NICOLA CRINITI l<strong>in</strong>gUa scritta, ormai rnfluenzata dall'oralità, si orienta <strong>in</strong> direzione del ,rolg"r.r nasce il deprecato
i'' DELL'IMPXRO ROMANO (copte <strong>in</strong> Egitto, aramee <strong>in</strong> Siria), che staccarono vieppiù l'Asia mediterranea dall'ecumene lat<strong>in</strong>o a partire dal V secolo. È la tesi divulgata già dai circoli pagani romani, così ben rappresentati nella primo quafto del VI secolo dal brzznt<strong>in</strong>o Zòsimo, storico "polibiano" [F. Paschoud] della decadenza (la sua <strong>in</strong>compiuta lotopíu vÉa avrebbe dovuto fermarsi proprio al sacco di Roma del 410): poi ripresa, tra gli a)tn, da Montesquieu, da Voltaire e, con 1o stesso spirito ironico nei confronti di una cultura ascetica di , ma forse con m<strong>in</strong>or virulenza anticattolica, nella celebre, illum<strong>in</strong>istica opera di Edward Gibbon, nelle lezioni berl<strong>in</strong>esi di Theodor Mommsen e, qualche decennio fa, nella storia costituzionale di Francesco De Mart<strong>in</strong>o. Al cristianesimo <strong>in</strong>vece, proprio per I'uso del lat<strong>in</strong>o dal IV secolo anche nella liturgia e nelle Sacre Suitture (che portò la chiesa occidentale a una progressiva, vitale autonomia di esegesi) e per la capacità / volontà di difesa dello stato (testimone, pur retorico, il vescovo alvemo Sidonio Apoll<strong>in</strong>are) e dr <strong>in</strong>tegrazíone / assorbimento dei barbari, si deve almeno un diffuso, r<strong>in</strong>novato processo di rornanizzazione: lo ha dimostrato acutamente Amaldo Momigliano <strong>in</strong> varie sedi. lJna romantzzazione, non par dubbio, che non era più.il grandioso e <strong>in</strong>eguagliabile fenomeno di omologazione e assimilazíone di popoli nel pr<strong>in</strong>cipato - la pax Romana - e che non salvò, non poté, né forse vo1le salvare f impero, ma preservò e fece proprie molte sue caratteri- stiche etiche e civili: cont<strong>in</strong>uandone tra I'altro i valori ideali, artistici (il Mausoleo ravennate di Teoderico - se pur cela nella sua struttura la memoria della tenda - è una tomba a pianta centrale fedele ai canoni romani ...) e culturali fondamentali. Insomma, per diria con Jacques Fonta<strong>in</strong>e, un cristianesimo figlio della civiltà antica. Esperienza matura, <strong>in</strong> quest'ultimo caso, è il monastero e centro di studi calabrese di Vivarium, prirno esempio di monachesimo dotto e raccoglitore di codici, dove Cassiodoro <strong>in</strong>iziò, dal 540 <strong>in</strong> poi, la sua pionieristica opera di recupero, trascrizione, conservazione e diffusione dei testi classici <strong>in</strong> ottica scolastica ed enciclopedica (programrna, <strong>in</strong> ogni caso, più medievale che lat<strong>in</strong>o ...). Le strutture e le figure dei funzionari imperiali appaiono orrnai, l'ho già notato, per qualche aspetto <strong>in</strong>evitabilmente svuotate, se non addirittura sostituite, ma non cancellate, daJla caprlTare organizzazione ecclesiastica e dal vescovo o dall'abate, che del resto non paiono avere una logica "di govemo" molto dissimile dal potere civile. (Jn esempio. F<strong>in</strong>o e non oltre il 381 l'Italia settentrionale fu considerata direttamen- -369-