio de Janeiro del 1992 – è<br />
un impegno che può avere effetti negativi sulle economie dei singoli<br />
stati e nessuno ha troppa voglia di fare da battistrada, poiché potrebbero<br />
essere penalizzate le proprie imprese. Senza contare che non si<br />
può neppure pensare di prescrivere la medesima riduzione percentuale<br />
a stati industrializzati e a stati in via di sv<strong>il</strong>uppo, considerato che<br />
i secondi incidono molto meno sul dato complessivo di sostanze climalteranti<br />
prodotte.<br />
I delegati riuniti a Copenaghen sono ben consapevoli delle difficoltà<br />
e dei problemi, ma un cauto ottimismo aveva accompagnato l’attesa<br />
dell’inizio dei lavori. Due le considerazioni che giustificavano un<br />
atteggiamento fiducioso: l’ormai indiscussa evidenza scientifica della<br />
correlazione tra l’attività antropica e i mutamenti climatici e <strong>il</strong> mutato<br />
quadro politico internazionale, con l’epocale cambio di rotta degli<br />
Stati Uniti che passavano dal pervicace negazionismo dell’era Bush<br />
alla disponib<strong>il</strong>ità all’approfondimento ed al confronto dell’amministrazione<br />
Obama. Ad essi va aggiunto <strong>il</strong> ruolo di stimolo ricoperto<br />
dall’Unione Europea, che ha sempre dedicato grande attenzione alle<br />
politiche ambientali e che, con le conclusioni della Presidenza del<br />
Consiglio Europeo dell’ottobre scorso, ha posto in r<strong>il</strong>ievo l’esigenza<br />
di pervenire – al vertice di Copenaghen – ad un accordo giuridicamente<br />
vincolato che si basi sul protocollo di Kyoto e ne riprenda gli<br />
elementi essenziali.<br />
Purtroppo, però, le buone intenzioni non bastano. E a Copenaghen la<br />
distanza tra i “big” sembra diffic<strong>il</strong>mente colmab<strong>il</strong>e. Al di là dell’ammirevole<br />
sforzo dell’Unione Europea, che ha visto paesi come Francia e<br />
Germania avviare coraggiosamente politiche di sostenib<strong>il</strong>ità ambientale,<br />
<strong>il</strong> nodo principale è da attribuire al braccio di ferro tra USA e<br />
Cina, i due paesi responsab<strong>il</strong>i di circa <strong>il</strong> 40% circa della CO2 emessa a<br />
livello globale (circa 7 m<strong>il</strong>iardi di tonnellate ognuno). Con la piccola<br />
differenza che gli Stati Uniti, con circa 300 m<strong>il</strong>ioni di abitanti, hanno<br />
meno di un quarto della popolazione cinese (1.300 m<strong>il</strong>ioni). Appare<br />
oggettivamente problematico arrivare alla stessa produzione procapite<br />
di CO2 ed è evidente la necessità di raggiungere un compromesso,<br />
come sostiene dall’inizio della conferenza <strong>il</strong> ministro dell’ambiente<br />
danese Connie Hedegaard. Sapendo che è in gioco <strong>il</strong> nostro futuro<br />
bisognerebbe che chi siede intorno al tavolo faccia ricorso a tutto <strong>il</strong><br />
buonsenso di cui dispone. Merce purtroppo rara anche tra i capi di<br />
stato e di governo.<br />
TULLIO BERLENGHI*<br />
*responsab<strong>il</strong>e Commissione Ambiente<br />
Ufficio Legislativo PD della Camera, scrittore.
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4 PRIMOpiano PRIMOpiano 5<br />
L’onda corta del no Semplicemente contro<br />
Se n’è accorto<br />
anche<br />
Maroni, che<br />
ha messo sul<br />
tavolo del<br />
C o n s i g l i o<br />
dei Ministri<br />
le sue proposte<br />
per inasprire<br />
le<br />
misure anticontestazione<br />
(su piazza,<br />
come sul<br />
web). Al di là<br />
del NoBDay e del prossimo appuntamento fiorentino del popolo<br />
viola a gennaio, quello che monta non sembra un’ocenanica onda<br />
anomala, piuttosto una buriana mediterranea, onde corte, alte,<br />
strette, tante. Corrono sul web, dove, a sentire <strong>il</strong> ministro<br />
dell’Interno, “c’è una proliferazione di gruppi che attuano vera e<br />
propria istigazione a delinquere”. Parla dei gruppi, molti finti, che<br />
plaudono <strong>il</strong> lancio della madunina, ma non solo, evidentemente,<br />
visto che è già da tempo che si tenta “in sede parlamentale di introdurre<br />
norme efficaci in tal senso”, ossia nel senso di “individuare<br />
insieme alla polizia postale e ai responsab<strong>il</strong>i dei social network,<br />
soluzioni idonee a tali esigenze”. Sa di censura. Così come sa di<br />
strapotere “l’inasprimento delle misure anticontestazione”.<br />
“Ormai <strong>il</strong> dissenso è diventato un reato”, commenta a caldo l’assessore<br />
all’Ambiente della Regione, <strong>il</strong> castellano Zaratti, parlando dell’intervento<br />
della polizia al corteo degli studenti di qualche giorno<br />
fa”. La febbre sale. E se ne registrano segnali anche nel tranqu<strong>il</strong>lo<br />
quotidiano della nostra provincia. Il comitato No Inceneritore<br />
conta sempre più aderenti e la sua voce è sempre più forte. Nasce<br />
l’associazione Differenzia-ti, che intasa <strong>il</strong> web di sacrosante iniziative<br />
a tutela dell’ambiente, compresi civ<strong>il</strong>issimi e competentissimi<br />
convegni che chiamano a raccolta magistrati, amministratori, forze<br />
dell’ordine, scienziati e cittadini (<strong>il</strong> 18, doveva essere al Tribunale<br />
di Velletri, ma poi la sede è diventata indisponib<strong>il</strong>e, quindi al<br />
Museo Civico Mastroianni di Marino). Quelli di Salviamo <strong>il</strong> Lago<br />
Albano non mollano. Nati da pochi mesi, hanno costruito ormai<br />
una rete cap<strong>il</strong>lare di difensori delle acque nostre che comprende<br />
2322 iscritti. Luca Nardi fa da coordinatore, ma tutti sono attivi su<br />
segnalazioni e denunce sul loro account, da Enrico del Vescovo di<br />
Italia Nostra Castelli, a Angelo Cristofanelli, frascatano dogc, passando<br />
per giornali locali, studenti, musicisti, politici del Pd come<br />
del Pdl, di sinistra come di destra. La Retuvasa, ovvero Rete Tutela<br />
Valle del Sacco, sprizza energia come una centrifuga. Comunicati<br />
gonfi di denunce ben documentate, banchetti e raccolta firme,<br />
interviste anche alle tivvù, per difendere <strong>il</strong> loro territorio offeso da<br />
acque inquinate, tangenziali, gassificatori, bretelle, industrie. Il<br />
comitato per ridurre <strong>il</strong> traffico aereo a Ciampino è addirittura una<br />
“assemblea permanente No Fly”. Nascono comitati antirazzisti,<br />
nascono associazioni che vogliono parlare della tutela del territorio<br />
contro Roma che avanza, gruppi di cittadini che si battono per la<br />
legalità, o che baccagliano contro questa o quella decisione della<br />
giunta comunale. Discussioni e manifesti, incontri ed assemblee.<br />
Per ora le mob<strong>il</strong>itazioni e le manifestazioni sono appannaggio delle<br />
organizzazioni più strutturate (vedi i No Inc, Retuvasa, No Fly).<br />
Qualcuno, come sempre, approfitta dell’onda. Qualcun altro,<br />
come sempre, l’onda se la inventa. Ma qui di onde ce n’è un mare.<br />
E molte sono vere. PAOLA BOLAFFIO<br />
No all’inceneritore di Albano, no all’aeroporto di Ciampino. No alla<br />
discarica di Grottaferrata e no anche al riassetto del Parco dei Castelli<br />
Romani. Il fronte del no d<strong>il</strong>aga, si espande. E travolge tutto e tutti.<br />
Un’onda per lo più trasversale che però, spesso e volentieri, la strumentalizzazione<br />
politica prova ad incanalare lungo una dicotomia rossonero<br />
ormai ampiamente anacronistica ma, purtroppo, ancora sufficientemente<br />
efficace. Il senso di reazione dei cittadini, dopo troppi anni<br />
di immob<strong>il</strong>ismo, di soprusi amministrativi, di disastri ambientali, di<br />
assenza di programmazione è comunque forte. Dal metropolitano allo<br />
strettamente locale. Contro l’inceneritore di Albano <strong>il</strong> fronte dei contrari<br />
è andato montando di mese in mese, raccogliendo anche qualificate<br />
rappresentanze istituzionali, senza che però ancora sia stata messa la<br />
parola fine ad una questione che si trascina da tempo. Di ampiezza<br />
identica, quello che è ormai “l’affaire aeroporto di Ciampino”, affare sì,<br />
se possib<strong>il</strong>e, ancor però più complicato. Perché a fronte di associazioni,<br />
cittadini e processioni di ambientalisti pronti alla parata di scudi contro<br />
la vertiginosa crescita del secondo scalo romano, ad un livello istituzionale<br />
superiore si approda ad un limbo decisionale che tiene evidentemente<br />
conto del forte impatto, occupazionale ed economico ma ancor<br />
più strategico, che l’aeroporto riesce a suscitare. Con buona pace dei cittadini<br />
di Ciampino, Santa Maria delle Mole e Marino, su tutti, che a<br />
contar gli aerei che passano sulle loro teste avrebbero ormai bisogno del<br />
pallottoliere. Ampiamente strumentalizzate le questioni che attengono<br />
al locale in senso stretto: a Frascati chi vuole la ricostruzione della<br />
piscina di via Fausto Cecconi è tutt’ora considerato di destra, chi invece<br />
sposa <strong>il</strong> progetto dell’as<strong>il</strong>o è f<strong>il</strong>o amministrativo e quindi di sinistra.<br />
Chi pensa con la propria testa non può farlo, perché un’etichetta bisogna<br />
comunque cucirsela addosso. Così come chi continua a dire no ad<br />
una mob<strong>il</strong>ità ormai prossima al collasso lungo le direttrici principali<br />
(dalla Tuscolana, all’Anagnina, all’Appia), ma anche in questo caso –<br />
cavalcata dal centrodestra – l’onda ha un colore e quindi sembra quasi<br />
perdere di legittimità. Che dire poi del piano<br />
di riassetto del Parco dei Castelli? E della<br />
riperimetrazione del parco dell’Appia<br />
Antica? In questo caso interessi trasversali,<br />
urbanistica e poteri forti rendono <strong>il</strong> ‘no’ un<br />
crogiuolo di posizioni inestricab<strong>il</strong>i. Ma <strong>il</strong><br />
fronte dei contrari, attraversato dall’onda del<br />
“No B day” che ha lambito anche i Castelli,<br />
penetra pure gli stessi schieramenti politici. E<br />
<strong>il</strong> ‘no’ d<strong>il</strong>aga, dopo aver serpeggiato a lungo<br />
nel Pd frascatano, anche nel Pdl di Monte<br />
Porzio dove l’anima aennina si oppone a<br />
quella forzista. Ma questa, davvero, sarebbe<br />
tutta un’altra storia.<br />
MARCO CARONI
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6 PRIMOpiano<br />
Un mese senz’acqua<br />
“In via cautelativa, con decorrenza<br />
immediata e fino a nuova disposizione<br />
è vietato <strong>il</strong> consumo dell’acqua per<br />
uso umano erogata dall’acquedotto<br />
comunale”. Questo <strong>il</strong> contenuto dell’ordinanza<br />
del Sindaco di Colleferro<br />
datata 30 ottobre 2009.<br />
Per trenta giorni gli abitanti di questa<br />
cittadina a sud di Roma non hanno<br />
potuto usufruire dell’acqua – né per<br />
bere, né per lavarsi – a causa della contaminazione<br />
di un pozzo della rete idrica<br />
comunale. Sembrerebbe un episodio “strano” in pieno terzo m<strong>il</strong>lennio,<br />
ma purtroppo è ancora possib<strong>il</strong>e che la griglia di un pozzo, in questo<br />
caso <strong>il</strong> numero 7, si deteriori e permetta l’inf<strong>il</strong>trazione, a causa di un<br />
terreno ormai saturo, di liquami – escherichiacoli, enterococchi e coliformi<br />
- finiti poi nell’acqua dei rubinetti. Molte le polemiche nate intorno<br />
alla vicenda, scaturite dalla situazione di costante emergenza<br />
ambientale che Colleferro. La paura che l’acqua fosse contaminata da<br />
sostanze chimiche e tossiche è stata in un primo momento reale. Paura<br />
di essere “contagiati”, di aver usufruito di acqua impura.<br />
Fortunatamente, come spiegano dal dipartimento d’igiene della ASL<br />
RmG “si è trattato di un inquinamento microbiologico, che non ha a che<br />
fare con <strong>il</strong> malessere ambientale della Valle del Sacco”.<br />
Dal punto di vista della comunicazione però, forse qualche pecca c’è. Il<br />
primo avviso alla popolazione risale a fine ottobre, ma <strong>il</strong> danno è di<br />
certo avvenuto qualche settimana prima. Questo ritardo nell’allerta è<br />
una delle critiche più dure che la Rete per la Tutela della Valle del<br />
Sacco ha mosso all’amministrazione di Colleferro: “gli avvisi alla cittadinanza<br />
sono stati affissi dopo che i cittadini avevano fatto uso dell’acqua<br />
inquinata per alcuni giorni e con loro anche esercizi commerciali o luoghi<br />
come la piscina, le palestre, i campi di calcio. Inoltre sul sito del comune la<br />
notizia era un breve comunicato inserito tra i festeggiamenti per <strong>il</strong> prossimo<br />
carnevale e altre amenità. Il rischio è stato sottovalutato: i medici di base e le<br />
ASL non sapevano cosa rispondere ai cittadini che esprimevano la propria<br />
preoccupazione”. Tuttavia, dalle f<strong>il</strong>e dell’amministrazione, arriva una<br />
spiegazione a questo ritardo: “esistono dei tempi tecnici tra l’individuazione<br />
del danno, i prelievi e la possib<strong>il</strong>ità di comunicare ai cittadini – dichiara<br />
Vincenzo Stendardo, consigliere d’opposizione di Colleferro – per cui è<br />
normale che ci sia stato uno scarto di tempo tra la scoperta della falda infetta<br />
e la pubblicazione dell’ordinanza. Credo però che, poiché Colleferro è una<br />
cittadina particolare dal punto di vista ambientale, bisognerebbe essere più<br />
che vig<strong>il</strong>i di fronte a un incidente come questo. Le istituzioni locali devono<br />
potenziare la comunicazione con i cittadini: in certe situazioni non bastano<br />
comunicati stampa o manifesti. Bisogna entrare in tutte le case. Anche sfruttando<br />
<strong>il</strong> potere della Rete”.<br />
E in tutte le case è entrata a gran voce la notizia della tornata potab<strong>il</strong>ità<br />
dell’acqua. È <strong>il</strong> 28 novembre. Manifesti, avvisi ed anche qualche megafono.<br />
“Incredib<strong>il</strong>e – dichiarano da ReTuVaSa – quanta risonanza ci sia<br />
stata per la risoluzione dell’emergenza. Perché questo sistema non è<br />
stato usato anche nei giorni precedenti quando tutti si domandavano<br />
cosa si dovesse fare?”. I cittadini, in ogni caso, potranno tornare ad ut<strong>il</strong>izzare<br />
l’acqua e non dovranno pagare la tassa idrica per <strong>il</strong> mese di<br />
novembre (“i 10 euro di sconto promessi – si legge in una nota di quei<br />
giorni firmata ReTuVaSa - sono ridicoli di fronte alla gravità della situazione<br />
e sembrano una presa in giro. La soluzione alternativa è una:<br />
non lavarsi!”).<br />
E adesso? Il pozzo incriminato è stato isolato e si è potenziata la fonte<br />
degli altri pozzi che alimentano Colleferro. Tuttavia <strong>il</strong> problema resta, è<br />
insito nella terra stessa della cittadina. Per questo motivo sia la Asl che<br />
parte del gruppo cons<strong>il</strong>iare di opposizione hanno proposto la creazione<br />
di un nuovo acquedotto sostitutivo della vecchia rete. “Abbiamo anche<br />
avviato una raccolta firme – conclude Stendardo - e presentato una pro-<br />
PRIMOpiano 7<br />
posta di delibera che <strong>il</strong>lustra le reali possib<strong>il</strong>ità (per esempio attraverso<br />
l’ACEA ATO2) di realizzazione dell’acquedotto alternativo. Dobbiamo<br />
trovare nuove falde a cui attingere, lontane dalle rive del fiume… anche perché<br />
<strong>il</strong> terreno della Valle del Sacco è profondamente contaminato e, se stavolta<br />
è andata bene, la prossima inf<strong>il</strong>trazione potrebbe essere davvero dannosa”.<br />
Al momento, dunque, “l’emergenza acqua” sembra risolta ma è indubbio<br />
che quella di Colleferro è una situazione sempre più delicata, le cui<br />
soluzioni sono diffic<strong>il</strong>i da trovare… e anche dall’ “alto” sembrano trovarsi<br />
in difficoltà di fronte a tanti e gravi problemi.<br />
ELEONORA FIORAMONTI<br />
La valle che scotta<br />
16 febbraio 2009. L’On. Ermete Realacci e l’On. Renzo Carella presentano<br />
una interrogazione parlamentare ai Ministri dell’Ambiente,<br />
delle Politiche Sociali, dell’Economia e delle Politiche Agricole.<br />
16 dicembre 2009. Sono passati 10 mesi e quell’interrogazione non ha<br />
ancora ricevuto una cenno di risposta. Due i solleciti protocollati dagli<br />
stessi deputati (a giugno e ad ottobre), ma di repliche da parte di almeno<br />
uno dei quattro Ministeri nemmeno l’ombra.<br />
Cosa ci sarà di così scottante, di così spinoso, nel contenuto di questa<br />
interrogazione? Le sei pagine dell’atto descrivono nei dettagli una delle<br />
più importanti emergenze ambientali della nostra regione - l’inquinamento<br />
della Valle del Sacco - ripercorrendo le tappe di un lungo<br />
iter – dagli anni ’50 - di analisi, ricerche, processi e dati che portano a<br />
molte domande... o forse ad una soltanto: perché? I fattori che hanno<br />
contribuito a creare questa disastrosa situazione sono diversi e vanno<br />
dalla grande pressione antropica che ricade sul fiume Sacco (ben 52 i<br />
comuni che consegnano i loro scarichi in questo corso d’acqua e nei sui<br />
affluenti) ai numerosi scarichi industriali che contaminano le acque<br />
dello stesso fiume (e l’aria), al crescente abusivismo ed<strong>il</strong>izio che caratterizza<br />
<strong>il</strong> territorio. Nel corso dei decenni l’inquinamento acquifero si è<br />
insediato anche nel terreno circostante contaminando in questo modo<br />
terreni, raccolti e pascoli. Tutti questi fattori si sono poi trasferiti dall’acqua,<br />
dalla terra e dall’aria direttamente all’uomo, causando malattie,<br />
infezioni e morti. L’interrogazione parlamentare però parte da un dato<br />
quanto mai attuale: uno studio della ASL RM/E nel 2008 ha dimostrato<br />
che un numero elevato di persone che vivono o lavorano<br />
nell’area della Valle del Sacco presentano nel sangue livelli superiori<br />
alla media di beta esaclorocicloesano, un fitofarmaco bandito<br />
perché potenzialmente nocivo per la salute umana e animale e altamente<br />
inquinante. Questa sostanza non può essere espulsa con fac<strong>il</strong>ità dall’organismo,<br />
forse solamente dalle donne in allattamento, e quindi, di<br />
conseguenza, trasmessa ai figli. Sembra fin troppo evidente che non si<br />
tratta di una scoperta dell’ultim’ora. Già nel 1977 vennero condotte<br />
delle indagini epidemiologiche che evidenziavano questo stesso stato<br />
di cose. Indagini non pubblicizzate e che, di fatto, hanno celato per trent’anni<br />
la realtà e peggiorato le condizioni di vita degli abitanti della zona.<br />
Perché nonostante le indagini compiute, nonostante <strong>il</strong> processo e la<br />
condanna di una delle fabbriche più inquinanti della zona - la Snia Bpd,<br />
per aver smaltito rifiuti in maniera <strong>il</strong>legale - non si è proceduto ad una<br />
bonifica concreta e costante del territorio? Per anni rifiuti tossici<br />
sono stati bruciati senza una logica, a volte sono stati scaricati nelle<br />
acque, a volte sotterrati. Oggi su quei terreni sorgono abitazioni, giocano<br />
dei bambini, vengono coltivati degli orti, pascolano delle greggi.<br />
Perché tutti sanno ma nessuno si assume la responsab<strong>il</strong>ità di risolvere<br />
effettivamente l’emergenza? A che punto è la bonifica avviata nel 2005?<br />
Ed oggi, alla luce di questi nuovi dati allarmanti perché non darsi una<br />
mossa?<br />
E’ questo quello che l’interrogazione chiede da dieci mesi a quattro<br />
Ministri che però si nascondono dietro un imbarazzante s<strong>il</strong>enzio. Forse<br />
l’argomento trattato non è meritevole della loro attenzione? EF
catone dicembre gennaio 2009 marco:CATONE 05/03/2010 13.54 Pagina 8<br />
8 PRIMOpiano<br />
PRIMOpiano<br />
Fronte comune Inceneritore: coro per la sospensione<br />
Il vecchio edificio della facoltà di<br />
Fisica della Sapienza ha ospitato, <strong>il</strong><br />
3 dicembre, l’assemblea pubblica<br />
organizzata dal coordinamento<br />
contro l’inceneritore di Albano,<br />
introdotta da Gino Del Ferraro e<br />
Daniele Castri, alla quale hanno<br />
partecipato Alfonso De Stefano e<br />
F<strong>il</strong>ippo Valenti per la città di<br />
Apr<strong>il</strong>ia, Daniele Picerno in rappresentanza<br />
dell’Assemblea permanente<br />
No Fly di Ciampino, i rappresentanti<br />
del comitato di Malagrotta, Alfredo Spagna per la<br />
ReteNoPonte, e la conclusione di Giorgio Ferrari per <strong>il</strong> comitato antinucleare<br />
salute-ambiente-energia. Nell’incontro si è ripercorso l’iter<br />
giuridico-istituzionale dell’impianto che dovrebbe sorgere in seguito a<br />
un ampliamento della preesistente discarica di Roncigliano, per un<br />
totale di 175m<strong>il</strong>a tonnellate di rifiuti. L’obiettivo dell’assemblea è di<br />
creare un fronte comune sensib<strong>il</strong>izzando altri cittadini.<br />
L’incenerimento dei rifiuti produce nano polveri, diossine, ed altre<br />
sostanze tossiche che, se inalate o assunte con <strong>il</strong> consumo degli alimenti<br />
contaminati, in poche ore raggiungono tutti gli organi attraverso <strong>il</strong><br />
sangue. Questo significa che i cittadini dei Castelli e delle zone limitrofe<br />
potrebbero avere cancro, malformazioni fetali, Parkinson, Alzheimer,<br />
infarto o ictus; in più gli inceneritori vengono finanziati da ingenti fondi<br />
pubblici attraverso un aumento del 7% sulla bolletta ENEL, e consumano<br />
grandi quantità di acqua – ad Albano 42m<strong>il</strong>a litri l’ora – che verrà<br />
sottratta dalle falde acquifere del territorio, già abbastanza disastrate. I<br />
vari processi della discarica inquinano le acque che “dovrebbero” essere<br />
depurate, ma la depurazione non avviene mai al 100%, con conseguente<br />
pericolo di alimenti contaminati, con gravi danni per l’economia<br />
locale. Dopo <strong>il</strong> blocco del 9 dicembre a Roncigliano (vedi sopra), <strong>il</strong> 15<br />
gennaio si terrà un’ulteriore assemblea per concordare la data di<br />
un’eventuale iniziativa da tenersi a Roma intorno alla prima settimana<br />
di febbraio per manifestare tutti insieme. Insieme alla gente, perché è<br />
dalla gente che parte <strong>il</strong> fronte del no. Non sono i politici o i personaggi<br />
famosi che fanno promesse su promesse e poi non concludono nulla,<br />
sono cittadini, semplici cittadini: dallo studente al pensionato, dal giornalaio<br />
al barista. Persone normali, che nessuno ha aiutato. I cittadini di<br />
Malagrotta, e questo è solo un esempio, stanno lottando da più di 10<br />
anni e hanno comprato da soli tutti gli strumenti per <strong>il</strong> r<strong>il</strong>evamento dell’inquinamento<br />
delle polveri sott<strong>il</strong>i (a norma europea) e inizieranno a<br />
breve ad effettuare r<strong>il</strong>evamenti e analisi, ancora da soli. Gente che studia,<br />
s’informa, impara, capisce e protesta, per la salute della sua terra e<br />
dei suoi figli. LUCIA ZONFRILLI e GAIA MUTTI<br />
9<br />
9 dicembre, ore 5.30 del mattino, i camion, che come ogni giorno<br />
dovrebbero lasciare i rifiuti alla discarica di Roncigliano, trovano ad<br />
aspettarli quasi 150 persone che protestano contro l'inceneritore bloccando<br />
l'accesso all'interno. Il "blocco" costringe gli autisti (pacificamente<br />
accondiscendenti) ad annullare corsa e deposito. Presenti ovviamente<br />
le forze dell'ordine, con loro nessuno scontro neanche verbale, fungono<br />
anzi da intermediari per <strong>il</strong> Coordinamento No Inc Albano che<br />
richiede un contatto diretto con <strong>il</strong> vicegovernatore del Lazio Montino.<br />
Il presidio, che impedisce <strong>il</strong> funzionamento della discarica, rimarrà<br />
almeno fino all'ora di pranzo, spuntando un incontro in Regione con<br />
Parroncini, assessore con delega per i rifiuti, <strong>il</strong> tecnico Fegatelli che ha<br />
firmato l’AIA (autorizzazione integrata ambientale) e un altro dirigente,<br />
Di Francia. Qual è la richiesta? Che si firmi la sospensiva dell'AIA<br />
almeno fino al 23 Marzo 2010, ossia fino alla terza sentenza del TAR<br />
sulla costruzione dell'inceneritore. La data corrisponderebbe, giorno<br />
più giorno meno, a quella delle elezioni regionali. Un progetto di tale<br />
portata, quale <strong>il</strong> gassificatore “più grande d’Europa” non dovrebbe esser<br />
portato avanti da un’amministrazione provvisoria, che dovrebbe occuparsi<br />
esclusivamente dell'ordinaria amministrazione. Dalla trattativa<br />
non viene fuori molto: <strong>il</strong> 10 dicembre in Regione l'unico impegno<br />
preso è verbale: Parroncini promette di chiedere a chi sta costruendo di<br />
non far progredire <strong>il</strong> cantiere fino a marzo. Nel frattempo arrivano le<br />
dichiarazioni del presidente della giunta regionale Bruno Astorre e<br />
quelle di un folto gruppo di consiglieri regionali (Enrico Fontana e<br />
Anna Evelina Pizzo (SeL), Ivano Peduzzi (Federazione Sinistra), Fabio<br />
Schietroma (Socialisti), Giuseppe Celli (Liberali e Rete Riformista cittadini),<br />
Claudio Bucci (IdV), Giuseppe Mariani (Lista civica per <strong>il</strong><br />
Lazio), Tonino D’Annibale e Carlo Ponzo (Pd), tutti concordi sull’opportunità<br />
di una sospensione dei lavori fino alla sentenza del Tar.<br />
SIMONE CAMPANELLA<br />
Consumiamo e buttiamo, consumiamo e smaltiamo. Fin lì siamo tutti<br />
d’accordo. Le realtà sono divise: raccolta differenziata e non.<br />
Sicuramente è più fac<strong>il</strong>e per chi ancora butta tutto insieme. Città che<br />
dicono di sì alla differenziata, altre che si rifiutano categoricamente. A<br />
Marino, ad esempio, <strong>il</strong> sindaco Adriano Palozzi ha sempre rivendicato<br />
un ottimo servizio di raccolta stradale e la sua amministrazione non ha<br />
intenzione di avviare <strong>il</strong> “Porta a Porta”. Un gruppo di cittadini dice sì al<br />
PaP vedendo i comuni limitrofi all’opera. E’ nato un comitato, un gruppo<br />
per l’iniziativa popolare, sostenuto dal consigliere comunale Sandro<br />
Caracci, capogruppo Pd. Questo comitato nasce per favorire la sottoscrizione<br />
da parte degli elettori della proposta di regolamento per la<br />
gestione dei rifiuti urbani che sostituisca quello vigente, che risale agli<br />
anni ’50, introducendo <strong>il</strong> PaP al posto del vecchio sistema. Proprio a<br />
fianco, Grottaferrata da qualche mese ha avviato <strong>il</strong> PaP sul 100% del<br />
territorio. Secondo <strong>il</strong> piano regolatore sembrano individuate zone<br />
destinate a centro ecologico, ma a seguito dell’approvazione del<br />
Consiglio Comunale per la realizzazione di un “ecocentro” in via<br />
Vecchia di Velletri, al confine tra Rocca di Papa, Grottaferrata e Marino,<br />
si è costituito un comitato denominato “Noecodiscarica”, formato dagli<br />
abitanti delle zone attigue. Il no parte dall’amministrazione di Rocca di<br />
Papa, che contesta la variazione dell’area da “zona agricola” a “zona per<br />
servizi di pubblico interesse”, contro i futuri problemi di inquinamento<br />
e incremento del traffico che coinvolgerebero anche Rocca. Situazione<br />
non fac<strong>il</strong>e per <strong>il</strong> gestore Manutencoop che si occupa dello smaltimento<br />
nelle due città con due diverse modalità di raccolta. Divergenze anche<br />
ad Ariccia che da fine novembre ha avviato <strong>il</strong> Pap, ora diventato oggetto<br />
di scontro politico tra maggioranza di centro-sinistra e opposizione<br />
guidata dal Pdl. I “no” dunque si fanno sentire. Comunicati, comitati,<br />
che sembrano spesso spinti dalla politica a contestare le scelte delle<br />
amministrazioni. Ma saranno reali emergenze ed esigenze dei cittadini<br />
o un “no” spinto da forze politiche che fanno sempre e comunque<br />
opposizione? HD
catone dicembre gennaio 2009 marco:CATONE 05/03/2010 13.54 Pagina 10<br />
10 PRIMOpiano PRIMOpiano 11<br />
no corridoio & no bretella<br />
A tracciarci <strong>il</strong> ritratto del fronte dei<br />
No Corridoio - <strong>il</strong> comitato che dice<br />
no al corridoio intermodale Roma-<br />
Latina e alla bretella Cisterna-<br />
Valmontone che dovrebbe collegare<br />
Pontina e A1 - è Gualtiero Alunni,<br />
portavoce di un comitato spontaneo,<br />
autofinanziato, composto da cittadini e da volontari sensib<strong>il</strong>i, ma<br />
anche da proprietari di aziende agricole e case che verrebbero espropriate<br />
per far spazio all’asfalto. Centinaia, distribuiti su tutto <strong>il</strong> territorio<br />
da Cisterna a Labico. Un comitato che cerca di avere un dialogo e di<br />
aprire contraddizioni con tutti i soggetti coinvolti, sostenuto a gran<br />
voce da Italia Nostra a livello nazionale e spalleggiato da istituzioni<br />
come <strong>il</strong> comune di Pomezia e Ardea, che minacciano un ricorso alla<br />
Corte di Giustizia Europea qualora <strong>il</strong> progetto venisse approvato. Dice<br />
no anche l’opposizione del comune di Labico, dove la bretella cambierebbe<br />
profondamente <strong>il</strong> paesaggio. Il Comitato è organizzato su nodi<br />
territoriali, con assemblee periodiche. In alternativa al progetto regionale<br />
di corridoio e bretella, <strong>il</strong> comitato propone metropolitana leggera<br />
e potenziamento e messa in sicurezza della rete stradale esistente.<br />
In area Cas<strong>il</strong>ina, i sindaci di San Cesareo, Colonna e Monte Compatri<br />
hanno detto “no” al progetto provinciale di corridoio della mob<strong>il</strong>ità tra<br />
Palestrina e la futura stazione metro di Pantano. Secondo la Provincia <strong>il</strong><br />
corridoio, destinato ai mezzi pubblici, snellirebbe di molto <strong>il</strong> traffico<br />
lungo l’asse viario. “Non risponde alle esigenze del territorio. Lungo la<br />
Cas<strong>il</strong>ina vorremmo fare piste ciclab<strong>il</strong>i” è in sintesi la posizione dei sindaci.<br />
Sicuri sicuri che <strong>il</strong> cittadino medio andrebbe davvero a Roma in bicicletta?<br />
IR e MT<br />
USI ED ABUSI<br />
Negli ultimi decenni si affaccia nella provincia sud di Roma, con forza<br />
ed evidenza, la questione degli abusi ed<strong>il</strong>izi, una continua attività che<br />
va modificando <strong>il</strong> territorio, tracciando nuovi solchi ben delimitati su<br />
quei terreni che sono stati per secoli agricoli. Enrico Del Vescovo,<br />
presidente di Italia Nostra Castelli Romani, ha organizzato <strong>il</strong> 4 dicembre<br />
scorso un incontro a Grottaferrata, coinvolgendo la cittadinanza<br />
in un dibattito assieme agli ospiti Paolo Berdini, autore del libro La<br />
città in vendita, urbanista e redattore del piano d'assetto del Parco<br />
regionale dei Castelli Romani, Franco Medici, consigliere del Parco e<br />
docente di Tor Vergata, ed Emanuele Loret che ha fatto ricerche sul<br />
territorio in questione, portando alcune testimonianze grafiche sui<br />
cambiamenti avvenuti negli ultimi anni. Berdini introduce così la problematica:<br />
"Nella zona dei Castelli la popolazione è in aumento dal 2001<br />
e lo sfruttamento delle risorse energetiche, e più specificatamente idriche,<br />
non è più proporzionato al territorio" Se è vero che i Castelli sono una<br />
zona splendida, è vero anche che <strong>il</strong> piano regolatore di Roma comincia<br />
a coinvolgere i suoi vicini più prossimi che al contrario stanno<br />
aspettando da venti anni un piano regolatore provinciale, fondamentale<br />
per la programmazione urbanistica castellana. Molti sindaci e<br />
assessori hanno detto ad alta voce, fin dagli anni '90, che non si sarebbe<br />
aggiunto un mattone, ma negli ultimi 10 anni grazie alla tecnologia<br />
satellitare e ai resoconti dei vari condoni possiamo contare fac<strong>il</strong>mente<br />
nuove migliaia di ch<strong>il</strong>ometri quadrati di cemento. I comuni, puntualmente<br />
a corto di soldi, si trovano a sistemare <strong>il</strong> b<strong>il</strong>ancio con le concessioni<br />
ed i permessi ed<strong>il</strong>izi. L'amministrazione pubblica italiana non<br />
ha certo mai br<strong>il</strong>lato, ma eccoci di nuovo ad individuare con fac<strong>il</strong>ità le<br />
colpe della dirigenza politica che lascia l'urbanistica quanto l'amministrazione<br />
in generale priva del rapporto con l'authority/garante permettendo<br />
lo sfaldarsi del concetto di bene comune e di Stato, come<br />
fosse un'istituzione arcaica ormai superata. SIMONE CAMPANELLA<br />
Ciampino: basta volare<br />
Due gatte tricolori, anche loro piuttosto sensib<strong>il</strong>i al rumore, e una finesta<br />
affacciata sulle code degli aerei. Ciampino, la “zona gialla” del rapporto<br />
Sera (che sta per Studio sugli Effetti del Rumore Aeroportuale) presentato<br />
a inizio dicembre a cittadinanza e stampa. La “zona rossa” a più alto<br />
tasso di decibel, nel rapporto commissionato dall’assessorato<br />
all’Ambiente della Regione Lazio e condotto dal Dipartimento di<br />
Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale in collaborazione con la<br />
Asl RmH e i comuni di Ciampino e Marino, “coincide con l’aeroporto<br />
stesso”. Ma anche qui non si scherza: rumore medio tra 65 e 75 decibel,<br />
e “quando passa un aereo si arriva oltre gli 80”. Tra la finestra e la pista,<br />
un’altra f<strong>il</strong>a di case che fa parzialmente da cuscinetto, ma gli aerei si sentono<br />
benissimo, e i loro rombi - uno ogni pochi minuti - punteggiano la<br />
conversazione. Il salotto è quello di due attivisti del Comitato per la<br />
riduzione dell’impatto ambientale dell’aeroporto di Ciampino.<br />
Nato tra 2004 e 2005, <strong>il</strong> Comitato è una delle due realtà del fronte del no<br />
a Ciampino. L’altra è l’Assemblea permanente No Fly. Comune <strong>il</strong><br />
disagio: i rumori dello scalo, su cui insistono circa 160 voli giornalieri<br />
contro <strong>il</strong> massimo di 60 consigliato dal Cristal, <strong>il</strong> primo studio sul rumore<br />
concluso la scorsa primavera. Diverse le opinioni su come affrontare <strong>il</strong><br />
problema. Moderato, per così dire, <strong>il</strong> Comitato, che punta alla riduzione<br />
dei voli e cerca di allargare la sua base di consenso tra i concittadini schierandosi<br />
in sinergia con i sindaci di Ciampino e Marino, che con azioni<br />
anche scenografiche - l’ultima, la denuncia al ministro dei Trasporti<br />
Matteoli, <strong>il</strong> 26 novembre - richiamano l’attenzione sul “caso Ciampino”.<br />
Una “moderazione” che ha permesso al Comitato di raccogliere “400<br />
firme per gli esposti sul rumore”. L’Assemblea No Fly, più ecologista e<br />
decisamente anti-voli, vede nell’operato dei sindaci un chiudere la stalla<br />
dopo la fuga dei buoi, “visto che nel 2001-2002 quando l’aeroporto stava<br />
iniziando la sua crescita esponenziale nessuno ha fatto niente per impedirlo”.<br />
Del resto, contesta No Fly, “Ciampino guadagna dai diritti aeroportuali,<br />
pare strano che <strong>il</strong> sindaco voglia davvero rinunciarci”. “E’ chiaro<br />
che la salute dei cittadini è la mia prima preoccupazione”, ribatte<br />
Perandini. In entrambi gli schieramenti, comunque, abitanti di<br />
Ciampino, delle frazioni di Marino più esposte al rumore del cono di<br />
volo - “anzi, a Ciampino gli aerei decollano e poi vanno via, qui da noi <strong>il</strong><br />
rumore del passaggio dura di più”. E c’è anche chi viene da Roma: dal<br />
Municipio X in particolare, ugualmente sotto la traiettoria degli aerei. I<br />
sindaci, dal canto loro, dopo una diffida a Matteoli per chiedere l’immediato<br />
spostamento di parte dei voli su Fiumicino, lo hanno denunciato.<br />
Critici i No Fly: “l’ennesima presa in giro, un atto che risulterà inut<strong>il</strong>e e<br />
allunga i tempi di soluzione del problema. Intanto la gente non ne può<br />
più”. Decisamente schierato, da sempre, l’assessore regionale<br />
all’Ambiente F<strong>il</strong>iberto Zaratti, specie dopo che lo studio Sera ha dimostrato<br />
che gli abitanti di Ciampino e Marino più esposti al rumore aeroportuale<br />
hanno <strong>il</strong> 70% in più di probab<strong>il</strong>ità di soffrire di ipertensione<br />
rispetto a chi vive in zone più s<strong>il</strong>enziose: “spostare subito i voli, prima di<br />
tutto la salute dei cittadini”. ILARIA ROMANO
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12<br />
PRIMOpiano<br />
E’ davvero un ecomostro?<br />
Lo scorso 2 dicembre presso l'aula cons<strong>il</strong>iare di Zagarolo a Palazzo<br />
Rospigliosi si è tenuta una riunione di maggioranza a cui ha partecipato<br />
“Protesta civ<strong>il</strong>e”, un comitato spontaneo di cittadini interessati alla difesa<br />
dei diritti dei residenti nel territorio comunale e alla gestione del territorio.<br />
All’ordine del giorno, la discussione sulla costruzione di un imponente<br />
impianto turistico in località Pallavicini, “consistente in due torri volte ad<br />
ospitare strutture alberghiere, centri commerciali, multisale ed altro”. In<br />
base a quanto dichiarato dal comitato, “sarebbe prevista la realizzazione<br />
di una nuova viab<strong>il</strong>ità ed un anello di collegamento all'autostrada”. Il<br />
progetto avrebbe visto la luce nei primi anni 2000. Un progetto di cui, tra<br />
l’altro, la cittadinanza sarebbe all’oscuro. “Chiediamo al governo locale di<br />
spiegare le logiche di questo progetto e l'integrazione di questo alla salvaguardia<br />
del nostro centro storico e delle zone soggette ad espansione”, tuonano<br />
i componenti del comitato. La risposta del comune, interpellato dal<br />
nostro giornale, è questa: “Il progetto non riguarda un impianto turistico,<br />
ma prevede la costruzione di convitti per gli studenti del Polo universitario<br />
americano di Zagarolo (Università Popolare – UPTER, ndr), con relativi<br />
servizi annessi per gli studenti. La realizzazione è però ancora lontana,<br />
e sicuramente verrà attuata dalla prossima amministrazione”, replica<br />
Daniela Urtesi, segretaria generale. LUCIA ZONFRILLI<br />
in ritardo anche sulle classifiche<br />
Fanalino di coda, <strong>il</strong> Lazio, in tema di<br />
investimenti per la “cura del ferro”. Il<br />
dato, pubblicato da Pendolaria 2009<br />
di Legambiente e ripreso da Il<br />
Giornale, è sconfortante: la Pisana ha<br />
messo a disposizione lo 0,l3 per cento<br />
del b<strong>il</strong>ancio regionale per potenziare <strong>il</strong><br />
servizio ferroviario. In effetti, i nostri<br />
pendolari confermano. Decisamente migliori, invece, i dati sullo sv<strong>il</strong>uppo<br />
delle energie rinnovab<strong>il</strong>i: mentre pochi paesi europei d’area Ocse<br />
risultano aver realizzato efficaci politiche di stimolo alle rinnovab<strong>il</strong>i,<br />
l’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA) dichiara che l’Italia è tra i<br />
paesi che nell’ultimo triennio ha dimostrato sensib<strong>il</strong>i segnali di ripresa<br />
soprattutto nel fotovoltaico”, settore nel quale <strong>il</strong> Lazio, grazie alle sue<br />
politiche regionali, risulta leader.<br />
Il sindaco Alemanno rende noto a Copenaghen <strong>il</strong> suo progetto<br />
“Roma città a impatto zero”: entro <strong>il</strong> 2020, dice, “andrà a regime<br />
<strong>il</strong> programma di risparmio energetico. Trasporti sotterranei, rete di<br />
distributori di idrogeno misto a metano per autoveicoli, colonnine per<br />
la ricarica di auto elettriche, minicentrali energetiche sui tetti, pannelli<br />
fotovoltaici negli ospedali, sui tetti delle scuole, sui capannoni industriali.<br />
E l’attivazione di 100 m<strong>il</strong>a punti luce Led”. A far le pulci al progetto,<br />
i Verdi, sempre da Copenaghen: “E’ un’operazione di puro green<br />
washing”. Qualche esempio: “Il nuovo stadio che Alemanno chiama<br />
free carbon, in realtà è uno scempio urbanistico: 3 m<strong>il</strong>a appartamenti<br />
più spazi commerciali in un’area agricola senza connessioni col trasporto<br />
pubblico”. Un altro: “Energia, Alemanno ha modificato la<br />
norma del regolamento ed<strong>il</strong>izio che imponeva quote significative di<br />
energie pulite su tutte le nuove costruzioni, regola che ora non varrà per<br />
gli alberghi, ad esempio, che invece dei pannelli solari si installeranno<br />
caldaie a gas”. Certo, è diffic<strong>il</strong>e credere ad un Alemanno <strong>il</strong>luminato<br />
d’ambiente, mentre <strong>il</strong> governo insieme ad Enel lavorano al<br />
nucleare. Individuati, pare, i siti: Montalto di Castro, Borgo<br />
Sabotino, Garigliano, Trino Vercellese, Caorso, Oristano, Palma e<br />
Monfalcone.<br />
PRIMOpiano<br />
Ecoenergia di Valmontone<br />
13<br />
Mentre i cittadini di Malagrotta, Ciampino, Albano, e degli altri comuni dei<br />
Castelli continuano a lottare per eliminare o bloccare la costruzione di ecomostri<br />
voluti dai signorotti dell’immondizia, a Valmontone è già partito <strong>il</strong><br />
progetto “Energiamia”, promosso dall’amministrazione comunale per<br />
favorire l’uso delle energie alternative; <strong>il</strong> progetto prevede la costruzione di<br />
pannelli fotovoltaici sui tetti sia delle case che degli edifici commerciali, delle<br />
scuole, della Città dello Sport e, per <strong>il</strong> momento, anche di due chiese. Più di<br />
150 le richieste da parte di cittadini e commercianti interessati, che avranno<br />
la possib<strong>il</strong>ità di risparmiare sulla bolletta e potranno usufruire di energia<br />
alternativa pagando solo i costi per l’istruttoria. I primi impianti saranno<br />
costruti a partire dai primi mesi del 2010, è stato deciso durante l’assemblea<br />
pubblica di novembre, alla quale hanno partecipato più di 200 persone. Un<br />
progetto valido, ecosostenib<strong>il</strong>e, che si preoccupa della salvaguardia dell’ambiente<br />
e della salute dei cittadini. Oltre a “Energiamia” è prevista anche la<br />
realizzazione di un parco per lo sfruttamento dell’energia eolica in località<br />
Le Macere; tale progetto è già in fase avanzata, <strong>il</strong> 3 dicembre si è tenuta<br />
una prima conferenza di servizi. “Fare di Valmontone una città virtuosa –<br />
hanno affermato <strong>il</strong> sindaco Angelo Angelucci e l’assessore al Patrimonio del<br />
comune Renato Ruggeri – dal punto di vista energetico è un obiettivo strategico<br />
del nostro programma di governo, per favorire lo sv<strong>il</strong>uppo del territorio<br />
compatib<strong>il</strong>e con la salvaguardia dell’ambiente.<br />
GAIA MUTTI<br />
Hi-tech è verde<br />
Il 3 dicembre, in un lussuosissimo hotel romano,<br />
sono state premiate le aziende più “verdi” con<br />
l’Award Ecohitech. Alessandro Cecchi Paone e<br />
Stefano Apuzzo, direttore di Ecoqual’It, hanno<br />
consegnato i premi. La parola poi è andata a Davide<br />
F<strong>il</strong>izola, sindaco di Torraca (SA), prima<br />
LED City al mondo. Che ha fatto nella<br />
sua città? Prima, la creazione di un<br />
master in collaborazione con la Seconda<br />
Università di Napoli sulle legislazioni<br />
ambientali e tecnica delle fonti energetiche<br />
rinnovab<strong>il</strong>i; poi <strong>il</strong> corso di laurea in<br />
Scienze Politiche, coordinamento e<br />
cooperazione sulle fonti energetiche<br />
rinnovab<strong>il</strong>i; l’installazione di sei impianti<br />
fotovoltaici; la piscina semiolimpionica<br />
e fisioterapica sostenib<strong>il</strong>e; <strong>il</strong> parco<br />
eolico ed infine la realizzazione della LED City, cioè <strong>il</strong> rimpiazzo delle<br />
fonti di luce classiche con la tecnologia LED. Funzionano a 24V, le lampadine<br />
normali a 220V – e dunque portano a un immenso abbattimento<br />
dei costi di manutenzione, ovvero soldi in cassa, sonanti. Prermiati i<br />
“grandi”, da Whirlpool Europe a Ricoh, Samsung, Indesit e Fujitsu, ma<br />
anche Ceramiche Supergres, per aver avuto l’idea di una piastrella in<br />
gres porcellanato che riut<strong>il</strong>izza <strong>il</strong> vetro dei tubi catodici dismessi e recuperati<br />
da Remedia, e una piccola azienda di Larina, la ES Components,<br />
che offre servizi e prodotti ambientali: si è inventata un sistema di recupero<br />
dei pannelli solari dismessi e di altre componenti elettroniche,<br />
come tubi catodici ad esempio, per poi farne altri sistemi di produzione<br />
energetica e tecnologica. MANUEL MANCHI e MARIO MUCEDOLA<br />
E’ nato <strong>il</strong> “Comitato Solidale Antirazzista di Zagarolo e dintorni”,<br />
“per contrastare <strong>il</strong> razzismo che si sta diffondendo in Italia”.<br />
Promozione della cultura dell’accoglienza presso le popolazioni<br />
locali, incontri pubblici e dibattiti a tema, feste culturali, cineforum,<br />
pubblicazioni, mostre, pedagogia interculturale, ecc. Per info:<br />
marco.ralli@fastwebnet.it
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14 cronaca<br />
cronaca 15<br />
Sosta salata bus da notte bianca<br />
Regalo di Natale di alcuni comuni che dal 16 al 31 dicembre, in pieno<br />
periodo di spese, offriranno gratuitamente ai loro cittadini i mezzi<br />
pubblici, per limitare <strong>il</strong> traffico veicolare e l’emissione concentrata<br />
sulle strade di CO2. E’ <strong>il</strong> caso di Frascati che per i 15 giorni natalizi<br />
mette a disposizione <strong>il</strong> servizio di trasporto pubblico locale grazie<br />
ad un finanziamento dell’assessorato alla Mob<strong>il</strong>ità della Regione<br />
Lazio. Mezzi che raggiungono i quartieri periferici, <strong>il</strong> centro urbano e<br />
<strong>il</strong> polo di Tor Vergata. “Abbiamo a cuore le problematiche della mob<strong>il</strong>ità<br />
e potenziato <strong>il</strong> servizio di trasporto che oggi può contare su 5 importanti<br />
linee e 72 corse giornaliere”, hanno sottolineato <strong>il</strong> sindaco Stefano Di<br />
Tommaso e l’assessore ai Lavori pubblici e ai Trasporti Romualdo<br />
Paoletti. Agevolazioni ai residenti per i parcheggi blu. “Nell’obiettivo<br />
di decongestionare <strong>il</strong> traffico, di migliorare la sicurezza dei pedoni e di<br />
ridurre l’inquinamento atmosferico e acustico- dice l’assessore Paolettisi<br />
è deciso di portare a 2 euro l’ora la tariffa nelle piazze più pregiate del<br />
centro storico, come in piazza San Pietro, davanti alle Scuole Pie, sulla<br />
piazza del Gesù, in via Roma, via Montegrappa e via Mazzini. Nelle zone<br />
esterne la tariffa oraria rimarrà invariata a 0,50 Euro”.<br />
Anche a Valmontone, dal 16 a 31 dicembre, la città aderisce all’iniziativa<br />
della Regione per l’uso gratuito dei trasporti pubblici.<br />
L’iniziativa si chiama “Natale verde”. “Abbiamo deciso di aderire<br />
all’iniziativa della Regione - hanno detto <strong>il</strong> sindaco Angelo Angelucci e<br />
l’assessore al cittadino al Patrimonio Renato Ruggeri - perché la tutela<br />
dell’ambiente e la costruzione di un futuro eco-sostenib<strong>il</strong>e sono punti irrinunciab<strong>il</strong>i<br />
del nostro programma.”<br />
Ad Ariccia stessa iniziativa: “Abbiamo aderito con entusiasmo alla<br />
proposta regionale”, afferma l’assessore ai Trasporti Mauro Serra<br />
Bellini.<br />
A Monte Porzio <strong>Catone</strong> l’umore è diverso. Nessuna agevolazione<br />
per i trasporti pubblici durante <strong>il</strong> periodo natalizio. In compenso è<br />
arrivata una sorpresa per l’anno 2010: una serie di parcometri per la<br />
sosta a pagamento da sistemare lungo l via Roma e <strong>il</strong> parcheggio Osea<br />
Fiorelli con una tariffa di 1 euro ogni ora con frazionamento.<br />
Parcheggi parzialmente a pagamento anche in via Aldo Moro e via<br />
Costagrande. In via IV Novembre sarà adottata una tariffa fissa di 80<br />
centesimi. “Il comune ha deliberato - dice <strong>il</strong> presidente dell’associazione<br />
commercianti- ma non ha r<strong>il</strong>asciato all’associazione commercianti<br />
nessuna documentazione relativa alle decisioni che si applicheranno a<br />
breve – aggiunge. - Non siamo per niente contenti del modo col quale<br />
abbiamo saputo dell’iniziativa comunale. L’abbiamo letto sul giornale. E<br />
c’era scritto che eravamo stati proprio noi, l’Ascom, a volerlo. Non è così.<br />
Noi avevamo denunciato <strong>il</strong> fallimento del disco orario, questo sì, ma non<br />
volevamo essere invasi dal parcheggio a pagamento. Sono i residenti di<br />
Monte Porzio che si fermano nei negozi, chi altro?”<br />
“Al comune mi hanno risposto che tanto i parcheggi liberi sono abbastanza,<br />
c’è la zona Cronisti e <strong>il</strong> Tuscolo –dice un commerciante di via Roma.<br />
– All’epoca avevo detto di sì al parcheggio a pagamento, ma l’assessore mi<br />
aveva detto che si trattava soltanto di via Roma. Avrei detto di no se avessi<br />
saputo che anche via Aldo Moro sarebbe stata pazialmente a pagamento.<br />
Lì non ci sono tante attività ma molti residenti. Noi residenti avremo<br />
delle agevolazioni come a Frascati o nessun esonerato?”.<br />
Insomma una serie di nuovi servizi pubblici, per le feste natalizie, ma<br />
anche, in certi comuni, l’adozione o l’incremento delle zone a strisce<br />
blu. In tempi di crisi e di<br />
tagli, i comuni cercano<br />
soluzioni per avere<br />
introiti e poter offrire<br />
servizi. Certo, la p<strong>il</strong>lola è<br />
amara, quando a pagare<br />
sono in pratica, esclusivamente<br />
i cittadini residenti<br />
e senza scelta.<br />
HELENE DUVAL<br />
Il <strong>Catone</strong> è appassionato di mezzi pubblici<br />
e collettivi in genere, lo sapete. Quindi non<br />
potevamo lasciarci scappare la “prima” di<br />
Notturnobus, servizio “privato ed esclusivo”<br />
di trasporto notturno che nei weekend<br />
fa la spola dalle piazze principali di<br />
Frascati, Albano, Velletri e Nettuno ai<br />
quartieri più vivaci della movida romana.<br />
Partenze dai capolinea castellani in due<br />
orari. Direzioni, <strong>il</strong> centro “classico”, piazza<br />
Venezia e Trastevere, e le discoteche della<br />
zona di Mercati Generali ed Eur. Due fasce<br />
orarie anche per <strong>il</strong> ritorno da Roma ai<br />
Castelli, con partenze tra le 2 e le 4. E’ possib<strong>il</strong>e<br />
salire - e naturalmente scendere al<br />
ritorno - anche nelle città che<br />
Notturnobus attraversa: Genzano,<br />
Ariccia, Marino, Grottaferrata, Ciampino,<br />
Anzio, Pomezia. Ideato da Marco Onorati,<br />
titolare della marinese Onorati Incentive,<br />
dopo una breve sperimentazione<br />
Notturnobus ha ripreso <strong>il</strong> via l’11 dicembre<br />
scorso, con grandi novità: l’estensione<br />
del servizio a tutti i fine settimana dell’anno<br />
e lo spostamento delle rotte nel periodo<br />
estivo quando, seguendo i flussi della<br />
movida, i bus accompagnerano i passeggeri sul litorale romano.<br />
Pensato per i giovani, per evitare loro i rischi della guida e della notte,<br />
Notturnobus è per tutte le età. Piace come alternativa all’auto e come<br />
“supplente” dei mezzi pubblici extraurbani notturni, dopo una cert’ora<br />
inesistenti. Ne sa qualcosa Francesco, di Marino, commesso di un<br />
McDonald’s del centro di Roma, che <strong>il</strong> venerdì e sabato stacca dal lavoro<br />
a mezzanotte e una volta arrivato alla stazione di Ciampino ha tre<br />
alternative: dormire in stazione e aspettare <strong>il</strong> primo treno della mattina<br />
dopo, farsela a piedi per 10 ch<strong>il</strong>ometri di via dei Laghi, di notte, o prendere<br />
un taxi, 40 euro. Durante <strong>il</strong> viaggio inaugurale gli luccicavano gli<br />
occhi: “stasera sarò a casa alle 3, parecchio prima del solito. Dieci euro? Li<br />
spenderò volentieri per qualche ora di sonno in più”. Già, 10 euro: tanto<br />
costerà <strong>il</strong> biglietto di andata e ritorno, da fine dicembre in poi. Tanto se<br />
paragonato ai costi di bus pubblico diurno e treno, dicono i passeggeri<br />
della prima notte. Ma per molti è anche “<strong>il</strong> giusto prezzo per una serata<br />
senza dovermi preoccupare di parcheggio, traffico, code, di come guidano gli<br />
altri... e si arriva al centro in metà tempo”, perché l’autobus può attraversare<br />
tante ztl “proibite”. Notturnobus permette anche di non rischiare<br />
la patente e la sicurezza per un bicchiere in più, anche se in viaggio, fra<br />
l’altro, cade un luogo comune: non è <strong>il</strong> bus “degli ubriaconi”: chi lo sceglie<br />
ha voglia di viaggiare tranqu<strong>il</strong>lo e socializzare. “Di solito guido sempre<br />
io e gli altri dormono - dice Gabriele, 27enne di Albano. - Stasera ho<br />
conosciuto gente, chiacchierato, e non sono stanco”. “Certo bisognerebbe promuoverlo<br />
- suggerisce qualche passeggero. - Ci vorrebbero incentivi pubblici<br />
per far costare meno <strong>il</strong> biglietto, più controlli sulle strade...” Intanto<br />
Notturnobus entra nelle scuole superiori dei Castelli insieme alle forze<br />
dell’ordine, per informare sulla sicurezza stradale. E ci si chiede come<br />
mai i “bus della movida”, servizio sperimentato con successo in altri<br />
paesi europei e anche in tante città italiane, debbano essere una - lodevole<br />
- idea di privati mentre <strong>il</strong> pubblico, dopo qualche esperimento estivo,<br />
non ha, al momento, ritenuto opportuno farne un’abitudine per<br />
arginare le stragi del sabato sera. Apprezzato dai 25-35 enni, e com’era<br />
prevedib<strong>il</strong>e dai genitori, Notturnobus ha ottenuto <strong>il</strong> patrocinio di diversi<br />
comuni dei Castelli. Orari, percorsi, fermate intermedie sono sul<br />
sito www.notturnobus.it. Attiva la infoline 06.9342730, per prenotazioni,<br />
segnalazioni e domande. ILARIA ROMANO
catone dicembre gennaio 2009 marco:CATONE 05/03/2010 13.54 Pagina 16<br />
16<br />
cronaca<br />
Pochi soldi, poca comunicazione, poca sensib<strong>il</strong>izzazione, uguale poca<br />
partecipazione. I B<strong>il</strong>anci Partecipati, si sa, funzionano così. Forse per<br />
questo, a Monte Porzio <strong>Catone</strong>, i risultati del terzo esperimento di BP,<br />
quello appena concluso, non sono stati eccellenti come lo scorso anno.<br />
Gli atti partecipativi di quest’ultimo esercizio di democrazia sono stati,<br />
in numero, quasi un terzo di quelli della passata edizione, quando MPC<br />
ha toccato <strong>il</strong> record nazionale del 14,3% della popolazione coinvolta.<br />
Quattordici i progetti presentati - non male come dato, ma del resto la<br />
città è già alla sua terza esperienza, i cittadini già sanno come funziona<br />
un BP. Il dato critico, piuttosto, è stato quello dei consensi dati ai progetti<br />
presentati. Al di là delle sottoscrizioni obbligatorie (tra le 10 e le 20<br />
firme ciascuno), pochi i voti arrivati. Due le note dolenti: <strong>il</strong> sito web, che<br />
è stato chiuso praticamente poche ore dopo l’apertura perché risultato<br />
vulnerab<strong>il</strong>e (quasi nessuno, quindi, ha potuto votare online), e la mancanza<br />
di punti di partecipazione su strada, in un primo tempo assicurati<br />
da volontari consiglieri comunali e associazioni del territorio che<br />
però, poi, non hanno più potuto dare la loro disponib<strong>il</strong>ità. Il budget<br />
messo a disposizione dal Comune, in questi tempi di ristrettezze economiche,<br />
non poteva assicurare una sensib<strong>il</strong>izzazione cap<strong>il</strong>lare. I 7500<br />
euro stanziati dalla Regione a sostegno della comunicazione per <strong>il</strong> BP<br />
monteporziano, infatti, non sono bastati per garantire <strong>il</strong> coinvolgimento<br />
di una buona fetta di cittadinanza. Tre, alla fine, i progetti approvati,<br />
sui quattro previsti (per la tematica ambientale, nessuno). Si tratta di un<br />
centro giovani (10 m<strong>il</strong>a euro), di un progetto presentato dal direttivo<br />
del centro anziani, “Riscoprire vecchie ricette” (che ha preso 160 voti<br />
dai 460 iscritti al centro e a cui sono destinati 10 m<strong>il</strong>a euro), e di un progetto<br />
culturale, “Ciac, si sta insieme”, presentato dall’associazione che<br />
gestisce la ludoteca comunale (5000 euro).<br />
Altro comune che si appresta a sperimentare <strong>il</strong> BP pare sia Rocca<br />
Priora. Comune dissestato, pochi soldi, niente personale, ma a quanto<br />
pare la buona volontà del sindaco e della giunta, assessore al b<strong>il</strong>ancio in<br />
testa, di lavorare per instaurare un dialogo costruttivo e continuo con la<br />
cittadinanza. “Le risorse sono poche, perché abbiamo promesso ai nostri<br />
elettori di risanare <strong>il</strong> Comune nell’arco di tre anni. Ma quel poco che resta,<br />
lo vorremmo condividere con la cittadinanza”, dice l’assessore Massimo<br />
Fedeli. “Ci stiamo lavorando. Se ci riusciamo, si tratterebbe comunque di un<br />
primo esperimento. Vorremmo proporre ai cittadini delle tre zone del territorio,<br />
<strong>il</strong> centro storico, Colle di Fuori e Piani di<br />
Caiano, delle idee e dei progetti che riguardino la<br />
loro area. E vorremmo pure ricevere dai cittadini<br />
delle indicazioni sulle priorità su cui lavorare nel<br />
futuro”. L’obiettivo è quello di camminare<br />
insieme, “rimettere in piedi <strong>il</strong> Comune, la nostra<br />
bella città e <strong>il</strong> suo variegato territorio, con l’aiuto<br />
di tutta la comunità”.<br />
HELENE DUVAL<br />
cronaca<br />
BP di crisi che delusione<br />
17<br />
Marco Masserotti, esponente An monteporziano,<br />
ha appoggiato la lista Gori alle ultime comunali.<br />
Non avuto incarichi, non era neppure nella<br />
lista, ma non ha sollevato pubbliche obiezioni.<br />
Gli bastava condividere <strong>il</strong> programma della<br />
variegata coalizione. “Ci ho creduto. Li ho sostenuti.<br />
La parte politica del sindaco è quella che fisiologicamente<br />
mi dovrebbe appartenere”. Ora però <strong>il</strong><br />
vento è cambiato. Sull’account creato su<br />
Facebook, Masserotti scrive: “Il neo sindaco Luciano Gori, ma che<br />
cosa sta facendo per la sicurezza? Non e’ che siamo finiti dalla padella<br />
alla brace?”. Una spaccatura? “Una delusione sonora. Pensavo che Gori<br />
fosse un uomo di valori, ho creduto ai discorsi fatti prima dell’elezione”.<br />
Invece? “Invece mi pare che questa giunta stia lavorando per cementificare<br />
Monte Porzio, per farla diventare la periferia di Tor Bella Monaca, senza<br />
un progetto di economia sociale di mercato, ma solo capitalismo spinto”. Mi<br />
spieghi meglio. “Non ho certezze, perché in realtà nessuno mi comunica<br />
nulla. Finché sono servito a qualcosa, mi chiamavano quattro volte al giorno.<br />
Adesso è s<strong>il</strong>enzio. Ma la politica, come la vedo io, è quella che pensa a<br />
dare sostegno reale al proprio territorio, alle piccole imprese, alle famiglie,<br />
alla sicurezza, ai commercianti che sono cresciuti in paese investendo soldi e<br />
sudore. Invece qui, a quanto pare, l’obiettivo sono palazzine e centri commerciali.<br />
Se si vuole mettere una barca a vela sul crinale di una montagna<br />
per interessi personali, io non ci sto. Non posso appoggiare gli appetiti personali”.<br />
Si sente tagliato fuori? “No, continuo per la mia strada. Loro portano<br />
avanti i loro progetti senza farmelo sapere. Evidentemente era già tutto<br />
deciso, solo che al rappresentante di An era meglio non dirlo. Ma io vado<br />
avanti nella politica alla quale ho sempre creduto, quella sociale. Un esempio:<br />
lo sportello di consulenza legale gratuita è sempre aperto. Mi si può<br />
chiamare al mio cellulare (348.5132912)”. Non è che si sappia molto,<br />
in effetti, delle politiche monteporziane. Ma l’addetto stampa è al<br />
lavoro da pochissimo tempo... “Sulla sicurezza non mi risulta che sia<br />
stato fatto nulla. I furti d’auto e negli appartamenti continuano. Politiche<br />
sociali? Non se ne sa. Però si preoccupano di dare uno stipendio a chi gli ha<br />
scritto qualche articoletto sul giornale locale”. Il 14 gennaio c’è l’udienza<br />
del Tar sul ricorso del centro sinistra monteporziano escluso dalle<br />
elezioni. “Se non fosse che inevitab<strong>il</strong>mente diventerei l’ultimo samurai, direi<br />
che aveva ragione Sergio Ur<strong>il</strong>li. Politicamente, ovvio, non siamo vicini. Ma<br />
umanamente devo ammettere che è di un’altra pasta, è coerente. Ha sempre<br />
detto che vuole <strong>il</strong> verde, che vuole preservare le caratteristiche monteporziane.<br />
E che altri, invece, la vogliono trasformare in Tor Bella Bis, rischiando di<br />
mettere in mezzo alla strada imprese locali e relative famiglie”.<br />
PAOLA BOLAFFIO<br />
A pagina 3 del foglio informativo distribuito dai Verdi-Bianchi-Rossi di<br />
MPC, lista esclusa dalle ultime comunali e ora appesa al f<strong>il</strong>o della speranza<br />
della sentenza Tar prevista per <strong>il</strong> 14 gennaio, si parla a chiare lettere<br />
di un progetto di un megastore in via P<strong>il</strong>ozzo, temuto dai commercianti<br />
monteporziani. Scrivono i VBR: “Nello scorso giugno la<br />
Società Pam Supermercati ha presentato al Comune di MPC la richiesta<br />
di costruire una grande superficie di vendita al dettaglio di 2200mq<br />
più servizi, più 6055mq adib<strong>il</strong>iti a parcheggio. Il tutto in località P<strong>il</strong>ozzo,<br />
sui terreni dell’azienda agricola Casal P<strong>il</strong>ozzo”. La Pam ci aveva già provato<br />
in marzo, chiedendo ai VBR allora al governo della città una superficie<br />
coperta di 3260 mq. Il Comune negò l’autorizzazione, all’epoca,<br />
“perché <strong>il</strong> PRG non prevede così grandi insediamenti commerciali”.<br />
1600 mq di vendita di alimentari sono molti di più della superficie totale<br />
di tutti gli alimentari monteporziani messi insieme. Molti esponenti<br />
dell’attuale giunta comunale, in campagna elettorale si dichiararono<br />
contrari al megastore. Ma cosa risponderà davvero l’amministrazione<br />
attuale all’ultima richiesta della PAM?
catone dicembre gennaio 2009 marco:CATONE 05/03/2010 13.54 Pagina 18<br />
18 cronaca cronaca 19<br />
ok al Distretto Eccellente<br />
Approvato dalla Regione Lazio <strong>il</strong> Piano del Distretto delle Eccellenze<br />
che contiene le linee guida per lo sv<strong>il</strong>uppo agroalimentare dei Castelli<br />
Romani e Monti Prenestini. “Con la delibera - spiega Rodolfo Salvatori,<br />
direttore generale della XI Comunità Montana, ente capof<strong>il</strong>a e promotore,<br />
insieme alla Provincia di Roma e al Parco regionale Castelli, di un<br />
partenariato che conta oggi 40 tra enti pubblici e privati - la Regione<br />
assume <strong>il</strong> Piano a documento di programmazione impegnandosi in qualche<br />
modo a dotarlo di risorse per l’attuazione, attraverso le varie misure di cofinanziamento<br />
del Piano di Sv<strong>il</strong>uppo Rurale. Da oggi tutti i nostri imprenditori<br />
del settore, per <strong>il</strong> solo fatto di operare su un territorio di Distretto<br />
Agroalimentare di Qualità avranno priorità nell’assegnazione di risorse del<br />
PSR sulle loro proposte di investimento”. Grande soddisfazione per l’esito<br />
della delibera anche dal presidente della Comunità Montana Giuseppe<br />
De Righi e dal consigliere provinciale Sergio Ur<strong>il</strong>li, veri “padri” del<br />
Distretto delle Eccellenze. “Un grande lavoro di squadra - dice De Righi<br />
- Ringraziamo l’assessore regionale all’Agricoltura Daniela Valentini per la<br />
competenza e la sensib<strong>il</strong>ità dimostrati verso <strong>il</strong> progetto, Bruno Astorre, Carlo<br />
Ponzo, Sergio Ur<strong>il</strong>li e Franco Posa, che tanto si sono adoperati a sostegno di<br />
questo progetto”.<br />
E’ mejo er vino de li Castelli de questa zozza società. Sembra essere<br />
d’accordo Luca Maroni, <strong>il</strong> celebre sommelier italiano, che<br />
nell’Annuario dei migliori Vini Italiani 2010 - presentato pochi giorni<br />
fa presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma - segnala <strong>il</strong><br />
Frascati “Donnaluce” di Poggio Le Volpi, azienda monteporziana,<br />
come <strong>il</strong> miglior vino bianco d’Italia. L’ARSIAL esprime soddisfazione,<br />
per <strong>il</strong> ritorno del Lazio come protagonista grazie ad un vino<br />
che è “l’espressione più classica del territorio regionale”, come afferma<br />
Massimo Pallottini. Trem<strong>il</strong>a anni di storia. Già trem<strong>il</strong>a anni fa,<br />
infatti, <strong>il</strong> Frascati inondava le tavole delle corti e della nob<strong>il</strong>tà. Per<br />
ripercorrere le tappe della storia enologica capitolina, <strong>il</strong> comune di<br />
Roma, in collaborazione con Colline Romane, mette in mostra “Il<br />
Vino di Roma, 300 anni di storia, tradizioni e cultura” alla Domus<br />
Talenti dal 17 dicembre al 10 gennaio.<br />
Il territorio di produzione del Frascati comprende interamente i<br />
comuni di Frascati, Grottaferrata e Monte Porzio <strong>Catone</strong> e limitatamente<br />
<strong>il</strong> comune di Montecompatri. Secondo i dati del Consorzio<br />
Tutela Frascati DOC però, ben <strong>il</strong> 45% dei terreni di produzioni, corrispondenti<br />
a circa 700 ettari, si trovano sul territorio capitolino, tra <strong>il</strong><br />
municipio VIII e X di Roma. Ed è proprio per questo motivo che<br />
Stefano Di Tommaso, primo cittadino frascatano, si è rivolto a Gianni<br />
Alemanno, scrivendogli ben due lettere per invitare <strong>il</strong> suo collega ad<br />
intraprendere alcune iniziative condivise volte a valorizzare <strong>il</strong> vino<br />
Frascati DOC e salvaguardare tutta la f<strong>il</strong>iera vitivinicola, che non sta<br />
passando un momento florido a causa della crisi. Il primo passo<br />
potrebbe essere quello di invitare i ristoratori romani a proporre<br />
innanzitutto <strong>il</strong> Frascati DOC, <strong>il</strong> vino più rappresentativo di Roma.<br />
Tutto ciò sarebbe anche un aiuto fondamentale per gli operatori<br />
commerciali, di cui un terzo lavora proprio sul suolo romano; e sempre<br />
in quest’ottica prende forma l’altra proposta, ovvero quella di un<br />
tavolo di concertazione tra le autorità civ<strong>il</strong>i e una rappresentanza di<br />
viticoltori ed aziende vinificatrici, per studiare iniziative – come la<br />
recente settimana del Frascati DOC, che ha presentato una rassegna<br />
di alcune delle migliori selezioni di vini Frascati, con un ottimo<br />
riscontro di pubb<strong>il</strong>co – che puntino sulla valorizzazione di questo<br />
fiore all’occhiello del territorio dell’Urbe. Nella stessa direzione si è<br />
mosso Mauro De Angelis, presidente del Consorzio di Tutela del<br />
Frascati DOC, che si è rivolto allo stesso Alemanno, invitandolo a collaborare<br />
al fine di focalizzare azioni strategiche e sinergiche per la salvaguardia<br />
dell’eccellenza di questo vitigno particolare, un patrimonio<br />
di storia, cultura e professionalità che coinvolge oggi tanti operatori<br />
nell’area cittadina e dei Castelli Romani. MARIO MUCEDOLA<br />
che faccio a Natale?<br />
Eventi natalizi in tutta l’area dei Castelli Romani, dai presepi ai mercatini,<br />
da Babbo Natale alla Befana. Partiamo dai presepi, viventi, artistici,<br />
giganti e caserecci: ad Albano fino al 6 gennaio sarà possib<strong>il</strong>e visitare <strong>il</strong><br />
presepe artistico nella V<strong>il</strong>la del Vescovo, tutti i giorni dalle 5 fino alle 11;<br />
a Colonna dal 20 dicembre al 31 gennaio si terrà la nona rassegna di<br />
“Presepi in grotta” presso piazza Vittorio Emanuele II. Il 19, laboratorio<br />
con i bambini della Gulluni e i nonni del centro anziani, pieces teatrali<br />
con attori bambini e cerimonia per i 160 anni del Comune. Il 20 alle 10,<br />
la Messa celebrata dal Vescovo Mons. Martinelli, alla presenza dei sindaci<br />
castellani e dei loro Gonfaloni; a Lanuvio mostra di presepi e inaugurazione<br />
del presepe nel Fontanone, visitab<strong>il</strong>e fino a gennaio; a<br />
Lariano, dal 21 dicembre si terrà la seconda edizione dei presepi larianesi,<br />
mostra/concorso con premiazione <strong>il</strong> 5 gennaio; a Monte<br />
Compatri, dal 19 dicembre al 6 gennaio, sarà possib<strong>il</strong>e partecipare al<br />
concorso “disegna <strong>il</strong> tuo presepe”, per tutti i ragazzi dell’I.C. scolastico<br />
di Monte Compatri; tutti i lavori saranno esposti per <strong>il</strong> periodo delle<br />
feste nel palazzo Annibaldeschi; ancora a Monte Compatri dal 25 al 27<br />
dicembre sarà possib<strong>il</strong>e vedere presepi e degustare vini nello stesso<br />
tempo, più di 70 presepi in 18 cantine, con musica ed enogastronomia<br />
tipica e ammirare <strong>il</strong> presepe gigante sulla scalinata del Parco Calahorra.<br />
A Monte Porzio <strong>Catone</strong> fino al 6 gennaio si terrà la 12° mostra internazionale<br />
dell’arte presepiale, per le vie del Centro Storico, presepi provenienti<br />
da tutte le Regioni d’Italia e dal Mondo; si potranno ammirare<br />
le opere esposte immergendosi in un'atmosfera particolare e suggestiva.<br />
Inoltre come ogni anno verrà allestito in Duomo <strong>il</strong> famoso presepe<br />
scenografico ed <strong>il</strong> presepe vivente per le vie del Centro Storico a cura<br />
del Gruppo Scout di Monte Porzio. A Capodanno, grande concerto a<br />
V<strong>il</strong>la Mondragone (vedi pag. 37); a Nemi, dal 25 dicembre al 3 febbraio<br />
3 grandi presepi scenografici arricchiranno <strong>il</strong> paese. Per quanto<br />
riguarda i mercatini segnaliamo NATALEtiQUO, un mercatino itinerante<br />
di Natale con prodotti, servizi ed articoli artigianali, biologici,<br />
equosolidali ed ecologici, fino al 6 gennaio, e <strong>il</strong> mercatino natalizio di<br />
Ariccia, dal 19 al 27 dicembre. A San Cesareo, Museo Stazione di<br />
Colonna, per tutto <strong>il</strong> mese di dicembre plastici in movimento, giocattoli,<br />
presepe artigianale di Ambrogio Giurin (ex capostazione) con l’esposizione<br />
di un modellino Marklin degli anni 30 in metallo. E grande pista<br />
del ghiaccio in piazza Giulio Cesare. A Lanuvio, <strong>il</strong> 27 dicembre Babbo<br />
Natale in carrozza incontra i bambini nella piazzetta Stragonello; nello<br />
stesso giorno sia a Lanuvio che a Genzano sarà allestito un teatrino di<br />
marionette per i bambini; ancora a Lanuvio tombola di beneficenza per<br />
i bambini e a Rocca di Papa una Maratonina natalizia e passeggiata in<br />
Mountain Bike con partenza da piazza della Repubblica; <strong>il</strong> 31 dicembre<br />
a Marino grande festa di Capodanno, con animazione, musica, cenone<br />
e divertimento; <strong>il</strong> 3 gennaio sia a Monte Compatri che a Monte<br />
Porzio <strong>Catone</strong> presepe vivente. Infine per <strong>il</strong> giorno dell’epifania, tantissimi<br />
incontri con la Befana: a Genzano, <strong>il</strong> 5 gennaio ci sarà la lettura<br />
animata “Si è arrabbiata la Befana!” di immagini e musica per i bambini,<br />
con laboratorio di calze presso la biblioteca comunale; <strong>il</strong> 6 gennaio<br />
ad Ariccia la Befana scenderà dal campan<strong>il</strong>e di San Nicola; a Lanuvio<br />
ci sarà un corteo a cavallo dei Magi e al termine si distribuiranno calze a<br />
tutti i bambini; a Monte Porzio <strong>Catone</strong> invece la befana incontrerà i<br />
bambini per la processione con <strong>il</strong> santo bambino, seguita dalla santa<br />
messa; si aspetta <strong>il</strong> suo arrivo anche a Velletri per tutti i bambini; mentre<br />
a Rocca di Papa si giocherà<br />
con Babbo Natale e la Befana, ci<br />
saranno spettacoli, divertimento e<br />
infine la premiazione della letterina<br />
a Babbo natale; a Nemi discesa<br />
acrobatica della befana dal castello,<br />
con animazione, calze doni e<br />
premi; a San Cesareo, calza per<br />
tutti dall’Amministrazione comunale.<br />
GAIA MUTTI
catone dicembre gennaio 2009 marco:CATONE 05/03/2010 13.54 Pagina 20<br />
20 gne verde natal<br />
Concorso sotto l’albero<br />
Avviata la IV edizione del concorso<br />
giornalistico-ambientalista per bambini<br />
e ragazzi italiani (e chi studia italiano<br />
all’estero) dai 5 ai 18/19 anni. Le scuole,<br />
gli istituti, i singoli “giornalisti nell’erba”<br />
delle edizioni precedenti hanno<br />
appena ricevuto la scheda di adesione, <strong>il</strong><br />
regolamento e le scadenze per l’anno<br />
2010. Il <strong>Refuso</strong>, ideatore del concorso<br />
nazionale, rimanda al sito www.giornalistinellerba.org<br />
per scaricare tutta la<br />
documentazione e lascia sotto l’albero<br />
delle buone notizie: <strong>il</strong> Ministero<br />
dell’Istruzione, dell’Università e<br />
della Ricerca patrocina <strong>il</strong> concorso e<br />
ha già divulgato presso tutte le scuole la<br />
sua partenza ufficiale. La Presidenza<br />
del Consiglio Regionale offre <strong>il</strong> suo<br />
sostegno e <strong>il</strong> giornalista e scrittore Alessandro Cecchi Paone sarà<br />
presente alla premiazione prevista per maggio/giugno 2010: “Vi confermo<br />
la mia piena disponib<strong>il</strong>ità a darvi una mano a titolo amichevole<br />
e a partecipare alla premiazione. Complimenti per quello che fate e<br />
tanti cari auguri ai piccoli GnE”. Vi ricordate <strong>il</strong> tema dell’anno scorso?<br />
Era Rinnovab<strong>il</strong>issimo e la terza elementare del’istituto comprensivo di<br />
Zagarolo proponeva questa f<strong>il</strong>astrocca: “Energie Rinnovab<strong>il</strong>i sicuramente<br />
riut<strong>il</strong>izzab<strong>il</strong>i, vento, acqua, tanto sole, non saranno solo parole<br />
ma un aiuto sempre ci daranno se le useremo tutto l’anno, per una<br />
Terra più pulita e salveremo la nostra vita.” Avevano ragione ad insistere<br />
su queste tematiche perché quest’anno <strong>il</strong> concorso tratta l’acqua<br />
e <strong>il</strong> sole. Per i piccoli e “i medi” GnE, l’acqua. Dai 5 ai 9/10 anni dunque<br />
“Mi scappa l’acqua”: attraverso leggende e storie del territorio per<br />
raccontare l’acqua come origine della vita. Dai 10 ai 13/14 anni<br />
“Diritto d’acqua”, per parlare di valore crescente dell’acqua, preoccupazioni<br />
sulla sua qualità e quantità, acqua privata e pubblica, etc. Ai più<br />
grandi, dai 14 ai 18/19 anni, <strong>il</strong> tema del sole, “Yellow è Megliou”:<br />
cosa fanno le amministrazioni per favorire la ricerca e la sensib<strong>il</strong>izzazione,<br />
la diffusione degli impianti, l’adeguamento ai parametri nazionali e<br />
internazionali in tema di energia solare? Quattro le sezioni, per ciascuna<br />
fascia d’età. Dal supporto cartaceo (articoli, interviste, reportage,<br />
inchieste) ad altri supporti (interviste in video, radiofoniche o audio,<br />
inchieste, reportage, fotoreportage), ma anche una sezione giornali e<br />
telegiornali completi e una sezione dedicata alla “creatività”: disegni,<br />
dipinti, collage, cartelloni, vignette e strisce, poesie, racconti, spot-pubblicità<br />
progresso, videoarte. Per la sezione internazionale, studenti<br />
all’estero, gli elaborati dovranno essere in lingua italiana. Importante<br />
leggere attentamente <strong>il</strong> regolamento, perché chi invia un elaborato<br />
dovrà indicare la sezione di concorso a cui intende partecipare e comp<strong>il</strong>are<br />
la scheda di partecipazione in ogni sua parte, pena l’esclusione<br />
dalla selezione. Si può partecipare singolarmente, in gruppi, per classi<br />
e chi concorre insieme al gruppo o classe,<br />
può presentare un lavoro individuale oltre a<br />
quello proposto insieme ai compagni. Gli<br />
elaborati possono essere inviati per posta<br />
(con ricevuta di ritorno), via e-ma<strong>il</strong> richiedendo<br />
conferma alla redazione dell’avvenuta<br />
consegna della posta elettronica, o consegnati<br />
a mano, entro e non oltre martedì 9<br />
marzo 2010 (in caso di spedizione postale<br />
fa fede <strong>il</strong> timbro postale) a: IL REFUSO –<br />
via dei Mattei 11/b–00030 Colonna<br />
(Roma) o su info@giornalistinellerba.org<br />
HELENE DUVAL<br />
21<br />
Natale Verde? Natale al Verde? L’abbiamo chiesto per strada, abbiamo<br />
spulciato qualche dato, siamo andati ad impegnarci al banco dei pegni<br />
(roba da romanzo). Nella Florida della provincia romana credevamo di<br />
essere tutti abbastanza ricchi, perlomeno benestanti, ed abbiamo scoperto<br />
un po’ di dati sconcertanti. Ha iniziato a parlarne <strong>il</strong> comune di San<br />
Cesareo, nei mesi scorsi: “aumentano le famiglie che fanno fatica ad<br />
arrivare a fine mese, i disoccupati, i nuovi poveri. É una situazione<br />
drammatica per decine di persone che si rivolgono quotidianamente ai<br />
nostri uffici. Spesso la richiesta è un piccolo contributo per una bolletta<br />
che non riescono a pagare, altre volte un aiuto più consistente per evitare<br />
lo sfratto. Si tratta di casi estremi, di situazioni di disagio grave ma<br />
che purtroppo continuano ad aumentare nel corso degli anni”. San<br />
Cesareo, da gennaio all’autunno 2009, ne ha contati 60. A Frascati,<br />
dove <strong>il</strong> comune investe in sociale <strong>il</strong> 18% delle sue risorse, i dati devono<br />
ancora essere elaborati, ma le assistenti sociali confermano: le povertà<br />
avanzano, sono molte le famiglie monoparentali, o monoreddito, o di<br />
anziani che non riescono ad arrivare a fine mese e sono a rischio di<br />
esclusione sociale.
catone dicembre gennaio 2009 marco:CATONE 05/03/2010 13.54 Pagina 22<br />
22<br />
verde natal<br />
verde natal<br />
Gioielli da impegnare? Babbo Natale a dieta<br />
L’entrata è sul retro. La f<strong>il</strong>iale “quella vera”, ben segnalata, affaccia su<br />
una delle vie più nob<strong>il</strong>i e negoziose di Albano, ma per trovare <strong>il</strong> banco<br />
dei pegni di Unicredit Banca di Roma ad Albano - una delle poche<br />
agenzie di pegno del Lazio - che da fuori, dietro le vetrate fumé, pare un<br />
retrobottega dell’altra, bisogna conoscerla. Ci si arriva da internet, con<br />
qualche ricerca, o con <strong>il</strong> passaparola, come abbiamo fatto anche noi. Un<br />
salto, per un giorno, nel mondo del credito a pegno: semplice, veloce,<br />
“chiavi in mano”. Anzi, soldi: in mano, anzi in tasca, in pochi minuti,<br />
anche per chi non ha garanzie da offrire alle banche “normali”. Si porta<br />
un gioiello e si esce coi contanti nel giro di pochi minuti. A restituire <strong>il</strong><br />
denaro e riscattare <strong>il</strong> bene ci si pensa poi. Una scritta semicancellata<br />
accanto alla porta d’ingresso dice “no all’usura di stato”. Eppure “<strong>il</strong> credito<br />
a pegno è nato per combattere l’usura”, ci spiega un funzionario:<br />
impegnare un prezioso, meglio che chiedere agli strozzini. Qui la procedura<br />
è veloce, fac<strong>il</strong>e, discreta: i principali vantaggi del pegno, del resto.<br />
Che richiamano agli sportelli, specie in tempo di crisi, un numero di<br />
persone crescente: i dati dell’anno 2009 devono ancora venire, ma <strong>il</strong><br />
funzionario che ci accoglie stima la crescita di clienti in +15% circa,<br />
negli ultimi 18 mesi. Di solito sono le donne a presentarsi agli sportelli,<br />
ma non mancano gli uomini; età media tra i 35 e i 40, ma “viene gente<br />
di ogni età e di ogni tipo”. Se prima la gran parte dei clienti era rappresentata<br />
da chi non aveva garanzie sufficienti da offrire alle banche “normali”,<br />
gli anni recenti hanno visto aumentare i lavoratori dipendenti: colletti<br />
bianchi, insegnanti, lavoratori con una busta paga che non basta più<br />
per certe abitudini: “la vacanza, <strong>il</strong> regalo da fare... cose a cui non si vuole<br />
rinunciare, ma che ora è più diffic<strong>il</strong>e far rientrare nel budget mens<strong>il</strong>e”. Le<br />
storie non sono richieste, ma nell’affollamento di certe giornate - “in<br />
media facciamo 25 nuovi pegni al giorno” - inevitab<strong>il</strong>mente qualche racconto<br />
oltrepassa i vetri dietro cui siedono gli stimatori, i periti incaricati<br />
di accettare o rifiutare gli oggetti “impegnandi” e di stab<strong>il</strong>ire l’importo<br />
dei relativi crediti. I periodi caldi, stimatori e impiegati di banca li<br />
conoscono: l’inizio della scuola, delle vacanze, la fine dell’anno. Un paio<br />
di giorni prima di Natale, per esempio: è uno dei picchi, sia per impegnare<br />
beni che per riscattarli, grazie alle tredicesime. I “beni” sono<br />
soprattutto gioielli: oro - “è aumentato molto”, - diamanti, pietre, oppure<br />
argento “un ch<strong>il</strong>o per volta”. Ogni tanto pellicce, ma con cautela: “non<br />
sono più di moda”, e poiché <strong>il</strong> destino dei pegni non riscattati è quello di<br />
finire all’asta, la banca evita di doverci perdere accumulando beni diffic<strong>il</strong>i<br />
da rivendere. Anche perché, in caso di “rimanenze”, gli stimatori dei<br />
beni non battuti rispondono personalmente della perdita causata alla<br />
banca, e sono tenuti a riacquistarli. Per lo stesso motivo da qualche<br />
anno sono esclusi dal pegno oggetti come le macchine fotografiche. E<br />
la stimatrice rifiuta <strong>il</strong> dignitoso orologio svizzero che le porgiamo: “mi<br />
spiace, in metallo non li prendiamo”, anche per i troppi falsi sul mercato.<br />
Chi invece porta oggetti “ammissib<strong>il</strong>i”, esce dalla f<strong>il</strong>iale con in tasca in<br />
media 1/3 del loro valore commerciale. Il pegno - un oggetto singolo, o<br />
un lotto di più oggetti - può restare nel caveau della banca per tre anni.<br />
Ogni tre o sei mesi, a seconda della polizza stipulata, scattano gli interessi:<br />
<strong>il</strong> 15%, da corrispondere nelle date prescritte. Per <strong>il</strong> riscatto totale<br />
del bene c’è tempo fino a un mese dopo la scadenza della polizza. Poi<br />
si va all’asta. Ma <strong>il</strong> 95% dei beni vengono riscattati, dicono gli impiegati.<br />
E’ interesse di tutti, del resto: del cliente, che rientra in possesso di un<br />
oggetto che all’occorrenza potrà essere impegnato di nuovo, e della<br />
banca, per lo stesso motivo. C’è chi ricorre al pegno in momenti di difficoltà,<br />
poi riscatta, poi torna. Ma c’è anche chi porta i suoi gioielli prima<br />
di partire in vacanza: qualche soldo in più e la sicurezza che mentre si è<br />
via saranno custoditi. ILARIA ROMANO<br />
“Ho impegnato i gioielli di mia madre - dice Rosita (<strong>il</strong> nome è di fantasia), 50<br />
anni, separata. - I miei figli non lo sanno. Si metterebbero a lavorare e invece<br />
io ci tengo che studino. Al riscatto ci penserò, adesso pensiamo a pagare le<br />
tasse universitarie. Se mi sono vergognata? Ma no”.<br />
di LORENZO VANZO e GIULIA ATTIANI<br />
23<br />
A Natale si sa sono tutti più<br />
felici, c’è chi compra regali, chi<br />
organizza i pranzi e le cene e<br />
chi parte per le vacanze alla<br />
ricerca della tranqu<strong>il</strong>lità sulle<br />
innevate montagne o le soleggiate<br />
spiagge di isole lontane.<br />
Quest’anno però sembra è<br />
diverso, la crisi pesa nelle<br />
tasche di tutti. Ecco qualche<br />
testimonianza di un Natale<br />
sotto l’insegna del risparmio. Andrea<br />
Biancucci di 25 anni mette a disposizione per<br />
fare i regali più o meno lo stesso budget, circa<br />
100 euro, dei natali passati.. Però, quest’anno<br />
“si deve risparmiare sulla benzina e sulla televisione.<br />
Io non ho neanche comprato <strong>il</strong> decoder!”.<br />
Per lui, che ci tiene alla tradizione, rimane<br />
invariato anche <strong>il</strong> menu del cenone della vig<strong>il</strong>ia:<br />
fritti misti di verdure e soprattutto pesce:<br />
“orata, dentice con patate… a mia madre piace<br />
cucinare e si sbizzarrirà anche quest’anno”.<br />
“Cosa ho chiesto a Babbo Natale? La discografia<br />
completa dei Deep Purple!”. Cambiano, al<br />
variare dell’età le abitudini natalizie. Il signor<br />
Naghi, di 61 anni quest’anno farà regali solo ai<br />
più piccoli:“se ci si vuole bene, tra i grandi basta<br />
<strong>il</strong> pensiero”. “Anche per <strong>il</strong> cenone non sono<br />
necessari troppi sfarzi: alla fine dei conti la festa<br />
dura un giorno solo. Quello che conta davvero è<br />
stare tutti insieme in tranqu<strong>il</strong>lità, è questo che<br />
chiedo io a Babbo Natale”. Sono pochi quelli<br />
che andranno in vacanza altrove nel periodo<br />
natalizio, c’è chi lavora, chi invece ammette che<br />
partire è fuori dalla portata delle proprie tasche.<br />
Non si bada a spese a casa di Gaia<br />
Bellini,“abbiamo anche comprato le palle<br />
nuove quest’anno! D’altra parte <strong>il</strong> Natale è sempre<br />
<strong>il</strong> Natale!”. Giulia Capanna, 20 anni, lavorerà<br />
invece <strong>il</strong> giorno di Natale per cui “mangerà<br />
quello che passa <strong>il</strong> convento”. “Faccio un po’<br />
meno regali, così risparmio per le feste e per la<br />
mia prima settimana bianca”. Emanuele<br />
Bassotti, 22 anni, che si è comprato la moto a<br />
luglio, chiede a Babbo Natale gli stivali da motociclista, ma rinuncia<br />
alla settimana bianca. Chi non si fa scupoli nel fare regali è<br />
Mohamed Hamed Marco, 25 anni, che spende circa 500 euro. “In<br />
pratica - gli fa eco <strong>il</strong> signor Naghi che lo sta a sentire - prende <strong>il</strong> suo<br />
stipendio e lo gira tutto per fare regali”. Bè sì, ammette Marco.<br />
“Sono fatto così”. Anche se quest’anno pure lui ha accusato la crisi<br />
e dichiara di essersi contenuto: “spenderò in doni certamente<br />
meno degli anni passati”. Anna è di tutt’altra pasta. Lei, 43 anni,<br />
deve fare i conti con le bollette, con i libri di scuola dei figli, con le<br />
potature degli alberi del giardino. “Troppe spese a cui non puoi<br />
dire di no, quindi si risparmia su tutto <strong>il</strong> resto, cenone compreso.<br />
Quest’anno <strong>il</strong> pesce sarà un pasticcio di tonno e patate”. E Babbo<br />
Natale? “Ai bambini abbiamo spiegato che quest’anno porterà solo<br />
un dono ciascuno”. Ma se chiedono un mega-regalo? “Babbo<br />
Natale riterrà giusto ridimensionare le loro richieste per aiutare<br />
tanti bambini nati in più nel mondo”. Su una cosa sono tutti d’accordo:<br />
la spesa del cenone si fa dove si risparmia, supermercati,<br />
discount.
catone dicembre gennaio 2009 marco:CATONE 05/03/2010 13.54 Pagina 24<br />
24 verde natal<br />
verde natal 25<br />
“Sull’orlo del dissesto” Chi riscuote per sé<br />
“Per fronteggiare la crisi finanziaria <strong>il</strong> 65% dei comuni ha ridotto le rette e<br />
le tariffe dei servizi per le famiglie colpite da problemi occupazionali e,<br />
mediamente, le spese sociali sono aumentate dell’8% rispetto al 2008. Ma<br />
questo sforzo non basta. La domanda di servizi sociali crescerà quest’anno<br />
del 20%. Ciò richiederebbe un impegno ulteriore di 1,6 m<strong>il</strong>iardi di euro complessivi,<br />
a fronte di una contrazione dei b<strong>il</strong>anci comunali di 3 m<strong>il</strong>iardi l’anno<br />
per i prossimi tre anni, a causa del blocco delle entrate, della riduzione dei<br />
trasferimenti e del rinnovo del contratto del pubblico impiego. Come faranno<br />
i comuni a reggere l’impatto della crisi sul territorio?” Se la domanda se<br />
la fa Paolo Testa, esperto di sv<strong>il</strong>uppo organizzativo e analisi delle politiche<br />
pubbliche, repsonsab<strong>il</strong>e innovazione di Cittalia, la fondazione di<br />
ricerca dell’Anci, c’è da temere <strong>il</strong> peggio. E <strong>il</strong> peggio, infatti, sta arrivando.<br />
I Castelli Romani sono ancora una sorta di oasi, rispetto a tante realtà<br />
molto più disastrate. Ma la crisi si sente. E i cittadini lo sanno: <strong>il</strong> 63%<br />
è convinto che le situazioni di povertà nel proprio comune siano<br />
aumentate nell’ultimo anno e che la crisi abbia avuto dirette ripercussioni<br />
sulle amministrazioni locali. Il 95% è convinto che le leve per uscire<br />
da questo periodo di recessione siano in mano ai governi centrali. La<br />
responsab<strong>il</strong>ità che la gente e gli esperti attribuiscono ai comuni è la scarsa<br />
capacità reale di produrre risorse, un po’ per incompetenza specifica,<br />
un po’ perché l’interesse più forte, sopratutto nelle realtà più piccole, è<br />
quello di mantenere <strong>il</strong> consenso elettorale e amicale. Proprio per dare<br />
un sostegno in materia di economia ai comuni, la Provincia ha lanciato<br />
un servizio di assistenza tecnico-professionale in materia di prodotti<br />
derivati. Era l’indomani della dichiarazione sconfortante del prefetto di<br />
Roma: “La maggior parte dei comuni della provincia è sull’orlo del<br />
dissesto”. La Provincia è stata capace di sanare <strong>il</strong> suo, acquisendo una<br />
“particolare expertise nella gestione attiva dell’ indebitamento comprendente<br />
la valutazione delle posizioni finanziarie, nel calcolo del market<br />
value delle operazioni di finanza innovativa, nell’analisi di output,<br />
nelle analisi dei rischi/rendimento dei prodotti finanziari presenti sul<br />
mercato e rivolti agli enti locali”. Quanti comuni si saranno avvalsi di<br />
questo servizio? Quanti avranno solamente capito di cosa si parla?<br />
Non è una carta di povertà, ma un modo per risparmiare a Natale.<br />
Alla convenzione per la Fam<strong>il</strong>y Card della Provincia di Roma hanno<br />
aderito 361 aziende e attività commerciali (278 nel Comune di Roma<br />
e 83 nella provincia) e l’amministrazione provinciale punta a superare<br />
le m<strong>il</strong>le adesioni entro gennaio 2010. Supermercati, ipermercati e<br />
discount, panifici, ottici, centri sportivi, librerie (sconti in media del<br />
10%), ristoranti, concessionarie auto, taxi 6645 (circa 1200 autovetture<br />
con sconti dal 5 al 10%), parrucchieri, casalinghi, giocattoli, cinema,<br />
dentisti e molte altre ancora. La tessera, nominativa e da esibire<br />
insieme ad un documento, è valida fino al 31 dicembre 2011 ed è<br />
rivolta alle famiglie residenti nella provincia (info<br />
www.provincia.roma.it/fam<strong>il</strong>ycard -06/67665248).<br />
Riduzioni fiscali per favorire la denuncia delle estorsioni. Questa l'arma<br />
che la Provincia di Roma, coinvolgendo altri dieci comuni del territorio,<br />
ha deciso di mettere in campo attraverso la firma di un protocollo d'intesa<br />
per combattere usura e racket. Entro 90 giorni, i comuni di<br />
Civitavecchia, Ariccia, Allumiere, Anticoli Corrado, Morlupo,<br />
Frascati, Tivoli, Valmontone, Pomezia e Palestrina, firmeranno un<br />
regolamento per <strong>il</strong> riconoscimento di agevolazioni per tributi locali in<br />
favore dei cittadini che abbiano fornito all'autorità giudiziaria elementi<br />
decisivi per l'individuazione degli autori di richieste usurarie. Dalla<br />
Provincia un sostegno politico ma anche economico, lo stanziamento<br />
di un contributo straordinario che garantira' fino al 70% delle agevolazioni<br />
corrisposte, per un massimo di m<strong>il</strong>le euro per gli anni 2010 e 201.<br />
Cifra simbolica, ma - promette Zingaretti - da incrementare nel prossimo<br />
b<strong>il</strong>ancio.<br />
“Professionalità e dinamismo contraddistinguono Tributi Italia<br />
S.p.A., azienda specializzata nella gestione delle entrate degli Enti<br />
locali”: così recita <strong>il</strong> sito web di Tributi Italia, tra le società leader in<br />
Italia nella riscossione delle imposte degli enti pubblici, cancellata<br />
nella giornata del 14 dicembre, dopo la sospensione provvisoria del<br />
30 novembre, dall'Albo dei riscossori da parte della commissione<br />
ministeriale Finanze della Camera dei deputati. Il motivo? I m<strong>il</strong>ioni<br />
di euro che la società incassava a titolo di Ici, Tarsu o Tosap non<br />
venivano riversati ai Municipi ma venivano trattenuti sui suoi conti<br />
correnti. Oltre alle conseguenze per la società e per i 1.053 dipendenti,<br />
la cancellazione ne avrà anche per i centinaia di comuni che<br />
lavorano con Tributi Italia. Solo nel Lazio i paesi colpiti sono una<br />
quindicina, tra cui piccoli centri del frusinate e località come<br />
Apr<strong>il</strong>ia, Civitavecchia, Nettuno e Pomezia che, con i suoi 18 m<strong>il</strong>ioni<br />
di ammanco, è <strong>il</strong> comune che ha subito <strong>il</strong> danno maggiore. Meno<br />
grave la situazione ai Castelli. L’unico comune colpito risulta essere<br />
Albano Laziale, che avanza un credito di circa 242 m<strong>il</strong>a euro<br />
nei confronti della società: “La situazione è grave ma non disperata<br />
- si fa coraggio Tommaso Nuovo, assessore al B<strong>il</strong>ancio - noi<br />
abbiamo in corso soltanto una richiesta di accreditamento per le<br />
quote non versate dell'imposta sui cartelloni pubblicitari”. Dopo<br />
una riunione con lo staff legale di Tributi Italia, si è deciso di fare<br />
ricorso al Tar. Si tratta, pero’, dell’ultima spiaggia, come dichiara<br />
Saggese, patron della società “Dopo non resterà che portare i libri<br />
in Tribunale e poi <strong>il</strong> fallimento”. LUCIA ZONFRILLI<br />
L’Ater regala. E <strong>il</strong> Comune rivende<br />
Comuni in dissesto, in crisi, in difficoltà.<br />
Come far fronte, se non al potenziamento,<br />
almeno al mantenimento dei servizi? Il<br />
Comune di Monte Porzio, mentre certamente<br />
studia altre strategie finanziarie, intanto<br />
un’idea se l’è fatta venire. Quella di acquisire<br />
gratuitamente dall’Ater un po’ di case. E’ <strong>il</strong><br />
caso di sette appartamenti in via Dante<br />
Alighieri, proprietà dell’Agenzia che un<br />
tempo si chiamava Istituto Autonomo Case<br />
Popolari e che ancora oggi ha per mission quella di rispondere alle<br />
emergenze alloggiative delle famiglie in difficoltà. Il consiglio comunale,<br />
unanime, ne ha deliberato a fine novembre l’acquisizione a titolo<br />
gratuito. Un bel patrimonio, non c’è che dire. Soprattutto a Monte<br />
Porzio, dove i prezzi al metro quadro sono diventati proibitivi.<br />
L’intento del Comune, espresso nella stessa riunione di consiglio, è quello<br />
di far cassa rivendendo gli appartamenti ai vecchi assegnatari. Che<br />
saranno sicuramente entusiasti di dare <strong>il</strong> loro lauto contributo per <strong>il</strong><br />
Bene Comune.<br />
Quasi due m<strong>il</strong>ioni di euro di risarcimento. Questo deve <strong>il</strong> Comune di<br />
Zagarolo a quello di San Cesareo, secondo quanto stab<strong>il</strong>ito dal giudice<br />
del Tribunale di Tivoli, sezione distaccata di Palestrina, che in questi<br />
giorni ha deciso sull’annosa questione della ripartizione territoriale e<br />
patrimoniale tra i due comuni che si sono scissi nel 1990. La questione<br />
è nata perché <strong>il</strong> comune di Zagarolo non avrebbe attuato una delibera<br />
della giunta regionale del 1995 con la quale si stab<strong>il</strong>iva <strong>il</strong> definitivo piano<br />
di ripartizione tra i due comuni e l’ammontare delle somme spettanti a<br />
ciascuno. San Cesareo, dopo aver diffidato <strong>il</strong> comune di Zagarolo, si è<br />
visto riconoscere dal giudice le sue ragioni.
catone dicembre gennaio 2009 marco:CATONE 05/03/2010 13.54 Pagina 26<br />
26<br />
verde natal<br />
Gap, resistenza attiva al carovita<br />
Tutto è iniziato in una calda mattina<br />
di luglio con la pasta, <strong>il</strong> caffè, le<br />
patate. E qualche curioso che si<br />
avvicinava per capire cos’era quel<br />
banchetto in via Toscana, nei<br />
pressi delle case popolari di<br />
Genzano. Il Gap (gruppo di<br />
acquisto popolare) è partito in<br />
sordina, diventando però nel giro<br />
di poco tempo un appuntamento<br />
mens<strong>il</strong>e fam<strong>il</strong>iare per gli abitanti del quartiere, che ogni volta, grazie al<br />
passaparola, sono di più a fare la f<strong>il</strong>a per acquistare anche riso, uova, olio<br />
extravergine d’oliva, frutta e verdura, salumi, biscotti…<br />
Quella di Genzano, organizzata dall’associazione Terra Sociale, non è<br />
un’iniziativa isolata. Dalla fine del 2008 in un numero crescente di località<br />
italiane vengono organizzati i gruppi di acquisto popolare, che consentono<br />
di acquistare generi di prima necessità a prezzi calmierati.<br />
Associandosi come consumatori si riesce infatti a ridurre sensib<strong>il</strong>mente<br />
i prezzi dei generi di prima necessità salvaguardando la qualità. Come?<br />
Contrattando <strong>il</strong> prezzo direttamente con <strong>il</strong> produttore, saltando ogni<br />
tipo di intermediazione: è quello che si intende quando si parla di f<strong>il</strong>iera<br />
corta, che elimina cioè tutti quei passaggi che gonfiano i prezzi dei<br />
beni di consumo. La tendenza a servirsi, per quanto possib<strong>il</strong>e, di produttori<br />
locali riduce inoltre i costi di trasporto, che influenzano <strong>il</strong> prezzo<br />
quanto più la merce arriva da lontano. Il Gap si ispira al lavoro fatto<br />
dai Gas (Gruppi di acquisto solidale) in questi decenni, che hanno svolto<br />
un lavoro molto importante in termini di innovazione sul versante<br />
dei consumi critici. “Stiamo cercando di ut<strong>il</strong>izzare <strong>il</strong> Gap non solo come<br />
occasione di risparmio – spiega Stefano Paterna di Terra Sociale – ma<br />
anche come veicolo di informazioni ut<strong>il</strong>i su temi collegati alla salute e all’economia.<br />
Bisogna prendere coscienza che i generi di prima necessità come <strong>il</strong><br />
grano devono essere posti al riparo dalla speculazione finanziaria che impoverisce<br />
i produttori e i consumatori dei nostri paesi e affama le popolazioni<br />
del Terzo Mondo”. Per questo Terra Sociale ed <strong>il</strong> Gap di Genzano<br />
sostengono la nascente campagna ‘Fuori <strong>il</strong> grano dalla Borsa’, che<br />
intende fissare i prezzi di questi generi alimentari a partire dai bisogni<br />
popolari e non dalle fluttuazioni dei mercati finanziari. “Chiediamo inoltre<br />
al nostro Comune di aprire uno spaccio popolare per calmierare i prezzi<br />
dei generi di prima necessità e promuovere un regolamento comunale per<br />
l’istituzione di un mercato per produzioni di qualità locali, agricole e artigianali<br />
e del mercato equo e solidale contro <strong>il</strong> carovita”. DANIELA DA MILANO<br />
E’ stata la prima a lanciare un allarme. La Caritas Diocesana di Frascati,<br />
diretta da don Baldassare Pernice, la scorsa estate aveva segnalato che<br />
un 25% dei pasti distribuiti alla mensa serale erano consumati da italiani.<br />
Non “imbucati”, ma realmente bisognosi. E che <strong>il</strong> fatto rappresentava<br />
una novità, visto che da sempre a fruire del servizio mensa erano prevalentemente<br />
gli immigrati. Il punto: le povertà, vecchie ma anche<br />
nuove, in un’area, quella dei Castelli, che all’esterno - ma anche all’interno<br />
- rimanda un’immagine complessiva di benessere e buon tenore di<br />
vita. Prima ancora, al pranzo di Natale 2008 offerto dalla Caritas, si era<br />
già notato qualcosa del genere, racconta don Baldassare: molti italiani,<br />
famiglie o singoli, spesso anziani a cui la pensione non basta più, e che<br />
vivono nuovi disagi. Altro segnale: sono italiani la maggior parte dei<br />
fruitori dei piccoli prestiti del fondo di solidarietà diocesano: di importo<br />
ridotto, servono a pagare le bollette, i conti, a far fronte a problemi<br />
economici contingenti. Un sostegno, perché non si debba andare a<br />
chiedere soldi altrove. Il fatto che ne abbiano fatto richiesta soprattutto<br />
italiani può indicare una loro maggiore consapevolezza nel rivolgersi ad<br />
un servizio di ascolto. Ma è anche un dato grezzo, che forse avvalora la<br />
tesi che le esigenze, e i tenori di vita, stanno cambiando.<br />
verde natal<br />
Le mafie ci sguazzano<br />
27<br />
La mafia non è un’emergenza, semplicemente perché non bisogna mai<br />
abbassare la guardia. La mafia non è solo nel meridione. La mafia è una<br />
realtà che nelle province del Lazio arriva a contare 61 cosche provenienti<br />
da altre regioni: 25 di ‘nrgangheta, 17 di camorra, 14 di cosa<br />
nostra, 2 della sacra corona unita, 3 altri clan criminali. 268, nella sola<br />
provincia di Roma, i beni confiscati - a Grottaferrta 9, a Frascati 3, a<br />
Marino 8, 2 ad Albano, 2 a Valmontone (uno sarà sede di un osservatorio<br />
sulla legalità), 8 a Velletri (dati dell’Osservatorio tecnico-scientifico<br />
per la sicurezza e la legalità della Regione Lazio). Per <strong>il</strong> futuro, chissà: un<br />
emendamento della Finanziaria 2009 potrebbe consentire la vendita<br />
all’asta dei beni confiscati, che in questo modo potrebbero rientrare<br />
nelle mani della malavita. Segnale di debolezza dello stato, hanno avvertito<br />
i tanti fronti del no alla mafia. A novembre F<strong>il</strong>lea-Cg<strong>il</strong> di Roma e<br />
Lazio ha organizzato <strong>il</strong> convegno “Le mani giuste sulla regione”: interventi<br />
<strong>il</strong>lustri - da Piero Luigi Vigna, già procuratore nazionale antimafia,<br />
a Luigi De Ficchy procuratore capo di Tivoli - per parlare di inf<strong>il</strong>trazioni<br />
mafiose nel settore delicato dell’ed<strong>il</strong>izia, “cavallo di Troia delle mafie<br />
dele regioni del centro-nord”. Le mafie in uno speciale sulla crisi, che<br />
c’entra? C’entra, eccome, perché “la crisi economica sta aumentando la<br />
frag<strong>il</strong>ità di sistema e peggiorando <strong>il</strong> modello delle difese favorendo<br />
incursioni <strong>il</strong>legali”, avverte Roberto Cellini, segretario generale F<strong>il</strong>lea-<br />
Cg<strong>il</strong> di Roma e Lazio. Fra i segnali da tenere d’occhio, i ribassi su base<br />
d’asta - anche perché “certi prezzi può garantirli solo chi non garantisce<br />
i propri lavoratori”, altro punto dolente della crisi. Piero Luigi Vigna ha<br />
tracciato l’elenco delle “minime precauzioni” per scongiurare inf<strong>il</strong>trazioni<br />
mafiose negli appalti. “La mafia ha interesse a penetrare nel cuore<br />
delle imprese che nascono legali: per presentarsi con un volto rispettab<strong>il</strong>e<br />
e per avvalersi di know how che non possiede”. La mafia “non agisce<br />
mai in prima persona – continua Vigna. – Si dovrebbe chiedere certificato<br />
storico delle camere di commercio e ogni indicazione ut<strong>il</strong>e a<br />
individuare i titolari, come per le norme antiriciclaggio”. Le cordate di<br />
imprese, i subappalti, “vinci tu, poi dai incarico a me che ho partecipato<br />
alla gara senza vincere”, sono uno dei meccanismi che possono nascondere<br />
inf<strong>il</strong>trazioni mafiose. Informazione sui pericoli di inf<strong>il</strong>trazione delle<br />
mafie in sede di appalto, rotazione dei funzionari in posizioni “sensib<strong>il</strong>i”,<br />
gare d’appalto sempre pubbliche e alla presenza delle imprese in<br />
gara, tracciab<strong>il</strong>ità dei movimenti finanziari, gli altri elementi che Vigna<br />
mette sul piatto della discussione. “In Sic<strong>il</strong>ia – conclude – abbiamo proposto<br />
che tra due imprese a parità di punteggio sia preferita quella che<br />
può dimostrare di aver demolito costruzioni abusive o ristrutturato<br />
beni confiscati a mafiosi. Per incentivare i percorsi nella legalità”.<br />
Strano episodio, quello di cui Giovanni D’Agostino, consigliere comunale<br />
con delega alla sicurezza di Monte Porzio <strong>Catone</strong>, ha parlato nell’ultimo<br />
consiglio comunale. Racconta D’Agostino di aver trovato un<br />
biglietto, nella buca delle lettere di casa sua, nel quale lo si invitava a<br />
“stare lontano dai cantieri ed<strong>il</strong>i”. Un’intimidazione? D’Agostino dice<br />
di credere piuttosto ad uno stupido scherzo. Ma è pur vero che in consiglio<br />
comunale ci tiene a dire che “farà <strong>il</strong> suo lavoro senza dare fastidio<br />
a nessuno, come ha sempre dimostrato”. Che, insomma, ha sempre<br />
chiamato i capi area e gli assessori, a risolvere le eventuali questioni sollevate<br />
dai cittadini. E che, per quanto lo riguarda, lui “va sempre incontro<br />
a tutti”. Per carità. “nessuno mi ha mai detto che stavo andando<br />
troppo in là, perché si sa che io vado dove può arrivare la legge. Poi,<br />
insomma, lo so, bisogna anche essere permissivi, non si può essere troppo<br />
fiscali”. Discorso ingarbugliato, quello di D’Agostino ai colleghi consiglieri.<br />
Discorso che conclude ribadendo che lui, nei cantieri, non ha<br />
ancora fatto niente se non chiedere delucidazioni in tema di sicurezza.<br />
E che, se qualcuno avesse qualcosa da dirgli, meglio farlo vis à vis, piuttosto<br />
che rischiare di far prendere uno spavento a moglie e figli. Ovvia,<br />
poi, la solidarietà e la comprensione di tutti i consiglieri. Che lettura<br />
dare all’episodio?
catone dicembre gennaio 2009 marco:CATONE 05/03/2010 13.54 Pagina 28<br />
28 cultura cultura<br />
Meno male a che c’è CIAC<br />
Mondragone Futurista<br />
Sabato 12 andiamo a Genazzano a<br />
vedere una mostra, naturalmente<br />
sapevamo già della validità dell’intervento,<br />
ma rimaniamo talmente sorpresi<br />
che mentre siamo ancora lì chiamiamo<br />
<strong>il</strong> nostro capo, “per favore, dacci<br />
una pagina intera per scriverne”. Le<br />
abbiamo fatto vedere <strong>il</strong> catalogo: subito<br />
convinta. Già, perché a Genazzano<br />
da un bel po’ di anni è nata un’organizzazione<br />
che tiene e mantiene vivo <strong>il</strong> bellissimo Castello Colonna, <strong>il</strong><br />
CIAC appunto, e che sforna mostre di arte contemporanea di elevata<br />
qualità, e a questo appuntamento, a nostro avviso, ha fatto un salto in<br />
avanti che merita tutto <strong>il</strong> viaggio in macchina, quasi obbligatorio se siete<br />
come noi abitanti affamati di cultura in quel sud romano troppo spesso<br />
costellato di mostre d’acquerelli e degustazioni vinesche. Ma veniamo<br />
alla mostra. Punta finale di un borgo medievale delizioso, circondato<br />
dai monti Prenestini che in inverno si colorano splendidamente, in perfetta<br />
atmosfera natalizia, <strong>il</strong> Castello di Genazzano ospita ben tre mostre:<br />
la prima, Mario Ricci, vedo bene vedo male, che convince in tutti i suoi<br />
lavori (forse un po’ meno nei dipinti) toccando punte altissime in tutte<br />
le installazioni ambientali. Troviamo all’ingresso del cort<strong>il</strong>e uova appese<br />
agli archi della facciata interna, che ricordano scultoreamente la celebre<br />
metafisica dell’uovo del Masaccio, occhi ruotanti che inquietano,<br />
appesi interrogativamente al soffitto di una sala visib<strong>il</strong>e solamente dal<br />
piano superiore, un Arcipelago di polveri colorate su sfere di ottone che<br />
galleggiano all’interno della cappella privata dei Colonna. E poi ancora<br />
la straziante “Mio padre ed io” con <strong>il</strong> negativo/positivo alle sue spalle<br />
“Io e mio padre”, altre stanze altre uova, stavolta come serpenti che sbucano<br />
dal terreno o da un muro. Questa mostra non si può raccontare,<br />
andateci, perché è a tutto tondo un esperienza, dal viaggio che si fa per<br />
arrivare al paese a quello a piedi per raggiungere <strong>il</strong> maschio castello.<br />
Oltre a tutto ciò, <strong>il</strong> CIAC inaugura uno spazio per giovani, una stanza<br />
aperta sul cort<strong>il</strong>e che permette uno sfogo artistico ai più promettenti.<br />
Qui troviamo una promessa, sicuramente, del futuro romano, Zaelia<br />
Bishop, con la sua evocativa anticamera delle ceneri, che strizzando<br />
l’occhio a quell’estetica magico/decadente alla Tim Burton, ci entusiasma<br />
sin dall’inizio del percorso museale. Accanto, sempre nel cort<strong>il</strong>e, si<br />
apre un’altra sala con le foto dell’immensa Anna Magnani, scatti relativi<br />
a scene dei suoi f<strong>il</strong>m migliori. All’inaugurazione abbiamo assistito<br />
anche alla performance di Elio Castellana, sinceramente non molto<br />
convincente ma dagli ottimi spunti per proseguire un lavoro incentrato<br />
sulla tematica di contrasto cinema/disegno. Non vogliamo dirvi altro<br />
sulla mostra, per lasciarvi tutta l’attesa di un’esperienza che vale la pena<br />
di vivere. Diteci cosa ne pensate sul sito: possiamo aprire un dibattito<br />
interessante. MARGOT<br />
castello-colonna.it, dal venerdì alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20<br />
Sul finire del centenario futurista, V<strong>il</strong>la Mondragone sforna una<br />
mostra dall’accademico titolo “Futurismo Romano”. Curata dall’università<br />
Tor Vergata, che trova sede proprio nella V<strong>il</strong>la, la<br />
mostra ha tutti i numeri di cui si vanta. All’appello rispondono i<br />
quadri di Balla, Prampolini, Depero, Dottori, con notevoli esempi<br />
di grafica (bozzetto per la casa d’arte di Bragaglia).<br />
Ma la mostra si pone uno scopo ulteriore, quello scientifico, di<br />
indagine e di ricerca, perché proprio nella mostra vengono presentati<br />
degli inediti, come <strong>il</strong> famoso Motociclista di Dottori, di cui era<br />
scomparsa ogni traccia. Altra chicca sono i due meravigliosi tessuti<br />
ricamati su disegni di Balla e Depero, esempi senz’altro curiosi di<br />
arte applicata, nonché i bozzetti per costumi e scenografie di<br />
Prampolini. A lasciarci un po’ perplessi è la sezione multimediale,<br />
con un video malconcio e musica futurista amplificata da casse<br />
low-fi non molto consone ad esaltarne le qualità, memori pur vero<br />
di un Wagner, stando alle cronache, alquanto annoiato in una serata<br />
rumoristica dal gruppo organizzata, dubitiamo che in questa<br />
sede sarebbe ricreduto. Immancab<strong>il</strong>i gli originali delle poesie, perché<br />
si sa, futurismo significa anche arte globale. Il lungo corridoio<br />
della mostra risulta alla fine ben curato. Saggi introduttivi accompagnano<br />
<strong>il</strong> catalogo aprendo nuove letture sull’argomento ormai<br />
esaurito dalla precedente letteratura. Una mostra che fa onore alla<br />
V<strong>il</strong>la, che già di per se<br />
è una magnifica<br />
struttura secentesca.<br />
MARGOT<br />
Futurismo romano.<br />
Balla, Depero,<br />
Prampolini, Dottori<br />
dal 1 dicembre 2009<br />
al 31 gennaio 2010 a<br />
V<strong>il</strong>la Mondragone -<br />
Via Frascati 51<br />
Monte Porzio <strong>Catone</strong>.<br />
ingresso libero<br />
v<strong>il</strong>lamondragone.it<br />
Margot la fa breve: UNIVERSOLO<br />
Da uno su nove, nove su uno vai bene e stavolta è<br />
uno solo: Elín Hansdóttir. Gioca con i colori,<br />
RGB, e tutta una stanza gialla specchiantesi in tredimensioni.<br />
Nei pressi di quel largo argentina, la<br />
viuzza si chiama via degli specchi, suonate, entrate,<br />
godetevi le due installazioni. Non vi costa niente,<br />
muovete <strong>il</strong> culo! unosunove.com - via degli<br />
Specchi 20, Roma<br />
29
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30<br />
cultura cultura<br />
Teen readers donne di quori<br />
Questo libro è bello perché c’è <strong>il</strong> bosco. Sugli<br />
alberi ci sono tanti uccellini, foglie e c<strong>il</strong>iegie. Mi<br />
piacciono le figure che sono tra due pagine. Parla<br />
di quando sono nato e ogni giorno imparo qualcosa.<br />
Parla pure delle cose che un bambino non sa<br />
nacora. Da neonato un bambino non sapeva che<br />
la luce si accendeva e si spegneva. Neanche io lo<br />
sapevo. Un bambino non sa ancora che se una<br />
cosa è alta si può mettersi in punta di piedi. C’è la<br />
luce spenta però mi piace questo libro. Certe cose non sono come<br />
devono essere. La pelle delle persone è verde, gialla, rossa e i capelli<br />
sono certi marroni, certi gialli, certi verdi, certi rossi, certi bianchi.<br />
Mi piace una figura che parla di alberi e a scuola studiamo molte<br />
cose sugli alberi. Certi alberi non sono fatti come devono essere,<br />
sembrano un cactus, i rami sono verdi e non marroni. Però le figure<br />
sono fatte di fantasia.<br />
Isabel Minhòs Martins e Maddalena Matoso, Quando sono nato<br />
(Topipittori, € 14) LARA ATTIANI, 6 ANNI<br />
Questo libro è carinissimo, parla di una bambina<br />
e di suo padre che non si incontrano mai, anche<br />
se fanno tutto quello che possono fare un padre<br />
e una bambina. È <strong>il</strong>lustrato con delle immagini<br />
colorate. In una pagina c’è un racconto sul papà<br />
e la bambina in un momento insieme, e nell’altra<br />
ci sono delle figure che <strong>il</strong>lustrano alcune parole<br />
del testo. Mi fa pensare a delle bambine che chiamano<br />
<strong>il</strong> loro padre per raccontargli la storia e per<br />
scacciare i mostri sotto <strong>il</strong> letto. Secondo me questo libro è molto<br />
speciale perché tutti i libri per bambini sono con la bambina e la<br />
mamma o la nonna, ma in questo c’è <strong>il</strong> papà. Questo libro non è<br />
soltanto per bambini, è anche per adulti. Per esempio alcune parti<br />
sono scritte con caratteri troppo piccoli e bambini non le sanno<br />
leggere invece gli adulti fin troppo. Leggendo questo libro forse le<br />
persone crederebbero più nell’amore e nella fantasia che c’è in ogni<br />
bambino, si scriverebbero più libri sui papà!<br />
Mauro Mongarli e Claudia Carieri, Non si incontravano mai<br />
(Topipittori, €14) CUCCO’S<br />
piccole guide, non solo musei<br />
L’idea è carina: una collana di guide turistiche per ragazzi, “Non solo<br />
musei” ma anche v<strong>il</strong>le, centri di ricerca scientifica, passeggiate per storie di<br />
popoli e tradizioni, <strong>il</strong> tutto introdotto e accompagnato da racconti e ricche<br />
<strong>il</strong>lustrazioni. Pensate per i più giovani e per le loro famiglie, le quattro guide<br />
al sistema museale territoriale Museumgrandtour aspirano a diventare<br />
“manuali per la progettazione di gite scolastiche”, negli intenti della<br />
Comunità Montana Castelli Romani e Prenestini che le ha commissionate<br />
alla casa editrice m<strong>il</strong>anese Carthusia. I volumetti cartonati e pieghevoli, 16<br />
pagine ciascuno, oltre ad essere in vendita negli shop locali sono infatti distribuite<br />
in tutta Italia: un modo per far conoscere i Castelli al di là dei loro confini,<br />
e per invitare al viaggio. Museumgrandtour è la prima realtà museale<br />
ad entrare nelle pagine della neonata collana “Non solo musei”, grazie ad un<br />
progetto finanziato dalla legge regionale 42/97. Coloratissimi, i quattro<br />
libriccini presentano <strong>il</strong> patrimonio artistico e culturale dell’area lungo quattro<br />
percorsi tematici: arte, storia, scienza, antropologia. Su una faccia del<br />
pieghevole una storia fantastica, nata dalla fantasia delle autrici Sabina<br />
Colloredo, Luisa Mattia, Sonja Riva, Emanuela Nava e <strong>il</strong>lustrata da<br />
Manuela Bertoli; sull’altra una presentazione sintetica del “da non perdere”<br />
in zona, a cura del comitato scientifico diretto da Giovanna Cappelli.<br />
Accattivanti le storie. Un po’ ingessato, invece, <strong>il</strong> testo che dovrebbe invitare<br />
i ragazzi a curiosare nel patrimonio locale. L’idea, dicevamo, è interessante.<br />
Il prodotto, come i suoi giovani lettori, può crescere. IR<br />
31<br />
Il quore nel palazzo, con la q che vuol correggere,<br />
scivola rapido pagina dopo pagina, tra i buoni<br />
sentimenti e le parole schiette dell’autrice al suo<br />
primo romanzo. Quarantenne, sindaca di una<br />
città tra la collina e <strong>il</strong> mare, eletta dalla sua gente<br />
perché nuova, perché vera, non di plastica come<br />
<strong>il</strong> partito che l’ha preceduta al governo cittadino,<br />
la protagonista del romanzo Giulia Parisi assomiglia<br />
in troppi tratti alla scrittrice che l’ha plasmata.<br />
Persino <strong>il</strong> cane, somiglia al suo. Donna<br />
che scrive sms con le k e senza vocali, donna di<br />
passioni ed entusiasmi, ingenua a volte, come lo<br />
sono le donne sane e poco avvezze ai meccanismi<br />
scuri dell’affarismo politico, donna d’amore, ma solo quando ha<br />
tempo di accorgersene, presa com’è dal suo dovere, dal suo dover portare<br />
a termine le promesse alla sua gente. Donna di principi, ma anche<br />
donna pratica, ché le donne, si sa, vincono sugli uomini proprio per quel<br />
loro sapersi - doversi - districare tra m<strong>il</strong>le impegni. Donna a tutto tondo.<br />
Donna che non molla. Donna in politica, a governare per cinque anni -<br />
tanto dura la storia del romanzo - tra bufere giudiziarie, sociali, mediatiche<br />
e sentimentali. Il quore del palazzo è lei, insieme alle sue “tigri”. Con<br />
una Q più dura della C, perché ce n’è bisogno. L’autrice? Patrizia<br />
Prestipino, oggi assessore alle politiche giovan<strong>il</strong>i della Provincia di<br />
Roma. Donna che non molla, pure lei. (ed<strong>il</strong>et 2008) PB<br />
LE RANE FANNO IL LIBRO<br />
101 domande al Reticente del Consiglio. Altro<br />
che le dieci di Repubblica. Queste le hanno<br />
meditate la Rana e gli altri Rospi dello stagno<br />
di Rassegna Stanca, pagine strepitose di commento<br />
quotidiano alle notizie quotidiane, una<br />
resistenza attiva fatta coi tasti del computer da<br />
5000 mani su FB. Il libro è pubblicato: Caro<br />
Papi Natale, <strong>il</strong> titolo uscito dopo una lunga<br />
consultazione tra le rane, con la postfazione di<br />
Umberto Bossi, ovvero ciò che disse del presidente<br />
del Consiglio in un raro periodo di lucidità.<br />
Una cinquantina di pagine, cinque capitoli,<br />
da “Papino, ovvero <strong>il</strong> cantante, le scope elettriche,<br />
<strong>il</strong> nuovo miracolo italiano”, a “Chi ha<br />
incastrato Papi Rabbit”; poi, <strong>il</strong> Papi quotidiano, <strong>il</strong> Pap(p)one e <strong>il</strong><br />
Papocchio, ovvero un po’ di interrogativi sfusi. Si comincia così: “Caro<br />
Papi Natale, anche quest’anno non ho assunto stallieri, non ho subìto 106<br />
processi, non sono stata nella dacia di Putin e nemmeno nella escort di<br />
Tarantini, non ho avuto Capezzone come portavoce, non ho costruito <strong>il</strong><br />
Ponte sullo Stretto, <strong>il</strong> Mose e quattro centrali nucleari (se è per questo nemmeno<br />
Lei), non ho fatto lifting e tricotrapianti, non ho una canottiera come<br />
quella di Bossi, non ho sei televisioni (e nemmeno sei schermi tv) non mi sono<br />
iscritta alla P2, non ho pagato tangenti, non ho evaso <strong>il</strong> fisco, non ho esportato<br />
capitali e non me ne faccio nulla di scudo fiscale, lodo, processo breve,<br />
legittimo impedimento e immunità parlamentale, non ho creato un m<strong>il</strong>ione<br />
di posti di lavoro (intendeva dire in meno?)... e così avanti... Lo so, sono stata<br />
una buona a nulla, non merito un regalino, ma siccome lei è buono, caro<br />
Papi Natale, mi permetto di farle 101 domande (e potevano essere molte di<br />
più) a nome mio e di qualche migliaio di amici”. La prima: Qual è <strong>il</strong> numero<br />
esatto di scope eletrriche che ha venduto per mettere da parte <strong>il</strong> gruzzoletto<br />
necessario a costruire M<strong>il</strong>ano2?<br />
Sotto l’albero, assolutamente.<br />
(link per ordinarlo: http://www.andmybook.it/2009/12/09/caropapi-natale-101-domande-al-reticente-del-consiglio/)<br />
PB
catone dicembre gennaio 2009 marco:CATONE 05/03/2010 13.54 Pagina 32<br />
32<br />
cultura<br />
Non solo fontane:<br />
Manieri e l’acqua romana<br />
Si nasce da un vulcano, noi della costa laziale,<br />
poi arriva più o meno prepotentemente Enea,<br />
nella storia ufficiali, e sente che lì sorgerà una<br />
città, e ci arriva guarda caso risalendo <strong>il</strong> tevere<br />
dalle coste tirreniche. Questa la versione ufficiale<br />
per i romani, in realtà Roma nasce sull’isola<br />
Tiberina, dall’incontro scontro tra i<br />
popoli Sabini e i Latini, scambi prolifici, amalgama<br />
di razze che da sempre si saluta come<br />
cosa buona e giusta, ma l’uomo invecchiando<br />
si sa, perde saggezza. Dall’acqua alla pietra è<br />
un libro splendido, ricercato e pur leggero nell’evolversi<br />
della scrittura. Dal rapporto contorto<br />
con <strong>il</strong> suo fiume dirompente e straripante, ai<br />
primi porti nati sulle rive selvagge, ai battesimi<br />
più o meno pagani, agli acquedotti, alla fonte meravigliosa di Agrippa<br />
ancora funzionante (la Trevi barocca che <strong>il</strong> mondo ci invidia). Sembra<br />
una favola, ed invece è storia, a volte anche disgraziata, come quella del<br />
porto di ripetta, magnifico ep<strong>il</strong>ogo di uno sv<strong>il</strong>uppo urbano che fu dei<br />
Borghese, distrutto dalle forificazioni ottocentesche, necessitate da<br />
un’immagine capitale che la città prendeva in consegna da Torino. Un<br />
libro che parla sotto l’ombra benefica di Giano, padrone delle soglie,<br />
quindi del famoso passaggio tiberino, travagliato di attraversamenti<br />
distrutti dalla forza delle correnti quando non dalla sbadataggine restauratrice.<br />
Un libro che ci fa ricordare dell’importanza di un rapporto<br />
acqua pietra, fautore vettoriale di uno sv<strong>il</strong>uppo cittadino, andato ormai<br />
a coincidere con la lontananza acquatica dei muraglioni, nonchè alla<br />
caduta simbolica di semplice passaggio veicolare. Ci si dimentica del<br />
Tevere, ma ancora di più ci si dimentica di un rapporto tra due sponde,<br />
che furono due popoli e dello sv<strong>il</strong>uppo antico e sacro che dal fiume<br />
parte, dalla sua direzione si sv<strong>il</strong>uppa perpendicolarmente, e che al fiume<br />
oggi si accosta mostrando le marmitte angoscianti del contemporaneo<br />
girovagare. MARGOT<br />
Mario Manieri Elia, Roma, dall’acqua alla pietra (Carocci, 17,50€)<br />
The Sixth fam<strong>il</strong>y, Vito Rizzuto e <strong>il</strong> collasso della mafia americana<br />
(Curcio 2009), dei giornalisti Adrian Humphreys e Lee<br />
Lamothe, è la ricostruzione in dettaglio dei legami tra la famiglia<br />
dei Padrini che guidano oggi Cosa Nostra Usa e gli appalti per <strong>il</strong><br />
Ponte sullo Stretto. A parlare è un ex funzionario della DIA e <strong>il</strong><br />
libro negli Usa è già un best seller.<br />
cultura<br />
Il Nobel che fa <strong>il</strong> blogger<br />
33<br />
“Colpe? sento dire che tutti ne abbiamo, che nessuno<br />
può vantarsi di essere innocente, ma mi<br />
sembra che sim<strong>il</strong>i dichiarazioni apparentemente<br />
dispensatrici di giustizia alla pari, non sono<br />
altro che spurie recidive mutanti del cosiddetto<br />
peccato originale, servono appena per d<strong>il</strong>uire e<br />
occultare, in una immaginaria colpa collettiva,<br />
la responsab<strong>il</strong>ità dei veri colpevoli”. A dirlo è<br />
Saramago, dalle pagine di Il Quaderno, appena<br />
uscito per Bollati Boringhieri e già in vetta<br />
alle vendite. Raccolta di un anno “di un blogger”,<br />
come lo chiama Eco, che straripa di<br />
genuinità, affrontando qualsiasi tema dell’attualità<br />
mondiale, dalla metafisica religiosa al<br />
cowboy Bush che governa <strong>il</strong> mondo come<br />
fossimo un allevamento di buoi, o al nostro Berlusconi, censore di f<strong>il</strong>m,<br />
fino alla speranza chiamata Obama, al rispetto razziale, ai suoi amici<br />
scrittori. Parla di tutto e la sensazione è di avere la fortuna di prendere <strong>il</strong><br />
caffè con lui come faremmo con un fidato amico. Straparla di Ratzinger,<br />
del problema Dio, della crisi economica, si esprime su Gaza (apertamente<br />
f<strong>il</strong>opalestinese). Non siamo abituati a leggerlo così. Divertito e<br />
divertente, ma soprattutto arrabbiato e arrabbiante, ce l’ha con tutti,<br />
specialmente con i potenti, “i popoli non hanno eletto i loro governi perché<br />
li portassero al Mercato, ma è <strong>il</strong> Mercato che condiziona in ogni modo i<br />
governi perché gli portino i popoli”. Dobbiamo sentirci onorati, onorati di<br />
avere la traduzione di questo blogger che si è calato nella vita di tutti i<br />
giorni, permettendoci di prendere un caffè con lui e chiacchierare di<br />
tutto. “Il nostro antenato delle caverne direbbe: è acqua. Noi, un pò più<br />
saggi, avvertiamo: sì, ma è inquinata”.<br />
Sono p<strong>il</strong>lole riflessive, una al giorno non fa mai male, e come ogni<br />
buona p<strong>il</strong>lola risultano amare, sempre vere, ma amare. MARGOT<br />
José Saramago, Il Quaderno (Bollati Boringhieri, 15 €)<br />
“Tutti abbiamo bisogno di qualcuno con cui<br />
piegare le lenzuola. Qualcuno che ci tiri bene su<br />
<strong>il</strong> collo della giacca. Qualcuno che metta su l’acqua<br />
per <strong>il</strong> tè. Qualcuno che asciughi i piatti<br />
mentre li laviamo”. Se avete dubbi, aprite da<br />
qualche parte a caso Un anno a Walnut Tree,<br />
di Roger Deakin. Tra le pagine di questo zibaldone<br />
di scritti dello scrittore, autore radiofonico,<br />
regista inglese scomparso nel 2006, considerato<br />
un maestro del cosiddetto nature writing<br />
contemporaneo, prima del legame con la<br />
natura e dell’ecologismo che marca ogni gesto,<br />
a colpire è la dimensione relazionale che l’autore<br />
intrattiene con piante, animali, persone, elementi<br />
naturali: una rete di “considerazione, la parola più usata dai miei<br />
genitori”, “questo fondamentale senso di attenzione per gli altri alla<br />
base del vero ambientalismo”. Ambientalista, ma non antiprogressista<br />
né misantropo, fine osservatore, dalla sua fattoria di Walnut Tree<br />
Deakin entra in comunione col mondo naturale e umano, trasferendo<br />
in una scrittura apparentemente rapsodica <strong>il</strong> suo manifesto per una vita<br />
“resistente” e migliore, nonostante tutte “le cose che mi fanno arrabbiare”.<br />
“Perché scrivere? Uno scrittore dev’essere animato dal forte desiderio<br />
di cambiare le cose, non deve soltanto analizzarle e descriverle per<br />
come sono. Il mio desiderio è quello di promuovere la consapevolezza<br />
dell’importanza degli alberi, facendoli comprendere più a fondo, in<br />
modo che le persone non pensino solo agli ‘alberi’, come in genere<br />
fanno, ma a ogni singolo albero, a ogni tipo di abero”.<br />
Roger Deakin, Un anno a Walnut Tree (Edt, € 18) IR
catone dicembre gennaio 2009 marco:CATONE 05/03/2010 13.54 Pagina 34<br />
34 eventi in bianco<br />
cultura cultura<br />
I Castelli Romani imbiancati dalla neve naturale e artificiale delle<br />
vetrine addobbate, coccolano i loro abitanti nel mese di dicembre<br />
con una ricca kermesse di eventi, feste, rappresentazioni teatrali,<br />
sagre, mostre ed iniziative, che nulla hanno da invidiare alla movida<br />
romana. Il calendario è fitto anche nel mese di gennaio così da<br />
rendere meno indolore <strong>il</strong> rientro dalle vacanze. Quindi, quest’anno<br />
l’alternativa a panettoni, pandori e tombolate infinite c’è ….<br />
basta solo scegliere bene. A Frascati, le scuderie Aldobrandini inaugurano<br />
<strong>il</strong> 19 dicembre la mostra di Roberta Coni “La materia dello<br />
sguardo” a cura di Lorenzo Canova, personale di una giovane artista<br />
che concentra la sua opera pittorica sul ritratto, e che rimarrà<br />
esposta fino al 3 gennaio. Mercoledì 30 dicembre dalle 15,30 in<br />
poi, “Street Show”. Le vie del centro storico si animeranno di<br />
majorette provenienti dagli stati uniti accompagnate da bande<br />
musicali del Lazio. “Black out! Personaggi e contro personaggi” al teatro<br />
V<strong>il</strong>la Sora <strong>il</strong> 23/24 gennaio nell’ambito della rassegna Isole<br />
nella corrente per la regia di Laura Teodori e Em<strong>il</strong>iano Reggente.<br />
Si chiama “Passaggi musicali” ed è alla sua prima edizione. Il festival<br />
nasce dalla coesione di musicisti diversi per provenienza e formazione,<br />
che operano per ricostruire percorsi musicali tradizionali,<br />
contaminati e innovativi: <strong>il</strong> 16 gennaio al Farenight, Michele<br />
Martino “sonorità Mediterranee” e <strong>il</strong> 30 <strong>il</strong> trio popolare Colavecchi,<br />
Mazziotti, Friselli. Appuntamento da non perdere ad Abano <strong>il</strong> 9<br />
gennaio: “Il Sorriso della solidarietà IV” al teatro Alba Radians,<br />
serata di beneficenza organizzata da Rsd sorriso Onlus, patrocinata<br />
dall’amministrazione comunale. Una raccolta fondi per la<br />
costruzione di una residenza sanitaria per disab<strong>il</strong>i gravi, a cui parteciperanno<br />
cabarettisti, <strong>il</strong>lusionisti , cantanti e dj uniti da unico<br />
obiettivo. Il teatro Alba Radians ha in cartellone per la stagione teatrale<br />
2009-2010, nomi importanti come quello di Amanda<br />
Sandrelli che <strong>il</strong> 10 gennaio sarà protagonista insieme a Blas Roca<br />
Rey, Eleonora Ivone e Simone Colombari di “Con <strong>il</strong> piede giusto”, <strong>il</strong><br />
16 gennaio è la volta di “Taxi a due piazze” commedia di Alex<br />
Papitto. Il mese di gennaio si chiude con uno spettacolo br<strong>il</strong>lante di<br />
Paolo Poli <strong>il</strong> 30: “ Sib<strong>il</strong>lari”. Rocca Priora si mob<strong>il</strong>ita per i festeggiamenti<br />
di Sant’Antonio Abate con un ricco carnet di appuntamenti<br />
che termineranno a fine gennaio. Il nuovo vescovo Monsignor<br />
Martinelli celebrerà la Santa Messa del 9 gennaio, <strong>il</strong> 17 sarà la<br />
volta dell’ “ XI Sagra del tozzetto e delle cellette”tutti in piazza dalla<br />
mattina, per godersi l’esibizione della banda musicale, <strong>il</strong> raduno dei<br />
carri, la corsa ad anelli, gli stand gastronomici, le degustazioni di<br />
olio offerte dall’XI comunità montana dei Castelli Romani e<br />
Prenestini, e concludere la giornata con musica in piazza e spettacolo<br />
pirotecnico. I festeggiamenti si chiuderanno <strong>il</strong> 24 con la<br />
“Sagra dello scottone e <strong>il</strong> caratteristico pranzo sociale. La scuola<br />
diventa “teatro”, da anni ormai <strong>il</strong> liceo “James Joyce” in collaborazione<br />
con <strong>il</strong> comune di Ariccia propone una serie di spettacoli di<br />
importanti professionisti, per sensib<strong>il</strong>izzare i giovani all’arte teatrale,<br />
in programmazione <strong>il</strong> 23 gennaio “Ricorda con rabbia” di John<br />
Osbome, 24 gennaio i “Musicanti di Brema” di Michele La<br />
Ginestra. Il teatro domina ad Ariccia, al comunale Gian Lorenzo<br />
Bernini, spettacoli di teatro, cabaret e creatività, 6 gennaio ” Swing<br />
and sing” concerto del coro in maschera di Ariccia, 30 gennaio ore<br />
21, “Strategia per due prosciutti” di R. Cousse, con Martino D’amico<br />
a cura dell’associazione teatrino dei Fondi di San Domenico.V<strong>il</strong>la<br />
Mondragone a Monteporzio ospita la mostra: “Futurismo romano.<br />
Balla, Depero, Prampolini, Dottori, 4 grandi nomi , grandi maestri<br />
esposti fino al 31 gennaio. Artigianato è la parola chiave dell’iniziativa<br />
promossa dal consorzio Castelli Romani “Arti e mestieri nel<br />
Borgo”, <strong>il</strong> 10 gennaio le vie del centro storico di Monte Porzio,<br />
saranno popolate da prodotti d’artigianato artistico, dell’alimentazione,<br />
del legno, dell’arredo e della moda. Si festeggia <strong>il</strong> 17 genna-<br />
35<br />
io a Colonna la festa di S.Antonio, <strong>il</strong> comitato organizzatore, attento<br />
da anni ai festeggiamenti, anche quest’anno ricorderà <strong>il</strong> santo<br />
attraverso la processione, i giochi popolari, la lotteria a premi e la<br />
caratteristica benedizione degli animali. Fino al 6 gennaio alla<br />
Ferrovia Museo della Stazione di Colonna, “plastici in<br />
movimento”con laboratori, giochi, proiezioni di f<strong>il</strong>m, esposizioni,<br />
tutto rigorosamente a misura di bambino. Importante iniziativa<br />
umanitaria organizzata dall’Associazione del Teatro Aurora, a<br />
Velletri: <strong>il</strong> 1° festival del teatro amatoriale. L’intero incasso dell’iniziativa<br />
sarà devoluto alla ricostruzione del teatro de L’Aqu<strong>il</strong>a, 17<br />
gennaio “La tragedia di Macbeth di Shakespeare”. In cartellone per<br />
la stagione teatrale 2009-2010 al teatro civico di Rocca di Papa,<br />
curata dall’associazione Terre Sommerse e Spacciatori di lenti,vi<br />
segnaliamo <strong>il</strong> 26 dicembre, “Il piccolo principe” , <strong>il</strong> 27 “Romeo e<br />
Giulietta”e infine <strong>il</strong> 17 gennaio “Ali in libertà….Fabrizio de Andrè,<br />
un ricordo affettuoso per non dimenticare un poeta musicale del<br />
nostro secolo.“Punti di vista cinema”: un cineclub promosso dal circolo<br />
culturale Laghetto, per incontrarsi e discutere, confrontandosi<br />
su grandi successi cinematografici; i prossimi appuntamenti : 5<br />
gennaio “ Profumo. “Storia di un assasino” ( di T.Tykwer, 2006),<br />
12 gennaio “ Motel Woodstock” ( di A.Lee 2009) 16 gennaio:<br />
Persepolis ( di M. Satrapi, V. Paronnaud, 2007), 23 gennaio<br />
“Lebanon” ( di S.Maoz, 2009). MIRIAM TROBBIANI<br />
“Assemblea Condominiale” a Palestrina<br />
Lo spettacolo teatrale arriva a<br />
Palestrina - <strong>il</strong> 2 gennaio alle 21<br />
e <strong>il</strong> 3 alle 18 all’Auditorium<br />
Pierluigi - per riscuotere <strong>il</strong> successo<br />
già avuto al Teatro Sette<br />
a Roma nel novembre scorso.<br />
È stato recensito con tutti i<br />
favori della critica e di tutti i<br />
maggiori quotidiani, tenendo<br />
costantemente strapiene le<br />
sale. Il testo è di quel Gerard Darier che spopola nella scena parigina,tradotto<br />
da Antonella Questa. Proprio a Parigi, all’esordio, ha<br />
dovuto raddoppiare <strong>il</strong> numero delle repliche previste, riscuotendo<br />
applausi, risate e recensioni entusiaste. Il pubblico avrà l’occasione<br />
di allietare i propri rancori vicinali, ridere sui paradossi, i vizi e <strong>il</strong><br />
“grottesco quotidiano capace di aprire squarci di cattiveria insospettab<strong>il</strong>e”,<br />
in un ritmo tanto serrato e coinvolgente, da far venire<br />
<strong>il</strong> dubbio che si stia veramente partecipando ad una riunione di<br />
condominio in casa propria, con i problemi e le necessità di ciascuno,<br />
le voci che si sovrappongono, in cui tante parole portano a<br />
poche e irr<strong>il</strong>evanti soluzioni concrete. Spettacolo da non perdere,<br />
con l’impicciato signor Vignoli, idraulico ed amante dell’amministratrice<br />
Cristina, <strong>il</strong> prof. Parigi col suo unico polmone, la moglie<br />
casalinga Sonia Vignoli, <strong>il</strong> giovane musicista gay e la parrucchiera<br />
neo orfana. MANUEL MANCHI<br />
Foto&Vino<br />
“Settantacinquecielle”, questo <strong>il</strong> titolo della mostra fotografica di<br />
Stefano Compagnucci che si apre <strong>il</strong> 20 dicembre (fino al 6 gennaio) nei<br />
locali del Museo del Vino di Monte Porzio <strong>Catone</strong>. 15 ritratti “attimi<br />
sospesi nel tempo dell’universo variegato e multiforme legato alla produzione<br />
del vino dei Castelli, perennemente sospeso tra pratiche trafizionali<br />
e realtà moderne”. In collaborazione con l’enoteca Le Vie dei<br />
Canti, di Frascati, l’inaugurazione - 20 dicembre ore 18 - sarà accompagnata<br />
da una performance live di jazz e una degustazione dei vini Doc<br />
Frascati.
catone dicembre gennaio 2009 marco:CATONE 05/03/2010 13.54 Pagina 36<br />
36 cultura<br />
Spose nostre<br />
Ciclone Luisella<br />
Assessore alla Cultura a Colonna... “consigliere<br />
delegato”. Prima esperienza in politica? “Sì”<br />
Anni? “45”. Luisella Pasquali ha progetti<br />
ambiziosi per la sua città: “Voglio darle quella<br />
secchiata di cultura di cui ha bisogno”. Come è<br />
sbarcata a palazzo? “Mi hanno telefonato, mi<br />
hanno chiesto se volevo concorrere, ho accettato<br />
la sfida con me stessa, volevo vedere se ero in<br />
grado di amministrare”. In realtà, lei, professoressa,<br />
di persone ne ha sempre “amministrate”...<br />
“circa 100 l’anno, a volte anche di più.<br />
Colonna è alla vig<strong>il</strong>ia di un risveglio, dunque?<br />
“Colonna è sempre stata una città di cultura,<br />
solo che si è un po’ addormentata. Avevamo una<br />
compagnia teatrale f<strong>il</strong>odrammatica, tempo fa.<br />
Recitavo anch’io. Andava benissimo, avevamo persino le prenotazioni”.<br />
Poi? “Poi è finita e.. si sa... ci si disabitua alla cultura”. Una cultura antica,<br />
quella di Colonna. “Risale ai tempi romani, anzi preistorici. Ma quel che<br />
pochi sanno, e che invece diventerà un nostro cavallo di battaglia, è che<br />
abbiamo avuto qui Gabriele D’Annunzio, che <strong>il</strong> 28 luglio 1883 ha sposato<br />
qui la figlia del duca di Gallese, la donna dalla quale nel 1890 si separò subito<br />
dopo <strong>il</strong> suo tentativo di divorzio”. Una storia da raccontare. “Oh sì. Pensi<br />
che la separazione era stata prevista dai genitori di lei, che non andarono al<br />
matrimonio. Mentre vennero i genitori di lui”. Abitavano...? “Nella V<strong>il</strong>la di<br />
Colonna, in pieno centro storico. E nel cort<strong>il</strong>e che vedo dalla mia finestra, lui<br />
duellava”. Ma D’Annunzio ne parla, di Colonna? “Nessuna traccia autografa.<br />
Abbiamo cercato ovunque. Ma ad attestare la sua presenza c’è la nota<br />
di una maestra che puniva i suoi alunni perché avevano sgonfiato le gomme<br />
della sua auto e la testimonianza del suo attendente che lo andava a prendere<br />
alla vecchia stazione, quando tornava da Roma”. Parliamo di oggi e<br />
dei suoi progetti. “Be’, ci rifaremo. Quando vai ad Antigua ti invitano a<br />
non perdere <strong>il</strong> suo mulino. E sono due pale. Quando vai a Frascati, ti raccontano<br />
che c’è passato Joyce e se ne fanno parchi, celebrazioni, colonne... Qui<br />
da noi è vissuto un personaggio straordinario, e finora nessuno se n’è interessato”.<br />
Tocca a lei... “Sto creando una associazione culturale, che sarà presieduta<br />
dalla nostra Antonietta Chiariello, scrittrice di fama, premio letterario<br />
Franco Delpino di Santa Margherita Ligure. E stanno per partire tante iniziative,<br />
la prima delle quali <strong>il</strong> 19 febbraio”. Dove, cosa, come? “Un aperitivo<br />
letterario alle Cantine Cardone, in centro. Faremo questa carezza alla<br />
cultura insieme a scrittori delle nostre parti come Strabioli, Dario Ronzani.<br />
Ciambelline del forno Michelini e <strong>il</strong> vino ottimo della nostra terra”. Poi?<br />
“Quarantott’ore dopo, altro appuntamento. Il 21 <strong>il</strong> sistema museale castellano,<br />
di cui facciamo parte con <strong>il</strong> nostro museo della Stazione, propone un<br />
momento contemporaneo. Noi organizziamo un convegno su uno dei vagoni<br />
che probab<strong>il</strong>mente D’Annunzio ha preso. Titolo, “D’Annunzio viaggiatore<br />
viaggiante”. E’ un torrente impetuoso, la consigliera delegata.<br />
“Vogliamo fare tante cose anche in collaborazione con l’Università Gabriele<br />
D’Annunzio di Rieti e altre associazioni culturali. A breve partirà “In<br />
Coming Colonna”, per favorire <strong>il</strong> microturismo, valorizzando le nostre risorse.<br />
Abbiamo un museo, quello della ferrovia, unico nel Lazio, una chiesa<br />
straordinaria con dipinti straordinari con la conchiglia più grande<br />
d’Europa; abbiamo San Rocco, <strong>il</strong> palazzo baronale, dove si farà uno spazio<br />
museale; abbiamo ottimo vino, ottimi dolci e ottima ristorazione. Siamo<br />
vicino a Roma e a Valmontone, meta prossima di turismo internazionale,<br />
che darà risveglio anche economico. C’è un gran lavoro da fare. Ma è ora<br />
che Colonna esca dal s<strong>il</strong>enzio”. Tutto questo, con le poche risorse dei<br />
piccoli comuni? “Amo definirmi un prestigiatore, non un amministratore.<br />
Sicuramente la Provincia ci aiuterà. Per esempio ci offre due spettacoli, uno<br />
per le scuole e uno per l’estate. Poi ci sono risorse europee, regionali... E poi ti<br />
inventi le soluzioni. Io arrivo dall’oratorio dove si facevano tante cose con<br />
niente. Tutto è fac<strong>il</strong>e quando hai soldi. Ma quando non hai niente, diventi<br />
bravo a creare dal niente”. PB<br />
musica<br />
pianoforairport<br />
37<br />
“Intro 0:35. Overturn 4:15. I tempi<br />
del prossimo disco sono scritti col gesso<br />
su una lavagnetta appesa alla parete.<br />
«D’inverno l’odore di muffa, d’estate<br />
coltiviamo le zanzare». Nella piccola<br />
sala prove dei PianoForAirport, giovane<br />
band rock alternative della provincia<br />
di Roma, ricavata nella cantina di<br />
una casa in mezzo al bosco, c’è un po’ di tutto. Casse, aste per i microfoni,<br />
un divano, poster e bandiere. Venti minuti per montare gli strumenti.<br />
Poi le prove possono iniziare. «Senti questo protopezzo», «Ho<br />
trovato un sito dove i jewel box li danno a poco». «Cercati su Myspace<br />
quel gruppo che abbiamo sentito ieri». Lollo, Massimo, Berna e<br />
Marco. Studenti. Tutti sui 20 anni. Sono in una band più o meno da<br />
quando ne avevano 16“. Sono dei Castelli Romani. Uno, Massimo<br />
Pastori, è nel team del <strong>Refuso</strong>, ma da un po’ di tempo a questa parte<br />
è troppo impegnato in sala registrazione. Sta uscendo <strong>il</strong> primo<br />
album. Entro capodanno, saranno famosi. Nel frattempo, l’Unità,<br />
in un articolo dell’11 dicembre, li recensisce.<br />
1° gennaio, concerto a Mondragone<br />
Concerto di Capodanno in grande, quest’anno, a V<strong>il</strong>la<br />
Mondragone. La Sala degli Svizzeri del centro congressi di Tor<br />
Vergata, v<strong>il</strong>la Mondragone appunto, ospiterà <strong>il</strong> 1° gennaio alle 18,<br />
musicisti grandi (non solo d’età) e piccino per un concerto che<br />
mette insieme due tradizioni, quella operistica italiana (in programma<br />
l'ouverture dal “Signor Bruschino” di G. Rossini, <strong>il</strong> preludio<br />
all'atto primo di Traviata di Verdi e alcune celebri arie d'opera<br />
come “Una voce poco fa” dal Barbiere di Rossini e <strong>il</strong> duetto “Parigi,<br />
o cara” dalla Traviata e “Questa o quella.” da Rigoletto) e quella più<br />
“capodannesca” autro-ungarica” dei walzer e delle polke della famiglia<br />
Strauss (Pizzicato polka, <strong>il</strong> walzer “Vita d'artista” la polka<br />
“Lampi e fulmini” e l’immancab<strong>il</strong>e “Sul bel Danubio blu”). Alla piccola<br />
Vienna monteporziana, in “scena” con i musicisti dell’orchestra<br />
sinfonica New Ph<strong>il</strong>armonia diretta dal M° S<strong>il</strong>vano<br />
Mangiapelo (coordinatore della scuola di musica comunale Iseo<br />
Ilari), partecipano anche i giovani coristi diretti dal M° Luigina<br />
Parisi, docente all’Istituto Don M<strong>il</strong>ani di Monte Porzio. In programma,<br />
a conclusione del concerto, una novità esclusiva: l’esecuzione<br />
della “Fantasia su temi popolari natalizi” per soli coro e<br />
orchestra composta da Mangiapelo. (costo biglietto €10, in vendita<br />
nelle tabaccherie monteporziane).<br />
Avvicinare i giovani alla lirica e alla musica sinfonica, allargare la<br />
platea di appassionati e portare <strong>il</strong> tradizionale repertorio operistico<br />
anche nei teatri delle periferie e delle province. Questi gli obiettivi<br />
della rassegna "L'opera a teatro", organizzata dal Teatro dell'Opera<br />
di Roma e Agis Lazio e patrocinata dal Consiglio regionale del<br />
Lazio, che coinvolgerà anche <strong>il</strong> teatro "Capocroce" di Frascati.<br />
«Abbiamo promosso questa iniziativa – ha spiegato <strong>il</strong> presidente<br />
del Consiglio Bruno Astorre, nel corso della conferenza stampa di<br />
presentazione – perché crediamo nell'idea che un modo così alto di<br />
fare cultura possa sposarsi con tutto <strong>il</strong> territorio della nostra regione.<br />
Si tratta di un progetto unico nel suo genere che, grazie ai prezzi<br />
contenuti, permetterà di avvicinare alla tradizione operistica giovani<br />
e famiglie, abbattendo quelle barriere che troppo spesso allontano<br />
<strong>il</strong> pubblico dai circuiti teatrali colti». 23 teatri, 30 appuntamenti,<br />
da Natale a maggio, concerti la domenica mattina e concerti<br />
serali, brani sinfonici, operistici e da camera. Ha aperto la kermesse,<br />
<strong>il</strong> 14 dicembre, <strong>il</strong> concerto al teatro "Principe" di Palestrina.<br />
Ultimo appuntamento del programma di Natale al teatro<br />
"Capocroce" di Frascati <strong>il</strong> 5 gennaio.
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dove trovate <strong>il</strong> catone dove trovate <strong>il</strong> catone<br />
38 39<br />
Monte Porzio <strong>Catone</strong>: Comune/ Uff. Urp, Roberto’s Bar,<br />
Pizzeria Boccaccia, p.zza Porzio <strong>Catone</strong>- Team Styling, via<br />
Verdi- Godi Popolo, Arc Caffè, Edicola/tabaccheria, p.zza<br />
del mercato- Forno Nonno Andreino, via Oberdan - Ottica<br />
Vision, Bar Roma, Fashion Dog, Macelleria Gianni, Ada<br />
alimentari,via Roma- F<strong>il</strong>mone, p.le Marconi- Tecnocasa,<br />
via Costagrande- Edicola, via Romoli- Edicola, p.zza<br />
Trieste- Farmacia Costanzo, via Frascati- Tabaccheria, via<br />
del Tuscolo- Bar Neroni, Luciani Legnami,<br />
Edicola/tabaccheria, via Frascati Antica- Snack Bar,<br />
Decamano, via Frascati (zona Armetta)<br />
Cocciano: (Frascati): Colors, via Spinetta- centro commerciale<br />
Eurospin. Frascati: Comune/ Uff. URP, Frascati<br />
Point, p.zza Marconi - Edicola, via Celli(Ombrellino)-<br />
Edicola, Bar dei Glicini, p.zza Roma - Libreria Cavour,<br />
Illy Caffè, p.zza San Pietro - Galleria Cafè, P.zza del Gesù-<br />
Farmacia Carafa - Imperium bar, via del Mercato-<br />
Bar/edicola Stazione, My box, l.go Panizza - Edicola, l.go<br />
Pentini - M<strong>il</strong>letti Pasticceria, via P. Amedeo- Cartucce Ink,<br />
Tabaccheria, Edicola, Mozzarelle, via Gregoriana - Rari<br />
Nantes, via Cesare Minardi- Gran Caffé Conti, via<br />
Tuscolana 1677, Vermicino- Cartoleria, via Bezzecca.<br />
Grottaferrata: Comune, Edicola, l.go del Popolo - Al<br />
Buongust, Edicola, corso del Popolo - Biblioteca<br />
Comunale, Caffetteria di Poggio Tulliano, p.zza di Poggio<br />
Tulliano.<br />
Albano: Comune, Edicola corso Matteotti- Edicola, via<br />
Mare- Edicola, via Italia- Derby Bar, Caffetteria, Bar<br />
Pasticceria L’Angolo delle Meraviglie, Bar Toni corso<br />
Matteotti- Bar, p.zza Giuseppe Mazzini- Circolo Enrico<br />
Berlinguer/caffe' culturale, p.zza San Fagiolo<br />
Genzano: Comune, Edicola, viale fratelli Rosselli - Edicola<br />
Ricevitoria, corso Antonio Gramsci- Gran Caffè<br />
Nazionale, p.zza Frasconi- Norcineria Lommi, p.zza 4<br />
Novembre- Bernardi Ottica, corso Don Minzoni- Edicola,<br />
p.le Cina.<br />
Ariccia: Comune, Edicola, via Appia Nuova- Edicola<br />
Cartoleria, via degli Olmi- Gelateria Bambi, via delle<br />
Cerquette.<br />
Nemi: Comune, p.zza del Mnicipio- Biblioteca comunale -<br />
Giornali “Il mio Giornalaio”, Edicola, p.zza Roma- Gran<br />
Caffè Le Delizie, via del Plebiscito- Bar delle Fragole, corso<br />
V. Emanuele.<br />
Finocchio (Roma): Comune- ristorante <strong>il</strong> V<strong>il</strong>laggio del<br />
Wok, panificio, bar dello sport, nuova Smg parquet, via<br />
Fontana Candida- kebab Il Pasha, Benzinaio Agip,<br />
Edicola fronte stazione Pantano, fabbrica porte Orvi,<br />
Macelleria Coop, bar palestra Evolution, via Cas<strong>il</strong>ina direzione<br />
Colonna.<br />
Colonna: Comune, Ufficio URP, Black Point<br />
Bar/Gelateria, p.zza Vittorio Emanuele II- Carpe Diem<br />
Bar, Loredana Parrucchiera, Mariella Bomboniere,<br />
Edicola, Pizzeria Due Pini, Pasticceria di Alessandro<br />
Scardella, La boutique della Casa, Pizzeria da Vincenzo<br />
& Sabrina, Mef abbigliamento, Veterinario Dott.<br />
Minniti, via Frascati - bar Il Dio Nettuno, via F.lli<br />
Colagrossi.<br />
Rocca Priora: Comune e URP, p.zza Umberto I- Bar Pucci,<br />
p.zza V. Emanuele- Biblioteca, via della Rocca- edicole, cartolibreria,<br />
Tuccio bar, un pezzo di pizza, via degli Olmi-<br />
Albergo V<strong>il</strong>la la Rocca, via dei Castelli- XI comunità montana,<br />
via della Pineta- Bar, via Tuscolana Colle di Fuori<br />
(Rocca Priora): Biblioteca via Lega- Bar, via Cena.<br />
San Cesareo: Comune/ uff. URP- p.le delle Autonomie-<br />
Biblioteca comunale, viale dei Cedri- Bar Danesi, l.go della<br />
V<strong>il</strong>la di Cesare- Edicola, via F<strong>il</strong>ippo Corridoni.<br />
Monte Compatri: Comune, p.zza del Mercato- URP, corso<br />
Martini- Biblioteca, via Annibaldeschi- Snack Bar,<br />
Edicola, p.zza Garibaldi- Ortofrutta p.le Busnago- Cristal<br />
Bar, via Serranti- Planet pizza, Alimentari Gaffi,<br />
Tecnocasa, p.zza Mastrofini- Speedy Pizza, via Battisti.<br />
Zagarolo: Comune, Bar, p.zza Marconi- Biblioteca, Museo<br />
del giocattolo, URP, Palazzo Rospigliosi, via Liberiana-<br />
Cartolibreria, pizzeria Viola, Bar, via Fabrini- Edicola,<br />
bar, stazione, via della stazione.<br />
Palestrina: Comune e URP, via del Tempio- Biblioteca, via<br />
Carmine- Cartolibreria edicola, Panificio De Angelis<br />
Massimo, corso Pierluigi da Palestrina – Edicola, Bar,<br />
Pizzeria, p.le Kennedy- – Albergo Stella, Bar, p.le della<br />
liberazione- Non solo pizza, via Palestrina nuova- Bar<br />
Torresina, zona Torresina.<br />
Roma: Edicola Fontana di Trevi<br />
Libreria Arion Romanina, Centro commerciale la<br />
Romanina.
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40 cantaporcellino<br />
Stamattina guardavo dalla finestra e c’erano già appese le stelle comete<br />
rosse con la scia bianca, quelle fatte di luci che si accendono ad intermittenza,<br />
una si ed una no. Ed i soliti cinque bulbi fulminati che rendono <strong>il</strong><br />
complesso ancora più antiestetico. Mi ricordo delle foto che erano gli<br />
anni ’80 e loro già esistevano. Sta già arrivando Natale, quindi.<br />
Che poi tutta ‘sta gioia, per fare gli auguri a un bimbo che nessuno<br />
conosce, che è? A parte che io i bambini li odio tutti, ma poi quando<br />
sono nato io mica c’era la cometa sull’ospedale. E i primi a venirmi a trovare<br />
sono stati i miei nonni, che mi hanno portato quelle orride tutine<br />
di ciniglia. Solo che era un settembre bollente. Invece questo qua è nato<br />
in una grotta, al freddo e al gelo, e i suoi genitori, incoscienti, l’hanno<br />
esposto al mondo così, nudo. Metti che passava Michael Jackson? Che<br />
poi, sto povero Cristo, sempre nudo. Nasce nudo, muore nudo, e sfasciato<br />
di sangue. E mai un cazzo di raffreddore! Ma tu vedi un poco la<br />
Madonna, mica è giusto! E poi, ‘sti genitori degeneri (a parte che se mia<br />
moglie usciva incinta ed io non l’avevo mai toccata, succedeva un quarantotto),<br />
fanno entrare nella grotta cani e porci. E pure pecore. E non<br />
ultimi quei tre (forse, dicono pure quattro, ma non è buona educazione<br />
fare le visite senza portare niente, perciò l’hanno eliminato) brutti<br />
ceffi venuti chissà da dove a portare i regali alla creatura.<br />
-Ma chi siete, che volete?<br />
-Siamo Gaspare, Melchiorre e Baldassarre, siamo venuti ad adorare<br />
Gesù.<br />
-E non me lo potevate dire prima, che pulivo la casa?<br />
-Marì, nel deserto <strong>il</strong> cellulare non prende…<br />
-Vabbuò, vi conosco. Comunque non compriamo niente.<br />
-Ma…cos’hai capito?<br />
-Che mi volete vendere lo scatolone fabbricone che tenete in mano.<br />
-Marì, mannaggia alla Madonn…<br />
-SCOSTUMATO! 71, ‘OMM ‘E MERD!<br />
-Marì, senti a me. Io ho portato l’oro, al piccino, visto che siete morti di<br />
fame. Quello ha portato l’incenso, perché siamo partiti di fretta e quello<br />
si è trovato in casa…<br />
-…e quello nero?<br />
-Ha portato la Lason<strong>il</strong>.<br />
-Eh?<br />
-Eh, la Lason<strong>il</strong>. Che ti pensi che è fac<strong>il</strong>e scendere dalla montagna in<br />
ginocchio?<br />
-Uh me stessa! E non si poteva mettere in piedi?<br />
-E che ne so, <strong>il</strong> presepista così l’ha fatto. Comunque senti Marì, possiamo<br />
entrare, che gia c’ho la cervicale, poi se resto al freddo, domani mattina<br />
è peggio, non mi sono portato nemmeno un’Oki.<br />
-Vabbuò dai. PEPPI’! PEPPINO! STACCATI DAL DIGITALE<br />
TERRESTRE E PREPARA UN CAFFE’ AI SIGNORI…<br />
E via dicendo. Che poi tra un po’iniziano pure con le pubblicità del<br />
Bianco Natal. Ma dove? Che domenica scorsa <strong>il</strong> telegiornale diceva che<br />
al sud la gente andava al mare…<br />
Mò ci manca solo quell’altro, <strong>il</strong> sarchiapone. Deficiè, c’hai una certa età,<br />
e tieni pure una trippa che sopra ci puoi fare <strong>il</strong> Camel Trophy col motocross,<br />
mi pari Karl Marx “prima della cura”, dove ti avvii a scendere dal<br />
camino? Ma suona <strong>il</strong> citofono, che tanto la gente ti apre lo stesso. E poi,<br />
dico io, ci sono gli incentivi per le Eco4, la vuoi rottamare quella slitta?<br />
Si, ha <strong>il</strong> suo fascino, ma le renne puzzano di olio bruciato, non so se mi<br />
spiego.<br />
Che poi ti ho chiesto per sette anni SETTE la pista delle Ferrari, l’ultima<br />
volta l’anno scorso, mai una volta che me l’hai fatta trovare. Vedi di<br />
non presentarti proprio quest’anno che sparo prima a te e dopo alle<br />
renne. Piuttosto fai venire Snegurocka, almeno pareggiamo i conti.<br />
Anche se poi alla fine <strong>il</strong> Natale fa comodo a tutti. Feste, negozi chiusi,<br />
mangiate interminab<strong>il</strong>i, lo stare insieme; le uniche a soffrire sono quelle<br />
povere ragazze vestite da “Babbe Natale”, che girano con i pattini e le<br />
minigonne. Brrr! Maledetto sistema, mi ha detto una persona importante.<br />
Vallo a spiegare a tutti…<br />
COLLE MATTIA-ROMA TERMINI<br />
05.29 - 06.17* - 06.41 - 07.11° -<br />
07.19 - 07.52- 08.13* - 08.54 -<br />
10.57* - 12.17 -14.09* - 15.17* -<br />
16.23* - 16.55* - 17.48° - 18.17 -<br />
18.35°- 19.11 - 19.35° - 20.12-<br />
20.35° - 21.19* - 21.47° - 22.08* -<br />
23,.13<br />
ROMA TERMINI-COLLE MATTIA<br />
05.15°- 5.34 - 06.25 - 06.45 -<br />
07.25*- 08.25* - 09.20 - 10.20* -<br />
12.20 - 12.47 solo fest - 13.20 -<br />
14.20 - 15.00°- 16.00 - 15.20* -<br />
16.20 - 17.00° - 17.20 - 18.00° -<br />
18.20 - 19.00° - 19.20 - 20.25* -<br />
21.20* - 22.20* * anche festivo<br />
° no <strong>il</strong> sabato<br />
TRENI<br />
tutti gli orari sono consultab<strong>il</strong>i sul sito www.trenitalia.com<br />
41<br />
FRASCATI-ROMA TERMINI<br />
05.10 - 06.26 - 07.30 -<br />
08.29* - 09.29 - 10.34*° -<br />
12.29* - 13.48 - 14.29* -<br />
15.29 - 16.29* - 17.29 -<br />
18.29* - 19.29 - 20.46* -<br />
21.35 - 22.29°<br />
ROMA TERMINI-FRASCATI<br />
03.38°° - 05.47 - 06.32-<br />
07.32* - 08.25 solo sab. -<br />
08.42 no sab - 08.37 solo sab.<br />
- 09.52*- 11.52* - 12.52 -<br />
13.52*- 14.52 -15.52*-<br />
16.52- 17.52* -18.52-<br />
19.52*- 20.52 - 21.52<br />
*anche festivo/ °cambio Ciampino<br />
°°part. Rm Tib e cambio Ciampino<br />
ALBANO LAZIALE- ROMA TERMINI<br />
05.54 °- 06.32- 07.02 - 07.39 - 08.20 # - 10.19 - 10.23 + - 11.19 - 13.35<br />
# - 14.20 - 15.24# - 15.20 - 16.20 - 17.24# - 17.20- 18.20 - 19.20 -<br />
19.24# - 20.20 - 21.24# - 21.20 - 22.13<br />
ROMA TERMINI- ALBANO LAZIALE<br />
05.39 - 07.20 # - 08.37 # - 10.00 - 10.20° -12.10 # - 13.06 - 14.06 #<br />
- 15.06 - 16.06 # - 17.06 - 18.06 # - 19.06 - 20.06 # - 21.06<br />
ZAGAROLO- ROMA TERMINI<br />
05.22 *- 06.07 - 06.31*- 06.46 - 07.01(*) (**) - 07.09 * - 07.24 - 07.42<br />
* - 08.03 -08.48 * - 09.10* - 10.48 - 11.53 - 12.07 * - 13.59* -<br />
14.02+ - 14.49 - 15.07* - 16.16 -16.46 - 17.10 * - 17.25(*)(**) -<br />
17.52 - 18.07 *- 18.25(*) (**) -18.49 - 19.00 *- 19.38 (*) (**) - 20.02 *-<br />
20.25(*) (**) - 21.09 - 21.37 (*) (**) - 21.58 - 23.03 *<br />
ROMA TERMINI- ZAGAROLO<br />
05.15(*) (**) - 05.34* - 06.25 - 06.45 * - 07.25 -07.54 * - 08.25 -<br />
09.20 * - 10.20 - 12.20* - 12.47 - 13.20 * - 13.42 - 14.20 * - 14.47 -<br />
15.00 (*) (**) - 15.20 - 16.00 (*) (**) - 16.15 * -16.20 * - 16.47 -<br />
17.00(*) (**) - 17.20 * - 17.47 - 18.00 (*) (**)- 18.20 * - 18.47 - 19.00(*)<br />
(**) - 19.20 * -19.47 - 20.25 - 21.20 - 22.20<br />
* Esclusa Domenica - ** Escluso Sabato - ° Cambio a Ciampino - #<br />
Anche Festivi - + Solo Festivi<br />
Il <strong>Catone</strong> non è responsab<strong>il</strong>e di variazioni degli orari o delle corse mancate.
catone dicembre gennaio 2009 marco:CATONE 05/03/2010 13.54 Pagina 42<br />
42 BUSSSS BUSSSS 43<br />
tutti gli orari sono in vigore fino al 23/12/09 al 6/01/10 dal 7/01/10<br />
orari invernali normali e sono scaricab<strong>il</strong>i su www.cotralspa.it<br />
da ROMA a ROCCA PRIORA da ROCCA PRIORA a ROMA<br />
6.00 (l/s) - 6.25 (l/s) - 7.00 (l/s) - 07.30 5.00 (l/s) - 5.30 (l/s) - 5.50 (l/s) - 6.10<br />
(l/s)- 8.00 (l/s) - 8.30 (l/s)- 9.00 (l/s) - (l/s)- 6.30 (l/s)- 6.55 (l/s)- 7.25 (l/v-<br />
9.45 (l/s) -10.20 (l/s) - 11.00 (l/v- tv) - tv)- 7.30 (l/s) - 7.50 (l/s)- 8.00 (l/s) -<br />
11.20 (l/s)- 11.50 (l/s) - 12.10 (l/s)- 8.35 (l/s) - 9.00 (l/s) - 9.30 (l/s)-10.30<br />
12.50 (l/s) -13.20 (l/s) -13.45 (l/s) - (l/s)- 11.30 (l/s)- 12.20 (l/s)- 13.05 (l/s)-<br />
14.10 (l/s) -14.30 (l/s)- 14.30 (l/s bu 13.30 (l/s)-14.00 (l/s)- 14.45 (l/s)- 15.25<br />
NO MPC)- 14.50 (l/v da tv)- 15.20 (l/s) (l/s) - 16.10 (l/s ) -16.25 (l/s gf -bu) -<br />
- 15.50 (l/s) -16.20 (l/s) -16.50 (l/s)- 17.00 (l/s) -17.50 (l/s) - 18.45 (l/v tv) -<br />
17.00 (l/s gf NO MPC) - 17.20 (l/s)-<br />
17.45 (l/v da tv)- 18.15 (l/s)- 18.50<br />
19.30 (l/s bu)- 20.00 (l/s)- 21.30 (l/s)<br />
(l/s)- 19.15 (l/s)- 19.40 (l/s)- 20.20 (l/s)-<br />
21.00 (l/s)- 21.45 (l/s)- 22.50 (l/s)<br />
DOMENICA E FESTIVI :<br />
07.00- 08.30- 10.00- 11.30- 13.00-<br />
14.30- 16.00- 17.30- 18.15- 19.00-<br />
19.45- 20.30- 22.00- 22.30<br />
DOMENICA E FESTIVI:<br />
06.00- 07.00- 08.00- 08.45- 09.30-<br />
10.30- 12.00- 13.30- 15.00- 16.30-<br />
18.00- 19.00- 20.00 - 21.00- 21.30<br />
l/s = Si effettua dal lunedì al sabato - l/v = Si effettua dal lunedì al venerdì<br />
frs =l Frascati - gf = Grottaferrata - tv = Tor Vergata bu = Buero, no MPC<br />
tempo di percorrenza: 40 minuti circa l’intera corsa<br />
da COLONNA a FRASCATI<br />
6.20 (l/v)- 6.30 (l/s)- 14.30 (l/s) - orari non festivi<br />
da FRASCATI a COLONNA<br />
6.40 (l/s)- 10.30(l/s)- 13.40 (l/s)- 16.30 (l/s)17.00(festivo)- 20.00 (l/s)<br />
da VELLETRI (stazione) a FRASCATI (comune)<br />
6.25 - 7.05 - 7.40 - 8.10 - 8.55 - 9.45 - 10.25 - 11.10 - 12.10* - 12.45 (per Nemi)<br />
- 12.55- 13.35 - 14.30 - 15.15 - 15.55- 16.35 - 17.05 - 17.40* - 17.45**-<br />
18.10**(per Nemi)- 18.40 - 19.35<br />
da FRASCATI (comune) a VELLETRI (stazione)<br />
7.00 - 7.45 - 8.20 (per Rocca di Papa) - 8.50*- 9.00** - 9.45 - 10.15 - 11.05 -<br />
12.00- 12.45 - 14.15 - 14.35 (per Rocca di Papa) - 14.50 - 16.00 - 16.40 - 17.05<br />
- 17.50 - 18.30 - 19.15 - 19.20* (per Rocca di Papa) - 19.50<br />
linea Genzano, Ariccia, Albano, Castel gandolfo, Marino, Grottaferrata dal lunedì<br />
al sabato<br />
* Escluso SAB - ** Si effettua solo di SAB<br />
Bus da Cocciano a Tor Vergata<br />
6.40 - 7.25 - 8.55 - 11.30 - 13.00 - 14.00 -15.00 - 16.50<br />
da via La Malfa a Policlinico di Tor Vergata - Passa a p. Marconi 10’ dopo<br />
la partenza e da stazione Fs di T. Vergata dopo 20’<br />
Ritorno: 7.15 - 9.30 - 12.05 - 13.35 - 14.35 - 15.35 - 17.35<br />
(passa da Stazione Tor Vergata dopo 15’, da p. Marconi dopo 20’)<br />
Da Cocciano via La Malfa a Stazione Tor Vergata:<br />
6.05 - 6.40 - 7.25 - 8.55 - 11.30 - 13.00 - 14.00 - 15.00- 16.50<br />
Ritorno: 6.20 - 7.30 - 9.45 - 12.20 - 13.45 - 14.45 - 15.45 - 17.40<br />
da PALESTRINA a ROMAanagnina<br />
5.10 - 5.19 - 5.50* - 6.00* - 6.15 - 6.20<br />
- 6.29* - 6.45* - 6.50 - 7.20 - 7.45-<br />
7.45* - 7.50 - 8.00 - 8.20 - 8.30* - 8.40<br />
- 9.20 - 9.50 - 10.10* - 10.55 - 11.20*<br />
- 12.05* - 12.30 - 12.35* - 13.05* -<br />
13.15 - 13.25* - 13.45 - 13.50 - 14.00*<br />
- 14.20 - 14.25* - 14.50 - 14.50* -<br />
15.33 - 15.40 - 15.55 - 16.40* - 17.10<br />
- 17.25 - 17.50* - 18.40* -18.40** -<br />
19.35 - 20.20 - 21.25<br />
FESTIVI<br />
5.30 - 5.55 - 7.45 - 7.50 - 10.00 -<br />
11.15 - 12.35 - 14.30 - 15.50 - 16.50 -<br />
18.20 -19.20 - 20.25 - 21.20<br />
linea San Cesareo, Tor Vergata - partenza<br />
via degli Arcioni<br />
da PALESTRINA via degli Arcioni a<br />
ROMA Ponte Mammolo<br />
5.25* - 5.25- 5.35 - 6.10* - 6.15* - 6.20<br />
- 6.55 - 7.15 - 7.35 - 8.55 - 11.00 -<br />
12.35 - 13.30 - 14.00* - 14.15* - 14.30<br />
- 15.10* - 15.30 - 16.35 - 17.30 - 19.05<br />
FESTIVI 7.05 - 9.20 - 16.40 - 18.40<br />
da PALESTRINA via Togliatti<br />
a ROMA ponte Mammolo<br />
5.38 - 6. 13* - 6.23 - 7.18 - 8.58 -<br />
11.03 - 12.38 - 13.33 - 14.33 - 15.13*<br />
- 15.33 - 16.38 - 17.33 - 19.08<br />
FESTIVO: 16.43<br />
linea Osteria Osa - Gra Prenestina -<br />
Roma via Togliatti<br />
da VELLETRI a ROMA Laurentina metro B<br />
5.55* - 6.15 - 6.35 (no festivo)<br />
da ROMA Laurentina metro B a VELLETRI<br />
14.40 - 16.40* - 17.40* - 18.30*<br />
Linea Genzano, Ariccia, Albano, Ciampino, Gra.<br />
da ROMAanagnina a PALESTRINA<br />
6.15 - 6.40 - 7.00 - 7.05 - 7.40 - 8.05<br />
- 8.40 - 9.10 - 9.45 - 10.15 - 10.45 -<br />
11.35 - 11.40 - 11.55* - 12.15* - 12. 40<br />
- 12.55**- 12.55 - 13.20* - 13.35 -<br />
13.40 -13.55*- 14.15* - 14.20* - 14.35<br />
- 14.55 - 15.45 - 16.05* - 16.15 -<br />
16.25* - 16.30 - 16.50* - 17.25 - 17.30*<br />
- 17.45* - 17.55* - 18.15 - 19.05 -<br />
19.30 - 19.55 - 20.30* - 21.05 - 21.20<br />
- 22.00 - 23.05<br />
FESTIVI<br />
7.15 - 7.45 - 9.30 - 9.55 - 11.30 - 13.00<br />
- 14.30 - 15.45 - 17.15 - 17.45 - 18.15<br />
- 20.00 - 20.45 - 21.45 - 22.30<br />
linea Tor Vergata - San Cesareo, arrivo<br />
via degli Arcioni<br />
da ROMA Ponte Mammolo<br />
a PALESTRINA via degli Arcioni<br />
7.00 - 8.15* - 9.15 - 10.15 - 11.20* -<br />
12.00 - 12.50 - 13.50 - 14.25* - 14.40<br />
- 16.05* - 16.35* - 16.45 - 17.15* -<br />
17.45 - 18.15 - 18.45 - 19.25 - 20.35<br />
FESTIVI 8.30 - 10.00 - 11.00 - 18.30<br />
- 20.45<br />
da PALESTRINA A FRASCATI<br />
7.10 - 13.10<br />
da FRASCATI A PALESTRINA<br />
8.12 - 14.02<br />
linea Zagarolo, S.Cesareo, Monte<br />
Compatri, Monte Porzio<br />
* Escluso Sab ** Si effettua Sab<br />
Il <strong>Catone</strong> non è responsab<strong>il</strong>e<br />
di variazioni degli<br />
orari o delle corse mancate.<br />
da VELLETRI a ROMA anagnina<br />
4.15 - 4.55 - 5.10 - 5.25 - 6.00 - 6.10 - 6.15 - 6.20 - 6.25 - 6.35 - 6.45 -<br />
6.55 - 7.05 - 7.15 - 7.25 (solo SAB)- 7.35* - 8.05 - 8.15 - 8.25 - 8.45 - 9.10<br />
- 9.25 - 9.55 - 10.25 - 10.45 - 11.20 - 11.30 - 11.50 - 12.05 - 12.25 - 12.40<br />
- 12.55 - 13.10* - 13.25 - 13.40** - 13.45* - 13.55 - 14.25 - 14.30 - 14.35<br />
- 14.55 - 15.15 - 15.50* - 15.55 - 16.15 - 16.30 - 17.05 - 17.50 (solo SAB)<br />
- 18.00* - 18.15 - 18.30* - 18.40 - 19.25 - 20.15 - 20.55 - 21.55<br />
FESTIVI: 5.25 - 6.00 - 6.55 - 7.25 - 7.55 - 8.25 - 8.55 - 9.25 - 9.55 - 10.25<br />
- 11.00 - 11.55 - 12.55 - 13.55 - 14.55 - 15.20 - 16.00- 16.25 - 16.55 -<br />
17.25 - 17.55 - 18.25 - 18.55 - 19.55 - 20.55 - 21 .55 (subaugusta feriale<br />
e festivo 23.00)<br />
Linea Genzano, Ariccia, Albano, S,Maria Mole, Ciampino<br />
da ROMA anagnina a VELLETRI<br />
5.15 - 6.00 - 6.25 - 6.50 - 7.00 - 7.15 - 7.30 - 8.00 - 8.30 - 9.00 - 9.30 -<br />
9.45 - 10.00 - 10.20 - 10.40 - 11.00 - 11.30 - 11.50 - 12.10 - 12.45 - 13.00<br />
- 13.10 - 13.20 - 13.45 - 14.00 - 14.15 - 14.30 - 14.45 - 15.00 - 15.30 -<br />
15.45 - 16.00 - 16.15* - 16.30 - 16.45 - 17.00* - 17.30 - 17.40 - 18.00 -<br />
18.15 - 18.40 - 19.00 *- 19.15 - 19.30* - 19.40* - 20.00 - 20.10* - 20.30 -<br />
21.10 - 21.40- 22.10 - 23.15<br />
FESTIVI: 6.40 - 7.40 - 8.30 - 9.00 - 9.30 - 10.00 - 10.30 - 11.00 - 11.30 -<br />
12.05 - 12.40 - 13.35 - 14.50 - 15.40 - 16.30 - 17.00 - 17.30 - 18.00 - 18.30<br />
- 19.00 - 19.30 - 19.50 - 20.50 - 21.40- 22.40 - 23.40 (subaugusta feriale<br />
e festivo 00.25) * Escluso SAB - ** Si effettua SAB
catone dicembre gennaio 2009 marco:CATONE 05/03/2010 13.54 Pagina 44<br />
44<br />
Carnevali<br />
Farmacia<br />
Ghelfi<br />
San N<strong>il</strong>o<br />
Farmacia<br />
FARMACIE NUMERI<br />
grottaferrata<br />
Piazza Vittime<br />
Del Fascismo, 15<br />
Via G. Quattrucci,<br />
15<br />
Corso Del<br />
Popolo, 7<br />
Viale S. N<strong>il</strong>o,<br />
73/75<br />
06-9459218 dal 09.01.2010<br />
al 15.01.2010<br />
06-94546447 dal 16.01.2010<br />
al 22.01.2010<br />
06-9411660<br />
06 9459317<br />
dal 26.12.2009<br />
al 01.01.2010<br />
06-94546389 dal 02.01.2010<br />
al 08.01.2010<br />
Via V. Veneto, 50 06-9459926 dal 23.01.2010<br />
al 29.01.2010<br />
Servizio Notturne Comunale piazza Garibaldi, 53 Marino - 06-9386794<br />
Aramini<br />
Carafa<br />
Comunale<br />
Marini<br />
Spaziani<br />
Polinari<br />
Califano<br />
Costanzo<br />
Comunale<br />
Giannini<br />
Mayro<br />
Subrizi<br />
frascati<br />
Piazza Gesù, 13 06-9420141 dal 23.01.2010<br />
al 29.01.2010<br />
Via Matteotti, 7 06-9417273 dal 02.01.2010<br />
al 07.01.2010<br />
Piazza San<br />
Pietro,<br />
Via Marini<br />
Francesco, 1<br />
06-9420265 dal 16.01.2010<br />
al 22.01.2010<br />
06-94298075 dal 08.01.2010<br />
al 15.01.2010<br />
Via Coccei, 2 06-9426333 dal 16.01.2010<br />
al 22.01.2010<br />
Via degli Olmi,<br />
77-Rocca Priora<br />
P.za V. Emanuele<br />
6 - Colonna<br />
Via Frascati, 19<br />
Monte Porzio<br />
Tuscolana Km<br />
27,900 Rocca Pr.<br />
Cas<strong>il</strong>ina Km 23,400<br />
Laghetto<br />
06-9470006 dal 26.12.2009<br />
al 01.01.2010<br />
06-9438023 dal 16.01.2010<br />
al 22.01.2010<br />
06-9449657<br />
06-9447238<br />
P.za Mastrofini,<br />
25 Monte Comp. 06-9485030<br />
P.za Borghese, 3<br />
Monte Porzio<br />
dal 09.01.2010<br />
al 15.01.2010<br />
06-9406451 dal 19.12.2009<br />
al 25.12.2009<br />
06-9476192 dal 23.01.2010<br />
al 29.01.2010<br />
06-9449010<br />
dal 30.01.2010<br />
al 05.02.2010<br />
dal 02.01.2010<br />
al 08.01.2010<br />
Comune di Albano: Corso Matteotti, 117<br />
Comune di Ariccia: Piazza San Nicola<br />
Comune di Colonna: P.zza V. Emanuele II<br />
Comune di Frascati: P.zza G. Marconi 3<br />
Comune di Genzano: Via I. Belardi, 81<br />
Comune di Grottaferrata: P.zza E. Conti<br />
Comune di Marino: L.go Palazzo Colonna, 1<br />
Comune di Monte Compatri: P. Mercato, 1<br />
Comune di Monte Porzio: Via Roma, 5<br />
Comune di Nemi: P.zza del Municipio, 9<br />
Comune di Palestrina: Via del Tempio, 1<br />
Comune di Rocca di Papa: Corso Costituente, 26<br />
Comune di Rocca Priora: P.zza Umberto, 1<br />
Comune di San Cesareo: P.le dell'Autonomia, 1<br />
Comune di Zagarolo: P.zza G. Marconi, 2<br />
Prenotazioni CUP<br />
Sistema Bibliotecario Castelli Romani<br />
Ospedale S. Sebastiano di Frascati<br />
Ospedale S. Giuseppe di Albano<br />
Ospedale San Giuseppe di Marino<br />
Policlinico Tor Vergata<br />
Enel - Segnalazione guasti<br />
Italgas - Guasti e Dispersioni<br />
Acea Ato 2: Via A. Mancini 5 Frascati<br />
Carabinieri Gruppo Frascati<br />
Commissariato di PS di Frascati<br />
Agenzia delle Entrate di Frascati<br />
Centro per l'Impiego<br />
Casa dell’associazionismo e del Volontariato<br />
Comunità Montana Castelli romani e prenestini<br />
Cinema Multisala “Politeama” - Frascati<br />
CO.TRA.L. Roma 800.150008 - Anagnina:<br />
Drogatel:<br />
Farmacia notturna Frascati<br />
Aeroporto Ciampino<br />
Centro Servizi per l’Immigrazione<br />
ASL ROMA H direzione sanitaria<br />
Parco Regionale dei Castelli Romani<br />
Croce Rossa Ambulanza<br />
Caaf Cg<strong>il</strong><br />
Vig<strong>il</strong>i del Fuoco - Frascati<br />
Vig<strong>il</strong>i del Fuoco – Velletri<br />
Protezione Civ<strong>il</strong>e Regionale<br />
45<br />
06.93295224<br />
06.934851<br />
06.9473101<br />
06.941841<br />
06.937111<br />
06.945401679<br />
06.936621<br />
06.94780403<br />
06.942831<br />
06.9365011<br />
6.95302201<br />
06.9428611<br />
06.942841<br />
06.958981<br />
06.957691<br />
80.33.33<br />
06.93956063<br />
06.94041<br />
06.932.71<br />
06.93293032<br />
06.20901<br />
803500<br />
800.900999<br />
800 130330<br />
06 9416966<br />
06.9428671<br />
06.9401931<br />
06.94015468<br />
06.9472237<br />
06.9470820<br />
06.9401705<br />
06.7222153<br />
167-016600<br />
06.65951<br />
06 94298100<br />
06.93271<br />
06.9479931<br />
06.9447388<br />
06.941.76.84<br />
06.9420000<br />
06 9630120<br />
347.2779690<br />
803 555
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46 calendario calendario 47<br />
dicembre - gennaio<br />
gennaio<br />
29<br />
29<br />
1<br />
2<br />
3<br />
5<br />
fino al 3 gennaio<br />
La materia dello sguardo - personale di Roberta Coni<br />
Scuderie Aldobrandini - Frascati<br />
fino al 6 gennaio<br />
'Settantacinquecielle'- Mostra fotografica<br />
Compagnucci<br />
Museo Diffuso del Vino –Monte Porzio <strong>Catone</strong><br />
fino al 31 gennaio<br />
Futurismo romano.<br />
V<strong>il</strong>la Mondragone - Monte Porzio <strong>Catone</strong><br />
fino al 28 febbraio<br />
Mostra di arte contemporanea<br />
CIAC - Castello Colonna di Genazzano<br />
fino al 6 gennaio<br />
di Stefano<br />
Plastici in movimento, giocattoli, presepe artigianale<br />
Ferrovia Museo della Stazione di Colonna<br />
(SAN CESAREO) - Colonna<br />
ore 22<br />
Innuendo - tributo Queen<br />
Geronimo's Pub (SANTA MARIA DELLE MOLE) - Marino<br />
ore 22<br />
Happy 2010 con U2 Celebration<br />
Geronimo's Pub (SANTA MARIA DELLE MOLE) - Marino<br />
dalle 9 alle 2 di notte<br />
Aperitivo con mostra su Totò<br />
Vinoteca Trinca –Frascati<br />
ore 18<br />
Concerto di Capodanno<br />
Sala degli Svizzeri di V<strong>il</strong>la Mondragone – Monte Porzio <strong>Catone</strong><br />
e 3 gennaio<br />
ore 21 e 18,30<br />
“Assemblea Condominiale”<br />
Auditorium Pierluigi - Palestrina<br />
dalle 9 alle 20<br />
Mostra-Mercato di Arte Contemporanea<br />
Via Mentana- Frascati<br />
5 gennaio<br />
“L’opera a teatro”<br />
Teatro Capocroce – Frascati<br />
ore 18<br />
“Swing e Sing”<br />
Teatro Comunale 'Gian Lorenzo Bernini' - Ariccia<br />
Nuove aperture del complesso monumentale<br />
V<strong>il</strong>la Imperiale<br />
V<strong>il</strong>la di Adriano - Palestrina<br />
Trenino delle meraviglie<br />
Vie cittadine e Piazza Tommaso Frasconi - Genzano<br />
ore 21.15<br />
“Motel Woodstock”<br />
Centro Culturale Laghetto - Montecompatri<br />
ore 17.45<br />
Conferenza 'Gomorra' di R. Saviano<br />
Sede Pro Loco - Ciampino<br />
ore 18<br />
Rassegna di Gruppi Jazz dell’Ateneo - Auditorium 'E.<br />
Morricone' della Facoltà di Lettere e F<strong>il</strong>osofia – Tor vergata<br />
ore 17<br />
'La morte a Venezia' (1912) di Thomas Mann -<br />
Museo Archeologico di V<strong>il</strong>la Ferrajoli - Albano<br />
ore18<br />
Ensemble giovan<strong>il</strong>e di Roma: Gershwin e Copland<br />
Auditorium 'E. Morricone' della Facoltà di Lettere e F<strong>il</strong>osofia<br />
Tor Vergata<br />
ore 22<br />
Freska night: serata reggae/ska<br />
Stazione Birra (Morena) – Ciampino<br />
“Black out! Personaggi e contropersonaggi”<br />
Teatro V<strong>il</strong>la Sora - Frascati<br />
ore 18<br />
A Frederic Chopin - nel bicentenario della nascita<br />
Chiesa S. Maria della Rotonda – Albano<br />
ore 18<br />
Giornata della Memoria: Oratorio Auschwitz<br />
Teatro Comunale 'Gian Lorenzo Bernini' – Ariccia<br />
Il <strong>Catone</strong> non è responsab<strong>il</strong>e per eventuali cambiamenti nelle date e negli orari degli<br />
appuntamenti segnalati. Le informazioni pubblicate sono state riportate sulla base di<br />
quanto a conoscenza della redazione prima della chiusura delle pagine in tipografia.<br />
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