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giugno 2009 - Tuttapovo

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Poste Italiane spa - Spedizione in abbonamento postale - DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Trento<br />

Contiene IP e IR - In caso mancato recapito inviare all’ufficio di Trento CPO per la restitiuzione al mittente previo pagamento dei resi.<br />

<strong>giugno</strong> <strong>2009</strong><br />

Periodico bimestrale del Club Interassociativo <strong>Tuttapovo</strong>


TRENTO I CENTRI CAAF CGIL APERTI TUTTO L’ANNO<br />

www.caaf.it


In questo numero<br />

club interassociativo tuttapovo<br />

Devi confermare il tuo indirizzo ....................5<br />

È il momento di finanziare <strong>Tuttapovo</strong> ............6<br />

arci paho<br />

Festa multietnica, sabato 27 <strong>giugno</strong> .............7<br />

Giornate delle città gemellate .....................10<br />

Dai nostri amici a Znojmo ..........................12<br />

comitato chiesa di oltrecastello<br />

San Pantaleone <strong>2009</strong> .................................14<br />

avis<br />

Un sorriso per l’Avis ...................................15<br />

sat<br />

News! Vendita scambio libri di montagna ...16<br />

kaleidoscopio<br />

Le attività estive rivolte ai bambini .............17<br />

casa arcobaleno<br />

Tutti i colori dell’Arcobaleno .......................18<br />

circolo oratorio concordia<br />

Un bilancio ricco di attività .........................20<br />

ctg di povo<br />

Formazione, divertimento e sport ...............22<br />

sci club marzola<br />

Un’altra stagione ricca di successi ..............24<br />

marzola volley<br />

Impegno per un forte movimento giovanile .25<br />

atletica trento<br />

Alla partenza per la stagione estiva ............26<br />

accoglienza in famiglia<br />

80 bambini verranno in Trentino ................28<br />

parrocchia di povo<br />

A Cipro sulle tracce di Paolo e Barnaba ......29<br />

làqua<br />

Vogare sulle acque di Padova .....................30<br />

pesca<br />

Quasi 85 chili di trote! ...............................31<br />

scuola dell’infanzia di povo<br />

1899-<strong>2009</strong>: 110 anni di attività! ................32<br />

scuola dell’infanzia provinciale di povo<br />

I piccoli imparano a fare l’orto ....................33<br />

ginnastica<br />

Maurizio Endrizzi, classe ‘97 ......................34<br />

<strong>Tuttapovo</strong><br />

Bimestrale di informazione a diffusione gratuita<br />

sito: www.tuttapovo.it e-mail: club@tuttapovo.it<br />

Editore proprietario “Club Interassociativo <strong>Tuttapovo</strong>”<br />

Associazione di Promozione Sociale<br />

Redazione, amministrazione e recapito postale<br />

c/o Carlo Nichelatti, via Madonnina 22,<br />

38100 Povo (TN), tel. 0461.811026<br />

Iscriz. Trib. di Trento n. 817 del 19.04.1994<br />

Direttore Responsabile: Paolo Giacomoni<br />

Via Borino, 39 - 38100 Povo (TN) - direttore@tuttapovo.it<br />

Presidente: Carlo Nichelatti<br />

Stampa: Publistampa s.n.c. Pergine Valsugana<br />

è un’azienda certificata Chain of Custody FSC CQ-COC-000016 che<br />

può garantire, secondo gli standard definiti a livello internazionale,<br />

la rintracciabilità di tutte le materie prime fibrose utilizzate.<br />

p. 4 - <strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong><br />

il racconto<br />

Assassini ...................................................41<br />

apsp margherita grazioli<br />

Apre il nuovo punto prelievi........................42<br />

Torneo di briscola ......................................43<br />

Un Doblò attrezzato per trasporto disabili ..44<br />

sportivi<br />

Una giornata indimenticabile ......................45<br />

spazio circoscrizione<br />

Il nuovo Consiglio ......................................46<br />

Saluto della Presidente Paola Moser ...........47<br />

Festa degli Alberi <strong>2009</strong> ..............................48<br />

povo<br />

Restaurato il capitello di via Marchesoni ....50<br />

arci paho, circ. povo, tuttapovo<br />

Di tutte le erbe un piatto ............................52<br />

le ricette di matilde<br />

Verdure per tutti i gusti ..............................58<br />

l’angolo della poesia dialettale<br />

L’amór .......................................................60<br />

storie di emigrazione<br />

Insediamento dei tirolesi a Guabiruba ........62<br />

trenta anni fa<br />

27 maggio 1979 ........................................66<br />

auguri a...<br />

Gemma Andreatta, Stefania Corn e Christian<br />

Pedron, Luigi e Cesarina Ianes ...................67<br />

Coscritti del ‘43 .........................................67<br />

lettere al giornale<br />

Perché solo cose belle? E le brutture? .........68<br />

Un ricordo di Gabriella Facchinelli ..............68<br />

I ringraziamenti di tre canditati ..................69<br />

l’angolo della poesia<br />

Maria Antonietta Rotter e Valentina Bianco 70<br />

il disco<br />

Lacuna Coil - Shallow Life (<strong>2009</strong>) ..............71<br />

in ricordo di...<br />

Armando Pedrotti ......................................72<br />

Raffaele Giacomoni ....................................73<br />

Guido Merz ................................................74<br />

Lidia Franceschini Gasperi ..........................74<br />

Remo Cagol ...............................................74<br />

Sergio Nichelatti ........................................74<br />

14<br />

18<br />

29<br />

46<br />

Anno XVI - N. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong><br />

Redazione:<br />

Paolo Giacomoni, Giancarlo Ianes, Stefano Ricci, Aldo Giongo,<br />

Franco Zanuso, Antonio Bernabè, Renzo Dori, Carlo Nichelatti.<br />

Hanno collaborato a questo numero:<br />

Casa di Riposo M. Grazioli, Circoscrizione di Povo, Guido<br />

Leonelli, Matilde Padroni, Nonna Renata, Maria Antonietta<br />

Rotter, C.T.G., Franco Giacomoni, Manuela Stablum, Annamaria<br />

Bonazza, Oratorio, Riccardo Faes, Roberto Bortolotti,<br />

Elena Franchi, David Abbadessa, Chara Giacomoni.<br />

In copertina:<br />

Capitel del Crocefiss grand<br />

foto di Sergio Nichelatti


club interassociativo tuttapovo<br />

importante! se non lo hai ancora<br />

fatto devi confermare il tuo indirizzo,<br />

anche se è corretto, per ricevere<br />

ancora tuttapovo a casa tua!<br />

A<br />

causa della legge sulla privacy non ci è più possibile<br />

avere gli indirizzi aggiornati degli abitanti di<br />

Povo in formato elettronico adatto alla tipografia.<br />

L’elenco degli indirizzi che abbiamo attualmente<br />

è obsoleto e alcuni non sono più corretti. Quindi per evitare<br />

inutili invii chiediamo ai nostri lettori di collaborare e<br />

di comunicarci il loro indirizzo. Per questo sull’etichetta<br />

con la quale ricevete <strong>Tuttapovo</strong> c’è stampato un codice a<br />

sette cifre che serve a convalidare il vostro indirizzo. Per farlo<br />

potete utilizzare uno di questi metodi:<br />

1. inserendo il codice nell’apposita pagina sul nostro<br />

sito www.tuttapovo.it/indirizzi premendo poi sul<br />

bottone “cerca” verrà visualizzato l’indirizzo corrispondente.<br />

Il lettore potrà correggere eventuali errori<br />

e confermare premendo il bottone “invio”.<br />

2. Inviando la fascetta in una busta per posta (indicando<br />

eventuali correzioni) all’indirizzo: Club <strong>Tuttapovo</strong>, c/o<br />

Carlo Nichelatti, via Madonnina 22, 38100 Povo.<br />

3. inviando il codice via SMS al numero 3385643045 indicando<br />

nel messaggio eventuali variazioni dell’indirizzo.<br />

4. Telefonando allo 0461811026 possibilmente nelle ore<br />

del pomeriggio.<br />

Gli indirizzi che non verranno convalidati riceveranno<br />

solo i primi due numeri del <strong>2009</strong> (aprile e <strong>giugno</strong>). Per coloro<br />

che dopo tale data vorranno ancora ricevere gratuitamente<br />

il nostro giornale potranno richiederlo utilizzando uno<br />

dei metodi indicati sopra.<br />

Attenzione!<br />

Fino ad ora solo 600<br />

indirizzi sono stati confermati...<br />

se non lo hai fatto ti preghiamo di<br />

farlo subito anche se l’indirizzo è<br />

corretto se vuoi ricevere ancora<br />

<strong>Tuttapovo</strong>!<br />

<strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong> - p. 5


club interassociativo tuttapovo<br />

Con la tua prossima dichiarazione dei redditi potrai aiutare il Club <strong>Tuttapovo</strong><br />

È il momento di finanziare tuttapovo<br />

puoi farlo con il 5 per mille<br />

Il 5 per mille è la nuova forma di finanziamento per<br />

le associazioni di volontariato senza scopo di lucro.<br />

Questa norma consente al contribuente di devolvere,<br />

tramite la denuncia dei redditi, il 5 per mille<br />

dell’IRPEF a favore dell’associazione prescelta. Non è una tassa<br />

in più, ma l’importo viene detratto direttamente dall’IRPEF.<br />

<strong>Tuttapovo</strong> ha aderito anche quest’anno a questa possibilità ed<br />

invita i propri lettori, al momento della compilazione del Mod.<br />

730/<strong>2009</strong>, del Cud <strong>2009</strong> o dell’Unico <strong>2009</strong> di compilare l’apposito<br />

spazio riservato alla donazione. Perciò il contribuente può<br />

effettuare la scelta in base alle disposizioni previste per il tipo<br />

di dichiarazione dei redditi che è tenuto a presentare scrivendo<br />

il codice fiscale di <strong>Tuttapovo</strong>: 01445470220, seguendo le indicazioni<br />

riportate di seguito.<br />

• Cud <strong>2009</strong>: attraverso il particolare modello “Scheda per la<br />

scelta della destinazione del 5 per mille dell’IRPEF” in busta<br />

chiusa presso uno sportello di una banca o di un ufficio<br />

postale;<br />

• Mod. 730/<strong>2009</strong>: il contribuente deve presentare al proprio<br />

sostituto d’imposta (datore di lavoro) al CAF o al professionista<br />

abilitato la “Scheda per la scelta della destinazione del<br />

5 per mille dell’IRPEF”;<br />

• Unico <strong>2009</strong>: effettuando la propria scelta direttamente negli<br />

appositi spazi predisposti nel modello di dichiarazione.<br />

Anche i contribuenti esonerati dalla presentazione delle dichiarazioni<br />

di cui sopra possono effettuare la propria scelta<br />

mediante consegna di una normale busta contenente la “Scheda<br />

per la scelta della destinazione del 5 per mille dell’IRPEF”<br />

ad uno sportello di una banca o di un ufficio postale o direttamente<br />

al CAF o ad un professionista abilitato alla trasmissione<br />

telematica.<br />

Utilizza questo tagliando al momento di compilare la tua dichiarazione dei redditi, aiuterai <strong>Tuttapovo</strong> e a te non costerà nulla!<br />

p. 6 - <strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong><br />

Nome Cognome<br />

0 1 4 4 5 4 7 0 2 2 0<br />

Il contribuente effettua la sua scelta apponendo la propria<br />

firma in uno degli appositi riquadri che figurano nella<br />

Scheda o nel modello Unico <strong>2009</strong> e destinare il 5 per mille<br />

al Club Intrassociativo <strong>Tuttapovo</strong> riportando il codice fiscale<br />

01445470220 indicato nel fac simile riportato sotto.<br />

N.B. La scelta di destinazione del 5 per mille non è alternativa<br />

a quella dell’8 per mille di cui alla legge 20 maggio 1985<br />

n. 222.<br />

come abbiamo utilizzato i<br />

vostri contributi del 2006!<br />

Grazie anche al vostro contributo del<br />

5x1000 del 2006 di circa 3.600 euro (che<br />

ci è stato consegnato nel 2008) abbiamo<br />

potuto erogare dei contributi per iniziative<br />

istituzionali particolarmente rilevanti<br />

proposte dalle associazioni affiliate al<br />

Club interassociativo <strong>Tuttapovo</strong> per un<br />

totale di € 5.700!<br />

Vi chiediamo di destinare al club interassociativo<br />

<strong>Tuttapovo</strong> anche quest’anno<br />

il vostro 5x1000 seguendo le istruzioni<br />

in questa pagina. Grazie!


arci paho<br />

Con gli stand di ben 11 paesi di: Europa, Asia, Africa e Sud America<br />

festa multietnica, sabato 27 <strong>giugno</strong><br />

Ora che qualcuno si è accorto che anche l’Italia sta<br />

diventando multietnica con un 6,7% di immigrati<br />

regolari pari a 4 milioni e 328.000 persone (dati<br />

ISMU del 1 gennaio <strong>2009</strong>)e il nostro Trentino la supera<br />

con l’8,2 % pari a 43.000 immigrati non possiamo che ribadire<br />

la scelta nata dalla circoscrizione nove anni fa e portata<br />

avanti dal circolo culturale ARCI/PAHO e dal comitato gemellaggio<br />

Povo - Znojmo di valorizzare come un arricchimento<br />

culturale le tradizioni e le culture dei nuovi cittadini provenienti<br />

dal resto del mondo mantenendo e rinforzando le nostre<br />

tradizioni e la nostra cultura.<br />

Il 27 <strong>giugno</strong> al centro civico di Povo, andrà in scena la<br />

nona edizione della ecofesta multietnica, dopo le feste Vigiliane<br />

di Trento e prima della festa di S. Pietro che con S. Andrea<br />

è il santo patrono della chiesa di Povo. La festa, quest’anno<br />

sarà più ricca di stand e spettacoli: avremo la Spagna, la rep.<br />

Ceca, la Polonia, l’Ucraina e l’Italia per la nostra Europa, la Colombia,<br />

il Brasile ed il Cile per il continente Americano, L’India<br />

per l’oriente e per il continente africano Marocco, Somalia<br />

e Nigeria. Anche quest’anno ci saranno gli amici di Znojmo<br />

con le loro specialità culinarie ed il gruppo musicale medioevale<br />

di Znojmo “Lucrezia Borgia”. Quest’anno possiamo contare,<br />

oltre che sulla collaborazione dei tradizionali sostenitori: la<br />

pizzeria Pizza Rio di Cristian Andreatta, la nostra Famiglia Cooperativa,<br />

le associazioni Brasil Trentino, Polacchi in Trentino<br />

e Tersicore e inoltre sulla partecipazione della parrocchia di<br />

Povo, dell’ ARCI del Trentino con il contributo della circoscrizione,<br />

della Cassa Centrale delle Casse Rurali e dell’assessora-<br />

to alla cultura della provincia di Trento. L’apertura è prevista<br />

sabato 27 alle ore 17,00 presso il salone centro civico con una<br />

breve momento di preghiera comunitaria interreligiosa per la<br />

pace e la convivenza. Seguiranno i saluti di autorità ed ospiti<br />

mentre partirà la degustazione dei piatti tipici delle nazionalità<br />

partecipanti, accompagnati dalla birra di Znojmo e vino italiano.<br />

Seguiranno spettacoli non stop per tutto il pomeriggio<br />

e la serata, canti e balli di tutte le nazionalità presenti, danze<br />

(polacche, orientali, brasiliane), musica e canti (Lucrezia Borgia<br />

di Znojmo e polacchi) ed il gruppo Tersicore danze popolari<br />

di Povo, che concluderà la serata facendo ballare tutti in<br />

amicizia. Questa manifestazione si pone lo scopo di favorire la<br />

conoscenza reciproca, premessa indispensabile per la collaborazione,<br />

la comprensione e la convivenza pacifica con i concittadini<br />

provenienti da tutto il mondo che vivono e lavorano nella<br />

nostra comunità, pretendendo il rispetto delle nostre leggi e<br />

garantendo loro parità di diritti e di doveri. Vi aspettiamo per<br />

una gran festa, rispettosa dei popoli e dell’ambiente, saranno<br />

usate stoviglie biodegradabili e compostabili e attuata una rigorosa<br />

raccolta differenziata dei rifiuti.<br />

programma<br />

sabato 27 <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong> dalle 17 alle 23<br />

festa multietnica<br />

Presso il salone del centro civico stand con assaggi dei piatti<br />

tipici di: Repubblica Ceca, Polonia, Brasile, Colombia, Cile,<br />

India, Somalia, Nigeria, Marocco ed Italia.<br />

Spettacoli folcloristici e tradizionali della Spagna e dei vari<br />

paesi, (balletti, musica, poesia, ecc.)<br />

<strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong> - p. 7


Il circolo culturale Arci-Paho e la Circoscrizione di Povo in collaborazione con:<br />

Pizza Rio - Famiglia cooperativa di Povo - Cassa rurale di Trento - Finstral<br />

- Orempuller Ingross Cart - ristorante “La Campanella”<br />

Organizzano il torneo di calcio e pallavolo misto<br />

Par condicio 15<br />

Al parco del passo Cimirlo - Povo<br />

Sabato 1 agosto <strong>2009</strong><br />

(in caso di maltempo domenica 2 agosto)<br />

Dalle ore 10.00 alle ore 19.30 circa<br />

Calcetto - Partite di un tempo da 20 minuti.<br />

Pallavolo - Partite di un set da 25 punti.<br />

Regolamento:<br />

- possono partecipare squadre miste<br />

(massimo otto), composte ciascuna:<br />

> da 7 a 10 giocatori/trici di cui<br />

almeno 3 dell’altro sesso;<br />

> età non inferiore ai 13-14 anni,<br />

esperti o non esperti.<br />

> i giocatori possono giocare in entrambe le<br />

discipline o in una sola, la squadra deve in ogni<br />

caso giocare sia a pallavolo che a calcetto.<br />

> il regolamento applicato per il calcetto, sarà quello<br />

FGCI calcio a cinque: con cambi volanti, i falli laterali saranno<br />

battuti con i piedi, il portiere non può rilanciare la palla oltre la metà campo.<br />

Pausa pranzo alle ore 12.00 a cura di “Pizza Rio” e ristorante “La Campanella”<br />

Premiazioni alle ore 19.30 circa.<br />

> tutti gli iscritti riceveranno la maglia di gioco e un premio individuale<br />

e ogni squadra un premio collettivo, bevande e rinfresco.<br />

Tenuta di gioco: T-shirt fornita dall’organizzazione, pantaloncini e scarpe ginniche.<br />

Le modalità di gioco saranno concordate con le squadre iscritte.<br />

Iscrizione giocatori/trici e sorteggio squadre venerdì 24 luglio alle ore 20.30<br />

presso la sede ARCI/PAHO a Povo in Piazza Manci 5 - primo piano<br />

Per informazioni, rivolgersi a: Aldo Giongo, passo Cimirlo 20,<br />

Povo, tel. e fax 0461 819947. e-mail: arcipaho@libero.it<br />

Per preiscrizioni delle squadre o dei singoli rivolgersi a: Pizza Rio -<br />

Cristian Andreatta, via Resistenza 9/A Povo, tel 0461 811555.<br />

p. 8 - <strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong>


Vienna<br />

Quota di partecipazione: euro 200,00 da<br />

versare anticipatamente sul conto:<br />

IT46B 08304 01819 000010307172<br />

Comprende: Viaggio in pullman, pasti<br />

citati, pernottamenti e assicurazione.<br />

Comitati del Gemellaggio Povo, Znojmo, Villazzano<br />

Il Giardiniere<br />

amico!<br />

Manutenzione condomini<br />

Regolazione siepe<br />

Abbattimento, potatura piante<br />

ad alto e basso fusto<br />

Regolazione, cura e manutenzione<br />

di terrazze e zone verdi<br />

Programma viaggio<br />

a Znojmo e Vienna<br />

dal 10 al 13 settembre<br />

<strong>2009</strong> per la Festa dell’uva<br />

Programma:<br />

Giovedì 10 settembre: partenza da Povo ore 06,00<br />

- Villazzano ore 06,15 - Trento ore 06,30 - arrivo<br />

circa alle ore 19,00 - all’alloggio presso il collegio<br />

delle infermiere, ore 19.30 - cena al ristorante Diana.<br />

Venerdì 11 settembre: colazione alle ore 8,00 al Diana, partenza per Vienna<br />

città imperiale capitale austriaca pranzo libero e visita guidata.<br />

Ritorno a Znojmo - cena ristorante Diana.<br />

Sabato 12 settembre: colazione ore 8.30, mattinata libera -<br />

pranzo presso la FESTA DELL’UVA - cena ristorante Diana.<br />

Domenica 13 settembre: colazione<br />

e partenza per il rientro.<br />

Vienna<br />

Prenotazioni: entro il 28 agosto e comunque fino<br />

ad esaurimento posti, presentando la ricevuta di<br />

versamento presso la circoscrizione di Povo in via Salè<br />

1, Povo - tel. 0461 810241 - fax 0461 811476.<br />

Informazioni: Aldo Giongo<br />

tel. 0461 819947 - aldo.giongo@virgilio.it<br />

Pollice Verde<br />

di Luigi Maier<br />

Progettazione Giardini<br />

Preparazione orti<br />

Impianti di irrigazione<br />

Sgombero neve<br />

Sopralluoghi con preventivi gratuiti<br />

38050 Villazzano - Via Strada Stretta, 17 - Tel. e Fax 0461.917651 - Cell. 335.5919672<br />

Znojmo<br />

<strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong> - p. 9


comitato gemellaggio povo - znojmo<br />

Una manifestazione alla quale hanno partecipato le 9 città gemellate con Znojmo<br />

giornate delle città gemellate<br />

di Aldo Giongo<br />

Povo, circoscrizione di Trento,<br />

arroccata sulla collina ai piedi<br />

della Marzola, 5.000 abitanti,<br />

o poco più, un puntino<br />

sulla carta d’Europa, eppure una realtà<br />

con una storia millenaria conosciuta e<br />

stimata da città di mezza Europa.<br />

La circoscrizione è gemellata dal<br />

1996 con Znojmo, città che ospitò per 3<br />

anni donne e bambini evacuati dal paese<br />

nel maggio del 1915 per proteggerli<br />

dalla guerra. La città di Znojmo, 40.000<br />

abitanti circa, antica città della Moravia<br />

ha organizzato quest’anno le giornate<br />

delle città gemellate.<br />

Sono gemellate con Znojmo l’olandese<br />

Harderwijk, la germanica Torgau,<br />

l’austriaca Retz, Bratislava e Nove<br />

Zamky della Slovacchia, Strzegom (Polonia)<br />

e per l’Italia Povo /Trento, Villazzano/Trento<br />

e Pontassieve città ad una<br />

decina di chilometri da Firenze.<br />

Il programma era molto impegnativo,<br />

ogni città presente (mancava solo<br />

Villazzano), doveva allestire uno stand<br />

sulla piazza principale di Znojmo, presentando<br />

i propri prodotti tipici e piatti<br />

tradizionali, partecipare con una o più<br />

concorrenti al concorso per l’elezione di<br />

Valentina<br />

Bianco, la nostra<br />

concorrente al<br />

concorso miss<br />

città gemellate<br />

p. 10 - <strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong><br />

miss città partner e miss feste studentesche<br />

e portare un gruppo musicale o<br />

balletto per lo spettacolo.<br />

Siamo partiti da Trento con 2 furgoni,<br />

11 persone, un carico di prodotti alimentari<br />

trentini (lucaniche, mortadella,<br />

grana trentino, olio d’oliva, farina gialla,<br />

ravioli di 3 tipi e gnocchi bianchi e verdi<br />

con tre tipi di sugo, vino in box, vino<br />

7/10 Teroldego, Marzemino e Cabernet/<br />

sauvignon) 6 pacchi di depliands e materiale<br />

pubblicitario fornitoci dall’APT del<br />

comune e dalla Trentino s.p.a. nonché<br />

un pesante fornello a legna, un grande<br />

paiolo in rame per la polenta e persino<br />

due cassette di legna.<br />

Facevano parte della squadra: la ragazza<br />

scelta tramite concorso a Povo per<br />

partecipare alla selezione per miss città<br />

gemellate, Valentina Bianco, il cuoco ed<br />

i cucinieri del comitato gemellaggio, Pio<br />

Bort, Agostino Vedovelli e Livio Giovannini,<br />

gli aiutanti adetti agli stand, Giulia<br />

Hrat, Loretta Zanzarin, Sergio Merz,<br />

il musicista Bruno Lavarian, il cantante<br />

Glauco Osti e due rappresentanti ufficiali<br />

Aldo Giongo e il cav. Aurelio Pontalti.<br />

Una squadra ben affiatata ed efficientissima,<br />

nonostante gli scarsi mez-<br />

Polenta in piazza a Znojmo – da sinistra :<br />

Giovannini Livio, Jana Budinovà, Giongo Aldo,<br />

Elio Pontalti, Marie Cejkovà, Agostino Vedovelli<br />

zi messi a disposizione dalla nostra ricca<br />

provincia (per il momento una promessa,<br />

l’impegno dell’assessorato alla cultura<br />

per un sostegno ad una prossima<br />

iniziativa).<br />

Gli amici di Pontassieve disponevano<br />

di prodotti ricevuti gratuitamente<br />

dalla provincia di Firenze tramite aziende<br />

produttrici, hanno portato un balletto<br />

con pullman pagato dalla provincia e<br />

le autorità comunali sono arrivate in aereo.<br />

Noi abbiamo distribuito vino, polenta<br />

lucaniche e mortadella gratis, mentre<br />

loro vendevano solamente i prodotti,<br />

ci siamo sentiti dire “bella forza voi avete<br />

ricevuto un sacco di soldi dalla ricca<br />

provincia autonoma”.<br />

Siamo arrivati a Znojmo alle 17.00<br />

del 28 aprile, giusto in tempo per partecipare<br />

alle prove del concorso per la<br />

miss. La mattina dopo alle ore 10,00,<br />

mentre venivano allestiti gli stand, incontro<br />

ufficiale presso il municipio con<br />

tutte le delegazioni, tradotte da 4 interpreti,<br />

italiano, tedesco, inglese e polacco.<br />

Tutte le città erano rappresentate al<br />

massimo livello con sindaco e vice sindaco,<br />

ma neanche noi abbiamo sfigurato,<br />

sono stato presentato come rappre-


incontro ufficiale dei rappresentanti delle delegazioni presenti, al centro il sindaco di Znojmo<br />

sentante del consiglio circoscrizionale di<br />

Povo e presidente del comitato gemellaggio<br />

ed ho giustificato l’assenza della<br />

presidente di circoscrizione per improrogabili<br />

impegni istituzionali. Nell’ incontro<br />

tutti hanno ribadito la validità di<br />

queste esperienze per costruire una vera<br />

comunità europea tramite la conoscenza<br />

delle diverse culture e tradizioni.<br />

È seguita l’inaugurazione di una<br />

mostra delle città amiche e dei disegni<br />

degli studenti delle varie città sul tema<br />

gemellaggio. In piazza i nostri cucinieri<br />

avevano nel frattempo piazzato il fornello<br />

e stavano cuocendo una grande polenta,<br />

spettacolo che attirava molta gente.<br />

A mezzogiorno in punto, distribuzione<br />

gratuita di polenta, lucaniche e mortadella,<br />

un vero successo, in poco tempo<br />

il paiolo era vuoto, nei nostri due stand<br />

(tutti gli altri ne avevano solo uno) si<br />

vendevano i prodotti ed il nostro cuoco<br />

cucinava ottimi ravioli e gnocchi al<br />

sugo. Nel pomeriggio sul palco si sono<br />

alternati i gruppi di ballo e musicali delle<br />

diverse nazionalità, alle 17.00 sono saliti<br />

i nostri, prima l’armonica di Bruno<br />

Lavarian e quindi Glauco Osti con un repertorio<br />

di canzoni tradizionali italiane<br />

e canzoni anni 60, bravissimi entrambi,<br />

incredidibili le note che è riuscito a tirar<br />

fuori Bruno da uno strumento così<br />

piccolo, una vera orchestra, ma la voce<br />

di Glauco ha fermato ogni attività sulla<br />

piazza e appasionato spettatori di tutte<br />

le età, alcune ragazzine si sono registrate<br />

tutte le canzoni con il telefonino.<br />

Alle 18.00 chiusura degli stand e tutti<br />

in pullman all’hotel Dukla per la cena<br />

e dopo cena finalmente il concorso di<br />

bellezza. Nel salone delle feste, strapieno<br />

di pubblico, una lunga pedana, con<br />

ai lati i posti per la giuria, autorità ceke,<br />

attori famosi e un membro per ogni delegazione.<br />

Sul palco “Femme fatale”<br />

un duo femminile con violini elettronici<br />

molto emozionante ed una simpatica<br />

coppia di presentatori.<br />

Prima uscita delle 14 concorrenti in<br />

abito da sera, quindi in un aderentissima<br />

calzamaglia tigrata, stile Cat - woman e<br />

per finire la prima selezione, l’esibizione<br />

artistica a scelta (ballo, recitazione, cc.).<br />

La nostra miss ha fatto un ottima figura<br />

pur dovendo competere con notevoli<br />

concorrenti, brava anche nel ballo<br />

superata solo dalla professionalità dei<br />

balletti in coppia o in trio slovacchi e toscani.<br />

Dopo altre tre prove, in abito da<br />

sposa e da sera, l’esito del voto ha visto<br />

vincitrice una delle due ragazze di<br />

Pontassieve, seconda una studentessa di<br />

Znojmo, terza la ballerina slovacca e subito<br />

dopo la nostra Valentina.<br />

Giovedì 30, con una splendida giornata<br />

di sole, riapertura degli stand ed<br />

una nuova polenta ancora più grande, a<br />

fine serata abbiamo esaurito quasi tut-<br />

FALEGNAMERIA<br />

GIACOMONI<br />

DI LORENZO E FRANCESCO S.N.C.<br />

ta la merce a disposizione in particolre<br />

olio d’oliva e grana Trentino, (naturalmente<br />

abbiamo dovuto adeguare i prezzi<br />

al mercato locale, il potere d’acquisto<br />

è pari a meno di un terzo del nostro,<br />

i prezzi di vendita erano molto inferiori<br />

ai nostri prezzi di costo) nuova esibizione<br />

dei nostri artisti nella replica del programma<br />

culturale in piazza e conclusione<br />

delle feste al castello con un grande e<br />

fornitissimo buffet.<br />

In conclusione dobbiamo rilevare lo<br />

sforzo notevole degli amici di Znojmo<br />

per darci la migliore accoglienza possibile,<br />

le delegazioni ufficiali erano ospitate<br />

nel migliore hotel di Znojmo “palazzo<br />

Althan”, ma in particolare ci ha colpito<br />

la calorosa amicizia della gente e delle<br />

autorità, il rispetto per la nostra cultura<br />

e per la lingua italiana che si sta diffondendo<br />

sempre più, molti la studiano<br />

e la parlano. Gente meravigliosa che ci<br />

ha dato appuntamento alla festa dell’uva<br />

di settembre mentre noi gli aspettiamo a<br />

<strong>giugno</strong> per la nostra festa multietnica..<br />

Anche dal punto di vista turistico abbiamo<br />

riscontrato un grande interesse<br />

per il Trentino, sia con gli amici Tedeschi<br />

che polacchi che slovacchi e ceki,<br />

crediamo di aver fatto un buon lavoro<br />

promozionale per il nostro territorio,<br />

nonostante in patria non fossimo stati<br />

molto considerati.<br />

PRODUZIONE SERRAMENTI<br />

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<strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong> - p. 11


comitato gemellaggio povo - znojmo<br />

Zdenek Mikulic ci invia due articoli che raccontano l’attività del gemellaggio<br />

dai nostri amici a znojmo<br />

I<br />

rapporti con la città gemellata con Povo, non sono<br />

rimasti solo uno scambio di pergamene e qualche<br />

scambio di delegazioni ufficiali, il nostro comitato<br />

ha sempre puntato sul coinvolgimento<br />

della popolazione delle due comunità ed in particolare<br />

sui rapporti tra i giovani indispensabili<br />

per garantire un futuro al gemellaggio<br />

stesso. Abbiamo invitato il direttore della<br />

Základní škola - námestí Republiky 9 di<br />

Znojmo, prof. Zdenek Mikulic che conosciamo<br />

da tanti anni e che sta studiando<br />

con profitto l’italiano di scrivere per <strong>Tuttapovo</strong><br />

qualche intervento per capire cosa<br />

pensano i suoi ragazzi degli incontri e dei<br />

rapporti di amicizia che sono nati con i ragazzi<br />

di Povo e Villazzano. La nostra rivista è molto<br />

aprezzata a Znojmo dove arriva a diverse persone e istituzioni<br />

ed è usata da chi sta imparando la nostra lingua che<br />

traduce i pezzi più interessanti a chi non la conosce. A tal proposito<br />

sul nostro sito (www.tuttapovo.it) troverete le traduzioni<br />

di questo articolo in lingua ceca. A.G.<br />

la visita dagli amici in italia<br />

Nei giorni il 20.4. - 24. 4. <strong>2009</strong> sono partiti alcuni<br />

allievi, delle classi sesta e settima della scuola<br />

fondamentale di piazza della Repubblica per<br />

Trento, allo scopo di visitare i loro amici italiani.<br />

Dopo varie ore di viaggio con pullman, siamo arrivati a<br />

Trento, dove siamo stati alloggiati.<br />

Il giorno dopo ci hanno aspettato a Villazzano e Povo gli allievi<br />

della nostra scuola gemellata, con i quali siamo in corrispondenza<br />

e che ci hanno fatto vedere l’edificio della scuola.<br />

La scuola ci é piaciuta molto, perché e moderna, spaziosa<br />

e abbiamo particolarmente ammirato la grande palestra. Siamo<br />

venuti a conoscere anche l’insegnamento di alcune materie.<br />

Dopo abbiamo fatto due gruppi. Entrambi erano accompagnati<br />

dagli studenti italiani. Un gruppo é andato a vedere la<br />

città di Arco, l’altro gruppo Trento. Ad Arco abbiamo visitato<br />

l’antico castello. Abbiamo ammirato la bellezza del lago di Garda<br />

e zone limitrofe. Quelli che hanno passeggiato per Trento<br />

hanno visitato la città, si sono documentati sulla sua storia e<br />

BALDESSARI<br />

ATTONERIE<br />

p. 12 - <strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong><br />

sull’epoca contemporanea. La sera ci aspettava l’incontro con<br />

le famiglie dei nostri amici, abbiamo assaggiato anche il cibo<br />

casalingo ed abbiamo consegnato i regali ai nostri amici, che<br />

avevamo costruito noi stessi per loro. Dopo il ritorno<br />

nell’albergo abbiamo ricordato il bel giorno passato<br />

e con gioia non vedevamo l’ora che arrivasse<br />

il prossimo giorno.<br />

Al mattino era in programma la gita<br />

nella città storica di Mantova. Abbiamo visitato<br />

il castello ed il suo splendido parco,<br />

abbiamo realizzato una gita con la barca<br />

sul lago e verso sera siamo tornati a Trento.<br />

Quella sera abbiamo mangiato con appetito<br />

le leccornie preparate sul, così detto, tavolo<br />

svedese. Chiaro che abbiamo preso specialmente<br />

i cibi per noi sconosciuti, come per esempio<br />

spaghetti con piccole piovre.<br />

Giovedì ci aspettava la mattinata culturale e sportiva. Dopo<br />

pranzo i gruppi hanno scambiato l’itinerario del martedì. La<br />

cena é stata seguita dalla discoteca. Abbiamo preso congedo ed<br />

anche noi abbiamo ricevuto i regali dai nostri amici, come ricordo<br />

ed i loro genitori ci hanno offerto qualcosa di dolce.<br />

L’ultimo giorno ci aspettava il viaggio di ritorno, ma strada<br />

facendo ci siamo fermati ancora in un centro commerciale<br />

per poter comprare i regali per i nostri parenti più stretti. Il<br />

soggiorno in Italia ci é piaciuto molto e siamo tornati entusiasti,<br />

pieni di bei ricordi e di desiderio di rivedere i nostri amici<br />

italiani.<br />

la scuola elementare znojmo,<br />

in piazza della repubblica 9<br />

Tutto ha avuto inizio nell’anno 2002, quando siamo<br />

venuti per la prima volta come ospiti, a Povo durante<br />

le feste autunnali. Siamo venuti a conoscere<br />

il vostro paese, un tipico paese della regione Trentino-<br />

Alto Adige e zone limitrofe. I primi contatti sono stati timidi,<br />

però successivamente era chiaro, che gli interessi dell’incontro<br />

fra i bambini cechi e italiani erano comuni.<br />

La collaborazione vera e propria è cominciata nell’anno<br />

2004. Per primi sono venuti in visita a Povo e Villazzano gli al-<br />

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Il nostro inviato prof. Zdenek Mikulic<br />

lievi di Znojmo, con le loro maestre, ed in autunno hanno<br />

restituito la visita, venendo a Znojmo le maestre della<br />

scuola di Povo e Villazzano.<br />

L’anno più Importante per il consolidamento dei contatti<br />

del gemellaggio é stato l´anno 2005. In aprile é stato<br />

a Znojmo per la prima volta il gruppo dei bambini italiani.<br />

Hanno conosciuto non solo la città di Znojmo e la scuola<br />

dei loro amici, ma anche la città di Brno con la fortezza<br />

dello Spielberk, che é un monumento molto importante<br />

anche per Italia (sono stati imprigionati molti eroi del risorgimento<br />

tra cui Silvio Pellico e Pietro Marroncelli). I<br />

bambini di Znojmo hanno ricambiato venendo<br />

a Trento presso la scuola come<br />

ospiti; la prima volta in settembre dello<br />

stesso anno. Durante la visita tutti bambini<br />

hanno collaborato in diverse attività,<br />

sia sportiva, che culturale, o solo semplicemente<br />

hanno cercato di farsi capire.<br />

Queste due visite sono state l’inizio<br />

dell’amicizia in corso. I bambini hanno<br />

finito la scuola, ma i bei ricordi della visita<br />

rimarranno per sempre.<br />

Visto che ogni visita richiede di una<br />

preparazione, ci siamo messi d´accordo<br />

per fare lo scambio d’ospitalità ogni due<br />

anni. La seconda iniziativa è stata realizzata<br />

nell’anno 2007. In aprile, altri bambini<br />

cechi, hanno visitato Italia, Trento,<br />

Bolzano, anche Verona, ma prima di tutto<br />

i loro amici. L’ agitazione era grande,<br />

specialmente durante la cena nelle famiglie<br />

italiane, però come si é potuto vede-<br />

re, proprio questa visita é rimasta più di tutte nelle teste<br />

dei ragazzi. I ragazzi italiani sono stati a Znojmo in<br />

ottobre e neanche loro si sono annoiati. Oltre le attività<br />

comuni hanno visto il bel castello di Vranov nad Dyjí,<br />

le misteriose grotte di Macocha in Moravia del Sud con<br />

il profondo baratro. La visita e culminata anche da noi<br />

con la cena nelle famiglie ceche.<br />

Ma vi domanderete, chi siamo noi?<br />

Siamo bambini e ragazzi come voi in Italia e come<br />

in tutto il mondo. Abitiamo in un bella città storica<br />

Znojmo, che si trova in Moravia del Sud in Repubblica<br />

Ceca. Ci vivono più di 35.000 abitanti. La nostra scuola<br />

principale si trova vicino al centro della città, accanto al<br />

nostro bel teatro, sulla piazza della Repubblica.<br />

A Znojmo ci sono sei scuole fondamentali, nella nostra<br />

studiano quasi 560 bambini. Facciamo sopra tutto<br />

attenzione allo studio delle lingue straniere, particolarmente<br />

inglese, tedesco, ma anche lavoro con il computer<br />

e naturalmente tutte le altre materie, come i ragazzi<br />

italiani.<br />

Negli anni 2006 - 2008 siamo riusciti a classificarci tra<br />

i migliori nel concorso “un testo per noi” organizzato dal<br />

coro delle Piccole Colonne e abbiamo partecipato alla finale<br />

del festival della canzone per bambini a Levico.<br />

Pensiamo che sia molto importante questo contatto tra<br />

i giovani, che segue la stretta collaborazione ormai consolidata,<br />

degli adulti, da quasi 20 anni d’incontri e scambi<br />

culturali.<br />

Noi andiamo volentieri a conoscere il mondo e sempre<br />

molto volentieri visitiamo l’Italia.<br />

Uno dei primi contatti tra i ragazzi delle scuole medie<br />

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a pavimento - caldaie - trattamento acqua - impianti<br />

geotermici - manutenzione e riparazioni<br />

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<strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong> - p. 13


comitato chiesa di oltrecastello<br />

Tre giorni di festa! Dal 24 al 26 luglio... musica, gastronomia, divertimento!<br />

san pantaleone, all’insegna della beneficenza<br />

di Manuela Stablum<br />

Come da copione anche quest’anno nell’ultimo fine<br />

settimana di luglio, si svolgerà la tradizionale festa<br />

del patrono di Oltrecastello. I lavori effettuati dal Comitato<br />

con i ricavati delle varie feste, a partire dalle<br />

campane della chiesa, le vetrate, la nuova statua della Madonna,<br />

la nuova caldaia, l’impianto di illuminazione e microfonia,<br />

si sono conclusi con il restauro dello storico capitello di Via<br />

Marchesoni, che ha messo in luce la bellezza delle pitture e la<br />

valorizzazione di quella che è una parte della nostra storia.<br />

È vero che lavori per la chiesa e per la comunità ve ne sarebbero<br />

diversi in programma, ma vista la situazione di crisi<br />

economica che pesa maggiormente su coloro che hanno subito<br />

gravi perdite, il Comitato ha deciso quest’anno di devolvere<br />

tutto l’incasso della festa in beneficenza. Inizialmente si<br />

pensava ad un’aiuto ai terremotati d’Abruzzo, ma poi si è deciso<br />

di aiutare questi, senza però dimenticare le altre realtà che<br />

hanno sempre beneficiato del nostro piccolo aiuto, ricordan-<br />

p. 14 - <strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong><br />

do le parole già citate dai nostri amici del “Karamoja Group”,<br />

di Madre Teresa: “... sappiamo bene che ciò che facciamo non<br />

è che una goccia nell’oceano. Ma se questa goccia non ci fosse,<br />

all’oceano mancherebbe!”. Così all’unanimità il Comitato dividerà<br />

l’intero incasso della tre giorni in parti uguali, tra i terremotati<br />

d’Abruzzo, il “Karamoja Group” e l’associazione “Accoglienza<br />

in famiglia”. Il programma della festa è ricco di nuove<br />

iniziative volte a coinvolgere sia i giovani che i meno giovani,<br />

comunque all’insegna del divertimento e della buona tavola.<br />

Venerdì 24 luglio, si aprirà con l’ottima cucina con i nostri<br />

piatti tradizionali, ma anche con molte novità e sorprese.<br />

La serata si concluderà con l’ottima musica della Cover Band<br />

“Caravan” con un vasto repertorio degli anni 60/70. Durante<br />

la serata vi sarà la presenza anche dei nostri amici “Animatori<br />

dell’oratorio” con i Cocktails analcolici, nonchè del gruppo<br />

AVIS di Povo che con un fotografo darà corso alla nuova iniziativa<br />

“Un sorriso per l’AVIS” (in quell’occasione vi saranno date<br />

Anche quest’anno si vorrebbe proporre<br />

l’iniziativa de “La Via degli Artisti”, non solo<br />

per valorizzare la chiesetta di San Pantaleone,<br />

ma anche cantine e avvolti del borgo di<br />

Oltrecastello e per mettere in mostra le opere<br />

pittoriche ed artistiche della gente poèra.<br />

Chiadiamo, qer questo, la vostra collaborazione<br />

a mettere a disposizione quadri, lavori in legno,<br />

ceramica ecc. e mettendovi in contatto con il<br />

Comitato (ore serali al 0461.342146/342118).


avis<br />

un sorriso per l’avis<br />

di Povo propone nell’ambito della Festa<br />

di San Pantaleone a Oltrecastello Un<br />

sorriso per Avis. L’iniziativa si pone lo sco-<br />

L’Avis<br />

po di “immortalare” il sorriso di ragazze/<br />

ragazzi maggiorenni presenti alla Festa da proporre come<br />

testimonial nella campagna permanente di sensibilizzazione<br />

verso il tema della donazione di sangue e rivolta in particolare<br />

ai giovani.<br />

Un fotografo, accompagnato da uno o più avisini cercheranno<br />

di coinvolgere persone che accettino uno “scatto”<br />

in simpatia. Le foto verranno successivamente<br />

pubblicate sulla rivista <strong>Tuttapovo</strong> e<br />

serviranno (previa liberatoria di consenso)<br />

per accompagnare slogan pubblicitari<br />

per focalizzare l’interesse sul<br />

tema delle donazioni di sangue.<br />

Chiunque voglia essere “protagonista”<br />

per l’Avis può proporre<br />

la propria immagine donando<br />

un semplice “sorriso”<br />

che rappresenta una prima<br />

goccia di contributo<br />

alla diffusione del valore<br />

del sangue, fonte di<br />

vita e nobile atto di altruismo<br />

che gratifica<br />

nell’intimo.<br />

L’appuntamento è<br />

quindi venerdì 24 luglio<br />

<strong>2009</strong> alla Festa di San Pantaleone<br />

a Oltrecastello a<br />

partire dalle ore 20.30.<br />

Direttivo Avis Povo<br />

le opportune spiegazioni). All’ingresso del tendone avremo gli<br />

stand delle Associazioni “Accoglienza in famiglia” e “Karamoja<br />

Group”, che potranno raccontare ciò che sono riusciti a svolgere<br />

nel corso dell’anno e sui futuri progetti da realizzare.<br />

Sabato 25 luglio, dopo il Cocktails, che quest’anno sarà<br />

analcolic, preparato dagli Animatori dell’Oratorio, la cucina<br />

sarà pronta per il pranzo offerto ai soci dalla Cassa Rurale<br />

di Trento. Il numero di chi sceglie la festa di Oltrecastello per<br />

questo pranzo sono sempre più numerosi, ma... il limite massimo<br />

fissato dal Comitato è necessario per ottenere “il meglio”,<br />

Caravan, venerdì 24<br />

sia dal punto di vista culinario che organizzativo. Nel pomeriggio<br />

gli Animatori dell’Oratorio di Povo, organizzeranno fantastici<br />

giochi a premio per tutti i bambini e per i più piccini non<br />

mancheranno i giochi gonfiabili, il tutto nella cornice del parco<br />

giochi dove sarà allestita dalle Guide Alpine anche la palestra<br />

di roccia per gli intrepidi scalatori. Nel parco troverete anche<br />

uno stand della SAT in persona del già Presidente Franco<br />

Giacomoni, che proporrà il “Mercatino del libro e delle guide<br />

di montagna”. I meno giovani potranno divertirsi sotto il tendone<br />

con la gara di briscola e dopo le premiazioni il profumo<br />

della “porchetta del Secco” si potrà concretizzare con l’assaggio<br />

del piatto tradizionale. La serata sarà animata dall’”Orche-<br />

Caramel orchestra, sabato 25<br />

<strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong> - p. 15


sat<br />

news! vendita<br />

scambio libri<br />

della montagna<br />

In occasione della “Sagra di S. Pantaleone” che si<br />

terrà ad Oltrecastello i giorni 25 e 26 luglio, la<br />

Sezione SAT di Povo, nello spirito di collaborazione<br />

con le realtà del volontariato del paese, organizzerà<br />

il “1° Mercatino del Libro di Montagna” - Vendita<br />

e scambio di “Guide alpinistiche, scientifiche, escursionistiche,<br />

racconti e romanzi”. Nello stand, vicino alla palestra<br />

artificiale di arrampicata, gestita dalla Guide Alpine,<br />

la SAT predisporrà uno spazio in cui verrà esposto il materiale<br />

reso disponibile. L’iniziativa avrà tre formalità: la<br />

vendita libera o lo scambio tra partecipanti senza richiesta<br />

di intermediazione. I libri, affidati da privati, per la vendita,<br />

alla Sezione. In tale caso la Sezione tratterrà, per costi<br />

di intermediazione, il 10% sul prezzo richiesto. (vedi il<br />

fac-simile del talloncino che dovrà essere applicato al libro<br />

in vendita). I volumi non venduti, affidati alla Sezione potranno<br />

essere ritirati ogni giorno, assieme alle somme riscosse,<br />

entro le ore 19 presso il luogo della manifestazione<br />

o il giovedì successivo, presso la sede della Sezione SAT.<br />

Ulteriori informazioni e approfondimenti potranno essere<br />

richiesti a questo indirizzo mail: fratanto@hotmail.com o<br />

telefonando a: 339/8129456 (Franco).<br />

Fac-simile talloncino da applicare al libro<br />

TITOLO:<br />

____________________________________________<br />

PROPRIETARIO:<br />

____________________________________________<br />

PREZZO<br />

____________________________________________<br />

stra Caramel” e tutti si potranno scatenare sulla pista da ballo,<br />

per concludere la giornata in allegria.<br />

Domenica 26 luglio si inizierà con la processione dalla<br />

Chiesetta di San Pantaleone e la messa. Dopo una fresca Sangria,<br />

la comunità si potrà trovare davanti ad un ottimo piatto,<br />

preparato in collaborazione dei nostri amici del “tortel de patate”<br />

di Cavedago. Nel parco giochi il nostro amico Mauro Giovanazzi<br />

ed i suoi collaboratori daranno corso alla gara di arrampicata<br />

per ragazzi ed a seguire la possibilità a tutti di avvicinarsi<br />

a questa disciplina. Nel pomeriggio giochi per i piccoli con<br />

p. 16 - <strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong><br />

Gruppom cocktails<br />

Anika le melodies, domenica 26<br />

la presa dei pesci, baby dance fino al momento della dolce merenda,<br />

a seguire l’estrazione dei numeri della lotteria, la premiazione<br />

dei vari giochi e poi il cielo si coprirà di colori con i<br />

tradizionali palloncini messaggeri di pace.<br />

Ben presto si giungerà alla serata conclusiva dove tutti si<br />

potranno scatenare con la buona musica dell’Orchestra “Anika<br />

& le melodies”.<br />

Ringraziamo anticipatamente tutti coloro che collaboreranno<br />

alla realizzazione della festa, e contiamo sulla vostra nutrita<br />

partecipazione che ci permetterà di realizzare il nostro<br />

obiettivo di solidarietà.


kaleidoscopio<br />

Il modo migliore per stare all’aria aperta<br />

a contatto e alla scoperta della natura<br />

le attività estive<br />

rivolte ai bambini<br />

E<br />

anche quest’anno ci siamo! Sono pronte le attività estive<br />

della cooperativa Kaleidoscopio, rivolte ai bambini e alle<br />

bambine della scuola primaria. C’è qualche novità rispetto<br />

al passato: innanzitutto, durante la prima parte dell’estate,<br />

fino alla prima settimana di agosto, le attività si svolgeranno esclusivamente<br />

nella zona del passo del Cimirlo, o presso l’ex Rocol Chesani,<br />

o presso il parco pubblico.<br />

Gli ingredienti di queste giornate insieme sono quelli che ci contraddistinguono<br />

da sempre: stare all’aria aperta, a contatto e alla scoperta<br />

della natura, sperimentando giochi e laboratori assieme, il tutto<br />

condito da una storia che ci accompagnerà nell’animazione delle<br />

attività. Quest’anno toccherà agli dei dell’Olimpo, ai miti e ai poemi<br />

epici, un scelta che ci permette anche di imparare divertendoci!<br />

Dopo ferragosto invece, ci si trasferirà dalle parti del Moronar per<br />

fare anche un po’ di compiti, senza dimenticarci che siamo ancora in<br />

vacanza, si farà una giornata in piscina e il venerdì lo trascorreremo<br />

insieme agli ospiti della casa di riposo “M. Grazioli”, per mantenere<br />

viva la conoscenza dei nostri nonni e dei ricordi di un tempo.<br />

Non sono “colonie”, ma attività educative estive, questo non per<br />

rendere più complicata e pomposa una definizione, ma perché frutto<br />

di un percorso di ridefinizione dell’identità, durante il quale ci<br />

siamo a lungo interrogati sul senso della nostra proposta, partendo<br />

da ciò che avevamo fatto negli anni passati e cercando di mettervi<br />

ordine.<br />

Ne è risultato un caleidoscopio composto da tanti pezzi, che insieme<br />

hanno preso una forma ben definita e ci hanno permesso di<br />

qualificare in modo significativo il nostro progetto estivo. La qualità<br />

che ricerchiamo è perseguita attraverso la formazione dei nostri<br />

educatori, che non assumiamo solamente durante le attività<br />

estive, ma che fanno parte delle nostre equipe durante tutto il corso<br />

dell’anno; cerchiamo di curare la relazione, sia con i bambini che<br />

con le famiglie, favorendo così la conoscenza e l’integrazione; ci piace<br />

programmare attività che aiutino i bambini a stare bene, a sperimentare<br />

il fare, a viaggiare con la fantasia e a mettersi in gioco<br />

come singoli individui.<br />

Quest’anno, per venire incontro alle famiglie in questo particolare<br />

periodo, abbiamo abbassato considerevolmente le quote, cercando<br />

di non mettere da parte lo stile e la qualità che ci contraddistinguono.<br />

Nonostante questo siamo riusciti ad aggiungere il trasporto da<br />

Trento e per le settimane al passo del Cimirlo e il pranzo presso il ristorante<br />

“La campanella”.<br />

Vi ricordiamo infine che le attività “ALTRO KE...!” non si esauriscono<br />

nel corso dell’estate, ma proseguono nel corso di tutto l’anno<br />

scolastico con pomeriggi di gioco, laboratori ed uscite nei periodi<br />

di vacanza. Potete trovare tutte le informazioni utili presso il centro<br />

Spazio Aperto vicino alla chiesa di Povo, che risponde anche al numero<br />

0462.811188, oppure sul nostro sito (ancora un po’ in costruzione...)<br />

www.kaleidoscopio.coop. Vi aspettiamo!<br />

<strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong> - p. 17


casa arcobaleno<br />

I pirati hanno invaso per un pomeriggio il parco del centro polifunzionale...<br />

tutti i colori dell’arcobaleno<br />

di Annamaria Bonazza<br />

Grande successo anche quest’anno<br />

per la Festa dei Colori organizzata<br />

il 16 maggio scorso dalla Casa<br />

dell’Arcobaleno. Il parco adiacente al<br />

Centro Polifunzionale è diventato per un giorno<br />

niente di meno che... un’isola di pirati, con<br />

tanto di bandiera nera sul pennone più alto. In<br />

questo posto magico i bimbi insieme ai loro genitori,<br />

hanno potuto costruire spade e pugnali<br />

per le loro scorribande (i pezzi prelavorati in<br />

Bimbi e colori<br />

Nave corsara e festa di colori<br />

han creato per tutti un bel ritrovo.<br />

Sui verdi prati bimbi come fiori…<br />

i più bei fiori sbocciati in tutta Povo.<br />

Quanti bambini hanno animato il prato!<br />

Grida di gioia e fresche risatelle.<br />

Le creature più care del creato<br />

ci han regalato tante ore belle.<br />

Corsari di una nave d’altri regni,<br />

pitture a terra e sopra il cavalletto.<br />

Armi “forgiate” con i bianchi legni<br />

li han fatti guerreggiar con gran diletto.<br />

E le mamme e i papà hanno gioito<br />

nel giocare coi loro figlioletti.<br />

Nemmeno un pianto noi abbiam sentito.<br />

Quel giorno è stato un dì dei più perfetti!!<br />

Nonna Renata<br />

p. 18 - <strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong>


legno sagomato venivano messi a disposizione da un “mastro<br />

falegname”), progettare e dipingere la bandana d’ordinanza,<br />

farsi disegnare un’ancora... sul bicipite o un pesciolino sulla<br />

guancia. O magari una benda nera sull’occhio, o una paurosa<br />

cicatrice, oppure...<br />

La fantasia dei bimbi si è scatenata, e tutti i gazebo delle<br />

attività sono stati frequentatissimi: la stradina del parco si<br />

è riempita di disegni colorati appesi con le mollette sui fili ad<br />

asciugare, mentre i più piccolini combattevano con il didò e<br />

la pasta da infilare in lunghe e preziose collane... E alla fine<br />

non poteva mancare... l’arrembaggio al tavolone della merenda!<br />

Le mamme e i papà che animano la Casa dell’Arcobaleno<br />

erano tutti molto soddisfatti: grazie anche a una splendida<br />

- quanto inaspettata - giornata di sole, hanno concluso in bellezza<br />

il periodo di attività cominciato con i primi freddi di ottobre.<br />

Ricordiamo infatti che la Casa dell’Arcobaleno è formata<br />

da un gruppo di genitori che, in modo del tutto volontario,<br />

garantisce l’apertura e la gestione degli ampi spazi messi a di-<br />

Portoni sezionali in legno<br />

motorizzati o manuali<br />

sposizione dalla Circoscrizione: tre mattine in settimana sono<br />

i piccoli fino ai tre anni a fare da “padroni” dell’area, mentre<br />

in tre pomeriggi gli spazi sono invasi dai bambini fino ai dieci<br />

anni. È un punto d’incontro e di riferimento non strutturato,<br />

volutamente “informale”, dove genitori, bambini e ragazzi<br />

si incontrano per giocare insieme, ma anche per confrontarsi<br />

e aiutarsi a vicenda nelle piccole-grandi cose del quotidiano. E<br />

se qualche socio - grande o piccolo - volesse imparare qualcosa<br />

di nuovo... bene! Ci sono gli spazi adeguati e la possibilità di<br />

organizzare le più diverse attività. Valorizzando le risorse e le<br />

competenze dei genitori o di amici, oppure ricorrendo all’aiuto<br />

di esperti, quest’anno sono state proposte numerose giornate<br />

“a tema”: si è spaziato dall’origami al corso di avvicinamento<br />

alla musica, dalla costruzione di una piccola lanterna alla fabbricazione<br />

di pantofole di lana. Adesso che il tempo lo permette,<br />

ci si ritrova fuori, nei parchi... E quando cominceranno a<br />

soffiare i primi venti freddi d’autunno, l’Arcobaleno continuerà<br />

a mettere a disposizione del paese la sua accogliente Casa...<br />

Povo (TN) • Loc. Borino • Via Brenz 24 • Tel. 0461 810377<br />

<strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong> - p. 19


circolo oratorio concordia<br />

Un anno passato a lavorare per rendere “vivo” il circolo con nuove energie<br />

un bilancio ricco di attività<br />

il direttivo del Circolo Oratorio Concordia<br />

Eccoci a fare il bilancio di un anno ricco di attività, di<br />

impegno volontario e di pensiero che ha sicuramente<br />

segnato un nuovo passaggio nella storia del Circolo<br />

Oratorio Concordia. Non a caso questa è la prima volta<br />

che si decide di focalizzare l’attenzione degli associati non<br />

solo sul bilancio economico, ma sul bilancio di ciò che è stato<br />

fatto dal Circolo; in questo modo speriamo anche di farci conoscere<br />

un po’ di più.<br />

Per tutto l’anno 2008 si è discusso sull’importanza di ridefinirne<br />

la cornice d’appartenenza delle attività del Circolo, rivedendo<br />

ciò che era stato fatto, valutandone le ricchezze e le<br />

mancanze, per poi mettere un punto e ripartire.<br />

La volontà è stata, ed è, quella di lavorare per rendere<br />

“vivo” il circolo, per cui ci si è messi alla ricerca di energie<br />

nuove, di persone che, a diverso titolo, avessero voglia di mettere<br />

a disposizione un po’ del proprio tempo e delle proprie<br />

idee. Piacerebbe un Circolo dove il tempo speso sia appagante<br />

e fruttuoso per chi si dedica ad esso; si vorrebbe formare un<br />

direttivo che sappia dare senso vero a quello che si sta facendo<br />

e sia motore di un oratorio che sia reale punto di riferimento<br />

della comunità. Punto di riferimento importante in particolar<br />

modo per i bambini ed i ragazzi della comunità, ma non solo.<br />

Pizza al taglio<br />

e d’asporto<br />

p. 20 - <strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong><br />

La strada fatta nell’annata 2008 portato al rinnovo del direttivo<br />

che avrà l’incarico di tradurre in realtà il progetto: lo<br />

scopo primario del Circolo è quello della promozione cristiana<br />

nell’ottica dell’incontro; incontro anche nelle diversità religiose,<br />

di genere, lavorative, d’età, culturali…<br />

Una frontiera cristiana dove i valori vengano trasmessi attraverso<br />

le piccole cose, il lavoro assieme, le gioie condivise.<br />

Ci si pone come obiettivi anche la promozione di uno stile<br />

di vita ecologico e semplice in contrapposizione a quello dello<br />

spreco che viene largamente pubblicizzato dai mass-media<br />

e che sembra essere lo specchietto delle allodole del nostro<br />

tempo. Allo stesso tempo si cercherà di valorizzare le abilità di<br />

ognuno e le strutture appartenenti al Circolo.<br />

Oltre a questi il direttivo ha ruolo di coordinamento dei<br />

vari gruppi che ruotano all’interno dell’oratorio. E’ attento<br />

alle diverse attività promosse, soprattutto nel loro rappresentare<br />

lo spirito che muove la vita dell’oratorio. Vuole essere di<br />

sostegno ai gruppi perché non si sentano soli, ma appartenenti<br />

ad una stessa comunità, coordinatore dei gruppi in occasione<br />

delle feste e delle attività direttamente promosse dal Circolo<br />

è aperto alle idee e alla partecipazione di ciascuno. Se avete<br />

un po’ di tempo e voglia di impegnarvi per la comunità, veniteci<br />

a trovare!!!<br />

di Cristian Andreatta<br />

via della Resistenza, 9/A<br />

38050 Povo<br />

info@pizzario.it - www.pizzario.it<br />

tel. 0461 811555


ilancio delle attività 2008<br />

lunedì cinema 2007/08:<br />

Il Teatro Concordia anche quest’anno ha ospitato l’ormai<br />

tradizionale rassegna cinematografica (da novembre 2007 a<br />

marzo 2008) denominata “Lunedì Cinema”. Diciotto appuntamenti<br />

che seguono i fili conduttori scelti dagli organizzatori.<br />

Importante momento di svago e cultura proposto al paese ma<br />

non solo.<br />

Prezioso il contributo dei volontari che gestiscono il teatro<br />

nelle aperture per gli spettacoli di tutto l’anno.<br />

attività estive:<br />

Gran parte dell’attività del circolo è concentrata nei mesi<br />

estivi. Si sviluppano attività in cui è possibile vivere assieme<br />

(adulti – ragazzi – bambini) la concretezza della proposta cristiana<br />

e la condivisione della vita di Comunità. Quest’anno<br />

quattro sono state le attività principali:<br />

- La settimana itinerante (luglio): 19 bambini iscritti – Animatori:<br />

2 ragazzi più gli adulti del Gruppo Ago e Filo<br />

- La settimana insieme (luglio): 28 bambini iscritti – Animatori:<br />

3 adulti e 4 ragazzi con 10 persone circa che si sono<br />

alternate in cucina.<br />

- 1° turno di campeggio delle elementari (<strong>giugno</strong>): 20 bambini<br />

iscritti - Animatori/cuochi: 3 adulti e 4 ragazzi.<br />

- 2° turno di campeggio delle elementari (agosto): 25 bambini<br />

iscritti - Animatori/cuochi: 6 adulti e 6 ragazzi.<br />

*Bambini coinvolti in totale 64 di cui 5 iscritti a 3 attività e<br />

17 iscritti a 2 attività.<br />

festa del s. rosario:<br />

La festa della Comunità diventata festa della famiglia,<br />

quest’anno con il tema “Famiglia: attenta al mondo in cui<br />

vive”, E’ stata l’occasione principale in cui il Circolo Oratorio<br />

Concordia ha collaborato con le altre realtà del territorio. Di-<br />

CHIESA SS. NICOLO’<br />

E GREGORIO<br />

TERMENAGO (TN)<br />

RESTAURI LIGNEI D’ARTE<br />

A POVO, DAL 1900<br />

TELEFONO 0461 810015<br />

verse sono le associazioni che si sono dedicate all’aiuto in questa<br />

festa: A.N.A di Povo, Arci Paho, AVIS, Casa dell’Arcobaleno,<br />

Comitato Chiesa di Oltrecastello, Corpo dei Vigili del Fuoco<br />

Volontari, C.T.G., GSA, Kaleidoscopio, SAT. Una festa semplice,<br />

in cui è stato primario l’incontro tra le persone della Comunità<br />

in un clima festoso, in altre parole...un oratorio a cielo<br />

aperto!<br />

oratorio 2003:<br />

Il gruppo è nato nel 2007 su iniziativa di alcune mamme di<br />

bambini nati nel 2003 con l’obiettivo di proporre momenti di<br />

gioco e aggregazione in uno spirito “oratoriano”.<br />

L’attività si è articolata inizialmente con degli incontri<br />

all’oratorio il sabato pomeriggio per poi continuare durante<br />

l’estate con una “mini settimana insieme” (3 uscite di un giorno<br />

in agosto).<br />

Per l’anno 2008/09 si è pensato di dare una maggiore continuità<br />

all’attività programmando gli incontri un sabato al mese.<br />

Il desiderio per il futuro è quello di consolidarsi come realtà<br />

dell’oratorio condividendo con il direttivo progetti e obiettivi.<br />

animatori dell’oratorio:<br />

La parte “giovane” dell’oratorio. Un gruppo di ragazzi<br />

appassionati nell’organizzare feste e attività per i bambini,<br />

quest’anno con le feste della Befana, di Carnevale, Santa Lucia,<br />

in collaborazione con il comitato Oltrecastello nella festa di<br />

San Pantaleone, ma soprattutto impegnati con colori e pennelli<br />

nel dare una veste nuova ai locali dell’oratorio.<br />

ago e filo:<br />

Il gruppo Ago e Filo associa la passione per i lavori manuali<br />

alla voglia di incontro e all’aiuto verso il terzo mondo. L’appuntamento<br />

settimanale durante l’anno ha il fine di preparare<br />

i manufatti che vengono venduti nel mercatino durante la festa<br />

del S. Rosario il cui ricavato viene destinato in parte a progetti<br />

si sviluppo per i Paesi più poveri, in parte per sostenere le<br />

spese di gestione dell’oratorio.<br />

CHIESA<br />

SS. PIETRO E PAOLO<br />

BRENTONICO (TN)<br />

<strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong> - p. 21


ctg di povo<br />

Le attività organizzate negli ultimi mesi dal centro turistico giovanile di Povo<br />

formazione, divertimento e sport<br />

l’animatore con stile.<br />

percorso di formazione<br />

per giovani animatori.<br />

Il Centro Turistico Giovanile di Povo<br />

e l’Oratorio durante il mese di aprile<br />

e maggio hanno organizzato e<br />

promosso un percorso di formazione<br />

ai giovani animatori che questa estate saranno<br />

impegnati nelle attività di campeggio<br />

e grest con i ragazzi delle elementari medie e<br />

superiori.<br />

La necessità di preparare questo progetto<br />

è nata con lo scopo di ri-significare un legame<br />

di collaborazione tra le due realtà, formare<br />

e preparare animatori competenti in grado di<br />

essere testimoni di uno stile, accompagnare e<br />

sostenere i gruppi di animatori nella preparazione<br />

e organizzazione dei campeggi/attività.<br />

Con l’aiuto di animatori “rodati nel tempo” si sono affrontati<br />

questi temi in una serie di tre incontri serali. Confronto,<br />

dialogo, collaborazione e voglia di partecipare hanno caratterizzato<br />

le serate, intervallate da una giornata tipo che si è svolta<br />

al rocol Chesani in Cimirlo. Una giornata per mettere in<br />

pratica la teoria degli incontri precedenti.<br />

L’ultimo incontro è stato molto apprezzato sopratutto dagli<br />

organizzatori che hanno avuto modo di raccogliere considerazioni<br />

positive e non, nonché idee dei partecipanti. Ciò<br />

sarà molto utile per il prossimo anno, così da poter ripartire al<br />

meglio.<br />

Entrambe le associazioni ringraziano tutti coloro che con<br />

grande entusiasmo hanno messo a disposizione il loro tempo<br />

p. 22 - <strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong><br />

per organizzare questa formazione con l’augurio di poterle rivedere<br />

l’anno prossimo.<br />

giò madonnari<br />

Come è consuetudine il C.T.G. di Povo ogni anno nel mese<br />

di maggio organizza l’evento Giò Madonnari, concorso pittorico<br />

per i bambini delle scuole elementari. “Armati” di gessetti i<br />

bambini devono dare sfogo alla loro fantasia, in un rettangolo<br />

sull’asfalto, interpretando il tema che ogni hanno viene assegnato<br />

dal C.T.G. Nazionale.<br />

Il tema scelto del <strong>2009</strong> è stato: “il mio mondo”. Più di cinquanta<br />

ragazzi a coppie o singolarmente si sono impegnati a<br />

realizzare le loro opere d’arte. La manifestazione ha avuto luogo<br />

lungo il viale del parco della Casa di Riposo sabato 16 mag


gio con lo scopo di regalare un pomeriggio diverso agli ospiti<br />

della Casa tra schiamazzi e andirivieni dei bambini, all’insegna<br />

della felicità nel vedere un parco animato da giovanissimi. Si è<br />

trattato di un grandissimo successo culminato con una grande<br />

merenda e la premiazione dei vincitori.<br />

I ringraziamenti vanno a tutti coloro che si sono spesi<br />

nell’organizzare e nel rendere indimenticabile questa giornata<br />

e un ringraziamento particolare al grandissimo speaker, Antonio<br />

Maule che ha saputo animare con grande simpatia il pomeriggio<br />

e Fabrizia Rigorighi, che dopo aver giudicato attentamente<br />

i vari disegni, non senza difficoltà, ha scelto i vincitori.<br />

Un ringraziamento al presidente della Casa di Riposo Renzo<br />

Dori e a tutto il personale che ha preso parte all’evento.<br />

Infine un immenso grazie al tempo che si è comportato<br />

molto bene regalandoci un pomeriggio di sole.<br />

torneo delle frazioni<br />

Otto squadre, un’ottantina di partecipanti, il mese di maggio,<br />

allegria e tanto divertimento. Questo in sintesi il Torneo<br />

delle Frazioni che il C.T.G. di Povo ha organizzato presso il<br />

campetto da calcio dell’oratorio. Due partite a sera dal lunedì<br />

al venerdì, mercoledì si riposa, in un unico girone all’italiana.<br />

Ogni squadra porta il nome di una frazione di Povo, in un<br />

evento nato per “riunire” i Poeri a partecipare attivamente giocando<br />

o semplicemente venendo a fare il tifo.<br />

Venerdì 22 maggio c’è stata una partita in ricordo dei 25<br />

anni dalla scomparsa di Ugo Merz, mentre venerdì 29 si è svolta<br />

la combattuta finale Gabbiolo-Redondolo che ha cosacrato il<br />

Gabbiolo vincitore del torneo per 4 a 2.<br />

La Direzione del C.T.G. è molto soddisfatta della riuscita<br />

dell’evento e l’augurio è quello di riproporlo anche l’anno<br />

venturo.<br />

<strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong> - p. 23


sci club marzola<br />

un’altra stagione ricca di successi<br />

w<br />

di Riccardo Faes<br />

Si è conclusa domenica 05 aprile <strong>2009</strong> la stagione agonistica<br />

invernale dello Sci Club Marzola con l’organizzazione<br />

della Festa Sociale presso il Centro Fondo<br />

delle Viote Monte Bondone. Al mattino: atleti, genitori,<br />

allenatori, collaboratori e dirigenti hanno partecipato<br />

alla gara sfidandosi in una staffetta 2 x 1 Km sulla pesante neve<br />

della montagna di Trento. Massiccia è stata l’adesione all’evento<br />

con circa una novantina di marzolini presenti. Nel pomeriggio,<br />

dopo il pranzo offerto dallo Sci Club agli atleti ed ai collaboratori,<br />

ha preso il via la premiazione della stagione, quale riconoscimento<br />

della società verso l’impegno profuso dai suoi<br />

fondisti nel corso dell’intero anno. Nelle relazioni preparate<br />

dal presidente Carlo Segatta e dai tecnici: Marco Baldo, Luigi<br />

Weiss e Paolo Ferrari, sono stati evidenziati i risultati ottenuti<br />

nell’inverno 2008/<strong>2009</strong> tracciando un bilancio più che positivo<br />

sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo. Mai come<br />

quest’anno il Marzola ha presentato una squadra dotata di ottimo<br />

equilibrio tra le varie categorie giovanili con una presenza<br />

costante e molto qualificata: 11 sono stati i Baby e Cuccioli,<br />

10 i Ragazzi e Allievi e 8 gli Aspiranti e Juniores. Questo è sicuramente<br />

uno dei fattori che ha permesso la vittoria del 49°<br />

Trofeo Laurino regalando una gran soddisfazione all’intera società,<br />

con conferma del sodalizio ai vertici dello sci da fondo in<br />

Trentino non solo dal punto di vista strettamente agonistico<br />

ma anche nella crescita ludico - sportiva dei giovani di Trento<br />

e dintorni. Per tracciare un bilancio della stagione bisogna<br />

guardare ai numeri:<br />

1 è l’atleta dell’anno premiato nel corso della festa, si tratta<br />

del ragazzo Federico Rosa che ha dominato tutte le gare zonali<br />

del Trentino ed è giunto al 13° posto nel Criterium Nazionale;<br />

2 sono gli Allievi: Marco Zeni e Stefano Detassis che hanno<br />

conquistato la partecipazione ai Campionati Italiani di<br />

categoria;<br />

7 sono i Ragazzi convocati dal Marzola per il Criterium Nazionale<br />

di Sappada, loro si chiamano: Elio ed Ivan Baldo, Francesco<br />

Gremes, Elias Libera, Filippo Sottovia e Claudio Vaccari;<br />

p. 24 - <strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong><br />

10 sono le medaglie individuali nei Campionati Italiani Cittadini<br />

con: Marco Serafini, Erica Leonardelli, Ilaria Rosa, Erica<br />

Cavazzani, Ilaria Vaccari, Nicola Bortolotti e Mattia Libera;<br />

11 sono i Baby e Cuccioli, importantissimi per il futuro<br />

dello Sci Club, e che hanno dimostrato di essere già competitivi<br />

sia nelle circoscrizionali, con piazzamenti sempre da podio,<br />

sia a livello Trentino. Loro sono: Zaira Libera, Davide Menguzzato,<br />

Amelia Marchi, Federica Segalla, Andrea Gremes, Agata<br />

Marchi, Annalisa Marchi, Alessandro Rositani, Francesco Campi,<br />

Elena Detassis e Chiara Segalla.<br />

In archivio la stagione 2008/<strong>2009</strong>, il 22 aprile <strong>2009</strong> sono riprese<br />

le attività di ginnastica e corsa per i Baby e Cuccioli con<br />

due giornate settimanali (mercoledì e venerdì dalle ore 18.00)<br />

presso il Campo CONI in Via Maccani a Trento. Alla chiusura<br />

della scuola ci sarà un fermo fino a settembre per lasciare i<br />

giovanissimi al riposo estivo. Martedì 26 maggio <strong>2009</strong> anche<br />

le categorie superiori hanno iniziato gli allenamenti al Campo<br />

CONI. Loro continueranno due volte la settimana a ritrovarsi<br />

assieme per: corsa, rafforzamento o ski roller, fino all’arrivo<br />

del prossimo inverno.<br />

Per la stagione <strong>2009</strong>/2010 sono stati inseriti nella rappresentativa<br />

del Comitato Trentino della FISI i marzolini: Marco<br />

Zeni ed Erica Cavazzani mentre Federico Rosa è stato premiato<br />

alla Festa della FISI Trentina di Riva del Garda del 23 maggio<br />

<strong>2009</strong> come vincitore del circuito casse rurali.<br />

Lo Sci Club Marzola invita tutti i giovani interessati a conoscere<br />

lo sci da fondo ad iniziare l’attività gradualmente partendo<br />

proprio dal periodo estivo - autunnale. Per informazioni rivolgersi<br />

tutti i martedì dalle 20.30 alle 21.30 presso la Sede<br />

Sociale di Piazza Manci n° 5 a Povo oppure telefonare al sig.<br />

Carlo Segatta 0461/810095 (fax 0461/819280) o al sig. Paolo<br />

Ferrari 3403485504 o alla sig.ra Laura Orlandi 3473451478.<br />

È possibile consultare il nostro sito internet www.gsmarzola.it<br />

Nella foto: 5 aprile <strong>2009</strong> - Festa Sociale alle Viote Monte<br />

Bondone


marzola volley<br />

La collaborazione con le migliori società fa crescere giocatrici e tecnici<br />

impegno per un forte movimento giovanile<br />

di Roberto Bortolotti<br />

Anche quest’anno il Marzola - settore pallavolo - ha<br />

portato a termine un’altra intensa stagione pallavolistica,<br />

tutta al femminile, confermando di essere<br />

una delle più solide e qualificate realtà della pallavolo<br />

regionale.<br />

Dopo anni di collaborazione con il Torre Franca, che da<br />

quest’anno con la conquista del campionato nazionale di B1 ha<br />

modificato il proprio nome in Trentino Volley Rosa, ora la collaborazione<br />

si è estesa anche all’ATA Trento.<br />

Queste Società, sia per staff tecnico che per parco giocatrici<br />

rappresentano quanto di meglio e più avanzato vi sia a livello<br />

regionale e proiettano la nostra Società in un contesto di collaborazione<br />

proficuo per ogni Società.<br />

Trentino Volley Rosa, con al suo interno alcune giocatrici<br />

che si sono pallavolisticamente formate nel Marzola,<br />

ha confermato il campionato nazionale di Serie<br />

B1, mentre l’ATA ha a sua volta confermato la Serie<br />

B2. La squadra di Povo ha disputato la Serie C classificandosi<br />

al 7° posto e conquistando una più che<br />

meritata salvezza con un organico che al suo interno<br />

comprendeva una rosa di atlete giovanissime che,<br />

supportate da alcune atlete giovani ma esperte, sono<br />

cresciute tecnicamente e che saranno pronte nell’immediato<br />

futuro a spiccare il volo per le categorie nazionali<br />

di Serie B1 e B2.<br />

L’orgoglio della nostra Società è massimo perché<br />

con la squadra più giovane del campionato (età media<br />

inferiore ai 19 anni) si è riusciti a disputare un<br />

campionato più che buono sotto la giuda del primo<br />

allenatore Angelo Crema, coadiuvato dal secondo allenatore<br />

Serena Avi.<br />

Siamo convinti che nei prossimi anni, molte delle<br />

atlete che hanno disputato quest’anno la Serie C potranno<br />

spiccare il volo verso i campionati nazionali,<br />

come già hanno fatto tante nostre atlete in questi ultimi<br />

15 anni.<br />

Il nostro orgoglio è proprio questo: contribuire<br />

a sviluppare un forte movimento giovanile che rechi<br />

sempre nuova linfa alla pallavolo femminile trentina.<br />

Per fare ciò l’impegno del Marzola si sostanzia,<br />

anno dopo anno, nel curare un folto e qualificato<br />

movimento giovanile che riesce anno dopo anno a distinguersi<br />

per qualità ed è sempre ai vertici della pallavolo<br />

giovanile trentina.<br />

Quest’anno questo impegno, non semplice da<br />

supportare sia per la sua vastità e sia per l’impegno<br />

economico, si è sostanziato con l’aver messo in campo<br />

molte e qualificate squadre a partire da una squadra<br />

in 2 A Divisione, una squadra Under 16, una<br />

squadra Under 15, due squadre Under 14, due squa-<br />

La serie C<br />

dre Under 13 e un folto gruppo di atlete del Mini Volley.<br />

Da settembre a maggio un impegno quotidiano in palestra<br />

che è sfociato alla partecipazione in ben 9 campionati culminati<br />

a fine maggio con la vittoria nel campionato provinciale<br />

CSI della nostra squadra Under 13.<br />

Come si può ben vedere un impegno plurimo che impegna<br />

praticamente per tutto l’anno dirigenti, allenatori, atleti in decine<br />

e decine di partite.<br />

Un grazie sentito a tutti quanti ci hanno voluto dare una<br />

mano anche quest’anno e che hanno tifato per le nostre atlete.<br />

Un arrivederci al prossimo anno.<br />

Per chi volesse può seguire la nostra attività anche sul sito:<br />

www.gsmarzola.it<br />

Under 13, campione Csi<br />

<strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong> - p. 25


atletica trento<br />

Nuovi record per i nostri atleti... maratona, lancio del martello e del giavellotto...<br />

alla partenza per la stagione estiva<br />

di Elena Franchi<br />

Dall’inverno alla primavera, quasi pronti per la stagione<br />

estiva, gli aquilotti dell’Atletica Trento cmb<br />

in letargo non ci sono andati mai: pulitisi del fango<br />

e della neve della stagione fredda, che li ha visti<br />

protagonisti di campestri e ciaspolade, hanno indossato agguerriti<br />

le chiodate, per ingaggiare le solite esaltanti battaglie<br />

da tartan. Ma andiamo con ordine.<br />

Se non è neve, a fine inverno è pioggia: e infatti sotto una<br />

pioggia fitta Lorenza Beatrici è riuscita di nuovo a scendere<br />

sotto le tre ore in maratona: lo ha fatto domenica 29 marzo a<br />

Treviso, ai Campionati Italiani di maratona. 2h59’36 il tempo,<br />

che le è valso la 13.a posizione assoluta. Lorenza ha corso nella<br />

categoria senior, ma sarebbe stata terza MF 35. Nuovo record<br />

personale in maratona anche per Luca Quarta: domenica<br />

19 aprile Luca è giunto 17o alla Maratona di Torino correndo<br />

in 2h25’39 (precedente sopra le 2h26), nonostante la pioggia<br />

battente e il freddo.<br />

Ma dai maratoneti passiamo ai lanciatori, che l’Atletica<br />

Trento cmb coccola ogni anno soprattutto in occasione dell’ormai<br />

classico Meeting dei Lanci, nel quale il 18 aprile non ha<br />

mancato di brillare la stella locale, il ‘poero’ Norbert Bonvecchio,<br />

di nuovo oltre i 70 m nel giavellotto. E allora andiamo a<br />

vedere proprio il giavellotto: sia il primo (Leonardo Gottardo,<br />

Biotekna Marcon), che il secondo (Norbert Bonvecchio, Atl.<br />

Trento cmb) migliorano il primato della manifestazione (precedente<br />

dello stesso Bonvecchio) andando oltre i 70m: 73.77 il<br />

primo, 70.74 il secondo. Il “tiro” di Bonvecchio è di ottimo auspicio<br />

per un atleta che in genere rende bene, anzi benissimo<br />

d’inverno e poi subisce un po’ la primavera e la stagione estiva,<br />

quando viene il momento di esplodere. Così anche il 2008:<br />

fu vicecampipone italiano di lanci lunghi invernali nel tiro del<br />

giavellotto a febbraio e poi ebbe un calo che lo mise ko fino ad<br />

autunno. Quest’anno no: partenza in sordina, fatica a raggiungere<br />

i 65 m, e poi arriva aprile e Norbert torna sopra i 70m.<br />

La gara del martello non può non essere spettacolare, data<br />

la presenza di Marco Lingua: “piccolo” quanto possente, istrionico<br />

e divertente, Lingua è olimpionico, tra i primi dieci al<br />

mondo, eppure sa concedersi una goliardia invidiabile che ne<br />

fa il personaggio per antonomasia; fa sua la gara del martello<br />

con 76.34 (migliore prestazione tecnica di giornata), ottenuto<br />

all’ultimo lancio. Nel peso è protagonista un vero e proprio gigante,<br />

anche lui sempre presente al Meeting tridentino dei lan-<br />

p. 26 - <strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong><br />

Festa dell’atletica Trento<br />

Iachemet e Beatrici<br />

ci, Marco Dodoni. Vince con 18.11 (quarto lancio) davanti ad<br />

Andrea Ricci (Libertas Catania, 17.16) e lo stesso Lingua.<br />

E veniamo a maggio: ottima prestazione di Manfred Premstaller<br />

al Giro del Brione del 1 maggio, valido come campionato<br />

provinciale su strada amatori/master. La gazzella di Sarentino<br />

ha rischiato addirittura di conquistare la vittoria assoluta,<br />

sfuggita per un solo secondo (15’21 contro 15’20), a favore<br />

di Paolo Bertazzoli (primo MM 50). Pochi giorni dopo, avvio<br />

di stagione con il botto per Stefano Grimaz, l’aquilotto appe-<br />

Pollo allo spiedo<br />

sabato al mercato di Povo


Il presidente Segatta consegna il Trofeo al responsabile della CMB Premiazione getto del peso<br />

na passato alla categoria Promesse (nel 2008 atleta dell’anno<br />

dell’Atl. Trento cmb): al recente Quercia d’Oro (domenica<br />

3 maggio) ha corso il doppio giro di pista in 1’56”84, piazzandosi<br />

settimo assoluto e secondo tra gli under 23. Il primato,<br />

siglato nel 2008, è a 1’55”25: le premesse per abbatterlo, a<br />

stagione inoltrata, ci sono tutte.<br />

Grande prestazione anche del neoaquilotto Norbert<br />

Paissan alla prima fase dei societari allievi su pista, svoltasi<br />

sabato 2 e domenica 3 maggio a Bolzano. Norbert ha vinto i<br />

400 m in 53”40 ed è giunto secondo sul fil di lana negli 800m,<br />

nei quali correndo in 2’08”48 si è fatto battere solo da Dominik<br />

Pfischter. Bella anche la vittoria di Andrea Sangalli nel<br />

lungo (5.83).<br />

Prosegue nel frattempo l’escalation di forma di Norbert<br />

Bonvecchio, che al recente Meeting Della Valle di Pavia (9<br />

maggio) ha scagliato il giavellotto a 70.38, piazzandosi quinto<br />

in una competizione di alto livello. Primo l’inglese Chris Hughff<br />

con 74.59, secondo lo svedese Daniel Ragnvaldsson con<br />

74.11, terzo l’atleta di casa Roberto Bertolini,<br />

74.09.<br />

Escono dal letargo anche i camosci:<br />

il 24 maggio la coppia Iachemet -Beatrici<br />

dopo i due bronzi del 2007 e del 2008<br />

è andata a conquistarsi l’argento al Campionato<br />

Italiano a staffetta di corsa in<br />

montagna <strong>2009</strong>. A Capracotta (Molise)<br />

le due aquilotte hanno corso forte, e si<br />

sono dovute dare per vinte solo alla Valle<br />

Camonica.<br />

Prima società dunque l’Atl. Valle Camonica<br />

(Cristina Scolari-Ilaria Bianchi)<br />

in 53’47; seconda l’Atl. Trento cmb<br />

(55’57); terza l’Atl. Camaiori (Tagliazzoli-Pezzarossa:<br />

1h’1’24).<br />

Andiamo alla classifica individuale:<br />

primo tempo di Cristina Scolari (26’01), Norbert Bonvecchio<br />

Premiazione campionati Italiani staffetta<br />

secondo tempo di Alice Gaggi (27’23), terzo<br />

tempo di Ilaria Bianchi (27’46), quarto tempo<br />

della trentina Francesca Iachemet (27’53),<br />

quinto tempo della sua compagna di staffetta<br />

Lorenza Beatrici, 28’04.<br />

Le due ragazze dell’Atl. Trento cmb, già<br />

bronzo nel 2007 e di nuovo nel 2008 proprio<br />

a Povo di Trento nella medesima rassegna,<br />

hanno saputo sfruttare al meglio l’assenza<br />

della Forestale: la Iachemet, reduce<br />

dalla bella e convincente vittoria al Giro<br />

a tappe dell’Isola d’Elba, e la Beatrici, capace<br />

quest’anno di scendere sotto le 3 h in maratona<br />

e già in forma nonostante la recente<br />

vacanza al mare, fanno ormai coppia fissa,<br />

e aspirano ora a piazzamenti ‘di peso’ anche<br />

nelle prove individuali.<br />

In Trentino l’educazione alla guida<br />

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<strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong> - p. 27


accoglienza in famiglia<br />

Completato l’elenco dei turni estivi dei piccoli che vengono dalla Bielorussia<br />

80 bambini verranno in trentino<br />

a cura della direzione<br />

“Accoglienza in Famiglia” ha recentemente<br />

completato l’elenco degli 80 bambini<br />

bielorussi che saranno ospiti nei prossimi<br />

L’Associazione<br />

tre turni estivi delle famiglie associate distribuite<br />

su tutto il territorio provinciale. Mentre il numero dei<br />

piccoli ospiti segna una prevista e sensibile flessione, le iniziative<br />

solidali portate a termine nelle città della Bielorussia evidenziano<br />

invece un maggiore nuovo impulso. Il Direttivo infatti<br />

ha deliberato di costituire un Fondo di Solidarietà da integrare<br />

annualmente dopo l’approvazione del bilancio con somme<br />

d’entità variabile per favorire l’integrazione dei contributi<br />

richiesti al Comune di Trento - Ufficio Solidarietà Internazionale.<br />

Per effetto della predetta delibera il volume delle nuove<br />

iniziative che saranno portate a termine portate sul territorio<br />

bielorusso appare sicuramente ampliato. Sotto il diretto<br />

controllo dell’Associazione sarà così possibile soddisfare in<br />

forma più incisiva ed inequivocabile le richieste che pervengono<br />

in misura sempre maggiore dalle diverse Istituzioni Sociali<br />

e Sanitarie della Bielorussia. Infatti mentre le contribuzio-<br />

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p. 28 - <strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong><br />

ni pubbliche appaiono progressivamente meno consistenti, le<br />

richieste formulate nel settore della solidarietà invece evidenziano<br />

un aumento esponenziale, di qui la decisione del Direttivo<br />

di assumere un’importante delibera ad hoc. Le iniziative di<br />

solidarietà internazionale portate a termine nel corso dell’anno<br />

2008 hanno interessato il Pronto Soccorso della città di Rechitsa,<br />

una scuola artistica ed un orfanotrofio della medesima<br />

città ed una Scuola Materna con 110 bambini nella città di Kalinkavic.<br />

Nella sostanza sono state fornite a queste realtà sociali<br />

attrezzature sanitarie, attrezzature tecnologiche, mobili<br />

d’arredo, stoviglie, giocattoli e materiale vario.<br />

Per l’anno corrente invece sono già programmati interventi<br />

in favore del Reparto Infantile dell’Ospedale di Rechitsa e di<br />

altre Istituzioni sociali di diversa entità. La consegna del nuovo<br />

materiale acquistato direttamente in territorio bielorusso<br />

sarà effettuata nel corso del prossimo mese di settembre in occasione<br />

della tradizionale visita del nostro Presidente. L’Associazione<br />

necessita continuamente di denaro fresco per sostenere<br />

nuovi progetti e portare a termine quelli avviati con grande<br />

successo in quanto risolutivi nella maggiore parte dei casi,<br />

delle numerose problematiche sociali bielorusse e quindi vitali<br />

per quella popolazione. Un ringraziamento particolare va quindi<br />

alla Cassa Rurale di Povo, al Comune di Trento, al Comitato<br />

Organizzatore della Festa di S. Pantaleone, al Club interassociativo<br />

<strong>Tuttapovo</strong>, alla Circoscrizione, alla Parrocchia, alla Famiglia<br />

Cooperativa, al Gruppo Alpini di Povo ed a tutti gli infiniti<br />

sostenitori privati.<br />

Un rinnovato e sincero grazie ai benefattori con l’augurio<br />

di una continua e proficua collaborazione.


parrocchia di povo<br />

Un’isola piena di testimonianze storiche di tutti i popoli del Mediterraneo<br />

a cipro sulle tracce di paolo e barnaba<br />

d Antonio Berrnabè<br />

Terza isola per estensione del<br />

Mediterraneo, Cipro è scelta<br />

da molti turisti per il suo<br />

mare limpido e il suo clima<br />

sempre piacevole. Situata fra Turchia,<br />

Siria e Libano l’isola è stata di volta<br />

in volta abitata da invasori e immigrati:<br />

greci, romani, bizantini, genovesi, veneziani,<br />

ottomani e turchi hanno combattuto<br />

per impadronirsi di questo lembo di<br />

terra. Un paio di basi militari inglesi tuttora<br />

insediate nel suo territorio testimoniano<br />

quanto sia importante la sua<br />

posizione nello scacchiere medio<br />

orientale.<br />

L’itinerario organizzato<br />

quest’anno dalla Parrocchia di Povo<br />

toccava i siti testimonianza della dominazione<br />

romana, quali ad esempio<br />

il ginnasio colonnato ed il teatro<br />

di Salamina o ancora la villa di<br />

Dionisio a Paphos; i resti della dominazione<br />

genovese e veneziana fra<br />

le quali l’abbazia e di Bellapais e le<br />

mura di Famagosta.<br />

Il maggior interesse del tour era<br />

però rivolto alle chiese ortodosse affrescate<br />

del Troodos ed alle testimonianze<br />

della cristianizzazione a<br />

Cipro.<br />

Nella regione montuosa del Troodos<br />

- dopo le Crociate - si ritirarono<br />

molti religiosi greco ortodossi,<br />

che non vollero riconoscere l’autorità<br />

della Chiesa di Roma imposta<br />

dalla dinastia dei Lusignani. Su<br />

quelle tranquille montagne vennero<br />

allora costruite, senza dar troppo<br />

nell’occhio, chiese e monasteri<br />

esternamente semplici ma arricchiti<br />

all’interno con affreschi ed icone<br />

tra i più belli mai dipinti nel mondo<br />

ortodosso.<br />

Nell’anno “paolino” l’itinerario cipriota<br />

ha offerto spunti di conoscenza<br />

ed approfondimento del primo viaggio<br />

compiuto dall’apostolo Paolo. Assieme a<br />

San Barnaba, cipriota nativo di Salamina,<br />

Paolo predicò a Cipro convertendo<br />

fra i pagani anche Sergio Paolo, potente<br />

proconsole romano, così che l’isola fu la<br />

prima terra fuori dalla Palestina ad essere<br />

governata da un’amministrazione cristiana.<br />

Oggi il 78% dei ciprioti appartiene<br />

alla Chiesa greco ortodossa e circa il<br />

18% è mussulmano.<br />

Per concludere chi era partito da<br />

Povo ha trovato a Cipro un mondo da<br />

scoprire, ha fatto un tuffo nel passato ed<br />

ha gustato il calore umano ed il gusto<br />

dell’ospitalità dei suoi abitanti.<br />

Da parte dei partecipanti al tour un<br />

grazie sentito a quanti hanno contribuito<br />

alla sua riuscita e in particolare a don<br />

Lodovico che ci ha fatto gustare la profondità<br />

e la bellezza di mosaici, affreschi<br />

ed icone che siamo andati a visitare.<br />

Piazza Cimirlo 19 - 38100 Povo (TN)<br />

tel. 0461 811210 - fax 0461 819245<br />

chiuso il mercoledì<br />

<strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong> - p. 29


làqua<br />

Per la prima volta una barca di Povo (unica trentina) lungo i canali padovani<br />

vogare sulle acque di padova<br />

di David Abbadessa<br />

Sabato 21 marzo si è svolta la quarta edizione di “Vogaeuropa”,<br />

manifestazione di barche a remi alla<br />

quale sono invitate associazioni da tutta Europa.<br />

Quest’anno, per la prima volta, l’associazione<br />

“Làqua” vi ha partecipato con l’unico equipaggio trentino, formato<br />

da tre adulti e due bambini.<br />

Nonostante la giornata ventosa, la barca è partita dalla sede<br />

nautica della “Canottieri Padova”, affacciata sul fiume Bacchiglione,<br />

ed ha solcato tutti e 13 i chilometri del percorso, arrivando<br />

sul canale Piovego al centro della città patavina, dopo<br />

aver aggirato gli storici bastioni. La gente, incuriosita, si fermava<br />

lungo gli argini per osservare il colorato ed inusuale corteo<br />

di decine di barche con voga in piedi, provenienti dalle diverse<br />

città: Padova, Venezia, Treviso, Firenze...Trento! Per chi<br />

non è pratico del settore fluviale, ricordiamo che tutte le barche<br />

hanno dovuto affrontare un percorso con un dislivello di<br />

più di tre metri, utilizzando le “chiuse” ossia una grande vasca<br />

con un’entrata ed un’uscita.<br />

Il suo funzionamento è tanto banale quanto geniale: si apre<br />

il portone d’entrata, le barche entrano in fila indiana nel bacino<br />

e viene chiusa l’entrata. Si fa abbassare lentamente il livel-<br />

p. 30 - <strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong><br />

NICHELATTI<br />

ALDO<br />

IDRAULICO<br />

lo dell’acqua, si apre la grande porta d’uscita e si fanno defluire<br />

le barche. Questo è un trucco che inventarono gli antichi per<br />

rendere le acque più lente e quindi facilmente navigabili. C’è<br />

stato anche il momento agonistico con la regata tra campioni<br />

“Trofeo dei Cento”, sfida su gondole a quattro vogatori tra associazioni<br />

fondate da più di cento anni. All’arrivo il pranzo tutti<br />

assieme - circa 200 sportivi - in una tipica trattoria padovana,<br />

alla fine del quale non poteva mancare la consegna del gagliardetto<br />

commemorativo a ciascun presidente di associazione<br />

e la medaglietta ricordo degli 800 anni del canale Piovego a<br />

tutti i partecipanti.<br />

Al termine della giornata il vicesindaco di Padova ha premiato<br />

i vincitori della regata ed ha ringraziato tutti i partecipanti<br />

che hanno contribuito alla rivitalizzazione e riscoperta<br />

dei corsi d’acqua della città. Da parte nostra un grazie particolare<br />

a Boris Premrù, encomiabile organizzatore dell’associazione<br />

“Forcole d’oro”, e alla “Canottieri Padova” che, prestandoci<br />

la barca, ci ha dato l’opportunità di vogare senza doverci sobbarcare<br />

il disagio del trasferimento del natante, dei remi e delle<br />

forcole. Per il periodo estivo l’associazione Làqua spera di<br />

avere un ormeggio presso la spiaggia di Tenna dove esperti saranno<br />

a disposizione per far provare sia un giro in barca sulle<br />

acque tranquille del lago di Caldonazzo sia - per chi se la sente<br />

- a vogare in piedi.<br />

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pesca<br />

Gara di pesca in memoria di Pietro Pontalti lungo le sponde del fiume Fersina<br />

quasi 85 chili di trote!<br />

di Paolo Giacomoni<br />

Diciannove anni fa moriva in un tragico incidente di caccia in Slovenia,<br />

Pietro Pontalti, conosciutissimo postino di Povo e, tra le altre cose, anche<br />

appassionato pescatore. Da allora e quasi ogni anno un gruppo di amici<br />

organizza in sua memoria una partecipatissima gara di pesca sportiva<br />

che da un paio d’anni viene ospitata nel laghetto artificiale del torrente Fersina a Ponte<br />

Alto. Il “Trofeo Pietro Pontalti” è così diventato negli anni un appuntamento irrinunciabile<br />

per i pescatori locali ed un’occasione per ricordare “el Pero postin” insieme<br />

ai suoi famigliari e trascorrere una giornata in allegria. Quest’anno, aiutati anche dal<br />

tempo, i volontari dell’associazione A. Pero e della sezione Ana, hanno messo in piedi<br />

con la consueta cura una vera e propria festa campestre ai bordi del Fersina. Dopo la<br />

gara, premiazione<br />

alla baita del Moronar<br />

con immancabile<br />

abbuffata finale.<br />

In calce la classifica<br />

<strong>2009</strong> che ha<br />

visto trionfare per<br />

la seconda volta<br />

consecutiva l’abilissimo<br />

(e fortunatissimo!)<br />

pescatore<br />

Walter Bort. Il totale<br />

delle trote pescate<br />

ha sfiorato gli<br />

85 Kg!<br />

Lattoniere<br />

Cagol F.lli<br />

e figli<br />

s.n.c.<br />

P. Nome e cognome Trote<br />

1. Walter Bort 36<br />

2. Onorio Celva 33<br />

3. Renzo Bridi 29<br />

4. Roberto Papapietro 21<br />

5. Enrico Chiarani 20<br />

6. Valentino Tomasi 18<br />

7. Miki Milic 17<br />

8. Luigi Chiarani 17<br />

9. Piero Chiarani 15<br />

10. Gino Bort 14<br />

11. Lino Rattin 13<br />

12. Livio Giovannini 14<br />

13. Roberto Beso 11<br />

14. Pippo 10<br />

15. Paolo Furlani 10<br />

16. Alessandro Kettmaier 9<br />

17. Fausto Cimadom 8<br />

18. Sandra 7<br />

19. Sergio Bisesti 7<br />

20. Gianni Gadotti 6<br />

21. Luca Chiarani 6<br />

22. Claudio Lucchi 5<br />

Mattarello (Trento)<br />

Via della Cooperazione, 59<br />

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<strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong> - p. 31


scuola dell’infanzia di povo<br />

1899-<strong>2009</strong>: 110 anni di attività!<br />

Il 4 <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong> tutti i bambini, assieme alle loro insegnanti<br />

e a tutto il personale, hanno festeggiato il<br />

compleanno della loro scuola con una grande festa<br />

preceduta da un momento di preghiera e benedizione<br />

della scuola.<br />

Il Presidente dell’Ente Gestore, Giorgio Battisti, ha pronunciato<br />

un discorso, riportando anche la testimonianza di un<br />

genitore che, tramite una lettera inviata alla scuola, esprime<br />

p. 32 - <strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong><br />

tutto l’apprezzamento per il servizio che essa fornisce alle famiglie<br />

e alla comunità, riscontrando sempre serietà, cordialità<br />

e disponibilità da parte di tutti!<br />

Dopodiché i bambini hanno cantato le loro canzoncine di<br />

buon compleanno e la festa si è conclusa con un bel pranzo in<br />

giardino a base di pizza e dolci!!!<br />

TANTI AUGURI SCUOLA MATERNA!!!!!<br />

Ingrosso Frutta<br />

e VerduRa<br />

38050 POVO (TN)<br />

Via Castel di Pietrapiana, 17<br />

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scuola dell’infanzia provinciale di povo<br />

Continua l’avventura dello gnomo del castello di Pietrapiana...<br />

i piccoli imparano a fare l’orto<br />

Le insegnanti<br />

Lo gnomo di Pietrapiana, che nel corso di quest’anno<br />

ci ha accompagnato lungo lo svolgimento del percorso<br />

didattico, ci ha scritto un saluto e ci ha mandato<br />

un bellissimo regalo: alcuni semi di una pianta<br />

strana e sconosciuta, la pastinaca e di pisello odoroso.<br />

Ci ha invitato a piantarle nel nostro orto e a prendercene<br />

cura, nell’attesa paziente di scoprire ciò che crescerà.<br />

È stato questo un pretesto per avviare un<br />

miniprogetto che prevede, da una parte,<br />

la coltivazione di un piccolo orto<br />

(ma con tutti le principali verdure<br />

ben rappresentate) e, dall’altra, l’accostamento<br />

dei bambini al concetto di<br />

cooperazione. Sono infatti i bambini<br />

stessi che, con l’aiuto e con l’utilizzo<br />

di piccoli attrezzi (vanghette,<br />

rastrelli, guanti su misura), mettono<br />

in atto tutte quelle operazioni<br />

che sono necessarie<br />

per coltivare un orto. Organizzati<br />

in coppie, i bambini<br />

quotidianamente annaffiano,<br />

vangano, riconoscono e strappano<br />

le erbe dannose, raccolgono i frut-<br />

Finiture d’interni<br />

Finiture esterne<br />

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in legno e mobili<br />

Sistemi di chiusura digitale<br />

e meccanica<br />

ti del loro lavoro. Tutti hanno un compito e tutti sanno che se<br />

non lo svolgono bene, l’obiettivo finale non si realizzerà.<br />

Naturalmente questa attività proseguirà anche alla ripresa<br />

della scuola a settembre, quando, al ritorno dalle vacanze<br />

estive, i piccoli troveranno maturati<br />

e raccoglieranno i prodotti tipici del<br />

periodo.<br />

Vorremo ringraziare quanti ci<br />

stanno sostenendo in questa iniziativa:<br />

Nadia Nicoletti, autrice del libro<br />

“L’insalata era nell’orto...” e Flavio<br />

Tamburini dell’Ufficio Educativo<br />

della Federazione Trentina delle<br />

Cooperative, per il supporto<br />

iniziale e per i preziosi suggerimenti<br />

“tecnici”, il Direttore<br />

della Fam. Cooperativa<br />

di Povo, sig. Marco Weber,<br />

per la fornitura degli attrezzi,<br />

i nonni e i genitori che trasmettono<br />

ai bambini la loro<br />

saggezza e che si prenderanno<br />

cura dell’orto durante la<br />

chiusura estiva.<br />

Intonaci, assistenza tecnica<br />

Cilindri di sicurezza<br />

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<strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong> - p. 33


ginnastica<br />

Povo: vivaio di giovani promesse nella ginnastica artistica<br />

maurizio endrizzi, classe ‘97<br />

di Mariachiara Franzoia<br />

In uno sport molto impegnativo<br />

che richiede passione<br />

e costanza, ancora poco conosciuto<br />

ed apprezzato in<br />

campo maschile se non a livelli olimpionici,<br />

inizia a farsi notare un giovane<br />

atleta di Povo, Maurizio Endrizzi,<br />

classe ‘97. Fisico asciutto e tanta<br />

determinazione, si avvicina per gioco<br />

alla ginnastica artistica maschile quasi<br />

un anno fa: stanco di accompagnare<br />

in palestra la sorella Sara decide di<br />

fare qualche allenamento. Assistito e<br />

guidato da Ivan Parisi, ex atleta Nazionale,<br />

si prepara senza ambizioni per<br />

il campionato regionale Uisp (Unione<br />

Italiana Sport per Tutti) tenutosi al<br />

Palaeste di Padova il 15 marzo scorso.<br />

Inaspettato giunge il piazzamento sul<br />

podio: un terzo posto “tecnico”. Ottenuto<br />

infatti lo stesso punteggio del secondo<br />

classificato viene retrocesso in quanto la federazione in<br />

questi casi premia l’atleta più anziano per età. Scatta la molla:<br />

il tempo è davvero poco per prepararsi all’appuntamento Nazionale<br />

del 9 e 10 maggio scorso a Carpi, ma ormai il dado è<br />

tratto: un piazzamento sul podio rientra nei suoi obiettivi. Due<br />

mesi di intensi allenamenti coronano il suo sogno: terzo assoluto!<br />

In una competizione agguerrita, associato a Corpolibero<br />

Gymnastic Team di Padova guidato dall’allenatore tecnico Nazionale<br />

Francesco Schiavo, si confronta con atleti di tutt’ Italia<br />

al volteggio, al corpo libero, al trampolino ed alla sbarra. Dà<br />

il meglio di sé alle parallele ottenendo lo stesso punteggio del<br />

campione italiano, laureatosi tale nella stessa manifestazione.<br />

L’impegno e la determinazione, unite alla professionalità<br />

p. 34 - <strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong><br />

del suo allenatore, lo hanno portato in<br />

pochissimo tempo ad ottenere dei risultati<br />

di rilievo in un mondo dove le<br />

sfide si vincono sui centesimi di punto<br />

(e qualche volta sull’età!); si può senza<br />

dubbio affermare che Maurizio ha tutte<br />

le carte in regola per far parlare ancora<br />

di sé... lasciamolo lavorare !<br />

Non dobbiamo dimenticare che<br />

nella famiglia Endrizzi, stabilitasi a<br />

Povo da una decina d’anni c’è anche<br />

Sara, classe ‘99, altra piccola promessa<br />

della ginnastica artistica femminile.<br />

Compagna di squadra nonché compaesana<br />

di Federica Sani, campionessa<br />

italiana di trave anno 2008, (presentata<br />

su <strong>Tuttapovo</strong> n° 3 del 2008) si allena<br />

tutti i giorni seguita dall’eccezionale<br />

preparatrice tecnica: Elisa Maz


zucchi. Diversi sono i piazzamenti sul podio nelle varie gare di<br />

categoria ed a breve attendiamo anche da lei un importante risultato<br />

che potrebbe già arrivare a <strong>giugno</strong> nei campionati Nazionali<br />

di Roma.<br />

A tutti e due i nostri atleti un riconoscimento per i risultati<br />

ottenuti e per la costanza con la quale si allenano, riuscendo<br />

comunque a non tralasciare la scuola che impegna gran parte<br />

della giornata sia alle medie che alle elementari.<br />

In chiusura una nota di merito all’associazione Smile di<br />

Da destra: Federica Sani, Sara Endrizzi, Elisa Diana. Una piccolissima<br />

rappresentativa della squadra di agonismo femminile.<br />

<br />

I preparatori tecnici Ivan Parisi ed Elisa Mazzucchi con una parte della<br />

squadra di agonismo maschile. Da destra: i fratelli Lorenzo e Federico<br />

Olnaider; Maurizio Endrizzi, Andrea Perotti alle premiazioni di Carpi.<br />

Trento, guidata dai preparatori Elisa Mazzucchi ed Ivan Parisi<br />

che sono riusciti con la loro professionalità a portare i<br />

nostri piccoli atleti alla ribalta della cronaca !!<br />

Un ringraziamento va anche ai genitori che sacrificano<br />

molto tempo e svariate giornate di ferie per permettere<br />

ai loro figli di coltivare una passione sana che comunque<br />

a questi livelli richiede una preparazione giornaliera in una<br />

struttura complessa ed articolata come può essere una palestra<br />

dotata di tutte le attrezzature.<br />

Grazie ancora, continuate così!<br />

<br />

<br />

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<strong>Tuttapovo</strong> <br />

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- n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong> - p. 35


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p. 38 - <strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong>


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p. 40 - <strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong>


il racconto<br />

assassini<br />

di Stefano Ricci<br />

Anche lei amava camminare. Così decisero di farsela<br />

a piedi. Non c’è nulla di meglio che una tranquilla<br />

passeggiata dopo cena, in piacevole compagnia,<br />

prima di andare a dormire. Nonostante fosse l’inizio<br />

di febbraio, non faceva particolarmente freddo e le giornate<br />

risplendevano sorprendentemente per essere a Milano.<br />

Parlavano di lavoro (erano lì per un corso), ma ben presto<br />

affrontarono argomenti più piacevoli: le vacanze, i colleghi<br />

e le loro caricature, l’aceto balsamico. Lei, di Modena, era<br />

un’esperta di quel condimento, faceva parte di una qualche associazione<br />

di assaggiatori e ci teneva a spiegargli tutto sulla<br />

produzione di quella preziosa essenza. A quell’ora di notte<br />

il traffico non era eccessivo e camminavano volentieri, con<br />

passo deciso, ma senza fretta. Le ricche vetrine del centro illuminavano<br />

il tragitto e facevano loro compagnia. Di quando in<br />

quando si lasciavano affascinare da qualche offerta scintillante.<br />

Confrontavano i prezzi che diventavano il pretesto per un altro<br />

scambio d’opinioni.<br />

Lei era una ragazzona alta, molto più giovane di lui, non<br />

bella, ma decisamente appariscente pure con quel ridicolo copricapo<br />

che la difendeva dal freddo. Quando quel tipo si avvicinò,<br />

lui pensò subito che volesse far colpo sulla sua collega e<br />

scattò l’istinto protettivo del maschio latino. Nei pressi di Piazza<br />

Duomo, ormai vicini all’Albergo, si erano fermati ad ammirare<br />

l’esposizione, dietro la vetrina d’un gran salone, di una<br />

Ferrari da F1 ed il suo contorno variopinto di gadget esclusivi.<br />

“Mi sono sempre chiesto come si possa stare dentro quell’abitacolo<br />

così striminzito” aveva esordito lo sconosciuto. Prima<br />

del suo aspetto, colpì il timbro della sua voce: calda, profonda,<br />

pareva quasi impostata. A metà strada tra un dignitoso,<br />

vecchio barbone ed un nobile decaduto (esemplari della fauna<br />

umana che popola le strade di Milano ad ogni ora del giorno e<br />

della notte) era vestito con un pesante giaccone scuro ed una<br />

cuffia di lana, modello Bronx, calata sulla testa a nasconderne<br />

parzialmente i lineamenti del volto. Mentre il collega cercava<br />

di decifrare la situazione, sentendosi in qualche modo responsabile,<br />

la modenese, amante dell’aceto come di Maranello,<br />

si era incoscientemente lanciata a raccontare le sue esperienze<br />

sui circuiti di mezzo mondo e di quella volta che era riuscita<br />

a salire proprio su una monoposto e...: “Viste le mie dimensioni<br />

- dimenandosi pericolosamente - se ci sono entrata io...”<br />

E giù una sonora risata. Lui non riusciva a nascondere il disagio<br />

e l’imbarazzo di quella situazione e capiva che quello strano<br />

tipo aveva più voglia di compagnia che disquisire d’automobili<br />

da corsa.<br />

Faceva di tutto per prolungare la conversazione, quasi che<br />

avesse paura di rimanere da solo. Nella sua voce, sempre pacata<br />

e ferma, si notava un che di triste, di malinconico, come<br />

stesse recitando una tragedia. Il suo eloquio, a tratti ricercato<br />

e forbito, faceva intendere un bagaglio culturale non indifferente,<br />

pure nel trattare di motori. Non appena lei, esauriti i<br />

suoi argomenti automobilistici, accennò a tirare un po’ il fiato,<br />

il suo collega approfittò per congedarsi dal loro occasionale ed<br />

inquietante interlocutore, stringendo con decisione il braccio<br />

di lei: “S’è fatta mezzanotte - esagerò - e domani ci aspetta una<br />

dura giornata” mentì.<br />

Riluttante l’uomo, con le mani sprofondate nelle tasche del<br />

giaccone, salutò e s’allontanò un po’ ingobbito, come schiacciato<br />

da un peso che non poteva dipendere solo dagli anni. I<br />

due girarono, finalmente, dalla parte opposta. “Eppure a me<br />

pare di conoscerlo - confidò subito la ragazza - ha una faccia<br />

che ho già visto da qualche parte!” “E la voce - rincarò lui dopo<br />

essersi guardato attorno circospetto, come avesse il timore di<br />

essere seguito - Dev’essere un attore, s’è visto anche in televisione.<br />

Sai, quei pezzi classici, Shakespeare o cose del genere?!”<br />

“È vero - confermò lei - poveretto!!” “Perché poveretto?”<br />

“Chissà come c’è rimasto male che non lo abbiamo riconosciuto...<br />

invece di parlare di Schumaker...” Ma ormai ognuno era<br />

andato per la propria strada e loro erano giunti alla sospirata<br />

meta. Dormì profondamente anche se, a giudicare dalle coperte,<br />

doveva essersi agitato parecchio: “Dev’essere per il condizionamento,<br />

in questi alberghi non si riesce mai a regolarlo<br />

bene!” Scese per la colazione e afferrò una copia del Corriere,<br />

messa a disposizione dalla Direzione col timbro Omaggio, gettando<br />

uno sguardo sui titoli di “prima”. Cappuccino e brioche,<br />

mentre fuori dalla grande vetrata stava aprendosi un’altra incredibile<br />

giornata azzurra e luminosa.<br />

Sfogliò il giornale. Era sempre curioso, quando si trovava<br />

in un’altra città, della cronaca locale come se, pure per un<br />

breve periodo, facesse anche lui parte di quella comunità. Furti,<br />

risse, consigliere indagato... “Ritrovato nel naviglio l’attore<br />

Guido Reni - Gli inquirenti non escludono alcuna pista anche<br />

se, dai primi rilievi, pare trattarsi di un gesto disperato - Il<br />

grande interprete shakesperiano era caduto da tempo in una<br />

forma di depressione - Nel suo appartamento è stato ritrovato<br />

un messaggio indirizzato a due crudeli sconosciuti che dice:<br />

La vita di un attore è il pubblico, quando il pubblico non ti riconosce<br />

più è il momento di calare il sipario!”<br />

<strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong> - p. 41


apsp margherita grazioli<br />

Un servizio per gli iscritti al servizio sanitario provinciale con più di 6 anni di età<br />

apre il nuovo punto prelievi<br />

di Renzo Dori<br />

Il 26 maggio scorso la nostra Azienda di Servizi alla<br />

Persona in accordo con l’Azienda dei Servizi Sanitari<br />

della Provincia ha aperto presso gli ambulatori dei<br />

medici di assistenza primaria (medici di famiglia) in<br />

via della Resistenza n. 61/f, un punto prelievi per esami di laboratorio<br />

rivolto a tutti i cittadini iscritti al Servizio Sanitario<br />

Provinciale di età superiore ai 6 anni.<br />

È un evento importante perché è la prima volta che viene<br />

organizzato un servizio a favore di tutta la cittadinanza e non<br />

alla esclusiva fascia degli anziani. Infatti nella lunga storia della<br />

Casa di Riposo prima, della Residenza Sanitaria Assistenziale<br />

poi e dell’Azienda di Servizi alla Persona attuale, dobbiamo<br />

fare un salto di oltre un secolo per trovare un servizio aperto<br />

per persone non anziane o povere: quando nel 1894 l’Ospitale<br />

Margherita Grazioli apriva una sorta di pronto soccorso con<br />

degenza per i lavoratori infortunati che costruivano la ferrovia<br />

della Valsugana. Nel tempo poi con la trasformazione in Casa<br />

di Riposo i servizi furono pressoché esclusivamente dedicati<br />

alle persone con età superiore ai 65 anni.<br />

Questo nuovo servizio offerto alla popolazione rappresenta<br />

quindi un punto di grande novità rispetto a quanto sin qui<br />

fatto. Le molteplici attività intraprese in questi ultimi anni, attraverso<br />

la gestione di un centro diurno, di un centro servizi,<br />

di alloggi protetti pur avendo arricchito notevolmente l’offerta<br />

dei servizi, rimanevano comunque all’interno di iniziative<br />

rivolte a sostegno delle persone anziane. Oggi, con l’apertura<br />

del punto prelievi, si da avvio ad un processo totalmente<br />

innovativo che vede la nostra Azienda impegnata ad organizza-<br />

p. 42 - <strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong><br />

re e gestire servizi per la generalità dei cittadini senza distinzione<br />

di età.<br />

Il nostro punto prelievi come tutti i punti prelievi e di esami<br />

di laboratorio della provincia effettua prelievi di sangue ed<br />

accetta liquidi e materiali biologici; gli esami vengono eseguiti<br />

dai Laboratori dell’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari.<br />

L’apertura al pubblico in questa prima fase di attività sarà<br />

tutti i martedì e giovedì (escluso festivi) dalle ore 7.00 alle ore<br />

9.00; numero delle giornate e fascia temporale di apertura potranno<br />

essere potenziate qualora si verifichi un buon utilizzo<br />

del servizio da parte dei cittadini.<br />

Il ritiro dei referti può essere effettuato tutti i giorni dal lunedì<br />

al venerdì (escluso festivi) dalle ore 10.00 alle 12.30 e dalle<br />

ore 16.00 alle 18.30 presso la portineria della Residenza Sanitaria<br />

Assistenziale - RSA in via della Resistenza n. 63 esibendo,<br />

all’atto del ritiro, la ricevuta di pagamento, tramite bollettino<br />

postale, dell’eventuale ticket riportato su documento<br />

rilasciato all’atto del prelievo e riportante anche la data del ritiro.<br />

Anche in questo caso una buon utilizzo del servizio da<br />

parte dei cittadini potrà consentire in futuro il pagamento attraverso<br />

bancomat o sistema similare.<br />

Destinatari del servizio sono tutte le persone purché iscritte<br />

al Servizio Sanitario Provinciale ed avente un’età superiore<br />

ai 6 anni.<br />

Numeri di telefono utili per informazioni o chiarimenti:<br />

Segreteria accettazione esami-prelievi tel. 0461 818162 - Portineria-centralino<br />

RSA per ritiro referti 0461 810688.<br />

Noi siamo qui a tua disposizione... passa parola !


apsp margherita grazioli<br />

Alla quarta edizione per i soci dei circoli anziani di Cognola,<br />

Martignano, Villamontagna, San Donà, Povo e Villazzano<br />

torneo di briscola<br />

Il Centro Servizi di Povo e il Polo Sociale Argentario-<br />

Povo-Villazzano, in collaborazione con i Circoli Anziani<br />

della Collina di Trento e con il contributo della<br />

Famiglia Cooperativa di Povo, hanno organizzato<br />

per il 2 aprile u.s.la quarta edizione del “Torneo di Briscola”<br />

rivolta a tutti i soci dei circoli anziani di Cognola, Martignano,<br />

Villamontagna, San Donà, Povo e Villazzano.<br />

Il torneo vuole essere un’occasione d’incontro per trascorrere<br />

un pomeriggio in compagnia ed allegria al fine di favorire<br />

il nascere di nuove relazioni e il confronto, la collaborazione<br />

tra realtà diverse che operano con e per gli anziani.<br />

La gara si è svolta presso il Centro Polifunzionale ed ha visto<br />

la partecipazione di 64 persone e 7 volontari impegnati nella<br />

gestione della manifestazione e nell’allestimento del rinfresco.<br />

Alla premiazione, realizzata grazie al contributo del-<br />

Camere “ESTER”<br />

Via Salè 10 - 38050 Povo (TN)<br />

Tel. e Fax 0461 810380<br />

e-mail camereester@hotmail.com<br />

la Famiglia Cooperativa di Povo, ha presenziato l’Assessore<br />

alle Politiche Sociali del Comune di Trento, dott.ssa Violetta<br />

Plotegher.<br />

questa la classifica:<br />

I coppia: Broll Floriano - Broll Marco (Villazzano;<br />

II coppia: Gadotti Marcello - Morelli Giovanna<br />

(Villamontagna);<br />

III coppia: Agostini Pio - Guadagnini Giuseppe (Martignano);<br />

IV coppia: Pegoretti Sergio - Predelli Aldo (Villazzano)<br />

Torneo di consolazione<br />

I coppia: Ciurletti Flavia - Saltori Evelina;<br />

II coppia: Grisenti Pierina - Pedrotti Carmela (Cognola)<br />

È seguita la distribuzione di un simpatico e gustoso premio<br />

di partecipazione. Durante tutto il pomeriggio è stato offerto<br />

un ricco buffet.<br />

Camere con bagno<br />

singole - doppie - triple<br />

Aperto tutto l’anno<br />

<strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong> - p. 43


apsp margherita grazioli<br />

Con l’aiuto della Cassa rurale di Trento è stato possibilie acquistare il nuovo mezzo<br />

un doblò attrezzato per trasporto disabili<br />

di Renzo Dori<br />

Da tempo chi utilizzava alcuni<br />

mezzi aziendali rilevava<br />

che “saria forse el caso<br />

de rotamarli e comprarne<br />

uno nof” e così dopo un rapido esame si<br />

decideva di sostituire la vecchia e onorata<br />

Fiat 124 familiare, il glorioso pulmino<br />

ormai adibito a trasporto merci ed<br />

il Kangù avuto anni fa in donazione da<br />

un familiare di un ospite, con un nuovo<br />

fiammante Doblò Fiat attrezzato per<br />

trasporto disabili.<br />

Fatta la scelta del nuovo tipo di macchina,<br />

più rispondente alle nostre esigenze,<br />

veniva avviata la pratica di richiesta<br />

di contributo alla Provincia la quale<br />

ci confermava la disponibilità a coprire<br />

il 70% del costo e non un euro in più.<br />

Le ormai croniche carenze di bilancio<br />

non consentivano una facile copertura<br />

di quel rimanente 30% e peraltro<br />

l’acquisto del mezzo era comunque<br />

irrinunciabile ed urgente. È<br />

così che con fiducia ci siamo rivolti<br />

alla Cassa Rurale di Trento chiedendo<br />

la copertura, attraverso un contributo<br />

straordinario, di quel 30% che tanto ci<br />

preoccupava.<br />

Fiducia ben riposta perché in breve<br />

tempo venivamo informati che la nostra<br />

richiesta era stata accolta. La gioia<br />

è stata tanta perché così potevamo acquistare<br />

l’automezzo che meglio poteva<br />

garantire confort e sicurezza ai nostri<br />

ospiti che devono essere accompagnati<br />

in ospedale per esami o controlli clini-<br />

p. 44 - <strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong><br />

ci, ma anche per qualche piccolo giro in<br />

città o dintorni.<br />

L’attenzione e la sensibilità dimostrata<br />

attraverso questa decisione conferma<br />

quanto questa Cassa Rurale sia<br />

fortemente ancorata al proprio territorio<br />

e quanto lo spirito cooperativistico<br />

basato su forti elementi di solidarietà<br />

segnino, marchino una sostanziale differenza<br />

con il mondo delle banche tradi-<br />

zionalmente inteso. Mantenere la barra<br />

verso la solidarietà sociale in un periodo<br />

come questo di difficoltà per tutti e<br />

di forti contraddizioni del mondo finanziario<br />

non è cosa di poco conto e va riconosciuto<br />

senza riserve che rappresenta<br />

un costante modo d’essere della Cassa<br />

Rurale di Trento.<br />

Solo queste stringate considerazioni<br />

per esprimere la nostra gratitudine.


sportivi<br />

Nicola Rossi a tu per tu con i suoi idoli<br />

una giornata<br />

indimenticabile<br />

Quel sabato 11 aprile Nicola Rossi - da sempre tifoso del Milan -<br />

era felice perché sapeva di andare a Verona per vedere la partita<br />

Chievo - Milan!<br />

Ma i suoi amici gli avevano preparato una sorpresa e di<br />

buon mattino lo hanno accompagnato in un albergo di Affi dove arrivavano<br />

i giocatori della sua squadra del cuore. La sorpresa è diventata strepitosa<br />

quando a Nicola è stata data la possibilità di intrattenersi per tutta la<br />

mattinata nella hall dell’albergo a scambiare qualche battuta, posare con i<br />

giocatori ed i tecnici del “suo” Milan. Alla fine ne è uscito con la maglia n.<br />

8 firmata da tutti i giocatori, maglia che mostra con orgoglio ai suoi amici<br />

più cari e che conserva gelosamente fra i suoi ricordi.<br />

In senso orario<br />

partendo dall’ato in<br />

basso: Ronaldinho,<br />

Kakà, Galliani,<br />

Pirlo, Beckham e la<br />

maglietta autografata.<br />

<strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong> - p. 45


spazio circoscrizione<br />

il nuovo consiglio<br />

L’esito delle votazioni per il rinnovo del Consiglio circoscrizionale di Povo del 3 maggio<br />

Dalle urne delle recenti elezioni circoscrizionali è<br />

emerso un verdetto chiaro ed inequivocabile che<br />

ha lasciato poco spazio alle interpretazioni (vedi<br />

tabella riassuntiva): le due formazioni maggiori<br />

della coalizione di centro-sinistra-autonomista, il Partito Democratico<br />

del Trentino e l’Unione per Trento, hanno ottenuto<br />

insieme 13 dei 15 seggi disponibili. L’alleanza che si è imposta<br />

a Trento eleggendo il Sindaco Alessandro Andreatta con<br />

più del 64% dei voti, sfiora a Povo l’80% dei consensi ed elegge<br />

tre Consiglieri comunali: Silvano Pedrini e Mariachiara Franzoia<br />

per il PD, Guido Destefano per l’UPT. Ma al di là dei numeri,<br />

che in democrazia sono comunque sostanza, emerge dal<br />

dato elettorale anche una forte domanda di rinnovamento che<br />

il neo eletto Consiglio circoscrizionale intende fare propria.<br />

La presenza di un folto gruppo di giovani e di Consiglieri<br />

alla loro prima esperienza, ma anche il “rientro” di vecchie<br />

conoscenze che si erano allontanate deluse dalla politica, fa<br />

sperare in una forte carica di entusiasmo e creatività (vedi tabella<br />

degli eletti). Tra i due partiti di maggioranza, superato<br />

il pur legittimo spirito competitivo della campagna eletto-<br />

Ufficio di presidenza: Inchiostri, Verdemati, Bombace e Moser<br />

Lista Seggi (%) Consiglieri eletti<br />

UPT 7 (46,67)<br />

Moser Paola (299), Maule Chiara (117), Bonvecchio<br />

Camillo (109), Bertotti Gabriele (101), Broll Nadia<br />

(73), Franceschini Camillo (72), Dalba Michele (69)<br />

Giacomoni Chiara (213), Bombace Stefano (83),<br />

P.D. 6 (40,00) Pedrini Martino (74), Pianesi Luca (49), Ricci<br />

Stefano (49), Vertemati Marisa (49)<br />

PDL 1 (6.67) Inchiostri Viviana (12)<br />

LEGA NORD TRENTINO 1 (6,67)<br />

Granello Dario (2) - In sostituzione della<br />

dimissionaria Roccabruna Valentina (4)<br />

p. 46 - <strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong><br />

Lista Voti %<br />

1 VERDI 95 3,70<br />

2 UDC 54 2,10<br />

3 DI PIETRO - IDV 53 2,06<br />

4 PENSIONATI 19 0,74<br />

5 LEALI 41 1,60<br />

6 PDL 241 9,38<br />

7 LISTA CIVICA MORANDINI 56 2,18<br />

8 PATT 107 4,16<br />

9 RIF./COMUNISTI ITAL. 60 2,33<br />

10 P.D. 743 28,91<br />

11 LEGA NORD TRENTINO 137 5,33<br />

12 SOCIALISTI DEMOC. 112 4,36<br />

13 UPT 852 33,15<br />

Totale voti validi 2570,00 100,00<br />

rale, si è immediatamente raggiunta l’intesa per permettere<br />

al Consiglio di essere operativo fin dalla prima seduta, convocata<br />

dal Sindaco il 26 maggio scorso. E’ stata sufficiente poco<br />

più di un’ora per adempiere agli obblighi burocratici ed eleggere<br />

le cariche previste dall’ordine del giorno. La prima assemblea,<br />

come da regolamento, è stata inizialmente presieduta dal<br />

Consigliere più anziano: la signora Inchiostri, eletta nella lista<br />

del PdL, che ha voluto rivolgere ai presenti un saluto non<br />

di circostanza, esprimendo la propria soddisfazione di poter<br />

essere utile alla comunità ed auspicando una fattiva collaborazione<br />

da parte di tutti i Consiglieri. Dopo la convalida degli<br />

eletti, si è proceduto all’elezione di Presidente, Vice-Presidente<br />

ed Ufficio di Presidenza. L’UPT, in quanto gruppo più consistente,<br />

per voce di Bertotti ha proposto Paola Moser alla carica<br />

di Presidente sulla base del consenso ricevuto e della continuità<br />

rispetto al lavoro svolto nella precedente consigliatura.<br />

Il capo-gruppo del PD, Pedrini,<br />

ha appoggiato la proposta<br />

richiamandosi all’intesa programmatica<br />

raggiunta dalle<br />

due delegazioni. Non essendoci<br />

altri pronunciamenti,<br />

la candidata ha preso la parola<br />

per presentare brevemente<br />

le linee programmatiche che,<br />

attraverso un ampio coinvolgimento<br />

ed una gestione unitaria<br />

del Consiglio, intende<br />

perseguire.<br />

TOTALE Seggi 15 CONTINUA A PAGINA 49


I membri del nuovo consiglio circoscrizionale di Povo<br />

saluto della presidente della circoscrizione paola moser<br />

Approfitto di questo spazio che mi viene offerto per portare<br />

il mio saluto a tutta la Comunità di Povo.<br />

Nei giorni scorsi, infatti, il consiglio circoscrizionale mi<br />

ha eletta Presidente. Ciò alla luce dei risultati elettorali delle<br />

ultime consultazioni di inizio maggio.<br />

Il mio primo grazie va proprio a tutti gli elettori che<br />

hanno premiato la coalizione del centro sinistra autonomista<br />

chiedendo ad Unione per il Trentino e a Pd (le forze della<br />

coalizione rappresentate in consiglio circoscrizionale) di<br />

proseguire l’impegno iniziato da parecchi anni qui a Povo e<br />

di farlo in stretta collaborazione con la nuova amministrazione<br />

comunale di Trento.<br />

Il secondo grazie lo voglio rivolgere a tutti i consiglieri<br />

circoscrizionali: a quelli del mio partito, l’Unione per il<br />

Trentino, e a quelli del Partito democratico. Li ringrazio<br />

della fiducia che mi hanno dimostrato. Ma voglio ringraziare<br />

pure i consiglieri di opposizione per le parole di stima<br />

che hanno avuto nei miei confronti. Sono certa che tutti -<br />

maggioranza ed opposizione - sapremo lavorare assieme e<br />

in maniera costruttiva per il bene di Povo.<br />

Da parte mia, dopo la prima esperienza come Presidente<br />

negli ultimi quattro anni, mi accingo a questo secondo<br />

mandato con un entusiasmo rinnovato e più maturo, consapevole<br />

che l’esperienza fatta mi aiuterà ad essere ancora<br />

più attenta ai bisogni dei cittadini; a sapermi sempre mettere<br />

in condizione di ascoltare tutti; di cercare di fare sintesi<br />

delle indicazioni e di decidere - assieme al consiglio circoscrizionale<br />

- non per l’interesse di una parte, ma per il bene<br />

della Comunità.<br />

La Circoscrizione deve continuare ad essere il luogo della<br />

partecipazione. Deve essere la “casa dei cittadini”, il livel-<br />

lo istituzionale più a contatto con ciascuno e dove ognuno<br />

possa trovare la possibilità di riconoscersi in termini di appartenenza:<br />

i “poeri” di antica data e quelli che a Povo abitano<br />

da tempi più recenti.<br />

Tutti assieme facciamo parte di una comunità che ha bisogni<br />

di attenzione, di cura e di disponibilità all’impegno ad<br />

ogni livello.<br />

Per questo il mio ultimo ringraziamento lo voglio rivolgere<br />

a tutti coloro che, a diverso titolo e con ruoli diversi,<br />

sono impegnati nella associazioni e nei gruppi di impegno.<br />

Sono loro le fondamenta della nostra Comunità. La Circoscrizione,<br />

lo voglio ribadire, sarà loro vicina, come sarà vicina<br />

alle famiglie e a tutti i cittadini.<br />

<strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong> - p. 47


“Fa più rumore un albero che cade, che un bosco che cresce...”<br />

Il 26 e 27 maggio si sono svolte le feste degli alberi<br />

della Circoscrizione di Povo.<br />

La splendida struttura del Moronar si è dimostrata<br />

come sempre il luogo adatto a queste attività<br />

e un grande grazie va agli Alpini di Povo che con generosità ci<br />

hanno concesso di utilizzare gli spazi.<br />

Il primo giorno, 270 bambini delle scuole elementari si<br />

sono ritrovati al Moronar accompagnati dalle rispettive maestre,<br />

e dopo una breve sosta per la merenda sono stati coinvolti<br />

nelle attività della giornata.<br />

I custodi forestali, con estrema dedizione si sono prodigati<br />

nello spiegare la flora del sottobosco e hanno accompagnato<br />

i bambini nella messa a dimora delle piante.<br />

Da anni ormai abbiamo la fortuna di essere accompagnati<br />

da bravissimi guardiacaccia nel bosco e lì, come per incanto<br />

prestando la massima attenzione, sono state trovate le tracce<br />

degli animali che vivono nella foresta, qualcuno ha avuto<br />

anche la fortuna di scovare nascosto sotto le foglie secche dei<br />

cornetti lasciati dai caprioli.<br />

Il bravissimo Mauro della forestale ha tagliato degli alberi<br />

presenti sul posto e i bambini hanno potuto vedere come sia<br />

p. 48 - <strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong><br />

festa degli alberi <strong>2009</strong><br />

impressionante il taglio di un albero, “Fa più rumore un albero<br />

che cade, che un bosco che cresce...”, e come la storia di un<br />

albero si legga dal suo tronco. Qualcuno ha disegnato sui dischi<br />

degli alberi già sul posto e qualcun altro se l’è portato a<br />

casa, portando via con se’ il profumo del bosco.<br />

Sicuramente entusiasmante è stato il ponte tibetano e la<br />

discesa con la carrucola messe in campo dall’ abilissima guida<br />

Groaz Cristoforo e dai suoi aiutanti. I bambini, uno ad uno,<br />

hanno potuto assaporare l’avventura di scivolare sulle corde<br />

sospese a mezz’aria e fare il tifo per gli amici più o meno<br />

coraggiosi.<br />

Il secondo giorno i bimbi dell’ultimo anno delle scuole materne<br />

Provinciale ed Equiparata, 57 in tutto, sono saliti a piedi<br />

di buon ora tra i sentieri che portano al Moronar e hanno anche<br />

loro partecipato alla festa degli alberi.<br />

Le attività erano uguali nella prima parte, si differenziavano<br />

nell’ultima, dove al posto del ponte tibetano e della carrucola,<br />

c’era un’unità cinofila del Soccorso Alpino Trentino con<br />

il suo cane da ricerca di superficie e valanga. Dopo aver spiegato<br />

il ruolo che i cinofili hanno negli interventi di soccorso, si è<br />

svolta una dimostrazione di come il bravissimo Timo, sa cerca-


e le persone.<br />

Un plauso alle insegnanti delle scuole materne che hanno<br />

coinvolto i bimbi in maniera tale che sono stati loro, a portare<br />

qualcosa di nuovo e gioioso nella festa degli alberi, con le loro<br />

bellissime canzoncine, vivendo la giornata come un dono prezioso<br />

del ricevere e del donare.<br />

Lo scopo della Circoscrizione nel sostenere “la festa degli<br />

alberi”, è quello di far conoscere la nostra montagna, saperla<br />

apprezzare e salvaguardare, iniziando con i più piccini che<br />

sono le generazioni future, e che possono contribuire a far si<br />

che questi valori vengano perseguiti nel tempo. Con questo<br />

spirito speriamo venga intesa la festa degli alberi perché ogni<br />

anno diventi più bella.<br />

Grazie a tutti i volontari che hanno lavorato per la riuscita<br />

delle due manifestazioni, a tutti quelli intervenuti a chi ha<br />

prestato la struttura, alle maestre ai genitori e soprattutto ai<br />

bambini che sono i veri protagonisti della giornata.<br />

SEGUE DA PAGINA 46<br />

I suoi riferimenti ad una azione attiva nei confronti della<br />

comunità, capace di valorizzare il grande capitale associativo<br />

presente sul territorio ed intesa ad integrare i nuovi cittadini<br />

e ricreare le condizioni per un vivere civile più consapevole<br />

ed aggregante; alcune sue precise indicazioni sulla riqualificazione<br />

degli spazi (a partire da Piazza Manci e dal Sagrato della<br />

Chiesa) che rendano il territorio più accogliente e vivibile; l’individuazione<br />

di alcune emergenze rappresentate dal problema<br />

della mobilità, della casa e del rapporto di collaborazione con<br />

l’Università; nonché la rivendicazione di maggiore autonomia<br />

nella gestione delle manutenzioni per rispondere più prontamente<br />

alle esigenze quotidiane, hanno concesso poco spazio<br />

alla ritualità che in certe occasioni sembra prendere il sopravvento<br />

ed hanno suscitato un sincero apprezzamento da parte<br />

di tutti i presenti. Tanto che la sua elezione ha raccolto più<br />

voti di quelli previsti: 14 ed una scheda bianca.<br />

Questo promettente quadro è stato confermato anche<br />

dall’elezione del Vice-Presidente. Per questa carica sono state<br />

presentate due candidature: Stefano Bombace da parte del<br />

PD e Viviana Inchiostri da parte del rappresentante della Lega<br />

Nord. La scontata nomina del rappresentante della maggioranza<br />

(12 voti, due bianche e una Inchiostri) ha permesso a Bombace<br />

di far proprie e completare le dichiarazioni di Paola Mo-<br />

Legna da ardere<br />

anno <strong>2009</strong><br />

In circoscrizione sono<br />

pervenute n. 187 richieste<br />

di assegnazione di legna da<br />

ardere per l’anno <strong>2009</strong>.<br />

L’elenco dei richiedenti è disponibile<br />

presso gli uffici della circoscrizione<br />

fino al 31 agosto <strong>2009</strong>.<br />

Chiunque fosse interessato può<br />

prenderne visione e segnalare,<br />

entro detto termine, eventuali<br />

mancanze ed errori.<br />

Oltre tale data non saranno più<br />

accolte correzioni, con l’eventuale<br />

esclusione dell’assegnazione per<br />

il corrente anno dei richiedenti<br />

non ricompresi nell’elenco.<br />

ser. Pur essendo un neofita intende affrontare questo compito<br />

con l’umiltà di chi vuole imparare, ma anche con la consapevolezza<br />

e la determinazione di chi intende rinnovare il modo<br />

di fare politica, partendo proprio dall’istituzione che più di<br />

ogni altra è vicina alle persone.<br />

Non svolgerà un ruolo formale e cercherà nei fatti di rendere<br />

concretamente praticabile lo spirito che anima tutto il<br />

suo gruppo di appartenenza e quel metodo di lavoro nuovo più<br />

volte richiamato, per cui la Circoscrizione diventi davvero sinonimo<br />

di confronto aperto, ascolto e partecipazione. Sempre<br />

alla luce del sole, perché ognuno possa sentirsi protagonista<br />

delle iniziative e dei progetti per un generale sviluppo sostenibile<br />

ed armonico della comunità. La seduta si è poi conclusa<br />

con l’elezione dell’Ufficio di Presidenza che affiancherà Presidente<br />

e Vice nella definizione degli ordini del giorno e nella<br />

formalizzazione degli atti. Come da regolamento sono stati<br />

eletti un Consigliere espressione della maggioranza, nella persona<br />

di Marisa Vertemati (PD), ed uno per la minoranza: Viviana<br />

Inchiostri (PdL).<br />

Il rappresentante della Lega Nord, Dario Granello, è infine<br />

intervenuto per affermare, pur provenendo dal Tesino e pur rivendicando<br />

con forza il ruolo dell’opposizione, la propria volontà<br />

di contribuire al buon lavoro del Consiglio nell’interesse<br />

comune.<br />

<strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong> - p. 49


povo<br />

La restauratrice Enrica Vinante ci spiega dettagliatamente i lavori effettuati<br />

restaurato il capitello di via marchesoni<br />

È<br />

stato restaurato grazie all’interessamento ed all’impegno<br />

finanziario del Comitato Chiesa di Oltrecastello<br />

lo storico capitello di via Marchesoni (la strada<br />

dietro al Doss S.Agata). Crediamo opportuno pubblicare<br />

su <strong>Tuttapovo</strong> una nota della restauratrice Enrica Vinante<br />

che spiega dettagliatamente i lavori anche perché è stata proprio<br />

la nostra rivista qualche anno fa a sollevare il problema<br />

ora brillantemente risolto.<br />

“Lungo via Marchesoni, strada interpoderale che da Povo<br />

conduce a Oltrecastello, è situato, nella proprietà della famiglia<br />

Fogarolli, un antico capitello riferibile alla seconda metà<br />

del XVIII secolo, chiamato “Capitel del Crocefiss grand”, inserito<br />

nei muri a secco che delimitano la strada ed il podere.<br />

Nel corso della primavera <strong>2009</strong> il manufatto è stato oggetto<br />

di un intervento di restauro conservativo promosso dal<br />

Comitato Chiesa di Oltrecastello ed eseguito dalla ditta di restauro<br />

Enrica Vinante di Trento. L’edicola si presentava con<br />

la nicchia chiusa da una grata metallica, che proteggeva un<br />

crocifisso sostitutivo di quello originale, attualmente esposto<br />

nella chiesa della frazione di Oltrecastello. All’interno, sulla<br />

volta, è raffigurato il Padreterno Accogliente e la colomba<br />

dello Spirito Santo. La cornice della nicchia è sottolineata<br />

da elementi lapidei in Rosso Trento e Giallo di Mori con arco<br />

a tutto sesto, capitelli e chiave di volta. La struttura dell’edicola<br />

è coperta con quattro grosse piastre di pietra rossa proveniente<br />

dalle cave locali. Le pareti laterali e quella di fondo<br />

risultavano coperte da coloriture varie e dalla distribuzione<br />

di malta fina e stuccature cementizie. L’esterno era originariamente<br />

decorato ad affresco sui lati con un motivo a<br />

finto marmo, e sul retro con una grande croce sullo sfondo<br />

di un cielo azzurro; dei primi elementi decorativi rimanevano<br />

purtroppo visibili solo pochi lacerti nella porzione superiore<br />

del muro, mentre la croce era parzialmente visibile in<br />

p. 50 - <strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong>


quanto coperta da scritte vandaliche e in parte dilavata.<br />

L’intervento ha avuto inizio con la liberazione<br />

del perimetro dai depositi di terreno ridossati, fonti<br />

di umidità e crescita di arbusti. Il controllo degli intonaci,<br />

sia interni che esterni, ha verificato la loro<br />

fatiscenza e la necessità di provvedere al completo<br />

rifacimento.<br />

Sono state pertanto rimosse le malte fino alla tessitura<br />

muraria e ripristinate impiegando materiali<br />

a base di calce naturale ed inerti selezionati, puliti<br />

e stuccati i marmi del portale e della mensa. È<br />

stato poi ideato un nuovo cancelletto, disegnando<br />

una struttura metallica dalla struttura leggera a<br />

due ante, realizzata dalla ditta Giovannini - Defant<br />

di Povo, che consente al viandante il godimento della<br />

decorazione interna. Tecnicamente la pulitura degli<br />

affreschi è stata condotta mediante un impacco<br />

di sali basici in soluzione acquosa, integrata con pulitura<br />

meccanica, massaggio e risciacquo con acqua demineralizzata,<br />

stuccatura delle lacune di piccola e media dimensione,<br />

ritocco pittorico puntuale delle mancanze e delle macchie<br />

di disturbo. A testimonianza, comunque, della devozione<br />

e della generosità popolare, sono rimaste alcune porzioni di<br />

quella che doveva essere una bella decorazione che adornava<br />

sia la nicchia che le pareti esterne.<br />

All’interno della nicchia oltre all’immagine del Padreterno,<br />

è venuta alla luce, al di sotto di una coloritura biancastra,<br />

la parte superiore della decorazione della parete di fondo, costituita<br />

da un drappo dai colori azzurro, rosso scuro e ocra in<br />

MANUTENZIONE VERDE - PULIZIE CIVILI E INDUSTRIALI<br />

GESTIONE RIFIUTI<br />

RECEPTION e FRONT-OFFICE<br />

continuità con la decorazione ad affresco della volta, con la<br />

parte superiore di una croce.<br />

Esternamente sono state restaurate le porzioni laterali<br />

di decorazione a finto marmo, e la più complessa parete del<br />

retro, concordando la reintegrazione con la direzione lavori<br />

della Soprintendenza seguita dal dott. Groff. In osservanza<br />

del protocollo del restauro conservativo non è stato ricostruito<br />

o ridisegnato nulla di non originale, limitandosi a risarcire<br />

le mancanze con intonaci in affinità cromatica e granulometrica,<br />

anche se nella parete del retro queste apparivano di dimensioni<br />

medie e grandi”.<br />

Società Cooperativa a Responsabilità Limitata<br />

Sede: 38100 POVO DI TRENTO - Via Sommarive 4<br />

Tel. 0461 810094 - Fax 0461 811652 - www.povocoop81.com<br />

<strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong> - p. 51


arci paho, circ. povo, tuttapovo<br />

Per integrare una dieta povera un tempo si raccoglievano erbe spontanee<br />

di tutte le erbe un piatto<br />

di Chiara Giacomoni<br />

Di tutte le erbe un piatto è<br />

un progetto che nasce dalla<br />

volontà di non perdere<br />

le conoscenze delle nostre<br />

mamme e nonne che, per integrare una<br />

dieta povera, raccoglievano erbe spontanee<br />

commestibili e con queste cucinavano<br />

minestre, risotti e frittate.<br />

Per mantenere questo patrimonio<br />

prezioso e arricchirlo con le conoscenze<br />

moderne e scientifiche, l’associazione<br />

Arci Paho in collaborazione con la commissione<br />

Cultura e Giovani della Circoscrizione<br />

di Povo e TuttaPovo ha organizzato<br />

due incontri per imparare a conoscere<br />

e utilizzare le erbe spontanee<br />

commestibili.<br />

Gli incontri sono stati tenuti da due<br />

signore volontarie Laura Giacomoni e<br />

Ines Giacomoni, custodi del sapere trasmesso<br />

oralmente dalle loro madri, e<br />

da Erica Bonvecchio laureata in Scienze<br />

Erboristiche che ha curato la parte<br />

scientifica del progetto, studiando le caratteristiche<br />

di ogni erba.<br />

La prima uscita si è svolta sabato 4<br />

aprile, una delle prime giornate di sole<br />

dopo le settimane di pioggia di marzo.<br />

Lungo il percorso studiato da Laura<br />

e Ines abbiamo trovato tutte le erbe<br />

che il gruppo organizzatore aveva indi-<br />

p. 52 - <strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong><br />

viduato: farinei, fioranzesi, sgriciole, ortighe,<br />

ecc...<br />

Il gruppo dei partecipanti era molto<br />

interessato e, tra un’erba e l’altra, c’è<br />

stata l’occasione per fare domande e soddisfare<br />

le numerose curiosità.<br />

Il secondo incontro è stato dedicato<br />

alla preparazione delle erbe raccolte,<br />

Laura e Ines, con l’aiuto delle partecipanti,<br />

hanno preparato ottimi piatti<br />

spiegando come le utilizzano in cucina.<br />

Il corso ha avuto un ottimo successo<br />

e gli organizzatori hanno ricevuto numerose<br />

telefonate di persone interessate<br />

al progetto da tutto il Trentino, dimostrazione<br />

che la curiosità e la voglia di<br />

non perdere una parte della nostra storia<br />

e il contatto con la natura sono forti<br />

e diffusi.<br />

Dimostrazione dell’importanza e del<br />

valore del progetto è stata anche l’attenzione<br />

che i media gli hanno dedicato. La<br />

trasmissione di Rttr A come Agricoltura<br />

ideata e condotta da Walter Nicoletti ha


dedicato un bel servizio a questa idea intervistando<br />

Erica e descrivendo le erbe<br />

raccolte. In questo numero potete trovare<br />

le schede delle erbe che abbiamo descritto<br />

durante le uscite curate da Erica<br />

Bonvecchio.<br />

Le premesse per continuare e sviluppare<br />

quest’idea sono molto buone e l’interesse<br />

è vivo. In attesa della prossima<br />

primavera, buon raccolto!<br />

Ai tempi, non poi così lontani in fondo,<br />

in cui la natura sostituiva il supermercato<br />

(e qualche volta la farmacia) le<br />

nostre nonne sapevano riconoscere con<br />

sicurezza una buona quantità di piante e<br />

ne conoscevano gli impieghi, alimentari<br />

e terapeutici.<br />

Imparavano queste nozioni fin da<br />

bambine dalle loro madri, che l’avevano<br />

apprese a loro volta dalle nonne, in<br />

una catena di saggezza popolare trasmessa<br />

oralmente di generazione in<br />

generazione.<br />

Al giorno d’oggi la tradizione si è interrotta,<br />

perché noi, anche in pieno inverno,<br />

possiamo andare in negozio e acquistare<br />

frutta e verdura (per quanto<br />

magari insipida e povera di nutrienti);<br />

non abbiamo più bisogno di ingegnarci<br />

per integrare la nostra dieta e abbiamo<br />

perso il legame con la terra; così il bagaglio<br />

di conoscenze empiriche delle nostre<br />

ave sta andando a perdersi.<br />

È un peccato non conservare queste<br />

antiche tradizioni, usi e costumi che<br />

sono intelligenti oltre che interessanti;<br />

vanno però a volte riletti ed adattati<br />

in chiave moderna perché l’ambiente in<br />

cui viviamo non è più quello di qualche<br />

decennio fa. Chi si accosta al recupero<br />

delle buone abitudini di un tempo deve<br />

quindi ricordare che:<br />

• Non è mai saggio raccogliere alcunché<br />

(erbe, fiori, frutti, funghi, radici)<br />

senza avere la certezza di saper identificare<br />

correttamente la specie! Le<br />

prime volte, è meglio farsi accompagnare<br />

da qualcuno di esperto.<br />

• La salvaguardia della “biodiversità<br />

culturale” non deve andare a discapito<br />

di quella della biodiversità naturale:<br />

anche nei casi in cui una specie<br />

sia diffusa e ubiquitaria, è sempre<br />

doveroso trattare l’ambiente con rispetto,<br />

raccogliendo con moderazione<br />

e danneggiando il meno possibile.<br />

• I luoghi in cui si raccoglie devono essere<br />

naturalmente il più possibile salubri:<br />

vanno evitati quindi, ad esempio,<br />

i bordi delle strade trafficate o i<br />

frutteti (anche al di fuori del periodo<br />

delle somministrazioni di antiparassitari,<br />

perchè alcuni veleni si accumulano<br />

nel terreno).<br />

• Una volta raccolti, utilizzare i prodotti<br />

naturali in modo da conservarne<br />

al meglio le buone proprietà: ad<br />

esempio, quando possibile, preferire<br />

il consumo crudo delle erbe, o scegliere<br />

modalità di cottura meno impattanti<br />

(ad es. la cottura al vapore è<br />

meglio della bollitura).<br />

Le piante che in passato venivano<br />

raccolte ed utilizzate dalle famiglie contadine<br />

sono molte e spesso le tradizioni<br />

variano da località a località, addirittura<br />

da famiglia a famiglia.<br />

Di seguito presentiamo una selezione<br />

di piante selvatiche primaverili di utilizzo<br />

alimentare che ci sembra rappresentativa<br />

delle abitudini della comunità<br />

poèra di qualche decennio fa (ognuna<br />

indicata con il nome dialettale locale).<br />

aquazi<br />

Nome comune italiano: ACACIA,<br />

ROBINIA<br />

Nome scientifico: Robinia pseudoacacia<br />

L.<br />

Aquazi<br />

Famiglia: Fabaceae<br />

Descrizione: arbusto-albero alto dai<br />

6 ai 15 m o più, con chioma irregolare e<br />

aperta, tronco nodoso dalla corteccia di<br />

colore bruno-grigio, rami giovani aculeati;<br />

foglie composte di 3-7 paia di foglioline<br />

ovali più una terminale, dal margine<br />

liscio; infiorescenze a grappolo pendulo,<br />

composte di fiori bianchi dalla corolla<br />

papilionata, molto profumati; i<br />

frutti sono legumi scuri e coriacei, lunghi<br />

5-10 cm.<br />

Dove si trova: è una specie comunissima,<br />

non ha esigenze particolari, invade<br />

rapidamente qualsiasi incolto e scarpata<br />

(è uno degli arbusti pionieri per eccellenza)<br />

tanto da poter essere considerata<br />

infestante.<br />

Parte utilizzata: i fiori, meglio<br />

se raccolti prima che si schiudano<br />

completamente.<br />

Quando si raccoglie: inizia a fiorire a<br />

tarda primavera, in relazione all’altitudine<br />

a maggio-<strong>giugno</strong>.<br />

Come si consuma: è tradizione includere<br />

i fiori di acacia in gustose frittelle,<br />

privandoli dei gambi.<br />

<strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong> - p. 53


Proprietà: è importante ricordare che foglie, corteccia e radici<br />

dell’acacia contengono alcaloidi tossici. I fiori invece possono<br />

essere consumati tranquillamente e non hanno evidenti<br />

e riconosciute proprietà, anche se talvolta vengono inclusi in<br />

miscele per tisane antispasmodiche.<br />

Curiosità: è famoso il miele di acacia, che essendo uno dei<br />

più delicati e inoltre molto fluido è ottimo da usare per dolcificare<br />

gli infusi. L’essenza di fiori d’acacia è utilizzata in cosmesi<br />

e profumeria. L’albero è utile per consolidare terreni franosi.<br />

denti de cagn<br />

Nome comune italiano: DENTE DI LEONE, SOFFIONE<br />

Nome scientifico: Taraxacum officinale Web.<br />

Famiglia: Asteraceae<br />

Descrizione: foglie allungate, profondamente divise in lobi<br />

triangolari irregolari (che ricordano dei denti, da cui i nomi<br />

comuni) organizzate in una rosetta basale da cui si alzano fusti<br />

cavi, di colore verde o rossiccio, alti fino a 30-40 cm, privi di<br />

foglie, ognuno portante un solo capolino fiorale giallo brillante,<br />

che si trasforma nel “soffione” alla maturazione dei semi.<br />

Dove si trova: è una pianta diffusissima e molto adattabile;<br />

a primavera i prati, gli incolti, i bordi delle strade, i campi, i<br />

giardini si riempiono dei suoi fiori gialli.<br />

Parte utilizzata: la rosetta di foglie, quando è appena spuntata<br />

e quindi tenera.<br />

Quando si raccoglie: a inizio primavera (marzo-aprile), prima<br />

che dalla rosetta si alzino gli steli fioriferi.<br />

Come si consuma: consumandolo crudo (in insalate miste<br />

o da solo con le uova sode) si evita di perdere quella parte<br />

di principi nutritivi benefici che si denatura in cottura. Si può<br />

tuttavia mangiare anche cotto (consigliabile nel caso in cui le<br />

l agente di<br />

UGO LUCIN ASSICURAZIONE<br />

p. 54 - <strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong><br />

Denti de cagn<br />

Farinei<br />

foglie siano state raccolte un po’ tardivamente) come contorno,<br />

anche in abbinamento ad altre erbe.<br />

Proprietà: in erboristeria si utilizza la radice come rimedio<br />

diuretico-depurativo; l’impiego commestibile delle foglie,<br />

specie se crude, comporta gli stessi benefici: esse hanno infatti<br />

un elevato contenuto in sali minerali, in vitamina A e C e in<br />

flavonoidi, e coadiuvano quindi le funzioni renali, epatiche e<br />

intestinali.<br />

Curiosità: le radici, seccate e macinate, sono state un succedaneo<br />

del caffè. I boccioli chiusi, in alcune regioni, vengono<br />

messi sott’aceto. Tipica delle regioni del nord è la “mielata”: i<br />

fiori aperti posti nel miele per ottenere una sorta di confettura<br />

dalle proprietà che si consideravano molto medicinali.<br />

farinei<br />

Nome comune italiano: FARINELLO, FARINACCIO<br />

Nome scientifico: Chenopodium album L.<br />

Famiglia: Chenopodiaceae<br />

Descrizione: pianta di 20-120 cm; fusti grigio-verdi talvolta<br />

striati di rosso, foglie grigio-verdi variabili nella forma (da<br />

ovali-romboidi nella parte bassa della pianta, a lanceolate nella<br />

parte alta) e spesso coperte su entrambe le pagine da una patina<br />

biancastra farinosa-granulosa (da cui i nomi comuni), infiorescenze<br />

a spighetta verdi-biancastre, localizzate nella parte<br />

apicale dei fusti.<br />

Dove si trova: è una specie comune; cresce nei campi prearatura<br />

e in qualsiasi incolto infestato dalle malerbe, nei terreni<br />

ricchi di azoto.<br />

Parte utilizzata: i getti giovani, appena spuntati.<br />

Quando si raccoglie: a inizio primavera, aprile.<br />

Come si consuma: assomigliando un po’ agli spinaci (che<br />

infatti sono della stessa famiglia botanica) possono sostituirli<br />

in preparazioni come gnocchi e sformati, previa bollitura, oppure<br />

essere un contorno di verdura cotta, in abbinamento con<br />

altre specie.<br />

Il nostro obiettivo?<br />

La Vostra tranquillità<br />

38100 Trento<br />

via Piave 22<br />

Tel. 0461 392397<br />

Fax 0461 392545<br />

ag1880@axa-agenzie.it


Fioranzesi<br />

Proprietà: contiene ferro, caroteni, vitamina B e C.<br />

Curiosità: molti ritrovamenti archeologici testimoniano un<br />

diffuso uso antico di questa specie, sia dei suoi semi per ottenerne<br />

una sorta di farina, sia delle foglie. Più famoso del farinello<br />

è il suo “fratello maggiore”, il Chenopodium bonus-henricus<br />

detto spinacio di monte, che cresce più in quota, in prati<br />

incolti azotati, spesso nei pressi delle malghe e ha gli stessi<br />

utilizzi di C. album.<br />

fioranzesi<br />

Nome comune italiano: LUPPOLO<br />

Nome scientifico: Humulus lupulus L.<br />

Famiglia: Cannabaceae<br />

Descrizione: è una pianta rampicante, coperta di peli uncinati,<br />

dioica (cioè esiste l’individuo maschio e quello femmina);<br />

le foglie sono spesso divise in tre lobi e hanno il margine dentato,<br />

facilmente riconoscibili sono le infiorescenze femminili<br />

che assomigliano a piccole pigne composte di brattee membranose<br />

verde chiaro.<br />

Dove si trova: è una specie abbastanza comune, si trova ai<br />

margini dei boschi e nelle siepi.<br />

Parte utilizzata: le cime dei nuovi getti, con le foglie ancora<br />

chiuse.<br />

Quando si raccoglie: a inizio primavera (marzo-aprile), prima<br />

che anche le parti apicali dei fusti inizino a diventare più<br />

rigide e quindi le cime risultino troppo fibrose.<br />

Come si consuma: previa cottura; come contorno di verdura<br />

cotta, spesso cosparso di uovo sodo sbriciolato; come ingrediente<br />

per preparazioni quali risotti, zuppe, frittate.<br />

Proprietà: le note proprietà sedative, antibatteriche ed<br />

estrogeniche del luppolo sono ascrivibili alle infiorescenze<br />

femminili, che costituiscono la droga erboristica. I germogli<br />

non contengono gli stessi principi attivi, quindi non producono<br />

i medesimi benefici. Integrano però vitamine, sali minerali<br />

e fibre come tutte le verdure.<br />

OLTRE BAR<br />

di Ciola Luca e C.<br />

Piazza Oltrecastello 2, 38050 Povo TN<br />

Curiosità: il luppolo è in uso fin dal medioevo per conservare<br />

e insaporire la birra: questo in virtù delle proprietà antibatteriche<br />

e amaricanti delle infiorescenze femminili. I fusti<br />

del luppolo si avvolgono lungo il supporto prescelto sempre e<br />

solo in senso orario.<br />

lengue de vaca<br />

Nome comune italiano: ROMICE, LAPAZIO<br />

Nome scientifico: Rumex crispus L. (o Rumex obtusifolius<br />

L.)<br />

Famiglia: Polygonaceae<br />

Descrizione: fusti rossastri alti da 30 a 100 cm; foglie basali<br />

grandi, lanceolate (più o meno allargate in base alla specie),<br />

a margine ondulato (se si tratta di R. crispus); foglie superiori<br />

di dimensioni minori; fiori verdastri riuniti in infiorescenze;<br />

infruttescenze vistose, somiglianti a spighe di semini cuoriformi<br />

inizialmente verdi poi rossastri (ciascuno è in realtà un<br />

piccolo frutto costituito di valve membranose e di un achenio<br />

centrale).<br />

Dove si trova: è una specie abbastanza diffusa; si trova nei<br />

prati, negli incolti, spesso in luoghi umidi, come fossi e argini.<br />

Parte utilizzata: le foglie giovani.<br />

Quando si raccoglie: a inizio primavera.<br />

Come si consuma: previa cottura; come ingrediente per<br />

zuppe o contorno di verdura cotta, meglio se abbinato ad altre<br />

specie per il suo sapore lievemente amaro.<br />

Proprietà: il sapore amarognolo gli conferisce proprietà digestive,<br />

il contenuto in tannini un potere astringente; è inoltre<br />

leggermente lassativo e contiene una discreta quantità di ferro<br />

che lo rende un alimento utile per le persone deboli, anemiche,<br />

convalescenti. Ha un buon contenuto in vitamina C.<br />

Curiosità: anche le radici sono commestibili, quando ancora<br />

giovani e tenere; sarebbero molto più ricche di ferro delle<br />

foglie ma hanno un sapore piuttosto amaro. La presenza, so-<br />

Lengue de vaca<br />

<strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong> - p. 55


prattutto nelle foglie più adulte, di cristalli di ossalati lo rende<br />

sconsigliabile a chi soffre di disturbi renali.<br />

nosioi<br />

Nome comune italiano: SONGINO, GALLINELLA<br />

Nome scientifico: Valerianella locusta (L.) Laterr.<br />

Famiglia: Valerianaceae<br />

Descrizione: foglie basali organizzate in rosetta, di forma<br />

spatolata, glabre; dalla rosetta si alzano in breve tempo i fusti,<br />

angolosi, ramificati, leggermente pelosi e portanti foglie<br />

più piccole delle basali e di forma lanceolata; fiori molto piccoli<br />

bianco-azzurro riuniti in alto in corimbi fogliosi.<br />

Dove si trova: è frequente su terreni abbastanza asciutti,<br />

nei campi ma anche nei prati aridi, spesso lungo muri e siepi.<br />

Parte utilizzata: le piantine appena spuntate, prima che gli<br />

steli fioriferi si alzino troppo.<br />

Quando si raccoglie: a inizio primavera, aprile.<br />

Come si consuma: cruda, come un’insalata, da sola o abbinata<br />

ad altre verdure ed erbe.<br />

Proprietà: contiene una buona quantità di sali minerali, caroteni,<br />

vitamine B e C ed inulina, una sostanza benefica per<br />

la flora intestinale. Come molte altre erbe e verdure ha proprietà<br />

di diuretico, depurante e antiossidante. Non si ritiene<br />

che abbia le note proprietà sedative della valeriana (Valeriana<br />

officinalis).<br />

Curiosità: viene anche coltivata e a primavera la si trova<br />

spesso in commercio, con nomi che variano da quelli già indicati<br />

nel titolo a dolcetta, lattughino o insalata d’inverno. Se ne<br />

sono ottenute infatti diverse varietà colturali che, rispetto alla<br />

pianta selvatica, presentano foglie più grandi e arrotondate.<br />

ortighe<br />

Nome comune italiano: ORTICA<br />

Nome scientifico: Urtica dioica L.<br />

Famiglia: Urticaceae<br />

Descrizione: alta fino a 150 cm; ha fusti eretti quadrangolari,<br />

foglie ovali-oblunghe più o meno cuoriformi e a margine<br />

dentato, i fiori si riuniscono in spighette verdi localizzate nella<br />

parte alta dei fusti; tutta la pianta è coperta di peli silicei che al<br />

contatto si spezzano rilasciando la sostanza urticante.<br />

Dove si trova: è una pianta molto diffusa; si trova ai margini<br />

dei boschi, lungo le siepi e le strade di campagna, cresce<br />

bene su suoli concimati, ricchi di sostanze azotate.<br />

Parte utilizzata: si raccolgono le foglie giovani, quindi i<br />

germogli appena spuntati oppure la parte apicale della pianta,<br />

quando essa non è ancora fiorita.<br />

p. 56 - <strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong><br />

Nosioi Ortighe<br />

Quando si raccoglie: a inizio primavera si trovano i germogli;<br />

da primavera inoltrata a inizio estate la pianta è adulta ma<br />

non ancora fiorita ed è possibile perciò asportare le cime dei<br />

fusti, dove le foglie saranno più giovani e tenere.<br />

Come si consuma: previa cottura, in modo da neutralizzare<br />

l’effetto urticante. Mescolata con altre specie, come contorno<br />

di verdura cotta; come ingrediente per preparazioni quali<br />

risotti, gnocchi, zuppe, frittate.<br />

Proprietà: contiene un po’ tutti i sali minerali, vitamine (in<br />

particolare la K e la A che è antiossidante e benefica per la pelle<br />

e la vista) e principi azotati che le conferiscono proprietà<br />

diuretiche, depurative e di antinfiammatorio intestinale.<br />

Curiosità: il decotto è benefico per il cuoio capelluto grasso<br />

e con forfora; macerandola in acqua fredda si ottiene un antiparassitario<br />

naturale per le piante; nel Medioevo si fabbricava<br />

un tessuto con le lunghe fibre dei fusti di ortica.<br />

paparoti<br />

Nome comune italiano: PAPAVERO, ROSOLACCIO<br />

Nome scientifico: Papaver rhoeas L.<br />

Famiglia: Papaveraceae<br />

Descrizione: pianta alta 20-80 cm; foglie pelose, profondamente<br />

incise in segmenti dentellati; ogni fusto, coperto di peli,<br />

porta in cima un solo fiore grande, dai petali rossi, sovrapposti<br />

e delicatissimi, talvolta macchiati di nero verso il centro; il<br />

frutto è una capsula ovoidale, in cui a maturazione si apre un<br />

anello di fori per far fuoriuscire i piccolissimi semi neri.<br />

Dove si trova: è la tipica pianta infestante dei campi di cereali,<br />

purtroppo meno diffusa di un tempo, proprio a causa dei<br />

diserbanti agricoli. Tuttavia per ora è ancora facile trovarla, ai<br />

margini delle strade e lungo i bordi delle campagne.<br />

Parte utilizzata: le rosette di foglie appena spuntate.<br />

Quando si raccoglie: a inizio primavera.<br />

Come si consuma: Previa bollitura, come contorno di verdura<br />

cotta, da solo o mescolato ad altre erbe; in preparazioni<br />

come zuppe e minestre di ortaggi.<br />

Proprietà: le proprietà ipnotiche e fortemente sedative del<br />

papavero da oppio (Papaver somniferum) si ritrovano in maniera<br />

davvero minima nel papavero comune, tanto meno nelle<br />

foglie giovani. Anche il consumo tradizionale alto-atesino dei<br />

semi, nel pane e in dolci, è del tutto innocuo da questo punto<br />

di vista.<br />

Curiosità: in passato dai petali di papavero si ottenevano<br />

cosmetici per truccare la bocca e le guance. L’estrema delicatezza<br />

del fiore di papavero che ha vita di un solo giorno, viene<br />

compensata dalla straordinaria produttività della pianta (anche


Paparoti<br />

più di 300 fiori per pianta in una stagione).<br />

sambuc<br />

Nome comune italiano: SAMBUCO<br />

Nome scientifico: Sambucus nigra L.<br />

Famiglia: Caprifoliaceae<br />

Descrizione: arbusto di 3-7 m con chioma espansa e tronco<br />

sinuoso; foglie composte generalmente di 5 foglioline ovali, finemente<br />

seghettate con l’apice appuntito; grandi infiorescenze<br />

ombrelliformi composte di piccoli fiori a 5 petali di colore<br />

biancastro, con un forte profumo particolare; infruttescenze<br />

costituite da grappoli di bacche nere e lucide dal peduncolo<br />

rosso.<br />

Dove si trova: si trova comunemente al margine del bosco,<br />

nelle siepi, ai bordi dei prati, delle radure e dei fossi.<br />

Parte utilizzata: le infiorescenze, con i fiori ben sbocciati<br />

ma non sulla via dello sfiorimento.<br />

Quando si raccoglie: la pianta fiorisce a fine primavera-inizio<br />

estate, maggio-<strong>giugno</strong>.<br />

Come si consuma: dai fiori di sambuco si ottiene uno sciroppo,<br />

da allungare con l’acqua per avere una bevanda dissetante,<br />

dal sapore caratteristico (proporzioni per la preparazione<br />

22 fiori: 2 l acqua: 8 limoni: 2 kg zucchero).<br />

Proprietà: le infiorescenze contengono sostanze che le rendono,<br />

in infuso, un rimedio che coadiuva nei casi di influenza<br />

con febbre, avendo proprietà diuretiche e diaforetiche (ovvero<br />

stimolanti della sudorazione).<br />

Curiosità: Le bacche sono commestibili e si può ottenerne<br />

una marmellata; si raccolgono in agosto-settembre e hanno<br />

proprietà leggermente lassative, contengono inoltre buone<br />

quantità di vitamine C e B se si consumano fresche.<br />

sgrizole<br />

Nome comune italiano: STRIGOLI, BUBBOLINA<br />

Nome scientifico: Silene vulgaris (Moench) Garcke<br />

Famiglia: Caryophyllaceae<br />

Descrizione: fusti eretti, glabri, alti 10-50 cm; i fiori, penduli,<br />

hanno petali di colore bianco e un caratteristico calice<br />

Centro Servizi ed Esposizione<br />

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globoso e rigonfio, striato di scuro; le foglie sono verdi-bluastre,<br />

lucide e di forma abbastanza variabile, da lanceolate ad<br />

ovali.<br />

Dove si trova: è una specie molto diffusa, cresce nei prati,<br />

negli incolti, nei campi, ai margini delle strade di campagna.<br />

Parte utilizzata: le piantine appena spuntate, prima che<br />

producano gli steli fioriferi.<br />

Quando si raccoglie: a inizio primavera.<br />

Come si consuma: sia cruda nelle insalate primaverili, che<br />

cotta insieme ad altre erbe. Ha un sapore piacevole e delicato<br />

che può mitigare quello di altre specie più amare (le giovani<br />

foglie ricordano nel gusto i piselli freschi).<br />

Proprietà: come tutte le altre erbe integra vitamine, sali<br />

minerali e fibre e contiene polisaccaridi pectinici che sembrano<br />

stimolare la flora intestinale e quindi il sistema<br />

immunitario.<br />

Curiosità: nel Lazio viene chiamata popolarmente “ammazzamogli”:<br />

in cottura si riduce talmente tanto di volume da far<br />

nascere sospetti in mariti gelosi su presunti ospiti segreti delle<br />

loro mogli. Il nome dialettale trentino allude invece al suono<br />

scricchiolante che fanno le foglie se vengono stropicciate.<br />

sparzi da bosc<br />

Nome comune italiano: ASPARAGO DI MONTE, BARBA DI<br />

CAPRA<br />

Nome scientifico: Aruncus dioicus (Walter) Fern.<br />

Famiglia: Rosaceae<br />

Descrizione: pianta di 80-150 cm, dioica; foglie composte<br />

di foglioline ovali dal margine molto seghettato; infiorescenze<br />

a pannocchia lunghe anche più di 50 cm, composte di piccoli<br />

fiori biancastri.<br />

Dove si trova: è una specie abbastanza rara; vegeta in luoghi<br />

a mezz’ombra, si trova nei boschi umidi di latifoglie e ad<br />

argine di corsi d’acqua montani.<br />

Parte utilizzata: i germogli appena spuntati, che si presentano<br />

con i fusti rossastri e le foglioline ancora ripiegate,<br />

verdi-rossicce.<br />

Quando si raccoglie: a primavera, ma non troppo anticipata<br />

(aprile inoltrato).<br />

Come si consuma: previa cottura; come contorno di verdura<br />

cotta, ottimi se conditi con un intingolo di aceto, olio, sale,<br />

pepe e uovo sodo sbriciolato; come ingrediente per risotti, frittate;<br />

si possono anche conservare sott’olio.<br />

Proprietà: le foglie contengono piccole quantità di acido<br />

cianidrico (molecola che libera cianuro), come molte altre Rosaceae:<br />

questo non ne rende tuttavia pericoloso un utilizzo<br />

moderato. Integrano poi fibre, sali minerali e vitamine come<br />

tutte le verdure.<br />

Curiosità: botanicamente non ha parentela con l’asparago<br />

vero e proprio. Essendo la specie poco presente non va raccolta<br />

in maniera sconsiderata per salvaguardarne la diffusione.<br />

Porte, finestre e persiane<br />

agente di zona Valcanover Renato<br />

<strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong> - p. 57


le ricette di matilde<br />

Fai il pieno di vitamine e sali minerali per affrontare al meglio il caldo dell’estate<br />

verdure per tutti i gusti<br />

a cura di Matilde Padroni<br />

In questo numero estivo, l’assoluta protagonista è la<br />

verdura che troviamo abbondante nei nostri orti oppure<br />

in negozio a prezzi abbastanza ragionevoli. Un<br />

abbondante “pranzo completo” di facile preparazione<br />

e di sicuro successo.<br />

tortino ortolano<br />

Scottate per circa 3-5 minuti, in abbondante acqua salata,<br />

le seguenti verdure, che terrete poi da parte: 1 peperone rosso<br />

tagliato a cubetti, 300 gr di carote pure a cubetti, 300 gr di<br />

fagiolini a tocchetti, 300 gr di piselli. In una terrina sbattete 5<br />

uova con una manciata di basilico tritato, 6 cucchiai di parmigiano<br />

grattugiato, 4 cucchiai di pangrattato, 1 cucchiaio di latte,<br />

sale e pepe ed unite quindi alle verdure scottate e scolate<br />

bene. Ungete una tortiera di circa 24 cm di diametro, versate il<br />

composto e cuocete in forno a temperatura medio/alta per circa<br />

mezz’ora. Ottimo come antipasto o piatto serale servito con<br />

misticanza e rapanelli rossi in insalata.<br />

p. 58 - <strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong><br />

tagliatelle “estive”<br />

Ingredienti per 4 persone: 500 gr di tagliatelle all’uovo fresche,<br />

200 gr di zucchine piccole tagliate a fettine, 8 fiori di<br />

zucca tagliati a fette, 10 pomodorini “ciliegino” tagliati a metà.<br />

In una padella larga e bassa fate soffriggere, in olio extravergine<br />

di oliva, 1 spicchio d’aglio tagliato a metà che poi leverete.<br />

Fate quindi saltare in padella le zucchine per circa 10 minuti,<br />

aggiungete i pomodorini ed i fiori di zucca e fate insaporire<br />

bene il tutto con un pizzico di basilico tritato, sale e pepe.<br />

Versate quindi in padella le tagliatelle cotte a parte, mescolate<br />

bene e servite con parmigiano grattugiato ed un filo di olio extravergine<br />

“a crudo”.<br />

riso al radicchio<br />

Ingredienti per 4 persone: 500 gr di riso carnaroli (personalmente<br />

per questa ricetta uso il riso rosso della Thailandia,<br />

ma non sempre si trova in commercio!), 200 gr di pancetta affumicata<br />

a cubetti, 2 piccoli cespi di radicchio trevisano (quello<br />

lungo con la parte bianca affusolata). In una padella conca-<br />

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va fate rosolare in burro spumeggiante 1 piccolo cipollotto, aggiungete<br />

la pancetta ed il radicchio tagliato a fettine e fate insaporire<br />

il tutto per bene. Aggiungete quindi il riso che avrete<br />

cotto a parte in acqua salata (scolato bene), pepe bianco macinato,<br />

parmigiano grattugiato ed un filo di olio extravergine di<br />

oliva a crudo. Mescolate bene prima di servire.<br />

pomodori verdi fritti<br />

Tagliate i pomodori verdi a fettina (dopo averli lavati ben<br />

bene), e lasciateli asciugare su un foglio di carta assorbente.<br />

Passateli quindi nella farina e friggeteli in abbondante olio di<br />

oliva (ideale sarebbe usare la vecchia padella di ferro), finchè<br />

sono ben dorati. Possono essere serviti come antipasto o come<br />

contorno di grigliate miste.<br />

fiori di zucca fritti<br />

Sempre da utilizzare come antopasto o come contorno di<br />

grigliate sono i fiori di zucca fritti. Preparate una pastella con<br />

2 uova intere, mezzo litro di latte, un pizzico di sale e farina<br />

quanto basta per averla semi densa. Passate nella pastella circa<br />

500 gr di fiori di zucca ben lavati e fatti asciugare bene su<br />

fogli di carta assorbente e friggeteli in abbondante olio di oliva<br />

(ricordate che i fritti risultano più buoni cotti nell’olio di oliva<br />

anziché in quello di semi).<br />

insalata di pollo e verdure<br />

Lessate un petto di pollo con carota, cipolla, sedano e naturalmente<br />

sale. Scolatelo e tagliatelo a fettine. In un piatto largo<br />

da portata disponete delle foglie di lattuga, sistematevi sopra<br />

al centro le fettine di pollo e tutto intorno fettine di patate<br />

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lesse, alternate a fettine di uova sode ed a fettine di pomodori.<br />

Condite con una emulsione ottenuta sbattendo con una forchetta<br />

olio extravergine di oliva, succo di limone, sale e pepe.<br />

filetto al pepe verde<br />

È un piatto svelto adatto ad ogni stagione. Ingredienti per<br />

4 persone: 4 filetti di manzo alti circa 2 cm, 4 cucchiai di pepe<br />

verde in grani, 1 confezione di panna da cucina, burro, sale,<br />

pepe, brandy. Pestate in modo grossolano metà del pepe e<br />

comprimetelo su ogni lato dei filetti che rosolerete poi 5 minuti<br />

per lato in burro spumeggiante, meglio se in una padella<br />

di ferro. Salateli, scolateli e trasferiteli in un piatto tenendoli<br />

al caldo. Nella padella versate il brandy e fiammeggiatelo. Appena<br />

la fiamma si sarà spenta, unite la panna ed il pepe rimasto.<br />

Mescolate bene, fate addensare e mettete di nuovo i filetti<br />

in padella per farli insaporire bene. Ottimo il purè di patate<br />

come contorno.<br />

macedonia estiva<br />

Ingredienti per 4 persone: 600 gr di mele e pere sbucciate<br />

e tagliate a dadini, 600 gr di frutti di bosco (lamponi, ribes,<br />

mirtillo nero, ecc.). Mattete la frutta in una coppa da macedonia,<br />

aggiungete 2-3 cucchiai di zucchero, il succo di un limone<br />

e dello spumante a piacere. In alternativa allo spumante potete<br />

utilizzare del lambrusco amabile. Tenete la coppa in frigo fino<br />

al momento di servire.<br />

<strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong> - p. 59


l’angolo della poesia dialettale<br />

l’amór<br />

a cura di Guido Leonelli<br />

www.guidoleonelli.altervista.org<br />

Lontana<br />

Ogni casota ormai l’è ‘npisolada;<br />

ma pianze e ride l’acqua zo ‘n cortìl,<br />

e na lumeta trema ‘n la contrada<br />

davantia ‘n tabernacol scolorì.<br />

Zerco anca mi, se pòs, con ti lontana,<br />

dormìr, desmentegàr, ma no son bon;<br />

e come la lumeta e la fontanaùno so se<br />

rido o pianzo e tremo tut.<br />

Augusto Goio<br />

Sul lac<br />

La luna d’arzènt la basa le onde<br />

la spuma de l’aqua carezza le ónde,<br />

dai pradi, lontane,<br />

se sente le rane.<br />

Soléta na barca ‘nte l’ombra sconduda,<br />

la alza e l’arbassa la pónta sbatuda,<br />

e drent do morosi<br />

i se dis: “Te me sposi?”<br />

La luna canaia pian pian la se sconde,<br />

la spuma de l’aqua la mola le spónde,<br />

e ‘l vènt che ‘l va ‘n su<br />

‘l risponde: “Cucù”<br />

Mario Marchetti<br />

El to prim baso<br />

Se penso al to prim baso ‘n quela sera<br />

piena de stéle, en fond a na stradèla,<br />

me sento ancor l’anema lezera<br />

e ‘l còr che me fa dent na schiramèla.<br />

E no l’è sta che ‘n baso … Ma maniera<br />

de dirte “te oi ben” senza favela,<br />

epura ho ritrovà la primavera<br />

e i sogni d’oro de l’età pu bèla.<br />

Al segn che dopo, quando caminéva<br />

coi pèi en tera e l’anima ‘n caròza<br />

e tute l mondo ‘ntorno a mi ‘l cantéva,<br />

felize e srormenì da quel to baso<br />

son na sin al galón en te na poza …<br />

Ma come vot che féssa a farghe caso?<br />

Italo Bertotti<br />

p. 60 - <strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong><br />

La me morosa<br />

Na volta ò menà la me morosa<br />

a far do passi fora de zità,<br />

tuti i diceva: “Varda! El gà la sposa,<br />

vardélo lì, che tono che ‘l se dà!”<br />

E con estro tossita i ne vardeva<br />

come se vederia qualcos de nof,<br />

e mi, che en gran rispèt intorno gh’eva,<br />

pregheva el Sioredio che se fes not.<br />

Defati è vegnù n’ora en poch scurita<br />

e alora sen tornadi a ossa cà;<br />

la me morosa che l’è na macieta<br />

en de sto modo chì la m’à parlà:<br />

“No sta torte pensier, caro ‘l me Nane,<br />

che mi del bem te ‘n voi propi ‘n vagom,<br />

tute le feste e tute le stimane<br />

volém sfogarla insieme sta passiom.<br />

E se la zent la g’à da dighe sora,<br />

no l’è pò gnent,, e la compatirà<br />

e lasserem che ‘n paze i la discora<br />

perché volerse bem, no l’è pecà”.<br />

Giovanni Coslop<br />

Canta l’amor<br />

Canta l’amor che strìa la primavera,<br />

canta l’amor che fa tremar l’autun,<br />

quando le brume le ‘mpienis la tera<br />

e sule strade no ghè pu nessun.<br />

Canta l’amor che fa sgolar le rondole,<br />

canta l’amor che fa zigar el prà<br />

quando la not la pesa sora ‘l mondo<br />

come na preda e la ghe tol el fià.<br />

Canta l’amor che i omeni ‘l consola,<br />

canta l’amor che pò li fa morir<br />

quando l’insogni ‘l ghe se ferma<br />

‘n golaùcone ‘n bocon sinistro da ‘ngiotir.<br />

E co sti canti che ne para via<br />

na roba ‘ntant che n’altra la madura,<br />

me zìnzorlo fra i vivi e la paura,<br />

me zìnzorlo fra i morti e l’alegria.<br />

Me zìnzorlo, me z’nzorlo, me zìnzorlo<br />

come fa i ragni sula terlaìna,<br />

me zìnzorlo sul cor che me scantina<br />

sin che la va o la ven, sin che me spinzo.<br />

Marco Pola


A doi che se sposa<br />

Né per la vossa strada, via, felizi,<br />

volve ben, come ve n’è volù,<br />

resté sempre d’acordo, sempre amizi:<br />

sé sani e bèi, còssa volé de pù?<br />

Tegnì sempre le beghe for da l’us<br />

per conservar l’amor come ‘nte ‘n vaso:<br />

su ‘n malinteso no sté a farve ‘l mus,<br />

mèio far sùbit paze con en baso!<br />

Andé d’acordo per far rabia a tuti,<br />

godéve fin en fondo i giorni bèi<br />

per ciapar forza per i giorni bruti<br />

perché purtropo!... ghe sarà ‘nca quei!<br />

Volve ben sempre come ancoi,<br />

soporteré pu fàzile i tormenti<br />

che Dio ve manderà ‘nsieme coi fioi:<br />

arlevéli ben, ve ciameré contenti!<br />

Questi i auguri che ve fò de cor<br />

come i farìa a ‘n fradèl e a na sorèla.<br />

“VOLEVE BEN” Del rest gh’è sol l’amor<br />

che ‘l poda far na vita bruta... bèla!<br />

Nando da Ala<br />

Se podéssa<br />

Se podéssa.<br />

Se podéssa smorzar zó<br />

tute quante le luméte<br />

e pò tant che ‘n vècio<br />

mago, che ‘l fa nar<br />

la so bachéta,<br />

‘mpizzar la luna mata<br />

empizzarla sol per noi<br />

pròpi ‘ntant che fén l’amór.<br />

Se podéssa.<br />

Se podéssa<br />

sentà zó su la banchéta<br />

ascoltar silènzi spéssi<br />

de le ómbre slonghignóne<br />

l’arfi bóls<br />

en la not che tase<br />

el vènt che ‘l canta<br />

‘ntrà le dase<br />

passi corti de morosi<br />

i sospiri e pò i ti basi.<br />

Se dodéssa.<br />

Se podéssa<br />

fermar en pèz<br />

mèio ancór tirar endrìo<br />

le raze sguèlte del rolòi<br />

tacar su ancór i fòi<br />

che è cascà dal calandari.<br />

Se podéssa.<br />

Guido Leonelli<br />

da “Amor en zìnzorla”<br />

Quando che …<br />

Quando che me mojer la g’ho vizina<br />

qualche volta, no so, la scorlerìa,<br />

ma se per qualche ora la sta via<br />

mi taco a pedonàr per la cosina.<br />

Me sento sol, rabiós, empassionà<br />

come no la dovéssa tornar pu<br />

e alora vedo che tut quel che ho abù<br />

de ben, l’è ela che me l’ha portà.<br />

Però mi no ghe ‘l digo e apena sento<br />

su per le scale che la bate el taco<br />

ciapo l’aria de l’om indiferént.<br />

Crich, croch, ghe vèrzo. La la vèn dent.<br />

Se la savéssa che son sì macaco<br />

la poderìa cambiar, no se sa gnènt.<br />

Arcadio Borgogno<br />

No so quel che darìa<br />

per esser via con ti, Fulvio, stasera.<br />

Ma ‘ndove se’t, bandiera<br />

dela me vita! ‘Ndó?<br />

Passa pian pian le ore,<br />

l’aria la se fa scura,<br />

e mi son chì che tremo e gò paura<br />

de tut. Anca de mi.<br />

Molar en baso.<br />

Come molar en s’ciap de lucherini<br />

cascado ‘ntél ròcol<br />

e vardarli a sgolar,<br />

e sentirli a cantar<br />

come te canti ti<br />

quando che ‘nté le sere<br />

de luna te davèrzi ‘l còr<br />

come ‘n sachét de bòmbi<br />

perché i se ‘n tòga tuti<br />

per endolzirse l’anima, Veronica.<br />

Do basi<br />

Marco Pola<br />

Marco Pola<br />

Na carozzèla. ?n cavalòt che sgola.<br />

Na matelòta con tre viole ‘n man,<br />

e su ‘ntél ziél na nùgola, una sola,<br />

rossa, che ‘l vent el para via pian pian.<br />

Do basi che te bruda ogni parola.<br />

N’insogni che te sluse da lontan.<br />

Do basi da robar col còr ‘n gola,<br />

do basi dolzi, boni come ‘l pan.<br />

Do Basi! N amatèla ennamorada.<br />

Do basi sula boca. Zoventù.<br />

Na scuria. Quatro slinze sula strada<br />

e ‘n cavalòt che no se ferma pu.<br />

Marco Pola<br />

<strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong> - p. 61


storie di emigrazione, ovvero quando a emigrare eravamo noi<br />

Ampi stralci tratti dal libro dal titolo “Immigrazione italiana in Guabiruba”<br />

1876: primo insediamento dei<br />

tirolesi a guabiruba - brusque<br />

di Antonio Bernabè<br />

Nel numero di settembre 2008 questa rivista aveva<br />

anticipato ai suoi lettori che il giovane brasiliano<br />

Eder Claudio Celva, discendente di emigrati<br />

di Povo (Trento) stabilitisi nella seconda<br />

metà dell’Ottocento nella Stato di Santa Caterina (Brasile),<br />

ha pubblicato un libro dal titolo “Immigrazione italiana in<br />

Guabiruba”<br />

In questo numero proponiamo ai nostri lettori ampi stralci<br />

- liberamente tradotti - del capitolo che descrive l’insediamento<br />

nelle cittadine di Brusque e Guabiruba di un gruppo di<br />

trentini, avvenuto nel 1875/76.<br />

Ogni lettore potrà farsi la sua personale opinione su quali<br />

siano le differenze (molte) e se ci sia anche qualche somiglianza<br />

tra questa storica emigrazione e l’analogo fenomeno<br />

che investe oggi in maniera drammatica la nostra Italia.<br />

In calce all’articolo si riporta qualche dettaglio riferito in<br />

particolare agli emigranti poèri.<br />

L’anno 1875 fu molto importante per l’emigrazione dai Paesi<br />

europei verso l’America Latina. Si venne a sapere che il governo<br />

brasiliano offriva a prezzi stracciati lotti di terreno e il<br />

viaggio gratuito per nave, anche se di sola andata. Il desiderio<br />

di possedere terra propria, terra di favola con il suolo ricco<br />

d’oro e dove era facile arricchirsi, fu più forte della paura di foreste<br />

infestate da serpenti e animali selvaggi. E così il Brasile e<br />

altre nazioni di là dal mare furono visti da molti italiani e tedeschi<br />

come “fuga” dalla miseria in cui versavano nei loro Paesi:<br />

era la nascita del mito americano.<br />

Partirono in centinaia e fra questi anche un gruppo di 48<br />

p. 62 - <strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong><br />

famiglie trentine, alcune delle quali erano originarie del paese<br />

di Povo. La nave sulla quale erano imbarcati i “tirolesi” dopo<br />

una breve fermata in Rio de Janeiro, prese il largo verso sud<br />

poiché quei coloni avrebbero dovuto stabilirsi in Caxias nel<br />

Rio Grande do Sul. Sennonché una forte tempesta costrinse la<br />

nave a cambiare rotta, entrando nel porto di Itajaì. Colà c’erano<br />

dei baraccamenti, nei quali venne data agli italiani ospitalità<br />

per alcuni giorni, finché ripresero il viaggio nelle barche<br />

verso la colonia di Brusque. Partirono da Itajaì Acu, poi presero<br />

un altro ramo del fiume, chiamato Itajaì Mirim. Il viaggio<br />

nelle barche da Itajaì a Brusque (distanza stradale odierna<br />

34 Km - n.d.r.) durava in media sei giorni, i barconi avevano<br />

il fondo piatto, perché il fiume non era molto profondo e i<br />

rematori spingevano una lunga asta sul fondo per far muovere<br />

la barca e trasportarla fino a destinazione. La risalita verso<br />

l’interno da Itajaì a Brusque era faticosa e difficile, in quanto<br />

si procedeva contro corrente. All’arrivo delle barche, gli immigranti<br />

furono accolti dal sorvegliante dei barricamenti e là<br />

furono sistemati; il luogo degli alloggiamenti stava nell’antica<br />

Rua das Carreiras di Brusque (Brusque è attualmente una città<br />

di 100 mila abitanti e là fin dal 1860 si erano insediati coloni di<br />

lingua tedesca - n.d.r).<br />

Da quel momento ciascuna famiglia aspettava con ansia<br />

l’assegnazione della terra tanto desiderata, che ora diventava<br />

veramente di sua proprietà. Furono undici mesi di snervanti<br />

attese, sistemati in baracche precarie, dove tutti vivevano ammucchiati.<br />

La religione era fortemente presente nella vita degli<br />

immigrati e con essa fu superata la promiscuità ed evitati<br />

gli abusi sulle donne. Erano più di mille persone che dormiva-<br />

Il Rio ItaJaì Mirim in piena - Guabiruba - Santa Caterina - Brasile La rigogliosa natura nella vallata del Rio Cristallina - Santa Caterina - Brasile


Logeado Baixo in Guabiruba—Santa Caterina—Brasile Logeado Alto in Guabiruba—Santa Caterina—Brasile<br />

no assieme: mariti e mogli, bambini piccoli e ragazzi più grandi,<br />

vecchi e giovani; è facile immaginare lo sconvolgimento e<br />

le malattie che ne potevano derivare.<br />

Arrivò il gran giorno in cui un gruppo di esploratori ricevette<br />

l’ordine di individuare il luogo dove sarebbero stati assegnati<br />

e demarcati i lotti di terra per le 48 famiglie trentine. Era<br />

il 1876. Partirono gli uomini e i figli maggiorenni, mentre le<br />

donne e i bambini rimasero nelle baracche della località presso<br />

Brusque, poiché non c’erano né strade né sentieri che si potessero<br />

percorrere in sicurezza.<br />

Il gruppo era composto da circa 70 persone che lavorarono<br />

al disboscamento della foresta, armati di grandi coltelli, di macete,<br />

asce, picconi, fucili e altri attrezzi. Un grande quantità di<br />

strumenti e utensili era stata collocata nella stiva di una chiatta,<br />

altri sacchi più piccoli seguivano sulle spalle di quelli uomini,<br />

pieni di tristezza, ai quali però la speranza e la forza dava<br />

il coraggio di andare avanti. Alcuni portavano la “mala”, una<br />

grande cesta sistemata dal collo alla schiena dei portatori in<br />

modo che il peso risultasse equilibrato. La durissima giornata<br />

proseguiva in mezzo a piante e cespugli, e la foresta diventava<br />

sempre più fitta man mano che ci si avvicinava alla regione<br />

dell’attuale Guabiruba sud (Guabiruba dista da Brusque circa<br />

10 km. Conta oggi circa 16.000 abitanti - n.d.r.).<br />

La guida diede loro questo consiglio: oltrepassiamo questa<br />

zona - diceva - perché questo territorio è già occupato dai coloni<br />

tedeschi. Allora qualcuno disse: “Noi non cerchiamo pianure<br />

e zone troppo umide, noi cerchiamo le colline per piantarvi<br />

le nostre viti”. La difficoltà nel comprendere l’idioma era<br />

normale, ma la lingua italiana - essendo simile al portoghese<br />

- rendeva assai facile intendersi con la guida che orientava il<br />

gruppo. Secondo il signor Massimiliano Dalbosco (discendente<br />

OFFICINA ELETTRAUTO GOMMISTA<br />

di Zordan Romeo<br />

della seconda generazione, nato in Brasile) la guida si chiamava<br />

signor Edelbrandt.<br />

Nella scelta del territorio da assegnare a quei coloni una<br />

cosa era assodata: le terre dove si sarebbero stabiliti gli italiani<br />

e i “tirolesi” sarebbe stata la zona montuosa più scomoda, perché<br />

i tedeschi avevano già occupato le terre più facilmente coltivabili<br />

e piane. Altre teorie cercano di spiegare perché agli italiani<br />

furono assegnate le parti montuose del vallata. Abituati a<br />

piantare viti nelle colline e sui monti in Italia, essi ritenevano<br />

che le colline brasiliane sarebbero state simili alle colline della<br />

patria che avevano lasciato. Secondo un’altra teoria vennero<br />

scelte le montagne per essere al riparo dalle inondazioni che<br />

erano e sono comuni nella nostra regione. La spiegazione più<br />

convincente, però, dice che gli immigrati italiani furono costretti<br />

ad accettare le terre nelle zone montagnose perché questa<br />

era l’unica soluzione, solo questo era rimasto per loro.<br />

Il gruppo dei 70 arrivò dove sta attualmente la cappella<br />

di S. Joan, alla biforcazione tra Lageado e Planice. Proseguirono<br />

ancora lungo un limpido fiumiciattolo, ma arrivarono<br />

ad un punto dove non era più possibile andare avanti poiché<br />

il rio, formato dall’unione dell’acqua di Planice e Lageado<br />

Alto, precipitava in una grande cascata. Per poter arrivare al<br />

luogo loro destinato, proseguirono nella foresta ed arrivarono<br />

all’attuale Logeado Basso, che a quel tempo era disabitato.<br />

Il luogo sembrava adatto a costruirvi le loro case, però si poneva<br />

subito un altro problema: là non c’erano corsi d’acqua, ma<br />

solo ristagni che coprivano il piede delle piante. Come avrebbero<br />

potuto costruire in quel luogo i loro mulini senza la forza<br />

idraulica; e come avrebbero potuto bere? “Andiamo avanti verso<br />

nord - disse la guida - la c’è un posto che assomiglia quello<br />

che voi cercate”.<br />

SERVIZIO AUTORIZZATO<br />

RICARICA CONDIZIONATORI<br />

REVISIONI<br />

Via Sommarive 2, 38050 POVO (TN), tel. 0461 810667<br />

<strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong> - p. 63


Casa “stile italiano” nella zona di Guabiruba - Brasile<br />

La compagnia cantava ma solo per esorcizzare la paura poiché<br />

adesso si profilava un altro pericolo: erano gli indios. Essi<br />

abitavano quasi tutta la valle dell’Itajaì, erano divisi in tribù ed<br />

erano nomadi, cioè cambiavano località quando la caccia diventava<br />

scarsa. Inutile descrivere la quantità di animali che si<br />

portavano appresso.<br />

Il gruppo di immigrati osservava i segni nella terra smossa,<br />

segni fatti dai maiali selvatici che col muso scavavano buche<br />

per procurarsi da mangiare e per rinfrescarsi d’estate nei piccoli<br />

corsi d’acqua che scorrono nella foresta. A quelli esploratori<br />

sembrava di stare in Trentino, terra dalla quale erano venuti.<br />

La guida sapeva destreggiarsi in tutte le situazioni mentre<br />

per gli immigrati tutto era nuovo e complicato ma nello<br />

stesso tempo quel clima di avventura s’era impadronito di loro.<br />

La pista nella foresta viene costruita alacremente in quanto<br />

gli italiani non perdono tempo; sono uomini esperti ed adusi<br />

al lavoro pesante, già conosciuto con il duro lavoro dei campi.<br />

Non si fermano, dunque, in Lageado Basso poiché colà non<br />

trovano sufficienti quantità di acqua. Proseguono e si imbattono<br />

in una grande collina, oggi conosciuta come collina di<br />

“Kreker”, così chiamata perché un signore con questo nome,<br />

qualche anno più tardi, vi costruì una segheria. Questo luogo<br />

fu denominato dagli italiani “bus dell um” poiché in quel posto<br />

fu sorteggiato fra loro il primo lotto di terra.<br />

Gli uomini salgono con fatica la ripida collina; non sanno<br />

ciò che possono trovare in quella regione selvaggia, sono<br />

stanchi ma pieni di speranza. Già era passata una settimana<br />

da quanto i 70 esploratori erano partiti da Brusque; i fucili<br />

avevano garantito loro carne abbondante; scimmie, uccelli<br />

ed altri animali potevano essere abbattuti con grande facilità<br />

e il pranzo era pronto senza troppa fatica. I cuori di palma erano<br />

abbondanti e facevano parte del menù assieme a felci e fibre<br />

di piante mentre il pane duro portato da Brusque costituiva<br />

la cena.<br />

Rivivendo quei tempi, i coloni raccontavano di esser giunti<br />

in una bella valle, in italiano in una “vallata”. Il sole arrossava<br />

le colline e loro non avevano dubbi: quello era il luogo dove<br />

sarebbe cominciata la nuova vita. Il luogo era inconfondibile,<br />

percorso da fresche e purissime acque, un luogo montuoso ed<br />

una valle non troppo ampia: in quella regione si potrà lavorare<br />

per tutto l’anno, mentre nella loro terra natia essi potevano lavorare<br />

al massimo sei mesi, a causa del freddo e della neve.<br />

La guida fa notare le tracce di indios che fuggono lontani<br />

sentendo il tuonar dei fucili, preferibilmente a canna doppia,<br />

calibro 12. Frattanto scaricano tutto quello che hanno porta-<br />

p. 64 - <strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong><br />

to e che serve per sopravvivere. Gli uomini vengono presi da<br />

un momento di felicità perché finalmente sarebbero stati distribuiti<br />

i lotti di terreno. Costruiscono una casa provvisoria,<br />

ma molto differente dalla capanne tirate su per una notte lungo<br />

il percorso. Tutto ciò che era stato tagliato nella foresta viene<br />

bruciato, la legna secca si trova con grande facilità.<br />

Arriva la sera: prima di addormentarsi si sparano colpi in<br />

aria per spaventare gli indios che possono attaccare quando<br />

s’accorgono che altri occupano il loro territorio; gli indios<br />

hanno una tremenda paura delle armi da fuoco. In quel tempo<br />

veniva utilizzata l’arma “pica-pau” per la quale non servivano<br />

le cartucce. Era ad avancarica, la polvere da sparo era fatta<br />

dagli stessi coloni, il piombo veniva tagliato con un grosso<br />

coltello e le spolette venivano importate. Per precauzione due<br />

italiani vegliavano la notte attizzando un grande fuoco: i due<br />

avrebbero svegliato la compagnia in caso di bisogno o se fosse<br />

accaduto qualcosa. Indios, linci, serpenti e animali feroci e velenosi<br />

erano terribili perché potevano condurre a morte qualche<br />

membro della spedizione.<br />

Già è l’alba e gli uccellini pigolano incessantemente, mentre<br />

tutta la natura è in festa. Si prendono gli attrezzi e incomincia<br />

il servizio lento e paziente di misurare e demarcare<br />

provvisoriamente i terreni.<br />

Fu così che il lotto numero “uno” venne demarcato sul<br />

fianco della collina dove gli esploratori stavano accampati, luogo<br />

vicino alla Via Alois Zimmermann, all’inizio di Logeado. Il<br />

primo a ricevere il suo pezzo di terra fu in signor Francesco<br />

Plotegher, originario di Serrada (Trento). Tutto il gruppo collaborava<br />

lotto per lotto, erano molto uniti e sceglievano un<br />

luogo incolto per sistemarvi le casupole. Si aiutavano a vicenda<br />

nella costruzione della casetta, fatta con tronchi della foresta,<br />

rifinita con fango e cenere; il tetto era di foglie, il pavimento<br />

di terra battuta e le connessioni erano fatte con cortecce<br />

d’albero. Poi vennero sparse in quelle terre le prime sementi<br />

di zucche e di viti che crebbero rigogliose nella terra fertile.<br />

Al momento non si poteva pensare né ai mulini né alle macine<br />

azionate dall’acqua; la priorità erano le abitazioni poiché le<br />

donne aspettavano il ritorno dei mariti. Anche le segherie sarebbero<br />

arrivato soltanto 25 anni più tardi. Questo fu il momento<br />

in cui i colpi d’ascia cambiarono il paesaggio e il luogo<br />

prese la forma di un paese abitato.<br />

All’inizio i lotti di terreno furono divisi soltanto sul lato destro<br />

e quando tutti gli appezzamenti di Logeado Basso furono<br />

assegnati, si utilizzò la strada di Logeado Alto per delimitarne<br />

il lato sinistro. L’assegnazione dei lotti proseguì fino al numero<br />

48, sulla collina che più tardi sarebbe stata chiamata di<br />

Sant’Antonio. Questo ultimo lotto venne assegnato al giovane<br />

Giuseppe Benvenuti, arrivato solo e più tardi sposatosi con<br />

Massima Filippi, vedova di un signore della famiglia Censatti.<br />

Di questo primo gruppo è quasi certo che qualche immigrante,<br />

fatti i soldi sufficienti, è poi ritornato nella sua terra<br />

natale. Altri italiani, ma pochi, qualche anno più tardi occuparono<br />

i lotti dei germanici, come è successo in Rua Sao Pedro e<br />

Planice Alta, dove vennero acquistati i terreni abbandonati dai<br />

tedeschi, terreni nei quali a volte erano già state costruite le<br />

case. Questi italiani furono, per così dire, “germanizzati” e perdettero<br />

di conseguenza la loro identità italiana.<br />

In Logeado Alto, per essere tutti italiani, il modo di parlare,<br />

i canti, i proverbi, i giochi si tramandano come un tempo, specialmente<br />

tra le persone più anziane e il dialetto è ancora par-


lato frequentemente nella comunità.<br />

Il lotto n. 5 che misurava 150.000 m2 fu assegnato a Domenico<br />

Coraiola (in Brasile Coraiolla) nato a Povo (Trento) nel<br />

1836, sposato con Maria nata Pegoretti del 1837: andarono in<br />

Brasile con i figli: Domenico (1861) - Maria (1963) - Giuseppe<br />

(1865) - Teresa (1869) - Virginia (1871 - 1876 morta in Brasile<br />

per dissenteria) e Francesca del 1874. In Brasile nacquero Giulio<br />

e Luisa.<br />

Il lotto n. 10 che misurava 214.000 m2 e fu assegnato a Cesare<br />

Pontalti (in Brasile Pontaldi) nato a Povo (Trento) nel<br />

1834, sposato con Giulia Bazzanella (per il Brasile Bazzanetta)<br />

morta nel 1930: i figli, nati in Brasile, erano Giovanni, Cesare<br />

e Domenico.<br />

Il lotto n. 15 che misurava 160.000 m2 e fu assegnato a Vigilio<br />

Mazzalai, nato a Povo (Trento) nel 1836, sposato con Caterina<br />

Anesi. I figli erano Oliva (1866); Maria (1871) e Giuseppe<br />

(1874); il Brasile nacquero Violentina e Josè, morto all’età<br />

di 1 anno e 9 mesi.<br />

Il lotto n. 27 che misurava 134.000 m2 fu assegnato a<br />

Francesco Celva “Matiot”, nato a Povo nel 1847 e sposato con<br />

Rosa Ferrari nata a Pinè nel 1852. I figli, tutti nati in Brasile,<br />

erano Rosa - Thereza - Esperanza - Domenico - Francesca - Erminia<br />

- Teofista ed Enrico. Celva Francesco, già sagrestano a<br />

Povo, sembra sia stato presente come “accolito” ad alcuni momenti<br />

del Concilio Vaticano I; durante la traversata per mare<br />

egli presiedeva il rito funebre officiato per coloro che erano deceduti.<br />

In Brasile continuò a fare il sagrestano fino al 1902 nel-<br />

PAVIMENTI<br />

Paesaggio nei pressi di Guabiruba - Santa Caterina - Brasile<br />

la chiesa dell’Immacolata Concezione a Guabiruba.<br />

Il lotto n. 37 che misurava 200.000 m2 fu assegnato a Pietro<br />

Pontalti (in Brasile Pontaldi) nato a Povo (Trento), sposato<br />

con Maria o con Caterina Bertotti (documenti incerti). I figli<br />

erano Pietro (italiano), Domenico, Theofista e Amalia nati<br />

in Brasile.<br />

Il lotto n. 39 che misurava 194.000 m2 fu assegnato a Cristoforo<br />

Bertotti, nato a Povo (Trento) nel 1833, sposato con<br />

Maria Pegoretti del 1835. I figli, tutti italiani, erano: Camilla<br />

(1863); Lorenzo (1866); Domenico (1868); Carlo Domenico<br />

(1870) e Filomena (1873).<br />

Il lotto n. 40 che misurava 248.000 m2 fu assegnato a Giacomo<br />

Boschetti, nato a Povo (Trento) nel 1846, sposato con<br />

Teresa Pegoretti. Presumibilmente avevano tre figli.<br />

Altri emigranti “tirolesi”ai quali vennero assegnati quei primi<br />

lotti provenivano dalla Bassa Valsugana (Bieno, Strigno) e<br />

dalla Vallagarina (Trambileno, Terragnolo, esenello, sacco, Noriglio,<br />

ecc)<br />

(Altre notizie sui Poèri emigrati in quel periodo sono state<br />

pubblicate nel libro “Quando Povo era comune” - vedi capitolo<br />

“In cerca di fortuna”)<br />

SNC<br />

TRENTO - Via Verdi 17 - Tel. 0461 238898 - Fax 0461 266077<br />

<strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong> - p. 65


trenta anni fa<br />

Cronaca e curiosità tratte dal giornale Adige<br />

27 maggio 1979<br />

a cura di Giancarlo Ianes<br />

le due soluzioni per la media<br />

“La scuola media di Povo e Villazzano si farà. E’ questa la<br />

sostanza della risposta data dall’assessore provinciale Claudia<br />

Piccoli ad un ordine del giorno voluto dall’assemblea dei due<br />

sobborghi che, dalle remore di avvio di un progetto più volte<br />

discusso e trattato, avevano tratto pessimistici (anche legittimamente)<br />

auspici sulla realizzazione di un’opera non più procrastinabile,<br />

considerata la sempre maggiore pressione della<br />

popolazione di scuole secondaria di primo grado di due zone<br />

fra le più interessate allo sviluppo residenziale dei comune.<br />

Nel documento di protesta venivano posti in rilievo i ritardi<br />

che si frapponevano alla realizzazione della nuova scuola ai<br />

quali l’assessore provinciale ha fornito risposte tutto sommato<br />

positive.<br />

Partendo dal presupposto che il progetto è quello di inserirlo<br />

nel provvedimento dell’assessorato alla pubblica istruzione<br />

con delibera dell’11 maggio scorso che approvava la seconda<br />

fase del piano triennale, l’assessore Piccoli fa riferimento<br />

alla proposta di utilizzare, secondo le istruzioni dell’assessorato<br />

alla pubblica istruzione del comune, parte dell’immobile del<br />

convento di Villazzano.<br />

i vincitori del concorso baia di manaccora<br />

p. 66 - <strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong><br />

Il convento però è in grado di ospitare solo nove classi<br />

e senza palestra, di qui la necessità di un tentativo tendente<br />

all’acquisizione di altra parte degli immobili del convento.<br />

Il 19 scorso si è avuto un incontro con il superiore padre<br />

Pellegrini che si è riservato di dare una risposta dopo aver sentito<br />

il consiglio di amministrazione del convento che non potrà<br />

riunirsi però prima dell’agosto prossimo.<br />

I tempi quindi slittano ed in questa prospettiva l’assessore<br />

Piccoli, pur non tralasciando la soluzione convento, ha ravvisato<br />

la necessità di avviare ipotesi diverse, quella ad esempio<br />

che riguarda la costruzione di un edificio in grado di ospitare<br />

tutta la scuola media con le aule e i servizi necessari, palestra<br />

compresa.<br />

Ferma restando quindi la trattativa con i frati del convento,<br />

nei prossimi giorni si avvieranno anche contatti preliminari<br />

con gli uffici urbanistici provinciali e comunali per portare<br />

avanti questa seconda soluzione che pur non pregiudicando la<br />

prima, cioè quella del convento, deve essere come si suol dire,<br />

tenuta “in caldo” affinché Povo e Villazzano abbiano finalmente<br />

una scuola media che risponda alle esigenze della popolazione<br />

scolastica dei due quartieri”.<br />

Baia di<br />

Manaccora<br />

www.manaccora.it<br />

Ecco i vincitori estratti del concorso di baia di Manaccora <strong>2009</strong>:<br />

primo premio: soggiorno di una settimana per quattro persone in bungalow presso<br />

il villaggio turistico baia di Manaccora: Cristina Colantuono, Borino.<br />

secondo premio: stampa Wolf R. “La guglia”: Damiano Giacomoni, Povo.<br />

terzo premio: scaldino ad accumulazione di calore della Cat: Elena Zanetti, Povo.<br />

quarto premio: cassetta porta utensili più set completo avvitatore: Maria Giuseppina Lunelli, Povo.<br />

quinto premio: faro con presa auto della Black&Deker: Laura Pedrotti, Cognola.<br />

Tutti i premi sono stati ritirati dai rispettivi vincitori... complimenti<br />

e con il concorso arrivederci al prossimo anno!


auguri a...<br />

gemma andreatta<br />

Cara Gemma dolce e bella<br />

sei rimasta sempre quella.<br />

La tua voce noi sentiamo,<br />

al telefono alla mano.<br />

È Zurigo la tua città,<br />

ma il tuo cuore è rimasto qua.<br />

Ti ricordi bei momenti,<br />

assieme ai tuoi parenti?<br />

Un pensiero e un bacio da tutti noi!<br />

Le nipoti<br />

luigi e cesarina ianes<br />

10 maggio 1964 - 10 maggio <strong>2009</strong><br />

Un augurio speciale per il vostro 45.mo<br />

anniversario di matrimonio. Luca, Patrizia,<br />

Gianni, Lorena, Simone e Cristiana.<br />

coscritti del ‘43<br />

stefania corn e christian pedron<br />

È stato un giorno speciale lo scorso 31 maggio per Christian<br />

Pedron e Stefania Corn che sono convolati a nozze<br />

nella chiesa parrocchiale di Povo. Il “barbiere dei calciatori”<br />

e la sua miglior parrucchiera hanno così coronato il loro<br />

sogno. In tutti i sensi delle vere e proprie “Nozze di Figaro”!<br />

Auguri da… Ivana.<br />

È stata una giornata piena per i coscritti del 1943 quella dello scorso aprile. Per festeggiare<br />

degnamente i 65 anni si sono infatti ritrovati prima nella chiesa di Povo per la S.Messa, quindi a<br />

Baselga di Pinè in un noto ristorante per un lauto pasto accompagnato <strong>Tuttapovo</strong> da - n. balli 2 - e <strong>giugno</strong> chiacchiere <strong>2009</strong> - in p. 67<br />

allegria. Appuntamento che verrà rinnovato il prossimo anno con il solito spirito goliardico.


lettere al giornale<br />

perché solo cose belle? e le brutture?<br />

Sono un cittadino di Povo e ricevo regolarmente la vostra<br />

rivista. Nell’ultimo numero ho trovato l’articolo<br />

a pag. 56 che pubblicizza l’attività svolta dalla circoscrizione<br />

nell’ultima legislatura. Quando la vostra rivista<br />

deciderà di fare un buon servizio alla comunità non pubblicando<br />

solo le bellezze fatte ma accennando anche ai problemi<br />

e alle brutture? Degli esempi? Ora chiunque guardi su a<br />

Povo dalla valle vedrà per prima cosa l’obbrobrio enorme che<br />

sta costruendo l’università, perchè si è permesso che in collina<br />

venisse costruito un palazzo di quelle dimensioni e quella<br />

forma ? Cosa ha fatto la circoscrizione? Altro esempio, è vero<br />

che si vuole allargare la strada per il Cimirlo? Ora è una strada<br />

trafficata da ciclisti e pedoni, una volta allargata, a che velocità<br />

scorreranno le macchine e quanti avranno il coraggio<br />

di avventurarsi a spasso su tale via? Una volta allargata la strada<br />

sarà naturale dare ulteriori concessioni edilizie in una zona<br />

che sarebbe meglio tutelare? Cordiali saluti<br />

Fausto Zanella<br />

Le pagine della circoscrizione sono gestite in maniera del<br />

tutto autonoma dal consiglio circoscrizionale di Povo che di<br />

volta in volta decide come usarle e cosa pubblicare. L’ultimo<br />

numero di <strong>Tuttapovo</strong> è stato stampato in piena campagna<br />

elettorale per il rinnovo della circoscrizione e la scelta “imposta”<br />

dalla par-condicio è stata quella di mettere alcune foto,<br />

un ricordo di gabriella facchinelli da<br />

parte di un lettore di villazzano<br />

Villazzano, 24 aprile <strong>2009</strong><br />

Egregio signor Nichelatti,<br />

Con un po’ di ritardo mi è giunto il vostro <strong>Tuttapovo</strong> a<br />

mezzo del fratello della cara Gabriella Facchinelli scomparsa<br />

da pochi mesi. Povera Gabri, tanto buona e graziosa con tutti<br />

noi. Il suo comportamento ha lasciato un profondo ricordo<br />

alla gente di Villazzano, dove col suo lavoro di portalettere<br />

per molti anni ha operato a contatto con l’utenza. Non passa<br />

giorno che la ricordo, con stima e simpatia. Si fermava spesso<br />

con me, parlavamo del lavoro che svolgeva, diverso dai lontani<br />

tempi in cui il sottoscritto operava nello stesso campo. Altri<br />

tempi, dove il ricordo ha lasciato un profondo solco di “destrani<br />

de sti ani”.<br />

Il progresso ha portato alla regresso.<br />

Provi ad imbucare una lettera da Povo per Trento e vedrà<br />

quanti giorni ci impiega! Ai miei tempi imbucarvi oggi e domani<br />

era già a Milano, Bologna, Roma e per l’estero (Cile o Australia)<br />

5 giorni... oggi ci vogliono 15 o 20 giorni. Quante cose<br />

si sarebbero da raccontare e da discutere, ma alla gioventù non<br />

interessa niente basta che vincano i Bastard e la Juve.<br />

p. 68 - <strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong><br />

senza commenti, delle opere realizzate e progettate in questa<br />

legislatura. La strada del Cimirlo tra l’altro, non verrà affatto<br />

allargata ma messa in sicurezza con alcuni “slarghi” per permettere<br />

un agevole passaggio degli autoveicoli dei molti residenti<br />

e del pulmino di servizio trasporto. Per quanto riguarda<br />

invece la questione “obbrobri” nel sobborgo, non facciamo<br />

fatica ad essere d’accordo con il nostro lettore: in questi anni,<br />

soprattutto l’espansione universitaria, ma anche alcune altre<br />

scelte urbanistiche “allegre”, hanno compromesso spesso irrimediabilmente<br />

il paesaggio di Povo.<br />

“<strong>Tuttapovo</strong>” però è nato per essere la voce del sobborgo e<br />

delle sue associazioni e sull’argomento sollevato in questa lettera<br />

dobbiamo dire che il contributo dei lettori è stato un po’<br />

scarso. Si preferisce “brontolare” in piazza od al bar piuttosto<br />

che esporsi in prima persona all’interno delle varie realtà operanti<br />

sul territorio! Per il resto crediamo che questo giornale<br />

faccia già “...un buon servizio alla comunità...” ed invitiamo<br />

il distratto lettore a sfogliare molti numeri della rivista in<br />

cui, soprattutto dal punto di vista fotografico (la rubrica “Ieri<br />

ed oggi” ad esempio), sono stati “denunciati”, magari in maniera<br />

“soft”, alcuni interventi edilizi discutibili. Certo non siamo<br />

un foglio di denuncia nè un organo di partito, aspettiamo<br />

solamente per ogni numero (e spesso invano!), qualche contributo<br />

significativo al di fuori della solita cerchia di collaboratori!<br />

(pg)<br />

Nel ricordo vivo della cara Gabriella devolvo il mio 5x1000<br />

al vostro splendido periodico <strong>Tuttapovo</strong> unitamente a quello di<br />

mia nipote Nadia pure lei postale. Se non chiedo troppo la pregherei<br />

di farmi pervenire al vostro periodico, che leggo sempre<br />

volentieri.<br />

Cari i miei Poèri avete sempre avuto una marcia in più rispetto<br />

a noi Villazzani. Mi ricordo dei tempi passati (1935-<br />

45) quando venivate a Villazzano a morose per finire sempre a<br />

suon di botte, come quando si giocava al pallone o alle bocce,<br />

per non parlare di quando si giocava alla mora. L’era sempre<br />

bote da orbi. Da Povo c’erano i Monceli e i Cornera che avevano<br />

sempre la meglio.<br />

Noi Villazzani eravamo forti delle belle donne, anche se voi<br />

Poèri non eravate da meno.<br />

Infatti una delle più belle donne di Villazzano se l’è portata<br />

a Povo quel bel om de Italo Pegoretti (la Anna Camim- rizota)<br />

che c’è ancora con i suoi 93 anni.<br />

Forza Poèri, tenete duro, con la vostra marcia in più di noi<br />

Villazzani. Complimenti e buon andamento con il vostro meraviglioso<br />

<strong>Tuttapovo</strong>. Con simpatia.<br />

Benvenuto Camin


lettere al giornale<br />

i ringraziamenti di tre canditati alle ultime elezioni<br />

Ospitiamo volentieri tre contributi che ci sono giunti<br />

dopo le ultime elezioni comunali. Si tratta dei due<br />

nuovi consiglieri comunali “poèri” Guido Destefano<br />

(Upt) e Silvano Pedrini (Pd) e del consigliere uscente<br />

Luigino Maule (Upt).<br />

<strong>Tuttapovo</strong> ha ritenuto opportuno aprire per la prima vol-<br />

Gentile Direttore,<br />

Le chiedo di pubblicare nel prossimo numero della<br />

rivista Tutta Povo il mio ringraziamento alle persone<br />

che hanno partecipato al voto nelle recenti elezioni<br />

comunali ed in particolare a chi mi ha supportato ed a<br />

chi ha espresso la preferenza alla mia persona, consentendomi<br />

di assumere l’incarico di Consigliere Comunale<br />

all’interno dell’Unione per Trento. Colgo l’occasione<br />

per esprimere il mio apprezzamento per il lavoro svolto<br />

da Luigino Maule negli anni passati e per l’impegno<br />

profuso. Della sua esperienza avrò certamente bisogno<br />

per svolgere il mio nuovo incarico ed evitare gli errori<br />

di un “debuttante”.<br />

Oltre al ringraziamento voglio esprime il mio impegno<br />

a svolgere l’incarico con la massima disponibilità,<br />

in stretto collegamento con la Circoscrizione di Povo e<br />

con tutta la nostra comunità.<br />

Chiedo quindi i suggerimenti, il sostegno di tutte<br />

le persone, al di là delle appartenenze politiche, delle<br />

associazioni, ecc per portare all’interno del Comune<br />

di Trento le istanze e le esigenze della nostra comunità.<br />

A tale riguardo visto il ruolo importante della rivista<br />

da Lei diretta, Le chiedo anche uno spazio per far<br />

conoscere con più semplicità l’attività svolta all’interno<br />

del Consiglio Comunale al fine di poter rendere partecipe<br />

la comunità del mio operato in relazione al mandato<br />

di fiducia avuto.<br />

Cordiali saluti.<br />

Guido De Stefano<br />

Grazie<br />

Al termine del mio impegno in politica sento forte<br />

la necessita di ringraziare chi in questi anni Mi ha<br />

onorato della Sua fiducia. Ho fatto tutto quello di cui<br />

ero capace e ho ricevuto tanto, a tutti i Concittadini<br />

formulo gli auguri migliori di ogni bene e serenità.<br />

Luigino Maule<br />

ta un piccolo “spazio politico” in modo da far conoscere ai propri<br />

lettori i rappresentanti territoriali che opereranno a Palazzo<br />

Thun per la prossima legislatura.<br />

Ai nuovi amministratori, compresi i 15 neo eletti consiglieri<br />

di circoscrizione, vogliamo far giungere gli auguri di buon<br />

lavoro della Redazione. (pg)<br />

Gentile Direttore,<br />

vorrei chiedere ospitalità sulla rivista <strong>Tuttapovo</strong> per<br />

dire grazie a tutti i cittadini di Povo che hanno voluto<br />

premiare l’impegno che il circolo del Partito Democratico,<br />

pur entrato da poco nell’attività politica del paese,<br />

ha saputo profondere per garantire una opportunità di<br />

sensibilizzazione e di partecipazione alla gestione del<br />

bene comune. L’impegno è stato premiato dal risultato<br />

elettorale che ha portato all’elezione di sei consiglieri<br />

circoscrizionali e di un rappresentante nel Consiglio<br />

comunale, nella persona del sottoscritto. Come circolo<br />

del Partito Democratico di Povo, siamo intenzionati<br />

e impegnati a continuare a proporre alla nostra Comunità<br />

momenti di approfondimento e appuntamenti<br />

di confronto e di dialogo sulle tematiche emergenti<br />

a livello locale, e anche più generale, per i prossimi sei<br />

anni di attività del Consiglio comunale e del Consiglio<br />

circoscrizionale, aperti a tutti i contributi di chi (singoli,<br />

gruppi, associazioni) vorrà partecipare, collaborare,<br />

confrontarsi. Il ringraziamento è quindi anche una<br />

promessa di proseguire sulla strada del coinvolgimento<br />

di tutti, ma in particolare dei giovani per scoprire (o<br />

ri-scoprire) che è bello e importante fare politica, cioè<br />

occuparsi di affrontare insieme i problemi della comunità,<br />

costruire relazioni forti tra giovani e anziani, tra<br />

nuovi cittadini e “poèri-doc”, tra persone portatrici di<br />

istanze, di ideali e anche di valori diversi.<br />

Grazie della disponibilità e cordiali saluti.<br />

Silvano Pedrini<br />

<strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong> - p. 69


l’angolo della poesia<br />

Riportiamo quattro poesie che ci sono pervenute: due della nostra affezionata lettrice Maria Antonietta Rotter e due da una<br />

giovane lettrice, Valentina Bianco, che esordisce su questo numero. Valentina è nata a Trento nel 1985, di professione estetista e<br />

con l’hobby di leggere e scrivere poesie.<br />

Crepuscolo<br />

Quando il nonno fumava la sua pipa<br />

-seduto sulla panca davanti a casaal<br />

tramonto di un giorno di fatica,<br />

di voli e trilli l’aria era pervasa.<br />

A lui accanto stava il grosso cane<br />

-di razza incerta e d’animo fedelesuonavano,<br />

lontane, le campane.<br />

Brillavano in cucina le candele<br />

ad onorare i Cristi e le Madonne.<br />

In gruppo, sulle basse seggioline,<br />

dal giorno riposavano le donne.<br />

Veniva dalla stalla il mugghio fine<br />

rivolta dalla madre alla vitella.<br />

Scendeva il buio. L’ora era vicina<br />

di ricercare nel ciel la prima stella.<br />

Girotondo<br />

Maria Antonietta Rotter<br />

Un fresco venticello mazzolino<br />

ma ha risvegliato in cuore una canzone.<br />

Accompagnava un gioco di bambino...<br />

me ne ricordo ancora le parole:<br />

“giro girotondo<br />

casca il mondo<br />

casca la terra...”<br />

adesso il mondo non rischia di cascare<br />

se quattro bimbi fanno girotondo.<br />

Chi fa pericolare questo mondo<br />

sono loro: i “signori della guerra”!<br />

Maria Antonietta Rotter<br />

EMME ELETTRONICA di Molinarolli Michele<br />

Via Campanelle, 36 - Cognola (Tn)<br />

Tel: 0461.261531<br />

DA MARTEDI’ A SABATO 09:00/12:00 - 15:00/19:00<br />

p. 70 - <strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong><br />

I bimbi felici<br />

sento le risate di bimbi felici giocare nel prato, sento questo<br />

silenzio di un pomeriggio d’ estate dove la luce riempie le mie<br />

giornate, ma come se la ridono i bimbi mentre una cornacchia si<br />

diverte<br />

a correre...io intanto gli ascolto in silenzio e penso che bello<br />

quel<br />

sorriso di gioia, amore passione, e voglia di gustare questa<br />

splendida<br />

giornata...ad un tratto il bambino abbraccia il fratellino<br />

divertito<br />

dai giochi di una cornacchia.<br />

Ecco che poi spunta un altro sorriso nascosto dietro a forti<br />

emozioni<br />

d’amore insieme ad un giorno di luce che gli accompagnerà<br />

spensierati verso il sole.<br />

Primavera<br />

Valentina Bianco<br />

È arrivata la primavera sento gia il profumo dei fiori e una nuova<br />

luce, più vera più intensa poi guardo fuori e vedo tutto tranquillo<br />

quasi perfetto.<br />

Io sono qui seduta che ascolto questo silenzio, a parte qualche lieve<br />

rumore di macchine ma niente di più.<br />

Poi comincio a pensare anche a me a cercare un motivo o una spinta in<br />

più per poter affrontare questo mattino di sole, che si i miei occhi<br />

vedono ma dentro continua a piovere e poi il sole e poi la tempesta e<br />

una serie di cavalcate a tempo ma senza fine dove io vorrei ripararmi<br />

per un istante da questo tempo che oltre a bagnarmi rovina tutto ciò<br />

che i miei occhi vorrebbero realmente vedere in questo giorno di<br />

primavera.<br />

Valentina Bianco<br />

RIPARAZIONE DI TUTTE LE MARCHE:<br />

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il disco<br />

lacuna coil - shallow life (<strong>2009</strong>)<br />

a cura di Paolo Giacomoni<br />

La chitarra (durissima), ricorda<br />

un po’ i Rammstein, la<br />

splendida Cristina Scabbia<br />

(non c’entra molto con la recensione<br />

ma è stata eletta come la cantante<br />

più sexy del metal!), sfodera una<br />

voce incredibile, l’altro cantante Andrea<br />

Ferro fa da degno contorno con<br />

una voce viscerale e cavernosa. Stiamo<br />

parlando dei Lacuna Coil, sicuramente<br />

il gruppo nostrano, più conosciuto<br />

all’estero: in Usa tanto per dire, del suo<br />

album “Comalies” (2002) ha venduto<br />

la bellezza di 450.000 copie che, per un<br />

gruppo italiano, sono un’enormità. Per<br />

capire la considerazione che hanno negli<br />

States basti ricordare che nel 2006 hanno<br />

preso parte anche all’Ozzfest insieme<br />

ad Ozzy Osbourne, System of a Down,<br />

Dragonforce ed altri. “Shallow Life” è il<br />

quinto album appena uscito dei Lacuna<br />

Coil e si tratta di una conferma del talento<br />

della band, affrettatamente battezzata<br />

come Gothic-Metal, ma che di fatto<br />

presenta una musica difficilmente etichettabile,<br />

sicuramente molto “hard”<br />

ma venata anche di tanta elettronica<br />

che li rende molto attuali. Una miscela<br />

di dark, pop ed heavy rock è palpabile<br />

in tutte e dodici le tracce, sebbene si avverta<br />

a tratti una certa somiglianza con<br />

il nu-metal (genere metal “imbastardito”<br />

con funk, grunge, hip hop, ecc.), di blasonati<br />

colleghi americani già nell’arrembante<br />

bramo di apertura “Survive”.<br />

Le composizioni, tutte di buona qualità,<br />

presentano spesso aperture melodiche<br />

d’effetto ed anche dei refrain un po’<br />

“ruffiani” studiati per piacere al pubblico.<br />

Il nuovo produttore del resto è quel<br />

Don Gilmore noto per aver lavorato con<br />

Pearl Jam e Linkin Park che qui ha dato<br />

vita ad un album molto pulito nel suono<br />

(è stato registrato a Los Angeles) e sicuramente<br />

impattante anche dal punto<br />

di vista del gradimento di un certo tipo<br />

di pubblico. Forse non sarà il miglior lavoro<br />

del gruppo, ma per chi ancora non<br />

li conosce è un buon punto di partenza<br />

per scoprirli ed andare indietro piano<br />

piano riscoprendo anche le vecchie<br />

pubblicazioni.<br />

Piccole gemme come “I Won’t Tell<br />

You”, “I Like It”, il singolo “Spellbound”<br />

SALONE<br />

Immagine Donna<br />

o ancora “Unchined”, appaiono studiate<br />

per restare in testa fin dai primi ascolti.<br />

Facilità che però non fa rima con<br />

banalità, basta ascoltare le rocciose<br />

“Underdog” o “The Pain”, per accorgersi<br />

di come l’immaginario “nero” della<br />

band non sia stato scalfito e di come<br />

emerga qui il lavoro delle chitarre di<br />

Marco Biazzi e Cristiano Migliore, mai<br />

così bravi. Un album, uscito in aprile<br />

che è già in classifica in tutta Europa e<br />

negli Usa.<br />

Non perdetelo!<br />

POVO - OLTRECASTELLO - TEL. 0461342032<br />

Orario:<br />

martedì-giovedì: 8.30-12.00 / 14.30-19.00<br />

mercoledì-venerdì-sabato: 8.30-16.30<br />

<strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong> - p. 71


in ricordo di...<br />

armando pedrotti<br />

14 maggio <strong>2009</strong><br />

Nel trigesimo della sua dipartita,<br />

vogliamo ricordare Armando<br />

con affettuoso rimpianto, rivolgendoci<br />

a quelle persone che in un<br />

modo o nell’altro si sono fatte presenza<br />

al nostro dolore.<br />

Eravate in tanti e da queste pagine<br />

rivolgiamo a voi il nostro grazie che viene<br />

dal profondo del cuore. Noi familiari<br />

tutti, abbiamo sentito il vostro calore<br />

umano. Non lo dimenticheremo mai,<br />

come non vogliamo e non possiamo dimenticare<br />

i momenti più belli di Armando:<br />

quando con passo sicuro scalava<br />

le nostre belle montagne; nel rientro<br />

a casa non dimenticava mai di raccogliere<br />

un mazzolino di fiori per la sua<br />

Madonnina!<br />

Quando partiva per la settimana<br />

bianca insieme ad una folta compagnia<br />

p. 72 - <strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong><br />

di parenti e amici e volava, volava instancabilmente<br />

da mattina a sera sulle<br />

piste innevate, tornando a casa con tanta<br />

gioia nel cuore. In tutti i suoi impegni<br />

di contadino, di trattorista, di scalaio,<br />

di boscaiolo non pensava mai alla<br />

fatica, ma al piacere di veder nascere,<br />

crescere le sue pianticelle, vedere ultimato<br />

il lavoro intrapreso, sapere che<br />

durante le lunghe invernate la legna<br />

raccolta crepitava nel fuoco espandendo<br />

il suo calore in tutto l’ambiente.<br />

Il suo rifugio per un sereno riposo<br />

era il Monte Chegul dove trovava l’amicizia<br />

degli “stolani” e una polenta fumante<br />

e invitante. Non mancava mai<br />

alla festa della “SAT” di cui è stato socio<br />

fondatore, premiato ad ottobre per il suo<br />

mezzo secolo di fedeltà. Socializzava con<br />

tutti, poèri e non, in modo particolare<br />

con le nuove famiglie di Villa Maria, spe-<br />

cie con i bambini che lo chiamavano “il<br />

nonno Armando”.<br />

Sono tanti e poi tanti i ricordi che riaffiorano<br />

alla mente, ma ci fermiamo<br />

qui, salutandoci tutti con sincera amicizia<br />

e ringraziando <strong>Tuttapovo</strong> per averci<br />

tanto gentilmente ospitati.<br />

Cordialmente.<br />

Renata Pedrotti e famigliari<br />

Se ne è andato silenziosamente Armando<br />

Pedrotti, uno dei fondatori della Sezione<br />

SAT di Povo; dopo aver provato la soddisfazione<br />

di essere insignito del distintivo<br />

dell’appartenenza alla SAT, alla sua SAT di Povo<br />

per 50 anni. Un riconoscimento ricevuto in occasione<br />

del Congresso della SAT a Pinè nel 2008.<br />

Con Armando se ne va uno degli ultimo contadini<br />

- artigiani del Sobborgo. Le sue scale costruite<br />

con amore e grande professionalità, costituiscono<br />

ancora un esempio di antica sapienza artigiana<br />

difficilmente imitabili. La Sezione SAT lo vuole<br />

comunque ricordare come alpinista, come sciatore<br />

che, finché le forze lo hanno retto, non si è mai<br />

tirato indietro.<br />

Non lo vuole dimenticare nella sua disponibilità<br />

nell’accoglienza nel suo “stol” al Chegul per<br />

qualunque avesse l’ opportunità di passare e nemmeno,<br />

in occasione della Festa della Sezione SAT,<br />

la messa a disposizione come deposito per le provviste.<br />

Sempre presente alle assemblee della Sezione,<br />

con i suoi suggerimenti, a volte originali ma,<br />

sempre, dentro la logica della montagna, è stato<br />

un esempio di coerenza satina. Nel mentre la Sezione<br />

SAT di Povo rivolge le condoglianze alla famiglia,<br />

assicura che, certamente, Armando non<br />

sarà dimenticato dalla grande famiglia della SAT<br />

di Povo e nemmeno dalla sua Povo.<br />

Il direttivo della Sezione SAT - Povo a cui si<br />

aggiunge la redazione di <strong>Tuttapovo</strong>.


affaele<br />

giacomoni<br />

Se n’è andato lo scorso 17 maggio dopo una lunga e<br />

debilitante malattia, Raffele Giacomoni, personaggio<br />

“storico”, conosciutissimo nel sobborgo. Operaio<br />

edile poi dagli anni ‘60 bidello e messo comunale<br />

ma soprattutto “anima” e trascinatore della sezione socialista<br />

di Povo nei tempi d’oro pre-craxiani, Raffele “Galù” era anche<br />

senza ombra di dubbio il maggior conoscitore del territorio e<br />

della montagna di Povo. Qualsiasi frequentatore della zona ricorda<br />

la sua “mitica” Ape 50 celestina parcheggiata in Cimirlo<br />

o sui sentieri della Maranza ed era praticamente impossibile<br />

non incontrarlo nei boschi dei dintorni con la sua cesta di<br />

funghi oppure a seconda delle stagioni con il suo carico di legna<br />

secca.<br />

Proprio per questo suo grande amore per la montagna di<br />

Povo aveva collaborato per anni con l’Azienda Forestale sia<br />

all’interno della commissione usi civici della circoscrizione, sia<br />

nella stesura delle mappe e delle cartine edite in questi anni.<br />

Aveva anche collaborato con <strong>Tuttapovo</strong> in più occasioni, ma<br />

ci piace ricordare in particolare la ricerca sui soprannomi dei<br />

“poèri” ed appunto per i toponimi sulla mappa che avevamo<br />

stampato alcuni anni fa ed ancora ricercatissima. Conosceva<br />

del resto come nessuno tutti i vecchi e spesso dimenticati toponimi,<br />

tutti i segreti della “sua” montagna, tutti i “posti” dei<br />

funghi. È stato fino a qualche anno fa anche appassionato cacciatore<br />

e le zone dei suoi capanni: “Stelar”, “Piani”, “Pinara”<br />

hanno quasi assunto essi stessi la caratteristica di toponimi:<br />

“... vezin al capano del Raffaele Galù...”! Dal punto di vista politico<br />

uno dei suoi crucci era di non aver mai potuto candidare,<br />

in quanto incompatibile come dipendente comunale, all’interno<br />

della consulta frazionale prima e nel consiglio circoscrizionale<br />

poi, anche se il suo contributo era sempre puntuale all’interno<br />

delle varie commissioni di lavoro e nei confronti degli<br />

amministratori di qualsiasi “colore”. La chiesa gremita per<br />

l’addio a Raffele è del resto la più evidente dimostrazione come<br />

questo vecchio irriducibile socialista, montanaro “poèro” a tutto<br />

tondo era considerato ed amato nel sobborgo.<br />

Ai familiari le più sentite condoglianze e la vicinanza di<br />

tutta la redazione di <strong>Tuttapovo</strong> e dei suoi lettori.<br />

Lo scorso 17 maggio, dopo una malattia vissuta con<br />

dignità e forza d’animo, il nostro amico Raffaele<br />

Giacomoni è “andato avanti”, lasciando un vuoto<br />

incolmabile nella sua famiglia, nella comunità e<br />

nelle Acli. È stato un dono per tutti noi; per anni abbiamo apprezzato<br />

il suo impegno, il suo desiderio e la sua capacità di relazione,<br />

la sua schiettezza, la sua disponibilità. Profondo conoscitore<br />

del nostro sobborgo, della nostra gente, del nostro territorio,<br />

di ogni angolo della nostra montagna, sentinella di valori<br />

genuini di solidarietà e di impegno sociale che anche in<br />

suo ricordo ci impegniamo a custodire. Ora da lassù, caro Raffaele,<br />

veglia sui tuoi cari, su chi Ti ha conosciuto ed apprezzato,<br />

perché possiamo proseguire sui sentieri della vita che Tu<br />

hai già percorso.<br />

Arrivederci Raffaele e grazie dagli amici delle Acli.<br />

raffaele giacomoni, un satino.<br />

È<br />

stato satino fino all’ultimo Raffaele: se ne è andato infatti<br />

con sulla sua tessera, il bollino SAT <strong>2009</strong>.<br />

Sempre curioso, nel significato nobile di voler conoscere,<br />

sempre attento, ottimo conoscitore non solo<br />

delle montagne a noi vicine ma anche dei Gruppi più importanti<br />

delle Alpi, particolarmente del Trentino e Sud Tirolo.<br />

Mai assente ad una gita fino a quando la salute gli lo ha<br />

permesso, assieme alla conoscenza geografica affiancava la<br />

puntuale conoscenza della storia dell’alpinismo, passata e recente.<br />

Un aspetto, oggi, purtroppo raro, in momenti in cui si<br />

preferisce un’affrettata conoscenza tramite internet al piacere<br />

della lettura di autori classici o moderni.<br />

Mi piace quindi ricordare Raffaele come uomo di cultura,<br />

rammentando appunto il giorno in cui, portandogli il bollino<br />

SAT, il discorso è scivolato sul volume “Prigioniero dell’Eiger”<br />

di Giorgio Spreafico che racconta la verità dell’odissea di Claudio<br />

Corti, un’odissea lunga cinquant’anni (*).<br />

Raffaele era dispiaciuto di non essere riuscito a trovare il<br />

volume. Caso volle che il sottoscritto lo avesse in casa e quindi<br />

abbia potuto metterglielo a disposizione.<br />

Ecco, mi piace ricordare Raffaele in questo modo, avergli<br />

dato la possibilità di realizzare un suo desiderio ma, soprattutto,<br />

di sottolineare la sua grande voglia di sapere e conoscere<br />

che lo ha sostenuto sino all’ultimo.<br />

Franco Giacomoni.<br />

(*) È impressionante il divario che ho scoperto tra quello che si è<br />

detto e la verità dei fatti - spiega l’autore, Spreafico -. Corti, non abituato<br />

alla dialettica, fu stritolato dagli scritti di un professore universitario<br />

come Heinrich Harrer, uno dei primi salitori della Nord dell’Eiger, che<br />

non era nemmeno presente sulla scena del soccorso, ma scrisse un libro<br />

sulla vicenda coprendo di infamie gli alpinisti italiani. Un libro che venne<br />

tradotto in diverse lingue e influenzò l’opinione pubblica dell’Europa<br />

intera”.<br />

<strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong> - p. 73


in ricordo di...<br />

guido merz<br />

Se n’è andato lo scorso 1° <strong>giugno</strong><br />

Guido Merz “Bora”, personaggio molto<br />

conosciuto soprattutto ad Oltrecastello e<br />

padre di Giuliano presidente dell’attivissimo<br />

“Comitato Chiesa” della frazione,<br />

aveva 86 anni. Alla moglie Anna, a Donatella,<br />

Giuliano e Massimo , il comitato di<br />

Redazione di <strong>Tuttapovo</strong> vuole porgere le<br />

sue più sentite condoglianze.<br />

p. 74 - <strong>Tuttapovo</strong> - n. 2 - <strong>giugno</strong> <strong>2009</strong><br />

lidia franceschini gasperi<br />

Silenziosamente come ha vissuto se ne è andata il 25 gennaio <strong>2009</strong>.<br />

Negli ultimi anni vissuti con coraggio e determinazione pregava frequentemente:<br />

Prendimi oh Signore, non a pezzi ma in un sol colpo. Ed è stata esaudita.<br />

Don Cornelio, in chiesa, ha voluto ricordarla con la poesia da lei più sentita:<br />

quella dedicata al nipote Alessandro che l’ha preceduta dieci anni fa. I familiari tutti<br />

di Lidia vogliono qui ringraziarlo perché Lei era orgogliosa dei suoi scritti, pubblicati<br />

anche su <strong>Tuttapovo</strong>.<br />

Leggeva <strong>Tuttapovo</strong> con piacere e sicuramente da lassù dove è sempre primavera,<br />

sarà felice che sia ricordata su queste pagine a tutti coloro che le hanno voluto bene<br />

o l’hanno conosciuta.<br />

remo cagol<br />

È già trascorso un anno. Dopo il<br />

gran dolore, ora c’è un’immensa nostalgia;<br />

un posto vuoto che si vede ogni<br />

giorno. La nostra forza è saperti felice<br />

lassù, fiero di noi. Sei sempre nostri<br />

cuori.<br />

La tua famiglia<br />

sergio nichelatti<br />

27 maggio <strong>2009</strong>. È trascorso un<br />

anno da quando ci hai lasciati, ma il<br />

tempo è trascorso così velocemente che<br />

sembra solo ieri. Non manca giorno nel<br />

quale ti ricordiamo e ti rivolgiamo i nostri<br />

pensieri e guardando la tua fotografia<br />

ti chiediamo consiglio nelle scelte<br />

che dobbiamo compiere certi che da lassù<br />

ci guiderai con giudizio.<br />

In quest’anno, purtroppo, molti amici<br />

ti hanno raggiunto, persone con le<br />

quali avevi un rapporto speciale, amici<br />

da sempre. Vogliamo sperare che lassù<br />

vi siete ritrovati a chiacchierare dei bei<br />

tempi, magari davanti un buon bicchiere<br />

di vino.<br />

Ci manchi tanto.<br />

Elena e Carlo


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