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analisi numerico sperimentale di processi innovativi di formatura di

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Capitolo 2 Comportamento meccanico dei metalli<br />

lato, il significato <strong>di</strong><br />

∆ logσ<br />

n =<br />

∆ logε<br />

, esponente <strong>di</strong> strainhardening, è che esso è una misura<br />

<strong>di</strong> come un provino <strong>di</strong> metallo più resistente dovrebbe essere tirato per renderlo allungabile <strong>di</strong><br />

una certa quantità in più allo stabilito valore <strong>di</strong> deformazione e temperatura.<br />

Poiché gli sforzi <strong>di</strong> trazione sono i principali sforzi <strong>di</strong> deformazione in certi <strong>processi</strong> <strong>di</strong><br />

metalforming, nei quali la strizione è il fattore limitante e deve essere evitata, gli esponenti <strong>di</strong><br />

strainhardening n e la sensibilità della velocità <strong>di</strong> deformazione m sono parametri del<br />

materiale che sono importanti nel giu<strong>di</strong>care la formabilità del materiale in particolari<br />

operazioni. Entrambi questi parametri dovrebbero essere alti per una buona formabilità.<br />

Coefficiente n grande significa una grande resistenza alla strizione, poiché il materiale nelle<br />

strozzature e nelle incavature sarà irrobustito più rapidamente rispetto al materiale a<strong>di</strong>acente<br />

alle regioni non strozzate e non incavate. Il materiale più duro e più robusto nelle regioni<br />

localizzate o incavate dovrebbe avere allora tendenza a spostare la deformazione al materiale<br />

a<strong>di</strong>acente più morbido e più compatto. Similmente, la regione localizzata o l’incavatura che si<br />

sta formando indurrà il materiale nell’incavatura a deformarsi a più alte velocità rispetto alle<br />

a<strong>di</strong>acenti porzioni del materiale. Un alto valore <strong>di</strong> m richiederà un più alto sforzo per<br />

deformare più rapidamente il materiale nell’incavatura rispetto alle zone a<strong>di</strong>acenti e tenderà a<br />

spostare la deformazione verso esse. L’incavatura, dunque, tende a propagarsi o <strong>di</strong>ffondersi<br />

sull’intera lunghezza piuttosto che continuare ad essere concentrata in una ristretta zona e<br />

portare ad una piccola frattura. I suddetti fenomeni possono essere qualitativamente spiegati<br />

usando l’equazione (2.21) come segue:<br />

m<br />

. P<br />

σ = Cε<br />

= (2.21)<br />

A<br />

dove P è il carico sul provino a trazione applicato sull’area della sezione A. Se il volume resta<br />

costante, l’espressione della velocità <strong>di</strong> deformazione può essere così scritta:<br />

.<br />

1 dl 1 dA<br />

ε = = (2.22)<br />

l dt A dt<br />

risolvendo le due equazioni per la variazione della <strong>di</strong>minuzione dell’area della sezione<br />

trasversale, si ottiene:<br />

1<br />

n<br />

dA ⎛ P ⎞ ⎡ 1 ⎤<br />

- = ⎜ ⎟<br />

⎝ ⎠<br />

⎢ ( 1-m)<br />

m<br />

dt C ⎣A<br />

⎥ (2.23)<br />

⎦<br />

Se P=C, allora<br />

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