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Rivista l'Arbitro 1/2012 - Associazione Italiana Arbitri

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La presenza femminile nel Settore Tecnico<br />

Continua la crescita<br />

delle donne nell’AIA<br />

Trentalange, De Toni, Scanu, Rondoletti, Senesi e Vivarelli<br />

E’ il 29 dicembre 1990, da pochi mesi<br />

si sono spenti i riflettori sul mondiale<br />

italiano di calcio, e in un campo di<br />

periferia si gioca Cipolleto-Mocaiana,<br />

una partita che probabilmente non verrà<br />

inserita negli annali del calcio ne’ negli<br />

almanacchi che ogni anno si vendono<br />

in libreria, ma questa diventerà una data<br />

destinata a far parte della Storia dello<br />

sport italiano: una donna - la prima - (di<br />

nome Paola) scende in campo vestendo<br />

i panni di arbitro di calcio. Finalmente,<br />

il “tempio” del calcio, fino ad allora di<br />

esclusivo appannaggio degli uomini, si<br />

apre alle “donne arbitro”. Da poco, infatti,<br />

è entrata in vigore la Circolare con la<br />

34 n. 1/<strong>2012</strong><br />

quale la F.I.G.C. ha autorizzato le donne<br />

ad accedere ai Corsi indetti dall’A.I.A per<br />

diventare arbitri. Da allora sono passati<br />

oltre vent’anni e, nel frattempo, le “donne<br />

A.I.A.” sono cresciute, ottenendo lodevoli<br />

risultati e dimostrando così, anche ai<br />

più scettici tra i colleghi, che elementi<br />

come caparbietà, dedizione, costanza<br />

di allenamento, passione, personalità<br />

e capacità di mettersi in discussione,<br />

sono qualità che appartengono, non ad<br />

un genere, ma ad uno status: l’arbitro.<br />

L’A.I.A., specchio di un’Italia che cresce<br />

adeguandosi agli standard europei,<br />

dà così un forte segnale al mondo del<br />

calcio: le donne ci sono, hanno capacità<br />

pari agli uomini, alle quali<br />

devono corrispondere pari<br />

possibilità di riuscita. Ed<br />

oggi, le “donne A.I.A.” sono<br />

arbitri, assistenti, osservatori;<br />

provinciali, regionali, nazionali<br />

e finanche internazionali.<br />

Ma il percorso di crescita<br />

non si è ancora concluso e<br />

l’<strong>Associazione</strong>, ancora una<br />

volta, si dimostra precursore<br />

dei tempi in un mondo che<br />

fatica ancora ad accogliere la<br />

presenza femminile. Le donne<br />

infatti, con estrema serietà<br />

ed orgoglio, svolgono, al<br />

pari dei colleghi, ruoli di alto<br />

profilo anche fuori dal campo.<br />

Così, sebbene oggi non<br />

paia più una novità, merita<br />

comunque degna menzione<br />

la presenza femminile tra le<br />

fila di presidenti e consiglieri<br />

sezionali, componenti C.R.A. e ancora<br />

Componenti e Responsabili a livello<br />

nazionale. Le “donne A.I.A.” sono<br />

una realtà solida e rappresentano un<br />

movimento in costante crescita, che<br />

oggi ancora non cessa di dare segnali<br />

importanti. Infatti, consapevole che quel<br />

percorso di crescita non si è ancora<br />

concluso, la nostra <strong>Associazione</strong> oggi può<br />

contare sull’impegno e la collaborazione<br />

delle donne anche all’interno del Settore<br />

Tecnico Nazionale. Sabrina, Laura,<br />

Anna, Katia, Anna Grazia, Valentina. Chi<br />

le conosce, sa per certo che ad averle<br />

condotte lì non è il caso e neppure

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