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Esperienze di ricarica artificiale degli acquiferi in Provincia di ...

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24<br />

Figura 6 - Analisi telaio: sp<strong>in</strong>ta statica laterale, stato<br />

tensionale<br />

Figura 7 - Esempio carico-scarico del sistema<br />

Figura 8 - Test assiale<br />

prove stesse. L’utilizzo <strong>di</strong> co<strong>di</strong>ci f.e.m. se da un lato<br />

presenta alcune limitazioni, tra cui la perfezione<br />

fi sica dei materiali, <strong>di</strong>fatti eventuali cricche o imperfezioni<br />

chimiche sono completamente trascurate e<br />

potrebbero essere fulcro <strong>di</strong> <strong>di</strong>slocazioni o facilitatori<br />

deformativi; dall’altro può garantire una accurata<br />

schematizzazione del modello, dei particolari meccanici<br />

e dei collegamenti, sviluppando fedelmente<br />

le prove statiche. Due delle tre prove, carico statico<br />

longitu<strong>di</strong>nale e laterale, simulate con i co<strong>di</strong>ci<br />

f.e.m., rispecchiano la concezione <strong>di</strong> un telaio piano<br />

soggetto ad un’analisi <strong>di</strong> tipo pushover, valutando<br />

la zona elastica, lo snervamento e il successivo<br />

scarico <strong>in</strong> corrispondenza del livello <strong>di</strong> energia richiesto<br />

dalle norme. Contorno allo stu<strong>di</strong>o dell’energia,<br />

come <strong>in</strong>tegrale della curva forza-spostamento,<br />

rimane il comportamento tensionale del materiale<br />

stesso, essendo le prove <strong>di</strong> tipo <strong>di</strong>struttivo. Il terzo<br />

test, assiale, impone l’applicazione <strong>di</strong> una forza,<br />

defi nita sempre <strong>in</strong> funzione della massa e qu<strong>in</strong><strong>di</strong> lo<br />

stu<strong>di</strong>o della deformazione ad essa associata, senza<br />

effettuare considerazioni <strong>in</strong> merito all’energia. Altro<br />

stu<strong>di</strong>o secondario, <strong>di</strong> m<strong>in</strong>ore considerazione è riferito<br />

alla possibile <strong>in</strong>stabilità fl essionale dei montanti<br />

stessi del telaio.<br />

Gli elementi fi niti qu<strong>in</strong><strong>di</strong> sono un giusto compromesso<br />

alle prove statiche dei co<strong>di</strong>ci O.C.S.E., gestendo<br />

una simulazione verosimile e fornendo risultati<br />

pressocchè atten<strong>di</strong>bili.<br />

La sicurezza si <strong>in</strong>serisce dunque su quella che è<br />

la dualità macch<strong>in</strong>a-uomo. Il trattore se da un lato<br />

riveste il ruolo <strong>di</strong> facilitatore lavorativo, dall’altro se<br />

estraneo al controllo umano si trasforma <strong>in</strong> macch<strong>in</strong>a<br />

<strong>in</strong>fernale. Il trattore è qu<strong>in</strong><strong>di</strong> un nuovo amico,<br />

quasi <strong>in</strong>separabile dell’agricoltore moderno. Lo<br />

stesso Quoist lo defi niva “deforme, ma è forte, ed<br />

ho bisogno <strong>di</strong> esso. Ma esso ha bisogno <strong>di</strong> me, ha<br />

bisogno dell’uomo”.

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