Narrativa Cuore rivelatore - Palumbo Editore

Guida alla lettura
M.R. Tabellini, P. Fertitta, F. Tozzi, Le opere e il tempo [G.B. Palumbo Editore]
Narrativa
Modulo 4 Il romanzo fantastico e il fantasy
Edgar Allan Poe Cuore rivelatore
on line 16
pagina 6
Unità di apprendimento 1 I modelli della letteratura fantastica
Le forme
Avrai notato anche tu, leggendo, come la scrittura di
Poe catturi davvero «come in un gorgo» l’attenzione del
lettore, continuamente stimolata, talora con richiami
diretti. Quello che hai appena letto è un racconto tipico
“alla Poe”. La suspense emotiva è molto alta e va crescendo
in parallelo col battito del cuore, segno manifesto
del terrore che accomuna la vittima al suo carnefice.
Il delitto viene raccontato proprio da colui che
lo ha compiuto. Il punto di vista narrativo è quello dell’assassino
che racconta a destinatari non precisati
come abbia concepito l’idea del delitto, quali motivazioni
lo abbiano spinto, quali siano stati i preparativi,
i tentativi falliti durante la settimana che lo ha preceduto,
quale sia stato il comportamento da lui tenuto
nei confronti della vittima predestinata, durante il gior-
Lavorare sul testo
Per comprendere
Il narratore si rivolge a un pubblico al quale dice di
voler narrare una storia e premette quelle che saranno
le caratteristiche della “sua” narrazione: la
lucidità e la tranquillità. Tu, ora che hai letto questa
storia, condividi la lucidità e la tranquillità dichiarate
dal narratore/protagonista? Individua nel testo le
espressioni in cui il narratore dichiara la sua razionalità,
la sua “non pazzia”, e quelle che la smentiscono
di fatto.
Alcune parole sono evidenziate dal corsivo. Vuol dire
che si sollecita sul loro significato l’attenzione
del lettore. Esaminale nel contesto del racconto e
cerca di spiegare il motivo di tale scelta.
Per interpretare
Qual è il movente dichiarato del delitto? Vi sono
motivazioni razionali, se mai un delitto possa essere
giustificato razionalmente?
«Quindi rimisi a posto le tavole così intelligentemente,
così astutamente, che nessun occhio umano –
nemmeno il suo – avrebbe potuto scoprire qualcosa
fuori posto».
Questa espressione potrebbe essere una possibile
chiave di lettura del testo. Cosa rappresenta l’oc-
no e di notte, quando nel massimo silenzio riusciva a
introdursi nella sua camera per illuminarne l’occhio
«da avvoltoio». Il delitto veniva ogni notte rimandato
perché l’uomo veniva ritrovato sempre addormentato
e l’occhio, oggetto di tanto odio, non si mostrava alla
luce della torcia.
I temi
Il motivo per cui l’io narrante racconta la vicenda delittuosa
è il tentativo di dimostrare la falsità di un’accusa
per lui infamante, quella di essere ritenuto pazzo.
La lucidità del racconto e la precisione delle sue azioni
dovrebbero confutare tale accusa. Il lettore non si lascia
convincere dalla decantata razionalità del protagonista,
ma avverte con angoscia i turbamenti di un
animo sconvolto dalla follia.
chio del vecchio per la coscienza turbata del protagonista?
Prova a riflettere.
Nella parte conclusiva, dopo il delitto, il protagonista
afferma di comportarsi “tranquillamente” e più
volte si chiede «perché dovevo ora aver paura?»
«perché dovevo temere?». Secondo te la tranquillità
e la sicurezza dimostrate corrispondono alla verità
del suo stato d’animo?
Per scrivere
A questo punto, dopo aver letto il testo e aver riflettuto
sul senso, riscrivilo in terza persona:
– presenta il personaggio e individua quale rapporto
di conoscenza abbia col vecchio
– cerca di comprendere le motivazioni che spingono
il personaggio a compiere il delitto e rifletti
se esse ti sembrano compatibili con una mente
razionale?
– descrivi la settimana che precede il delitto, la
regolarità e la precisione dei gesti del personaggio
protagonista
– racconta come e perché l’ottava notte compia
il delitto
– spiega cosa lo spinga a confessare l’orrendo
delitto