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Poste Italiane spa - Spedizione in abbonamento postale - DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Trento<br />
Contiene IP e IR - In caso mancato recapito inviare all’ufficio di Trento CPO per la restitiuzione al mittente previo pagamento dei resi.<br />
<strong>giugno</strong> <strong>2009</strong><br />
Periodico bimestrale del Club Interassociativo <strong>Tuttapovo</strong>
TRENTO I CENTRI CAAF CGIL APERTI TUTTO L’ANNO<br />
www.caaf.it
In questo numero<br />
club interassociativo tuttapovo<br />
Devi confermare il tuo indirizzo ....................5<br />
È il momento di finanziare <strong>Tuttapovo</strong> ............6<br />
arci paho<br />
Festa multietnica, sabato 27 <strong>giugno</strong> .............7<br />
Giornate delle città gemellate .....................10<br />
Dai nostri amici a Znojmo ..........................12<br />
comitato chiesa di oltrecastello<br />
San Pantaleone <strong>2009</strong> .................................14<br />
avis<br />
Un sorriso per l’Avis ...................................15<br />
sat<br />
News! Vendita scambio libri di montagna ...16<br />
kaleidoscopio<br />
Le attività estive rivolte ai bambini .............17<br />
casa arcobaleno<br />
Tutti i colori dell’Arcobaleno .......................18<br />
circolo oratorio concordia<br />
Un bilancio ricco di attività .........................20<br />
ctg di povo<br />
Formazione, divertimento e sport ...............22<br />
sci club marzola<br />
Un’altra stagione ricca di successi ..............24<br />
marzola volley<br />
Impegno per un forte movimento giovanile .25<br />
atletica trento<br />
Alla partenza per la stagione estiva ............26<br />
accoglienza in famiglia<br />
80 bambini verranno in Trentino ................28<br />
parrocchia di povo<br />
A Cipro sulle tracce di Paolo e Barnaba ......29<br />
làqua<br />
Vogare sulle acque di Padova .....................30<br />
pesca<br />
Quasi 85 chili di trote! ...............................31<br />
scuola dell’infanzia di povo<br />
1899-<strong>2009</strong>: 110 anni di attività! ................32<br />
scuola dell’infanzia provinciale di povo<br />
I piccoli imparano a fare l’orto ....................33<br />
ginnastica<br />
Maurizio Endrizzi, classe ‘97 ......................34<br />
<strong>Tuttapovo</strong><br />
Bimestrale di informazione a diffusione gratuita<br />
sito: www.tuttapovo.it e-mail: club@tuttapovo.it<br />
Editore proprietario “Club Interassociativo <strong>Tuttapovo</strong>”<br />
Associazione di Promozione Sociale<br />
Redazione, amministrazione e recapito postale<br />
c/o Carlo Nichelatti, via Madonnina 22,<br />
38100 Povo (TN), tel. 0461.811026<br />
Iscriz. Trib. di Trento n. 817 del 19.04.1994<br />
Direttore Responsabile: Paolo Giacomoni<br />
Via Borino, 39 - 38100 Povo (TN) - direttore@tuttapovo.it<br />
Presidente: Carlo Nichelatti<br />
Stampa: Publistampa s.n.c. Pergine Valsugana<br />
è un’azienda certificata Chain of Custody FSC CQ-COC-000016 che<br />
può garantire, secondo gli standard definiti a livello internazionale,<br />
la rintracciabilità di tutte le materie prime fibrose utilizzate.<br />
p. 4 - <strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong><br />
il racconto<br />
Assassini ...................................................41<br />
apsp margherita grazioli<br />
Apre il nuovo punto prelievi........................42<br />
Torneo di briscola ......................................43<br />
Un Doblò attrezzato per trasporto disabili ..44<br />
sportivi<br />
Una giornata indimenticabile ......................45<br />
spazio circoscrizione<br />
Il nuovo Consiglio ......................................46<br />
Saluto della Presidente Paola Moser ...........47<br />
Festa degli Alberi <strong>2009</strong> ..............................48<br />
povo<br />
Restaurato il capitello di via Marchesoni ....50<br />
arci paho, circ. povo, tuttapovo<br />
Di tutte le erbe un piatto ............................52<br />
le ricette di matilde<br />
Verdure per tutti i gusti ..............................58<br />
l’angolo della poesia dialettale<br />
L’amór .......................................................60<br />
storie di emigrazione<br />
Insediamento dei tirolesi a Guabiruba ........62<br />
trenta anni fa<br />
27 maggio 1979 ........................................66<br />
auguri a...<br />
Gemma Andreatta, Stefania Corn e Christian<br />
Pedron, Luigi e Cesarina Ianes ...................67<br />
Coscritti del ‘43 .........................................67<br />
lettere al giornale<br />
Perché solo cose belle? E le brutture? .........68<br />
Un ricordo di Gabriella Facchinelli ..............68<br />
I ringraziamenti di tre canditati ..................69<br />
l’angolo della poesia<br />
Maria Antonietta Rotter e Valentina Bianco 70<br />
il disco<br />
Lacuna Coil - Shallow Life (<strong>2009</strong>) ..............71<br />
in ricordo di...<br />
Armando Pedrotti ......................................72<br />
Raffaele Giacomoni ....................................73<br />
Guido Merz ................................................74<br />
Lidia Franceschini Gasperi ..........................74<br />
Remo Cagol ...............................................74<br />
Sergio Nichelatti ........................................74<br />
14<br />
18<br />
29<br />
46<br />
Anno XVI - N. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong><br />
Redazione:<br />
Paolo Giacomoni, Giancarlo Ianes, Stefano Ricci, Aldo Giongo,<br />
Franco Zanuso, Antonio Bernabè, Renzo Dori, Carlo Nichelatti.<br />
Hanno collaborato a questo numero:<br />
Casa di Riposo M. Grazioli, Circoscrizione di Povo, Guido<br />
Leonelli, Matilde Padroni, Nonna Renata, Maria Antonietta<br />
Rotter, C.T.G., Franco Giacomoni, Manuela Stablum, Annamaria<br />
Bonazza, Oratorio, Riccardo Faes, Roberto Bortolotti,<br />
Elena Franchi, David Abbadessa, Chara Giacomoni.<br />
In copertina:<br />
Capitel del Crocefiss grand<br />
foto di Sergio Nichelatti
club interassociativo tuttapovo<br />
importante! se non lo hai ancora<br />
fatto devi confermare il tuo indirizzo,<br />
anche se è corretto, per ricevere<br />
ancora tuttapovo a casa tua!<br />
A<br />
causa della legge sulla privacy non ci è più possibile<br />
avere gli indirizzi aggiornati degli abitanti di<br />
Povo in formato elettronico adatto alla tipografia.<br />
L’elenco degli indirizzi che abbiamo attualmente<br />
è obsoleto e alcuni non sono più corretti. Quindi per evitare<br />
inutili invii chiediamo ai nostri lettori di collaborare e<br />
di comunicarci il loro indirizzo. Per questo sull’etichetta<br />
con la quale ricevete <strong>Tuttapovo</strong> c’è stampato un codice a<br />
sette cifre che serve a convalidare il vostro indirizzo. Per farlo<br />
potete utilizzare uno di questi metodi:<br />
1. inserendo il codice nell’apposita pagina sul nostro<br />
sito www.tuttapovo.it/indirizzi premendo poi sul<br />
bottone “cerca” verrà visualizzato l’indirizzo corrispondente.<br />
Il lettore potrà correggere eventuali errori<br />
e confermare premendo il bottone “invio”.<br />
2. Inviando la fascetta in una busta per posta (indicando<br />
eventuali correzioni) all’indirizzo: Club <strong>Tuttapovo</strong>, c/o<br />
Carlo Nichelatti, via Madonnina 22, 38100 Povo.<br />
3. inviando il codice via SMS al numero 3385643045 indicando<br />
nel messaggio eventuali variazioni dell’indirizzo.<br />
4. Telefonando allo 0461811026 possibilmente nelle ore<br />
del pomeriggio.<br />
Gli indirizzi che non verranno convalidati riceveranno<br />
solo i primi due numeri del <strong>2009</strong> (aprile e <strong>giugno</strong>). Per coloro<br />
che dopo tale data vorranno ancora ricevere gratuitamente<br />
il nostro giornale potranno richiederlo utilizzando uno<br />
dei metodi indicati sopra.<br />
Attenzione!<br />
Fino ad ora solo 600<br />
indirizzi sono stati confermati...<br />
se non lo hai fatto ti preghiamo di<br />
farlo subito anche se l’indirizzo è<br />
corretto se vuoi ricevere ancora<br />
<strong>Tuttapovo</strong>!<br />
<strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong> - p. 5
club interassociativo tuttapovo<br />
Con la tua prossima dichiarazione dei redditi potrai aiutare il Club <strong>Tuttapovo</strong><br />
È il momento di finanziare tuttapovo<br />
puoi farlo con il 5 per mille<br />
Il 5 per mille è la nuova forma di finanziamento per<br />
le associazioni di volontariato senza scopo di lucro.<br />
Questa norma consente al contribuente di devolvere,<br />
tramite la denuncia dei redditi, il 5 per mille<br />
dell’IRPEF a favore dell’associazione prescelta. Non è una tassa<br />
in più, ma l’importo viene detratto direttamente dall’IRPEF.<br />
<strong>Tuttapovo</strong> ha aderito anche quest’anno a questa possibilità ed<br />
invita i propri lettori, al momento della compilazione del Mod.<br />
730/<strong>2009</strong>, del Cud <strong>2009</strong> o dell’Unico <strong>2009</strong> di compilare l’apposito<br />
spazio riservato alla donazione. Perciò il contribuente può<br />
effettuare la scelta in base alle disposizioni previste per il tipo<br />
di dichiarazione dei redditi che è tenuto a presentare scrivendo<br />
il codice fiscale di <strong>Tuttapovo</strong>: 01445470220, seguendo le indicazioni<br />
riportate di seguito.<br />
• Cud <strong>2009</strong>: attraverso il particolare modello “Scheda per la<br />
scelta della destinazione del 5 per mille dell’IRPEF” in busta<br />
chiusa presso uno sportello di una banca o di un ufficio<br />
postale;<br />
• Mod. 730/<strong>2009</strong>: il contribuente deve presentare al proprio<br />
sostituto d’imposta (datore di lavoro) al CAF o al professionista<br />
abilitato la “Scheda per la scelta della destinazione del<br />
5 per mille dell’IRPEF”;<br />
• Unico <strong>2009</strong>: effettuando la propria scelta direttamente negli<br />
appositi spazi predisposti nel modello di dichiarazione.<br />
Anche i contribuenti esonerati dalla presentazione delle dichiarazioni<br />
di cui sopra possono effettuare la propria scelta<br />
mediante consegna di una normale busta contenente la “Scheda<br />
per la scelta della destinazione del 5 per mille dell’IRPEF”<br />
ad uno sportello di una banca o di un ufficio postale o direttamente<br />
al CAF o ad un professionista abilitato alla trasmissione<br />
telematica.<br />
Utilizza questo tagliando al momento di compilare la tua dichiarazione dei redditi, aiuterai <strong>Tuttapovo</strong> e a te non costerà nulla!<br />
p. 6 - <strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong><br />
Nome Cognome<br />
0 1 4 4 5 4 7 0 2 2 0<br />
Il contribuente effettua la sua scelta apponendo la propria<br />
firma in uno degli appositi riquadri che figurano nella<br />
Scheda o nel modello Unico <strong>2009</strong> e destinare il 5 per mille<br />
al Club Intrassociativo <strong>Tuttapovo</strong> riportando il codice fiscale<br />
01445470220 indicato nel fac simile riportato sotto.<br />
N.B. La scelta di destinazione del 5 per mille non è alternativa<br />
a quella dell’8 per mille di cui alla legge 20 maggio 1985<br />
n. 222.<br />
come abbiamo utilizzato i<br />
vostri contributi del 2006!<br />
Grazie anche al vostro contributo del<br />
5x1000 del 2006 di circa 3.600 euro (che<br />
ci è stato consegnato nel 2008) abbiamo<br />
potuto erogare dei contributi per iniziative<br />
istituzionali particolarmente rilevanti<br />
proposte dalle associazioni affiliate al<br />
Club interassociativo <strong>Tuttapovo</strong> per un<br />
totale di € 5.700!<br />
Vi chiediamo di destinare al club interassociativo<br />
<strong>Tuttapovo</strong> anche quest’anno<br />
il vostro 5x1000 seguendo le istruzioni<br />
in questa pagina. Grazie!
arci paho<br />
Con gli stand di ben 11 paesi di: Europa, Asia, Africa e Sud America<br />
festa multietnica, sabato 27 <strong>giugno</strong><br />
Ora che qualcuno si è accorto che anche l’Italia sta<br />
diventando multietnica con un 6,7% di immigrati<br />
regolari pari a 4 milioni e 328.000 persone (dati<br />
ISMU del 1 gennaio <strong>2009</strong>)e il nostro Trentino la supera<br />
con l’8,2 % pari a 43.000 immigrati non possiamo che ribadire<br />
la scelta nata dalla circoscrizione nove anni fa e portata<br />
avanti dal circolo culturale ARCI/PAHO e dal comitato gemellaggio<br />
Povo - Znojmo di valorizzare come un arricchimento<br />
culturale le tradizioni e le culture dei nuovi cittadini provenienti<br />
dal resto del mondo mantenendo e rinforzando le nostre<br />
tradizioni e la nostra cultura.<br />
Il 27 <strong>giugno</strong> al centro civico di Povo, andrà in scena la<br />
nona edizione della ecofesta multietnica, dopo le feste Vigiliane<br />
di Trento e prima della festa di S. Pietro che con S. Andrea<br />
è il santo patrono della chiesa di Povo. La festa, quest’anno<br />
sarà più ricca di stand e spettacoli: avremo la Spagna, la rep.<br />
Ceca, la Polonia, l’Ucraina e l’Italia per la nostra Europa, la Colombia,<br />
il Brasile ed il Cile per il continente Americano, L’India<br />
per l’oriente e per il continente africano Marocco, Somalia<br />
e Nigeria. Anche quest’anno ci saranno gli amici di Znojmo<br />
con le loro specialità culinarie ed il gruppo musicale medioevale<br />
di Znojmo “Lucrezia Borgia”. Quest’anno possiamo contare,<br />
oltre che sulla collaborazione dei tradizionali sostenitori: la<br />
pizzeria Pizza Rio di Cristian Andreatta, la nostra Famiglia Cooperativa,<br />
le associazioni Brasil Trentino, Polacchi in Trentino<br />
e Tersicore e inoltre sulla partecipazione della parrocchia di<br />
Povo, dell’ ARCI del Trentino con il contributo della circoscrizione,<br />
della Cassa Centrale delle Casse Rurali e dell’assessora-<br />
to alla cultura della provincia di Trento. L’apertura è prevista<br />
sabato 27 alle ore 17,00 presso il salone centro civico con una<br />
breve momento di preghiera comunitaria interreligiosa per la<br />
pace e la convivenza. Seguiranno i saluti di autorità ed ospiti<br />
mentre partirà la degustazione dei piatti tipici delle nazionalità<br />
partecipanti, accompagnati dalla birra di Znojmo e vino italiano.<br />
Seguiranno spettacoli non stop per tutto il pomeriggio<br />
e la serata, canti e balli di tutte le nazionalità presenti, danze<br />
(polacche, orientali, brasiliane), musica e canti (Lucrezia Borgia<br />
di Znojmo e polacchi) ed il gruppo Tersicore danze popolari<br />
di Povo, che concluderà la serata facendo ballare tutti in<br />
amicizia. Questa manifestazione si pone lo scopo di favorire la<br />
conoscenza reciproca, premessa indispensabile per la collaborazione,<br />
la comprensione e la convivenza pacifica con i concittadini<br />
provenienti da tutto il mondo che vivono e lavorano nella<br />
nostra comunità, pretendendo il rispetto delle nostre leggi e<br />
garantendo loro parità di diritti e di doveri. Vi aspettiamo per<br />
una gran festa, rispettosa dei popoli e dell’ambiente, saranno<br />
usate stoviglie biodegradabili e compostabili e attuata una rigorosa<br />
raccolta differenziata dei rifiuti.<br />
programma<br />
sabato 27 <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong> dalle 17 alle 23<br />
festa multietnica<br />
Presso il salone del centro civico stand con assaggi dei piatti<br />
tipici di: Repubblica Ceca, Polonia, Brasile, Colombia, Cile,<br />
India, Somalia, Nigeria, Marocco ed Italia.<br />
Spettacoli folcloristici e tradizionali della Spagna e dei vari<br />
paesi, (balletti, musica, poesia, ecc.)<br />
<strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong> - p. 7
Il circolo culturale Arci-Paho e la Circoscrizione di Povo in collaborazione con:<br />
Pizza Rio - Famiglia cooperativa di Povo - Cassa rurale di Trento - Finstral<br />
- Orempuller Ingross Cart - ristorante “La Campanella”<br />
Organizzano il torneo di calcio e pallavolo misto<br />
Par condicio 15<br />
Al parco del passo Cimirlo - Povo<br />
Sabato 1 agosto <strong>2009</strong><br />
(in caso di maltempo domenica 2 agosto)<br />
Dalle ore 10.00 alle ore 19.30 circa<br />
Calcetto - Partite di un tempo da 20 minuti.<br />
Pallavolo - Partite di un set da 25 punti.<br />
Regolamento:<br />
- possono partecipare squadre miste<br />
(massimo otto), composte ciascuna:<br />
> da 7 a 10 giocatori/trici di cui<br />
almeno 3 dell’altro sesso;<br />
> età non inferiore ai 13-14 anni,<br />
esperti o non esperti.<br />
> i giocatori possono giocare in entrambe le<br />
discipline o in una sola, la squadra deve in ogni<br />
caso giocare sia a pallavolo che a calcetto.<br />
> il regolamento applicato per il calcetto, sarà quello<br />
FGCI calcio a cinque: con cambi volanti, i falli laterali saranno<br />
battuti con i piedi, il portiere non può rilanciare la palla oltre la metà campo.<br />
Pausa pranzo alle ore 12.00 a cura di “Pizza Rio” e ristorante “La Campanella”<br />
Premiazioni alle ore 19.30 circa.<br />
> tutti gli iscritti riceveranno la maglia di gioco e un premio individuale<br />
e ogni squadra un premio collettivo, bevande e rinfresco.<br />
Tenuta di gioco: T-shirt fornita dall’organizzazione, pantaloncini e scarpe ginniche.<br />
Le modalità di gioco saranno concordate con le squadre iscritte.<br />
Iscrizione giocatori/trici e sorteggio squadre venerdì 24 luglio alle ore 20.30<br />
presso la sede ARCI/PAHO a Povo in Piazza Manci 5 - primo piano<br />
Per informazioni, rivolgersi a: Aldo Giongo, passo Cimirlo 20,<br />
Povo, tel. e fax 0461 819947. e-mail: arcipaho@libero.it<br />
Per preiscrizioni delle squadre o dei singoli rivolgersi a: Pizza Rio -<br />
Cristian Andreatta, via Resistenza 9/A Povo, tel 0461 811555.<br />
p. 8 - <strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong>
Vienna<br />
Quota di partecipazione: euro 200,00 da<br />
versare anticipatamente sul conto:<br />
IT46B 08304 01819 000010307172<br />
Comprende: Viaggio in pullman, pasti<br />
citati, pernottamenti e assicurazione.<br />
Comitati del Gemellaggio Povo, Znojmo, Villazzano<br />
Il Giardiniere<br />
amico!<br />
Manutenzione condomini<br />
Regolazione siepe<br />
Abbattimento, potatura piante<br />
ad alto e basso fusto<br />
Regolazione, cura e manutenzione<br />
di terrazze e zone verdi<br />
Programma viaggio<br />
a Znojmo e Vienna<br />
dal 10 al 13 settembre<br />
<strong>2009</strong> per la Festa dell’uva<br />
Programma:<br />
Giovedì 10 settembre: partenza da Povo ore 06,00<br />
- Villazzano ore 06,15 - Trento ore 06,30 - arrivo<br />
circa alle ore 19,00 - all’alloggio presso il collegio<br />
delle infermiere, ore 19.30 - cena al ristorante Diana.<br />
Venerdì 11 settembre: colazione alle ore 8,00 al Diana, partenza per Vienna<br />
città imperiale capitale austriaca pranzo libero e visita guidata.<br />
Ritorno a Znojmo - cena ristorante Diana.<br />
Sabato 12 settembre: colazione ore 8.30, mattinata libera -<br />
pranzo presso la FESTA DELL’UVA - cena ristorante Diana.<br />
Domenica 13 settembre: colazione<br />
e partenza per il rientro.<br />
Vienna<br />
Prenotazioni: entro il 28 agosto e comunque fino<br />
ad esaurimento posti, presentando la ricevuta di<br />
versamento presso la circoscrizione di Povo in via Salè<br />
1, Povo - tel. 0461 810241 - fax 0461 811476.<br />
Informazioni: Aldo Giongo<br />
tel. 0461 819947 - aldo.giongo@virgilio.it<br />
Pollice Verde<br />
di Luigi Maier<br />
Progettazione Giardini<br />
Preparazione orti<br />
Impianti di irrigazione<br />
Sgombero neve<br />
Sopralluoghi con preventivi gratuiti<br />
38050 Villazzano - Via Strada Stretta, 17 - Tel. e Fax 0461.917651 - Cell. 335.5919672<br />
Znojmo<br />
<strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong> - p. 9
comitato gemellaggio povo - znojmo<br />
Una manifestazione alla quale hanno partecipato le 9 città gemellate con Znojmo<br />
giornate delle città gemellate<br />
di Aldo Giongo<br />
Povo, circoscrizione di Trento,<br />
arroccata sulla collina ai piedi<br />
della Marzola, 5.000 abitanti,<br />
o poco più, un puntino<br />
sulla carta d’Europa, eppure una realtà<br />
con una storia millenaria conosciuta e<br />
stimata da città di mezza Europa.<br />
La circoscrizione è gemellata dal<br />
1996 con Znojmo, città che ospitò per 3<br />
anni donne e bambini evacuati dal paese<br />
nel maggio del 1915 per proteggerli<br />
dalla guerra. La città di Znojmo, 40.000<br />
abitanti circa, antica città della Moravia<br />
ha organizzato quest’anno le giornate<br />
delle città gemellate.<br />
Sono gemellate con Znojmo l’olandese<br />
Harderwijk, la germanica Torgau,<br />
l’austriaca Retz, Bratislava e Nove<br />
Zamky della Slovacchia, Strzegom (Polonia)<br />
e per l’Italia Povo /Trento, Villazzano/Trento<br />
e Pontassieve città ad una<br />
decina di chilometri da Firenze.<br />
Il programma era molto impegnativo,<br />
ogni città presente (mancava solo<br />
Villazzano), doveva allestire uno stand<br />
sulla piazza principale di Znojmo, presentando<br />
i propri prodotti tipici e piatti<br />
tradizionali, partecipare con una o più<br />
concorrenti al concorso per l’elezione di<br />
Valentina<br />
Bianco, la nostra<br />
concorrente al<br />
concorso miss<br />
città gemellate<br />
p. 10 - <strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong><br />
miss città partner e miss feste studentesche<br />
e portare un gruppo musicale o<br />
balletto per lo spettacolo.<br />
Siamo partiti da Trento con 2 furgoni,<br />
11 persone, un carico di prodotti alimentari<br />
trentini (lucaniche, mortadella,<br />
grana trentino, olio d’oliva, farina gialla,<br />
ravioli di 3 tipi e gnocchi bianchi e verdi<br />
con tre tipi di sugo, vino in box, vino<br />
7/10 Teroldego, Marzemino e Cabernet/<br />
sauvignon) 6 pacchi di depliands e materiale<br />
pubblicitario fornitoci dall’APT del<br />
comune e dalla Trentino s.p.a. nonché<br />
un pesante fornello a legna, un grande<br />
paiolo in rame per la polenta e persino<br />
due cassette di legna.<br />
Facevano parte della squadra: la ragazza<br />
scelta tramite concorso a Povo per<br />
partecipare alla selezione per miss città<br />
gemellate, Valentina Bianco, il cuoco ed<br />
i cucinieri del comitato gemellaggio, Pio<br />
Bort, Agostino Vedovelli e Livio Giovannini,<br />
gli aiutanti adetti agli stand, Giulia<br />
Hrat, Loretta Zanzarin, Sergio Merz,<br />
il musicista Bruno Lavarian, il cantante<br />
Glauco Osti e due rappresentanti ufficiali<br />
Aldo Giongo e il cav. Aurelio Pontalti.<br />
Una squadra ben affiatata ed efficientissima,<br />
nonostante gli scarsi mez-<br />
Polenta in piazza a Znojmo – da sinistra :<br />
Giovannini Livio, Jana Budinovà, Giongo Aldo,<br />
Elio Pontalti, Marie Cejkovà, Agostino Vedovelli<br />
zi messi a disposizione dalla nostra ricca<br />
provincia (per il momento una promessa,<br />
l’impegno dell’assessorato alla cultura<br />
per un sostegno ad una prossima<br />
iniziativa).<br />
Gli amici di Pontassieve disponevano<br />
di prodotti ricevuti gratuitamente<br />
dalla provincia di Firenze tramite aziende<br />
produttrici, hanno portato un balletto<br />
con pullman pagato dalla provincia e<br />
le autorità comunali sono arrivate in aereo.<br />
Noi abbiamo distribuito vino, polenta<br />
lucaniche e mortadella gratis, mentre<br />
loro vendevano solamente i prodotti,<br />
ci siamo sentiti dire “bella forza voi avete<br />
ricevuto un sacco di soldi dalla ricca<br />
provincia autonoma”.<br />
Siamo arrivati a Znojmo alle 17.00<br />
del 28 aprile, giusto in tempo per partecipare<br />
alle prove del concorso per la<br />
miss. La mattina dopo alle ore 10,00,<br />
mentre venivano allestiti gli stand, incontro<br />
ufficiale presso il municipio con<br />
tutte le delegazioni, tradotte da 4 interpreti,<br />
italiano, tedesco, inglese e polacco.<br />
Tutte le città erano rappresentate al<br />
massimo livello con sindaco e vice sindaco,<br />
ma neanche noi abbiamo sfigurato,<br />
sono stato presentato come rappre-
incontro ufficiale dei rappresentanti delle delegazioni presenti, al centro il sindaco di Znojmo<br />
sentante del consiglio circoscrizionale di<br />
Povo e presidente del comitato gemellaggio<br />
ed ho giustificato l’assenza della<br />
presidente di circoscrizione per improrogabili<br />
impegni istituzionali. Nell’ incontro<br />
tutti hanno ribadito la validità di<br />
queste esperienze per costruire una vera<br />
comunità europea tramite la conoscenza<br />
delle diverse culture e tradizioni.<br />
È seguita l’inaugurazione di una<br />
mostra delle città amiche e dei disegni<br />
degli studenti delle varie città sul tema<br />
gemellaggio. In piazza i nostri cucinieri<br />
avevano nel frattempo piazzato il fornello<br />
e stavano cuocendo una grande polenta,<br />
spettacolo che attirava molta gente.<br />
A mezzogiorno in punto, distribuzione<br />
gratuita di polenta, lucaniche e mortadella,<br />
un vero successo, in poco tempo<br />
il paiolo era vuoto, nei nostri due stand<br />
(tutti gli altri ne avevano solo uno) si<br />
vendevano i prodotti ed il nostro cuoco<br />
cucinava ottimi ravioli e gnocchi al<br />
sugo. Nel pomeriggio sul palco si sono<br />
alternati i gruppi di ballo e musicali delle<br />
diverse nazionalità, alle 17.00 sono saliti<br />
i nostri, prima l’armonica di Bruno<br />
Lavarian e quindi Glauco Osti con un repertorio<br />
di canzoni tradizionali italiane<br />
e canzoni anni 60, bravissimi entrambi,<br />
incredidibili le note che è riuscito a tirar<br />
fuori Bruno da uno strumento così<br />
piccolo, una vera orchestra, ma la voce<br />
di Glauco ha fermato ogni attività sulla<br />
piazza e appasionato spettatori di tutte<br />
le età, alcune ragazzine si sono registrate<br />
tutte le canzoni con il telefonino.<br />
Alle 18.00 chiusura degli stand e tutti<br />
in pullman all’hotel Dukla per la cena<br />
e dopo cena finalmente il concorso di<br />
bellezza. Nel salone delle feste, strapieno<br />
di pubblico, una lunga pedana, con<br />
ai lati i posti per la giuria, autorità ceke,<br />
attori famosi e un membro per ogni delegazione.<br />
Sul palco “Femme fatale”<br />
un duo femminile con violini elettronici<br />
molto emozionante ed una simpatica<br />
coppia di presentatori.<br />
Prima uscita delle 14 concorrenti in<br />
abito da sera, quindi in un aderentissima<br />
calzamaglia tigrata, stile Cat - woman e<br />
per finire la prima selezione, l’esibizione<br />
artistica a scelta (ballo, recitazione, cc.).<br />
La nostra miss ha fatto un ottima figura<br />
pur dovendo competere con notevoli<br />
concorrenti, brava anche nel ballo<br />
superata solo dalla professionalità dei<br />
balletti in coppia o in trio slovacchi e toscani.<br />
Dopo altre tre prove, in abito da<br />
sposa e da sera, l’esito del voto ha visto<br />
vincitrice una delle due ragazze di<br />
Pontassieve, seconda una studentessa di<br />
Znojmo, terza la ballerina slovacca e subito<br />
dopo la nostra Valentina.<br />
Giovedì 30, con una splendida giornata<br />
di sole, riapertura degli stand ed<br />
una nuova polenta ancora più grande, a<br />
fine serata abbiamo esaurito quasi tut-<br />
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DI LORENZO E FRANCESCO S.N.C.<br />
ta la merce a disposizione in particolre<br />
olio d’oliva e grana Trentino, (naturalmente<br />
abbiamo dovuto adeguare i prezzi<br />
al mercato locale, il potere d’acquisto<br />
è pari a meno di un terzo del nostro,<br />
i prezzi di vendita erano molto inferiori<br />
ai nostri prezzi di costo) nuova esibizione<br />
dei nostri artisti nella replica del programma<br />
culturale in piazza e conclusione<br />
delle feste al castello con un grande e<br />
fornitissimo buffet.<br />
In conclusione dobbiamo rilevare lo<br />
sforzo notevole degli amici di Znojmo<br />
per darci la migliore accoglienza possibile,<br />
le delegazioni ufficiali erano ospitate<br />
nel migliore hotel di Znojmo “palazzo<br />
Althan”, ma in particolare ci ha colpito<br />
la calorosa amicizia della gente e delle<br />
autorità, il rispetto per la nostra cultura<br />
e per la lingua italiana che si sta diffondendo<br />
sempre più, molti la studiano<br />
e la parlano. Gente meravigliosa che ci<br />
ha dato appuntamento alla festa dell’uva<br />
di settembre mentre noi gli aspettiamo a<br />
<strong>giugno</strong> per la nostra festa multietnica..<br />
Anche dal punto di vista turistico abbiamo<br />
riscontrato un grande interesse<br />
per il Trentino, sia con gli amici Tedeschi<br />
che polacchi che slovacchi e ceki,<br />
crediamo di aver fatto un buon lavoro<br />
promozionale per il nostro territorio,<br />
nonostante in patria non fossimo stati<br />
molto considerati.<br />
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<strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong> - p. 11
comitato gemellaggio povo - znojmo<br />
Zdenek Mikulic ci invia due articoli che raccontano l’attività del gemellaggio<br />
dai nostri amici a znojmo<br />
I<br />
rapporti con la città gemellata con Povo, non sono<br />
rimasti solo uno scambio di pergamene e qualche<br />
scambio di delegazioni ufficiali, il nostro comitato<br />
ha sempre puntato sul coinvolgimento<br />
della popolazione delle due comunità ed in particolare<br />
sui rapporti tra i giovani indispensabili<br />
per garantire un futuro al gemellaggio<br />
stesso. Abbiamo invitato il direttore della<br />
Základní škola - námestí Republiky 9 di<br />
Znojmo, prof. Zdenek Mikulic che conosciamo<br />
da tanti anni e che sta studiando<br />
con profitto l’italiano di scrivere per <strong>Tuttapovo</strong><br />
qualche intervento per capire cosa<br />
pensano i suoi ragazzi degli incontri e dei<br />
rapporti di amicizia che sono nati con i ragazzi<br />
di Povo e Villazzano. La nostra rivista è molto<br />
aprezzata a Znojmo dove arriva a diverse persone e istituzioni<br />
ed è usata da chi sta imparando la nostra lingua che<br />
traduce i pezzi più interessanti a chi non la conosce. A tal proposito<br />
sul nostro sito (www.tuttapovo.it) troverete le traduzioni<br />
di questo articolo in lingua ceca. A.G.<br />
la visita dagli amici in italia<br />
Nei giorni il 20.4. - 24. 4. <strong>2009</strong> sono partiti alcuni<br />
allievi, delle classi sesta e settima della scuola<br />
fondamentale di piazza della Repubblica per<br />
Trento, allo scopo di visitare i loro amici italiani.<br />
Dopo varie ore di viaggio con pullman, siamo arrivati a<br />
Trento, dove siamo stati alloggiati.<br />
Il giorno dopo ci hanno aspettato a Villazzano e Povo gli allievi<br />
della nostra scuola gemellata, con i quali siamo in corrispondenza<br />
e che ci hanno fatto vedere l’edificio della scuola.<br />
La scuola ci é piaciuta molto, perché e moderna, spaziosa<br />
e abbiamo particolarmente ammirato la grande palestra. Siamo<br />
venuti a conoscere anche l’insegnamento di alcune materie.<br />
Dopo abbiamo fatto due gruppi. Entrambi erano accompagnati<br />
dagli studenti italiani. Un gruppo é andato a vedere la<br />
città di Arco, l’altro gruppo Trento. Ad Arco abbiamo visitato<br />
l’antico castello. Abbiamo ammirato la bellezza del lago di Garda<br />
e zone limitrofe. Quelli che hanno passeggiato per Trento<br />
hanno visitato la città, si sono documentati sulla sua storia e<br />
BALDESSARI<br />
ATTONERIE<br />
p. 12 - <strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong><br />
sull’epoca contemporanea. La sera ci aspettava l’incontro con<br />
le famiglie dei nostri amici, abbiamo assaggiato anche il cibo<br />
casalingo ed abbiamo consegnato i regali ai nostri amici, che<br />
avevamo costruito noi stessi per loro. Dopo il ritorno<br />
nell’albergo abbiamo ricordato il bel giorno passato<br />
e con gioia non vedevamo l’ora che arrivasse<br />
il prossimo giorno.<br />
Al mattino era in programma la gita<br />
nella città storica di Mantova. Abbiamo visitato<br />
il castello ed il suo splendido parco,<br />
abbiamo realizzato una gita con la barca<br />
sul lago e verso sera siamo tornati a Trento.<br />
Quella sera abbiamo mangiato con appetito<br />
le leccornie preparate sul, così detto, tavolo<br />
svedese. Chiaro che abbiamo preso specialmente<br />
i cibi per noi sconosciuti, come per esempio<br />
spaghetti con piccole piovre.<br />
Giovedì ci aspettava la mattinata culturale e sportiva. Dopo<br />
pranzo i gruppi hanno scambiato l’itinerario del martedì. La<br />
cena é stata seguita dalla discoteca. Abbiamo preso congedo ed<br />
anche noi abbiamo ricevuto i regali dai nostri amici, come ricordo<br />
ed i loro genitori ci hanno offerto qualcosa di dolce.<br />
L’ultimo giorno ci aspettava il viaggio di ritorno, ma strada<br />
facendo ci siamo fermati ancora in un centro commerciale<br />
per poter comprare i regali per i nostri parenti più stretti. Il<br />
soggiorno in Italia ci é piaciuto molto e siamo tornati entusiasti,<br />
pieni di bei ricordi e di desiderio di rivedere i nostri amici<br />
italiani.<br />
la scuola elementare znojmo,<br />
in piazza della repubblica 9<br />
Tutto ha avuto inizio nell’anno 2002, quando siamo<br />
venuti per la prima volta come ospiti, a Povo durante<br />
le feste autunnali. Siamo venuti a conoscere<br />
il vostro paese, un tipico paese della regione Trentino-<br />
Alto Adige e zone limitrofe. I primi contatti sono stati timidi,<br />
però successivamente era chiaro, che gli interessi dell’incontro<br />
fra i bambini cechi e italiani erano comuni.<br />
La collaborazione vera e propria è cominciata nell’anno<br />
2004. Per primi sono venuti in visita a Povo e Villazzano gli al-<br />
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Il nostro inviato prof. Zdenek Mikulic<br />
lievi di Znojmo, con le loro maestre, ed in autunno hanno<br />
restituito la visita, venendo a Znojmo le maestre della<br />
scuola di Povo e Villazzano.<br />
L’anno più Importante per il consolidamento dei contatti<br />
del gemellaggio é stato l´anno 2005. In aprile é stato<br />
a Znojmo per la prima volta il gruppo dei bambini italiani.<br />
Hanno conosciuto non solo la città di Znojmo e la scuola<br />
dei loro amici, ma anche la città di Brno con la fortezza<br />
dello Spielberk, che é un monumento molto importante<br />
anche per Italia (sono stati imprigionati molti eroi del risorgimento<br />
tra cui Silvio Pellico e Pietro Marroncelli). I<br />
bambini di Znojmo hanno ricambiato venendo<br />
a Trento presso la scuola come<br />
ospiti; la prima volta in settembre dello<br />
stesso anno. Durante la visita tutti bambini<br />
hanno collaborato in diverse attività,<br />
sia sportiva, che culturale, o solo semplicemente<br />
hanno cercato di farsi capire.<br />
Queste due visite sono state l’inizio<br />
dell’amicizia in corso. I bambini hanno<br />
finito la scuola, ma i bei ricordi della visita<br />
rimarranno per sempre.<br />
Visto che ogni visita richiede di una<br />
preparazione, ci siamo messi d´accordo<br />
per fare lo scambio d’ospitalità ogni due<br />
anni. La seconda iniziativa è stata realizzata<br />
nell’anno 2007. In aprile, altri bambini<br />
cechi, hanno visitato Italia, Trento,<br />
Bolzano, anche Verona, ma prima di tutto<br />
i loro amici. L’ agitazione era grande,<br />
specialmente durante la cena nelle famiglie<br />
italiane, però come si é potuto vede-<br />
re, proprio questa visita é rimasta più di tutte nelle teste<br />
dei ragazzi. I ragazzi italiani sono stati a Znojmo in<br />
ottobre e neanche loro si sono annoiati. Oltre le attività<br />
comuni hanno visto il bel castello di Vranov nad Dyjí,<br />
le misteriose grotte di Macocha in Moravia del Sud con<br />
il profondo baratro. La visita e culminata anche da noi<br />
con la cena nelle famiglie ceche.<br />
Ma vi domanderete, chi siamo noi?<br />
Siamo bambini e ragazzi come voi in Italia e come<br />
in tutto il mondo. Abitiamo in un bella città storica<br />
Znojmo, che si trova in Moravia del Sud in Repubblica<br />
Ceca. Ci vivono più di 35.000 abitanti. La nostra scuola<br />
principale si trova vicino al centro della città, accanto al<br />
nostro bel teatro, sulla piazza della Repubblica.<br />
A Znojmo ci sono sei scuole fondamentali, nella nostra<br />
studiano quasi 560 bambini. Facciamo sopra tutto<br />
attenzione allo studio delle lingue straniere, particolarmente<br />
inglese, tedesco, ma anche lavoro con il computer<br />
e naturalmente tutte le altre materie, come i ragazzi<br />
italiani.<br />
Negli anni 2006 - 2008 siamo riusciti a classificarci tra<br />
i migliori nel concorso “un testo per noi” organizzato dal<br />
coro delle Piccole Colonne e abbiamo partecipato alla finale<br />
del festival della canzone per bambini a Levico.<br />
Pensiamo che sia molto importante questo contatto tra<br />
i giovani, che segue la stretta collaborazione ormai consolidata,<br />
degli adulti, da quasi 20 anni d’incontri e scambi<br />
culturali.<br />
Noi andiamo volentieri a conoscere il mondo e sempre<br />
molto volentieri visitiamo l’Italia.<br />
Uno dei primi contatti tra i ragazzi delle scuole medie<br />
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<strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong> - p. 13
comitato chiesa di oltrecastello<br />
Tre giorni di festa! Dal 24 al 26 luglio... musica, gastronomia, divertimento!<br />
san pantaleone, all’insegna della beneficenza<br />
di Manuela Stablum<br />
Come da copione anche quest’anno nell’ultimo fine<br />
settimana di luglio, si svolgerà la tradizionale festa<br />
del patrono di Oltrecastello. I lavori effettuati dal Comitato<br />
con i ricavati delle varie feste, a partire dalle<br />
campane della chiesa, le vetrate, la nuova statua della Madonna,<br />
la nuova caldaia, l’impianto di illuminazione e microfonia,<br />
si sono conclusi con il restauro dello storico capitello di Via<br />
Marchesoni, che ha messo in luce la bellezza delle pitture e la<br />
valorizzazione di quella che è una parte della nostra storia.<br />
È vero che lavori per la chiesa e per la comunità ve ne sarebbero<br />
diversi in programma, ma vista la situazione di crisi<br />
economica che pesa maggiormente su coloro che hanno subito<br />
gravi perdite, il Comitato ha deciso quest’anno di devolvere<br />
tutto l’incasso della festa in beneficenza. Inizialmente si<br />
pensava ad un’aiuto ai terremotati d’Abruzzo, ma poi si è deciso<br />
di aiutare questi, senza però dimenticare le altre realtà che<br />
hanno sempre beneficiato del nostro piccolo aiuto, ricordan-<br />
p. 14 - <strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong><br />
do le parole già citate dai nostri amici del “Karamoja Group”,<br />
di Madre Teresa: “... sappiamo bene che ciò che facciamo non<br />
è che una goccia nell’oceano. Ma se questa goccia non ci fosse,<br />
all’oceano mancherebbe!”. Così all’unanimità il Comitato dividerà<br />
l’intero incasso della tre giorni in parti uguali, tra i terremotati<br />
d’Abruzzo, il “Karamoja Group” e l’associazione “Accoglienza<br />
in famiglia”. Il programma della festa è ricco di nuove<br />
iniziative volte a coinvolgere sia i giovani che i meno giovani,<br />
comunque all’insegna del divertimento e della buona tavola.<br />
Venerdì 24 luglio, si aprirà con l’ottima cucina con i nostri<br />
piatti tradizionali, ma anche con molte novità e sorprese.<br />
La serata si concluderà con l’ottima musica della Cover Band<br />
“Caravan” con un vasto repertorio degli anni 60/70. Durante<br />
la serata vi sarà la presenza anche dei nostri amici “Animatori<br />
dell’oratorio” con i Cocktails analcolici, nonchè del gruppo<br />
AVIS di Povo che con un fotografo darà corso alla nuova iniziativa<br />
“Un sorriso per l’AVIS” (in quell’occasione vi saranno date<br />
Anche quest’anno si vorrebbe proporre<br />
l’iniziativa de “La Via degli Artisti”, non solo<br />
per valorizzare la chiesetta di San Pantaleone,<br />
ma anche cantine e avvolti del borgo di<br />
Oltrecastello e per mettere in mostra le opere<br />
pittoriche ed artistiche della gente poèra.<br />
Chiadiamo, qer questo, la vostra collaborazione<br />
a mettere a disposizione quadri, lavori in legno,<br />
ceramica ecc. e mettendovi in contatto con il<br />
Comitato (ore serali al 0461.342146/342118).
avis<br />
un sorriso per l’avis<br />
di Povo propone nell’ambito della Festa<br />
di San Pantaleone a Oltrecastello Un<br />
sorriso per Avis. L’iniziativa si pone lo sco-<br />
L’Avis<br />
po di “immortalare” il sorriso di ragazze/<br />
ragazzi maggiorenni presenti alla Festa da proporre come<br />
testimonial nella campagna permanente di sensibilizzazione<br />
verso il tema della donazione di sangue e rivolta in particolare<br />
ai giovani.<br />
Un fotografo, accompagnato da uno o più avisini cercheranno<br />
di coinvolgere persone che accettino uno “scatto”<br />
in simpatia. Le foto verranno successivamente<br />
pubblicate sulla rivista <strong>Tuttapovo</strong> e<br />
serviranno (previa liberatoria di consenso)<br />
per accompagnare slogan pubblicitari<br />
per focalizzare l’interesse sul<br />
tema delle donazioni di sangue.<br />
Chiunque voglia essere “protagonista”<br />
per l’Avis può proporre<br />
la propria immagine donando<br />
un semplice “sorriso”<br />
che rappresenta una prima<br />
goccia di contributo<br />
alla diffusione del valore<br />
del sangue, fonte di<br />
vita e nobile atto di altruismo<br />
che gratifica<br />
nell’intimo.<br />
L’appuntamento è<br />
quindi venerdì 24 luglio<br />
<strong>2009</strong> alla Festa di San Pantaleone<br />
a Oltrecastello a<br />
partire dalle ore 20.30.<br />
Direttivo Avis Povo<br />
le opportune spiegazioni). All’ingresso del tendone avremo gli<br />
stand delle Associazioni “Accoglienza in famiglia” e “Karamoja<br />
Group”, che potranno raccontare ciò che sono riusciti a svolgere<br />
nel corso dell’anno e sui futuri progetti da realizzare.<br />
Sabato 25 luglio, dopo il Cocktails, che quest’anno sarà<br />
analcolic, preparato dagli Animatori dell’Oratorio, la cucina<br />
sarà pronta per il pranzo offerto ai soci dalla Cassa Rurale<br />
di Trento. Il numero di chi sceglie la festa di Oltrecastello per<br />
questo pranzo sono sempre più numerosi, ma... il limite massimo<br />
fissato dal Comitato è necessario per ottenere “il meglio”,<br />
Caravan, venerdì 24<br />
sia dal punto di vista culinario che organizzativo. Nel pomeriggio<br />
gli Animatori dell’Oratorio di Povo, organizzeranno fantastici<br />
giochi a premio per tutti i bambini e per i più piccini non<br />
mancheranno i giochi gonfiabili, il tutto nella cornice del parco<br />
giochi dove sarà allestita dalle Guide Alpine anche la palestra<br />
di roccia per gli intrepidi scalatori. Nel parco troverete anche<br />
uno stand della SAT in persona del già Presidente Franco<br />
Giacomoni, che proporrà il “Mercatino del libro e delle guide<br />
di montagna”. I meno giovani potranno divertirsi sotto il tendone<br />
con la gara di briscola e dopo le premiazioni il profumo<br />
della “porchetta del Secco” si potrà concretizzare con l’assaggio<br />
del piatto tradizionale. La serata sarà animata dall’”Orche-<br />
Caramel orchestra, sabato 25<br />
<strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong> - p. 15
sat<br />
news! vendita<br />
scambio libri<br />
della montagna<br />
In occasione della “Sagra di S. Pantaleone” che si<br />
terrà ad Oltrecastello i giorni 25 e 26 luglio, la<br />
Sezione SAT di Povo, nello spirito di collaborazione<br />
con le realtà del volontariato del paese, organizzerà<br />
il “1° Mercatino del Libro di Montagna” - Vendita<br />
e scambio di “Guide alpinistiche, scientifiche, escursionistiche,<br />
racconti e romanzi”. Nello stand, vicino alla palestra<br />
artificiale di arrampicata, gestita dalla Guide Alpine,<br />
la SAT predisporrà uno spazio in cui verrà esposto il materiale<br />
reso disponibile. L’iniziativa avrà tre formalità: la<br />
vendita libera o lo scambio tra partecipanti senza richiesta<br />
di intermediazione. I libri, affidati da privati, per la vendita,<br />
alla Sezione. In tale caso la Sezione tratterrà, per costi<br />
di intermediazione, il 10% sul prezzo richiesto. (vedi il<br />
fac-simile del talloncino che dovrà essere applicato al libro<br />
in vendita). I volumi non venduti, affidati alla Sezione potranno<br />
essere ritirati ogni giorno, assieme alle somme riscosse,<br />
entro le ore 19 presso il luogo della manifestazione<br />
o il giovedì successivo, presso la sede della Sezione SAT.<br />
Ulteriori informazioni e approfondimenti potranno essere<br />
richiesti a questo indirizzo mail: fratanto@hotmail.com o<br />
telefonando a: 339/8129456 (Franco).<br />
Fac-simile talloncino da applicare al libro<br />
TITOLO:<br />
____________________________________________<br />
PROPRIETARIO:<br />
____________________________________________<br />
PREZZO<br />
____________________________________________<br />
stra Caramel” e tutti si potranno scatenare sulla pista da ballo,<br />
per concludere la giornata in allegria.<br />
Domenica 26 luglio si inizierà con la processione dalla<br />
Chiesetta di San Pantaleone e la messa. Dopo una fresca Sangria,<br />
la comunità si potrà trovare davanti ad un ottimo piatto,<br />
preparato in collaborazione dei nostri amici del “tortel de patate”<br />
di Cavedago. Nel parco giochi il nostro amico Mauro Giovanazzi<br />
ed i suoi collaboratori daranno corso alla gara di arrampicata<br />
per ragazzi ed a seguire la possibilità a tutti di avvicinarsi<br />
a questa disciplina. Nel pomeriggio giochi per i piccoli con<br />
p. 16 - <strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong><br />
Gruppom cocktails<br />
Anika le melodies, domenica 26<br />
la presa dei pesci, baby dance fino al momento della dolce merenda,<br />
a seguire l’estrazione dei numeri della lotteria, la premiazione<br />
dei vari giochi e poi il cielo si coprirà di colori con i<br />
tradizionali palloncini messaggeri di pace.<br />
Ben presto si giungerà alla serata conclusiva dove tutti si<br />
potranno scatenare con la buona musica dell’Orchestra “Anika<br />
& le melodies”.<br />
Ringraziamo anticipatamente tutti coloro che collaboreranno<br />
alla realizzazione della festa, e contiamo sulla vostra nutrita<br />
partecipazione che ci permetterà di realizzare il nostro<br />
obiettivo di solidarietà.
kaleidoscopio<br />
Il modo migliore per stare all’aria aperta<br />
a contatto e alla scoperta della natura<br />
le attività estive<br />
rivolte ai bambini<br />
E<br />
anche quest’anno ci siamo! Sono pronte le attività estive<br />
della cooperativa Kaleidoscopio, rivolte ai bambini e alle<br />
bambine della scuola primaria. C’è qualche novità rispetto<br />
al passato: innanzitutto, durante la prima parte dell’estate,<br />
fino alla prima settimana di agosto, le attività si svolgeranno esclusivamente<br />
nella zona del passo del Cimirlo, o presso l’ex Rocol Chesani,<br />
o presso il parco pubblico.<br />
Gli ingredienti di queste giornate insieme sono quelli che ci contraddistinguono<br />
da sempre: stare all’aria aperta, a contatto e alla scoperta<br />
della natura, sperimentando giochi e laboratori assieme, il tutto<br />
condito da una storia che ci accompagnerà nell’animazione delle<br />
attività. Quest’anno toccherà agli dei dell’Olimpo, ai miti e ai poemi<br />
epici, un scelta che ci permette anche di imparare divertendoci!<br />
Dopo ferragosto invece, ci si trasferirà dalle parti del Moronar per<br />
fare anche un po’ di compiti, senza dimenticarci che siamo ancora in<br />
vacanza, si farà una giornata in piscina e il venerdì lo trascorreremo<br />
insieme agli ospiti della casa di riposo “M. Grazioli”, per mantenere<br />
viva la conoscenza dei nostri nonni e dei ricordi di un tempo.<br />
Non sono “colonie”, ma attività educative estive, questo non per<br />
rendere più complicata e pomposa una definizione, ma perché frutto<br />
di un percorso di ridefinizione dell’identità, durante il quale ci<br />
siamo a lungo interrogati sul senso della nostra proposta, partendo<br />
da ciò che avevamo fatto negli anni passati e cercando di mettervi<br />
ordine.<br />
Ne è risultato un caleidoscopio composto da tanti pezzi, che insieme<br />
hanno preso una forma ben definita e ci hanno permesso di<br />
qualificare in modo significativo il nostro progetto estivo. La qualità<br />
che ricerchiamo è perseguita attraverso la formazione dei nostri<br />
educatori, che non assumiamo solamente durante le attività<br />
estive, ma che fanno parte delle nostre equipe durante tutto il corso<br />
dell’anno; cerchiamo di curare la relazione, sia con i bambini che<br />
con le famiglie, favorendo così la conoscenza e l’integrazione; ci piace<br />
programmare attività che aiutino i bambini a stare bene, a sperimentare<br />
il fare, a viaggiare con la fantasia e a mettersi in gioco<br />
come singoli individui.<br />
Quest’anno, per venire incontro alle famiglie in questo particolare<br />
periodo, abbiamo abbassato considerevolmente le quote, cercando<br />
di non mettere da parte lo stile e la qualità che ci contraddistinguono.<br />
Nonostante questo siamo riusciti ad aggiungere il trasporto da<br />
Trento e per le settimane al passo del Cimirlo e il pranzo presso il ristorante<br />
“La campanella”.<br />
Vi ricordiamo infine che le attività “ALTRO KE...!” non si esauriscono<br />
nel corso dell’estate, ma proseguono nel corso di tutto l’anno<br />
scolastico con pomeriggi di gioco, laboratori ed uscite nei periodi<br />
di vacanza. Potete trovare tutte le informazioni utili presso il centro<br />
Spazio Aperto vicino alla chiesa di Povo, che risponde anche al numero<br />
0462.811188, oppure sul nostro sito (ancora un po’ in costruzione...)<br />
www.kaleidoscopio.coop. Vi aspettiamo!<br />
<strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong> - p. 17
casa arcobaleno<br />
I pirati hanno invaso per un pomeriggio il parco del centro polifunzionale...<br />
tutti i colori dell’arcobaleno<br />
di Annamaria Bonazza<br />
Grande successo anche quest’anno<br />
per la Festa dei Colori organizzata<br />
il 16 maggio scorso dalla Casa<br />
dell’Arcobaleno. Il parco adiacente al<br />
Centro Polifunzionale è diventato per un giorno<br />
niente di meno che... un’isola di pirati, con<br />
tanto di bandiera nera sul pennone più alto. In<br />
questo posto magico i bimbi insieme ai loro genitori,<br />
hanno potuto costruire spade e pugnali<br />
per le loro scorribande (i pezzi prelavorati in<br />
Bimbi e colori<br />
Nave corsara e festa di colori<br />
han creato per tutti un bel ritrovo.<br />
Sui verdi prati bimbi come fiori…<br />
i più bei fiori sbocciati in tutta Povo.<br />
Quanti bambini hanno animato il prato!<br />
Grida di gioia e fresche risatelle.<br />
Le creature più care del creato<br />
ci han regalato tante ore belle.<br />
Corsari di una nave d’altri regni,<br />
pitture a terra e sopra il cavalletto.<br />
Armi “forgiate” con i bianchi legni<br />
li han fatti guerreggiar con gran diletto.<br />
E le mamme e i papà hanno gioito<br />
nel giocare coi loro figlioletti.<br />
Nemmeno un pianto noi abbiam sentito.<br />
Quel giorno è stato un dì dei più perfetti!!<br />
Nonna Renata<br />
p. 18 - <strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong>
legno sagomato venivano messi a disposizione da un “mastro<br />
falegname”), progettare e dipingere la bandana d’ordinanza,<br />
farsi disegnare un’ancora... sul bicipite o un pesciolino sulla<br />
guancia. O magari una benda nera sull’occhio, o una paurosa<br />
cicatrice, oppure...<br />
La fantasia dei bimbi si è scatenata, e tutti i gazebo delle<br />
attività sono stati frequentatissimi: la stradina del parco si<br />
è riempita di disegni colorati appesi con le mollette sui fili ad<br />
asciugare, mentre i più piccolini combattevano con il didò e<br />
la pasta da infilare in lunghe e preziose collane... E alla fine<br />
non poteva mancare... l’arrembaggio al tavolone della merenda!<br />
Le mamme e i papà che animano la Casa dell’Arcobaleno<br />
erano tutti molto soddisfatti: grazie anche a una splendida<br />
- quanto inaspettata - giornata di sole, hanno concluso in bellezza<br />
il periodo di attività cominciato con i primi freddi di ottobre.<br />
Ricordiamo infatti che la Casa dell’Arcobaleno è formata<br />
da un gruppo di genitori che, in modo del tutto volontario,<br />
garantisce l’apertura e la gestione degli ampi spazi messi a di-<br />
Portoni sezionali in legno<br />
motorizzati o manuali<br />
sposizione dalla Circoscrizione: tre mattine in settimana sono<br />
i piccoli fino ai tre anni a fare da “padroni” dell’area, mentre<br />
in tre pomeriggi gli spazi sono invasi dai bambini fino ai dieci<br />
anni. È un punto d’incontro e di riferimento non strutturato,<br />
volutamente “informale”, dove genitori, bambini e ragazzi<br />
si incontrano per giocare insieme, ma anche per confrontarsi<br />
e aiutarsi a vicenda nelle piccole-grandi cose del quotidiano. E<br />
se qualche socio - grande o piccolo - volesse imparare qualcosa<br />
di nuovo... bene! Ci sono gli spazi adeguati e la possibilità di<br />
organizzare le più diverse attività. Valorizzando le risorse e le<br />
competenze dei genitori o di amici, oppure ricorrendo all’aiuto<br />
di esperti, quest’anno sono state proposte numerose giornate<br />
“a tema”: si è spaziato dall’origami al corso di avvicinamento<br />
alla musica, dalla costruzione di una piccola lanterna alla fabbricazione<br />
di pantofole di lana. Adesso che il tempo lo permette,<br />
ci si ritrova fuori, nei parchi... E quando cominceranno a<br />
soffiare i primi venti freddi d’autunno, l’Arcobaleno continuerà<br />
a mettere a disposizione del paese la sua accogliente Casa...<br />
Povo (TN) • Loc. Borino • Via Brenz 24 • Tel. 0461 810377<br />
<strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong> - p. 19
circolo oratorio concordia<br />
Un anno passato a lavorare per rendere “vivo” il circolo con nuove energie<br />
un bilancio ricco di attività<br />
il direttivo del Circolo Oratorio Concordia<br />
Eccoci a fare il bilancio di un anno ricco di attività, di<br />
impegno volontario e di pensiero che ha sicuramente<br />
segnato un nuovo passaggio nella storia del Circolo<br />
Oratorio Concordia. Non a caso questa è la prima volta<br />
che si decide di focalizzare l’attenzione degli associati non<br />
solo sul bilancio economico, ma sul bilancio di ciò che è stato<br />
fatto dal Circolo; in questo modo speriamo anche di farci conoscere<br />
un po’ di più.<br />
Per tutto l’anno 2008 si è discusso sull’importanza di ridefinirne<br />
la cornice d’appartenenza delle attività del Circolo, rivedendo<br />
ciò che era stato fatto, valutandone le ricchezze e le<br />
mancanze, per poi mettere un punto e ripartire.<br />
La volontà è stata, ed è, quella di lavorare per rendere<br />
“vivo” il circolo, per cui ci si è messi alla ricerca di energie<br />
nuove, di persone che, a diverso titolo, avessero voglia di mettere<br />
a disposizione un po’ del proprio tempo e delle proprie<br />
idee. Piacerebbe un Circolo dove il tempo speso sia appagante<br />
e fruttuoso per chi si dedica ad esso; si vorrebbe formare un<br />
direttivo che sappia dare senso vero a quello che si sta facendo<br />
e sia motore di un oratorio che sia reale punto di riferimento<br />
della comunità. Punto di riferimento importante in particolar<br />
modo per i bambini ed i ragazzi della comunità, ma non solo.<br />
Pizza al taglio<br />
e d’asporto<br />
p. 20 - <strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong><br />
La strada fatta nell’annata 2008 portato al rinnovo del direttivo<br />
che avrà l’incarico di tradurre in realtà il progetto: lo<br />
scopo primario del Circolo è quello della promozione cristiana<br />
nell’ottica dell’incontro; incontro anche nelle diversità religiose,<br />
di genere, lavorative, d’età, culturali…<br />
Una frontiera cristiana dove i valori vengano trasmessi attraverso<br />
le piccole cose, il lavoro assieme, le gioie condivise.<br />
Ci si pone come obiettivi anche la promozione di uno stile<br />
di vita ecologico e semplice in contrapposizione a quello dello<br />
spreco che viene largamente pubblicizzato dai mass-media<br />
e che sembra essere lo specchietto delle allodole del nostro<br />
tempo. Allo stesso tempo si cercherà di valorizzare le abilità di<br />
ognuno e le strutture appartenenti al Circolo.<br />
Oltre a questi il direttivo ha ruolo di coordinamento dei<br />
vari gruppi che ruotano all’interno dell’oratorio. E’ attento<br />
alle diverse attività promosse, soprattutto nel loro rappresentare<br />
lo spirito che muove la vita dell’oratorio. Vuole essere di<br />
sostegno ai gruppi perché non si sentano soli, ma appartenenti<br />
ad una stessa comunità, coordinatore dei gruppi in occasione<br />
delle feste e delle attività direttamente promosse dal Circolo<br />
è aperto alle idee e alla partecipazione di ciascuno. Se avete<br />
un po’ di tempo e voglia di impegnarvi per la comunità, veniteci<br />
a trovare!!!<br />
di Cristian Andreatta<br />
via della Resistenza, 9/A<br />
38050 Povo<br />
info@pizzario.it - www.pizzario.it<br />
tel. 0461 811555
ilancio delle attività 2008<br />
lunedì cinema 2007/08:<br />
Il Teatro Concordia anche quest’anno ha ospitato l’ormai<br />
tradizionale rassegna cinematografica (da novembre 2007 a<br />
marzo 2008) denominata “Lunedì Cinema”. Diciotto appuntamenti<br />
che seguono i fili conduttori scelti dagli organizzatori.<br />
Importante momento di svago e cultura proposto al paese ma<br />
non solo.<br />
Prezioso il contributo dei volontari che gestiscono il teatro<br />
nelle aperture per gli spettacoli di tutto l’anno.<br />
attività estive:<br />
Gran parte dell’attività del circolo è concentrata nei mesi<br />
estivi. Si sviluppano attività in cui è possibile vivere assieme<br />
(adulti – ragazzi – bambini) la concretezza della proposta cristiana<br />
e la condivisione della vita di Comunità. Quest’anno<br />
quattro sono state le attività principali:<br />
- La settimana itinerante (luglio): 19 bambini iscritti – Animatori:<br />
2 ragazzi più gli adulti del Gruppo Ago e Filo<br />
- La settimana insieme (luglio): 28 bambini iscritti – Animatori:<br />
3 adulti e 4 ragazzi con 10 persone circa che si sono<br />
alternate in cucina.<br />
- 1° turno di campeggio delle elementari (<strong>giugno</strong>): 20 bambini<br />
iscritti - Animatori/cuochi: 3 adulti e 4 ragazzi.<br />
- 2° turno di campeggio delle elementari (agosto): 25 bambini<br />
iscritti - Animatori/cuochi: 6 adulti e 6 ragazzi.<br />
*Bambini coinvolti in totale 64 di cui 5 iscritti a 3 attività e<br />
17 iscritti a 2 attività.<br />
festa del s. rosario:<br />
La festa della Comunità diventata festa della famiglia,<br />
quest’anno con il tema “Famiglia: attenta al mondo in cui<br />
vive”, E’ stata l’occasione principale in cui il Circolo Oratorio<br />
Concordia ha collaborato con le altre realtà del territorio. Di-<br />
CHIESA SS. NICOLO’<br />
E GREGORIO<br />
TERMENAGO (TN)<br />
RESTAURI LIGNEI D’ARTE<br />
A POVO, DAL 1900<br />
TELEFONO 0461 810015<br />
verse sono le associazioni che si sono dedicate all’aiuto in questa<br />
festa: A.N.A di Povo, Arci Paho, AVIS, Casa dell’Arcobaleno,<br />
Comitato Chiesa di Oltrecastello, Corpo dei Vigili del Fuoco<br />
Volontari, C.T.G., GSA, Kaleidoscopio, SAT. Una festa semplice,<br />
in cui è stato primario l’incontro tra le persone della Comunità<br />
in un clima festoso, in altre parole...un oratorio a cielo<br />
aperto!<br />
oratorio 2003:<br />
Il gruppo è nato nel 2007 su iniziativa di alcune mamme di<br />
bambini nati nel 2003 con l’obiettivo di proporre momenti di<br />
gioco e aggregazione in uno spirito “oratoriano”.<br />
L’attività si è articolata inizialmente con degli incontri<br />
all’oratorio il sabato pomeriggio per poi continuare durante<br />
l’estate con una “mini settimana insieme” (3 uscite di un giorno<br />
in agosto).<br />
Per l’anno 2008/09 si è pensato di dare una maggiore continuità<br />
all’attività programmando gli incontri un sabato al mese.<br />
Il desiderio per il futuro è quello di consolidarsi come realtà<br />
dell’oratorio condividendo con il direttivo progetti e obiettivi.<br />
animatori dell’oratorio:<br />
La parte “giovane” dell’oratorio. Un gruppo di ragazzi<br />
appassionati nell’organizzare feste e attività per i bambini,<br />
quest’anno con le feste della Befana, di Carnevale, Santa Lucia,<br />
in collaborazione con il comitato Oltrecastello nella festa di<br />
San Pantaleone, ma soprattutto impegnati con colori e pennelli<br />
nel dare una veste nuova ai locali dell’oratorio.<br />
ago e filo:<br />
Il gruppo Ago e Filo associa la passione per i lavori manuali<br />
alla voglia di incontro e all’aiuto verso il terzo mondo. L’appuntamento<br />
settimanale durante l’anno ha il fine di preparare<br />
i manufatti che vengono venduti nel mercatino durante la festa<br />
del S. Rosario il cui ricavato viene destinato in parte a progetti<br />
si sviluppo per i Paesi più poveri, in parte per sostenere le<br />
spese di gestione dell’oratorio.<br />
CHIESA<br />
SS. PIETRO E PAOLO<br />
BRENTONICO (TN)<br />
<strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong> - p. 21
ctg di povo<br />
Le attività organizzate negli ultimi mesi dal centro turistico giovanile di Povo<br />
formazione, divertimento e sport<br />
l’animatore con stile.<br />
percorso di formazione<br />
per giovani animatori.<br />
Il Centro Turistico Giovanile di Povo<br />
e l’Oratorio durante il mese di aprile<br />
e maggio hanno organizzato e<br />
promosso un percorso di formazione<br />
ai giovani animatori che questa estate saranno<br />
impegnati nelle attività di campeggio<br />
e grest con i ragazzi delle elementari medie e<br />
superiori.<br />
La necessità di preparare questo progetto<br />
è nata con lo scopo di ri-significare un legame<br />
di collaborazione tra le due realtà, formare<br />
e preparare animatori competenti in grado di<br />
essere testimoni di uno stile, accompagnare e<br />
sostenere i gruppi di animatori nella preparazione<br />
e organizzazione dei campeggi/attività.<br />
Con l’aiuto di animatori “rodati nel tempo” si sono affrontati<br />
questi temi in una serie di tre incontri serali. Confronto,<br />
dialogo, collaborazione e voglia di partecipare hanno caratterizzato<br />
le serate, intervallate da una giornata tipo che si è svolta<br />
al rocol Chesani in Cimirlo. Una giornata per mettere in<br />
pratica la teoria degli incontri precedenti.<br />
L’ultimo incontro è stato molto apprezzato sopratutto dagli<br />
organizzatori che hanno avuto modo di raccogliere considerazioni<br />
positive e non, nonché idee dei partecipanti. Ciò<br />
sarà molto utile per il prossimo anno, così da poter ripartire al<br />
meglio.<br />
Entrambe le associazioni ringraziano tutti coloro che con<br />
grande entusiasmo hanno messo a disposizione il loro tempo<br />
p. 22 - <strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong><br />
per organizzare questa formazione con l’augurio di poterle rivedere<br />
l’anno prossimo.<br />
giò madonnari<br />
Come è consuetudine il C.T.G. di Povo ogni anno nel mese<br />
di maggio organizza l’evento Giò Madonnari, concorso pittorico<br />
per i bambini delle scuole elementari. “Armati” di gessetti i<br />
bambini devono dare sfogo alla loro fantasia, in un rettangolo<br />
sull’asfalto, interpretando il tema che ogni hanno viene assegnato<br />
dal C.T.G. Nazionale.<br />
Il tema scelto del <strong>2009</strong> è stato: “il mio mondo”. Più di cinquanta<br />
ragazzi a coppie o singolarmente si sono impegnati a<br />
realizzare le loro opere d’arte. La manifestazione ha avuto luogo<br />
lungo il viale del parco della Casa di Riposo sabato 16 mag
gio con lo scopo di regalare un pomeriggio diverso agli ospiti<br />
della Casa tra schiamazzi e andirivieni dei bambini, all’insegna<br />
della felicità nel vedere un parco animato da giovanissimi. Si è<br />
trattato di un grandissimo successo culminato con una grande<br />
merenda e la premiazione dei vincitori.<br />
I ringraziamenti vanno a tutti coloro che si sono spesi<br />
nell’organizzare e nel rendere indimenticabile questa giornata<br />
e un ringraziamento particolare al grandissimo speaker, Antonio<br />
Maule che ha saputo animare con grande simpatia il pomeriggio<br />
e Fabrizia Rigorighi, che dopo aver giudicato attentamente<br />
i vari disegni, non senza difficoltà, ha scelto i vincitori.<br />
Un ringraziamento al presidente della Casa di Riposo Renzo<br />
Dori e a tutto il personale che ha preso parte all’evento.<br />
Infine un immenso grazie al tempo che si è comportato<br />
molto bene regalandoci un pomeriggio di sole.<br />
torneo delle frazioni<br />
Otto squadre, un’ottantina di partecipanti, il mese di maggio,<br />
allegria e tanto divertimento. Questo in sintesi il Torneo<br />
delle Frazioni che il C.T.G. di Povo ha organizzato presso il<br />
campetto da calcio dell’oratorio. Due partite a sera dal lunedì<br />
al venerdì, mercoledì si riposa, in un unico girone all’italiana.<br />
Ogni squadra porta il nome di una frazione di Povo, in un<br />
evento nato per “riunire” i Poeri a partecipare attivamente giocando<br />
o semplicemente venendo a fare il tifo.<br />
Venerdì 22 maggio c’è stata una partita in ricordo dei 25<br />
anni dalla scomparsa di Ugo Merz, mentre venerdì 29 si è svolta<br />
la combattuta finale Gabbiolo-Redondolo che ha cosacrato il<br />
Gabbiolo vincitore del torneo per 4 a 2.<br />
La Direzione del C.T.G. è molto soddisfatta della riuscita<br />
dell’evento e l’augurio è quello di riproporlo anche l’anno<br />
venturo.<br />
<strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong> - p. 23
sci club marzola<br />
un’altra stagione ricca di successi<br />
w<br />
di Riccardo Faes<br />
Si è conclusa domenica 05 aprile <strong>2009</strong> la stagione agonistica<br />
invernale dello Sci Club Marzola con l’organizzazione<br />
della Festa Sociale presso il Centro Fondo<br />
delle Viote Monte Bondone. Al mattino: atleti, genitori,<br />
allenatori, collaboratori e dirigenti hanno partecipato<br />
alla gara sfidandosi in una staffetta 2 x 1 Km sulla pesante neve<br />
della montagna di Trento. Massiccia è stata l’adesione all’evento<br />
con circa una novantina di marzolini presenti. Nel pomeriggio,<br />
dopo il pranzo offerto dallo Sci Club agli atleti ed ai collaboratori,<br />
ha preso il via la premiazione della stagione, quale riconoscimento<br />
della società verso l’impegno profuso dai suoi<br />
fondisti nel corso dell’intero anno. Nelle relazioni preparate<br />
dal presidente Carlo Segatta e dai tecnici: Marco Baldo, Luigi<br />
Weiss e Paolo Ferrari, sono stati evidenziati i risultati ottenuti<br />
nell’inverno 2008/<strong>2009</strong> tracciando un bilancio più che positivo<br />
sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo. Mai come<br />
quest’anno il Marzola ha presentato una squadra dotata di ottimo<br />
equilibrio tra le varie categorie giovanili con una presenza<br />
costante e molto qualificata: 11 sono stati i Baby e Cuccioli,<br />
10 i Ragazzi e Allievi e 8 gli Aspiranti e Juniores. Questo è sicuramente<br />
uno dei fattori che ha permesso la vittoria del 49°<br />
Trofeo Laurino regalando una gran soddisfazione all’intera società,<br />
con conferma del sodalizio ai vertici dello sci da fondo in<br />
Trentino non solo dal punto di vista strettamente agonistico<br />
ma anche nella crescita ludico - sportiva dei giovani di Trento<br />
e dintorni. Per tracciare un bilancio della stagione bisogna<br />
guardare ai numeri:<br />
1 è l’atleta dell’anno premiato nel corso della festa, si tratta<br />
del ragazzo Federico Rosa che ha dominato tutte le gare zonali<br />
del Trentino ed è giunto al 13° posto nel Criterium Nazionale;<br />
2 sono gli Allievi: Marco Zeni e Stefano Detassis che hanno<br />
conquistato la partecipazione ai Campionati Italiani di<br />
categoria;<br />
7 sono i Ragazzi convocati dal Marzola per il Criterium Nazionale<br />
di Sappada, loro si chiamano: Elio ed Ivan Baldo, Francesco<br />
Gremes, Elias Libera, Filippo Sottovia e Claudio Vaccari;<br />
p. 24 - <strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong><br />
10 sono le medaglie individuali nei Campionati Italiani Cittadini<br />
con: Marco Serafini, Erica Leonardelli, Ilaria Rosa, Erica<br />
Cavazzani, Ilaria Vaccari, Nicola Bortolotti e Mattia Libera;<br />
11 sono i Baby e Cuccioli, importantissimi per il futuro<br />
dello Sci Club, e che hanno dimostrato di essere già competitivi<br />
sia nelle circoscrizionali, con piazzamenti sempre da podio,<br />
sia a livello Trentino. Loro sono: Zaira Libera, Davide Menguzzato,<br />
Amelia Marchi, Federica Segalla, Andrea Gremes, Agata<br />
Marchi, Annalisa Marchi, Alessandro Rositani, Francesco Campi,<br />
Elena Detassis e Chiara Segalla.<br />
In archivio la stagione 2008/<strong>2009</strong>, il 22 aprile <strong>2009</strong> sono riprese<br />
le attività di ginnastica e corsa per i Baby e Cuccioli con<br />
due giornate settimanali (mercoledì e venerdì dalle ore 18.00)<br />
presso il Campo CONI in Via Maccani a Trento. Alla chiusura<br />
della scuola ci sarà un fermo fino a settembre per lasciare i<br />
giovanissimi al riposo estivo. Martedì 26 maggio <strong>2009</strong> anche<br />
le categorie superiori hanno iniziato gli allenamenti al Campo<br />
CONI. Loro continueranno due volte la settimana a ritrovarsi<br />
assieme per: corsa, rafforzamento o ski roller, fino all’arrivo<br />
del prossimo inverno.<br />
Per la stagione <strong>2009</strong>/2010 sono stati inseriti nella rappresentativa<br />
del Comitato Trentino della FISI i marzolini: Marco<br />
Zeni ed Erica Cavazzani mentre Federico Rosa è stato premiato<br />
alla Festa della FISI Trentina di Riva del Garda del 23 maggio<br />
<strong>2009</strong> come vincitore del circuito casse rurali.<br />
Lo Sci Club Marzola invita tutti i giovani interessati a conoscere<br />
lo sci da fondo ad iniziare l’attività gradualmente partendo<br />
proprio dal periodo estivo - autunnale. Per informazioni rivolgersi<br />
tutti i martedì dalle 20.30 alle 21.30 presso la Sede<br />
Sociale di Piazza Manci n° 5 a Povo oppure telefonare al sig.<br />
Carlo Segatta 0461/810095 (fax 0461/819280) o al sig. Paolo<br />
Ferrari 3403485504 o alla sig.ra Laura Orlandi 3473451478.<br />
È possibile consultare il nostro sito internet www.gsmarzola.it<br />
Nella foto: 5 aprile <strong>2009</strong> - Festa Sociale alle Viote Monte<br />
Bondone
marzola volley<br />
La collaborazione con le migliori società fa crescere giocatrici e tecnici<br />
impegno per un forte movimento giovanile<br />
di Roberto Bortolotti<br />
Anche quest’anno il Marzola - settore pallavolo - ha<br />
portato a termine un’altra intensa stagione pallavolistica,<br />
tutta al femminile, confermando di essere<br />
una delle più solide e qualificate realtà della pallavolo<br />
regionale.<br />
Dopo anni di collaborazione con il Torre Franca, che da<br />
quest’anno con la conquista del campionato nazionale di B1 ha<br />
modificato il proprio nome in Trentino Volley Rosa, ora la collaborazione<br />
si è estesa anche all’ATA Trento.<br />
Queste Società, sia per staff tecnico che per parco giocatrici<br />
rappresentano quanto di meglio e più avanzato vi sia a livello<br />
regionale e proiettano la nostra Società in un contesto di collaborazione<br />
proficuo per ogni Società.<br />
Trentino Volley Rosa, con al suo interno alcune giocatrici<br />
che si sono pallavolisticamente formate nel Marzola,<br />
ha confermato il campionato nazionale di Serie<br />
B1, mentre l’ATA ha a sua volta confermato la Serie<br />
B2. La squadra di Povo ha disputato la Serie C classificandosi<br />
al 7° posto e conquistando una più che<br />
meritata salvezza con un organico che al suo interno<br />
comprendeva una rosa di atlete giovanissime che,<br />
supportate da alcune atlete giovani ma esperte, sono<br />
cresciute tecnicamente e che saranno pronte nell’immediato<br />
futuro a spiccare il volo per le categorie nazionali<br />
di Serie B1 e B2.<br />
L’orgoglio della nostra Società è massimo perché<br />
con la squadra più giovane del campionato (età media<br />
inferiore ai 19 anni) si è riusciti a disputare un<br />
campionato più che buono sotto la giuda del primo<br />
allenatore Angelo Crema, coadiuvato dal secondo allenatore<br />
Serena Avi.<br />
Siamo convinti che nei prossimi anni, molte delle<br />
atlete che hanno disputato quest’anno la Serie C potranno<br />
spiccare il volo verso i campionati nazionali,<br />
come già hanno fatto tante nostre atlete in questi ultimi<br />
15 anni.<br />
Il nostro orgoglio è proprio questo: contribuire<br />
a sviluppare un forte movimento giovanile che rechi<br />
sempre nuova linfa alla pallavolo femminile trentina.<br />
Per fare ciò l’impegno del Marzola si sostanzia,<br />
anno dopo anno, nel curare un folto e qualificato<br />
movimento giovanile che riesce anno dopo anno a distinguersi<br />
per qualità ed è sempre ai vertici della pallavolo<br />
giovanile trentina.<br />
Quest’anno questo impegno, non semplice da<br />
supportare sia per la sua vastità e sia per l’impegno<br />
economico, si è sostanziato con l’aver messo in campo<br />
molte e qualificate squadre a partire da una squadra<br />
in 2 A Divisione, una squadra Under 16, una<br />
squadra Under 15, due squadre Under 14, due squa-<br />
La serie C<br />
dre Under 13 e un folto gruppo di atlete del Mini Volley.<br />
Da settembre a maggio un impegno quotidiano in palestra<br />
che è sfociato alla partecipazione in ben 9 campionati culminati<br />
a fine maggio con la vittoria nel campionato provinciale<br />
CSI della nostra squadra Under 13.<br />
Come si può ben vedere un impegno plurimo che impegna<br />
praticamente per tutto l’anno dirigenti, allenatori, atleti in decine<br />
e decine di partite.<br />
Un grazie sentito a tutti quanti ci hanno voluto dare una<br />
mano anche quest’anno e che hanno tifato per le nostre atlete.<br />
Un arrivederci al prossimo anno.<br />
Per chi volesse può seguire la nostra attività anche sul sito:<br />
www.gsmarzola.it<br />
Under 13, campione Csi<br />
<strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong> - p. 25
atletica trento<br />
Nuovi record per i nostri atleti... maratona, lancio del martello e del giavellotto...<br />
alla partenza per la stagione estiva<br />
di Elena Franchi<br />
Dall’inverno alla primavera, quasi pronti per la stagione<br />
estiva, gli aquilotti dell’Atletica Trento cmb<br />
in letargo non ci sono andati mai: pulitisi del fango<br />
e della neve della stagione fredda, che li ha visti<br />
protagonisti di campestri e ciaspolade, hanno indossato agguerriti<br />
le chiodate, per ingaggiare le solite esaltanti battaglie<br />
da tartan. Ma andiamo con ordine.<br />
Se non è neve, a fine inverno è pioggia: e infatti sotto una<br />
pioggia fitta Lorenza Beatrici è riuscita di nuovo a scendere<br />
sotto le tre ore in maratona: lo ha fatto domenica 29 marzo a<br />
Treviso, ai Campionati Italiani di maratona. 2h59’36 il tempo,<br />
che le è valso la 13.a posizione assoluta. Lorenza ha corso nella<br />
categoria senior, ma sarebbe stata terza MF 35. Nuovo record<br />
personale in maratona anche per Luca Quarta: domenica<br />
19 aprile Luca è giunto 17o alla Maratona di Torino correndo<br />
in 2h25’39 (precedente sopra le 2h26), nonostante la pioggia<br />
battente e il freddo.<br />
Ma dai maratoneti passiamo ai lanciatori, che l’Atletica<br />
Trento cmb coccola ogni anno soprattutto in occasione dell’ormai<br />
classico Meeting dei Lanci, nel quale il 18 aprile non ha<br />
mancato di brillare la stella locale, il ‘poero’ Norbert Bonvecchio,<br />
di nuovo oltre i 70 m nel giavellotto. E allora andiamo a<br />
vedere proprio il giavellotto: sia il primo (Leonardo Gottardo,<br />
Biotekna Marcon), che il secondo (Norbert Bonvecchio, Atl.<br />
Trento cmb) migliorano il primato della manifestazione (precedente<br />
dello stesso Bonvecchio) andando oltre i 70m: 73.77 il<br />
primo, 70.74 il secondo. Il “tiro” di Bonvecchio è di ottimo auspicio<br />
per un atleta che in genere rende bene, anzi benissimo<br />
d’inverno e poi subisce un po’ la primavera e la stagione estiva,<br />
quando viene il momento di esplodere. Così anche il 2008:<br />
fu vicecampipone italiano di lanci lunghi invernali nel tiro del<br />
giavellotto a febbraio e poi ebbe un calo che lo mise ko fino ad<br />
autunno. Quest’anno no: partenza in sordina, fatica a raggiungere<br />
i 65 m, e poi arriva aprile e Norbert torna sopra i 70m.<br />
La gara del martello non può non essere spettacolare, data<br />
la presenza di Marco Lingua: “piccolo” quanto possente, istrionico<br />
e divertente, Lingua è olimpionico, tra i primi dieci al<br />
mondo, eppure sa concedersi una goliardia invidiabile che ne<br />
fa il personaggio per antonomasia; fa sua la gara del martello<br />
con 76.34 (migliore prestazione tecnica di giornata), ottenuto<br />
all’ultimo lancio. Nel peso è protagonista un vero e proprio gigante,<br />
anche lui sempre presente al Meeting tridentino dei lan-<br />
p. 26 - <strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong><br />
Festa dell’atletica Trento<br />
Iachemet e Beatrici<br />
ci, Marco Dodoni. Vince con 18.11 (quarto lancio) davanti ad<br />
Andrea Ricci (Libertas Catania, 17.16) e lo stesso Lingua.<br />
E veniamo a maggio: ottima prestazione di Manfred Premstaller<br />
al Giro del Brione del 1 maggio, valido come campionato<br />
provinciale su strada amatori/master. La gazzella di Sarentino<br />
ha rischiato addirittura di conquistare la vittoria assoluta,<br />
sfuggita per un solo secondo (15’21 contro 15’20), a favore<br />
di Paolo Bertazzoli (primo MM 50). Pochi giorni dopo, avvio<br />
di stagione con il botto per Stefano Grimaz, l’aquilotto appe-<br />
Pollo allo spiedo<br />
sabato al mercato di Povo
Il presidente Segatta consegna il Trofeo al responsabile della CMB Premiazione getto del peso<br />
na passato alla categoria Promesse (nel 2008 atleta dell’anno<br />
dell’Atl. Trento cmb): al recente Quercia d’Oro (domenica<br />
3 maggio) ha corso il doppio giro di pista in 1’56”84, piazzandosi<br />
settimo assoluto e secondo tra gli under 23. Il primato,<br />
siglato nel 2008, è a 1’55”25: le premesse per abbatterlo, a<br />
stagione inoltrata, ci sono tutte.<br />
Grande prestazione anche del neoaquilotto Norbert<br />
Paissan alla prima fase dei societari allievi su pista, svoltasi<br />
sabato 2 e domenica 3 maggio a Bolzano. Norbert ha vinto i<br />
400 m in 53”40 ed è giunto secondo sul fil di lana negli 800m,<br />
nei quali correndo in 2’08”48 si è fatto battere solo da Dominik<br />
Pfischter. Bella anche la vittoria di Andrea Sangalli nel<br />
lungo (5.83).<br />
Prosegue nel frattempo l’escalation di forma di Norbert<br />
Bonvecchio, che al recente Meeting Della Valle di Pavia (9<br />
maggio) ha scagliato il giavellotto a 70.38, piazzandosi quinto<br />
in una competizione di alto livello. Primo l’inglese Chris Hughff<br />
con 74.59, secondo lo svedese Daniel Ragnvaldsson con<br />
74.11, terzo l’atleta di casa Roberto Bertolini,<br />
74.09.<br />
Escono dal letargo anche i camosci:<br />
il 24 maggio la coppia Iachemet -Beatrici<br />
dopo i due bronzi del 2007 e del 2008<br />
è andata a conquistarsi l’argento al Campionato<br />
Italiano a staffetta di corsa in<br />
montagna <strong>2009</strong>. A Capracotta (Molise)<br />
le due aquilotte hanno corso forte, e si<br />
sono dovute dare per vinte solo alla Valle<br />
Camonica.<br />
Prima società dunque l’Atl. Valle Camonica<br />
(Cristina Scolari-Ilaria Bianchi)<br />
in 53’47; seconda l’Atl. Trento cmb<br />
(55’57); terza l’Atl. Camaiori (Tagliazzoli-Pezzarossa:<br />
1h’1’24).<br />
Andiamo alla classifica individuale:<br />
primo tempo di Cristina Scolari (26’01), Norbert Bonvecchio<br />
Premiazione campionati Italiani staffetta<br />
secondo tempo di Alice Gaggi (27’23), terzo<br />
tempo di Ilaria Bianchi (27’46), quarto tempo<br />
della trentina Francesca Iachemet (27’53),<br />
quinto tempo della sua compagna di staffetta<br />
Lorenza Beatrici, 28’04.<br />
Le due ragazze dell’Atl. Trento cmb, già<br />
bronzo nel 2007 e di nuovo nel 2008 proprio<br />
a Povo di Trento nella medesima rassegna,<br />
hanno saputo sfruttare al meglio l’assenza<br />
della Forestale: la Iachemet, reduce<br />
dalla bella e convincente vittoria al Giro<br />
a tappe dell’Isola d’Elba, e la Beatrici, capace<br />
quest’anno di scendere sotto le 3 h in maratona<br />
e già in forma nonostante la recente<br />
vacanza al mare, fanno ormai coppia fissa,<br />
e aspirano ora a piazzamenti ‘di peso’ anche<br />
nelle prove individuali.<br />
In Trentino l’educazione alla guida<br />
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<strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong> - p. 27
accoglienza in famiglia<br />
Completato l’elenco dei turni estivi dei piccoli che vengono dalla Bielorussia<br />
80 bambini verranno in trentino<br />
a cura della direzione<br />
“Accoglienza in Famiglia” ha recentemente<br />
completato l’elenco degli 80 bambini<br />
bielorussi che saranno ospiti nei prossimi<br />
L’Associazione<br />
tre turni estivi delle famiglie associate distribuite<br />
su tutto il territorio provinciale. Mentre il numero dei<br />
piccoli ospiti segna una prevista e sensibile flessione, le iniziative<br />
solidali portate a termine nelle città della Bielorussia evidenziano<br />
invece un maggiore nuovo impulso. Il Direttivo infatti<br />
ha deliberato di costituire un Fondo di Solidarietà da integrare<br />
annualmente dopo l’approvazione del bilancio con somme<br />
d’entità variabile per favorire l’integrazione dei contributi<br />
richiesti al Comune di Trento - Ufficio Solidarietà Internazionale.<br />
Per effetto della predetta delibera il volume delle nuove<br />
iniziative che saranno portate a termine portate sul territorio<br />
bielorusso appare sicuramente ampliato. Sotto il diretto<br />
controllo dell’Associazione sarà così possibile soddisfare in<br />
forma più incisiva ed inequivocabile le richieste che pervengono<br />
in misura sempre maggiore dalle diverse Istituzioni Sociali<br />
e Sanitarie della Bielorussia. Infatti mentre le contribuzio-<br />
Servizio montacarichi<br />
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p. 28 - <strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong><br />
ni pubbliche appaiono progressivamente meno consistenti, le<br />
richieste formulate nel settore della solidarietà invece evidenziano<br />
un aumento esponenziale, di qui la decisione del Direttivo<br />
di assumere un’importante delibera ad hoc. Le iniziative di<br />
solidarietà internazionale portate a termine nel corso dell’anno<br />
2008 hanno interessato il Pronto Soccorso della città di Rechitsa,<br />
una scuola artistica ed un orfanotrofio della medesima<br />
città ed una Scuola Materna con 110 bambini nella città di Kalinkavic.<br />
Nella sostanza sono state fornite a queste realtà sociali<br />
attrezzature sanitarie, attrezzature tecnologiche, mobili<br />
d’arredo, stoviglie, giocattoli e materiale vario.<br />
Per l’anno corrente invece sono già programmati interventi<br />
in favore del Reparto Infantile dell’Ospedale di Rechitsa e di<br />
altre Istituzioni sociali di diversa entità. La consegna del nuovo<br />
materiale acquistato direttamente in territorio bielorusso<br />
sarà effettuata nel corso del prossimo mese di settembre in occasione<br />
della tradizionale visita del nostro Presidente. L’Associazione<br />
necessita continuamente di denaro fresco per sostenere<br />
nuovi progetti e portare a termine quelli avviati con grande<br />
successo in quanto risolutivi nella maggiore parte dei casi,<br />
delle numerose problematiche sociali bielorusse e quindi vitali<br />
per quella popolazione. Un ringraziamento particolare va quindi<br />
alla Cassa Rurale di Povo, al Comune di Trento, al Comitato<br />
Organizzatore della Festa di S. Pantaleone, al Club interassociativo<br />
<strong>Tuttapovo</strong>, alla Circoscrizione, alla Parrocchia, alla Famiglia<br />
Cooperativa, al Gruppo Alpini di Povo ed a tutti gli infiniti<br />
sostenitori privati.<br />
Un rinnovato e sincero grazie ai benefattori con l’augurio<br />
di una continua e proficua collaborazione.
parrocchia di povo<br />
Un’isola piena di testimonianze storiche di tutti i popoli del Mediterraneo<br />
a cipro sulle tracce di paolo e barnaba<br />
d Antonio Berrnabè<br />
Terza isola per estensione del<br />
Mediterraneo, Cipro è scelta<br />
da molti turisti per il suo<br />
mare limpido e il suo clima<br />
sempre piacevole. Situata fra Turchia,<br />
Siria e Libano l’isola è stata di volta<br />
in volta abitata da invasori e immigrati:<br />
greci, romani, bizantini, genovesi, veneziani,<br />
ottomani e turchi hanno combattuto<br />
per impadronirsi di questo lembo di<br />
terra. Un paio di basi militari inglesi tuttora<br />
insediate nel suo territorio testimoniano<br />
quanto sia importante la sua<br />
posizione nello scacchiere medio<br />
orientale.<br />
L’itinerario organizzato<br />
quest’anno dalla Parrocchia di Povo<br />
toccava i siti testimonianza della dominazione<br />
romana, quali ad esempio<br />
il ginnasio colonnato ed il teatro<br />
di Salamina o ancora la villa di<br />
Dionisio a Paphos; i resti della dominazione<br />
genovese e veneziana fra<br />
le quali l’abbazia e di Bellapais e le<br />
mura di Famagosta.<br />
Il maggior interesse del tour era<br />
però rivolto alle chiese ortodosse affrescate<br />
del Troodos ed alle testimonianze<br />
della cristianizzazione a<br />
Cipro.<br />
Nella regione montuosa del Troodos<br />
- dopo le Crociate - si ritirarono<br />
molti religiosi greco ortodossi,<br />
che non vollero riconoscere l’autorità<br />
della Chiesa di Roma imposta<br />
dalla dinastia dei Lusignani. Su<br />
quelle tranquille montagne vennero<br />
allora costruite, senza dar troppo<br />
nell’occhio, chiese e monasteri<br />
esternamente semplici ma arricchiti<br />
all’interno con affreschi ed icone<br />
tra i più belli mai dipinti nel mondo<br />
ortodosso.<br />
Nell’anno “paolino” l’itinerario cipriota<br />
ha offerto spunti di conoscenza<br />
ed approfondimento del primo viaggio<br />
compiuto dall’apostolo Paolo. Assieme a<br />
San Barnaba, cipriota nativo di Salamina,<br />
Paolo predicò a Cipro convertendo<br />
fra i pagani anche Sergio Paolo, potente<br />
proconsole romano, così che l’isola fu la<br />
prima terra fuori dalla Palestina ad essere<br />
governata da un’amministrazione cristiana.<br />
Oggi il 78% dei ciprioti appartiene<br />
alla Chiesa greco ortodossa e circa il<br />
18% è mussulmano.<br />
Per concludere chi era partito da<br />
Povo ha trovato a Cipro un mondo da<br />
scoprire, ha fatto un tuffo nel passato ed<br />
ha gustato il calore umano ed il gusto<br />
dell’ospitalità dei suoi abitanti.<br />
Da parte dei partecipanti al tour un<br />
grazie sentito a quanti hanno contribuito<br />
alla sua riuscita e in particolare a don<br />
Lodovico che ci ha fatto gustare la profondità<br />
e la bellezza di mosaici, affreschi<br />
ed icone che siamo andati a visitare.<br />
Piazza Cimirlo 19 - 38100 Povo (TN)<br />
tel. 0461 811210 - fax 0461 819245<br />
chiuso il mercoledì<br />
<strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong> - p. 29
làqua<br />
Per la prima volta una barca di Povo (unica trentina) lungo i canali padovani<br />
vogare sulle acque di padova<br />
di David Abbadessa<br />
Sabato 21 marzo si è svolta la quarta edizione di “Vogaeuropa”,<br />
manifestazione di barche a remi alla<br />
quale sono invitate associazioni da tutta Europa.<br />
Quest’anno, per la prima volta, l’associazione<br />
“Làqua” vi ha partecipato con l’unico equipaggio trentino, formato<br />
da tre adulti e due bambini.<br />
Nonostante la giornata ventosa, la barca è partita dalla sede<br />
nautica della “Canottieri Padova”, affacciata sul fiume Bacchiglione,<br />
ed ha solcato tutti e 13 i chilometri del percorso, arrivando<br />
sul canale Piovego al centro della città patavina, dopo<br />
aver aggirato gli storici bastioni. La gente, incuriosita, si fermava<br />
lungo gli argini per osservare il colorato ed inusuale corteo<br />
di decine di barche con voga in piedi, provenienti dalle diverse<br />
città: Padova, Venezia, Treviso, Firenze...Trento! Per chi<br />
non è pratico del settore fluviale, ricordiamo che tutte le barche<br />
hanno dovuto affrontare un percorso con un dislivello di<br />
più di tre metri, utilizzando le “chiuse” ossia una grande vasca<br />
con un’entrata ed un’uscita.<br />
Il suo funzionamento è tanto banale quanto geniale: si apre<br />
il portone d’entrata, le barche entrano in fila indiana nel bacino<br />
e viene chiusa l’entrata. Si fa abbassare lentamente il livel-<br />
p. 30 - <strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong><br />
NICHELATTI<br />
ALDO<br />
IDRAULICO<br />
lo dell’acqua, si apre la grande porta d’uscita e si fanno defluire<br />
le barche. Questo è un trucco che inventarono gli antichi per<br />
rendere le acque più lente e quindi facilmente navigabili. C’è<br />
stato anche il momento agonistico con la regata tra campioni<br />
“Trofeo dei Cento”, sfida su gondole a quattro vogatori tra associazioni<br />
fondate da più di cento anni. All’arrivo il pranzo tutti<br />
assieme - circa 200 sportivi - in una tipica trattoria padovana,<br />
alla fine del quale non poteva mancare la consegna del gagliardetto<br />
commemorativo a ciascun presidente di associazione<br />
e la medaglietta ricordo degli 800 anni del canale Piovego a<br />
tutti i partecipanti.<br />
Al termine della giornata il vicesindaco di Padova ha premiato<br />
i vincitori della regata ed ha ringraziato tutti i partecipanti<br />
che hanno contribuito alla rivitalizzazione e riscoperta<br />
dei corsi d’acqua della città. Da parte nostra un grazie particolare<br />
a Boris Premrù, encomiabile organizzatore dell’associazione<br />
“Forcole d’oro”, e alla “Canottieri Padova” che, prestandoci<br />
la barca, ci ha dato l’opportunità di vogare senza doverci sobbarcare<br />
il disagio del trasferimento del natante, dei remi e delle<br />
forcole. Per il periodo estivo l’associazione Làqua spera di<br />
avere un ormeggio presso la spiaggia di Tenna dove esperti saranno<br />
a disposizione per far provare sia un giro in barca sulle<br />
acque tranquille del lago di Caldonazzo sia - per chi se la sente<br />
- a vogare in piedi.<br />
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pesca<br />
Gara di pesca in memoria di Pietro Pontalti lungo le sponde del fiume Fersina<br />
quasi 85 chili di trote!<br />
di Paolo Giacomoni<br />
Diciannove anni fa moriva in un tragico incidente di caccia in Slovenia,<br />
Pietro Pontalti, conosciutissimo postino di Povo e, tra le altre cose, anche<br />
appassionato pescatore. Da allora e quasi ogni anno un gruppo di amici<br />
organizza in sua memoria una partecipatissima gara di pesca sportiva<br />
che da un paio d’anni viene ospitata nel laghetto artificiale del torrente Fersina a Ponte<br />
Alto. Il “Trofeo Pietro Pontalti” è così diventato negli anni un appuntamento irrinunciabile<br />
per i pescatori locali ed un’occasione per ricordare “el Pero postin” insieme<br />
ai suoi famigliari e trascorrere una giornata in allegria. Quest’anno, aiutati anche dal<br />
tempo, i volontari dell’associazione A. Pero e della sezione Ana, hanno messo in piedi<br />
con la consueta cura una vera e propria festa campestre ai bordi del Fersina. Dopo la<br />
gara, premiazione<br />
alla baita del Moronar<br />
con immancabile<br />
abbuffata finale.<br />
In calce la classifica<br />
<strong>2009</strong> che ha<br />
visto trionfare per<br />
la seconda volta<br />
consecutiva l’abilissimo<br />
(e fortunatissimo!)<br />
pescatore<br />
Walter Bort. Il totale<br />
delle trote pescate<br />
ha sfiorato gli<br />
85 Kg!<br />
Lattoniere<br />
Cagol F.lli<br />
e figli<br />
s.n.c.<br />
P. Nome e cognome Trote<br />
1. Walter Bort 36<br />
2. Onorio Celva 33<br />
3. Renzo Bridi 29<br />
4. Roberto Papapietro 21<br />
5. Enrico Chiarani 20<br />
6. Valentino Tomasi 18<br />
7. Miki Milic 17<br />
8. Luigi Chiarani 17<br />
9. Piero Chiarani 15<br />
10. Gino Bort 14<br />
11. Lino Rattin 13<br />
12. Livio Giovannini 14<br />
13. Roberto Beso 11<br />
14. Pippo 10<br />
15. Paolo Furlani 10<br />
16. Alessandro Kettmaier 9<br />
17. Fausto Cimadom 8<br />
18. Sandra 7<br />
19. Sergio Bisesti 7<br />
20. Gianni Gadotti 6<br />
21. Luca Chiarani 6<br />
22. Claudio Lucchi 5<br />
Mattarello (Trento)<br />
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<strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong> - p. 31
scuola dell’infanzia di povo<br />
1899-<strong>2009</strong>: 110 anni di attività!<br />
Il 4 <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong> tutti i bambini, assieme alle loro insegnanti<br />
e a tutto il personale, hanno festeggiato il<br />
compleanno della loro scuola con una grande festa<br />
preceduta da un momento di preghiera e benedizione<br />
della scuola.<br />
Il Presidente dell’Ente Gestore, Giorgio Battisti, ha pronunciato<br />
un discorso, riportando anche la testimonianza di un<br />
genitore che, tramite una lettera inviata alla scuola, esprime<br />
p. 32 - <strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong><br />
tutto l’apprezzamento per il servizio che essa fornisce alle famiglie<br />
e alla comunità, riscontrando sempre serietà, cordialità<br />
e disponibilità da parte di tutti!<br />
Dopodiché i bambini hanno cantato le loro canzoncine di<br />
buon compleanno e la festa si è conclusa con un bel pranzo in<br />
giardino a base di pizza e dolci!!!<br />
TANTI AUGURI SCUOLA MATERNA!!!!!<br />
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e VerduRa<br />
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scuola dell’infanzia provinciale di povo<br />
Continua l’avventura dello gnomo del castello di Pietrapiana...<br />
i piccoli imparano a fare l’orto<br />
Le insegnanti<br />
Lo gnomo di Pietrapiana, che nel corso di quest’anno<br />
ci ha accompagnato lungo lo svolgimento del percorso<br />
didattico, ci ha scritto un saluto e ci ha mandato<br />
un bellissimo regalo: alcuni semi di una pianta<br />
strana e sconosciuta, la pastinaca e di pisello odoroso.<br />
Ci ha invitato a piantarle nel nostro orto e a prendercene<br />
cura, nell’attesa paziente di scoprire ciò che crescerà.<br />
È stato questo un pretesto per avviare un<br />
miniprogetto che prevede, da una parte,<br />
la coltivazione di un piccolo orto<br />
(ma con tutti le principali verdure<br />
ben rappresentate) e, dall’altra, l’accostamento<br />
dei bambini al concetto di<br />
cooperazione. Sono infatti i bambini<br />
stessi che, con l’aiuto e con l’utilizzo<br />
di piccoli attrezzi (vanghette,<br />
rastrelli, guanti su misura), mettono<br />
in atto tutte quelle operazioni<br />
che sono necessarie<br />
per coltivare un orto. Organizzati<br />
in coppie, i bambini<br />
quotidianamente annaffiano,<br />
vangano, riconoscono e strappano<br />
le erbe dannose, raccolgono i frut-<br />
Finiture d’interni<br />
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in legno e mobili<br />
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e meccanica<br />
ti del loro lavoro. Tutti hanno un compito e tutti sanno che se<br />
non lo svolgono bene, l’obiettivo finale non si realizzerà.<br />
Naturalmente questa attività proseguirà anche alla ripresa<br />
della scuola a settembre, quando, al ritorno dalle vacanze<br />
estive, i piccoli troveranno maturati<br />
e raccoglieranno i prodotti tipici del<br />
periodo.<br />
Vorremo ringraziare quanti ci<br />
stanno sostenendo in questa iniziativa:<br />
Nadia Nicoletti, autrice del libro<br />
“L’insalata era nell’orto...” e Flavio<br />
Tamburini dell’Ufficio Educativo<br />
della Federazione Trentina delle<br />
Cooperative, per il supporto<br />
iniziale e per i preziosi suggerimenti<br />
“tecnici”, il Direttore<br />
della Fam. Cooperativa<br />
di Povo, sig. Marco Weber,<br />
per la fornitura degli attrezzi,<br />
i nonni e i genitori che trasmettono<br />
ai bambini la loro<br />
saggezza e che si prenderanno<br />
cura dell’orto durante la<br />
chiusura estiva.<br />
Intonaci, assistenza tecnica<br />
Cilindri di sicurezza<br />
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<strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong> - p. 33
ginnastica<br />
Povo: vivaio di giovani promesse nella ginnastica artistica<br />
maurizio endrizzi, classe ‘97<br />
di Mariachiara Franzoia<br />
In uno sport molto impegnativo<br />
che richiede passione<br />
e costanza, ancora poco conosciuto<br />
ed apprezzato in<br />
campo maschile se non a livelli olimpionici,<br />
inizia a farsi notare un giovane<br />
atleta di Povo, Maurizio Endrizzi,<br />
classe ‘97. Fisico asciutto e tanta<br />
determinazione, si avvicina per gioco<br />
alla ginnastica artistica maschile quasi<br />
un anno fa: stanco di accompagnare<br />
in palestra la sorella Sara decide di<br />
fare qualche allenamento. Assistito e<br />
guidato da Ivan Parisi, ex atleta Nazionale,<br />
si prepara senza ambizioni per<br />
il campionato regionale Uisp (Unione<br />
Italiana Sport per Tutti) tenutosi al<br />
Palaeste di Padova il 15 marzo scorso.<br />
Inaspettato giunge il piazzamento sul<br />
podio: un terzo posto “tecnico”. Ottenuto<br />
infatti lo stesso punteggio del secondo<br />
classificato viene retrocesso in quanto la federazione in<br />
questi casi premia l’atleta più anziano per età. Scatta la molla:<br />
il tempo è davvero poco per prepararsi all’appuntamento Nazionale<br />
del 9 e 10 maggio scorso a Carpi, ma ormai il dado è<br />
tratto: un piazzamento sul podio rientra nei suoi obiettivi. Due<br />
mesi di intensi allenamenti coronano il suo sogno: terzo assoluto!<br />
In una competizione agguerrita, associato a Corpolibero<br />
Gymnastic Team di Padova guidato dall’allenatore tecnico Nazionale<br />
Francesco Schiavo, si confronta con atleti di tutt’ Italia<br />
al volteggio, al corpo libero, al trampolino ed alla sbarra. Dà<br />
il meglio di sé alle parallele ottenendo lo stesso punteggio del<br />
campione italiano, laureatosi tale nella stessa manifestazione.<br />
L’impegno e la determinazione, unite alla professionalità<br />
p. 34 - <strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong><br />
del suo allenatore, lo hanno portato in<br />
pochissimo tempo ad ottenere dei risultati<br />
di rilievo in un mondo dove le<br />
sfide si vincono sui centesimi di punto<br />
(e qualche volta sull’età!); si può senza<br />
dubbio affermare che Maurizio ha tutte<br />
le carte in regola per far parlare ancora<br />
di sé... lasciamolo lavorare !<br />
Non dobbiamo dimenticare che<br />
nella famiglia Endrizzi, stabilitasi a<br />
Povo da una decina d’anni c’è anche<br />
Sara, classe ‘99, altra piccola promessa<br />
della ginnastica artistica femminile.<br />
Compagna di squadra nonché compaesana<br />
di Federica Sani, campionessa<br />
italiana di trave anno 2008, (presentata<br />
su <strong>Tuttapovo</strong> n° 3 del 2008) si allena<br />
tutti i giorni seguita dall’eccezionale<br />
preparatrice tecnica: Elisa Maz
zucchi. Diversi sono i piazzamenti sul podio nelle varie gare di<br />
categoria ed a breve attendiamo anche da lei un importante risultato<br />
che potrebbe già arrivare a <strong>giugno</strong> nei campionati Nazionali<br />
di Roma.<br />
A tutti e due i nostri atleti un riconoscimento per i risultati<br />
ottenuti e per la costanza con la quale si allenano, riuscendo<br />
comunque a non tralasciare la scuola che impegna gran parte<br />
della giornata sia alle medie che alle elementari.<br />
In chiusura una nota di merito all’associazione Smile di<br />
Da destra: Federica Sani, Sara Endrizzi, Elisa Diana. Una piccolissima<br />
rappresentativa della squadra di agonismo femminile.<br />
<br />
I preparatori tecnici Ivan Parisi ed Elisa Mazzucchi con una parte della<br />
squadra di agonismo maschile. Da destra: i fratelli Lorenzo e Federico<br />
Olnaider; Maurizio Endrizzi, Andrea Perotti alle premiazioni di Carpi.<br />
Trento, guidata dai preparatori Elisa Mazzucchi ed Ivan Parisi<br />
che sono riusciti con la loro professionalità a portare i<br />
nostri piccoli atleti alla ribalta della cronaca !!<br />
Un ringraziamento va anche ai genitori che sacrificano<br />
molto tempo e svariate giornate di ferie per permettere<br />
ai loro figli di coltivare una passione sana che comunque<br />
a questi livelli richiede una preparazione giornaliera in una<br />
struttura complessa ed articolata come può essere una palestra<br />
dotata di tutte le attrezzature.<br />
Grazie ancora, continuate così!<br />
<br />
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<strong>Tuttapovo</strong> <br />
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- n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong> - p. 35
p. 36 - <strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong>
<strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong> - p. 37
p. 38 - <strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong>
<strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong> - p. 39
p. 40 - <strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong>
il racconto<br />
assassini<br />
di Stefano Ricci<br />
Anche lei amava camminare. Così decisero di farsela<br />
a piedi. Non c’è nulla di meglio che una tranquilla<br />
passeggiata dopo cena, in piacevole compagnia,<br />
prima di andare a dormire. Nonostante fosse l’inizio<br />
di febbraio, non faceva particolarmente freddo e le giornate<br />
risplendevano sorprendentemente per essere a Milano.<br />
Parlavano di lavoro (erano lì per un corso), ma ben presto<br />
affrontarono argomenti più piacevoli: le vacanze, i colleghi<br />
e le loro caricature, l’aceto balsamico. Lei, di Modena, era<br />
un’esperta di quel condimento, faceva parte di una qualche associazione<br />
di assaggiatori e ci teneva a spiegargli tutto sulla<br />
produzione di quella preziosa essenza. A quell’ora di notte<br />
il traffico non era eccessivo e camminavano volentieri, con<br />
passo deciso, ma senza fretta. Le ricche vetrine del centro illuminavano<br />
il tragitto e facevano loro compagnia. Di quando in<br />
quando si lasciavano affascinare da qualche offerta scintillante.<br />
Confrontavano i prezzi che diventavano il pretesto per un altro<br />
scambio d’opinioni.<br />
Lei era una ragazzona alta, molto più giovane di lui, non<br />
bella, ma decisamente appariscente pure con quel ridicolo copricapo<br />
che la difendeva dal freddo. Quando quel tipo si avvicinò,<br />
lui pensò subito che volesse far colpo sulla sua collega e<br />
scattò l’istinto protettivo del maschio latino. Nei pressi di Piazza<br />
Duomo, ormai vicini all’Albergo, si erano fermati ad ammirare<br />
l’esposizione, dietro la vetrina d’un gran salone, di una<br />
Ferrari da F1 ed il suo contorno variopinto di gadget esclusivi.<br />
“Mi sono sempre chiesto come si possa stare dentro quell’abitacolo<br />
così striminzito” aveva esordito lo sconosciuto. Prima<br />
del suo aspetto, colpì il timbro della sua voce: calda, profonda,<br />
pareva quasi impostata. A metà strada tra un dignitoso,<br />
vecchio barbone ed un nobile decaduto (esemplari della fauna<br />
umana che popola le strade di Milano ad ogni ora del giorno e<br />
della notte) era vestito con un pesante giaccone scuro ed una<br />
cuffia di lana, modello Bronx, calata sulla testa a nasconderne<br />
parzialmente i lineamenti del volto. Mentre il collega cercava<br />
di decifrare la situazione, sentendosi in qualche modo responsabile,<br />
la modenese, amante dell’aceto come di Maranello,<br />
si era incoscientemente lanciata a raccontare le sue esperienze<br />
sui circuiti di mezzo mondo e di quella volta che era riuscita<br />
a salire proprio su una monoposto e...: “Viste le mie dimensioni<br />
- dimenandosi pericolosamente - se ci sono entrata io...”<br />
E giù una sonora risata. Lui non riusciva a nascondere il disagio<br />
e l’imbarazzo di quella situazione e capiva che quello strano<br />
tipo aveva più voglia di compagnia che disquisire d’automobili<br />
da corsa.<br />
Faceva di tutto per prolungare la conversazione, quasi che<br />
avesse paura di rimanere da solo. Nella sua voce, sempre pacata<br />
e ferma, si notava un che di triste, di malinconico, come<br />
stesse recitando una tragedia. Il suo eloquio, a tratti ricercato<br />
e forbito, faceva intendere un bagaglio culturale non indifferente,<br />
pure nel trattare di motori. Non appena lei, esauriti i<br />
suoi argomenti automobilistici, accennò a tirare un po’ il fiato,<br />
il suo collega approfittò per congedarsi dal loro occasionale ed<br />
inquietante interlocutore, stringendo con decisione il braccio<br />
di lei: “S’è fatta mezzanotte - esagerò - e domani ci aspetta una<br />
dura giornata” mentì.<br />
Riluttante l’uomo, con le mani sprofondate nelle tasche del<br />
giaccone, salutò e s’allontanò un po’ ingobbito, come schiacciato<br />
da un peso che non poteva dipendere solo dagli anni. I<br />
due girarono, finalmente, dalla parte opposta. “Eppure a me<br />
pare di conoscerlo - confidò subito la ragazza - ha una faccia<br />
che ho già visto da qualche parte!” “E la voce - rincarò lui dopo<br />
essersi guardato attorno circospetto, come avesse il timore di<br />
essere seguito - Dev’essere un attore, s’è visto anche in televisione.<br />
Sai, quei pezzi classici, Shakespeare o cose del genere?!”<br />
“È vero - confermò lei - poveretto!!” “Perché poveretto?”<br />
“Chissà come c’è rimasto male che non lo abbiamo riconosciuto...<br />
invece di parlare di Schumaker...” Ma ormai ognuno era<br />
andato per la propria strada e loro erano giunti alla sospirata<br />
meta. Dormì profondamente anche se, a giudicare dalle coperte,<br />
doveva essersi agitato parecchio: “Dev’essere per il condizionamento,<br />
in questi alberghi non si riesce mai a regolarlo<br />
bene!” Scese per la colazione e afferrò una copia del Corriere,<br />
messa a disposizione dalla Direzione col timbro Omaggio, gettando<br />
uno sguardo sui titoli di “prima”. Cappuccino e brioche,<br />
mentre fuori dalla grande vetrata stava aprendosi un’altra incredibile<br />
giornata azzurra e luminosa.<br />
Sfogliò il giornale. Era sempre curioso, quando si trovava<br />
in un’altra città, della cronaca locale come se, pure per un<br />
breve periodo, facesse anche lui parte di quella comunità. Furti,<br />
risse, consigliere indagato... “Ritrovato nel naviglio l’attore<br />
Guido Reni - Gli inquirenti non escludono alcuna pista anche<br />
se, dai primi rilievi, pare trattarsi di un gesto disperato - Il<br />
grande interprete shakesperiano era caduto da tempo in una<br />
forma di depressione - Nel suo appartamento è stato ritrovato<br />
un messaggio indirizzato a due crudeli sconosciuti che dice:<br />
La vita di un attore è il pubblico, quando il pubblico non ti riconosce<br />
più è il momento di calare il sipario!”<br />
<strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong> - p. 41
apsp margherita grazioli<br />
Un servizio per gli iscritti al servizio sanitario provinciale con più di 6 anni di età<br />
apre il nuovo punto prelievi<br />
di Renzo Dori<br />
Il 26 maggio scorso la nostra Azienda di Servizi alla<br />
Persona in accordo con l’Azienda dei Servizi Sanitari<br />
della Provincia ha aperto presso gli ambulatori dei<br />
medici di assistenza primaria (medici di famiglia) in<br />
via della Resistenza n. 61/f, un punto prelievi per esami di laboratorio<br />
rivolto a tutti i cittadini iscritti al Servizio Sanitario<br />
Provinciale di età superiore ai 6 anni.<br />
È un evento importante perché è la prima volta che viene<br />
organizzato un servizio a favore di tutta la cittadinanza e non<br />
alla esclusiva fascia degli anziani. Infatti nella lunga storia della<br />
Casa di Riposo prima, della Residenza Sanitaria Assistenziale<br />
poi e dell’Azienda di Servizi alla Persona attuale, dobbiamo<br />
fare un salto di oltre un secolo per trovare un servizio aperto<br />
per persone non anziane o povere: quando nel 1894 l’Ospitale<br />
Margherita Grazioli apriva una sorta di pronto soccorso con<br />
degenza per i lavoratori infortunati che costruivano la ferrovia<br />
della Valsugana. Nel tempo poi con la trasformazione in Casa<br />
di Riposo i servizi furono pressoché esclusivamente dedicati<br />
alle persone con età superiore ai 65 anni.<br />
Questo nuovo servizio offerto alla popolazione rappresenta<br />
quindi un punto di grande novità rispetto a quanto sin qui<br />
fatto. Le molteplici attività intraprese in questi ultimi anni, attraverso<br />
la gestione di un centro diurno, di un centro servizi,<br />
di alloggi protetti pur avendo arricchito notevolmente l’offerta<br />
dei servizi, rimanevano comunque all’interno di iniziative<br />
rivolte a sostegno delle persone anziane. Oggi, con l’apertura<br />
del punto prelievi, si da avvio ad un processo totalmente<br />
innovativo che vede la nostra Azienda impegnata ad organizza-<br />
p. 42 - <strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong><br />
re e gestire servizi per la generalità dei cittadini senza distinzione<br />
di età.<br />
Il nostro punto prelievi come tutti i punti prelievi e di esami<br />
di laboratorio della provincia effettua prelievi di sangue ed<br />
accetta liquidi e materiali biologici; gli esami vengono eseguiti<br />
dai Laboratori dell’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari.<br />
L’apertura al pubblico in questa prima fase di attività sarà<br />
tutti i martedì e giovedì (escluso festivi) dalle ore 7.00 alle ore<br />
9.00; numero delle giornate e fascia temporale di apertura potranno<br />
essere potenziate qualora si verifichi un buon utilizzo<br />
del servizio da parte dei cittadini.<br />
Il ritiro dei referti può essere effettuato tutti i giorni dal lunedì<br />
al venerdì (escluso festivi) dalle ore 10.00 alle 12.30 e dalle<br />
ore 16.00 alle 18.30 presso la portineria della Residenza Sanitaria<br />
Assistenziale - RSA in via della Resistenza n. 63 esibendo,<br />
all’atto del ritiro, la ricevuta di pagamento, tramite bollettino<br />
postale, dell’eventuale ticket riportato su documento<br />
rilasciato all’atto del prelievo e riportante anche la data del ritiro.<br />
Anche in questo caso una buon utilizzo del servizio da<br />
parte dei cittadini potrà consentire in futuro il pagamento attraverso<br />
bancomat o sistema similare.<br />
Destinatari del servizio sono tutte le persone purché iscritte<br />
al Servizio Sanitario Provinciale ed avente un’età superiore<br />
ai 6 anni.<br />
Numeri di telefono utili per informazioni o chiarimenti:<br />
Segreteria accettazione esami-prelievi tel. 0461 818162 - Portineria-centralino<br />
RSA per ritiro referti 0461 810688.<br />
Noi siamo qui a tua disposizione... passa parola !
apsp margherita grazioli<br />
Alla quarta edizione per i soci dei circoli anziani di Cognola,<br />
Martignano, Villamontagna, San Donà, Povo e Villazzano<br />
torneo di briscola<br />
Il Centro Servizi di Povo e il Polo Sociale Argentario-<br />
Povo-Villazzano, in collaborazione con i Circoli Anziani<br />
della Collina di Trento e con il contributo della<br />
Famiglia Cooperativa di Povo, hanno organizzato<br />
per il 2 aprile u.s.la quarta edizione del “Torneo di Briscola”<br />
rivolta a tutti i soci dei circoli anziani di Cognola, Martignano,<br />
Villamontagna, San Donà, Povo e Villazzano.<br />
Il torneo vuole essere un’occasione d’incontro per trascorrere<br />
un pomeriggio in compagnia ed allegria al fine di favorire<br />
il nascere di nuove relazioni e il confronto, la collaborazione<br />
tra realtà diverse che operano con e per gli anziani.<br />
La gara si è svolta presso il Centro Polifunzionale ed ha visto<br />
la partecipazione di 64 persone e 7 volontari impegnati nella<br />
gestione della manifestazione e nell’allestimento del rinfresco.<br />
Alla premiazione, realizzata grazie al contributo del-<br />
Camere “ESTER”<br />
Via Salè 10 - 38050 Povo (TN)<br />
Tel. e Fax 0461 810380<br />
e-mail camereester@hotmail.com<br />
la Famiglia Cooperativa di Povo, ha presenziato l’Assessore<br />
alle Politiche Sociali del Comune di Trento, dott.ssa Violetta<br />
Plotegher.<br />
questa la classifica:<br />
I coppia: Broll Floriano - Broll Marco (Villazzano;<br />
II coppia: Gadotti Marcello - Morelli Giovanna<br />
(Villamontagna);<br />
III coppia: Agostini Pio - Guadagnini Giuseppe (Martignano);<br />
IV coppia: Pegoretti Sergio - Predelli Aldo (Villazzano)<br />
Torneo di consolazione<br />
I coppia: Ciurletti Flavia - Saltori Evelina;<br />
II coppia: Grisenti Pierina - Pedrotti Carmela (Cognola)<br />
È seguita la distribuzione di un simpatico e gustoso premio<br />
di partecipazione. Durante tutto il pomeriggio è stato offerto<br />
un ricco buffet.<br />
Camere con bagno<br />
singole - doppie - triple<br />
Aperto tutto l’anno<br />
<strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong> - p. 43
apsp margherita grazioli<br />
Con l’aiuto della Cassa rurale di Trento è stato possibilie acquistare il nuovo mezzo<br />
un doblò attrezzato per trasporto disabili<br />
di Renzo Dori<br />
Da tempo chi utilizzava alcuni<br />
mezzi aziendali rilevava<br />
che “saria forse el caso<br />
de rotamarli e comprarne<br />
uno nof” e così dopo un rapido esame si<br />
decideva di sostituire la vecchia e onorata<br />
Fiat 124 familiare, il glorioso pulmino<br />
ormai adibito a trasporto merci ed<br />
il Kangù avuto anni fa in donazione da<br />
un familiare di un ospite, con un nuovo<br />
fiammante Doblò Fiat attrezzato per<br />
trasporto disabili.<br />
Fatta la scelta del nuovo tipo di macchina,<br />
più rispondente alle nostre esigenze,<br />
veniva avviata la pratica di richiesta<br />
di contributo alla Provincia la quale<br />
ci confermava la disponibilità a coprire<br />
il 70% del costo e non un euro in più.<br />
Le ormai croniche carenze di bilancio<br />
non consentivano una facile copertura<br />
di quel rimanente 30% e peraltro<br />
l’acquisto del mezzo era comunque<br />
irrinunciabile ed urgente. È<br />
così che con fiducia ci siamo rivolti<br />
alla Cassa Rurale di Trento chiedendo<br />
la copertura, attraverso un contributo<br />
straordinario, di quel 30% che tanto ci<br />
preoccupava.<br />
Fiducia ben riposta perché in breve<br />
tempo venivamo informati che la nostra<br />
richiesta era stata accolta. La gioia<br />
è stata tanta perché così potevamo acquistare<br />
l’automezzo che meglio poteva<br />
garantire confort e sicurezza ai nostri<br />
ospiti che devono essere accompagnati<br />
in ospedale per esami o controlli clini-<br />
p. 44 - <strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong><br />
ci, ma anche per qualche piccolo giro in<br />
città o dintorni.<br />
L’attenzione e la sensibilità dimostrata<br />
attraverso questa decisione conferma<br />
quanto questa Cassa Rurale sia<br />
fortemente ancorata al proprio territorio<br />
e quanto lo spirito cooperativistico<br />
basato su forti elementi di solidarietà<br />
segnino, marchino una sostanziale differenza<br />
con il mondo delle banche tradi-<br />
zionalmente inteso. Mantenere la barra<br />
verso la solidarietà sociale in un periodo<br />
come questo di difficoltà per tutti e<br />
di forti contraddizioni del mondo finanziario<br />
non è cosa di poco conto e va riconosciuto<br />
senza riserve che rappresenta<br />
un costante modo d’essere della Cassa<br />
Rurale di Trento.<br />
Solo queste stringate considerazioni<br />
per esprimere la nostra gratitudine.
sportivi<br />
Nicola Rossi a tu per tu con i suoi idoli<br />
una giornata<br />
indimenticabile<br />
Quel sabato 11 aprile Nicola Rossi - da sempre tifoso del Milan -<br />
era felice perché sapeva di andare a Verona per vedere la partita<br />
Chievo - Milan!<br />
Ma i suoi amici gli avevano preparato una sorpresa e di<br />
buon mattino lo hanno accompagnato in un albergo di Affi dove arrivavano<br />
i giocatori della sua squadra del cuore. La sorpresa è diventata strepitosa<br />
quando a Nicola è stata data la possibilità di intrattenersi per tutta la<br />
mattinata nella hall dell’albergo a scambiare qualche battuta, posare con i<br />
giocatori ed i tecnici del “suo” Milan. Alla fine ne è uscito con la maglia n.<br />
8 firmata da tutti i giocatori, maglia che mostra con orgoglio ai suoi amici<br />
più cari e che conserva gelosamente fra i suoi ricordi.<br />
In senso orario<br />
partendo dall’ato in<br />
basso: Ronaldinho,<br />
Kakà, Galliani,<br />
Pirlo, Beckham e la<br />
maglietta autografata.<br />
<strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong> - p. 45
spazio circoscrizione<br />
il nuovo consiglio<br />
L’esito delle votazioni per il rinnovo del Consiglio circoscrizionale di Povo del 3 maggio<br />
Dalle urne delle recenti elezioni circoscrizionali è<br />
emerso un verdetto chiaro ed inequivocabile che<br />
ha lasciato poco spazio alle interpretazioni (vedi<br />
tabella riassuntiva): le due formazioni maggiori<br />
della coalizione di centro-sinistra-autonomista, il Partito Democratico<br />
del Trentino e l’Unione per Trento, hanno ottenuto<br />
insieme 13 dei 15 seggi disponibili. L’alleanza che si è imposta<br />
a Trento eleggendo il Sindaco Alessandro Andreatta con<br />
più del 64% dei voti, sfiora a Povo l’80% dei consensi ed elegge<br />
tre Consiglieri comunali: Silvano Pedrini e Mariachiara Franzoia<br />
per il PD, Guido Destefano per l’UPT. Ma al di là dei numeri,<br />
che in democrazia sono comunque sostanza, emerge dal<br />
dato elettorale anche una forte domanda di rinnovamento che<br />
il neo eletto Consiglio circoscrizionale intende fare propria.<br />
La presenza di un folto gruppo di giovani e di Consiglieri<br />
alla loro prima esperienza, ma anche il “rientro” di vecchie<br />
conoscenze che si erano allontanate deluse dalla politica, fa<br />
sperare in una forte carica di entusiasmo e creatività (vedi tabella<br />
degli eletti). Tra i due partiti di maggioranza, superato<br />
il pur legittimo spirito competitivo della campagna eletto-<br />
Ufficio di presidenza: Inchiostri, Verdemati, Bombace e Moser<br />
Lista Seggi (%) Consiglieri eletti<br />
UPT 7 (46,67)<br />
Moser Paola (299), Maule Chiara (117), Bonvecchio<br />
Camillo (109), Bertotti Gabriele (101), Broll Nadia<br />
(73), Franceschini Camillo (72), Dalba Michele (69)<br />
Giacomoni Chiara (213), Bombace Stefano (83),<br />
P.D. 6 (40,00) Pedrini Martino (74), Pianesi Luca (49), Ricci<br />
Stefano (49), Vertemati Marisa (49)<br />
PDL 1 (6.67) Inchiostri Viviana (12)<br />
LEGA NORD TRENTINO 1 (6,67)<br />
Granello Dario (2) - In sostituzione della<br />
dimissionaria Roccabruna Valentina (4)<br />
p. 46 - <strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong><br />
Lista Voti %<br />
1 VERDI 95 3,70<br />
2 UDC 54 2,10<br />
3 DI PIETRO - IDV 53 2,06<br />
4 PENSIONATI 19 0,74<br />
5 LEALI 41 1,60<br />
6 PDL 241 9,38<br />
7 LISTA CIVICA MORANDINI 56 2,18<br />
8 PATT 107 4,16<br />
9 RIF./COMUNISTI ITAL. 60 2,33<br />
10 P.D. 743 28,91<br />
11 LEGA NORD TRENTINO 137 5,33<br />
12 SOCIALISTI DEMOC. 112 4,36<br />
13 UPT 852 33,15<br />
Totale voti validi 2570,00 100,00<br />
rale, si è immediatamente raggiunta l’intesa per permettere<br />
al Consiglio di essere operativo fin dalla prima seduta, convocata<br />
dal Sindaco il 26 maggio scorso. E’ stata sufficiente poco<br />
più di un’ora per adempiere agli obblighi burocratici ed eleggere<br />
le cariche previste dall’ordine del giorno. La prima assemblea,<br />
come da regolamento, è stata inizialmente presieduta dal<br />
Consigliere più anziano: la signora Inchiostri, eletta nella lista<br />
del PdL, che ha voluto rivolgere ai presenti un saluto non<br />
di circostanza, esprimendo la propria soddisfazione di poter<br />
essere utile alla comunità ed auspicando una fattiva collaborazione<br />
da parte di tutti i Consiglieri. Dopo la convalida degli<br />
eletti, si è proceduto all’elezione di Presidente, Vice-Presidente<br />
ed Ufficio di Presidenza. L’UPT, in quanto gruppo più consistente,<br />
per voce di Bertotti ha proposto Paola Moser alla carica<br />
di Presidente sulla base del consenso ricevuto e della continuità<br />
rispetto al lavoro svolto nella precedente consigliatura.<br />
Il capo-gruppo del PD, Pedrini,<br />
ha appoggiato la proposta<br />
richiamandosi all’intesa programmatica<br />
raggiunta dalle<br />
due delegazioni. Non essendoci<br />
altri pronunciamenti,<br />
la candidata ha preso la parola<br />
per presentare brevemente<br />
le linee programmatiche che,<br />
attraverso un ampio coinvolgimento<br />
ed una gestione unitaria<br />
del Consiglio, intende<br />
perseguire.<br />
TOTALE Seggi 15 CONTINUA A PAGINA 49
I membri del nuovo consiglio circoscrizionale di Povo<br />
saluto della presidente della circoscrizione paola moser<br />
Approfitto di questo spazio che mi viene offerto per portare<br />
il mio saluto a tutta la Comunità di Povo.<br />
Nei giorni scorsi, infatti, il consiglio circoscrizionale mi<br />
ha eletta Presidente. Ciò alla luce dei risultati elettorali delle<br />
ultime consultazioni di inizio maggio.<br />
Il mio primo grazie va proprio a tutti gli elettori che<br />
hanno premiato la coalizione del centro sinistra autonomista<br />
chiedendo ad Unione per il Trentino e a Pd (le forze della<br />
coalizione rappresentate in consiglio circoscrizionale) di<br />
proseguire l’impegno iniziato da parecchi anni qui a Povo e<br />
di farlo in stretta collaborazione con la nuova amministrazione<br />
comunale di Trento.<br />
Il secondo grazie lo voglio rivolgere a tutti i consiglieri<br />
circoscrizionali: a quelli del mio partito, l’Unione per il<br />
Trentino, e a quelli del Partito democratico. Li ringrazio<br />
della fiducia che mi hanno dimostrato. Ma voglio ringraziare<br />
pure i consiglieri di opposizione per le parole di stima<br />
che hanno avuto nei miei confronti. Sono certa che tutti -<br />
maggioranza ed opposizione - sapremo lavorare assieme e<br />
in maniera costruttiva per il bene di Povo.<br />
Da parte mia, dopo la prima esperienza come Presidente<br />
negli ultimi quattro anni, mi accingo a questo secondo<br />
mandato con un entusiasmo rinnovato e più maturo, consapevole<br />
che l’esperienza fatta mi aiuterà ad essere ancora<br />
più attenta ai bisogni dei cittadini; a sapermi sempre mettere<br />
in condizione di ascoltare tutti; di cercare di fare sintesi<br />
delle indicazioni e di decidere - assieme al consiglio circoscrizionale<br />
- non per l’interesse di una parte, ma per il bene<br />
della Comunità.<br />
La Circoscrizione deve continuare ad essere il luogo della<br />
partecipazione. Deve essere la “casa dei cittadini”, il livel-<br />
lo istituzionale più a contatto con ciascuno e dove ognuno<br />
possa trovare la possibilità di riconoscersi in termini di appartenenza:<br />
i “poeri” di antica data e quelli che a Povo abitano<br />
da tempi più recenti.<br />
Tutti assieme facciamo parte di una comunità che ha bisogni<br />
di attenzione, di cura e di disponibilità all’impegno ad<br />
ogni livello.<br />
Per questo il mio ultimo ringraziamento lo voglio rivolgere<br />
a tutti coloro che, a diverso titolo e con ruoli diversi,<br />
sono impegnati nella associazioni e nei gruppi di impegno.<br />
Sono loro le fondamenta della nostra Comunità. La Circoscrizione,<br />
lo voglio ribadire, sarà loro vicina, come sarà vicina<br />
alle famiglie e a tutti i cittadini.<br />
<strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong> - p. 47
“Fa più rumore un albero che cade, che un bosco che cresce...”<br />
Il 26 e 27 maggio si sono svolte le feste degli alberi<br />
della Circoscrizione di Povo.<br />
La splendida struttura del Moronar si è dimostrata<br />
come sempre il luogo adatto a queste attività<br />
e un grande grazie va agli Alpini di Povo che con generosità ci<br />
hanno concesso di utilizzare gli spazi.<br />
Il primo giorno, 270 bambini delle scuole elementari si<br />
sono ritrovati al Moronar accompagnati dalle rispettive maestre,<br />
e dopo una breve sosta per la merenda sono stati coinvolti<br />
nelle attività della giornata.<br />
I custodi forestali, con estrema dedizione si sono prodigati<br />
nello spiegare la flora del sottobosco e hanno accompagnato<br />
i bambini nella messa a dimora delle piante.<br />
Da anni ormai abbiamo la fortuna di essere accompagnati<br />
da bravissimi guardiacaccia nel bosco e lì, come per incanto<br />
prestando la massima attenzione, sono state trovate le tracce<br />
degli animali che vivono nella foresta, qualcuno ha avuto<br />
anche la fortuna di scovare nascosto sotto le foglie secche dei<br />
cornetti lasciati dai caprioli.<br />
Il bravissimo Mauro della forestale ha tagliato degli alberi<br />
presenti sul posto e i bambini hanno potuto vedere come sia<br />
p. 48 - <strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong><br />
festa degli alberi <strong>2009</strong><br />
impressionante il taglio di un albero, “Fa più rumore un albero<br />
che cade, che un bosco che cresce...”, e come la storia di un<br />
albero si legga dal suo tronco. Qualcuno ha disegnato sui dischi<br />
degli alberi già sul posto e qualcun altro se l’è portato a<br />
casa, portando via con se’ il profumo del bosco.<br />
Sicuramente entusiasmante è stato il ponte tibetano e la<br />
discesa con la carrucola messe in campo dall’ abilissima guida<br />
Groaz Cristoforo e dai suoi aiutanti. I bambini, uno ad uno,<br />
hanno potuto assaporare l’avventura di scivolare sulle corde<br />
sospese a mezz’aria e fare il tifo per gli amici più o meno<br />
coraggiosi.<br />
Il secondo giorno i bimbi dell’ultimo anno delle scuole materne<br />
Provinciale ed Equiparata, 57 in tutto, sono saliti a piedi<br />
di buon ora tra i sentieri che portano al Moronar e hanno anche<br />
loro partecipato alla festa degli alberi.<br />
Le attività erano uguali nella prima parte, si differenziavano<br />
nell’ultima, dove al posto del ponte tibetano e della carrucola,<br />
c’era un’unità cinofila del Soccorso Alpino Trentino con<br />
il suo cane da ricerca di superficie e valanga. Dopo aver spiegato<br />
il ruolo che i cinofili hanno negli interventi di soccorso, si è<br />
svolta una dimostrazione di come il bravissimo Timo, sa cerca-
e le persone.<br />
Un plauso alle insegnanti delle scuole materne che hanno<br />
coinvolto i bimbi in maniera tale che sono stati loro, a portare<br />
qualcosa di nuovo e gioioso nella festa degli alberi, con le loro<br />
bellissime canzoncine, vivendo la giornata come un dono prezioso<br />
del ricevere e del donare.<br />
Lo scopo della Circoscrizione nel sostenere “la festa degli<br />
alberi”, è quello di far conoscere la nostra montagna, saperla<br />
apprezzare e salvaguardare, iniziando con i più piccini che<br />
sono le generazioni future, e che possono contribuire a far si<br />
che questi valori vengano perseguiti nel tempo. Con questo<br />
spirito speriamo venga intesa la festa degli alberi perché ogni<br />
anno diventi più bella.<br />
Grazie a tutti i volontari che hanno lavorato per la riuscita<br />
delle due manifestazioni, a tutti quelli intervenuti a chi ha<br />
prestato la struttura, alle maestre ai genitori e soprattutto ai<br />
bambini che sono i veri protagonisti della giornata.<br />
SEGUE DA PAGINA 46<br />
I suoi riferimenti ad una azione attiva nei confronti della<br />
comunità, capace di valorizzare il grande capitale associativo<br />
presente sul territorio ed intesa ad integrare i nuovi cittadini<br />
e ricreare le condizioni per un vivere civile più consapevole<br />
ed aggregante; alcune sue precise indicazioni sulla riqualificazione<br />
degli spazi (a partire da Piazza Manci e dal Sagrato della<br />
Chiesa) che rendano il territorio più accogliente e vivibile; l’individuazione<br />
di alcune emergenze rappresentate dal problema<br />
della mobilità, della casa e del rapporto di collaborazione con<br />
l’Università; nonché la rivendicazione di maggiore autonomia<br />
nella gestione delle manutenzioni per rispondere più prontamente<br />
alle esigenze quotidiane, hanno concesso poco spazio<br />
alla ritualità che in certe occasioni sembra prendere il sopravvento<br />
ed hanno suscitato un sincero apprezzamento da parte<br />
di tutti i presenti. Tanto che la sua elezione ha raccolto più<br />
voti di quelli previsti: 14 ed una scheda bianca.<br />
Questo promettente quadro è stato confermato anche<br />
dall’elezione del Vice-Presidente. Per questa carica sono state<br />
presentate due candidature: Stefano Bombace da parte del<br />
PD e Viviana Inchiostri da parte del rappresentante della Lega<br />
Nord. La scontata nomina del rappresentante della maggioranza<br />
(12 voti, due bianche e una Inchiostri) ha permesso a Bombace<br />
di far proprie e completare le dichiarazioni di Paola Mo-<br />
Legna da ardere<br />
anno <strong>2009</strong><br />
In circoscrizione sono<br />
pervenute n. 187 richieste<br />
di assegnazione di legna da<br />
ardere per l’anno <strong>2009</strong>.<br />
L’elenco dei richiedenti è disponibile<br />
presso gli uffici della circoscrizione<br />
fino al 31 agosto <strong>2009</strong>.<br />
Chiunque fosse interessato può<br />
prenderne visione e segnalare,<br />
entro detto termine, eventuali<br />
mancanze ed errori.<br />
Oltre tale data non saranno più<br />
accolte correzioni, con l’eventuale<br />
esclusione dell’assegnazione per<br />
il corrente anno dei richiedenti<br />
non ricompresi nell’elenco.<br />
ser. Pur essendo un neofita intende affrontare questo compito<br />
con l’umiltà di chi vuole imparare, ma anche con la consapevolezza<br />
e la determinazione di chi intende rinnovare il modo<br />
di fare politica, partendo proprio dall’istituzione che più di<br />
ogni altra è vicina alle persone.<br />
Non svolgerà un ruolo formale e cercherà nei fatti di rendere<br />
concretamente praticabile lo spirito che anima tutto il<br />
suo gruppo di appartenenza e quel metodo di lavoro nuovo più<br />
volte richiamato, per cui la Circoscrizione diventi davvero sinonimo<br />
di confronto aperto, ascolto e partecipazione. Sempre<br />
alla luce del sole, perché ognuno possa sentirsi protagonista<br />
delle iniziative e dei progetti per un generale sviluppo sostenibile<br />
ed armonico della comunità. La seduta si è poi conclusa<br />
con l’elezione dell’Ufficio di Presidenza che affiancherà Presidente<br />
e Vice nella definizione degli ordini del giorno e nella<br />
formalizzazione degli atti. Come da regolamento sono stati<br />
eletti un Consigliere espressione della maggioranza, nella persona<br />
di Marisa Vertemati (PD), ed uno per la minoranza: Viviana<br />
Inchiostri (PdL).<br />
Il rappresentante della Lega Nord, Dario Granello, è infine<br />
intervenuto per affermare, pur provenendo dal Tesino e pur rivendicando<br />
con forza il ruolo dell’opposizione, la propria volontà<br />
di contribuire al buon lavoro del Consiglio nell’interesse<br />
comune.<br />
<strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong> - p. 49
povo<br />
La restauratrice Enrica Vinante ci spiega dettagliatamente i lavori effettuati<br />
restaurato il capitello di via marchesoni<br />
È<br />
stato restaurato grazie all’interessamento ed all’impegno<br />
finanziario del Comitato Chiesa di Oltrecastello<br />
lo storico capitello di via Marchesoni (la strada<br />
dietro al Doss S.Agata). Crediamo opportuno pubblicare<br />
su <strong>Tuttapovo</strong> una nota della restauratrice Enrica Vinante<br />
che spiega dettagliatamente i lavori anche perché è stata proprio<br />
la nostra rivista qualche anno fa a sollevare il problema<br />
ora brillantemente risolto.<br />
“Lungo via Marchesoni, strada interpoderale che da Povo<br />
conduce a Oltrecastello, è situato, nella proprietà della famiglia<br />
Fogarolli, un antico capitello riferibile alla seconda metà<br />
del XVIII secolo, chiamato “Capitel del Crocefiss grand”, inserito<br />
nei muri a secco che delimitano la strada ed il podere.<br />
Nel corso della primavera <strong>2009</strong> il manufatto è stato oggetto<br />
di un intervento di restauro conservativo promosso dal<br />
Comitato Chiesa di Oltrecastello ed eseguito dalla ditta di restauro<br />
Enrica Vinante di Trento. L’edicola si presentava con<br />
la nicchia chiusa da una grata metallica, che proteggeva un<br />
crocifisso sostitutivo di quello originale, attualmente esposto<br />
nella chiesa della frazione di Oltrecastello. All’interno, sulla<br />
volta, è raffigurato il Padreterno Accogliente e la colomba<br />
dello Spirito Santo. La cornice della nicchia è sottolineata<br />
da elementi lapidei in Rosso Trento e Giallo di Mori con arco<br />
a tutto sesto, capitelli e chiave di volta. La struttura dell’edicola<br />
è coperta con quattro grosse piastre di pietra rossa proveniente<br />
dalle cave locali. Le pareti laterali e quella di fondo<br />
risultavano coperte da coloriture varie e dalla distribuzione<br />
di malta fina e stuccature cementizie. L’esterno era originariamente<br />
decorato ad affresco sui lati con un motivo a<br />
finto marmo, e sul retro con una grande croce sullo sfondo<br />
di un cielo azzurro; dei primi elementi decorativi rimanevano<br />
purtroppo visibili solo pochi lacerti nella porzione superiore<br />
del muro, mentre la croce era parzialmente visibile in<br />
p. 50 - <strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong>
quanto coperta da scritte vandaliche e in parte dilavata.<br />
L’intervento ha avuto inizio con la liberazione<br />
del perimetro dai depositi di terreno ridossati, fonti<br />
di umidità e crescita di arbusti. Il controllo degli intonaci,<br />
sia interni che esterni, ha verificato la loro<br />
fatiscenza e la necessità di provvedere al completo<br />
rifacimento.<br />
Sono state pertanto rimosse le malte fino alla tessitura<br />
muraria e ripristinate impiegando materiali<br />
a base di calce naturale ed inerti selezionati, puliti<br />
e stuccati i marmi del portale e della mensa. È<br />
stato poi ideato un nuovo cancelletto, disegnando<br />
una struttura metallica dalla struttura leggera a<br />
due ante, realizzata dalla ditta Giovannini - Defant<br />
di Povo, che consente al viandante il godimento della<br />
decorazione interna. Tecnicamente la pulitura degli<br />
affreschi è stata condotta mediante un impacco<br />
di sali basici in soluzione acquosa, integrata con pulitura<br />
meccanica, massaggio e risciacquo con acqua demineralizzata,<br />
stuccatura delle lacune di piccola e media dimensione,<br />
ritocco pittorico puntuale delle mancanze e delle macchie<br />
di disturbo. A testimonianza, comunque, della devozione<br />
e della generosità popolare, sono rimaste alcune porzioni di<br />
quella che doveva essere una bella decorazione che adornava<br />
sia la nicchia che le pareti esterne.<br />
All’interno della nicchia oltre all’immagine del Padreterno,<br />
è venuta alla luce, al di sotto di una coloritura biancastra,<br />
la parte superiore della decorazione della parete di fondo, costituita<br />
da un drappo dai colori azzurro, rosso scuro e ocra in<br />
MANUTENZIONE VERDE - PULIZIE CIVILI E INDUSTRIALI<br />
GESTIONE RIFIUTI<br />
RECEPTION e FRONT-OFFICE<br />
continuità con la decorazione ad affresco della volta, con la<br />
parte superiore di una croce.<br />
Esternamente sono state restaurate le porzioni laterali<br />
di decorazione a finto marmo, e la più complessa parete del<br />
retro, concordando la reintegrazione con la direzione lavori<br />
della Soprintendenza seguita dal dott. Groff. In osservanza<br />
del protocollo del restauro conservativo non è stato ricostruito<br />
o ridisegnato nulla di non originale, limitandosi a risarcire<br />
le mancanze con intonaci in affinità cromatica e granulometrica,<br />
anche se nella parete del retro queste apparivano di dimensioni<br />
medie e grandi”.<br />
Società Cooperativa a Responsabilità Limitata<br />
Sede: 38100 POVO DI TRENTO - Via Sommarive 4<br />
Tel. 0461 810094 - Fax 0461 811652 - www.povocoop81.com<br />
<strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong> - p. 51
arci paho, circ. povo, tuttapovo<br />
Per integrare una dieta povera un tempo si raccoglievano erbe spontanee<br />
di tutte le erbe un piatto<br />
di Chiara Giacomoni<br />
Di tutte le erbe un piatto è<br />
un progetto che nasce dalla<br />
volontà di non perdere<br />
le conoscenze delle nostre<br />
mamme e nonne che, per integrare una<br />
dieta povera, raccoglievano erbe spontanee<br />
commestibili e con queste cucinavano<br />
minestre, risotti e frittate.<br />
Per mantenere questo patrimonio<br />
prezioso e arricchirlo con le conoscenze<br />
moderne e scientifiche, l’associazione<br />
Arci Paho in collaborazione con la commissione<br />
Cultura e Giovani della Circoscrizione<br />
di Povo e TuttaPovo ha organizzato<br />
due incontri per imparare a conoscere<br />
e utilizzare le erbe spontanee<br />
commestibili.<br />
Gli incontri sono stati tenuti da due<br />
signore volontarie Laura Giacomoni e<br />
Ines Giacomoni, custodi del sapere trasmesso<br />
oralmente dalle loro madri, e<br />
da Erica Bonvecchio laureata in Scienze<br />
Erboristiche che ha curato la parte<br />
scientifica del progetto, studiando le caratteristiche<br />
di ogni erba.<br />
La prima uscita si è svolta sabato 4<br />
aprile, una delle prime giornate di sole<br />
dopo le settimane di pioggia di marzo.<br />
Lungo il percorso studiato da Laura<br />
e Ines abbiamo trovato tutte le erbe<br />
che il gruppo organizzatore aveva indi-<br />
p. 52 - <strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong><br />
viduato: farinei, fioranzesi, sgriciole, ortighe,<br />
ecc...<br />
Il gruppo dei partecipanti era molto<br />
interessato e, tra un’erba e l’altra, c’è<br />
stata l’occasione per fare domande e soddisfare<br />
le numerose curiosità.<br />
Il secondo incontro è stato dedicato<br />
alla preparazione delle erbe raccolte,<br />
Laura e Ines, con l’aiuto delle partecipanti,<br />
hanno preparato ottimi piatti<br />
spiegando come le utilizzano in cucina.<br />
Il corso ha avuto un ottimo successo<br />
e gli organizzatori hanno ricevuto numerose<br />
telefonate di persone interessate<br />
al progetto da tutto il Trentino, dimostrazione<br />
che la curiosità e la voglia di<br />
non perdere una parte della nostra storia<br />
e il contatto con la natura sono forti<br />
e diffusi.<br />
Dimostrazione dell’importanza e del<br />
valore del progetto è stata anche l’attenzione<br />
che i media gli hanno dedicato. La<br />
trasmissione di Rttr A come Agricoltura<br />
ideata e condotta da Walter Nicoletti ha
dedicato un bel servizio a questa idea intervistando<br />
Erica e descrivendo le erbe<br />
raccolte. In questo numero potete trovare<br />
le schede delle erbe che abbiamo descritto<br />
durante le uscite curate da Erica<br />
Bonvecchio.<br />
Le premesse per continuare e sviluppare<br />
quest’idea sono molto buone e l’interesse<br />
è vivo. In attesa della prossima<br />
primavera, buon raccolto!<br />
Ai tempi, non poi così lontani in fondo,<br />
in cui la natura sostituiva il supermercato<br />
(e qualche volta la farmacia) le<br />
nostre nonne sapevano riconoscere con<br />
sicurezza una buona quantità di piante e<br />
ne conoscevano gli impieghi, alimentari<br />
e terapeutici.<br />
Imparavano queste nozioni fin da<br />
bambine dalle loro madri, che l’avevano<br />
apprese a loro volta dalle nonne, in<br />
una catena di saggezza popolare trasmessa<br />
oralmente di generazione in<br />
generazione.<br />
Al giorno d’oggi la tradizione si è interrotta,<br />
perché noi, anche in pieno inverno,<br />
possiamo andare in negozio e acquistare<br />
frutta e verdura (per quanto<br />
magari insipida e povera di nutrienti);<br />
non abbiamo più bisogno di ingegnarci<br />
per integrare la nostra dieta e abbiamo<br />
perso il legame con la terra; così il bagaglio<br />
di conoscenze empiriche delle nostre<br />
ave sta andando a perdersi.<br />
È un peccato non conservare queste<br />
antiche tradizioni, usi e costumi che<br />
sono intelligenti oltre che interessanti;<br />
vanno però a volte riletti ed adattati<br />
in chiave moderna perché l’ambiente in<br />
cui viviamo non è più quello di qualche<br />
decennio fa. Chi si accosta al recupero<br />
delle buone abitudini di un tempo deve<br />
quindi ricordare che:<br />
• Non è mai saggio raccogliere alcunché<br />
(erbe, fiori, frutti, funghi, radici)<br />
senza avere la certezza di saper identificare<br />
correttamente la specie! Le<br />
prime volte, è meglio farsi accompagnare<br />
da qualcuno di esperto.<br />
• La salvaguardia della “biodiversità<br />
culturale” non deve andare a discapito<br />
di quella della biodiversità naturale:<br />
anche nei casi in cui una specie<br />
sia diffusa e ubiquitaria, è sempre<br />
doveroso trattare l’ambiente con rispetto,<br />
raccogliendo con moderazione<br />
e danneggiando il meno possibile.<br />
• I luoghi in cui si raccoglie devono essere<br />
naturalmente il più possibile salubri:<br />
vanno evitati quindi, ad esempio,<br />
i bordi delle strade trafficate o i<br />
frutteti (anche al di fuori del periodo<br />
delle somministrazioni di antiparassitari,<br />
perchè alcuni veleni si accumulano<br />
nel terreno).<br />
• Una volta raccolti, utilizzare i prodotti<br />
naturali in modo da conservarne<br />
al meglio le buone proprietà: ad<br />
esempio, quando possibile, preferire<br />
il consumo crudo delle erbe, o scegliere<br />
modalità di cottura meno impattanti<br />
(ad es. la cottura al vapore è<br />
meglio della bollitura).<br />
Le piante che in passato venivano<br />
raccolte ed utilizzate dalle famiglie contadine<br />
sono molte e spesso le tradizioni<br />
variano da località a località, addirittura<br />
da famiglia a famiglia.<br />
Di seguito presentiamo una selezione<br />
di piante selvatiche primaverili di utilizzo<br />
alimentare che ci sembra rappresentativa<br />
delle abitudini della comunità<br />
poèra di qualche decennio fa (ognuna<br />
indicata con il nome dialettale locale).<br />
aquazi<br />
Nome comune italiano: ACACIA,<br />
ROBINIA<br />
Nome scientifico: Robinia pseudoacacia<br />
L.<br />
Aquazi<br />
Famiglia: Fabaceae<br />
Descrizione: arbusto-albero alto dai<br />
6 ai 15 m o più, con chioma irregolare e<br />
aperta, tronco nodoso dalla corteccia di<br />
colore bruno-grigio, rami giovani aculeati;<br />
foglie composte di 3-7 paia di foglioline<br />
ovali più una terminale, dal margine<br />
liscio; infiorescenze a grappolo pendulo,<br />
composte di fiori bianchi dalla corolla<br />
papilionata, molto profumati; i<br />
frutti sono legumi scuri e coriacei, lunghi<br />
5-10 cm.<br />
Dove si trova: è una specie comunissima,<br />
non ha esigenze particolari, invade<br />
rapidamente qualsiasi incolto e scarpata<br />
(è uno degli arbusti pionieri per eccellenza)<br />
tanto da poter essere considerata<br />
infestante.<br />
Parte utilizzata: i fiori, meglio<br />
se raccolti prima che si schiudano<br />
completamente.<br />
Quando si raccoglie: inizia a fiorire a<br />
tarda primavera, in relazione all’altitudine<br />
a maggio-<strong>giugno</strong>.<br />
Come si consuma: è tradizione includere<br />
i fiori di acacia in gustose frittelle,<br />
privandoli dei gambi.<br />
<strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong> - p. 53
Proprietà: è importante ricordare che foglie, corteccia e radici<br />
dell’acacia contengono alcaloidi tossici. I fiori invece possono<br />
essere consumati tranquillamente e non hanno evidenti<br />
e riconosciute proprietà, anche se talvolta vengono inclusi in<br />
miscele per tisane antispasmodiche.<br />
Curiosità: è famoso il miele di acacia, che essendo uno dei<br />
più delicati e inoltre molto fluido è ottimo da usare per dolcificare<br />
gli infusi. L’essenza di fiori d’acacia è utilizzata in cosmesi<br />
e profumeria. L’albero è utile per consolidare terreni franosi.<br />
denti de cagn<br />
Nome comune italiano: DENTE DI LEONE, SOFFIONE<br />
Nome scientifico: Taraxacum officinale Web.<br />
Famiglia: Asteraceae<br />
Descrizione: foglie allungate, profondamente divise in lobi<br />
triangolari irregolari (che ricordano dei denti, da cui i nomi<br />
comuni) organizzate in una rosetta basale da cui si alzano fusti<br />
cavi, di colore verde o rossiccio, alti fino a 30-40 cm, privi di<br />
foglie, ognuno portante un solo capolino fiorale giallo brillante,<br />
che si trasforma nel “soffione” alla maturazione dei semi.<br />
Dove si trova: è una pianta diffusissima e molto adattabile;<br />
a primavera i prati, gli incolti, i bordi delle strade, i campi, i<br />
giardini si riempiono dei suoi fiori gialli.<br />
Parte utilizzata: la rosetta di foglie, quando è appena spuntata<br />
e quindi tenera.<br />
Quando si raccoglie: a inizio primavera (marzo-aprile), prima<br />
che dalla rosetta si alzino gli steli fioriferi.<br />
Come si consuma: consumandolo crudo (in insalate miste<br />
o da solo con le uova sode) si evita di perdere quella parte<br />
di principi nutritivi benefici che si denatura in cottura. Si può<br />
tuttavia mangiare anche cotto (consigliabile nel caso in cui le<br />
l agente di<br />
UGO LUCIN ASSICURAZIONE<br />
p. 54 - <strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong><br />
Denti de cagn<br />
Farinei<br />
foglie siano state raccolte un po’ tardivamente) come contorno,<br />
anche in abbinamento ad altre erbe.<br />
Proprietà: in erboristeria si utilizza la radice come rimedio<br />
diuretico-depurativo; l’impiego commestibile delle foglie,<br />
specie se crude, comporta gli stessi benefici: esse hanno infatti<br />
un elevato contenuto in sali minerali, in vitamina A e C e in<br />
flavonoidi, e coadiuvano quindi le funzioni renali, epatiche e<br />
intestinali.<br />
Curiosità: le radici, seccate e macinate, sono state un succedaneo<br />
del caffè. I boccioli chiusi, in alcune regioni, vengono<br />
messi sott’aceto. Tipica delle regioni del nord è la “mielata”: i<br />
fiori aperti posti nel miele per ottenere una sorta di confettura<br />
dalle proprietà che si consideravano molto medicinali.<br />
farinei<br />
Nome comune italiano: FARINELLO, FARINACCIO<br />
Nome scientifico: Chenopodium album L.<br />
Famiglia: Chenopodiaceae<br />
Descrizione: pianta di 20-120 cm; fusti grigio-verdi talvolta<br />
striati di rosso, foglie grigio-verdi variabili nella forma (da<br />
ovali-romboidi nella parte bassa della pianta, a lanceolate nella<br />
parte alta) e spesso coperte su entrambe le pagine da una patina<br />
biancastra farinosa-granulosa (da cui i nomi comuni), infiorescenze<br />
a spighetta verdi-biancastre, localizzate nella parte<br />
apicale dei fusti.<br />
Dove si trova: è una specie comune; cresce nei campi prearatura<br />
e in qualsiasi incolto infestato dalle malerbe, nei terreni<br />
ricchi di azoto.<br />
Parte utilizzata: i getti giovani, appena spuntati.<br />
Quando si raccoglie: a inizio primavera, aprile.<br />
Come si consuma: assomigliando un po’ agli spinaci (che<br />
infatti sono della stessa famiglia botanica) possono sostituirli<br />
in preparazioni come gnocchi e sformati, previa bollitura, oppure<br />
essere un contorno di verdura cotta, in abbinamento con<br />
altre specie.<br />
Il nostro obiettivo?<br />
La Vostra tranquillità<br />
38100 Trento<br />
via Piave 22<br />
Tel. 0461 392397<br />
Fax 0461 392545<br />
ag1880@axa-agenzie.it
Fioranzesi<br />
Proprietà: contiene ferro, caroteni, vitamina B e C.<br />
Curiosità: molti ritrovamenti archeologici testimoniano un<br />
diffuso uso antico di questa specie, sia dei suoi semi per ottenerne<br />
una sorta di farina, sia delle foglie. Più famoso del farinello<br />
è il suo “fratello maggiore”, il Chenopodium bonus-henricus<br />
detto spinacio di monte, che cresce più in quota, in prati<br />
incolti azotati, spesso nei pressi delle malghe e ha gli stessi<br />
utilizzi di C. album.<br />
fioranzesi<br />
Nome comune italiano: LUPPOLO<br />
Nome scientifico: Humulus lupulus L.<br />
Famiglia: Cannabaceae<br />
Descrizione: è una pianta rampicante, coperta di peli uncinati,<br />
dioica (cioè esiste l’individuo maschio e quello femmina);<br />
le foglie sono spesso divise in tre lobi e hanno il margine dentato,<br />
facilmente riconoscibili sono le infiorescenze femminili<br />
che assomigliano a piccole pigne composte di brattee membranose<br />
verde chiaro.<br />
Dove si trova: è una specie abbastanza comune, si trova ai<br />
margini dei boschi e nelle siepi.<br />
Parte utilizzata: le cime dei nuovi getti, con le foglie ancora<br />
chiuse.<br />
Quando si raccoglie: a inizio primavera (marzo-aprile), prima<br />
che anche le parti apicali dei fusti inizino a diventare più<br />
rigide e quindi le cime risultino troppo fibrose.<br />
Come si consuma: previa cottura; come contorno di verdura<br />
cotta, spesso cosparso di uovo sodo sbriciolato; come ingrediente<br />
per preparazioni quali risotti, zuppe, frittate.<br />
Proprietà: le note proprietà sedative, antibatteriche ed<br />
estrogeniche del luppolo sono ascrivibili alle infiorescenze<br />
femminili, che costituiscono la droga erboristica. I germogli<br />
non contengono gli stessi principi attivi, quindi non producono<br />
i medesimi benefici. Integrano però vitamine, sali minerali<br />
e fibre come tutte le verdure.<br />
OLTRE BAR<br />
di Ciola Luca e C.<br />
Piazza Oltrecastello 2, 38050 Povo TN<br />
Curiosità: il luppolo è in uso fin dal medioevo per conservare<br />
e insaporire la birra: questo in virtù delle proprietà antibatteriche<br />
e amaricanti delle infiorescenze femminili. I fusti<br />
del luppolo si avvolgono lungo il supporto prescelto sempre e<br />
solo in senso orario.<br />
lengue de vaca<br />
Nome comune italiano: ROMICE, LAPAZIO<br />
Nome scientifico: Rumex crispus L. (o Rumex obtusifolius<br />
L.)<br />
Famiglia: Polygonaceae<br />
Descrizione: fusti rossastri alti da 30 a 100 cm; foglie basali<br />
grandi, lanceolate (più o meno allargate in base alla specie),<br />
a margine ondulato (se si tratta di R. crispus); foglie superiori<br />
di dimensioni minori; fiori verdastri riuniti in infiorescenze;<br />
infruttescenze vistose, somiglianti a spighe di semini cuoriformi<br />
inizialmente verdi poi rossastri (ciascuno è in realtà un<br />
piccolo frutto costituito di valve membranose e di un achenio<br />
centrale).<br />
Dove si trova: è una specie abbastanza diffusa; si trova nei<br />
prati, negli incolti, spesso in luoghi umidi, come fossi e argini.<br />
Parte utilizzata: le foglie giovani.<br />
Quando si raccoglie: a inizio primavera.<br />
Come si consuma: previa cottura; come ingrediente per<br />
zuppe o contorno di verdura cotta, meglio se abbinato ad altre<br />
specie per il suo sapore lievemente amaro.<br />
Proprietà: il sapore amarognolo gli conferisce proprietà digestive,<br />
il contenuto in tannini un potere astringente; è inoltre<br />
leggermente lassativo e contiene una discreta quantità di ferro<br />
che lo rende un alimento utile per le persone deboli, anemiche,<br />
convalescenti. Ha un buon contenuto in vitamina C.<br />
Curiosità: anche le radici sono commestibili, quando ancora<br />
giovani e tenere; sarebbero molto più ricche di ferro delle<br />
foglie ma hanno un sapore piuttosto amaro. La presenza, so-<br />
Lengue de vaca<br />
<strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong> - p. 55
prattutto nelle foglie più adulte, di cristalli di ossalati lo rende<br />
sconsigliabile a chi soffre di disturbi renali.<br />
nosioi<br />
Nome comune italiano: SONGINO, GALLINELLA<br />
Nome scientifico: Valerianella locusta (L.) Laterr.<br />
Famiglia: Valerianaceae<br />
Descrizione: foglie basali organizzate in rosetta, di forma<br />
spatolata, glabre; dalla rosetta si alzano in breve tempo i fusti,<br />
angolosi, ramificati, leggermente pelosi e portanti foglie<br />
più piccole delle basali e di forma lanceolata; fiori molto piccoli<br />
bianco-azzurro riuniti in alto in corimbi fogliosi.<br />
Dove si trova: è frequente su terreni abbastanza asciutti,<br />
nei campi ma anche nei prati aridi, spesso lungo muri e siepi.<br />
Parte utilizzata: le piantine appena spuntate, prima che gli<br />
steli fioriferi si alzino troppo.<br />
Quando si raccoglie: a inizio primavera, aprile.<br />
Come si consuma: cruda, come un’insalata, da sola o abbinata<br />
ad altre verdure ed erbe.<br />
Proprietà: contiene una buona quantità di sali minerali, caroteni,<br />
vitamine B e C ed inulina, una sostanza benefica per<br />
la flora intestinale. Come molte altre erbe e verdure ha proprietà<br />
di diuretico, depurante e antiossidante. Non si ritiene<br />
che abbia le note proprietà sedative della valeriana (Valeriana<br />
officinalis).<br />
Curiosità: viene anche coltivata e a primavera la si trova<br />
spesso in commercio, con nomi che variano da quelli già indicati<br />
nel titolo a dolcetta, lattughino o insalata d’inverno. Se ne<br />
sono ottenute infatti diverse varietà colturali che, rispetto alla<br />
pianta selvatica, presentano foglie più grandi e arrotondate.<br />
ortighe<br />
Nome comune italiano: ORTICA<br />
Nome scientifico: Urtica dioica L.<br />
Famiglia: Urticaceae<br />
Descrizione: alta fino a 150 cm; ha fusti eretti quadrangolari,<br />
foglie ovali-oblunghe più o meno cuoriformi e a margine<br />
dentato, i fiori si riuniscono in spighette verdi localizzate nella<br />
parte alta dei fusti; tutta la pianta è coperta di peli silicei che al<br />
contatto si spezzano rilasciando la sostanza urticante.<br />
Dove si trova: è una pianta molto diffusa; si trova ai margini<br />
dei boschi, lungo le siepi e le strade di campagna, cresce<br />
bene su suoli concimati, ricchi di sostanze azotate.<br />
Parte utilizzata: si raccolgono le foglie giovani, quindi i<br />
germogli appena spuntati oppure la parte apicale della pianta,<br />
quando essa non è ancora fiorita.<br />
p. 56 - <strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong><br />
Nosioi Ortighe<br />
Quando si raccoglie: a inizio primavera si trovano i germogli;<br />
da primavera inoltrata a inizio estate la pianta è adulta ma<br />
non ancora fiorita ed è possibile perciò asportare le cime dei<br />
fusti, dove le foglie saranno più giovani e tenere.<br />
Come si consuma: previa cottura, in modo da neutralizzare<br />
l’effetto urticante. Mescolata con altre specie, come contorno<br />
di verdura cotta; come ingrediente per preparazioni quali<br />
risotti, gnocchi, zuppe, frittate.<br />
Proprietà: contiene un po’ tutti i sali minerali, vitamine (in<br />
particolare la K e la A che è antiossidante e benefica per la pelle<br />
e la vista) e principi azotati che le conferiscono proprietà<br />
diuretiche, depurative e di antinfiammatorio intestinale.<br />
Curiosità: il decotto è benefico per il cuoio capelluto grasso<br />
e con forfora; macerandola in acqua fredda si ottiene un antiparassitario<br />
naturale per le piante; nel Medioevo si fabbricava<br />
un tessuto con le lunghe fibre dei fusti di ortica.<br />
paparoti<br />
Nome comune italiano: PAPAVERO, ROSOLACCIO<br />
Nome scientifico: Papaver rhoeas L.<br />
Famiglia: Papaveraceae<br />
Descrizione: pianta alta 20-80 cm; foglie pelose, profondamente<br />
incise in segmenti dentellati; ogni fusto, coperto di peli,<br />
porta in cima un solo fiore grande, dai petali rossi, sovrapposti<br />
e delicatissimi, talvolta macchiati di nero verso il centro; il<br />
frutto è una capsula ovoidale, in cui a maturazione si apre un<br />
anello di fori per far fuoriuscire i piccolissimi semi neri.<br />
Dove si trova: è la tipica pianta infestante dei campi di cereali,<br />
purtroppo meno diffusa di un tempo, proprio a causa dei<br />
diserbanti agricoli. Tuttavia per ora è ancora facile trovarla, ai<br />
margini delle strade e lungo i bordi delle campagne.<br />
Parte utilizzata: le rosette di foglie appena spuntate.<br />
Quando si raccoglie: a inizio primavera.<br />
Come si consuma: Previa bollitura, come contorno di verdura<br />
cotta, da solo o mescolato ad altre erbe; in preparazioni<br />
come zuppe e minestre di ortaggi.<br />
Proprietà: le proprietà ipnotiche e fortemente sedative del<br />
papavero da oppio (Papaver somniferum) si ritrovano in maniera<br />
davvero minima nel papavero comune, tanto meno nelle<br />
foglie giovani. Anche il consumo tradizionale alto-atesino dei<br />
semi, nel pane e in dolci, è del tutto innocuo da questo punto<br />
di vista.<br />
Curiosità: in passato dai petali di papavero si ottenevano<br />
cosmetici per truccare la bocca e le guance. L’estrema delicatezza<br />
del fiore di papavero che ha vita di un solo giorno, viene<br />
compensata dalla straordinaria produttività della pianta (anche
Paparoti<br />
più di 300 fiori per pianta in una stagione).<br />
sambuc<br />
Nome comune italiano: SAMBUCO<br />
Nome scientifico: Sambucus nigra L.<br />
Famiglia: Caprifoliaceae<br />
Descrizione: arbusto di 3-7 m con chioma espansa e tronco<br />
sinuoso; foglie composte generalmente di 5 foglioline ovali, finemente<br />
seghettate con l’apice appuntito; grandi infiorescenze<br />
ombrelliformi composte di piccoli fiori a 5 petali di colore<br />
biancastro, con un forte profumo particolare; infruttescenze<br />
costituite da grappoli di bacche nere e lucide dal peduncolo<br />
rosso.<br />
Dove si trova: si trova comunemente al margine del bosco,<br />
nelle siepi, ai bordi dei prati, delle radure e dei fossi.<br />
Parte utilizzata: le infiorescenze, con i fiori ben sbocciati<br />
ma non sulla via dello sfiorimento.<br />
Quando si raccoglie: la pianta fiorisce a fine primavera-inizio<br />
estate, maggio-<strong>giugno</strong>.<br />
Come si consuma: dai fiori di sambuco si ottiene uno sciroppo,<br />
da allungare con l’acqua per avere una bevanda dissetante,<br />
dal sapore caratteristico (proporzioni per la preparazione<br />
22 fiori: 2 l acqua: 8 limoni: 2 kg zucchero).<br />
Proprietà: le infiorescenze contengono sostanze che le rendono,<br />
in infuso, un rimedio che coadiuva nei casi di influenza<br />
con febbre, avendo proprietà diuretiche e diaforetiche (ovvero<br />
stimolanti della sudorazione).<br />
Curiosità: Le bacche sono commestibili e si può ottenerne<br />
una marmellata; si raccolgono in agosto-settembre e hanno<br />
proprietà leggermente lassative, contengono inoltre buone<br />
quantità di vitamine C e B se si consumano fresche.<br />
sgrizole<br />
Nome comune italiano: STRIGOLI, BUBBOLINA<br />
Nome scientifico: Silene vulgaris (Moench) Garcke<br />
Famiglia: Caryophyllaceae<br />
Descrizione: fusti eretti, glabri, alti 10-50 cm; i fiori, penduli,<br />
hanno petali di colore bianco e un caratteristico calice<br />
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globoso e rigonfio, striato di scuro; le foglie sono verdi-bluastre,<br />
lucide e di forma abbastanza variabile, da lanceolate ad<br />
ovali.<br />
Dove si trova: è una specie molto diffusa, cresce nei prati,<br />
negli incolti, nei campi, ai margini delle strade di campagna.<br />
Parte utilizzata: le piantine appena spuntate, prima che<br />
producano gli steli fioriferi.<br />
Quando si raccoglie: a inizio primavera.<br />
Come si consuma: sia cruda nelle insalate primaverili, che<br />
cotta insieme ad altre erbe. Ha un sapore piacevole e delicato<br />
che può mitigare quello di altre specie più amare (le giovani<br />
foglie ricordano nel gusto i piselli freschi).<br />
Proprietà: come tutte le altre erbe integra vitamine, sali<br />
minerali e fibre e contiene polisaccaridi pectinici che sembrano<br />
stimolare la flora intestinale e quindi il sistema<br />
immunitario.<br />
Curiosità: nel Lazio viene chiamata popolarmente “ammazzamogli”:<br />
in cottura si riduce talmente tanto di volume da far<br />
nascere sospetti in mariti gelosi su presunti ospiti segreti delle<br />
loro mogli. Il nome dialettale trentino allude invece al suono<br />
scricchiolante che fanno le foglie se vengono stropicciate.<br />
sparzi da bosc<br />
Nome comune italiano: ASPARAGO DI MONTE, BARBA DI<br />
CAPRA<br />
Nome scientifico: Aruncus dioicus (Walter) Fern.<br />
Famiglia: Rosaceae<br />
Descrizione: pianta di 80-150 cm, dioica; foglie composte<br />
di foglioline ovali dal margine molto seghettato; infiorescenze<br />
a pannocchia lunghe anche più di 50 cm, composte di piccoli<br />
fiori biancastri.<br />
Dove si trova: è una specie abbastanza rara; vegeta in luoghi<br />
a mezz’ombra, si trova nei boschi umidi di latifoglie e ad<br />
argine di corsi d’acqua montani.<br />
Parte utilizzata: i germogli appena spuntati, che si presentano<br />
con i fusti rossastri e le foglioline ancora ripiegate,<br />
verdi-rossicce.<br />
Quando si raccoglie: a primavera, ma non troppo anticipata<br />
(aprile inoltrato).<br />
Come si consuma: previa cottura; come contorno di verdura<br />
cotta, ottimi se conditi con un intingolo di aceto, olio, sale,<br />
pepe e uovo sodo sbriciolato; come ingrediente per risotti, frittate;<br />
si possono anche conservare sott’olio.<br />
Proprietà: le foglie contengono piccole quantità di acido<br />
cianidrico (molecola che libera cianuro), come molte altre Rosaceae:<br />
questo non ne rende tuttavia pericoloso un utilizzo<br />
moderato. Integrano poi fibre, sali minerali e vitamine come<br />
tutte le verdure.<br />
Curiosità: botanicamente non ha parentela con l’asparago<br />
vero e proprio. Essendo la specie poco presente non va raccolta<br />
in maniera sconsiderata per salvaguardarne la diffusione.<br />
Porte, finestre e persiane<br />
agente di zona Valcanover Renato<br />
<strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong> - p. 57
le ricette di matilde<br />
Fai il pieno di vitamine e sali minerali per affrontare al meglio il caldo dell’estate<br />
verdure per tutti i gusti<br />
a cura di Matilde Padroni<br />
In questo numero estivo, l’assoluta protagonista è la<br />
verdura che troviamo abbondante nei nostri orti oppure<br />
in negozio a prezzi abbastanza ragionevoli. Un<br />
abbondante “pranzo completo” di facile preparazione<br />
e di sicuro successo.<br />
tortino ortolano<br />
Scottate per circa 3-5 minuti, in abbondante acqua salata,<br />
le seguenti verdure, che terrete poi da parte: 1 peperone rosso<br />
tagliato a cubetti, 300 gr di carote pure a cubetti, 300 gr di<br />
fagiolini a tocchetti, 300 gr di piselli. In una terrina sbattete 5<br />
uova con una manciata di basilico tritato, 6 cucchiai di parmigiano<br />
grattugiato, 4 cucchiai di pangrattato, 1 cucchiaio di latte,<br />
sale e pepe ed unite quindi alle verdure scottate e scolate<br />
bene. Ungete una tortiera di circa 24 cm di diametro, versate il<br />
composto e cuocete in forno a temperatura medio/alta per circa<br />
mezz’ora. Ottimo come antipasto o piatto serale servito con<br />
misticanza e rapanelli rossi in insalata.<br />
p. 58 - <strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong><br />
tagliatelle “estive”<br />
Ingredienti per 4 persone: 500 gr di tagliatelle all’uovo fresche,<br />
200 gr di zucchine piccole tagliate a fettine, 8 fiori di<br />
zucca tagliati a fette, 10 pomodorini “ciliegino” tagliati a metà.<br />
In una padella larga e bassa fate soffriggere, in olio extravergine<br />
di oliva, 1 spicchio d’aglio tagliato a metà che poi leverete.<br />
Fate quindi saltare in padella le zucchine per circa 10 minuti,<br />
aggiungete i pomodorini ed i fiori di zucca e fate insaporire<br />
bene il tutto con un pizzico di basilico tritato, sale e pepe.<br />
Versate quindi in padella le tagliatelle cotte a parte, mescolate<br />
bene e servite con parmigiano grattugiato ed un filo di olio extravergine<br />
“a crudo”.<br />
riso al radicchio<br />
Ingredienti per 4 persone: 500 gr di riso carnaroli (personalmente<br />
per questa ricetta uso il riso rosso della Thailandia,<br />
ma non sempre si trova in commercio!), 200 gr di pancetta affumicata<br />
a cubetti, 2 piccoli cespi di radicchio trevisano (quello<br />
lungo con la parte bianca affusolata). In una padella conca-<br />
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va fate rosolare in burro spumeggiante 1 piccolo cipollotto, aggiungete<br />
la pancetta ed il radicchio tagliato a fettine e fate insaporire<br />
il tutto per bene. Aggiungete quindi il riso che avrete<br />
cotto a parte in acqua salata (scolato bene), pepe bianco macinato,<br />
parmigiano grattugiato ed un filo di olio extravergine di<br />
oliva a crudo. Mescolate bene prima di servire.<br />
pomodori verdi fritti<br />
Tagliate i pomodori verdi a fettina (dopo averli lavati ben<br />
bene), e lasciateli asciugare su un foglio di carta assorbente.<br />
Passateli quindi nella farina e friggeteli in abbondante olio di<br />
oliva (ideale sarebbe usare la vecchia padella di ferro), finchè<br />
sono ben dorati. Possono essere serviti come antipasto o come<br />
contorno di grigliate miste.<br />
fiori di zucca fritti<br />
Sempre da utilizzare come antopasto o come contorno di<br />
grigliate sono i fiori di zucca fritti. Preparate una pastella con<br />
2 uova intere, mezzo litro di latte, un pizzico di sale e farina<br />
quanto basta per averla semi densa. Passate nella pastella circa<br />
500 gr di fiori di zucca ben lavati e fatti asciugare bene su<br />
fogli di carta assorbente e friggeteli in abbondante olio di oliva<br />
(ricordate che i fritti risultano più buoni cotti nell’olio di oliva<br />
anziché in quello di semi).<br />
insalata di pollo e verdure<br />
Lessate un petto di pollo con carota, cipolla, sedano e naturalmente<br />
sale. Scolatelo e tagliatelo a fettine. In un piatto largo<br />
da portata disponete delle foglie di lattuga, sistematevi sopra<br />
al centro le fettine di pollo e tutto intorno fettine di patate<br />
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lesse, alternate a fettine di uova sode ed a fettine di pomodori.<br />
Condite con una emulsione ottenuta sbattendo con una forchetta<br />
olio extravergine di oliva, succo di limone, sale e pepe.<br />
filetto al pepe verde<br />
È un piatto svelto adatto ad ogni stagione. Ingredienti per<br />
4 persone: 4 filetti di manzo alti circa 2 cm, 4 cucchiai di pepe<br />
verde in grani, 1 confezione di panna da cucina, burro, sale,<br />
pepe, brandy. Pestate in modo grossolano metà del pepe e<br />
comprimetelo su ogni lato dei filetti che rosolerete poi 5 minuti<br />
per lato in burro spumeggiante, meglio se in una padella<br />
di ferro. Salateli, scolateli e trasferiteli in un piatto tenendoli<br />
al caldo. Nella padella versate il brandy e fiammeggiatelo. Appena<br />
la fiamma si sarà spenta, unite la panna ed il pepe rimasto.<br />
Mescolate bene, fate addensare e mettete di nuovo i filetti<br />
in padella per farli insaporire bene. Ottimo il purè di patate<br />
come contorno.<br />
macedonia estiva<br />
Ingredienti per 4 persone: 600 gr di mele e pere sbucciate<br />
e tagliate a dadini, 600 gr di frutti di bosco (lamponi, ribes,<br />
mirtillo nero, ecc.). Mattete la frutta in una coppa da macedonia,<br />
aggiungete 2-3 cucchiai di zucchero, il succo di un limone<br />
e dello spumante a piacere. In alternativa allo spumante potete<br />
utilizzare del lambrusco amabile. Tenete la coppa in frigo fino<br />
al momento di servire.<br />
<strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong> - p. 59
l’angolo della poesia dialettale<br />
l’amór<br />
a cura di Guido Leonelli<br />
www.guidoleonelli.altervista.org<br />
Lontana<br />
Ogni casota ormai l’è ‘npisolada;<br />
ma pianze e ride l’acqua zo ‘n cortìl,<br />
e na lumeta trema ‘n la contrada<br />
davantia ‘n tabernacol scolorì.<br />
Zerco anca mi, se pòs, con ti lontana,<br />
dormìr, desmentegàr, ma no son bon;<br />
e come la lumeta e la fontanaùno so se<br />
rido o pianzo e tremo tut.<br />
Augusto Goio<br />
Sul lac<br />
La luna d’arzènt la basa le onde<br />
la spuma de l’aqua carezza le ónde,<br />
dai pradi, lontane,<br />
se sente le rane.<br />
Soléta na barca ‘nte l’ombra sconduda,<br />
la alza e l’arbassa la pónta sbatuda,<br />
e drent do morosi<br />
i se dis: “Te me sposi?”<br />
La luna canaia pian pian la se sconde,<br />
la spuma de l’aqua la mola le spónde,<br />
e ‘l vènt che ‘l va ‘n su<br />
‘l risponde: “Cucù”<br />
Mario Marchetti<br />
El to prim baso<br />
Se penso al to prim baso ‘n quela sera<br />
piena de stéle, en fond a na stradèla,<br />
me sento ancor l’anema lezera<br />
e ‘l còr che me fa dent na schiramèla.<br />
E no l’è sta che ‘n baso … Ma maniera<br />
de dirte “te oi ben” senza favela,<br />
epura ho ritrovà la primavera<br />
e i sogni d’oro de l’età pu bèla.<br />
Al segn che dopo, quando caminéva<br />
coi pèi en tera e l’anima ‘n caròza<br />
e tute l mondo ‘ntorno a mi ‘l cantéva,<br />
felize e srormenì da quel to baso<br />
son na sin al galón en te na poza …<br />
Ma come vot che féssa a farghe caso?<br />
Italo Bertotti<br />
p. 60 - <strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong><br />
La me morosa<br />
Na volta ò menà la me morosa<br />
a far do passi fora de zità,<br />
tuti i diceva: “Varda! El gà la sposa,<br />
vardélo lì, che tono che ‘l se dà!”<br />
E con estro tossita i ne vardeva<br />
come se vederia qualcos de nof,<br />
e mi, che en gran rispèt intorno gh’eva,<br />
pregheva el Sioredio che se fes not.<br />
Defati è vegnù n’ora en poch scurita<br />
e alora sen tornadi a ossa cà;<br />
la me morosa che l’è na macieta<br />
en de sto modo chì la m’à parlà:<br />
“No sta torte pensier, caro ‘l me Nane,<br />
che mi del bem te ‘n voi propi ‘n vagom,<br />
tute le feste e tute le stimane<br />
volém sfogarla insieme sta passiom.<br />
E se la zent la g’à da dighe sora,<br />
no l’è pò gnent,, e la compatirà<br />
e lasserem che ‘n paze i la discora<br />
perché volerse bem, no l’è pecà”.<br />
Giovanni Coslop<br />
Canta l’amor<br />
Canta l’amor che strìa la primavera,<br />
canta l’amor che fa tremar l’autun,<br />
quando le brume le ‘mpienis la tera<br />
e sule strade no ghè pu nessun.<br />
Canta l’amor che fa sgolar le rondole,<br />
canta l’amor che fa zigar el prà<br />
quando la not la pesa sora ‘l mondo<br />
come na preda e la ghe tol el fià.<br />
Canta l’amor che i omeni ‘l consola,<br />
canta l’amor che pò li fa morir<br />
quando l’insogni ‘l ghe se ferma<br />
‘n golaùcone ‘n bocon sinistro da ‘ngiotir.<br />
E co sti canti che ne para via<br />
na roba ‘ntant che n’altra la madura,<br />
me zìnzorlo fra i vivi e la paura,<br />
me zìnzorlo fra i morti e l’alegria.<br />
Me zìnzorlo, me z’nzorlo, me zìnzorlo<br />
come fa i ragni sula terlaìna,<br />
me zìnzorlo sul cor che me scantina<br />
sin che la va o la ven, sin che me spinzo.<br />
Marco Pola
A doi che se sposa<br />
Né per la vossa strada, via, felizi,<br />
volve ben, come ve n’è volù,<br />
resté sempre d’acordo, sempre amizi:<br />
sé sani e bèi, còssa volé de pù?<br />
Tegnì sempre le beghe for da l’us<br />
per conservar l’amor come ‘nte ‘n vaso:<br />
su ‘n malinteso no sté a farve ‘l mus,<br />
mèio far sùbit paze con en baso!<br />
Andé d’acordo per far rabia a tuti,<br />
godéve fin en fondo i giorni bèi<br />
per ciapar forza per i giorni bruti<br />
perché purtropo!... ghe sarà ‘nca quei!<br />
Volve ben sempre come ancoi,<br />
soporteré pu fàzile i tormenti<br />
che Dio ve manderà ‘nsieme coi fioi:<br />
arlevéli ben, ve ciameré contenti!<br />
Questi i auguri che ve fò de cor<br />
come i farìa a ‘n fradèl e a na sorèla.<br />
“VOLEVE BEN” Del rest gh’è sol l’amor<br />
che ‘l poda far na vita bruta... bèla!<br />
Nando da Ala<br />
Se podéssa<br />
Se podéssa.<br />
Se podéssa smorzar zó<br />
tute quante le luméte<br />
e pò tant che ‘n vècio<br />
mago, che ‘l fa nar<br />
la so bachéta,<br />
‘mpizzar la luna mata<br />
empizzarla sol per noi<br />
pròpi ‘ntant che fén l’amór.<br />
Se podéssa.<br />
Se podéssa<br />
sentà zó su la banchéta<br />
ascoltar silènzi spéssi<br />
de le ómbre slonghignóne<br />
l’arfi bóls<br />
en la not che tase<br />
el vènt che ‘l canta<br />
‘ntrà le dase<br />
passi corti de morosi<br />
i sospiri e pò i ti basi.<br />
Se dodéssa.<br />
Se podéssa<br />
fermar en pèz<br />
mèio ancór tirar endrìo<br />
le raze sguèlte del rolòi<br />
tacar su ancór i fòi<br />
che è cascà dal calandari.<br />
Se podéssa.<br />
Guido Leonelli<br />
da “Amor en zìnzorla”<br />
Quando che …<br />
Quando che me mojer la g’ho vizina<br />
qualche volta, no so, la scorlerìa,<br />
ma se per qualche ora la sta via<br />
mi taco a pedonàr per la cosina.<br />
Me sento sol, rabiós, empassionà<br />
come no la dovéssa tornar pu<br />
e alora vedo che tut quel che ho abù<br />
de ben, l’è ela che me l’ha portà.<br />
Però mi no ghe ‘l digo e apena sento<br />
su per le scale che la bate el taco<br />
ciapo l’aria de l’om indiferént.<br />
Crich, croch, ghe vèrzo. La la vèn dent.<br />
Se la savéssa che son sì macaco<br />
la poderìa cambiar, no se sa gnènt.<br />
Arcadio Borgogno<br />
No so quel che darìa<br />
per esser via con ti, Fulvio, stasera.<br />
Ma ‘ndove se’t, bandiera<br />
dela me vita! ‘Ndó?<br />
Passa pian pian le ore,<br />
l’aria la se fa scura,<br />
e mi son chì che tremo e gò paura<br />
de tut. Anca de mi.<br />
Molar en baso.<br />
Come molar en s’ciap de lucherini<br />
cascado ‘ntél ròcol<br />
e vardarli a sgolar,<br />
e sentirli a cantar<br />
come te canti ti<br />
quando che ‘nté le sere<br />
de luna te davèrzi ‘l còr<br />
come ‘n sachét de bòmbi<br />
perché i se ‘n tòga tuti<br />
per endolzirse l’anima, Veronica.<br />
Do basi<br />
Marco Pola<br />
Marco Pola<br />
Na carozzèla. ?n cavalòt che sgola.<br />
Na matelòta con tre viole ‘n man,<br />
e su ‘ntél ziél na nùgola, una sola,<br />
rossa, che ‘l vent el para via pian pian.<br />
Do basi che te bruda ogni parola.<br />
N’insogni che te sluse da lontan.<br />
Do basi da robar col còr ‘n gola,<br />
do basi dolzi, boni come ‘l pan.<br />
Do Basi! N amatèla ennamorada.<br />
Do basi sula boca. Zoventù.<br />
Na scuria. Quatro slinze sula strada<br />
e ‘n cavalòt che no se ferma pu.<br />
Marco Pola<br />
<strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong> - p. 61
storie di emigrazione, ovvero quando a emigrare eravamo noi<br />
Ampi stralci tratti dal libro dal titolo “Immigrazione italiana in Guabiruba”<br />
1876: primo insediamento dei<br />
tirolesi a guabiruba - brusque<br />
di Antonio Bernabè<br />
Nel numero di settembre 2008 questa rivista aveva<br />
anticipato ai suoi lettori che il giovane brasiliano<br />
Eder Claudio Celva, discendente di emigrati<br />
di Povo (Trento) stabilitisi nella seconda<br />
metà dell’Ottocento nella Stato di Santa Caterina (Brasile),<br />
ha pubblicato un libro dal titolo “Immigrazione italiana in<br />
Guabiruba”<br />
In questo numero proponiamo ai nostri lettori ampi stralci<br />
- liberamente tradotti - del capitolo che descrive l’insediamento<br />
nelle cittadine di Brusque e Guabiruba di un gruppo di<br />
trentini, avvenuto nel 1875/76.<br />
Ogni lettore potrà farsi la sua personale opinione su quali<br />
siano le differenze (molte) e se ci sia anche qualche somiglianza<br />
tra questa storica emigrazione e l’analogo fenomeno<br />
che investe oggi in maniera drammatica la nostra Italia.<br />
In calce all’articolo si riporta qualche dettaglio riferito in<br />
particolare agli emigranti poèri.<br />
L’anno 1875 fu molto importante per l’emigrazione dai Paesi<br />
europei verso l’America Latina. Si venne a sapere che il governo<br />
brasiliano offriva a prezzi stracciati lotti di terreno e il<br />
viaggio gratuito per nave, anche se di sola andata. Il desiderio<br />
di possedere terra propria, terra di favola con il suolo ricco<br />
d’oro e dove era facile arricchirsi, fu più forte della paura di foreste<br />
infestate da serpenti e animali selvaggi. E così il Brasile e<br />
altre nazioni di là dal mare furono visti da molti italiani e tedeschi<br />
come “fuga” dalla miseria in cui versavano nei loro Paesi:<br />
era la nascita del mito americano.<br />
Partirono in centinaia e fra questi anche un gruppo di 48<br />
p. 62 - <strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong><br />
famiglie trentine, alcune delle quali erano originarie del paese<br />
di Povo. La nave sulla quale erano imbarcati i “tirolesi” dopo<br />
una breve fermata in Rio de Janeiro, prese il largo verso sud<br />
poiché quei coloni avrebbero dovuto stabilirsi in Caxias nel<br />
Rio Grande do Sul. Sennonché una forte tempesta costrinse la<br />
nave a cambiare rotta, entrando nel porto di Itajaì. Colà c’erano<br />
dei baraccamenti, nei quali venne data agli italiani ospitalità<br />
per alcuni giorni, finché ripresero il viaggio nelle barche<br />
verso la colonia di Brusque. Partirono da Itajaì Acu, poi presero<br />
un altro ramo del fiume, chiamato Itajaì Mirim. Il viaggio<br />
nelle barche da Itajaì a Brusque (distanza stradale odierna<br />
34 Km - n.d.r.) durava in media sei giorni, i barconi avevano<br />
il fondo piatto, perché il fiume non era molto profondo e i<br />
rematori spingevano una lunga asta sul fondo per far muovere<br />
la barca e trasportarla fino a destinazione. La risalita verso<br />
l’interno da Itajaì a Brusque era faticosa e difficile, in quanto<br />
si procedeva contro corrente. All’arrivo delle barche, gli immigranti<br />
furono accolti dal sorvegliante dei barricamenti e là<br />
furono sistemati; il luogo degli alloggiamenti stava nell’antica<br />
Rua das Carreiras di Brusque (Brusque è attualmente una città<br />
di 100 mila abitanti e là fin dal 1860 si erano insediati coloni di<br />
lingua tedesca - n.d.r).<br />
Da quel momento ciascuna famiglia aspettava con ansia<br />
l’assegnazione della terra tanto desiderata, che ora diventava<br />
veramente di sua proprietà. Furono undici mesi di snervanti<br />
attese, sistemati in baracche precarie, dove tutti vivevano ammucchiati.<br />
La religione era fortemente presente nella vita degli<br />
immigrati e con essa fu superata la promiscuità ed evitati<br />
gli abusi sulle donne. Erano più di mille persone che dormiva-<br />
Il Rio ItaJaì Mirim in piena - Guabiruba - Santa Caterina - Brasile La rigogliosa natura nella vallata del Rio Cristallina - Santa Caterina - Brasile
Logeado Baixo in Guabiruba—Santa Caterina—Brasile Logeado Alto in Guabiruba—Santa Caterina—Brasile<br />
no assieme: mariti e mogli, bambini piccoli e ragazzi più grandi,<br />
vecchi e giovani; è facile immaginare lo sconvolgimento e<br />
le malattie che ne potevano derivare.<br />
Arrivò il gran giorno in cui un gruppo di esploratori ricevette<br />
l’ordine di individuare il luogo dove sarebbero stati assegnati<br />
e demarcati i lotti di terra per le 48 famiglie trentine. Era<br />
il 1876. Partirono gli uomini e i figli maggiorenni, mentre le<br />
donne e i bambini rimasero nelle baracche della località presso<br />
Brusque, poiché non c’erano né strade né sentieri che si potessero<br />
percorrere in sicurezza.<br />
Il gruppo era composto da circa 70 persone che lavorarono<br />
al disboscamento della foresta, armati di grandi coltelli, di macete,<br />
asce, picconi, fucili e altri attrezzi. Un grande quantità di<br />
strumenti e utensili era stata collocata nella stiva di una chiatta,<br />
altri sacchi più piccoli seguivano sulle spalle di quelli uomini,<br />
pieni di tristezza, ai quali però la speranza e la forza dava<br />
il coraggio di andare avanti. Alcuni portavano la “mala”, una<br />
grande cesta sistemata dal collo alla schiena dei portatori in<br />
modo che il peso risultasse equilibrato. La durissima giornata<br />
proseguiva in mezzo a piante e cespugli, e la foresta diventava<br />
sempre più fitta man mano che ci si avvicinava alla regione<br />
dell’attuale Guabiruba sud (Guabiruba dista da Brusque circa<br />
10 km. Conta oggi circa 16.000 abitanti - n.d.r.).<br />
La guida diede loro questo consiglio: oltrepassiamo questa<br />
zona - diceva - perché questo territorio è già occupato dai coloni<br />
tedeschi. Allora qualcuno disse: “Noi non cerchiamo pianure<br />
e zone troppo umide, noi cerchiamo le colline per piantarvi<br />
le nostre viti”. La difficoltà nel comprendere l’idioma era<br />
normale, ma la lingua italiana - essendo simile al portoghese<br />
- rendeva assai facile intendersi con la guida che orientava il<br />
gruppo. Secondo il signor Massimiliano Dalbosco (discendente<br />
OFFICINA ELETTRAUTO GOMMISTA<br />
di Zordan Romeo<br />
della seconda generazione, nato in Brasile) la guida si chiamava<br />
signor Edelbrandt.<br />
Nella scelta del territorio da assegnare a quei coloni una<br />
cosa era assodata: le terre dove si sarebbero stabiliti gli italiani<br />
e i “tirolesi” sarebbe stata la zona montuosa più scomoda, perché<br />
i tedeschi avevano già occupato le terre più facilmente coltivabili<br />
e piane. Altre teorie cercano di spiegare perché agli italiani<br />
furono assegnate le parti montuose del vallata. Abituati a<br />
piantare viti nelle colline e sui monti in Italia, essi ritenevano<br />
che le colline brasiliane sarebbero state simili alle colline della<br />
patria che avevano lasciato. Secondo un’altra teoria vennero<br />
scelte le montagne per essere al riparo dalle inondazioni che<br />
erano e sono comuni nella nostra regione. La spiegazione più<br />
convincente, però, dice che gli immigrati italiani furono costretti<br />
ad accettare le terre nelle zone montagnose perché questa<br />
era l’unica soluzione, solo questo era rimasto per loro.<br />
Il gruppo dei 70 arrivò dove sta attualmente la cappella<br />
di S. Joan, alla biforcazione tra Lageado e Planice. Proseguirono<br />
ancora lungo un limpido fiumiciattolo, ma arrivarono<br />
ad un punto dove non era più possibile andare avanti poiché<br />
il rio, formato dall’unione dell’acqua di Planice e Lageado<br />
Alto, precipitava in una grande cascata. Per poter arrivare al<br />
luogo loro destinato, proseguirono nella foresta ed arrivarono<br />
all’attuale Logeado Basso, che a quel tempo era disabitato.<br />
Il luogo sembrava adatto a costruirvi le loro case, però si poneva<br />
subito un altro problema: là non c’erano corsi d’acqua, ma<br />
solo ristagni che coprivano il piede delle piante. Come avrebbero<br />
potuto costruire in quel luogo i loro mulini senza la forza<br />
idraulica; e come avrebbero potuto bere? “Andiamo avanti verso<br />
nord - disse la guida - la c’è un posto che assomiglia quello<br />
che voi cercate”.<br />
SERVIZIO AUTORIZZATO<br />
RICARICA CONDIZIONATORI<br />
REVISIONI<br />
Via Sommarive 2, 38050 POVO (TN), tel. 0461 810667<br />
<strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong> - p. 63
Casa “stile italiano” nella zona di Guabiruba - Brasile<br />
La compagnia cantava ma solo per esorcizzare la paura poiché<br />
adesso si profilava un altro pericolo: erano gli indios. Essi<br />
abitavano quasi tutta la valle dell’Itajaì, erano divisi in tribù ed<br />
erano nomadi, cioè cambiavano località quando la caccia diventava<br />
scarsa. Inutile descrivere la quantità di animali che si<br />
portavano appresso.<br />
Il gruppo di immigrati osservava i segni nella terra smossa,<br />
segni fatti dai maiali selvatici che col muso scavavano buche<br />
per procurarsi da mangiare e per rinfrescarsi d’estate nei piccoli<br />
corsi d’acqua che scorrono nella foresta. A quelli esploratori<br />
sembrava di stare in Trentino, terra dalla quale erano venuti.<br />
La guida sapeva destreggiarsi in tutte le situazioni mentre<br />
per gli immigrati tutto era nuovo e complicato ma nello<br />
stesso tempo quel clima di avventura s’era impadronito di loro.<br />
La pista nella foresta viene costruita alacremente in quanto<br />
gli italiani non perdono tempo; sono uomini esperti ed adusi<br />
al lavoro pesante, già conosciuto con il duro lavoro dei campi.<br />
Non si fermano, dunque, in Lageado Basso poiché colà non<br />
trovano sufficienti quantità di acqua. Proseguono e si imbattono<br />
in una grande collina, oggi conosciuta come collina di<br />
“Kreker”, così chiamata perché un signore con questo nome,<br />
qualche anno più tardi, vi costruì una segheria. Questo luogo<br />
fu denominato dagli italiani “bus dell um” poiché in quel posto<br />
fu sorteggiato fra loro il primo lotto di terra.<br />
Gli uomini salgono con fatica la ripida collina; non sanno<br />
ciò che possono trovare in quella regione selvaggia, sono<br />
stanchi ma pieni di speranza. Già era passata una settimana<br />
da quanto i 70 esploratori erano partiti da Brusque; i fucili<br />
avevano garantito loro carne abbondante; scimmie, uccelli<br />
ed altri animali potevano essere abbattuti con grande facilità<br />
e il pranzo era pronto senza troppa fatica. I cuori di palma erano<br />
abbondanti e facevano parte del menù assieme a felci e fibre<br />
di piante mentre il pane duro portato da Brusque costituiva<br />
la cena.<br />
Rivivendo quei tempi, i coloni raccontavano di esser giunti<br />
in una bella valle, in italiano in una “vallata”. Il sole arrossava<br />
le colline e loro non avevano dubbi: quello era il luogo dove<br />
sarebbe cominciata la nuova vita. Il luogo era inconfondibile,<br />
percorso da fresche e purissime acque, un luogo montuoso ed<br />
una valle non troppo ampia: in quella regione si potrà lavorare<br />
per tutto l’anno, mentre nella loro terra natia essi potevano lavorare<br />
al massimo sei mesi, a causa del freddo e della neve.<br />
La guida fa notare le tracce di indios che fuggono lontani<br />
sentendo il tuonar dei fucili, preferibilmente a canna doppia,<br />
calibro 12. Frattanto scaricano tutto quello che hanno porta-<br />
p. 64 - <strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong><br />
to e che serve per sopravvivere. Gli uomini vengono presi da<br />
un momento di felicità perché finalmente sarebbero stati distribuiti<br />
i lotti di terreno. Costruiscono una casa provvisoria,<br />
ma molto differente dalla capanne tirate su per una notte lungo<br />
il percorso. Tutto ciò che era stato tagliato nella foresta viene<br />
bruciato, la legna secca si trova con grande facilità.<br />
Arriva la sera: prima di addormentarsi si sparano colpi in<br />
aria per spaventare gli indios che possono attaccare quando<br />
s’accorgono che altri occupano il loro territorio; gli indios<br />
hanno una tremenda paura delle armi da fuoco. In quel tempo<br />
veniva utilizzata l’arma “pica-pau” per la quale non servivano<br />
le cartucce. Era ad avancarica, la polvere da sparo era fatta<br />
dagli stessi coloni, il piombo veniva tagliato con un grosso<br />
coltello e le spolette venivano importate. Per precauzione due<br />
italiani vegliavano la notte attizzando un grande fuoco: i due<br />
avrebbero svegliato la compagnia in caso di bisogno o se fosse<br />
accaduto qualcosa. Indios, linci, serpenti e animali feroci e velenosi<br />
erano terribili perché potevano condurre a morte qualche<br />
membro della spedizione.<br />
Già è l’alba e gli uccellini pigolano incessantemente, mentre<br />
tutta la natura è in festa. Si prendono gli attrezzi e incomincia<br />
il servizio lento e paziente di misurare e demarcare<br />
provvisoriamente i terreni.<br />
Fu così che il lotto numero “uno” venne demarcato sul<br />
fianco della collina dove gli esploratori stavano accampati, luogo<br />
vicino alla Via Alois Zimmermann, all’inizio di Logeado. Il<br />
primo a ricevere il suo pezzo di terra fu in signor Francesco<br />
Plotegher, originario di Serrada (Trento). Tutto il gruppo collaborava<br />
lotto per lotto, erano molto uniti e sceglievano un<br />
luogo incolto per sistemarvi le casupole. Si aiutavano a vicenda<br />
nella costruzione della casetta, fatta con tronchi della foresta,<br />
rifinita con fango e cenere; il tetto era di foglie, il pavimento<br />
di terra battuta e le connessioni erano fatte con cortecce<br />
d’albero. Poi vennero sparse in quelle terre le prime sementi<br />
di zucche e di viti che crebbero rigogliose nella terra fertile.<br />
Al momento non si poteva pensare né ai mulini né alle macine<br />
azionate dall’acqua; la priorità erano le abitazioni poiché le<br />
donne aspettavano il ritorno dei mariti. Anche le segherie sarebbero<br />
arrivato soltanto 25 anni più tardi. Questo fu il momento<br />
in cui i colpi d’ascia cambiarono il paesaggio e il luogo<br />
prese la forma di un paese abitato.<br />
All’inizio i lotti di terreno furono divisi soltanto sul lato destro<br />
e quando tutti gli appezzamenti di Logeado Basso furono<br />
assegnati, si utilizzò la strada di Logeado Alto per delimitarne<br />
il lato sinistro. L’assegnazione dei lotti proseguì fino al numero<br />
48, sulla collina che più tardi sarebbe stata chiamata di<br />
Sant’Antonio. Questo ultimo lotto venne assegnato al giovane<br />
Giuseppe Benvenuti, arrivato solo e più tardi sposatosi con<br />
Massima Filippi, vedova di un signore della famiglia Censatti.<br />
Di questo primo gruppo è quasi certo che qualche immigrante,<br />
fatti i soldi sufficienti, è poi ritornato nella sua terra<br />
natale. Altri italiani, ma pochi, qualche anno più tardi occuparono<br />
i lotti dei germanici, come è successo in Rua Sao Pedro e<br />
Planice Alta, dove vennero acquistati i terreni abbandonati dai<br />
tedeschi, terreni nei quali a volte erano già state costruite le<br />
case. Questi italiani furono, per così dire, “germanizzati” e perdettero<br />
di conseguenza la loro identità italiana.<br />
In Logeado Alto, per essere tutti italiani, il modo di parlare,<br />
i canti, i proverbi, i giochi si tramandano come un tempo, specialmente<br />
tra le persone più anziane e il dialetto è ancora par-
lato frequentemente nella comunità.<br />
Il lotto n. 5 che misurava 150.000 m2 fu assegnato a Domenico<br />
Coraiola (in Brasile Coraiolla) nato a Povo (Trento) nel<br />
1836, sposato con Maria nata Pegoretti del 1837: andarono in<br />
Brasile con i figli: Domenico (1861) - Maria (1963) - Giuseppe<br />
(1865) - Teresa (1869) - Virginia (1871 - 1876 morta in Brasile<br />
per dissenteria) e Francesca del 1874. In Brasile nacquero Giulio<br />
e Luisa.<br />
Il lotto n. 10 che misurava 214.000 m2 e fu assegnato a Cesare<br />
Pontalti (in Brasile Pontaldi) nato a Povo (Trento) nel<br />
1834, sposato con Giulia Bazzanella (per il Brasile Bazzanetta)<br />
morta nel 1930: i figli, nati in Brasile, erano Giovanni, Cesare<br />
e Domenico.<br />
Il lotto n. 15 che misurava 160.000 m2 e fu assegnato a Vigilio<br />
Mazzalai, nato a Povo (Trento) nel 1836, sposato con Caterina<br />
Anesi. I figli erano Oliva (1866); Maria (1871) e Giuseppe<br />
(1874); il Brasile nacquero Violentina e Josè, morto all’età<br />
di 1 anno e 9 mesi.<br />
Il lotto n. 27 che misurava 134.000 m2 fu assegnato a<br />
Francesco Celva “Matiot”, nato a Povo nel 1847 e sposato con<br />
Rosa Ferrari nata a Pinè nel 1852. I figli, tutti nati in Brasile,<br />
erano Rosa - Thereza - Esperanza - Domenico - Francesca - Erminia<br />
- Teofista ed Enrico. Celva Francesco, già sagrestano a<br />
Povo, sembra sia stato presente come “accolito” ad alcuni momenti<br />
del Concilio Vaticano I; durante la traversata per mare<br />
egli presiedeva il rito funebre officiato per coloro che erano deceduti.<br />
In Brasile continuò a fare il sagrestano fino al 1902 nel-<br />
PAVIMENTI<br />
Paesaggio nei pressi di Guabiruba - Santa Caterina - Brasile<br />
la chiesa dell’Immacolata Concezione a Guabiruba.<br />
Il lotto n. 37 che misurava 200.000 m2 fu assegnato a Pietro<br />
Pontalti (in Brasile Pontaldi) nato a Povo (Trento), sposato<br />
con Maria o con Caterina Bertotti (documenti incerti). I figli<br />
erano Pietro (italiano), Domenico, Theofista e Amalia nati<br />
in Brasile.<br />
Il lotto n. 39 che misurava 194.000 m2 fu assegnato a Cristoforo<br />
Bertotti, nato a Povo (Trento) nel 1833, sposato con<br />
Maria Pegoretti del 1835. I figli, tutti italiani, erano: Camilla<br />
(1863); Lorenzo (1866); Domenico (1868); Carlo Domenico<br />
(1870) e Filomena (1873).<br />
Il lotto n. 40 che misurava 248.000 m2 fu assegnato a Giacomo<br />
Boschetti, nato a Povo (Trento) nel 1846, sposato con<br />
Teresa Pegoretti. Presumibilmente avevano tre figli.<br />
Altri emigranti “tirolesi”ai quali vennero assegnati quei primi<br />
lotti provenivano dalla Bassa Valsugana (Bieno, Strigno) e<br />
dalla Vallagarina (Trambileno, Terragnolo, esenello, sacco, Noriglio,<br />
ecc)<br />
(Altre notizie sui Poèri emigrati in quel periodo sono state<br />
pubblicate nel libro “Quando Povo era comune” - vedi capitolo<br />
“In cerca di fortuna”)<br />
SNC<br />
TRENTO - Via Verdi 17 - Tel. 0461 238898 - Fax 0461 266077<br />
<strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong> - p. 65
trenta anni fa<br />
Cronaca e curiosità tratte dal giornale Adige<br />
27 maggio 1979<br />
a cura di Giancarlo Ianes<br />
le due soluzioni per la media<br />
“La scuola media di Povo e Villazzano si farà. E’ questa la<br />
sostanza della risposta data dall’assessore provinciale Claudia<br />
Piccoli ad un ordine del giorno voluto dall’assemblea dei due<br />
sobborghi che, dalle remore di avvio di un progetto più volte<br />
discusso e trattato, avevano tratto pessimistici (anche legittimamente)<br />
auspici sulla realizzazione di un’opera non più procrastinabile,<br />
considerata la sempre maggiore pressione della<br />
popolazione di scuole secondaria di primo grado di due zone<br />
fra le più interessate allo sviluppo residenziale dei comune.<br />
Nel documento di protesta venivano posti in rilievo i ritardi<br />
che si frapponevano alla realizzazione della nuova scuola ai<br />
quali l’assessore provinciale ha fornito risposte tutto sommato<br />
positive.<br />
Partendo dal presupposto che il progetto è quello di inserirlo<br />
nel provvedimento dell’assessorato alla pubblica istruzione<br />
con delibera dell’11 maggio scorso che approvava la seconda<br />
fase del piano triennale, l’assessore Piccoli fa riferimento<br />
alla proposta di utilizzare, secondo le istruzioni dell’assessorato<br />
alla pubblica istruzione del comune, parte dell’immobile del<br />
convento di Villazzano.<br />
i vincitori del concorso baia di manaccora<br />
p. 66 - <strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong><br />
Il convento però è in grado di ospitare solo nove classi<br />
e senza palestra, di qui la necessità di un tentativo tendente<br />
all’acquisizione di altra parte degli immobili del convento.<br />
Il 19 scorso si è avuto un incontro con il superiore padre<br />
Pellegrini che si è riservato di dare una risposta dopo aver sentito<br />
il consiglio di amministrazione del convento che non potrà<br />
riunirsi però prima dell’agosto prossimo.<br />
I tempi quindi slittano ed in questa prospettiva l’assessore<br />
Piccoli, pur non tralasciando la soluzione convento, ha ravvisato<br />
la necessità di avviare ipotesi diverse, quella ad esempio<br />
che riguarda la costruzione di un edificio in grado di ospitare<br />
tutta la scuola media con le aule e i servizi necessari, palestra<br />
compresa.<br />
Ferma restando quindi la trattativa con i frati del convento,<br />
nei prossimi giorni si avvieranno anche contatti preliminari<br />
con gli uffici urbanistici provinciali e comunali per portare<br />
avanti questa seconda soluzione che pur non pregiudicando la<br />
prima, cioè quella del convento, deve essere come si suol dire,<br />
tenuta “in caldo” affinché Povo e Villazzano abbiano finalmente<br />
una scuola media che risponda alle esigenze della popolazione<br />
scolastica dei due quartieri”.<br />
Baia di<br />
Manaccora<br />
www.manaccora.it<br />
Ecco i vincitori estratti del concorso di baia di Manaccora <strong>2009</strong>:<br />
primo premio: soggiorno di una settimana per quattro persone in bungalow presso<br />
il villaggio turistico baia di Manaccora: Cristina Colantuono, Borino.<br />
secondo premio: stampa Wolf R. “La guglia”: Damiano Giacomoni, Povo.<br />
terzo premio: scaldino ad accumulazione di calore della Cat: Elena Zanetti, Povo.<br />
quarto premio: cassetta porta utensili più set completo avvitatore: Maria Giuseppina Lunelli, Povo.<br />
quinto premio: faro con presa auto della Black&Deker: Laura Pedrotti, Cognola.<br />
Tutti i premi sono stati ritirati dai rispettivi vincitori... complimenti<br />
e con il concorso arrivederci al prossimo anno!
auguri a...<br />
gemma andreatta<br />
Cara Gemma dolce e bella<br />
sei rimasta sempre quella.<br />
La tua voce noi sentiamo,<br />
al telefono alla mano.<br />
È Zurigo la tua città,<br />
ma il tuo cuore è rimasto qua.<br />
Ti ricordi bei momenti,<br />
assieme ai tuoi parenti?<br />
Un pensiero e un bacio da tutti noi!<br />
Le nipoti<br />
luigi e cesarina ianes<br />
10 maggio 1964 - 10 maggio <strong>2009</strong><br />
Un augurio speciale per il vostro 45.mo<br />
anniversario di matrimonio. Luca, Patrizia,<br />
Gianni, Lorena, Simone e Cristiana.<br />
coscritti del ‘43<br />
stefania corn e christian pedron<br />
È stato un giorno speciale lo scorso 31 maggio per Christian<br />
Pedron e Stefania Corn che sono convolati a nozze<br />
nella chiesa parrocchiale di Povo. Il “barbiere dei calciatori”<br />
e la sua miglior parrucchiera hanno così coronato il loro<br />
sogno. In tutti i sensi delle vere e proprie “Nozze di Figaro”!<br />
Auguri da… Ivana.<br />
È stata una giornata piena per i coscritti del 1943 quella dello scorso aprile. Per festeggiare<br />
degnamente i 65 anni si sono infatti ritrovati prima nella chiesa di Povo per la S.Messa, quindi a<br />
Baselga di Pinè in un noto ristorante per un lauto pasto accompagnato <strong>Tuttapovo</strong> da - n. balli 2 - e <strong>giugno</strong> chiacchiere <strong>2009</strong> - in p. 67<br />
allegria. Appuntamento che verrà rinnovato il prossimo anno con il solito spirito goliardico.
lettere al giornale<br />
perché solo cose belle? e le brutture?<br />
Sono un cittadino di Povo e ricevo regolarmente la vostra<br />
rivista. Nell’ultimo numero ho trovato l’articolo<br />
a pag. 56 che pubblicizza l’attività svolta dalla circoscrizione<br />
nell’ultima legislatura. Quando la vostra rivista<br />
deciderà di fare un buon servizio alla comunità non pubblicando<br />
solo le bellezze fatte ma accennando anche ai problemi<br />
e alle brutture? Degli esempi? Ora chiunque guardi su a<br />
Povo dalla valle vedrà per prima cosa l’obbrobrio enorme che<br />
sta costruendo l’università, perchè si è permesso che in collina<br />
venisse costruito un palazzo di quelle dimensioni e quella<br />
forma ? Cosa ha fatto la circoscrizione? Altro esempio, è vero<br />
che si vuole allargare la strada per il Cimirlo? Ora è una strada<br />
trafficata da ciclisti e pedoni, una volta allargata, a che velocità<br />
scorreranno le macchine e quanti avranno il coraggio<br />
di avventurarsi a spasso su tale via? Una volta allargata la strada<br />
sarà naturale dare ulteriori concessioni edilizie in una zona<br />
che sarebbe meglio tutelare? Cordiali saluti<br />
Fausto Zanella<br />
Le pagine della circoscrizione sono gestite in maniera del<br />
tutto autonoma dal consiglio circoscrizionale di Povo che di<br />
volta in volta decide come usarle e cosa pubblicare. L’ultimo<br />
numero di <strong>Tuttapovo</strong> è stato stampato in piena campagna<br />
elettorale per il rinnovo della circoscrizione e la scelta “imposta”<br />
dalla par-condicio è stata quella di mettere alcune foto,<br />
un ricordo di gabriella facchinelli da<br />
parte di un lettore di villazzano<br />
Villazzano, 24 aprile <strong>2009</strong><br />
Egregio signor Nichelatti,<br />
Con un po’ di ritardo mi è giunto il vostro <strong>Tuttapovo</strong> a<br />
mezzo del fratello della cara Gabriella Facchinelli scomparsa<br />
da pochi mesi. Povera Gabri, tanto buona e graziosa con tutti<br />
noi. Il suo comportamento ha lasciato un profondo ricordo<br />
alla gente di Villazzano, dove col suo lavoro di portalettere<br />
per molti anni ha operato a contatto con l’utenza. Non passa<br />
giorno che la ricordo, con stima e simpatia. Si fermava spesso<br />
con me, parlavamo del lavoro che svolgeva, diverso dai lontani<br />
tempi in cui il sottoscritto operava nello stesso campo. Altri<br />
tempi, dove il ricordo ha lasciato un profondo solco di “destrani<br />
de sti ani”.<br />
Il progresso ha portato alla regresso.<br />
Provi ad imbucare una lettera da Povo per Trento e vedrà<br />
quanti giorni ci impiega! Ai miei tempi imbucarvi oggi e domani<br />
era già a Milano, Bologna, Roma e per l’estero (Cile o Australia)<br />
5 giorni... oggi ci vogliono 15 o 20 giorni. Quante cose<br />
si sarebbero da raccontare e da discutere, ma alla gioventù non<br />
interessa niente basta che vincano i Bastard e la Juve.<br />
p. 68 - <strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong><br />
senza commenti, delle opere realizzate e progettate in questa<br />
legislatura. La strada del Cimirlo tra l’altro, non verrà affatto<br />
allargata ma messa in sicurezza con alcuni “slarghi” per permettere<br />
un agevole passaggio degli autoveicoli dei molti residenti<br />
e del pulmino di servizio trasporto. Per quanto riguarda<br />
invece la questione “obbrobri” nel sobborgo, non facciamo<br />
fatica ad essere d’accordo con il nostro lettore: in questi anni,<br />
soprattutto l’espansione universitaria, ma anche alcune altre<br />
scelte urbanistiche “allegre”, hanno compromesso spesso irrimediabilmente<br />
il paesaggio di Povo.<br />
“<strong>Tuttapovo</strong>” però è nato per essere la voce del sobborgo e<br />
delle sue associazioni e sull’argomento sollevato in questa lettera<br />
dobbiamo dire che il contributo dei lettori è stato un po’<br />
scarso. Si preferisce “brontolare” in piazza od al bar piuttosto<br />
che esporsi in prima persona all’interno delle varie realtà operanti<br />
sul territorio! Per il resto crediamo che questo giornale<br />
faccia già “...un buon servizio alla comunità...” ed invitiamo<br />
il distratto lettore a sfogliare molti numeri della rivista in<br />
cui, soprattutto dal punto di vista fotografico (la rubrica “Ieri<br />
ed oggi” ad esempio), sono stati “denunciati”, magari in maniera<br />
“soft”, alcuni interventi edilizi discutibili. Certo non siamo<br />
un foglio di denuncia nè un organo di partito, aspettiamo<br />
solamente per ogni numero (e spesso invano!), qualche contributo<br />
significativo al di fuori della solita cerchia di collaboratori!<br />
(pg)<br />
Nel ricordo vivo della cara Gabriella devolvo il mio 5x1000<br />
al vostro splendido periodico <strong>Tuttapovo</strong> unitamente a quello di<br />
mia nipote Nadia pure lei postale. Se non chiedo troppo la pregherei<br />
di farmi pervenire al vostro periodico, che leggo sempre<br />
volentieri.<br />
Cari i miei Poèri avete sempre avuto una marcia in più rispetto<br />
a noi Villazzani. Mi ricordo dei tempi passati (1935-<br />
45) quando venivate a Villazzano a morose per finire sempre a<br />
suon di botte, come quando si giocava al pallone o alle bocce,<br />
per non parlare di quando si giocava alla mora. L’era sempre<br />
bote da orbi. Da Povo c’erano i Monceli e i Cornera che avevano<br />
sempre la meglio.<br />
Noi Villazzani eravamo forti delle belle donne, anche se voi<br />
Poèri non eravate da meno.<br />
Infatti una delle più belle donne di Villazzano se l’è portata<br />
a Povo quel bel om de Italo Pegoretti (la Anna Camim- rizota)<br />
che c’è ancora con i suoi 93 anni.<br />
Forza Poèri, tenete duro, con la vostra marcia in più di noi<br />
Villazzani. Complimenti e buon andamento con il vostro meraviglioso<br />
<strong>Tuttapovo</strong>. Con simpatia.<br />
Benvenuto Camin
lettere al giornale<br />
i ringraziamenti di tre canditati alle ultime elezioni<br />
Ospitiamo volentieri tre contributi che ci sono giunti<br />
dopo le ultime elezioni comunali. Si tratta dei due<br />
nuovi consiglieri comunali “poèri” Guido Destefano<br />
(Upt) e Silvano Pedrini (Pd) e del consigliere uscente<br />
Luigino Maule (Upt).<br />
<strong>Tuttapovo</strong> ha ritenuto opportuno aprire per la prima vol-<br />
Gentile Direttore,<br />
Le chiedo di pubblicare nel prossimo numero della<br />
rivista Tutta Povo il mio ringraziamento alle persone<br />
che hanno partecipato al voto nelle recenti elezioni<br />
comunali ed in particolare a chi mi ha supportato ed a<br />
chi ha espresso la preferenza alla mia persona, consentendomi<br />
di assumere l’incarico di Consigliere Comunale<br />
all’interno dell’Unione per Trento. Colgo l’occasione<br />
per esprimere il mio apprezzamento per il lavoro svolto<br />
da Luigino Maule negli anni passati e per l’impegno<br />
profuso. Della sua esperienza avrò certamente bisogno<br />
per svolgere il mio nuovo incarico ed evitare gli errori<br />
di un “debuttante”.<br />
Oltre al ringraziamento voglio esprime il mio impegno<br />
a svolgere l’incarico con la massima disponibilità,<br />
in stretto collegamento con la Circoscrizione di Povo e<br />
con tutta la nostra comunità.<br />
Chiedo quindi i suggerimenti, il sostegno di tutte<br />
le persone, al di là delle appartenenze politiche, delle<br />
associazioni, ecc per portare all’interno del Comune<br />
di Trento le istanze e le esigenze della nostra comunità.<br />
A tale riguardo visto il ruolo importante della rivista<br />
da Lei diretta, Le chiedo anche uno spazio per far<br />
conoscere con più semplicità l’attività svolta all’interno<br />
del Consiglio Comunale al fine di poter rendere partecipe<br />
la comunità del mio operato in relazione al mandato<br />
di fiducia avuto.<br />
Cordiali saluti.<br />
Guido De Stefano<br />
Grazie<br />
Al termine del mio impegno in politica sento forte<br />
la necessita di ringraziare chi in questi anni Mi ha<br />
onorato della Sua fiducia. Ho fatto tutto quello di cui<br />
ero capace e ho ricevuto tanto, a tutti i Concittadini<br />
formulo gli auguri migliori di ogni bene e serenità.<br />
Luigino Maule<br />
ta un piccolo “spazio politico” in modo da far conoscere ai propri<br />
lettori i rappresentanti territoriali che opereranno a Palazzo<br />
Thun per la prossima legislatura.<br />
Ai nuovi amministratori, compresi i 15 neo eletti consiglieri<br />
di circoscrizione, vogliamo far giungere gli auguri di buon<br />
lavoro della Redazione. (pg)<br />
Gentile Direttore,<br />
vorrei chiedere ospitalità sulla rivista <strong>Tuttapovo</strong> per<br />
dire grazie a tutti i cittadini di Povo che hanno voluto<br />
premiare l’impegno che il circolo del Partito Democratico,<br />
pur entrato da poco nell’attività politica del paese,<br />
ha saputo profondere per garantire una opportunità di<br />
sensibilizzazione e di partecipazione alla gestione del<br />
bene comune. L’impegno è stato premiato dal risultato<br />
elettorale che ha portato all’elezione di sei consiglieri<br />
circoscrizionali e di un rappresentante nel Consiglio<br />
comunale, nella persona del sottoscritto. Come circolo<br />
del Partito Democratico di Povo, siamo intenzionati<br />
e impegnati a continuare a proporre alla nostra Comunità<br />
momenti di approfondimento e appuntamenti<br />
di confronto e di dialogo sulle tematiche emergenti<br />
a livello locale, e anche più generale, per i prossimi sei<br />
anni di attività del Consiglio comunale e del Consiglio<br />
circoscrizionale, aperti a tutti i contributi di chi (singoli,<br />
gruppi, associazioni) vorrà partecipare, collaborare,<br />
confrontarsi. Il ringraziamento è quindi anche una<br />
promessa di proseguire sulla strada del coinvolgimento<br />
di tutti, ma in particolare dei giovani per scoprire (o<br />
ri-scoprire) che è bello e importante fare politica, cioè<br />
occuparsi di affrontare insieme i problemi della comunità,<br />
costruire relazioni forti tra giovani e anziani, tra<br />
nuovi cittadini e “poèri-doc”, tra persone portatrici di<br />
istanze, di ideali e anche di valori diversi.<br />
Grazie della disponibilità e cordiali saluti.<br />
Silvano Pedrini<br />
<strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong> - p. 69
l’angolo della poesia<br />
Riportiamo quattro poesie che ci sono pervenute: due della nostra affezionata lettrice Maria Antonietta Rotter e due da una<br />
giovane lettrice, Valentina Bianco, che esordisce su questo numero. Valentina è nata a Trento nel 1985, di professione estetista e<br />
con l’hobby di leggere e scrivere poesie.<br />
Crepuscolo<br />
Quando il nonno fumava la sua pipa<br />
-seduto sulla panca davanti a casaal<br />
tramonto di un giorno di fatica,<br />
di voli e trilli l’aria era pervasa.<br />
A lui accanto stava il grosso cane<br />
-di razza incerta e d’animo fedelesuonavano,<br />
lontane, le campane.<br />
Brillavano in cucina le candele<br />
ad onorare i Cristi e le Madonne.<br />
In gruppo, sulle basse seggioline,<br />
dal giorno riposavano le donne.<br />
Veniva dalla stalla il mugghio fine<br />
rivolta dalla madre alla vitella.<br />
Scendeva il buio. L’ora era vicina<br />
di ricercare nel ciel la prima stella.<br />
Girotondo<br />
Maria Antonietta Rotter<br />
Un fresco venticello mazzolino<br />
ma ha risvegliato in cuore una canzone.<br />
Accompagnava un gioco di bambino...<br />
me ne ricordo ancora le parole:<br />
“giro girotondo<br />
casca il mondo<br />
casca la terra...”<br />
adesso il mondo non rischia di cascare<br />
se quattro bimbi fanno girotondo.<br />
Chi fa pericolare questo mondo<br />
sono loro: i “signori della guerra”!<br />
Maria Antonietta Rotter<br />
EMME ELETTRONICA di Molinarolli Michele<br />
Via Campanelle, 36 - Cognola (Tn)<br />
Tel: 0461.261531<br />
DA MARTEDI’ A SABATO 09:00/12:00 - 15:00/19:00<br />
p. 70 - <strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong><br />
I bimbi felici<br />
sento le risate di bimbi felici giocare nel prato, sento questo<br />
silenzio di un pomeriggio d’ estate dove la luce riempie le mie<br />
giornate, ma come se la ridono i bimbi mentre una cornacchia si<br />
diverte<br />
a correre...io intanto gli ascolto in silenzio e penso che bello<br />
quel<br />
sorriso di gioia, amore passione, e voglia di gustare questa<br />
splendida<br />
giornata...ad un tratto il bambino abbraccia il fratellino<br />
divertito<br />
dai giochi di una cornacchia.<br />
Ecco che poi spunta un altro sorriso nascosto dietro a forti<br />
emozioni<br />
d’amore insieme ad un giorno di luce che gli accompagnerà<br />
spensierati verso il sole.<br />
Primavera<br />
Valentina Bianco<br />
È arrivata la primavera sento gia il profumo dei fiori e una nuova<br />
luce, più vera più intensa poi guardo fuori e vedo tutto tranquillo<br />
quasi perfetto.<br />
Io sono qui seduta che ascolto questo silenzio, a parte qualche lieve<br />
rumore di macchine ma niente di più.<br />
Poi comincio a pensare anche a me a cercare un motivo o una spinta in<br />
più per poter affrontare questo mattino di sole, che si i miei occhi<br />
vedono ma dentro continua a piovere e poi il sole e poi la tempesta e<br />
una serie di cavalcate a tempo ma senza fine dove io vorrei ripararmi<br />
per un istante da questo tempo che oltre a bagnarmi rovina tutto ciò<br />
che i miei occhi vorrebbero realmente vedere in questo giorno di<br />
primavera.<br />
Valentina Bianco<br />
RIPARAZIONE DI TUTTE LE MARCHE:<br />
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il disco<br />
lacuna coil - shallow life (<strong>2009</strong>)<br />
a cura di Paolo Giacomoni<br />
La chitarra (durissima), ricorda<br />
un po’ i Rammstein, la<br />
splendida Cristina Scabbia<br />
(non c’entra molto con la recensione<br />
ma è stata eletta come la cantante<br />
più sexy del metal!), sfodera una<br />
voce incredibile, l’altro cantante Andrea<br />
Ferro fa da degno contorno con<br />
una voce viscerale e cavernosa. Stiamo<br />
parlando dei Lacuna Coil, sicuramente<br />
il gruppo nostrano, più conosciuto<br />
all’estero: in Usa tanto per dire, del suo<br />
album “Comalies” (2002) ha venduto<br />
la bellezza di 450.000 copie che, per un<br />
gruppo italiano, sono un’enormità. Per<br />
capire la considerazione che hanno negli<br />
States basti ricordare che nel 2006 hanno<br />
preso parte anche all’Ozzfest insieme<br />
ad Ozzy Osbourne, System of a Down,<br />
Dragonforce ed altri. “Shallow Life” è il<br />
quinto album appena uscito dei Lacuna<br />
Coil e si tratta di una conferma del talento<br />
della band, affrettatamente battezzata<br />
come Gothic-Metal, ma che di fatto<br />
presenta una musica difficilmente etichettabile,<br />
sicuramente molto “hard”<br />
ma venata anche di tanta elettronica<br />
che li rende molto attuali. Una miscela<br />
di dark, pop ed heavy rock è palpabile<br />
in tutte e dodici le tracce, sebbene si avverta<br />
a tratti una certa somiglianza con<br />
il nu-metal (genere metal “imbastardito”<br />
con funk, grunge, hip hop, ecc.), di blasonati<br />
colleghi americani già nell’arrembante<br />
bramo di apertura “Survive”.<br />
Le composizioni, tutte di buona qualità,<br />
presentano spesso aperture melodiche<br />
d’effetto ed anche dei refrain un po’<br />
“ruffiani” studiati per piacere al pubblico.<br />
Il nuovo produttore del resto è quel<br />
Don Gilmore noto per aver lavorato con<br />
Pearl Jam e Linkin Park che qui ha dato<br />
vita ad un album molto pulito nel suono<br />
(è stato registrato a Los Angeles) e sicuramente<br />
impattante anche dal punto<br />
di vista del gradimento di un certo tipo<br />
di pubblico. Forse non sarà il miglior lavoro<br />
del gruppo, ma per chi ancora non<br />
li conosce è un buon punto di partenza<br />
per scoprirli ed andare indietro piano<br />
piano riscoprendo anche le vecchie<br />
pubblicazioni.<br />
Piccole gemme come “I Won’t Tell<br />
You”, “I Like It”, il singolo “Spellbound”<br />
SALONE<br />
Immagine Donna<br />
o ancora “Unchined”, appaiono studiate<br />
per restare in testa fin dai primi ascolti.<br />
Facilità che però non fa rima con<br />
banalità, basta ascoltare le rocciose<br />
“Underdog” o “The Pain”, per accorgersi<br />
di come l’immaginario “nero” della<br />
band non sia stato scalfito e di come<br />
emerga qui il lavoro delle chitarre di<br />
Marco Biazzi e Cristiano Migliore, mai<br />
così bravi. Un album, uscito in aprile<br />
che è già in classifica in tutta Europa e<br />
negli Usa.<br />
Non perdetelo!<br />
POVO - OLTRECASTELLO - TEL. 0461342032<br />
Orario:<br />
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<strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong> - p. 71
in ricordo di...<br />
armando pedrotti<br />
14 maggio <strong>2009</strong><br />
Nel trigesimo della sua dipartita,<br />
vogliamo ricordare Armando<br />
con affettuoso rimpianto, rivolgendoci<br />
a quelle persone che in un<br />
modo o nell’altro si sono fatte presenza<br />
al nostro dolore.<br />
Eravate in tanti e da queste pagine<br />
rivolgiamo a voi il nostro grazie che viene<br />
dal profondo del cuore. Noi familiari<br />
tutti, abbiamo sentito il vostro calore<br />
umano. Non lo dimenticheremo mai,<br />
come non vogliamo e non possiamo dimenticare<br />
i momenti più belli di Armando:<br />
quando con passo sicuro scalava<br />
le nostre belle montagne; nel rientro<br />
a casa non dimenticava mai di raccogliere<br />
un mazzolino di fiori per la sua<br />
Madonnina!<br />
Quando partiva per la settimana<br />
bianca insieme ad una folta compagnia<br />
p. 72 - <strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong><br />
di parenti e amici e volava, volava instancabilmente<br />
da mattina a sera sulle<br />
piste innevate, tornando a casa con tanta<br />
gioia nel cuore. In tutti i suoi impegni<br />
di contadino, di trattorista, di scalaio,<br />
di boscaiolo non pensava mai alla<br />
fatica, ma al piacere di veder nascere,<br />
crescere le sue pianticelle, vedere ultimato<br />
il lavoro intrapreso, sapere che<br />
durante le lunghe invernate la legna<br />
raccolta crepitava nel fuoco espandendo<br />
il suo calore in tutto l’ambiente.<br />
Il suo rifugio per un sereno riposo<br />
era il Monte Chegul dove trovava l’amicizia<br />
degli “stolani” e una polenta fumante<br />
e invitante. Non mancava mai<br />
alla festa della “SAT” di cui è stato socio<br />
fondatore, premiato ad ottobre per il suo<br />
mezzo secolo di fedeltà. Socializzava con<br />
tutti, poèri e non, in modo particolare<br />
con le nuove famiglie di Villa Maria, spe-<br />
cie con i bambini che lo chiamavano “il<br />
nonno Armando”.<br />
Sono tanti e poi tanti i ricordi che riaffiorano<br />
alla mente, ma ci fermiamo<br />
qui, salutandoci tutti con sincera amicizia<br />
e ringraziando <strong>Tuttapovo</strong> per averci<br />
tanto gentilmente ospitati.<br />
Cordialmente.<br />
Renata Pedrotti e famigliari<br />
Se ne è andato silenziosamente Armando<br />
Pedrotti, uno dei fondatori della Sezione<br />
SAT di Povo; dopo aver provato la soddisfazione<br />
di essere insignito del distintivo<br />
dell’appartenenza alla SAT, alla sua SAT di Povo<br />
per 50 anni. Un riconoscimento ricevuto in occasione<br />
del Congresso della SAT a Pinè nel 2008.<br />
Con Armando se ne va uno degli ultimo contadini<br />
- artigiani del Sobborgo. Le sue scale costruite<br />
con amore e grande professionalità, costituiscono<br />
ancora un esempio di antica sapienza artigiana<br />
difficilmente imitabili. La Sezione SAT lo vuole<br />
comunque ricordare come alpinista, come sciatore<br />
che, finché le forze lo hanno retto, non si è mai<br />
tirato indietro.<br />
Non lo vuole dimenticare nella sua disponibilità<br />
nell’accoglienza nel suo “stol” al Chegul per<br />
qualunque avesse l’ opportunità di passare e nemmeno,<br />
in occasione della Festa della Sezione SAT,<br />
la messa a disposizione come deposito per le provviste.<br />
Sempre presente alle assemblee della Sezione,<br />
con i suoi suggerimenti, a volte originali ma,<br />
sempre, dentro la logica della montagna, è stato<br />
un esempio di coerenza satina. Nel mentre la Sezione<br />
SAT di Povo rivolge le condoglianze alla famiglia,<br />
assicura che, certamente, Armando non<br />
sarà dimenticato dalla grande famiglia della SAT<br />
di Povo e nemmeno dalla sua Povo.<br />
Il direttivo della Sezione SAT - Povo a cui si<br />
aggiunge la redazione di <strong>Tuttapovo</strong>.
affaele<br />
giacomoni<br />
Se n’è andato lo scorso 17 maggio dopo una lunga e<br />
debilitante malattia, Raffele Giacomoni, personaggio<br />
“storico”, conosciutissimo nel sobborgo. Operaio<br />
edile poi dagli anni ‘60 bidello e messo comunale<br />
ma soprattutto “anima” e trascinatore della sezione socialista<br />
di Povo nei tempi d’oro pre-craxiani, Raffele “Galù” era anche<br />
senza ombra di dubbio il maggior conoscitore del territorio e<br />
della montagna di Povo. Qualsiasi frequentatore della zona ricorda<br />
la sua “mitica” Ape 50 celestina parcheggiata in Cimirlo<br />
o sui sentieri della Maranza ed era praticamente impossibile<br />
non incontrarlo nei boschi dei dintorni con la sua cesta di<br />
funghi oppure a seconda delle stagioni con il suo carico di legna<br />
secca.<br />
Proprio per questo suo grande amore per la montagna di<br />
Povo aveva collaborato per anni con l’Azienda Forestale sia<br />
all’interno della commissione usi civici della circoscrizione, sia<br />
nella stesura delle mappe e delle cartine edite in questi anni.<br />
Aveva anche collaborato con <strong>Tuttapovo</strong> in più occasioni, ma<br />
ci piace ricordare in particolare la ricerca sui soprannomi dei<br />
“poèri” ed appunto per i toponimi sulla mappa che avevamo<br />
stampato alcuni anni fa ed ancora ricercatissima. Conosceva<br />
del resto come nessuno tutti i vecchi e spesso dimenticati toponimi,<br />
tutti i segreti della “sua” montagna, tutti i “posti” dei<br />
funghi. È stato fino a qualche anno fa anche appassionato cacciatore<br />
e le zone dei suoi capanni: “Stelar”, “Piani”, “Pinara”<br />
hanno quasi assunto essi stessi la caratteristica di toponimi:<br />
“... vezin al capano del Raffaele Galù...”! Dal punto di vista politico<br />
uno dei suoi crucci era di non aver mai potuto candidare,<br />
in quanto incompatibile come dipendente comunale, all’interno<br />
della consulta frazionale prima e nel consiglio circoscrizionale<br />
poi, anche se il suo contributo era sempre puntuale all’interno<br />
delle varie commissioni di lavoro e nei confronti degli<br />
amministratori di qualsiasi “colore”. La chiesa gremita per<br />
l’addio a Raffele è del resto la più evidente dimostrazione come<br />
questo vecchio irriducibile socialista, montanaro “poèro” a tutto<br />
tondo era considerato ed amato nel sobborgo.<br />
Ai familiari le più sentite condoglianze e la vicinanza di<br />
tutta la redazione di <strong>Tuttapovo</strong> e dei suoi lettori.<br />
Lo scorso 17 maggio, dopo una malattia vissuta con<br />
dignità e forza d’animo, il nostro amico Raffaele<br />
Giacomoni è “andato avanti”, lasciando un vuoto<br />
incolmabile nella sua famiglia, nella comunità e<br />
nelle Acli. È stato un dono per tutti noi; per anni abbiamo apprezzato<br />
il suo impegno, il suo desiderio e la sua capacità di relazione,<br />
la sua schiettezza, la sua disponibilità. Profondo conoscitore<br />
del nostro sobborgo, della nostra gente, del nostro territorio,<br />
di ogni angolo della nostra montagna, sentinella di valori<br />
genuini di solidarietà e di impegno sociale che anche in<br />
suo ricordo ci impegniamo a custodire. Ora da lassù, caro Raffaele,<br />
veglia sui tuoi cari, su chi Ti ha conosciuto ed apprezzato,<br />
perché possiamo proseguire sui sentieri della vita che Tu<br />
hai già percorso.<br />
Arrivederci Raffaele e grazie dagli amici delle Acli.<br />
raffaele giacomoni, un satino.<br />
È<br />
stato satino fino all’ultimo Raffaele: se ne è andato infatti<br />
con sulla sua tessera, il bollino SAT <strong>2009</strong>.<br />
Sempre curioso, nel significato nobile di voler conoscere,<br />
sempre attento, ottimo conoscitore non solo<br />
delle montagne a noi vicine ma anche dei Gruppi più importanti<br />
delle Alpi, particolarmente del Trentino e Sud Tirolo.<br />
Mai assente ad una gita fino a quando la salute gli lo ha<br />
permesso, assieme alla conoscenza geografica affiancava la<br />
puntuale conoscenza della storia dell’alpinismo, passata e recente.<br />
Un aspetto, oggi, purtroppo raro, in momenti in cui si<br />
preferisce un’affrettata conoscenza tramite internet al piacere<br />
della lettura di autori classici o moderni.<br />
Mi piace quindi ricordare Raffaele come uomo di cultura,<br />
rammentando appunto il giorno in cui, portandogli il bollino<br />
SAT, il discorso è scivolato sul volume “Prigioniero dell’Eiger”<br />
di Giorgio Spreafico che racconta la verità dell’odissea di Claudio<br />
Corti, un’odissea lunga cinquant’anni (*).<br />
Raffaele era dispiaciuto di non essere riuscito a trovare il<br />
volume. Caso volle che il sottoscritto lo avesse in casa e quindi<br />
abbia potuto metterglielo a disposizione.<br />
Ecco, mi piace ricordare Raffaele in questo modo, avergli<br />
dato la possibilità di realizzare un suo desiderio ma, soprattutto,<br />
di sottolineare la sua grande voglia di sapere e conoscere<br />
che lo ha sostenuto sino all’ultimo.<br />
Franco Giacomoni.<br />
(*) È impressionante il divario che ho scoperto tra quello che si è<br />
detto e la verità dei fatti - spiega l’autore, Spreafico -. Corti, non abituato<br />
alla dialettica, fu stritolato dagli scritti di un professore universitario<br />
come Heinrich Harrer, uno dei primi salitori della Nord dell’Eiger, che<br />
non era nemmeno presente sulla scena del soccorso, ma scrisse un libro<br />
sulla vicenda coprendo di infamie gli alpinisti italiani. Un libro che venne<br />
tradotto in diverse lingue e influenzò l’opinione pubblica dell’Europa<br />
intera”.<br />
<strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong> - p. 73
in ricordo di...<br />
guido merz<br />
Se n’è andato lo scorso 1° <strong>giugno</strong><br />
Guido Merz “Bora”, personaggio molto<br />
conosciuto soprattutto ad Oltrecastello e<br />
padre di Giuliano presidente dell’attivissimo<br />
“Comitato Chiesa” della frazione,<br />
aveva 86 anni. Alla moglie Anna, a Donatella,<br />
Giuliano e Massimo , il comitato di<br />
Redazione di <strong>Tuttapovo</strong> vuole porgere le<br />
sue più sentite condoglianze.<br />
p. 74 - <strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong><br />
lidia franceschini gasperi<br />
Silenziosamente come ha vissuto se ne è andata il 25 gennaio <strong>2009</strong>.<br />
Negli ultimi anni vissuti con coraggio e determinazione pregava frequentemente:<br />
Prendimi oh Signore, non a pezzi ma in un sol colpo. Ed è stata esaudita.<br />
Don Cornelio, in chiesa, ha voluto ricordarla con la poesia da lei più sentita:<br />
quella dedicata al nipote Alessandro che l’ha preceduta dieci anni fa. I familiari tutti<br />
di Lidia vogliono qui ringraziarlo perché Lei era orgogliosa dei suoi scritti, pubblicati<br />
anche su <strong>Tuttapovo</strong>.<br />
Leggeva <strong>Tuttapovo</strong> con piacere e sicuramente da lassù dove è sempre primavera,<br />
sarà felice che sia ricordata su queste pagine a tutti coloro che le hanno voluto bene<br />
o l’hanno conosciuta.<br />
remo cagol<br />
È già trascorso un anno. Dopo il<br />
gran dolore, ora c’è un’immensa nostalgia;<br />
un posto vuoto che si vede ogni<br />
giorno. La nostra forza è saperti felice<br />
lassù, fiero di noi. Sei sempre nostri<br />
cuori.<br />
La tua famiglia<br />
sergio nichelatti<br />
27 maggio <strong>2009</strong>. È trascorso un<br />
anno da quando ci hai lasciati, ma il<br />
tempo è trascorso così velocemente che<br />
sembra solo ieri. Non manca giorno nel<br />
quale ti ricordiamo e ti rivolgiamo i nostri<br />
pensieri e guardando la tua fotografia<br />
ti chiediamo consiglio nelle scelte<br />
che dobbiamo compiere certi che da lassù<br />
ci guiderai con giudizio.<br />
In quest’anno, purtroppo, molti amici<br />
ti hanno raggiunto, persone con le<br />
quali avevi un rapporto speciale, amici<br />
da sempre. Vogliamo sperare che lassù<br />
vi siete ritrovati a chiacchierare dei bei<br />
tempi, magari davanti un buon bicchiere<br />
di vino.<br />
Ci manchi tanto.<br />
Elena e Carlo
Tel. 0461 950664 fax 0461 950649<br />
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- Poggioli in Pvc<br />
- Serramenti in Pvc<br />
- Serramenti in legno<br />
- Porte interne<br />
- Porte Blindate<br />
- Portoncini in legno<br />
- Basculanti<br />
- Sezionali<br />
- Scale per interni<br />
- Porte tagliafuoco