IMPEGNO PER UNA VITA MIGLIORE - Federazione Nazionale ...
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<strong>IMPEGNO</strong> <strong>PER</strong> <strong>UNA</strong> <strong>VITA</strong> <strong>MIGLIORE</strong><br />
Periodico d’informazione della<br />
<strong>Federazione</strong> Malattie Rare Infantili<br />
Anno XI - n. 4 -<br />
Anno 2008<br />
Registrato presso il Tribunale di Torino,<br />
n. 5167 del 12 giugno 1998<br />
Direzione e Redazione:<br />
Via Susa 37 - 10138 Torino<br />
malattie-rare@cartaepenna.it<br />
Direttore Responsabile:<br />
Maria Antonietta Ricci<br />
Redazione: Prof. Alberto Musso<br />
Donatella Garitta, Vincenzo Vitagliano<br />
Impaginazione:<br />
Associazione Culturale Carta e Penna<br />
Via Susa, 37 - 10138 Torino<br />
Tel.: 011.434.68.13<br />
www.cartaepenna.it<br />
cartaepenna@cartaepenna.it<br />
Stampa: AGV - Torino<br />
FEDERAZIONE MALATTIE RARE<br />
C.so Galileo Galilei, 38 - 10126 Torino<br />
Tel. 011 61 6002 - Fax: 011 678 70 52<br />
www.malattie-rare.org - info@malattie-rare.org<br />
Associazione Italiana Niemann Pick - ONLUS<br />
Via Cafasse, 28<br />
10074 - LANZO T.SE - TO<br />
Tel. 0123.28995 - Fax 0123.320149<br />
info@niemannpick.org - www.niemannpick.org<br />
ANIPI - Portatori Patologia Ipofisarie<br />
Dott. Walter Zaccagnini<br />
C.so Matteotti 23 - Torino<br />
Cell.: 335 330 087<br />
anipi.piemonte@virgilio.it<br />
ArfSAG - Famiglie Adrenogenitale Piemonte<br />
Sig.ra Domenica Palermo<br />
presso Ospedale Regina Margherita<br />
Tel. 011 313 53 45<br />
arfsagp@libero.it<br />
EAMAS European Association Friends of McCune-<br />
Albright Syndrome<br />
Via Borgovecchio 25 - 10041 Carignano (TO)<br />
Tel.-fax: 011 969 72 58<br />
info@eamas.net<br />
1<br />
Anno XI - N. 4 ottobre, novembre, dicembre 2008<br />
Sommar Sommario Sommar io<br />
BUON FINE ANNO A TUTTI PAG. 2<br />
ESTRATTO<br />
PROGRAMMA CONVEGNO<br />
22-24 GENNAIO 2009 PAG. 3<br />
IL PROGETTO MY-KI PAG. 6<br />
INFORMAZIONI<br />
DA SANITÀ NEWS PAG. 9<br />
DA EURORDIS PAG. 11<br />
ATTUALITA’ PAG. 12<br />
LA VOCE DELLE ASSOCIAZIONI PAG. 13<br />
SCARTABELLANDO PAG. 16<br />
LETTERE PAG. 19<br />
LE RICETTE DI ELENA PAG. 21<br />
GIOCHI PAG. 22<br />
L’ISOLA DEI DESIDERI PAG. 24<br />
GLI AMICI DI VALENTINA<br />
(Atassia Teleangiectasia o Sindrome di Louis-Bar )<br />
Via C.L.N. 42/a - 10095 Grugliasco (TO)<br />
Tel. fax: 011 4152920<br />
www.atassia-teleangiectasia.it - gliamici@atav.191.it<br />
ANF Associazione nazionale NeuroFibromatosi<br />
Sede del Piemonte: Sig. Mostacci<br />
Tel - fax: 011 411 36 43<br />
www.neurofibromatosi.org<br />
APADEST - Sindrome di Turner<br />
Sig.ra Marta Giunti - Via Selvaggio, 188<br />
10094 - Giaveno (TO)<br />
Tel.: 011 9339873- martagiunti@tin.it<br />
<strong>Federazione</strong> Associazione Soggetti Prader-Willi<br />
Presidente: Silvano Ciancamerla<br />
Cell.: 333.120.68.02<br />
Sede: L.go G. Veratti, 24 – 00146 Roma<br />
www.praderwilli.it - praderwilli@praderwilli.it<br />
META - Associazione Malattie Metaboliche<br />
Ereditarie<br />
OIRM Clinica Pediatrica<br />
Tel.: 011 313 53 63<br />
marco.spada@unito.it
Impegno per una vita migliore<br />
BUON FINE ANNO A TUTTI<br />
In questo numero oltre alle consuete rubriche potete<br />
leggere i programmi di due giornate che si svolgeranno<br />
durante il congresso di gennaio.<br />
Il primo congresso organizzato dalla Associazione<br />
EAMAS fa parte di un più vasto programma di manifestazioni<br />
aventi lo scopo di diffondere la conoscenza delle<br />
malattie rare fra i cittadini, la classe politica e gli operatori<br />
sanitari. Il secondo congresso è in realtà una<br />
“convention” delle Associazioni in cui parlare e scambiarsi<br />
opinioni riguardo ai programmi realizzati ed ai progetti<br />
in corso. Questa riunione, organizzata direttamente<br />
dalla <strong>Federazione</strong>, dovrebbe anche stimolare le Associazioni<br />
a porsi nuovi obiettivi. In effetti ho l’impressione<br />
che i successi ottenuti dalle Associazioni di<br />
volontariato in campo sanitario (e nessuno si lamenta di<br />
questo!) stiano svuotando di significato l’esistenza stessa<br />
delle Associazioni. Ho l’impressione che stia mancando<br />
la “spinta a fare”.<br />
Sono stato il mese scorso ad un convegno in Spagna<br />
organizzato dalla Associazione spagnola dei malati di<br />
Neumann-Pick. Nelle pagine interne potete vedere il<br />
programma ed alcune foto. Quello che mi ha colpito è<br />
stata la solidarietà fra le famiglie, il loro vivere insieme<br />
come gruppo, il loro ottimismo anche di fronte a difficoltà<br />
che noi non conosciamo più da anni. Al convegno<br />
erano presenti quasi tutte le famiglie spagnole accompagnate<br />
da parenti, amici, sostenitori. Una vera “gita<br />
sociale” all’impronta della serenità e della solidarietà.<br />
PROF. ALBERTO MUSSO<br />
2<br />
Non è così in Italia o almeno qui in Piemonte dove<br />
siamo maestri nel lamentarci e contemporaneamente<br />
nel non fare nulla per migliorare. E’ sempre compito di<br />
qualcun altro.<br />
Nello scorso numero vi era la scheda di una petizione<br />
al ministro Gelmini per chiedere che quegli insegnanti<br />
che con la riforma delle elementari si renderanno disponibili<br />
possano essere destinati al sostegno degli allievi<br />
con difficoltà. Chiedevo di compilare detta scheda ed<br />
inviarla per posta alla redazione della rivista. Contatti<br />
informali mi avevano fatto pensare che il ministro avrebbe<br />
almeno letto detta petizione.<br />
SU 1500 NUMERI DELLA RIVISTA CHE HO INVIA-<br />
TO HO RICEVUTO 15 (quindici!!!!) RISPOSTE.<br />
Su questo numero ripropongo la scheda. Chissà che<br />
non ne riceva almeno altre 15. E’ ovvio che non è<br />
proponibile una petizione al ministro con una trentina di<br />
firme. La cosa morirà li.<br />
Eppure la popolazione non è indifferente al problema<br />
della malattia rara con le sue difficoltà e solitudine. Su<br />
stimolo di una mamma di un bambino con una rarissima<br />
malattia e con l’aiuto di una persona eccezionale ho<br />
organizzato domenica 16 novembre uno spettacolo di<br />
tango, di cui potete vedere alcune foto nella rivista, cui<br />
hanno partecipato 700 (settecento) spettatori paganti.<br />
In una splendida domenica di sole alle quattro del pomeriggio.<br />
Basta darsi da fare.<br />
Buon fine anno a tutti.<br />
Convegno di Barcellona<br />
organizzato<br />
dall’Ass. Spagnola<br />
dei malati di<br />
Neumann-Pick:<br />
intervento del Prof.<br />
Alberto Musso, pediatra<br />
e presidente<br />
della <strong>Federazione</strong><br />
Malattie Rare Infantili<br />
di Torino
Patologia immune<br />
e malattie orfane 2009<br />
Centro Congressi<br />
Torino Incontra<br />
Via Nino Costa, 8 - Torino<br />
CMID - Centro di Ricerche<br />
di Immunopatologia<br />
e Documentazione su Malattie Rare<br />
Struttura Complessa a Direzione<br />
Universitaria di Immunologia Clinica<br />
Direttore: Dario Roccatello<br />
12º<br />
CONVEGNO<br />
Torino<br />
22-24 gennaio<br />
2009<br />
3<br />
Anno XI - N. 4 ottobre, novembre, dicembre 2008<br />
Presidente Luigi Massimino Sena<br />
del Convegno<br />
Comitato Dario Roccatello<br />
Organizzatore Mario Bazzan<br />
Maria Tiziana Bertero<br />
Simone Baldovino<br />
Roberto Cavallo<br />
Maria Grazia Bernengo<br />
Renato Carignola<br />
Erica Daina<br />
Roberto Lala<br />
Vittorio Modena<br />
Piero Stratta<br />
Daniela Rossi<br />
Comitato Mirella Alpa<br />
Scientifico Maria Rita Andreo<br />
Luciano Di Scalzo<br />
Debora Di Simone<br />
Osvaldo Giachino<br />
Rita La Grotta<br />
Fabio Marletto<br />
Elisa Menegatti<br />
Luigi Minetti<br />
Carla Naretto<br />
Alessandra Russo<br />
Elodie Stasi<br />
Antonella Vaccarino<br />
Valerio Veglio<br />
Segreteria Rita Maria Bianco<br />
Scientifica Ilaria Lesmo e Fabiola Palmeri<br />
CMID Tel. 011 2402056/3<br />
Cell. 392 7695363<br />
Segreteria SELENE Srl<br />
Organizzativa Via G. Medici, 23 - 10143 Torino<br />
Tel. 011/7499601 - Fax 011/7499576<br />
E-mail: selene@seleneweb.com<br />
SELENE<br />
Website: www.seleneweb.com<br />
PROMOSSO DA:<br />
CMID - CENTRO DI RICERCHE DI IMMUNOPATOLOGIA E DOCUMENTAZIONE SU MALATTIE RARE - Struttura<br />
Complessa a Direzione Universitaria di Immunologia Clinica - Direttore: Dario Roccatello<br />
Coordinamento Regionale Rete Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta<br />
Ospedale Giovanni Bosco - Azienda Sanitaria Locale TO2<br />
Piazza del Donatore di Sangue, 3 - 10154 Torino - Tel. 011 2402053 /2056 - Fax 011 2402052<br />
IN COLLABORAZIONE CON:<br />
• Assessorato alla Salute Regione Piemonte - Torino • Istituto Superiore di Sanità - Roma • Scuola di Specializzazione<br />
di Patologia Clinica Università degli Studi - Torino • Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri Centro di<br />
Ricerche per le Malattie Rare Aldo e Cele Daccò - Ranica (BG) • SC Endocrinologia - ASO OIRM S. Anna Ospedale<br />
Infantile Regina Margherita - Torino • Società per lo Studio delle Malattie Rare - Torino • SSD Immunologia Clinica<br />
e Allergologia ASO Mauriziano Umberto I - Torino • SCDU Nefrologia e Trapianto Ospedale Maggiore - Novara<br />
• SCDU Dermatologia 2 AOU S. Giovanni Battista – Torino • Centro per le Malattie Neuromuscolari Dipartimento di<br />
Neuroscienze Università degli Studi - Torino
Impegno per una vita migliore<br />
ESTRATTO DEL PROGRAMMA DEL CONVEGNO: DI SEGUITO PUBBLICHIAMO LE PARTI DEL<br />
CONVEGNO CHE POSSONO INTERESSARE LE FAMIGLIE CON PAZIENTI AFFETTI DA MALATTIA<br />
RARA.<br />
GIOVEDÌ 22 GENNAIO<br />
SALA STAMPA 13.00 - 14.30<br />
CORSO DI CAPILLAROSCOPIA<br />
a cura di: Daniela Rossi (Torino) Alberto Sulli (Genova)<br />
Area 1 13.00 - 14.30<br />
IL “PUNTO ON LINE”<br />
Casi complessi e patologie rare - Ricerca bibliografica<br />
via WEB a cura di: Mirella Alpa (Torino)<br />
Area 2 13.00 - 14.30<br />
PORTALE DELLE MALATTIE RARE DELLA REGIONE<br />
PIEMONTE - Nuovi sviluppi a cura di: Fabiola Palmeri<br />
(Torino) Ilaria Lesmo (Torino)<br />
Area 3 13.00 - 14.30<br />
ATTIVITÀ DEL CENTRO DI ASCOLTO DELLE MALAT-<br />
TIE RARE IncontRare - Torino a cura di: Giorgia<br />
Fenocchio (Torino)<br />
SALA GIOLITTI<br />
III SESSIONE<br />
MALATTIE RARE: LE RETI<br />
Moderatori: Nadia Garuglieri (Firenze)<br />
Gedeone Baraldo (Milano)<br />
Maria Maspoli (Torino)<br />
14.30 L’esperienza di Orphanet - Katia Marazova (Parigi)<br />
15.00 L’esperienza di Eurordis - Michele Lipucci di Paola<br />
(Pisa)<br />
15.30 Network europei per le malattie rare - Domenica<br />
Taruscio (Roma)<br />
16.00 Network Telethon delle Biobanche Genetiche al<br />
servizio della ricerca e delle famiglie con patologie rare<br />
Franca Dagna Briccarelli (Genova)<br />
16.15 Registro Internazionale delle forme ricorrenti e<br />
familiari di SEU e PTT - Erica Daina (Bergamo)<br />
16.30 Reti per singole malattie rare: un esempio del deficit<br />
congenito di Alfa1 antitripsina - Laura Fregonese (Leiden<br />
University)<br />
16.45 Reti per singole malattie rare: un modello della<br />
Sindrome di McCune-Albright - Roberto Lala (Torino)<br />
17.00 Reti regionali per le malattie rare: un modello “Hub<br />
and Spoke” - Elisa Rozzi (Bologna), Matteo Volta (Bologna)<br />
17.15 Reti regionali per le malattie rare: un modello<br />
diffuso - Simone Baldovino (Torino)<br />
17.30 Discussione<br />
4<br />
VENERDÌ 23 GENNAIO<br />
SALA STAMPA 13.00 - 14.30<br />
CORSO DI CAPILLAROSCOPIA a cura di: Daniela Rossi<br />
(Torino) - Alberto Sulli (Genova)<br />
SALA MOLLINO 13.00 - 14.30<br />
RIUNIONE GRUPPO UVEITI<br />
AREA 2 13.00 - 14.30<br />
PORTALE DELLE MALATTIE RARE DELLA REGIONE<br />
PIEMONTE - Nuovi sviluppi a cura di: Fabiola Palmeri<br />
(Torino) e Ilaria Lesmo (Torino)<br />
AREA 3 13.00 - 14.30<br />
ATTIVITÀ DEL CENTRO DI ASCOLTO DELLE MALAT-<br />
TIE RARE - IncontRare - Torino a cura di: Giorgia<br />
Fenocchio (Torino)<br />
SALA GIOLITTI<br />
SALUTE E DISUGUAGLIANZE<br />
I SESSIONE - SA<strong>PER</strong>I ED ES<strong>PER</strong>IENZE A CONFRONTO<br />
Moderatori: Maurizio Mori (Torino) e Dario Roccatello<br />
(Torino)<br />
9.00 Disuguaglianze e diritti Gherardo Colombo (Milano)<br />
9.30 Disuguaglianze sociali e salute - Eleonora Artesio (To)<br />
10.00 Testimonianze di diritto alla salute Gruppo<br />
Emergency<br />
10.30 Discussione<br />
11.00 Coffee Break<br />
11.30 Approccio bioetico alle disuguaglianze<br />
Maurizio Balistreri (Roma)<br />
11.50 Malattie rare e disequità assistenziali - Roberto<br />
Lala (Torino)<br />
12.10 Incorporazione delle disuguaglianze socio-economiche:<br />
una prospettiva antropologica - Ivo Quaranta<br />
(Bologna)<br />
12.30 Discussione<br />
13.30 Intervallo<br />
II SESSIONE<br />
DIFFERENZE SUL TERRITORIO<br />
Moderatori: Maria Maspoli (Torino) e Geppo Costa (Torino)<br />
14.30 Qualità delle cure pediatriche nei paesi in via di<br />
sviluppo - Giorgio Tamburlini (Trieste)
15.00 Intervento Preordinato<br />
Epidemia di AIDS nelle baraccopoli di Nairobi<br />
Ilaria Lesmo (Torino)<br />
15.10 Disuguaglianze assistenziali in Italia<br />
Marco Rapellino (Torino)<br />
15.40 Disuguaglianze assistenziali in Piemonte<br />
Fabrizio Faggiano (Novara)<br />
16.10 Discussione<br />
III SESSIONE<br />
DIFFERENZE DI GENERE<br />
Moderatori: Giovanna Marchiaro (Torino) e Maria Tiziana<br />
Bertero (Torino)<br />
16.30 Discriminazione genetica e segreti di famiglia -<br />
Cristiana Marchese (Torino)<br />
16.50 Esperienza di un servizio dedicato alle vittime<br />
di violenza sessuale - Silvia Donadio (Torino)<br />
17.10 Squilibri nell’assumere il ruolo di caregiver per<br />
malati gravi o cronici all’interno della coppia - Ketty Brucato<br />
(Torino) in collaborazione con le famiglie dell’Associazione<br />
Zero - tre<br />
17.30 Fecondazione assistita - Maurizio Mori (Torino)<br />
17.50 Discussione<br />
SABATO 24 GENNAIO<br />
SALA EINAUDI - TAVOLA ROTONDA<br />
MALATTIE RARE E VOLONTARIATO: REALIZZAZIO-<br />
NI E PROGETTI<br />
Moderatori: Elisabetta Bignamini (Torino) e Alberto<br />
Musso (Torino)<br />
09.00 Ricerca - Pierpaolo Frascinelli - Associazione Italiana<br />
Niemann Pick (Lanzo - To)<br />
09.15 Assistenza sanitaria - Carlo Celada<br />
AISMAC - Associazione Italiana Siringomielia e<br />
Arnold Chiari (Vinovo - To)<br />
09.30 Integrazione socio-sanitaria<br />
Ketty Brucato - Associazione Zero-tre (Torino)<br />
09.45 Comunicazione tra famiglie<br />
Famiglia Caldarone - Apadest Associazione<br />
Piemontese Amici della Sindrome di Turner<br />
10.00 Sostegno psicologico<br />
Cristiana Risso, Enza Mastro - Ma Cro (Torino)<br />
10.15 Presentazione di progetti:<br />
• Myki<br />
Ludovica Fiore (Torino), Marialia Repici (Torino)<br />
• Con te sto<br />
Barbara De Vito (Torino)<br />
• Assistenza domiciliare ai pazienti con patologie<br />
5<br />
Anno XI - N. 4 ottobre, novembre, dicembre 2008<br />
rare - Donatella Grua - Associazione Italiana Niemann<br />
Pick (Lanzo - To)<br />
10.45 Discussione<br />
11.00 Coffee Break<br />
SALA GIOLITTI - CONVEGNO SATELLITE -<br />
MALATTIE ORFANE: DOLORE E SOFFERENZA<br />
C’è un viaggio da fare<br />
09.00 Introduzione lavori: Enrico Castelli (Milano) e<br />
Walter Dal Pos (Torino)<br />
Saluto Telethon di Guido Cappio (Torino)<br />
09.15 Aspetti antropologici dell’esperienza del dolore<br />
Francesco Vacchiano (Torino)<br />
09.35 Vedere ciò che manca o vedere ciò che c’è? È<br />
questione di libertà - Pierre Martens (Belgio)<br />
10.10 Storie di malattia - Siamo solo noi di Margherita<br />
De Bac (Milano)<br />
10.30 L’uomo, il dolore, la fede. Un percorso possibile?<br />
Anna e Giovanni Rimoldi (Milano)<br />
11.00 Coffee Break<br />
11.15 Presentazione opera teatrale<br />
11.30 Rappresentazione teatrale “Speranze rare”<br />
Gruppo teatrale “Almadeira” (Varese)<br />
12.30 Combattere il dolore: Dolore psichico di Giorgia<br />
Fenocchio (Torino)<br />
Dolore fisico di Stefano Lijoi (Torino), Moreno Bolzon<br />
(Brescia)<br />
13.30 Pausa<br />
14.40 Presentazione mostra: “Misurare il desiderio infinito?<br />
La qualità della vita” a cura di Paola Marenco (Milano)<br />
15.10 Discussione<br />
15.40 Questionario ECM e conclusione lavori<br />
Il bouchet di peonie. Quaderno di viaggio all’ospedale<br />
disegni di Marie Michèle Poncet. Edizioni Itaca ISBN<br />
9788852601842
Impegno per una vita migliore<br />
IL PROGETTO MY-KI PRESENTATO<br />
ALL’ASSEMBLEA 2008/2009 DEI PRESIDENTI<br />
DEL DISTRETTO ROTARACT 2030<br />
Sabato 22 novembre si è svolta a Biella la 2 a<br />
Assemblea dei Presidenti del Rotaract Distretto<br />
2030 alla quale hanno partecipato delegati provenienti<br />
da varie parti del Piemonte, della Liguria<br />
e della Valle d’Aosta.<br />
In un’atmosfera attenta e partecipativa che ha<br />
visto la presenza di moltissimi giovani rotaractiani<br />
è stato presentato il progetto MyKi, adottato come<br />
progetto A.P.I.N. per il 2009. Il dott. Roberto Lala<br />
ha descitto lo stato di avanzamento dell’iniziativa<br />
che vede coinvolte le dottoresse Ludovica Fiore<br />
e Marialia Repici in qualità di medici e la dottoressa<br />
Sonia Mascellino come psicologa, coordinate<br />
dal Prof. Alberto Musso, Presidente F.M.R.I.<br />
e dal dott. Roberto Lala, Vicepresidente.<br />
E’ stato messo a punto il prototipo n. 8, distribuito<br />
ad alcune famiglie con figlie affetta da sindrome<br />
di Turner per un test preliminare.<br />
Nel corso del 12° Convegno Patologie Orfane<br />
che si terrà a Torino dal 22 al 24 gennaio 2009<br />
verrà diffuso al pubblico il progetto (la mattina del<br />
24 gennaio), con la sua estensione ad altre<br />
6<br />
patologie rare tra cui la sindrome di Klinefelter, la<br />
sindrome di Down, la sindrome di Marfan, la sindrome<br />
di Prader Willi, l’ipopituitarismo congenito,<br />
la malattia di Niemann PicK, la sindrome di<br />
McCune-Albright, e la sindrome adrenogenitale<br />
congenita. Inoltre saranno predisposti dispositivi<br />
USB anche per nuove patologie come le<br />
cardiopatie congenite, in collaborazione con la<br />
Divisione di Cardiochirurgia dell’Ospedale Infantile<br />
Regina Margherita di Torino, diretta dal Dott.<br />
Piero Abruzzese e le pneumopatie croniche, con<br />
l’apporto della Pneumologia Pediatrica dello stesso<br />
Ospedale, diretta dalla dott.ssa Elisabetta<br />
Bignamini.<br />
Dopo la presentazione di gennaio inizierà la fase<br />
avanzata di sperimentazione con la distribuzione<br />
delle chiavette alle famiglie, che dovrebbe terminare<br />
nel giugno 2009.<br />
Verranno presentate relazioni intermedie e definitive<br />
alle prossime Assemblee del Rotaract Distretto<br />
2030, patrocinatore del progetto.
Tagliare o fotocopia e restituire a Carta e Penna - Via Susa, 37 - 10138 Torino per l’inoltro al Ministro.<br />
EGREGIO MINISTRO<br />
DELL’ISTRUZIONE UNIVERSITÀ E RICERCA<br />
Onorevole Mariastella GELMINI<br />
Sono la mamma di una bambina diversamente<br />
abile di 10 anni non verbalizzata.<br />
Da 6 anni utilizzo con mia figlia la CAA<br />
(Comiunicazione Aumentativa Alternativa).<br />
Questo sistema, molto efficace per comunicare,<br />
comporta alla famiglia ed agli operatori un<br />
lavoro non indifferente.<br />
Io ho iniziato con 4 oggetti semplici che Gioele<br />
(mia figlia) riconosceva e collegava a determinate<br />
azioni (es.: spugna=bagnetto,<br />
bicchiere=bere…). Da questo primo passo, con<br />
costanza, perseveranza e fatica siamo passati<br />
alle fotografie e dopo 3 anni ai simboli PCS<br />
(Pictur Communication Symbols). Ora Gioele<br />
comunica con ogni persona attraverso un quaderno<br />
con 230 simboli PCS.<br />
Gioele frequenta la 4a elementare ed abbiamo<br />
applicato i simboli PCS ad ogni materia, traducendo<br />
ogni lezione con queste piccole immagini.<br />
Mia figlia è in grado di seguire un piano<br />
di studi adeguato alle sue capacità cognitive<br />
grazie alla letto-scrittura.<br />
Le traduzioni sono fatte in collaborazione con<br />
l’insegnante di sostegno e l’educatrice, che si<br />
sono “messe in gioco” ed hanno imparato da<br />
noi questo metodo.<br />
Ma non è sempre così!<br />
Lo scorso anno scolastico abbiamo visto passare<br />
diverse supplenti che NON sapevano neppure<br />
approcciarsi ad un disabile; figuriamoci se<br />
conoscevano la CAA! Alcune, visto il troppo lavoro<br />
sono scappate, accettando altri incarichi,<br />
così, ogni volta, mi ritrovavo a rispiegare all’insegnante<br />
di turno la CAA e la sua applicazione.<br />
Pochi insegnanti hanno seguito un corso sulla<br />
CAA, eppure di bambini e ragazzi con ritardo<br />
mentale non verbalizzati ce ne sono molti.<br />
Cosa fanno a scuola se non hanno un sistema<br />
strutturato per comunicare e non sono in<br />
grado di leggere e scrivere?<br />
Qual è la loro qualità di vita se non possono<br />
esprimere MAI le loro esigenze, preferenze ed<br />
emozioni?<br />
La scuola non deve solo integrare i nostri figli,<br />
ma deve fornire loro un’istruzione!<br />
7<br />
Anno XI - N. 4 ottobre, novembre, dicembre 2008<br />
Quando le insegnanti mi dicevano “Gioele oggi<br />
è stata tranquilla” cosa volevano dire?<br />
È stata forse seduta a guardare il nulla tutto il<br />
tempo mentre i suoi coetanei imparavano cose<br />
nuove?<br />
Io non voglio solo una figlia serena e ben accolta<br />
a scuola, ma pretendo una figlia che possa<br />
seguire delle lezioni. La Costituzione Italiana<br />
dice che l’istruzione è un diritto per tutti, ma<br />
i nostri figli al momento ne sono esclusi e non<br />
sono tutelati.<br />
Esistono 7.000 malattie rare, quindi i tipi di<br />
disabilità sono molto vari, e quindi sono consapevole<br />
che un insegnante non possa essere al<br />
corrente di ogni patologia.<br />
Ed è per questo che è assurdo che le insegnanti<br />
di sostegno vengano assunte dalla<br />
graduatoria generale e che ogni anno cambino.<br />
Ci vogliono mesi per comprendere almeno in<br />
parte i nostri figli, mesi per capire come agire,<br />
mesi di colloqui con i terapisti e con i genitori e<br />
poi cambia l’insegnante e si riparte da zero. I<br />
nostri figli, oltre a non imparare nulla, hanno<br />
l’enorme disagio di non avere una figura di riferimento<br />
stabile e ciò può comportare gravi disturbi<br />
comportamentali e di salute.<br />
Egregio sig. ministro, penso che sia il momento<br />
di fare un grande cambiamento per valorizzare<br />
quei bambini italiani che tanto possono<br />
dare se gli si da almeno un’opportunità!<br />
Basterebbe una legge che permetta di stilare<br />
una graduatoria speciale e nel momento in cui<br />
l’insegnante scelto inizia un percorso scolastico<br />
con un bambino diversamente abile, possa<br />
proseguirlo per l’intero ciclo, in modo da poter<br />
garantire la continuità, tutelando in tal senso il<br />
minore. E’ un piccolo cambiamento della normativa<br />
a costo zero ma che può dare soddisfacenti<br />
risultati.<br />
Non consideriamo i nostri figli come un peso<br />
per la società, ma come una grande risorsa per<br />
il nostro paese, solo così ci potrà essere vera<br />
integrazione, vera istruzione e vera crescita<br />
morale e spirituale per un popolo.<br />
Distinti saluti<br />
Voccia Susanna
La / Il sottoscritto<br />
Impegno per una vita migliore<br />
___________________________________________________________________________________<br />
residente a<br />
___________________________________________________________________________________<br />
Carta d’identità n.<br />
___________________________ rilasciata dal Sindaco del Comune di ___________________________<br />
con scadenza ______________________________<br />
aderisce alla petizione promossa dalla sig.ra Susanna Voccia.<br />
Data<br />
______________________<br />
8<br />
Firma<br />
______________________________
LE MALATTIE RARE:<br />
IL RUOLO DEL PAZIENTE NELLA<br />
S<strong>PER</strong>IMENTAZIONE CLINICA<br />
DI DOMENICA TARUSCIO RESPONSABILE DEL<br />
CENTRO NAZIONALE DELLE MALATTIE RARE<br />
Il rischio che la persona possa essere ridotta a “cavia”<br />
può essere scongiurato solo attraverso una vera e propria<br />
rivoluzione copernicana in grado di porre il malato<br />
come soggetto e non come oggetto di ricerca, riconoscendo<br />
il beneficio di un coinvolgimento attivo del paziente<br />
nei risultati della sperimentazione clinica. Un cambiamento<br />
che fatica a trovare un approdo nella realtà<br />
quotidiana ma che è sempre più al centro del dibattito<br />
della comunità scientifica mondiale, come riportato sempre<br />
più spesso in letteratura, dove il tema della partecipazione<br />
e della condivisione dei percorsi di<br />
sperimentazione inizia ad avere una propria visibilità. È<br />
necessario dunque cominciare da una riformulazione del<br />
vocabolario, del lessico quotidiano; iniziare a parlare di<br />
sperimentazione “con l’uomo” e non più di<br />
sperimentazione “sull’uomo”, come suggerisce Giulio<br />
Maccaro nell’introduzione a “Cavie umane”, il volume di<br />
M.H. Pappworth in cui si affronta il tema della collaborazione<br />
medico-paziente come punto di partenza per impostare<br />
la ricerca, interpretarne i risultati, aiutare a capire<br />
quali sono i bisogni più urgenti e gli effetti collaterali<br />
più pesanti, raccogliere dati certi e valutare la qualità della<br />
vita. Il ruolo del “paziente” riguarda, e non poco, il mondo<br />
delle malattie rare. Il Centro <strong>Nazionale</strong> Malattie Rare<br />
(CNMR) dell’Istituto Superiore di Sanità, attraverso le attività<br />
della Consulta delle Associazioni dei pazienti, ne fa<br />
un’opportunità per migliorare la capacità di intervento e<br />
la sua incisività. Il ruolo di scambio e il confronto<br />
collaborativo continuo tra il CNMR e la Consulta della<br />
Associazioni ha inoltre arricchito il lavoro di ricercatori e<br />
operatori di settore. Senza il coinvolgimento e la partecipazione<br />
delle persone con malattie rare (MR) e dei loro<br />
familiari il Centro sconterebbe un ritardo non solo in termini<br />
di diritti ma anche e soprattutto in termini di capacità<br />
di intervento e incisività. E del resto, il fatto che il CNMR<br />
sia divenuto il coordinatore del progetto europeo per lo<br />
sviluppo di raccomandazioni per elaborare piani nazionali<br />
per le MR Europlan (European Project for Rare<br />
Diseases National Plans Development) deriva anche da<br />
questo lavoro continuo di relazione con il mondo delle<br />
Associazioni. Se la situazione italiana si presenta all’avanguardia<br />
in questo dibattito lo stesso non si può dire per<br />
molti Paesi europei. Nonostante i progressi degli ultimi<br />
anni riguardo alle MR, un approccio di sanità pubblica<br />
globale è ancora assente in diversi Paesi che affrontano<br />
il problema con strategie spesso incomplete e non sem-<br />
INFORMAZIONI DA<br />
SANITÀ NEWS<br />
9<br />
Anno XI - N. 4 ottobre, novembre, dicembre 2008<br />
pre efficaci. Per questo è nato il progetto Europlan, per<br />
elaborare raccomandazioni arricchite da un confronto<br />
diretto e coordinato con gli Stati membri. Europlan è coordinato<br />
proprio dal CNMR, un importante riconoscimento<br />
da parte della Commissione Europea che sottolinea<br />
come l’attività del Centro sia un punto di riferimento a<br />
livello internazionale.<br />
DORMIRE POCO FAVORISCE L’OBESITA’<br />
INNESCA GLI ORMONI DEPUTATI<br />
ALLA STIMOLAZIONE DELL’APPETITO<br />
Dormire poco favorisce l’obesità nei più giovani e determina<br />
scarso rendimento scolastico, poichè causa deficit<br />
di attenzione e di memoria; oltre a dare origine a problemi<br />
futuri di ansia, depressione e ad una vulnerabilità<br />
più elevata alle malattie. E’ la conclusione di una ricerca<br />
condotta da Tim Olds, docente di scienze della salute<br />
dell’università del Sud Australia. L’indagine su larga scala,<br />
che mette in relazione la tendenza ad ingrassare con<br />
la mancanza di sonno, e’ stata condotta tra il 2001 e il<br />
2007 su un campione di oltre 4.000 ragazzi e ragazze tra<br />
i 9 ed i 18 anni. ‘Dormire poco innesca gli ormoni deputati<br />
alla stimolazione dell’appetito. Dalla ricerca emerge che i<br />
ragazzi più snelli dormono in media 20 minuti in più degli<br />
obesi, ha spiegato Olds. Metà dei bambini australiani<br />
dorme poco durante la settimana, mentre il 25% non riposa<br />
a dovere durante il weekend, ha sottolineato l’esperto,<br />
citando anche i risultati di uno studio della National<br />
Sleep Foundation degli Stati Uniti, secondo cui gli adolescenti<br />
tra i 13 e i 18 anni hanno bisogno da 8 ore e mezzo<br />
a 9 ore e mezzo di sonno, mentre i ragazzi più giovani<br />
possono aver una necessità fisiologica che va dalle 9<br />
alle 11 ore, al contrario delle 8 degli adulti. Secondo la<br />
ricerca di Olds, i ragazzi australiani perdono circa un’ora<br />
di sonno ogni notte, e le ore che recuperano il sabato o la<br />
domenica non compensano il debito contratto durante la<br />
settimana.<br />
SANITANEWS PROMUOVE <strong>UNA</strong><br />
CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE<br />
ANNUALE SULLE MALATTIE RARE<br />
Sarà presentata il 28 ottobre in un Convegno presso il<br />
Senato della Repubblica<br />
Sono circa 6000, ognuna diversa dall’altra, affliggono<br />
25 milioni di cittadini europei e un milione e mezzo di<br />
italiani: sono le malattie rare, una vera e propria emergenza<br />
per tutti i servizi sanitari del mondo dal momento<br />
che la gran parte di esse non dispongono delle terapie<br />
e dei farmaci necessari per la guarigione. Ed è notevole<br />
anche la difficoltà di soddisfare il bisogno di assistenza
dei pazienti che, per rappresentare con più incisività il<br />
proprio disagio, si sono costituiti in associazioni con<br />
l’obiettivo dichiarato di attirare l’attenzione di chi in sanità,<br />
si occupa di finanziare e sviluppare la ricerca sulle<br />
diverse patologie. E’ questo dunque lo scenario che caratterizza<br />
le malattie rare: grande frammentazione causata<br />
dall’imponente numero di patologie, tanti malati che<br />
soffrono senza prospettive di guarigione e risorse esigue<br />
da investire nella ricerca. A ciò va aggiunto il grande<br />
momento di difficoltà che sta vivendo il nostro Servizio<br />
Sanitario <strong>Nazionale</strong>, considerato comunque uno dei<br />
migliori sistemi assistenziali del mondo, ma pesantemente<br />
condizionato dalla crisi finanziaria che attanaglia l’intero<br />
pianeta e dall’assenza di una visione a medio e lungo<br />
termine che consenta di programmarne gli assetti.<br />
Nonostante ciò in Parlamento è emersa una sensibilità<br />
bipartisan verso questo tema che si è concretizzata in<br />
due disegni di legge promossi dal sen. Antonio Tomassini<br />
(PDL) e dal sen. Ignazio Marino (PD). Entrambi prevedono<br />
lo stanziamento di fondi per incentivare la ricerca<br />
sulle malattie rare e per consentire lo sviluppo e l’accesso<br />
al mercato dei cosiddetti “farmaci orfani”, destinati a<br />
gruppi ristretti di malati. In ragione di una linea editoriale<br />
centrata sull’informazione sanitaria e sull’attenzione ai<br />
risvolti sociali ed economici della medicina, Sanitanews<br />
ha deciso di dare vita ad una campagna di comunicazione<br />
della durata di un anno finalizzata a mantenere<br />
alta l’attenzione dei media e della Istituzioni su questo<br />
delicato settore. Per perseguire questi scopi Sanitanews<br />
promuoverà la nascita di una nuova struttura editoriale,<br />
aperta alle news provenienti dai pazienti, dalle associazioni<br />
dei pazienti, dai centri di ricerca medica e<br />
farmacologia pubblici e privati e dagli organi decisori della<br />
sanità. Il lancio della campagna avverrà con un convegno<br />
nazionale organizzato in partnership con il Centro<br />
<strong>Nazionale</strong> Malattie Rare, dipartimento dell’Istituto Superiore<br />
di Sanità a cui Sanitanews, in considerazione dell’abbondante<br />
e importante produzione di lavoro svolta,<br />
dedicherà ampi spazi. L’appuntamento è previsto per il<br />
28 ottobre presso la Sala Capitolare del Senato della<br />
Repubblica. Per partecipare al convegno è necessario<br />
inviare una mail all’indirizzo redazione@sanitanews.it<br />
indicando nome, cognome e contatto email, elementi<br />
indispensabili per essere accreditati al Senato.<br />
MALATTIE RARE:<br />
LO SFORZO DELLA RICERCA ITALIANA<br />
<strong>PER</strong> ROM<strong>PER</strong>E IL MURO DEL SILENZIO<br />
Mentre i ricercatori italiani fanno luce sulla Sindrome<br />
di MAD il CNMR promuove un innovativo concorso artistico<br />
letterario sulle malattie rare<br />
Sappiamo che la ricerca sulle malattie rare è complessa<br />
per una serie di ragioni: mancanza di adeguati<br />
modelli animali, numero insufficiente di pazienti per impostare<br />
studi clinici controllati ma soprattutto la scarsità<br />
di finanziamenti. Nonostante ciò la ricerca italiana riesce<br />
a portare a casa risultati di tutto rispetto come è avvenuto<br />
nel caso dell’equipe coordinata dal Prof. Giuseppe<br />
Novelli dell’Università di Roma Tor Vergata che ha sco-<br />
Impegno per una vita migliore<br />
10<br />
perto la causa di una rarissima malattia genetica che<br />
colpisce molti organi e diversi tessuti. La malattia descritta<br />
per la prima volta nel 1960 da alcuni pediatri italiani,<br />
è caratterizzata da invecchiamento precoce, dalla<br />
mancanza e dalla forte riduzione del grasso cutaneo,<br />
da mento piccolo o quasi assente, da anomalie delle<br />
falangi e delle unghie, da chiazze di iperpigmentazione<br />
e alterazioni nello sviluppo delle clavicole. La malattia è<br />
nota anche come malattia di Andy Gump dal nome di un<br />
personaggio dei fumetti americani degli anni Trenta. I<br />
ricercatori hanno individuato il cromosoma originario e<br />
la mutazione responsabile del difetto confrontando il Dna<br />
di tutti i malati che sono risultati di origine italiana. Situazioni<br />
analoghe sono state in passato evidenziate per<br />
alcune malattie soltanto nei gruppi umani che vivono in<br />
maniera isolata, dove gli incroci tra consanguinei sono<br />
frequenti. Ciò è in accordo con il fatto che uno stesso<br />
segmento di Dna è trasmesso da un’unica persona attraverso<br />
le generazioni di individui ormai soltanto «lontani<br />
parenti». L’ipotesi ha trovato un’altra conferma: tutte<br />
le famiglie analizzate provenivano da aree dell’Italia<br />
centrale, un tempo sotto il dominio (784–787) dell’Abbazia<br />
di Montecassino. Novelli ritiene che la mutazione<br />
genetica risalga a 60-70 generazioni indietro, circa 2000<br />
anni fa. La comprensione del difetto molecolare della<br />
Mad ha aperto nuove speranze ai pazienti, abituati alla<br />
disperata ricerca di una diagnosi e di una terapia capace<br />
almeno di ritardare alcuni sintomi. Sulla base del difetto<br />
genetico scoperto, i ricercatori hanno ipotizzato e<br />
quindi confermato, il rischio che questi pazienti hanno di<br />
sviluppare una forma rara di diabete che spesso non<br />
viene diagnosticato. E proprio per richiamare l’attenzione<br />
di tutti sulle migliaia di patologie rare in cerca di terapia<br />
o di maggiori fondi per la ricerca il Centro <strong>Nazionale</strong><br />
Malattie Rare (CNMR) ha lanciato il primo concorso artistico<br />
letterario sulle malattie rare: .”Il Volo di Pègaso”. I<br />
candidati (bambini, ragazzi e adulti) sono invitati a presentare<br />
la propria opera (racconto, poesia, disegno, pittura,<br />
scultura, fotografia) ispirata al tema delle malattie<br />
rare intese come esperienza di vita, affermazione del<br />
diritto e condivisione sociale. Nel corso della giornata<br />
europea delle malattie rare saranno presentate le pubblicazioni<br />
contenenti le migliori opere artistiche e letterarie<br />
e sarà allestita una mostra delle opere di arte visiva.<br />
I ricavati finanzieranno una borsa di studio per la ricerca<br />
sulle malattie rare.<br />
UN GENE TOGLIE IL SENSO DI SAZIETA’<br />
Chi ne è portatore da bambino pesa circa 3 chili in più<br />
Un gene è in grado di spegnere il senso di sazietà e<br />
per questo induce a mangiare senza limiti. FTO è stato<br />
scoperto dai ricercatori della University College e dell’Istituto<br />
di Psichiatria del King’s College di Londra. Per<br />
questo motivo i bambini che portano nel proprio Dna la<br />
forma di FTO che favorisce l’obesità non sono capaci di<br />
dire quando si sentono pieni e quindi mangiano di più.<br />
Diretta da Jane Wardle, la ricerca e’ pubblicata sul Journal<br />
of Clinical Endocrinology and Metabolism. In un precedente<br />
lavoro una certa versione del gene FTO era stata
icollegata al sovrappeso: chi ne è portatore nel Dna ha<br />
in media 1,5-3 chili in più, a parità di altri fattori, rispetto<br />
invece a coloro che hanno nel Dna un’altra forma di FTO.<br />
Così i ricercatori hanno indagato il possibile meccanismo<br />
d’azione di FTO: riduce la capacità di bruciare calorie<br />
o aumenta l’appetito? La risposta e’ arrivata dal<br />
nuovo studio su oltre 3000 bimbi tra 8 e 11 anni. I ricercatori<br />
hanno misurato peso, altezza, girovita e altri parametri<br />
dei piccoli e chiesto ai loro genitori di raccontarne<br />
11<br />
Anno XI - N. 4 ottobre, novembre, dicembre 2008<br />
DA EURORDIS<br />
La rarità non è una fortuna<br />
di Yann Le Cam Chief Executive Officer<br />
È un dono di natura. La rarità deriva principalmente<br />
da rischi genetici o da infezioni particolari o proliferazioni<br />
cellulari. Le persone colpite da una malattia rara non<br />
sono cittadini privilegiati, ma semplicemente persone che<br />
devono affrontare questa rarità e le sue terribili conseguenze.<br />
Stiamo progressivamente uscendo dall’ombra<br />
e non dobbiamo permettere che le nostre vite si accorcino<br />
o vengano messe da parte. La rarità è un concetto<br />
di salute pubblica: un’arma politica per ottenere un riconoscimento<br />
sociale ed un modo di affrontare l’impatto<br />
delle malattie rare sulle nostre vite. La rarità è anche<br />
uno strumento di ricerca alla base di progressi scientifici<br />
e terapie innovative, il fermento per diffondere solidarietà<br />
e speranza. Anaïs Nin scriveva “La vita si rimpicciolisce<br />
e si ingrandisce in proporzione al proprio coraggio”. Sono<br />
convinto che individualmente e collettivamente, noi tutti<br />
possediamo questo coraggio. La Comunicazione della<br />
Commissione e le Raccomandazioni del Consiglio d’Europa<br />
sulle Malattie Rare, fulcro dello sviluppo di strategie<br />
nazionali coordinate a livello europeo, si stanno protraendo<br />
più del previsto. Ancora una volta, il ritmo delle<br />
autorità politiche non è quello dei pazienti! Noi siamo<br />
im-pazienti... ma nonostante ciò siamo disposti ad aspettare<br />
ancora, perché siamo convinti che valga la pena<br />
attendere la realizzazione di queste due parti importanti<br />
di questa sorta di “pacchetto” legislativo europeo delle<br />
malattie rare!<br />
Malgrado tutto non c’è tempo da perdere e dobbiamo<br />
restare concentrati sulle nostre priorità.<br />
EURORDIS è all’origine della Conferenza Europea<br />
sulle Strategie Nazionali per le Malattie Rare che si terrà<br />
il 18 novembre prossimo, con l’obiettivo di preparare il<br />
terreno al recepimento del pacchetto legislativo europeo<br />
per le malattie rare e di lanciare l’elaborazione dei<br />
piani nazionali. L’evento, organizzato dal Ministero francese<br />
della salute, sotto la presidenza francese dell’Unione<br />
Europea, è una componente importante<br />
dell’EuroPlan. Il Ministero italiano della Salute e i partners<br />
dei 19 Stati membri dell’Unione Europea stanno implementando<br />
il progetto finanziato dalla Commissione Europea.<br />
EURORDIS e i suoi membri stanno anche preparando<br />
attivamente la giornata europea delle malattie rare<br />
le abitudini alimentari. E’ emerso che i bambini con FTO<br />
pro-obesità hanno un appetito maggiore e difficilmente<br />
si fermano quando hanno il piatto davanti. In pratica e’<br />
come se quella versione del gene impedisse loro di provare<br />
sazietà e quindi li rendesse incapaci di decidere<br />
quando e’ bene smettere di mangiare. FTO potrebbe<br />
dunque avere un ruolo nel controllo dell’appetito e in<br />
questa maniera predisporre al sovrappeso, concludono<br />
gli esperti.<br />
2009 per sensibilizzare l’opinione pubblica e spronare<br />
un contesto politico sempre più favorevole.<br />
Ma noi stiamo già guardando oltre questa legislazione<br />
europea e i piani nazionali per le malattie rare. Stiamo<br />
già ponendo le basi per un potenziale decreto europeo<br />
contro l’uso discriminatorio delle informazioni genetiche,<br />
ispirato alla legge dell’anti-discriminazione sulle<br />
informazioni genetiche adottato recentemente negli Stati<br />
Uniti. Ci sono forti disparità in questo campo tra i differenti<br />
Paesi. Si tratta di difendere il diritto ad avere pieno<br />
accesso all’educazione, al lavoro, ai prestiti e alle assicurazioni,<br />
indipendentemente dalle nostre particolarità<br />
genetiche. Inoltre, se i test genetici sono più facilmente<br />
accessibili e sempre più economici, non c’è dubbio che<br />
le ripercussioni legali, etiche ed economiche diventino<br />
rapidamente una fonte pericoli terribili.<br />
Una persona resta una persona, anche se cessa di<br />
funzionare normalmente.<br />
Gli uomini possiedono dei diritti perché hanno anche<br />
dei doveri gli uni verso gli altri. Questo umanesimo è<br />
prima di tutto una morale e poi una politica.<br />
Non è a caso che Sartre diceva “l’uomo è condannato<br />
a reinventare l’uomo ogni secondo”. L’umanità e il movimento<br />
delle malattie rare non sono pagine bianche che<br />
abbiamo riempito partendo dal nulla. La nostra è un’avventura<br />
umana e sociale destinata ad evolversi. Difendiamo<br />
i diritti di tutti gli esseri umani che hanno una<br />
malattia, rara o no.
Impegno per una vita migliore<br />
ATTUALITA’<br />
IL PRIMO CORSO ESTIVO DI EURORDIS<br />
<strong>PER</strong> I SOSTENITORI DEI MALATI<br />
Se state pensando a come prendere parte ad una<br />
sperimentazione clinica per capire meglio il suo funzionamento,<br />
o volete saperne di più su come vengono sviluppati<br />
i farmaci orfani, dallo studio preclinico alla fase<br />
di commercializzazione, su quali sono le fasi del processo<br />
regolatorio dei farmaci e quale potrebbe essere il<br />
vostro ruolo in quanto sostenitori dei malati, sappiate<br />
che le risposte a queste domande sono state ampiamente<br />
discusse durante il primo Corso estivo di Eurordis<br />
per i sostenitori dei malati.<br />
Per oltre 4 giorni, i partecipanti hanno interagito con i<br />
funzionari dell’Agenzia Europea del Farmaco (EMEA),<br />
con ricercatori e rappresentanti dei malati per condividere<br />
le loro esperienze riguardo le sperimentazioni cliniche<br />
e lo sviluppo dei farmaci. Il corso estivo si è composto<br />
di una serie di seminari e presentazioni ufficiali,<br />
attraverso un approccio interattivo. I partecipanti sono stati<br />
divisi in 4 gruppi a ciascuno dei quali è stato assegnato<br />
un farmaco orfano ed è stato consegnato un pacchetto di<br />
informazioni pedagogiche primo del loro arrivo a<br />
Barcellona. Il pacchetto comprendeva alcune informazioni<br />
basilari sul farmaco, sulla malattia per la quale si<br />
intende applicarlo e i documenti regolatori associati. Questo<br />
sistema ha permesso ai partecipanti di poter collegare<br />
le discussioni teoriche all’analisi pratica del caso.<br />
Il dott. Markku Toivonen, (NDA, Finlandia) ha cominciato<br />
la prima presentazione ufficiale con una sessione<br />
sulla medicina basata sull’evidenza attraverso la ricerca<br />
clinica. Ha proseguito, poi, spiegando il ciclo di vita di<br />
un farmaco e descrivendo i processi contenuti nelle<br />
sperimentazioni cliniche. Il resto della giornata è stato<br />
dedicato alla comprensione dei dati statistici racchiusi<br />
nella ricerca clinica. Durante tutte le sessioni i partecipanti<br />
hanno avuto a disposizione un glossario, che li ha<br />
aiutati nella comprensione dei concetti principali e del<br />
vocabolario utilizzato nelle sperimentazioni cliniche. La<br />
mattina seguente, sono stati affrontati gli aspetti etici delle<br />
sperimentazioni e si è discusso con ds Eric Koster MA<br />
(METCT, Olanda) e Rob Camp (ATAC, Spagna) degli<br />
standard utilizzati per il consenso informato per la partecipazione<br />
alle sperimentazioni in Europa e negli Stati Uniti.<br />
Nel pomeriggio, le sessioni hanno trattato le eccezioni<br />
ai “Gold standard” delle sperimentazioni randomizzate<br />
e controllate, ovvero i prodotti medicinali orfani e i farmaci<br />
pediatrici. Dal momento che questi prodotti sono<br />
designati per un numero ristretto di persone, essi non<br />
sono vincolati agli stessi standard dei farmaci comuni.<br />
Le discussioni sulla specificità dei farmaci orfani nel processo<br />
regolatorio sono proseguite poi con la sessione<br />
del dott. Patrick Salmon (IMB, Irlanda), durante la quale<br />
ha spiegato in dettaglio le diverse fasi delle procedure<br />
regolatorie in Europa, compreso l’uso compassionevole<br />
e la revisione accelerata.<br />
Durante tutto il corso estivo, i partecipanti hanno potuto<br />
discutere dividendosi in piccoli gruppi e poi riunendosi<br />
per ascoltare le presentazioni ufficiali e porre domande.<br />
“A ciascun gruppo sono stati distribuiti diversi<br />
documenti, tra i quali degli articoli di giornali pubblicati<br />
12<br />
sull’argomento che sono stati discussi e collegati ai temi<br />
affrontanti dal corso,” ha spiegato la dott.ssa Maria<br />
Mavris, Responsabile del programma di sviluppo farmaci<br />
ad Eurordis. “La tecnica di apprendimento basata<br />
sui problemi, utilizzata nelle sessioni frequentate da piccoli<br />
gruppi ha avuto molto successo. La maggior parte<br />
dei partecipanti ha dichiarato di essersi trovata a proprio<br />
agio avendo avuto l’opportunità di interagire più liberamente.”<br />
La seconda parte del programma è stata particolarmente<br />
interessante per quei sostenitori dei malati interessati<br />
a comprendere il processo decisionale europeo<br />
presso l’EMEA e il loro possibile coinvolgimento nei diversi<br />
comitati scientifici e gruppi di lavoro. Il dott. Garcia<br />
Burgos dell’EMEA ha dato una visione generale delle<br />
attività dell’EMEA e del ruolo dei rappresentanti dei malati<br />
nei diversi comitati, mentre il lavoro svolto nello specifico<br />
dalle varie associazioni e dal nuovo Comitato per le<br />
Terapie Avanzate è stato presentato da funzionari, professori<br />
e rappresentanti dei malati che attualmente prestano<br />
servizio presso i comitati dell’EMEA.<br />
L’ultima sessione è stata dedicata alla presentazione<br />
delle diverse task forces di Eurordis, che sono aperte a<br />
tutti coloro che desiderano contribuire a rafforzare le posizioni<br />
dei malati nel campo dei farmaci orfani e dei farmaci<br />
pediatrici, della trasparenza e dell’accesso alle cure.<br />
I rappresentanti dei malati di Eurordis interessati allo<br />
sviluppo dei farmaci non avevano ancora avuto la possibilità<br />
di incontrarsi e di interagire, pertanto il corso estivo<br />
ha offerto loro questa opportunità unica, con lo scopo<br />
di diffondere in seguito le conoscenze acquisite ad<br />
altri gruppi di malati nel proprio Paese. “Mi impegnerò<br />
ad “istruire” molte più persone nella nostra associazione<br />
e a cooperare con altre associazioni, autorità sanitarie<br />
e medici in Grecia, per migliorare la qualità di vita<br />
delle persone affette da malattie rare,” ha dichiarato<br />
Stamatina Maniolas dell’Associazione Greca delle persone<br />
con anomalie genetiche. “Il corso estivo si è rivelato<br />
un’importante fonte di informazioni e un contesto<br />
illuminante nel quale le persone provenienti da diversi<br />
Paesi e affetti da malattie differenti si sono sentiti come<br />
un’unica famiglia.”<br />
Dopo 4 giorni di intenso lavoro, il corso estivo si è concluso<br />
nello storico edificio amministrativo dell’ospedale<br />
che fronteggia la Sagrada Familia e con una breve visita<br />
all’ospedale Santa Creu i Sant Pau che ha oltre 600 anni.<br />
Non perdete la sessione del prossimo anno del Corso<br />
estivo!<br />
Per maggiori informazioni contattare: Dott.ssa Maria<br />
Mavris maria.mavris eurordis.org
13<br />
Anno XI - N. 4 ottobre, novembre, dicembre 2008<br />
LA VOCE DELLE ASSOCIAZIONI<br />
ASSOCIAZIONE <strong>PER</strong> L’AIUTO AI SOGGETTI<br />
CON LA SINDROME DI PRADER WILLI<br />
Tra poco sarà Natale pieno di luci, feste e speranze. Fa molto freddo ed ho pensato di scaldare lo spazio<br />
dedicato alla nostra associazione con una relazione sui soggiorni estivi 2008 sul mare della Liguria, organizzati<br />
dall’Associazione P.W. del Piemonte. La relazione è scritta dalle dottoresse psicologhe, che hanno partecipato al<br />
soggiorno e nei dieci giorni di vita in comune, con i ragazzi affetti dalla sindrome di Prader Willi, hanno acquisito<br />
grande esperienza sulle loro specifiche e particolari qualità. Pubblichiamo alcune foto delle vacanze da cui si<br />
intravede l’allegria e la felicità che ha accompagnato i ragazzi in queste giornate piene di sole e di mare. I loro volti<br />
gioiosi hanno scaldato il nostro cuore. Un ringraziamento alle dottoresse Compagni e Bosia e agli educatori della<br />
Cooperativa Mafalda: Lia, Franco, Monica e Filippo che hanno condiviso con loro quelle serene giornate. Di<br />
seguito abbiamo un’interessante relazione della dott.ssa Compagni sull’incontro che si è svolto a Foresto Sparso<br />
(Bg) presso Casa Sora con la partecipazione del dott. Tony Holland,psichiatra dell’Università di Cambridge che ha<br />
affrontato il tema della terapia farmacologica psichiatrica nella Sindrome di Prader-Willi.<br />
Torniamo al presente augurando a tutti i lettori Buone Feste 2008.<br />
SOGGIORNI 2008<br />
Dott.ssa Chiara Bosia e Dott.ssa Chiara Compagni<br />
Quest’estate, dal 12 al 22 luglio 2008, è stato organizzato<br />
un soggiorno al mare a Borgio Verezzi a cui hanno<br />
preso parte 2 ragazzi e 4 ragazze con sindrome di Prader<br />
Willi. Il programma ha incluso momenti di relax in spiaggia,<br />
ma anche gite (escursione in barca a Lerici, in trenino<br />
a Varigotti, giornata all’Acquapark “le caravelle”) che sono<br />
state particolarmente apprezzate. Ad accompagnare i<br />
ragazzi sono stati 4 educatori e 2 dottoresse<br />
specializzande in Neuropsichiatria infantile (che da qualche<br />
anno seguono presso l’ospedale Regina Margherita<br />
bambini e adolescenti in età evolutiva con la sindrome di<br />
Prader Willi). L’obiettivo del soggiorno è stato quello di<br />
offrire ai ragazzi uno spazio di vacanza, ma anche dare<br />
loro la possibilità di un’esperienza di socializzazione e di<br />
acquisizione di minime autonomie. Un soggiorno analogo,<br />
ma di più breve durata era già stato realizzato l’anno<br />
precedente con all’incirca lo stesso gruppo (quest’anno<br />
si è aggiunto un ragazzo) e gli stessi operatori; la conoscenza<br />
reciproca ha consentito di lavorare con i ragazzi<br />
con maggiore tranquillità e di portare avanti un percorso.<br />
Tra i vari membri del gruppo, si è instaurata un buona<br />
relazione, con una discreta integrazione anche del ragazzo<br />
assente nel precedente soggiorno. Rispetto allo<br />
scorso anno, si è assistito ad un buon legame fra tutte le<br />
ragazze, mentre i due ragazzi (che si incontravano per<br />
la prima volta) hanno mantenuto una posizione più isolata,<br />
manifestando difficoltà a legare tra loro e prediligendo<br />
il rapporto con gli operatori, frequentemente un<br />
rapporto a due. In molte occasioni, stati d’animo come<br />
l’ira o la tensione emotiva di uno dei membri del gruppo<br />
ha avuto inevitabili conseguenze sugli altri, tendendo a<br />
destabilizzare il gruppo e rendendo più difficile la sua<br />
gestione; parallelamente, però, anche lo stato di benessere<br />
o l’entusiasmo di un ragazzo si è trasmesso agli<br />
altri, creando un clima più disteso.<br />
Rispetto allo scorso anno, tutti i ragazzi sono stati<br />
maggiormente in grado di cogliere i momenti di difficoltà<br />
del gruppo o di singoli, mostrandosi disponibili a collaborare<br />
per il superamento della fase critica. Si sono creati<br />
momenti di discussione di gruppo, in cui i ragazzi<br />
potevano parlare liberamente circa l’andamento della<br />
giornata, le cose positive e quelle negative; in tale sede<br />
si concordavano le attività per il giorno successivo, in<br />
modo che ognuno potesse esprimere le proprie preferenze.<br />
Nel caso fossero presenti tensioni, si è cercato<br />
inoltre di chiarire gli eventuali fraintendimenti e di ristabilire<br />
un clima sereno.<br />
Per quanto riguarda il rapporto col cibo è stato possibile<br />
osservare un buon percorso all’interno del gruppo.<br />
Nell’estate 2007 i vari cibi venivano portati a tavola coperti<br />
da cellophan che poteva essere tolto solo quando tutti<br />
avevano ricevuto il loro pasto, c’era inoltre una notevole<br />
attenzione da parte dei ragazzi a che le porzioni fossero<br />
uguali per tutti. Nel soggiorno 2008, invece, i ragazzi hanno<br />
accettato che i piatti fossero serviti normalmente e<br />
hanno tollerato a volte la frustrazione di porzioni non esattamente<br />
sovrapponibili. All’inizio, inoltre, si era scelto di<br />
far sì che il dessert fosse sempre costituito da yogurt,<br />
evitando la frutta (si temeva infatti che i frutti, non potendo<br />
essere tutti di uguale dimensione, avrebbero potuto scatenare<br />
lamentele). Dietro richiesta dei ragazzi e dopo avere<br />
stabilito con loro un accordo, si è riusciti a sostituire in<br />
alcuni pasti lo yogurt con un frutto a scelta.<br />
Alcuni ragazzi hanno dimostrato di avere delle preferenze<br />
per i vari tipi di alimenti, rifiutando di mangiare cibi<br />
a loro non graditi. In alcune occasioni si è osservato inoltre<br />
come il pensiero del cibo riuscisse ad essere almeno<br />
temporaneamente accantonato quando i ragazzi venivano<br />
coinvolti e distratti in attività piacevoli.<br />
Durante il soggiorno, con alcuni ragazzi è stato possibile<br />
lavorare, seppure in minima misura, sull’acquisizione<br />
e consolidamento di alcune autonomie.<br />
In un caso, ad esempio è stato possibile ottenere che<br />
una ragazza gestisse autonomamente le proprie sigaret-
te durante la giornata: mentre lo scorso anno riceveva<br />
dall’operatore una sigaretta per volta all’orario concordato,<br />
quest’anno le venivano consegnate al mattino le sigarette<br />
per l’intera giornata. La ragazza è sempre stata in<br />
grado di attendere gli orari concordati per fumare e, anzi,<br />
in talune occasioni, ha scelto di attendere oltre l’orario<br />
stabilito in modo da poter fumare in compagnia<br />
dell’educatrice. Il fatto di gestire le sigarette è stato vissuto<br />
dalla ragazza come un atto di responsabilizzazione,<br />
quindi è risultato particolarmente gradito.<br />
Un altro ragazzo, abituato a casa a farsi aiutare in<br />
diverse operazioni quotidiane, è riuscito nel giro di pochi<br />
giorni ad effettuare molte attività in autonomia o comunque<br />
con minimo aiuto. Si è scelto infatti di non svolgere<br />
le attività al posto suo, ma di insegnargli come fare:<br />
dopo un iniziale dissenso il ragazzo ha smesso di la-<br />
Impegno per una vita migliore<br />
14<br />
mentarsi e si è mostrato in grado di apprendere e di<br />
svolgere le varie operazioni sebbene con lentezza.<br />
In conclusione, il soggiorno estivo ha costituito per i<br />
ragazzi un’ottima esperienza di socializzazione ed è stato<br />
importante nell’ottica di un percorso di acquisizione<br />
di autonomie e spazi personali. Dato l’ambiente contenuto<br />
e protetto, si è realizzata positivamente un’esperienza<br />
di separazione tra ragazzi e genitori. Il soggiorno<br />
ha anche offerto spunti interessanti per una successiva<br />
gestione dei ragazzi.<br />
Per il prossimo anno, potrebbe essere importante ripetere<br />
l’esperienza con lo stesso gruppo di ragazzi nell’ottica<br />
di portare avanti un percorso, ma anche offrire<br />
un’esperienza analoga a bambini e adolescenti con la<br />
stessa sindrome per favorire l’acquisizione di autonomie<br />
(inclusa l’esperienza di separazione dai genitori).<br />
INCONTRO CON TONY HOLLAND A FORESTO SPARSO<br />
Il 25 ottobre 2008, a Foresto Sparso, si è svolta una<br />
giornata di studio sulla sindrome di Prader Willi. Alla conferenza<br />
è intervenuto il Dottor Tony Holland dell’Università<br />
di Cambridge che ha affrontato il tema della terapia<br />
farmacologica psichiatrica nella Sindrome di Prader-Willi.<br />
Il dottore ha sottolineato come non esistano a tutt’oggi<br />
farmaci in grado di ridurre la fame o indurre la sazietà<br />
nei pazienti con la sindrome. Sono stati effettuati degli<br />
studi volti ad apprendere il funzionamento dei centri<br />
cerebrali responsabili della sensazione di fame-sazietà:<br />
l’idea è che la comprensione dei meccanismi alla base<br />
del disturbo possa essere di aiuto in futuro per l’elaborazione<br />
di una terapia. In particolare, si è visto che, dopo<br />
un lungo periodo di digiuno, le aree cerebrali attivate<br />
sono le stesse nei pazienti con la sindrome di PW e<br />
nelle persone normali; se si fa seguire però al digiuno<br />
un pasto abbondante, nei soggetti normali si attivano<br />
alcune aree (responsabili verosimilmente del senso di<br />
sazietà) che non si attivano nei pazienti con la sindrome.<br />
Quali molecole e circuiti siano implicati nel processo<br />
non è ancora chiaro. Il dottore ha riferito che alcuni<br />
farmaci come il topiramato sono stati somministrati a<br />
pazienti con sindrome di PW nell’ottica di raggiungere<br />
diversi obiettivi tra cui ridurre la ricerca di cibo e la fame,<br />
i risultati sono però molto contrastanti: sebbene in alcuni<br />
casi il farmaco sembra aver portato ad una riduzione<br />
della sensazione di fame e ad un discreto calo di peso,<br />
nella maggior parte dei casi non ha sortito alcun effetto.<br />
DELLA DOTT.SSA CHIARA COMPAGNI<br />
Bisogna pertanto attendere uno studio clinico<br />
randomizzato per poterne valutare l’efficacia.<br />
Il dottor Holland ha sottolineato inoltre come per i ragazzi<br />
con la sindrome possa essere di notevole aiuto trovarsi<br />
in un ambiente controllato in cui non è possibile “rubare”<br />
cibo: l’avere la sicurezza che il cibo è chiuso e “non rubabile”<br />
sembra infatti abbassare i livelli di ansia e nervosismo,<br />
mentre il pensiero del cibo diventa meno fisso.<br />
Anche per ridurre lo skin-picking non è ancora stato<br />
trovato un farmaco efficace per tutti. Numerosi studi<br />
hanno però evidenziato come lo skin-picking aumenti in<br />
condizioni di noia e nervosismo; in questo senso diventa<br />
allora importante tenere un diario delle attività del ragazzo,<br />
degli eventi che si verificano e dell’intensità e<br />
della frequenza degli episodi di skin-picking. L’obiettivo<br />
sarebbe poi, grazie allo studio del diario, aumentare le<br />
attività che contribuiscono a ridurre lo skin-picking e limitare<br />
il più possibile eventi o attività che invece lo accentuino.<br />
In particolare, si è visto che l’imparare a lavorare<br />
a maglia può essere una buona strategia per tenere<br />
le mani occupate, impegnarsi in un’attività e limitare<br />
lo skin-picking.<br />
Durante il convegno, si è inoltre discusso della possibilità<br />
che alcuni pazienti con sindrome di PW presentino<br />
disturbi dell’umore o disturbi psicotici, in questi casi è<br />
necessario un trattamento farmacologico specifico ed<br />
un attento monitoraggio per valutarne l’efficacia.<br />
COMUNICAZIONE: La <strong>Federazione</strong> Italiana fra le associazioni ed altre organizzazioni per l’aiuto<br />
ai soggetti con sindrome di Prader Willi ed alle loro famiglie ha la Sede Legale a Roma in Via G.<br />
Veratti n. 24 e comunica la variazione della Banca d’appoggio.<br />
I nuovi riferimenti sono: BANCA DELLE MARCHE S.p.A. - agenzia n. 20 - Via Fermi, 25/27 -<br />
00146 Roma - IBAN: IT78 PO60 5503 2230 0000 0000 452 -<br />
Il Codice Fiscale non è variato ed è: 97587100013 -<br />
Il bollettino di conto corrente inserito nel giornale è dell’associazione Prader Willi del Piemonte.<br />
L’associazione si occupa della redazione del giornale dal 1997 e da due anni collabora con la<br />
<strong>Federazione</strong> della Malattia Rare Infantili di Torino al proseguimento del progetto.
Il 12 e 13 settembre abbiamo partecipato a Trento<br />
al Corso di Formazione “Empowerment finalizzato<br />
alla formazione legislativa sanitaria, socio-sanitaria<br />
e sociale”, organizzato da UNIAMO.<br />
Siamo rimaste colpite in particolare da alcuni interventi,<br />
del cui contenuto vogliamo farvi partecipi.<br />
Interessante innanzitutto l’esposizione della<br />
Dott.sa Annunziata Di Palma, Direttore della U.O.<br />
di Pediatria dell’Ospedale Santa Chiara, la quale<br />
ha evidenziato come sia necessario cambiare il<br />
punto di vista dei sanitari nei confronti delle malattie<br />
poco conosciute: in questi casi il medico, non più il<br />
solo detentore della conoscenza, deve sapersi rapportare<br />
in modo nuovo con i pazienti ed i loro<br />
famigliari, che diventano spesso i veri “protagonisti”<br />
della cura. Ha definito inoltre come occorra arrivare<br />
a stabilire dei percorsi chiari, inequivocabili, condivisi<br />
e bidirezionali con il paziente e con tutte le figure<br />
che gli ruotano intorno, ed anche identificare un<br />
case manager che possa essere competente su più<br />
fronti: ospedale, famiglia, scuola, sport, etc.<br />
Il secondo intervento, inerente i servizi sanitari e<br />
socio-sanitari, è stato effettuato dalla Dott.ssa Stefania<br />
Porchia, appartenente alla SINODE’ srl, una<br />
società di consulenza, formazione, valutazione e ricerca<br />
nel settore dei servizi alla persona.<br />
Ha affrontato le tematiche dell’evoluzione del sistema<br />
di welfare italiano, dal welfare state a gestione<br />
diretta, fino al welfare mix basato sulla<br />
esternalizzazione, per arrivare al welfare community,<br />
basato sulla sussidiarietà, prendendo in esame i<br />
fattori di cambiamento della società e dei servizi<br />
sanitari e delle relazioni orientate al benessere sociale.<br />
Sono anche stati approfonditi i concetti di fun-<br />
15<br />
Anno XI - N. 4 ottobre, novembre, dicembre 2008<br />
VIA CAFASSE, 28<br />
10074 - LANZO T.SE - TO<br />
TEL. 0123.28995 - FAX 0123.320149<br />
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www.niemannpick.org<br />
zionamento, accreditamento e l’argomento dei Piani<br />
di Zona.<br />
L’intervento conclusivo della prima giornata, tenuto<br />
dal Dott. Cerracchio ed intitolato “Dai bisogni<br />
ai diritti delle persone con malattia rara: non solo<br />
sanità”, ha approfondito i concetti di salute e di bisogno,<br />
con particolare attenzione all’accertamento<br />
dell’invalidità civile.<br />
Altri due interventi interessanti sono stati quello<br />
del Dott. Lucio Mantovan, funzionario per le Politiche<br />
Sociali della Provincia di Venezia, che ha approfondito<br />
il tema del volontariato, sottolineando<br />
come la funzione fondamentale del volontariato sia<br />
la creazione di capitale sociale: valori, norme, fiducia<br />
interpersonale, senso d’appartenenza, relazioni<br />
solidali, competenza sociale, psicologica, relazionale<br />
e comunicativa legata al contesto sociale; quindi la<br />
lezione del dott. Luciano Malfer, dirigente del Servizio<br />
Politiche Sociali e Abitative, che ha trattato il tema<br />
della Programmazione Locale nel contesto territoriale<br />
di riferimento, approfondendo in particolare la<br />
riforma del sistema di Welfare Trentino, proponibile<br />
come esempio per le altre realtà locali.<br />
Il corso ha da un lato confermato alcune tesi<br />
ed idee che l’associazione Italiana Niemann-Pick<br />
sta già attuando e dall’altro ci fa fornito ulteriori spunti<br />
di riflessione per la costruzione di nuovi progetti e<br />
per implementare la metodologia di lavoro, a favore<br />
dei nostri soci.<br />
Simona Portonero e<br />
Federica Raffaele
Impegno per una vita migliore<br />
SCARTABELLANDO<br />
NUOVE NORME LEGISLATIVE<br />
SFAVOREVOLI <strong>PER</strong> LE <strong>PER</strong>SONE<br />
HANDICAPPATE<br />
TRATTO DA CONTROCITTA’ 8-9<br />
Sono preoccupanti le norme contenute nel decreto legislativo<br />
n. 112 del 25 giugno 2008 “Disposizioni urgenti<br />
per Io sviluppo economico, la competitività, la<br />
stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione<br />
tributaria”. Vediamo in particolare gli articoli che riguardano<br />
le persone handicappate:<br />
- l’articolo 80 prevede un nuovo Piano straordinario di<br />
verifica delle invalidità civili. Si tratta di un’altra verifica<br />
sulle “false invalidità”. Negli ultimi anni i vari Governi si<br />
sono cimentati più volte su questa materia. Nessuno però<br />
ha mai reso pubblico il risultato di tanti sforzi: quante persone<br />
sono state controllate, quante false invalidità sono<br />
state accertate, quanto è costato il piano di accertamento.<br />
Resta il fatto che l’articolo 80 prevede che l’lnps (l’istituto<br />
che dovrà dare attuazione al Piano) qualora la persona<br />
convocata non si presenti alla visita senza giustificato<br />
motivo provvede alla sospensione dei benefici di cui è<br />
titolare: questi ha poi 90 giorni di tempo per motivare il<br />
perché non si è presentato; trascorsi i 90 giorni senza<br />
giustificazione viene revocato il beneficio in precedenza<br />
già sospeso.<br />
Inoltre l’articolo 80 purtroppo non tiene in nessun conto<br />
nemmeno l’articolo 6 della legge 9 marzo 2006 n. 80 e<br />
del successivo decreto 2 agosto 2007 il quale stabilisce<br />
che «i soggetti portatori di menomazioni o patologie stabilizzate<br />
o ingravescenti, inclusi i soggetti affetti da sindrome<br />
da talidomide, che abbiano dato luogo al riconoscimento<br />
dell’indennità di accompagnamento o di comunicazione<br />
sono esonerati da ogni visita medica finalizzata<br />
all’accertamento della permanenza della minorazione<br />
civile o dell’handicap»;<br />
- l’articolo 71, quello che molti organi di informazione<br />
hanno indicato come norma “contro i fannulloni”, contiene<br />
fra l’altro i casi in cui l’assenza dal servizio non incide<br />
nella distribuzione di somme accessorie quali ad esempio<br />
gli incentivi.<br />
Prima del decreto che stiamo esaminando chi fruiva<br />
del congedo retribuito di due anni (anche frazionato) previsto<br />
dall’articolo 42. comma 5, del decreto legislativo n.<br />
151 del 26 marzo 2001 per l’assistenza ai figli con grave<br />
handicap o ai fratelli o le sorelle o al coniuge aveva diritto<br />
a percepire anche le somme erogate a titolo di incentivo.<br />
Anche coloro che fruivano di permessi lavorativi ex articolo<br />
33 della legge 104 del 5 febbraio 2002 avevano analogo<br />
trattamento.<br />
Ora se il decreto in questione non viene modificato dal<br />
Parlamento nella fase di trasformazione in legge questi<br />
lavoratori che si assentano dal servizio per motivi detti<br />
sopra saranno considerati alla stregua dei “fannulloni” e<br />
dunque non avranno più diritto a quanto stabilito dalle<br />
norme precedenti: insomma, troveranno meno quattrini<br />
in busta paga.<br />
16<br />
OPPORTUNITÀ E DIRITTI NEI CONSUMI DI<br />
ENERGIA ELETTRICA E AGEVOLAZIONI<br />
TRATTO DA MOBILITÀ<br />
Nelle ultime settimane molti Lettori, in seguito a notizie<br />
piuttosto generiche sui mezzi di informazione, hanno richiesto<br />
ragguagli sulle agevolazioni tariffarie sull’energia<br />
elettrica. Al momento attuale il riferimento normativo è il<br />
Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico, 28 dicembre<br />
2007. Dopo la nota liberalizzazione del mercato<br />
dell’energia elettrica, il legislatore, sulla scorta di direttive<br />
comunitarie, ha previsto forme di tutela dei clienti più<br />
svantaggiati. Il Decreto, infatti, determina i criteri per “la<br />
definizione delle compensazioni della spesa sostenuta<br />
per la fornitura di energia elettrica per i clienti economicamente<br />
svantaggiati e per i clienti in gravi condizione di<br />
salute.”<br />
CHI NE HA DIRITTO<br />
La compensazione, in realtà, è prevista per due categorie<br />
di utenti: per i clienti domestici in condizioni di disagio<br />
economico e per i clienti domestici utilizzatori di<br />
apparecchiature medico-terapeutiche. Il disagio economico<br />
fa riferimento all’ISEE (Indicatore della Situazione<br />
Economica Equivalente) del nucleo, indicato in 7.500 euro<br />
annui e parametro sulla composizione del nucleo familiare<br />
stesso. L’agevolazione per chi usa apparecchiature<br />
medico-terapeutiche merita una precisazione: ci si riferisce<br />
alle sole apparecchiature necessarie all’esistenza in<br />
vita di chi le usa. Sono certamente inclusi gli apparecchi<br />
attinenti.<br />
CHI HA DIRITTO ALLE AGEVOLAZIONI TARIFFARIE<br />
SULL’ENERGIA ELETTRICA? DA QUANDO? DOVE<br />
PRESENTARE LA DOMANDA <strong>PER</strong> OTTENERLE?<br />
ECCO LE RISPOSTE<br />
La funzione respiratoria (ventilatori, concentratori di<br />
ossigeno, bronco aspiratori), alla funzione unitaria (dialisi<br />
a domicilio) e alla funzione alimentare (pompe entrale,<br />
infusori). Non sono inclusi servo scala, piattaforme<br />
elevatrici, caricabatteria per carrozzine, ascensori ed altri<br />
apparecchi utili all’autonomia personale, ma non indispensabili<br />
alla “esistenza in vita”. Le compensazioni dovrebbero<br />
produrre un risparmio per l’utente medio indicativamente<br />
del 20%. Le due compensazioni (disagio<br />
economico e apparecchi medicali) sono cumulabili.<br />
DA QUANDO<br />
Le compensazioni decorrono dal primo gennaio 2008,<br />
ma diverranno operative solo dopo l’approvazione di uno<br />
specifico provvedimento dell’Autorità per l’energia elettrica<br />
e il gas. Il provvedimento, non ancora emanato, è atteso<br />
entro l’estate. Il provvedimento è strettamente necessario<br />
anche sotto il profilo organizzativo. E’ da ritenere<br />
che, dopo l’approvazione del provvedimento, verranno<br />
restituiti i “risparmi” pregressi, cioè dal primo gennaio<br />
2008 in poi.<br />
DOVE<br />
Il Decreto individua i responsabili dell’accoglimento e
delle verifiche delle domande nei Comuni di resistenza<br />
dell’utente. Presso i Comuni andranno quindi presentate<br />
le domande unitamente all’ISEE del nucleo ed alla<br />
certificazione relativa all’uso di apparecchi medicali necessari<br />
per l’esistenza in vita che verrà rilasciata, nei modi<br />
ancora da definire, dall’Azienda USL di residenza. Al<br />
momento di andare in stampa è “inutile” presentarsi in<br />
Comune: non sono ancora stati definiti i modelli. E’ presumibile<br />
che l’intero sistema sia a regime dopo l’estate.<br />
VISITE INUTILI<br />
SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA<br />
DI CARLO GIACOBINI<br />
Oltre due anni or sono il legislatore ha stabilito che gli<br />
invalidi civili con patologie stabilizzate o ingravescenti non<br />
dovessero essere sottoposti a visite di revisione.<br />
Ma la legge è applicata ?<br />
LA NORMATIVA<br />
Con la Legge 9 marzo 2006, n. 80, il Parlamento ha<br />
stabilito che i soggetti portatori di menomazioni o patologie<br />
stabilizzate o ingravescenti, inclusi i soggetti affetti da<br />
sindrome da talidomide, che abbiano dato luogo al riconoscimento<br />
dell’indennità di accompagnamento o di comunicazione,<br />
siano esonerati da ogni visita medica finalizzata<br />
all’accertamento della permanenza della<br />
minorazione civile o dell’handicap. Il Decreto applicativo<br />
del 2 agosto 2007 ha fissato 1 2 voci relative a condizioni<br />
patologiche che determinano una grave compromissione<br />
dell’autonomia personale e gravi limitazioni delle attività<br />
e della partecipazione alla vita comunitaria. Per ciascuna<br />
voce viene indicata la documentazione sanitaria, rilasciata<br />
da struttura sanitaria pubblica o privata accreditata, idonea<br />
a comprovare la patologia o la menomazione, da<br />
richiedere alle Commissioni mediche delle Aziende sanitarie<br />
locali o agli interessati, solo qualora non sia stata<br />
acquisita agli atti o non più reperibile. Da un lato lo spirito<br />
della norma è chiarissimo: evitare inutili visite di revisione.<br />
Ma dall’altro le indicazioni operative per le Aziende<br />
Usl e le misure di tutela per il Cittadino sono pressoché<br />
assenti. Di qui i numerosi dubbi tra cui uno più rilevante<br />
degli altri: il Cittadino già in possesso di certificazione di<br />
invalidità che preveda una revisione ma che sia affetto<br />
da una patologia elencata nel Decreto, deve o non deve<br />
presentarsi a visita di revisione?<br />
Nessuno in questi mesi ha fornito una risposta chiara;<br />
le Aziende UsI hanno continuato ad effettuare visite di<br />
revisione e i Cittadini a sottoporsi a nuovi accertamenti<br />
anche se affetti da patologie stabilizzate o ingravescenti.<br />
INDICAZIONI MINISTERIALI<br />
A fronte di una situazione sempre più confusa e di<br />
disapplicazione della normativa, il 30 maggio 2008, finalmente,<br />
è intervenuta la Direzione Generale Prevenzione<br />
Sanitaria del Ministero del Lavoro, della Salute e delle<br />
Politiche Sociali inviando una nota “urgente” a tutte le<br />
Regioni, a tutti i direttori generali delle Aziende AsI e all’INPS.<br />
La prima indicazione riguarda le persone invalide<br />
beneficiarie di indennità di accompagnamento o di comunicazione<br />
per le quali le Commissioni delle Aziende<br />
AsI hanno previsto una successiva visita di revisione. L<br />
17<br />
Anno XI - N. 4 ottobre, novembre, dicembre 2008<br />
‘INPS invierà a ciascuna Commissione AsI l’elenco di<br />
queste persone (titolari di indennità di accompagnamento<br />
o comunicazione per le quali è prevista revisione) con<br />
la richiesta dei fascicoli sanitari. Il Ministero sollecita le<br />
Aziende AsI a collaborare inviando la documentazione in<br />
plichi con l’annotazione “Trasmissione selettiva ai sensi<br />
del DM 2/8/07”. A questo punto le Commissioni INPS redigono<br />
un verbale per ciascun fascicolo esaminato, da<br />
cui risulti il diritto o meno per il soggetto all’esenzione da<br />
qualunque altra visita di revisione. Ultimato l’esame, restituiranno<br />
alle Asl i fascicoli corredati del verbale. li Ministero<br />
prevede che sia compito dell’INPS comunicare direttamente<br />
alle persone che sono state ritenute esonerate<br />
che non saranno più chiamate a visita.<br />
Queste le istruzioni, apparentemente semplici, del Ministero.<br />
La mole di lavoro per le Commissioni UsI sarà<br />
notevole e altrettanto lo sarà quella per l’INPS. I tempi di<br />
smaltimento di questo lavoro non sono previsti o<br />
quantificati dal Ministero. La seconda indicazione del Ministero<br />
riguarda le nuove visite. In questi casi le Commissioni<br />
AsI devono tenere in debito conto le disposizioni del<br />
decreto, avendo cura di esprimere il proprio parere sulla<br />
base della documentazione indicata, annotando nel verbale,<br />
quando ricorre il caso, il diritto all’esenzione da successive<br />
visite.<br />
L’INPS<br />
Dopo questa nota del Ministero, il 3 giugno 2008, con il<br />
Messaggio 12727, l’INPS impartisce le conseguenti indicazioni<br />
alle sue sedi periferiche da cui emergono altri<br />
aspetti operativi. L’INPS ricorda l’automatica sospensione<br />
del pagamento delle provvidenze economiche per effetto<br />
dell’automatismo della procedura informatica che,<br />
alla scadenza prevista, determina l’interruzione<br />
dell’erogazione delle competenze. Questo significa, implicitamente,<br />
che se una persona non si presenta a visita<br />
di revisione entro la data prevista l’erogazione di pensioni,<br />
assegni, indennità viene sospesa. L’INPS nel suo<br />
messaggio conferma la procedura indicata dal Ministero<br />
per le pratiche giacenti (titolari di indennità di accompagnamento<br />
e di comunicazione per i quali è prevista la<br />
revisione). Aggiunge però che la valutazione delle singole<br />
posizioni potrà essere effettuata non solo sulla base<br />
della documentazione sanitaria trasmessa dalle Asl ma<br />
anche su quella integrativa richiesta eventualmente agli<br />
interessati. AI termine della procedura di accertamento<br />
medico-legale “agli atti” per l’individuazione della patologia,<br />
le Sedi INPS “avranno cura di ripristinare con ogni<br />
possibile urgenza il pagamento che tosse stato eventualmente<br />
sospeso per gli automatismi della procedura informatica”.<br />
L ‘INPS prevede anche che, con analogo<br />
meccanismo, venga estesa, a tutti i titolari di indennità di<br />
accompagnamento o di comunicazione per i quali non<br />
risulta disposta una visita di revisione, la verifica preventiva<br />
dei requisiti di cui alla norma in esame cioè del diritto<br />
all’esenzione dalla revisione. Questo aspetto è particolarmente<br />
importante perché consente di evitare il disagio<br />
di successivi controlli a campione.<br />
Nei nuovi verbali di accertamento di invalidità, redatti<br />
dalle Aziende AsI e verificati dall’INPS, sarà indicato e<br />
verbalizzato il diritto all’esonero da successive visite di<br />
verifica e controllo. Ma permangono anche alcuni non<br />
irrilevanti “coni d’ombra”. Vediamoli. L’INPS, diversamente
dal Ministero, non precisa che spetta all’Istituto la comunicazione<br />
anche all’interessato. A parere di chi scrive la<br />
comunicazione spetta all’Azienda Asl. Inoltre né INPS nè<br />
Ministero precisano cosa accade nel caso in cui non venga<br />
riconosciuto il diritto all’esonero da ulteriori visite mediche<br />
di controllo e di revisione della permanenza dello stato<br />
invalidante e siano già scaduti i tempi per la revisione<br />
precedentemente disposta e sia stata quindi sospesa la<br />
provvidenza economica. Infine, non è ben chiaro che cosa<br />
accada nel caso in cui una persona abbia cambiato residenza<br />
e azienda Asi di riferimento. La nuova Azienda AsI,<br />
interpellata dall’INPS, difficilmente dispone dei fascicoli<br />
sanitari.<br />
SUGGERIMENTI AL CITTADINI<br />
Di fronte ai dubbi interpretativi che ancora permangono<br />
e ai timori per la complessità valutativa legata ai nuovi<br />
percorsi, tentiamo di fornire alcuni suggerimenti al Cittadino.<br />
Il primo caso: persona invalida titolare di indennità di<br />
accompagnamento o di comunicazione in possesso di<br />
certificazione di invalidità che preveda una revisione ma<br />
che sia affetto da una patologia elencata nel Decreto 2<br />
agosto 2007.<br />
Il suggerimento: rivolgersi alla propria Azienda, con<br />
anticipo rispetto alla data di revisione, e chiedere formalmente<br />
se il proprio fascicolo sanitario sia già stato trasmesso<br />
all’INPS per la verifica del diritto all’esonero da<br />
ulteriori visite mediche di controllo e di revisione della permanenza<br />
dello stato invalidante. Si può citare ed allegare<br />
la nota del Ministero del 30 maggio 2008. In caso di risposta<br />
positiva, si attende la valutazione dell’INPS. In caso di<br />
risposta negativa è preferibile chiedere di fissare la visita<br />
di revisione.<br />
Il secondo caso: l’INPS non riconosce il diritto all’esonero<br />
da ulteriori visite mediche di controllo e di revisione<br />
della permanenza dello stato invalidante, nonostante la<br />
persona, titolare di indennità di accompagnamento o di<br />
comunicazione, sia affetta da una delle patologie indicate<br />
dal Decreto.<br />
Il suggerimento: sono possibili due ipotesi. La prima è<br />
un semplice ricorso al Comitato Provinciale dell’INPS, allegando<br />
documentazione sanitaria probatoria. La seconda,<br />
avviare un ricorso davanti ad un giudice con l’assistenza<br />
di un legale, anche tramite un patronato.<br />
Il terzo caso: la Commissione Asl convoca a visita, in<br />
base ad una revisione precedentemente disposta, una<br />
persona, titolare di indennità di accompagnamento o di<br />
comunicazione, nonostante sia affetta da una delle<br />
patologie indicate dal Decreto del 2007.<br />
Il suggerimento: al momento attuale è consigliabile presentarsi<br />
comunque a visita di accertamento, documentando<br />
la propria situazione sanitaria con certificazione<br />
sanitaria adeguata e chiedendo l’annotazione relativa al<br />
diritto all’esonero da ulteriori visite mediche di controllo e<br />
di revisione della permanenza dello stato invalidante. Nel<br />
caso in cui questo diritto non venga riconosciuto si può<br />
avviare un ricorso davanti ad un giudice. Il quarto caso: il<br />
Cittadino, titolare di indennità di accompagnamento o di<br />
comunicazione, in possesso di certificazione che prevede<br />
revisione, non viene convocato a visita e la provvidenza<br />
economica gli viene sospesa. Il suggerimento: rivolgersi<br />
immediatamente ad legale o a un patronato sinda-<br />
Impegno per una vita migliore<br />
18<br />
cale per presentare diffida o avviare un contenzioso in<br />
giudizio.<br />
ULTERIORI CONTROLLI<br />
Mentre si tenta di garantire attuazione (dopo oltre due<br />
anni) a ciò che è stato disposto dal legislatore per evitare<br />
visite di accertamento superflue, proseguono le attività di<br />
verifica e controllo sulle effettive posizioni degli invalidi<br />
civili. I controlli, già previsti e condotti da anni, sono stati<br />
recentemente inaspriti dal Decreto Legge 112/2008 in via<br />
di conversione al momento di andare in stampa (saranno<br />
200 mila i controlli alla caccia dei ‘falsi invalidi”). L’INPS,<br />
con l’intento di garantire uniformità applicativa sul territorio<br />
nazionale, ha diramato il 21 luglio 2008 la Circolare 77<br />
che fornisce indicazioni operative a tutte le Sedi INPS. Gli<br />
elenchi dei nominativi degli invalidi da verificare saranno<br />
estratti a campione dalla Commissione Medica Superiore<br />
(Roma) e gli elenchi saranno trasmessi alle Commissioni<br />
provinciali di verifica. La Circolare precisa anche che<br />
“A norma dell’art, 6 comma 3, della legge 9 maggio 2006,<br />
n. 80, i soggetti portatori di menomazioni o patologie stabilizzate<br />
o ingravescenti (inclusi quelli affetti da sindrome<br />
da talidomide), che abbiano ottenuto il riconoscimento dell’indennità<br />
di accompagnamento, sono esonerati da ogni<br />
visita medica finalizzata all’accertamento della permanenza<br />
della minorazione. Allo scopo di evitare che le verifiche<br />
straordinarie possano interessare anche i predetti soggetti,<br />
si ravvisa la necessità di richiedere, in via preliminare<br />
alle Asl, i fascicoli sanitari degli invalidi da sottoporre a<br />
verifica straordinaria, per un indispensabile esame preventivo<br />
della documentazione sanitaria”. Nella sostanza,<br />
per i titolari di indennità di accompagnamento, l’INPS richiederà<br />
alle Commissioni AsI, prima di procedere a convocazione<br />
a visita, i relativi fascicoli sanitari. Nel caso l’INPS<br />
rilevi, al momento delle visite di controllo, un’invalidità inferiore<br />
a quella precedentemente accertata, procederà<br />
alla revoca delle provvidenze economiche. Nel caso invece<br />
rilevi un aggravamento, non ci sarà alcun<br />
adeguamento automatico delle provvidenze economiche.<br />
Sarà il Cittadino a dover richiedere alla propria Azienda<br />
Usi la visita per l’accertamento (e il verbale sarà poi verificato<br />
e, se del caso, convalidato nuovamente dall’INPS).<br />
IN SINTESI<br />
Tentiamo di sintetizzare, ora, il nuovo percorso previsto<br />
dal Ministero della Salute e dall’INPS per tentare di individuare<br />
le persone affette da patologie ingravescenti o stabilizzate<br />
da esonerare da qualsiasi visita di revisione dell’invalidità<br />
civile.<br />
1) L’INPS seleziona tutti i nomi dei titolari di indennità di<br />
accompagnamento e di comunicazione per i quali è prevista<br />
la revisione.<br />
2) L’INPS invia l’elenco a ciascuna Commissione AsI e<br />
richiede i fascicoli sanitari.<br />
3) Le Commissioni AsI spediscono i fascicoli all’INPS<br />
che li esamina e, se del caso, richiede ulteriore<br />
certificazione agli interessati.<br />
4) Al fascicolo sanitario, che viene restituito alla AsI, è<br />
allegata una comunicazione scritta nella quale risulti<br />
esplicitato il diritto all’esonero da ulteriori visite mediche di<br />
controllo e di revisione della permanenza dello stato<br />
invalidante.
TEMPI BIBLICI<br />
Sembra che nessuno si prenda la responsabilità di<br />
rispondere ad un mio semplice quesito. Sono stata sottoposta<br />
a visita di accertamento dell’invalidità il giorno<br />
20 gennaio scorso. Ho chiesto alla mia Azienda USL<br />
quando questo verbale mi verrà consegnato formalmente.<br />
Mi è stato risposto che il verbale è in attesa di ratifica,<br />
ma alla mia domanda di spiegazioni e di che cosa significa,<br />
mi è stato risposto di rivolgermi ad un’associazione<br />
di categoria, perché loro non possono spiegarne il motivo.<br />
Chiedo lumi.<br />
Risposta<br />
Le rispondiamo volentieri premettendo che stentiamo<br />
a credere – tanto lascia basiti – alla sua affermazione<br />
“perché loro non possono spiegarne il motivo”. Non sussiste<br />
nessun motivo legale perché l’Azienda USL non<br />
possa comunicare al Cittadino che cosa significa “ratifica”<br />
e che cosa comporta. Anzi è un suo preciso dovere.<br />
Ad ogni buon conto ecco la risposta. Le Commissioni<br />
dell’Azienda USL, una volta completato l’accertamento<br />
dell’invalidità civile o dell’handicap, hanno l’obbligo di inviare<br />
il relativo verbale, per il controllo formale e sostanziale,<br />
alla Commissione di verifica. Le Commissioni di<br />
verifica hanno delle competenze fissate per legge. Ricevono<br />
ed esaminano tutti i verbali redatti dalle Commissioni<br />
delle Aziende USL. Le commissioni di verifica possono<br />
convalidare i verbali oppure sospenderli per accertamenti<br />
ulteriori. In tal senso le Commissioni possono richiedere<br />
chiarimenti alle Commissioni delle Aziende USL,<br />
oppure convocare direttamente ad ulteriore visita la persona<br />
interessata. Infine, queste Commissioni restituiscono<br />
alle Commissioni delle Aziende USL i verbali convalidati<br />
oppure l’esito dei successivi eventuali accertamenti.<br />
Trascorsi 60 giorni dalla ricezione del verbale inviato dalle<br />
Commissioni delle Aziende USL, in assenza di sospensione<br />
vige il principio del silenzio assenso e il verbale<br />
viene ritenuto accolto. Il verbale “ratificato” dalla Commissione<br />
di verifica viene restituito alla Commissione<br />
dell’Azienda USL che provvede ad inviarlo all’interessato<br />
e, nel caso ci siano le condizioni sanitarie per eventuali<br />
provvidenze economiche, all’ente preposto alla concessione.<br />
Tutto questo è esplicitamente previsto dall’articolo<br />
1, comma 4, del Decreto del Presidente della Repubblica<br />
21 settembre 1994, n. 698 e dall’articolo 1, comma 7,<br />
della Legge 15 ottobre 1990, n. 295, disposizioni sicuramente<br />
note anche alla Commissione cui il Lettore si è<br />
rivolto. Per completezza, la verifica sui verbali relativi a<br />
minorazioni civili, handicap (Legge 104/1992) e disabilita<br />
(Legge 68/1999) è stata attribuita all’INPS dall’articolo 10<br />
della Legge 2 dicembre 2005, n. 248. Un’ultima annotazione<br />
relativa al caso esposto: INPS e Commissione dell’Azienda<br />
USL hanno già superato abbondantemente i<br />
termini massimi previsti per la convalida del verbale.<br />
L’INPS avrebbe già dovuto aver concluso il procedimento<br />
e l’Azienda USL, in assenza di convalida o di<br />
sospensiva da parte dell’INPS, visto che esiste il silenzio<br />
assenso, avrebbe già dovuto emettere il verbale definitivo.<br />
Ci sono tutti gli estremi per agire legalmente.<br />
LETTERE<br />
19<br />
Anno XI - N. 4 ottobre, novembre, dicembre 2008<br />
IVA E MESSA SU STRADA<br />
Ho di recente acquistato un’automobile (che mi deve<br />
ancora essere consegnata) fruendo delle agevolazioni<br />
previste per le persone con disabilita motoria. Il concessionario<br />
dovrebbe detrarre dall’imponibile totale lo sconto<br />
della Casa costruttrice e, sulla cifra che risulta, applicare<br />
l’IVA al 4%. A me succede che il concessionario dopo<br />
l’imponibile totale voglia aggiungermi una messa in strada<br />
di 700 euro (al netto dell’IPT come lui asserisce) più,<br />
su una parte, l’IVA al 4%. Ho il dubbio che la messa in<br />
strada sia inclusa nell’imponibile e che il concessionario<br />
non debba farmi pagare quella cifra e che comunque<br />
il calcolo dell’IVA sia scorretto. MI potete chiarire?<br />
Risposta<br />
La situazione delineata dal Lettore non è chiara. Abitualmente<br />
nella voce “messa su strada” i concessionari<br />
inseriscono varie voci; partecipazione alle spese di trasporto,<br />
richiesta di targhe, immatricolazioni, spese amministrative,<br />
IPT. Nel caso del cliente con disabilita, l’IPT<br />
cioè l’Imposta Provinciale di Trascrizione non è dovuta<br />
e questo aspetto, se del caso, va chiarito con il concessionario.<br />
La messa su strada non comprende quindi l’IPT.<br />
Veniamo ora ai calcoli esatti. Lo sconto della Casa automobilistica<br />
o del Concessionario normalmente si applica<br />
sull’imponibile (IVA esclusa, quindi). Sul prezzo<br />
scontato viene conteggiata l’IVA. Nel caso di disabili che<br />
siano in possesso dei requisiti di legge, l’IVA è al 4%. Il<br />
risultato dà il costo IVA inclusa. Va poi aggiunta una voce:<br />
la messa su strada, che è diversa a seconda del veicolo<br />
e della Casa automobilistica. Il costo della messa su<br />
strada è gravato in parte di IVA al 4% nel caso dei veicoli<br />
venduti a disabili che siano in possesso dei requisiti di<br />
legge e in parte esente poiché le spese amministrative<br />
non sono gravate di IVA. La cifra massima esente da<br />
IVA è di 328,62 euro in cui però è inclusa anche l’IPT).<br />
Pertanto nel caso dei clienti con disabilita, di quella cifra<br />
esente rimane ben poco, e al resto si applica l’aliquota<br />
del 4%.<br />
AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO<br />
Con l’aiuto di alcuni parenti che mi sono particolarmente<br />
vicini, abbiamo avviato le pratiche perché sia<br />
nominato un amministratore di sostegno per me. Ho<br />
sempre maggiori difficoltà fisiche e ritengo di essere<br />
maggiormente tutelato se potrò contare su questo aiuto<br />
con tutte le garanzie formali che la legge prevede. Sono<br />
insorte però, in famiglia, alcune discussioni che mi fanno<br />
temere che venga nominata una persona che non<br />
mi è gradita. Come posso fare per evitarlo?<br />
RISPOSTA<br />
L’istituto dell’amministratore di sostegno è disciplinato<br />
dall’articolo 404 e seguenti del Codice Civile. E’ espressamente<br />
previsto che il giudice tutelare ascolti personalmente<br />
il diretto interessato tenendo adeguatamente<br />
in conto dei bisogni e delle richieste di questi. Nel procedimento<br />
di nomina dell’amministratore di sostegno<br />
interviene il pubblico ministero. Pertanto il Lettore avrà
modo di evidenziare anche le sue preferenze e aspettative.<br />
Ma non è finita. Nell’individuare l’amministratore, il<br />
giudice tutelare preferisce, quando possibile, il coniuge<br />
(non separato legalmente), la persona stabilmente convivente,<br />
il padre, la madre, il figlio o il fratello o la sorella,<br />
il parente entro il quarto grado. L’amministratore di sostegno<br />
però può essere designato anche dallo stesso<br />
interessato, in previsione della propria eventuale futura<br />
incapacità, con un atto pubblico o scrittura privata autenticata.<br />
Solo nel caso la persona indicata sia deceduta<br />
o assente, o in presenza di gravi motivi, il giudice può<br />
designare un amministratore di sostegno diverso. Per<br />
completezza: il giudice tutelare, quando ne ravvisa l’opportunità,<br />
e nel caso di designazione dell’interessato<br />
quando ricorrano gravi motivi, può chiamare all’incarico<br />
di amministratore di sostegno anche altra persona idonea,<br />
o soggetti quali fondazioni o associazioni nella persona<br />
del legale rappresentante o altra persona che questi<br />
ha facoltà di delegare.<br />
PENSIONE SOCIALE AGLI EXTRACOMUNITARI<br />
Sono un operatore sociale di un Comune e sto seguendo<br />
un cittadino extracomunitario in possesso del<br />
Impegno per una vita migliore<br />
20<br />
permesso di soggiorno. Ha compiuto da poco i 60 anni<br />
di età e si trova ora in grave stato di bisogno. Volevano<br />
avviare la richiesta della pensione sociale: è possibile?<br />
Risposta<br />
Purtroppo vanno individuate altre misure di sostegno<br />
e di aiuto economico. Il cittadino citato dal Lettore è privo<br />
dei requisiti per richiedere l’assegno sociale. Il primo<br />
requisito, infatti, è quello dell’età: l’assegno sociale viene<br />
corrisposto dopo il complimento del<br />
sessantacinquesimo anno di età. Il secondo requisito è<br />
quello della cittadinanza: viene erogato ai cittadini italiani<br />
e comunitari. Anche gli extracomunitari possono richiederlo,<br />
ma viene concesso solo in presenza della<br />
carta di soggiorno e non del permesso di soggiorno. Infine,<br />
l’ultimo requisito è quello REDDITUALE: se il richiedente<br />
non è coniugato il limite di reddito è pari allo<br />
stesso importo annuo dell’assegno sociale. Pertanto per<br />
il 2008 il limite reddituale è 5.142.67 euro, cioè 395.59<br />
euro per 13 mensilità. Se il richiedente è invece coniugato<br />
il limite di reddito è raddoppiato: 10.285.34 euro,<br />
cioè 5.142.67 euro per due. In tal caso si fa riferimento<br />
al reddito di entrambi i coniugi.<br />
Domenica 16 novembre 2008, al teatro La Concordia di Venaria si è tenuto lo spettacolo APRITI TANGO a<br />
favore della <strong>Federazione</strong> Malattie Rare Infantili di Torino.
SPAGHETTI ALL’ASTICE<br />
21<br />
Anno XI - N. 4 ottobre, novembre, dicembre 2008<br />
LE RICETTE DI ELENA<br />
Ad agosto sono andata in vacanza per 15 giorni in una comunità a Bessolo di Scarmagno e vi presento quello<br />
che facevo tutta la settimana a me mi è piaciuto tanto perché mi divertivo tanto. Tutti i pomeriggi dal lunedì alla<br />
domenica andavamo al fiume a fare il bagno. Il lunedì mercoledì e venerdì andavo in palestra a fare ginnastica<br />
facevo la siclet poi il martedì andavamo tutti con il pulmino a fare la spesa e il giovedì al mercato a controllare la<br />
verdura sui banchi.<br />
Al mattino mi alzavo alle ore 8.00 e facevo la colazione mi preparavo il latte bianco con tre biscotti e un caffe’<br />
decaffeinato. Dopo la palestra avevo il caffè buono e anche al mercato e a fare la spesa. Non ho mai mangiato la<br />
pasta solo la domenica. Quando c’era la pasta mangiavo la verdura se non c’era la pasta mangiavo la carne e la<br />
verdura a cena di nuovo il caffè decaffeinato e il pasto è uguale. A merenda tutti i giorni il gelato e invece la<br />
domenica il gelato è il caffè buono cucinavo sempre io e loro erano molto contenti. Mia mamma ha detto che ho<br />
bevuto tanti caffè.<br />
1 spicchio d’aglio 1 astice freschissimo di circa 600g<br />
1 cucchiaio di basilico tagliato a striscioline 1 cucchiaio<br />
di prezzemolo tritato 1 costa sedano scorza grattugiata<br />
di limone e di arancia olio extra vergine d’oliva pepe<br />
sale ½ bicchiere di vino bianco secco 400g di pomodori<br />
350g di spaghetti Buitoni bella Napoli<br />
Scaldate il forno alla massima temperatura Tagliate<br />
l’astice a pezzetti dividendo la testa della coda tagliate<br />
la prima a pezzi e la seconda ad anelli seguendo le<br />
giunture del guscio Disponete tutti i pezzetti in una pirofila<br />
aggiungendo anche il liquido ricavato durante il taglio<br />
e condite con 4 cucchiai di olio sale e pepe Cuocere<br />
in forno già caldo per una decina di minuti In una casseruola<br />
rosolate l’aglio il sedano a fettine e il prezzemolo<br />
tritato unite i pomodori tagliati a pezzetti salate e pepate<br />
Bagnate con il vino l’astice in forno lasciate evaporare<br />
poi trasferite il tutto nella casseruola con i pelati e cuocere<br />
ancora per dieci minuti Nel frattempo lessate gli<br />
spaghetti e condite con la salsa Cospargete di basilico<br />
a striscioline aromatizzate con la scorza di limone e di<br />
arancia e servite<br />
TERRINA DI PESCE AROMATICA<br />
5 steli d’erba cipollina 2 confezioni di gamberetti surgelati<br />
2 uova 1 cucchiaino di pepe rosa in grani olio extra<br />
vergine di oliva pepe sale 250g di salmone 250g di<br />
filetti di sogliola 150ml di panna da cucina 125g di salmone<br />
affumicato<br />
Fate scottare i gamberetti in acqua bollente per un<br />
minuto scolateli e teneteli da parte Pulite e lavate bene<br />
il salmone fresco e la sogliola Mettete questa ultima in<br />
un frullatore (o mixer) e frullatela finché otterrete un com-<br />
posto cremoso e omogeneo (all’occorrenza unite un filo<br />
d’olio d’oliva). Tagliate il salmone fresco a pezzetti Lavate<br />
l’erba cipollina asciugatela e tritatela finemente In<br />
una ciotola incorporare le uova la panna metà dell’erba<br />
cipollina e con una frusta sbattete energicamente gli ingredienti<br />
Quando saranno bene amalgamati unite la<br />
sogliola frullata il salmone fresco a pezzi e i gamberetti<br />
Pepate e salate quindi con un pestello frantumate grossolanamente<br />
il pepe in grani e incorporate anche questo<br />
nel composto Scaldate il forno a 140°-150° Ungete<br />
due terrine rettangolari lunghe e strette da forno e versatevi<br />
il composto Livellatelo bene sulla superficie con<br />
l’aiuto di un cucchiaio di legno Chiudete bene entrambe<br />
le terrine con fogli di alluminio Infornate per 40 minuti<br />
Quindi fatele raffreddare sfornatele e poi avvolgetele<br />
completamente nelle fette di salmone affumicato e mettetele<br />
in frigorifero per 2 ore circa Al momento di servire<br />
tagliatele a fette dello spessore di circa 1cm spolveratele<br />
con l’erba cipollina rimasta e portatele in tavola fredde.<br />
MARGHERITA CON BUDINO DI FRUTTA SECCA<br />
8 tuorli 600ml panna fresca 200ml latte fresco 80g<br />
zucchero 1 busta di torta margherita Buitoni<br />
300g frutta secca (uvetta albicocca nocciola pinoli<br />
mandorle)<br />
Cuocere la torta in forno per 20 minuti a 170 gradi<br />
Una volta pronta fatela raffreddare e tagliatela a fette<br />
Sistemate le fette tagliate dentro una pirofila Mescolate<br />
lo zucchero con i tuorli aggiungete la panna e il latte<br />
senza formare la schiuma Infine aggiungete la frutta<br />
secca Versate l’impasto sulla torta e infornatela per 30<br />
minuti a 150 gradi
GIOCHI<br />
Impegno per una vita migliore<br />
a cura di Vincenzo Vitagliano<br />
Ciao, bentornati per questo ultimo numero del 2008. Vi ricordate quando ci siamo fatti gli auguri di inizio anno? E<br />
ora siamo già alla fine. Il tempo corre veloce e gli avvenimenti, belli o brutti che siano, si susseguono senza sosta.<br />
Alla fine di questa rubrica, nella parte dedicata all’appuntamento con la natura, troverete il nostro contributo all’argomento<br />
tempo. Ed ora andiamo a cominciare.<br />
GIOCO 1 - RITORNA UN FACILE SCHEMA DI PAROLE CROCIATE<br />
1 2 3 4 5<br />
6<br />
7<br />
8 9<br />
10 11 12 13<br />
14<br />
CAMBI DI CONSONANTE<br />
ORIZZONTALI<br />
Poverini: avendo finito il XXXYXXX si scaldano bruciando XXXZXXX.<br />
1 - Ha per capitale Lima<br />
6 - Lungo fiume dell’Asia nord orientale<br />
7 - La città “eterna”<br />
8 - Diodo luminoso<br />
VERTICALI<br />
10 - Stato indiano con capitale Panaji<br />
13 - La scritta sulla croce... senza vocali 1 - Ha la torre Eiffel<br />
14 - Il Paese dello stivale<br />
2 - Prefisso per sangue<br />
3 - Rumore a metà<br />
4 - Fiume russo che sfocia nel mar Caspio<br />
5 - La città del Big Ben<br />
9 - Ente <strong>Nazionale</strong> Idrocarburi<br />
11 - La metà di otto<br />
12 - La batteria... stilo<br />
GIOCO 2 - QUALCHE ESEMPIO DI ENIGMISTICA CLASSICA NON GUASTA MAI<br />
Escursionista sfortunato: Cadde nella YXXXXXXX di un rapido ZXXXXXXX.<br />
CAMBI DI VOCALE<br />
Cacciatori imprecisi: Nonostante tirassero tante XYXXX non colpirono la XZXXX.<br />
Nel bazar c’è tutto: Sia pizza da YXXXXXXXX che merce da ZXXXXXXXX.<br />
GIOCO 3 - SCOPRI L’INTRUSO<br />
Quale degli animali sotto riprodotti non si accorda con gli altri? Perché?<br />
g p g<br />
______________________________________________________________________________<br />
22
GIOCO 4 - DUE REBUS<br />
FRASE: (7, 3, 5) _____________________________<br />
CA<br />
FRASE: (5, 6, 4, 5) ________________________________________________<br />
ceylon<br />
A X C<br />
GIOCO 5 - APPUNTAMENTO CON LA NATURA<br />
Come promesso in premessa (ogni tanto un gioco di<br />
parole non guasta) adesso parliamo del “tempo” non<br />
quello meteorologico ma quello cronologico che, tra le<br />
risorse che abbiamo a disposizione , pur se infinito, è il<br />
più limitato di tutti. Ognuno di noi ha del tempo a disposizione<br />
ma nessuno sa “quanto” e soprattutto quello utilizzato<br />
non si può riciclare in nessun modo. Tutte cose<br />
scontate, direte, ma estremamente vere e sulle quali<br />
spesso non riflettiamo abbastanza. La sensazione del<br />
tempo che passa è innata: all’alba segue il giorno, poi il<br />
tramonto, poi la notte e poi un’altra alba. Questa cosa la<br />
faccio dopo aver fatto l’altra ma prima di sedermi al computer.<br />
Il problema della misura del tempo è stato risolto<br />
da “tempo” e la sua misurazione è sempre più accurata<br />
e precisa. Anni, mesi, settimane, giorni, ore, minuti, secondi<br />
decimi, centesimi, millesimi di secondo ma anche<br />
nanosecondi (un nanosecondo è pari ad un milionesimo<br />
di secondo) per misurare ciò che succede in intervalli di<br />
tempo sempre più brevi. In realtà per la vita di tutti i giorni<br />
un onesto orologio da pochi soldi è più che sufficiente<br />
per sapere tutto quanto ci serve. Nel mondo delle scienze<br />
e in quello industriale, invece, servono misurazioni<br />
precisissime di tempi brevissimi. Di modi di dire relativi<br />
al tempo ce ne sono moltissimi: andiamo dal “chi ha<br />
tempo non aspetti tempo” al “non rimandare a domani<br />
quello che puoi fare oggi” passando per “meglio l’uovo<br />
oggi che la gallina domani” e “le ore del mattino hanno<br />
l’oro in bocca”. Tutti sappiamo che un anno dura dodici<br />
mesi, un secondo è un secondo un’ora è fatta da sessanta<br />
minuti e da tremilaseicento secondi tutti rigorosamente<br />
uguali l’uno all’altro. Poi arrivò Albert Einstein che<br />
23<br />
Anno XI - N. 4 ottobre, novembre, dicembre 2008<br />
affermò molto semplicemente “quando la velocità aumenta<br />
il tempo ritarda”. Voler spiegare la relatività in<br />
parole semplici è abbastanza semplice, altro è vestire<br />
questa affermazione con rigore matematico. In ogni caso<br />
la relatività si può spiegare in questo modo: una mattinata<br />
a scuola con professori noiosi dura sicuramente di<br />
più di un pomeriggio trascorso a giocare o a fare cose<br />
che ci piacciono. Del resto quando ci annoiamo siamo<br />
soliti dire: “questo tempo non passa mai” Spiegato il concetto<br />
di relatività ci sarebbe da collegare il tempo alla<br />
velocità ….. e questo è più complicato. Qui ci limitiamo a<br />
dire che un astronauta che rimane qualche mese nello<br />
spazio dove la velocità si aggira intorno ai trentamila<br />
chilometri all’ora, quando rientra sulla terra è di qualche<br />
secondo più giovane, nel senso che per lui il tempo è<br />
passato più lentamente. Tornando sulla terra e ad argomenti<br />
più ordinari c’è da ricordare che il giorno terrestre<br />
si calcola sulla rotazione del nostro pianeta e quindi ventiquattro<br />
ore rappresentano grosso modo il tempo che<br />
la terra impiega per fare un giro su sé stessa. Per questo<br />
motivo i meridiani terrestri sono raggruppati in fusi<br />
orari (ognuno comprende quindici mezzi meridiani che<br />
rappresentano un’ora). Ed ecco ora le domande finali:<br />
per dove passa il meridiano assunto convenzionalmente<br />
come meridiano zero? Come si chiama, e perché, il<br />
mezzo meridiano opposto al meridiano zero? Dove si<br />
trova l’orologio atomico che radio-controlla gli orologi<br />
europei che hanno questo tipo di meccanismo di ricezione?<br />
Chiudo con i miei più calorosi auguri di buone feste<br />
con la speranza di un anno migliore. Ciao a tutti.
GRAZIANO SIA (SVIZZERA)<br />
SEZIONE POESIA TEMA LIBERO<br />
IL POSTINO<br />
Era mezzogiorno, il sole alto<br />
disegnava nell’angusto vicolo,<br />
le ombre dei panni stesi sui balconi.<br />
Un languido venticello<br />
giocava con i capelli sul mio viso,<br />
mentre guardavo il cielo<br />
tessendo nell’azzurro<br />
infantili, dolci sogni.<br />
Stava in ansia mia madre,<br />
mentre faceva il bucato<br />
con la cenere, da un momento all’altro<br />
passava il postino...<br />
e aspettava la sospirata lettera<br />
di mio padre.<br />
Sobbalzava ogni qual volta<br />
passava davanti alla nostra porta,<br />
anche quel giorno affacciandosi<br />
timorosa sulla soglia, chiese:<br />
“C’è posta?” “No signora.”<br />
Rispose per l’ennesima volta<br />
il postino allontanandosi,<br />
il secco rumore dei passi<br />
le martellava il cuore.<br />
Asciugandosi il sudore sussurrò,<br />
anche oggi nessuna notizia...<br />
Abbassai lo sguardo dal cielo<br />
e vidi nei suoi occhi amorevoli<br />
tanta tristezza.<br />
Mamma! Mamma! Ascoltami!...<br />
Sono piccino, piccino,<br />
ma capisco mamma!<br />
Sai capisco...ti voglio un mondo<br />
di bene, mamma!...<br />
Si destò dal greve pensiero,<br />
sorridendo dolcemente,<br />
mi afferrò stringendomi al petto<br />
e riempiendo le sue braccia di gioia.<br />
Impegno per una vita migliore<br />
L’isoLa dei desideri<br />
L’isola dei desideri accoglie le poesie classificate al primo posto del Concorso Letterario Internazionale Prader<br />
Willi, indetto dall’Associazione Carta e Penna di Torino.<br />
24<br />
ENRICO DI ROSA (TORINO)<br />
SEZIONE POESIA A TEMA<br />
(Gli autori dovevano trattare l’handicap nell’accezione<br />
più ampia del termine)<br />
CORRI OSCAR<br />
Corri Oscar, corri<br />
Corri contro il malevolo destino<br />
che le gambe ti ha rubato<br />
quando eri un bambino<br />
corri più veloce della sfortuna<br />
corri campione<br />
grande atleta sudafricano<br />
corri contro la discriminazione<br />
dei disabili o diversamente abili<br />
a voi la migliore definizione<br />
corri contro chi avalla giudizi e teorie<br />
contro le internazionali burocrazie<br />
contro chi non si accorge di dire solo idiozie<br />
e supera la barriera delle ipocrisie.<br />
Corri per un sogno a cinque cerchi<br />
ma soprattutto per quelli che si credono diversi<br />
che hanno perso il coraggio e la speranza<br />
che scelgono di vivere nel buio<br />
il loro mondo finisce in una stanza<br />
Corri Oscar, corri per vincere<br />
anche se in quello strano giro di pista<br />
che si chiama vita<br />
la tua gara l’hai già vinta<br />
Corri Oscar, corri<br />
Noi corriamo con te<br />
*dedicata a Oscar Pistorius, l’atleta sudafricano<br />
amputato di entrambe le gambe e che corre con protesi<br />
di fibra di carbonio<br />
(Soluzioni di questo numero: Gioco n. 1 - Orizz. 1 Perù, 6 Amur, 7 Roma, 8 LED, 10 Goa, 13 NR, 14 Italia. Vert. 1 Parigi, 2<br />
Emo, 3 Rum, 4 Ural, 5 Londra, 9 ENI, 11 Ot, 12 AA - Gioco 2 Carbone – Cartone - Corrente – Torrente. Lance – Lince –<br />
Asportare – Esportare. Gioco n. 3 l’intruso è il pipistrello perché non è un uccello ma un mammifero.) Gioco 4 Casette tra monti<br />
– Porte aperte agli amici –