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03 2008 - Federazione Nazionale Sindrome di Prader Willi

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IMPEGNO PER UNA VITA MIGLIORE<br />

Perio<strong>di</strong>co d’informazione della<br />

<strong>Federazione</strong> Malattie Rare Infantili<br />

Anno XI - n. 3 -<br />

Anno <strong>2008</strong><br />

Registrato presso il Tribunale <strong>di</strong> Torino,<br />

n. 5167 del 12 giugno 1998<br />

Direzione e Redazione:<br />

Via Susa 37 - 10138 Torino<br />

malattie-rare@cartaepenna.it<br />

Direttore Responsabile:<br />

Maria Antonietta Ricci<br />

Redazione: Prof. Alberto Musso<br />

Donatella Garitta, Vincenzo Vitagliano<br />

Impaginazione:<br />

Associazione Culturale Carta e Penna<br />

Via Susa, 37 - 10138 Torino<br />

Tel.: 011.434.68.13<br />

www.cartaepenna.it<br />

cartaepenna@cartaepenna.it<br />

Stampa: AGV - Torino<br />

E<strong>di</strong>toriale pag. 2<br />

Anno XI - N. 3 luglio, agosto, settembre <strong>2008</strong><br />

Sommario<br />

Un residence e un centro <strong>di</strong> attività per i giovani affetti<br />

da una malattia rara: pag. 5<br />

Inofrmazioni da Sanità News pag. 7<br />

Da Euror<strong>di</strong>s pag. 8<br />

La voce delle associazioni pag. 8<br />

Promuovere la ricerca scientifica: uno degli scopi dell’Associazione<br />

italiana Niemann-Pick pag. 13<br />

Aiutare gli altri per aiutare se stessi pag. 16<br />

Scartabellando pag. 17<br />

Le Ricette <strong>di</strong> Elena pag. 20<br />

Giochi pag. 21<br />

L’isola dei desideri pag. 24<br />

FEDERAZIONE MALATTIE RARE<br />

C.so Galileo Galilei, 38 - 10126 Torino<br />

Tel. 011 61 6002 - Fax: 011 678 70 52<br />

www.malattie-rare.org - info@malattie-rare.org<br />

Associazione Italiana Niemann Pick - ONLUS<br />

Via Cafasse, 28<br />

10074 - LANZO T.SE - TO<br />

Tel. 0123.28995 - Fax 0123.320149<br />

info@niemannpick.org - www.niemannpick.org<br />

ANIPI - Portatori Patologia Ipofisarie<br />

Dott. Walter Zaccagnini<br />

C.so Matteotti 23 - Torino<br />

Cell.: 335 330 087<br />

anipi.piemonte@ virgilio.it<br />

ArfSAG - Famiglie Adrenogenitale Piemonte<br />

Sig.ra Domenica Palermo<br />

presso Ospedale Regina Margherita<br />

Tel. 011 313 53 45<br />

arfsagp@libero.it<br />

EAMAS European Association Friends of McCune-<br />

Albright Syndrome<br />

Via Borgovecchio 25 - 10041 Carignano (TO)<br />

Tel.-fax: 011 969 72 58<br />

info@eamas.net<br />

GLI AMICI DI VALENTINA<br />

(Atassia Teleangiectasia o <strong>Sindrome</strong> <strong>di</strong> Louis-Bar )<br />

Via C.L.N. 42/a - 10095 Grugliasco (TO)<br />

Tel. fax: 011 4152920<br />

www.atassia-teleangiectasia.it - gliamici@atav.191.it<br />

ANF Associazione nazionale NeuroFibromatosi<br />

Sede del Piemonte: Sig. Mostacci<br />

Tel - fax: 011 411 36 43<br />

www.neurofibromatosi.org<br />

APADEST - <strong>Sindrome</strong> <strong>di</strong> Turner<br />

Sig.ra Marta Giunti - Via Selvaggio, 188<br />

10094 - Giaveno (TO)<br />

Tel.: 011 9339873- martagiunti@tin.it<br />

<strong>Federazione</strong> Associazioni Soggetti <strong>Prader</strong>-<strong>Willi</strong><br />

Presidente Sig.ra Maria Antonietta Ricci<br />

Ospedale Bambin Gesù <strong>di</strong> Roma<br />

Tel.: 338 68 90 187<br />

www.praderwilli.it - praderwilli@praderwilli.it<br />

META - Associazione Malattie Metaboliche<br />

Ere<strong>di</strong>tarie<br />

OIRM Clinica Pe<strong>di</strong>atrica<br />

Tel.: 011 313 53 63<br />

marco.spada@unito.it<br />

1


Impegno per una vita migliore<br />

EDITORIALE<br />

Primo numero <strong>di</strong> autunno, rientro a scuola,<br />

ripresa dell’attività lavorativa al 100% (per chi<br />

ha fatto le ferie), sempre gli stessi problemi…<br />

A gennaio nell’ambito del congresso ormai<br />

tra<strong>di</strong>zionale sulla patologia immune e le<br />

malattie orfane (le nostre malattie rare)<br />

organizziamo un forum delle associazioni<br />

piemontesi. L’argomento sarà più o meno<br />

sulle nuove frontiere delle associazioni.<br />

Cominciate a mettere in agenda questo<br />

appuntamento.<br />

Da quando infatti abbiamo iniziato questo<br />

percorso molte cose sono cambiate. Rispetto<br />

a 10 anni fa l’assistenza sanitaria per i malati<br />

rari è migliorata moltissimo. La normativa<br />

nazionale e regionale consente <strong>di</strong> ottenere la<br />

maggior parte dei farmaci per i nostri malati<br />

attraverso il Sistema sanitario. A livello <strong>di</strong><br />

strutture e <strong>di</strong> me<strong>di</strong>ci vi è molta più conoscenza<br />

e consapevolezza dei problemi. La normativa<br />

può essere interpretata largamente a nostro<br />

favore. Certo non bisogna fermarsi, molto è<br />

ancora da fare e bisogna vigilare per<br />

incrementare la qualità dell’assistenza, ma dal<br />

punto sanitario l’ottimismo è legittimo.<br />

Dove invece le cose sono poco o nulla<br />

cambiate è a livello sociale e soprattutto<br />

scolastico.<br />

Sto seguendo adesso il caso <strong>di</strong> una bambina<br />

<strong>di</strong> 5 anni con un modestissimo ritardo, che<br />

adeguatamente stimolata e sostenuta può<br />

benissimo essere inserita nella classe che le<br />

compete per età. La mia opinione è con<strong>di</strong>visa<br />

sia dalla neuropsichiatra che la ha in cura sia<br />

dalla fisioterapista. Ebbene tutti e tre ci stiamo<br />

scontrando con l’opposizione delle due<br />

maestre <strong>di</strong> asilo che non vogliono accettarla<br />

nell’ultima classe in quanto secondo loro non<br />

servirebbe, non è in grado, rallenta tutti etc.<br />

Ho incontrato in queste maestre prevenzione,<br />

PROF. ALBERTO MUSSO<br />

2<br />

in<strong>di</strong>sponibilità a cambiare parere o almeno a<br />

provare, e arroganza (ma sappiamo noi cosa<br />

si deve fare….), la tipica arroganza<br />

dell’ignorante che è l’atteggiamento più<br />

<strong>di</strong>fficile da combattere.<br />

Far accettare dalla società e dalla scuola non<br />

solo a parole ma con i fatti i comportamenti<br />

quoti<strong>di</strong>ani e la apertura mentale i bambini con<br />

<strong>di</strong>sabilità: questa potrebbe essere la vera sfida<br />

dei prossimi anni.<br />

Trovate allegata una petizione che una<br />

mamma in<strong>di</strong>rizza al ministro della Pubblica<br />

Istruzione Gelmini in cui non solo denuncia<br />

le <strong>di</strong>fficoltà incontrate ma fa una proposta<br />

operativa e pratica che non costa nulla allo<br />

stato se non un po’ <strong>di</strong> buona volontà da parte<br />

dei vertici del provve<strong>di</strong>torato agli stu<strong>di</strong>. Infatti<br />

con il progettato ritorno al maestro unico nelle<br />

elementari un certo numero <strong>di</strong> maestri e<br />

maestre in ruolo si troveranno libere, e<br />

potrebbero essere utilizzate per fornire un<br />

sostegno organico ai bambini con <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong><br />

appren<strong>di</strong>mento o <strong>di</strong> comportamento. E’ quel<br />

sostegno che spesso fa la <strong>di</strong>fferenza fra il<br />

successo (nella scuola e nella vita) ed il<br />

fallimento. Se siete d’accordo con la petizione,<br />

firmatela in calce in<strong>di</strong>cando il vostro nome,<br />

cognome e numero dalla carta <strong>di</strong> identità, e<br />

inviatela per posta alla redazione <strong>di</strong> questo<br />

notiziario.<br />

Due note veloci:<br />

1) Chiedendo conferma ovviamente al<br />

vostro me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> riferimento, quest’anno è<br />

particolarmente importante fare il vaccini anti<br />

influenza, non solo per i nostri bambini ma<br />

anche per tutti i conviventi, onde ridurre il<br />

rischio <strong>di</strong> contagio.<br />

2) Perché solo in Piemonte ed in Lazio il<br />

vaccino contro la meningite deve essere<br />

integralmente pagato dalle famiglie?


Tagliare o fotocopia e restituire a Carta e Penna - Via Susa, 37 - 10138 Torino per l’inoltro al Ministro.<br />

EGREGIO MINISTRO<br />

DELL’ISTRUZIONE UNIVERSITÀ E RICERCA<br />

Onorevole Mariastella GELMINI<br />

Sono la mamma <strong>di</strong> una bambina <strong>di</strong>versamente<br />

abile <strong>di</strong> 10 anni non verbalizzata.<br />

Da 6 anni utilizzo con mia figlia la CAA<br />

(Comiunicazione Aumentativa Alternativa).<br />

Questo sistema, molto efficace per comunicare,<br />

comporta alla famiglia ed agli operatori un<br />

lavoro non in<strong>di</strong>fferente.<br />

Io ho iniziato con 4 oggetti semplici che Gioele<br />

(mia figlia) riconosceva e collegava a determinate<br />

azioni (es.: spugna=bagnetto,<br />

bicchiere=bere…). Da questo primo passo, con<br />

costanza, perseveranza e fatica siamo passati<br />

alle fotografie e dopo 3 anni ai simboli PCS<br />

(Pictur Communication Symbols). Ora Gioele<br />

comunica con ogni persona attraverso un quaderno<br />

con 230 simboli PCS.<br />

Gioele frequenta la 4a elementare ed abbiamo<br />

applicato i simboli PCS ad ogni materia, traducendo<br />

ogni lezione con queste piccole immagini.<br />

Mia figlia è in grado <strong>di</strong> seguire un piano<br />

<strong>di</strong> stu<strong>di</strong> adeguato alle sue capacità cognitive<br />

grazie alla letto-scrittura.<br />

Le traduzioni sono fatte in collaborazione con<br />

l’insegnante <strong>di</strong> sostegno e l’educatrice, che si<br />

sono “messe in gioco” ed hanno imparato da<br />

noi questo metodo.<br />

Ma non è sempre così!<br />

Lo scorso anno scolastico abbiamo visto passare<br />

<strong>di</strong>verse supplenti che NON sapevano neppure<br />

approcciarsi ad un <strong>di</strong>sabile; figuriamoci se<br />

conoscevano la CAA! Alcune, visto il troppo lavoro<br />

sono scappate, accettando altri incarichi,<br />

così, ogni volta, mi ritrovavo a rispiegare all’insegnante<br />

<strong>di</strong> turno la CAA e la sua applicazione.<br />

Pochi insegnanti hanno seguito un corso sulla<br />

CAA, eppure <strong>di</strong> bambini e ragazzi con ritardo<br />

mentale non verbalizzati ce ne sono molti.<br />

Cosa fanno a scuola se non hanno un sistema<br />

strutturato per comunicare e non sono in<br />

grado <strong>di</strong> leggere e scrivere?<br />

Qual è la loro qualità <strong>di</strong> vita se non possono<br />

esprimere MAI le loro esigenze, preferenze ed<br />

emozioni?<br />

La scuola non deve solo integrare i nostri figli,<br />

ma deve fornire loro un’istruzione!<br />

Anno XI - N. 3 luglio, agosto, settembre <strong>2008</strong><br />

Quando le insegnanti mi <strong>di</strong>cevano “Gioele oggi<br />

è stata tranquilla” cosa volevano <strong>di</strong>re?<br />

È stata forse seduta a guardare il nulla tutto il<br />

tempo mentre i suoi coetanei imparavano cose<br />

nuove?<br />

Io non voglio solo una figlia serena e ben accolta<br />

a scuola, ma pretendo una figlia che possa<br />

seguire delle lezioni. La Costituzione Italiana<br />

<strong>di</strong>ce che l’istruzione è un <strong>di</strong>ritto per tutti, ma<br />

i nostri figli al momento ne sono esclusi e non<br />

sono tutelati.<br />

Esistono 7.000 malattie rare, quin<strong>di</strong> i tipi <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>sabilità sono molto vari, e quin<strong>di</strong> sono consapevole<br />

che un insegnante non possa essere al<br />

corrente <strong>di</strong> ogni patologia.<br />

Ed è per questo che è assurdo che le insegnanti<br />

<strong>di</strong> sostegno vengano assunte dalla<br />

graduatoria generale e che ogni anno cambino.<br />

Ci vogliono mesi per comprendere almeno in<br />

parte i nostri figli, mesi per capire come agire,<br />

mesi <strong>di</strong> colloqui con i terapisti e con i genitori e<br />

poi cambia l’insegnante e si riparte da zero. I<br />

nostri figli, oltre a non imparare nulla, hanno<br />

l’enorme <strong>di</strong>sagio <strong>di</strong> non avere una figura <strong>di</strong> riferimento<br />

stabile e ciò può comportare gravi <strong>di</strong>sturbi<br />

comportamentali e <strong>di</strong> salute.<br />

Egregio sig. ministro, penso che sia il momento<br />

<strong>di</strong> fare un grande cambiamento per valorizzare<br />

quei bambini italiani che tanto possono<br />

dare se gli si da almeno un’opportunità!<br />

Basterebbe una legge che permetta <strong>di</strong> stilare<br />

una graduatoria speciale e nel momento in cui<br />

l’insegnante scelto inizia un percorso scolastico<br />

con un bambino <strong>di</strong>versamente abile, possa<br />

proseguirlo per l’intero ciclo, in modo da poter<br />

garantire la continuità, tutelando in tal senso il<br />

minore. E’ un piccolo cambiamento della normativa<br />

a costo zero ma che può dare sod<strong>di</strong>sfacenti<br />

risultati.<br />

Non consideriamo i nostri figli come un peso<br />

per la società, ma come una grande risorsa per<br />

il nostro paese, solo così ci potrà essere vera<br />

integrazione, vera istruzione e vera crescita<br />

morale e spirituale per un popolo.<br />

Distinti saluti<br />

Voccia Susanna<br />

3


Impegno per una vita migliore<br />

La / Il sottoscritto<br />

___________________________________________________________________________________<br />

residente a<br />

___________________________________________________________________________________<br />

Carta d’identità n.<br />

___________________________ rilasciata dal Sindaco del Comune <strong>di</strong> ___________________________<br />

con scadenza ______________________________<br />

aderisce alla petizione promossa dalla sig.ra Susanna Voccia.<br />

Data<br />

______________________<br />

Firma<br />

______________________________<br />

4


Anno XI - N. 3 luglio, agosto, settembre <strong>2008</strong><br />

UN RESIDENCE E UN CENTRO DI ATTIVITÀ PER I<br />

GIOVANI AFFETTI DA UNA MALATTIA RARA:<br />

LA DANIMARCA APRE LA STRADA (07-08)<br />

<strong>di</strong> Paloma Tejada - tradotto da Roberta Ruotolo<br />

Come è possibile sostenere le persone adulte che vivono<br />

con una malattia rara ed invalidante? Una risposta<br />

a questa domanda si può trovare nel residence e nel<br />

centro <strong>di</strong> attività ‘Grankoglen’ per i giovani colpiti dalla<br />

sindrome <strong>di</strong> <strong>Prader</strong>-<strong>Willi</strong> ed altre persone con bisogni<br />

particolari. La sindrome <strong>di</strong> <strong>Prader</strong>-<strong>Willi</strong> (PWS) è un <strong>di</strong>fetto<br />

dello sviluppo neurologico associato ad obesità, ritardo<br />

<strong>di</strong> crescita e moderato <strong>di</strong>fetto <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento.<br />

Grankoglen si trova nella regione Midtjylland in Danimarca<br />

ed è l’unico del suo genere in questo Paese.<br />

Il residence è stato costruito nel 20<strong>03</strong> ed è il risultato<br />

delle esperienze raccolte da un’equipe che ha lavorato a<br />

questo progetto dal 1999, insieme alle persone adulte<br />

colpite da PWS. Il residence è formato da 8 appartamenti,<br />

costruiti apposta per questo tipo <strong>di</strong> persone, dove attualmente<br />

vivono tutto l’anno 11 giovani affetti da PWS. Il<br />

residence e il centro <strong>di</strong> attività sono parte <strong>di</strong> un complesso<br />

più ampio <strong>di</strong> costruzioni che ospita circa altri 40 <strong>di</strong>sabili.<br />

Il residence per la PWS è stato designato<br />

specificatamente per trattare i sintomi della malattia e<br />

provvedere ai bisogni specifici dei malati. Ad esempio, i<br />

servizi <strong>di</strong> acqua e riscaldamento sono centralizzati, in<br />

modo da evitare che i residenti si preoccupino della loro<br />

gestione. La sala da pranzo è in comune e i pasti giornalieri<br />

vengono preparati ed organizzati da un <strong>di</strong>rettore<br />

del catering. A <strong>di</strong>sposizione dei residenti vi è anche una<br />

palestra da utilizzare quoti<strong>di</strong>anamente per gli esercizi.<br />

Si tratta <strong>di</strong> servizi molto importanti per i malati <strong>di</strong> PWS,<br />

considerando che la malattia è caratterizzata da un appetito<br />

insaziabile ed incontrollato, talvolta accompagnato<br />

da comportamento ostinato ed inflessibile, nonché da<br />

<strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento e memoria a breve termine.<br />

‘Non è soltanto la sindrome, ma l’intero essere umano<br />

con i suoi bisogni che cerchiamo <strong>di</strong> aiutare,’ spiega Karin<br />

Juul-Pedersen, <strong>di</strong>rettore del residence. ‘Controlliamo la<br />

quantità <strong>di</strong> cibo ingerito, poiché la maggior parte dei residenti<br />

soffre <strong>di</strong> obesità patologica e gravi <strong>di</strong>sturbi dell’appetito,<br />

ma cerchiamo anche <strong>di</strong> ricordare che questi<br />

giovani hanno bisogno <strong>di</strong> socializzare e <strong>di</strong>vertirsi come<br />

tutti i loro coetanei.’<br />

Per questo motivo ci sono 13 assistenti sociali a tempo<br />

pieno che lavorano nel residence e nel centro <strong>di</strong> attività,<br />

aiutando i malati <strong>di</strong> PWS a socializzare, controllando<br />

che svolgano esercizi fisici e terapie me<strong>di</strong>che, aiutandoli<br />

a gestire le proprie finanze ed altre particolari<br />

esigenze quoti<strong>di</strong>ane. Inoltre, sono state preparate delle<br />

linee guida in<strong>di</strong>viduali per ciascun residente, in stretta<br />

collaborazione con uno psichiatra e un nutrizionista, in<br />

modo tale che ciascun assistente sia in grado <strong>di</strong> gestire<br />

ogni paziente conoscendo i comportamenti e le reazioni<br />

abituali <strong>di</strong> ognuno <strong>di</strong> loro. Le linee guida sono state anche<br />

<strong>di</strong>scusse con esperti del centro per le malattie rare<br />

dell’ospedale universitario <strong>di</strong> Aarhus.<br />

‘La malattia può renderli molto ansiosi e frustrati, specialmente<br />

se sono confusi o non sanno cosa stia accadendo<br />

loro. Per questo, è importante prevedere sempre<br />

cosa accadrà durante il giorno e programmare un piano<br />

<strong>di</strong> attività <strong>di</strong> routine che i residenti possano seguire,’ spiega<br />

la signora Juul-Pedersen. ‘Le istruzioni relative a<br />

queste attività, come, ad esempio, fare un bagno o le<br />

pulizie domestiche, vengono messe per iscritto e i residenti<br />

possono seguirle nell’arco della giornata.’<br />

Come parte <strong>di</strong> questo sforzo <strong>di</strong> adattare il programma<br />

alle particolarità della malattia, gli assistenti sociali ricevono<br />

una formazione speciale e aderiscono ai seguenti<br />

valori: ‘essere preve<strong>di</strong>bili, chiari, affidabili, trattare tutti<br />

con <strong>di</strong>gnità’. Lo staff partecipa a degli incontri settimanali<br />

<strong>di</strong> 3 ore per <strong>di</strong>scutere <strong>di</strong> ciascun residente e programmare<br />

le attività per la settimana successiva.<br />

Il residence e il centro <strong>di</strong> attività sono finanziati con la<br />

pensione <strong>di</strong> invali<strong>di</strong>tà che ciascun residente riceve dallo<br />

Stato, mentre il comune provvede al pagamento degli<br />

stipen<strong>di</strong> dello staff e alle spese <strong>di</strong> gestione del<br />

‘Granbakken Living- and Activity Centre’. I residenti hanno<br />

<strong>di</strong>ritto ad una pensione che è abbastanza consistente<br />

da coprire le spese <strong>di</strong> affitto, trasporto, cibo ed altre<br />

necessità. Sfortunatamente questo non è possibile nella<br />

maggior parte degli altri Paesi europei dove il sostegno<br />

per l’invali<strong>di</strong>tà è inferiore o ad<strong>di</strong>rittura inesistente. A<br />

questo proposito, è interessante confrontare il modello<br />

danese con altre idee su come trattare i giovani che<br />

hanno bisogni particolari. “Nel Regno Unito la cosa è<br />

<strong>di</strong>fferente,” sostiene John Dart <strong>di</strong> DEBRA Europe “la maggior<br />

parte dei servizi sociali nel Regno Unito non è favorevole<br />

alla creazione <strong>di</strong> comunità ristrette. Si ritiene importante<br />

che le persone con <strong>di</strong>sabilità mantengano contatti<br />

con il mondo esterno e si preferiscono sistemazioni<br />

in case e strade comuni, pertanto vi è una certa resistenza<br />

a finanziare la costruzione <strong>di</strong> residence come<br />

Grankoglen.”<br />

Karin Juul-Pedersen opera in questo settore da 25<br />

anni ed è convinto che creare una comunità <strong>di</strong> persone<br />

con la stessa malattia, che vivono insieme, sia il modo<br />

migliore per rompere l’isolamento e migliorare i rapporti<br />

sociali. Ciononostante, Juul-Pedersen sa perfettamente<br />

che questo non è possibile ovunque. Ammette, inoltre,<br />

che non è stata trovata una risposta al problema<br />

dell’età e dell’invali<strong>di</strong>tà. Per il momento il programma è<br />

in<strong>di</strong>rizzato solo ai giovani tra i 18 e i 26 anni e non agli<br />

adulti più anziani.<br />

In ogni caso, è chiaro che le malattie rare necessitano<br />

<strong>di</strong> cure adeguate e che la gestione clinica della malattia<br />

ha una notevole importanza, come mostrato da uno stu<strong>di</strong>o<br />

comparativo sull’obesità e la crescita in 150 famiglie<br />

colpite da PWS ve<strong>di</strong> abstract su PubMed del Journal of<br />

Intellectual Disability Research; 426-436 ; 20 febbraio<br />

5


<strong>2008</strong>. Lo stu<strong>di</strong>o, che è stato finanziato dall’associazione<br />

<strong>Prader</strong>-<strong>Willi</strong> Francia, mostra come, a causa della<br />

mancanza <strong>di</strong> una gestione clinica, gli adulti francesi affetti<br />

da PWS abbiano un grado <strong>di</strong> obesità maggiore rispetto<br />

ad altri adulti con PWS nel Regno Unito e negli<br />

Stati Uniti.<br />

La gestione clinica può essere più facile in contesti<br />

idonei come il residence Grankoglen, ma è importante<br />

ricordare che ci sono altri modelli, che sono altrettanto<br />

esemplari e che non implicano la vita in comunità così<br />

ristrette. Questo è il caso dell’equipe <strong>di</strong> Spielmeyer-Vogt<br />

Impegno per una vita migliore<br />

per la malattia <strong>di</strong> Batten in Danimarca. Questa équipe<br />

che è composta da 7 persone: un me<strong>di</strong>co, uno psicologo,<br />

2 insegnanti, 2 rappresentanti dei genitori e un assistente<br />

sociale che funge anche da coor<strong>di</strong>natore, offre<br />

sostegno personalizzato a 28 famiglie colpite dalla malattia<br />

<strong>di</strong> Batten in Danimarca. Questi due esempi hanno<br />

in comune il fatto <strong>di</strong> essere incentrati sul paziente e non<br />

sulla malattia e riconoscono che per molte <strong>di</strong> queste<br />

malattie non esiste cura, pertanto la <strong>di</strong>mensione sociale<br />

della qualità della vita è tanto importante quanto la ricerca<br />

<strong>di</strong> un trattamento me<strong>di</strong>co appropriato.<br />

... le vacanze per noi sono finite ma il nostro amico Pinguino continua a godersi sole e mare... Armati <strong>di</strong> colori e<br />

matite e completa il <strong>di</strong>segno.<br />

6


INFORMAZIONI DA<br />

SANITÀ NEWS<br />

Anno XI - N. 3 luglio, agosto, settembre <strong>2008</strong><br />

PFIZER RIPRENDE LA PRODUZIONE DI<br />

UN FARMACO PER UN SOLO PAZIENTE<br />

Si tratta <strong>di</strong> un bambino sardo affetto da una malattia<br />

rara: sarà nuovamente <strong>di</strong>sponibile in farmacia a partire<br />

dal 1 ottobre il farmaco OHB12, a base <strong>di</strong> vitamina B12<br />

semplice, idrossocobolamina, necessario a mantenere<br />

in vita il piccolo Stefano, il bimbo sardo <strong>di</strong> 3 anni malato<br />

<strong>di</strong> aciduria metilmalonica con omocistinuria. L’azienda<br />

farmaceutica Pfizer, che in precedenza aveva interrotto<br />

la produzione del me<strong>di</strong>cinale intende in questo modo rispettare<br />

l’impegno preso nei confronti dei genitori del<br />

piccolo affetto dalla grave malattia rara. L’azienda farmaceutica,<br />

una volta venuta a conoscenza che la<br />

somministrazione della terapia equivalente era insostenibile<br />

per il piccolo, per i dosaggi e le modalita’ <strong>di</strong><br />

somministrazione, ha imme<strong>di</strong>atamente spe<strong>di</strong>to 140 confezioni<br />

<strong>di</strong> OHB12 al me<strong>di</strong>co curante del bambino, garantendo<br />

la scorta necessaria fino a settembre. L’azienda<br />

ha inoltre accolto l’appello dei genitori del bambino, sentendosi<br />

in dovere <strong>di</strong> riprendere la produzione del farmaco<br />

che si e’ rivelato inaspettatamente fondamentale per<br />

Stefano.<br />

UN FARMACO PER RIDURRE I DANNI<br />

PROVOCATI DALL’OBESITÀ<br />

Il rimonabant è da poco <strong>di</strong>sponibile in Italia in fascia C<br />

L’obesità causa la morte <strong>di</strong> oltre 50 mila italiani ogni<br />

anno e rappresenta <strong>di</strong> fatto il secondo rischio per la salute<br />

dopo il fumo. Sono questi i dati <strong>di</strong>ffusi da Roberto Vettor,<br />

or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina interna all’Università <strong>di</strong> Padova che<br />

ha annunciato l’arrivo in Italia <strong>di</strong> un nuovo farmaco ‘salva-cuore’<br />

per pazienti obesi o in sovrappeso, la molecola<br />

‘rimonabant’. Gli ultimi dati certificano che in Italia circa<br />

il 50% degli uomini e il 34% delle donne sono in<br />

sovrappeso. Se poi ai problemi <strong>di</strong> peso si aggiungono<br />

uno o piu’ fattori <strong>di</strong> rischio come <strong>di</strong>abete <strong>di</strong> tipo 2, ipertensione<br />

o bassi valori <strong>di</strong> colesterolo ‘buono’, cresce la<br />

pre<strong>di</strong>sposizione per queste persone a sviluppare problemi<br />

<strong>di</strong> tipo car<strong>di</strong>o-metabolico: con<strong>di</strong>zione che, secondo<br />

gli esperti, riguarda almeno 4 milioni <strong>di</strong> italiani. Ed è<br />

proprio a chi ha questi fattori <strong>di</strong> rischio che si rivolge la<br />

molecola ‘rimonabant’, terapia comunque da aggiungersi<br />

alla <strong>di</strong>eta e all’esercizio fisico. In ogni caso, specificano<br />

gli esperti, rimonabant non è un farmaco per <strong>di</strong>magrire,<br />

ma una molecola capace <strong>di</strong> ridurre il rischio car<strong>di</strong>o-metabolico:<br />

ad esempio migliorando i livelli <strong>di</strong> colesterolo<br />

‘buono’, o abbassando i trigliceri<strong>di</strong> nel sangue. Il<br />

rimonabant è da poco <strong>di</strong>sponibile in Italia in fascia C e<br />

una confezione mensile costa 114 euro. Il suo uso non è<br />

in<strong>di</strong>cato nei pazienti depressi o trattati con anti-depressivi<br />

perché, riporta l’Agenzia italiana del Farmaco, può raddoppiare<br />

il rischio <strong>di</strong> depressione, <strong>di</strong> pensieri <strong>di</strong> suici<strong>di</strong>o<br />

e i casi <strong>di</strong> tentato suici<strong>di</strong>o.<br />

IL MINISTRO SACCONI DETTA LE<br />

PRIORITÀ DEL SSN<br />

L’au<strong>di</strong>zione in commissione sanità del Senato<br />

“Il rigoroso controllo della spesa sanitaria, soprattutto<br />

in vista del federalismo fiscale” così come “la necessità<br />

<strong>di</strong> superare la lacerazione tra Nord e Sud”, <strong>di</strong> “garantire<br />

le buone pratiche” a tutto il paese, e <strong>di</strong> avere come<br />

benchmark livelli essenziali <strong>di</strong> assistenza (Lea) ottimali,<br />

rende “necessaria” una cabina nazionale <strong>di</strong> regia, in<br />

accordo con le regioni”. E’ quanto ha <strong>di</strong>chiarato ieri il<br />

Ministro Sacconi durante l’au<strong>di</strong>zione tenutasi in commissione<br />

sanità del Senato, per presentare le linee<br />

programmatiche del ministero in materia sanitaria. Una<br />

“robusta” cabina <strong>di</strong> regia Stato-Regioni “che si avvalga<br />

<strong>di</strong> strumenti ed esperti per il monitoraggio in tempo reale<br />

della qualità dei servizi e dell’analisi dei bisogni con<br />

riferimento ai livelli essenziali <strong>di</strong> assistenza, ma che si<br />

occupi anche <strong>di</strong> un monitoraggio costante dell’andamento<br />

della spesa”. Per le Regioni che sono alle prese con<br />

i Piani <strong>di</strong> rientro dal deficit, Sacconi ha chiarito che le<br />

verifiche sono ancora in corso ma e’ chiaro che la spesa<br />

sanitaria acquista una rilevanza sempre più particolare<br />

in vista del federalismo fiscale, a suo parere<br />

“inelu<strong>di</strong>bile”. Oggi il deficit del servizio sanitario nazionale<br />

e’ a quota 3,2 miliar<strong>di</strong> a fronte <strong>di</strong> 102 miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

spesa nel 2007 per il Servizio sanitario nazionale. Prende<br />

intanto forma l’organizzazione <strong>di</strong> governo dopo la<br />

rivoluzione che ha riguardato il ministero della salute,<br />

ora sotto la cappa del Welfare insieme a Lavoro e Politiche<br />

sociali. Per quanto riguarda la struttura dell’esecutivo,<br />

le deleghe per i sottosegretari al Welfare con competenze<br />

sanitarie sono già sul tavolo della Corte dei conti<br />

per la registrazione e sono state già firmate da Sacconi.<br />

Al sottosegretario Ferruccio Fazio, ha spiegato Sacconi,<br />

andranno le deleghe per la programmazione sanitaria,<br />

la ricerca e le politiche della salute. A Francesca Martini<br />

andranno infine le deleghe per il rapporto con le Regioni<br />

ed il Fondo sanitario nazionale. Infine, al sottosegretario<br />

Eugenia Roccella saranno affidate le deleghe per i<br />

temi cosiddetti eticamente sensibili. Nel corso della sua<br />

au<strong>di</strong>zione in commissione Sanita’ del Senato, Sacconi<br />

e’ intervenuto anche sui temi che <strong>di</strong>vidono le coscienze<br />

in commissione Sanità del Senato, Sacconi e’ intervenuto<br />

anche sui temi che <strong>di</strong>vidono le coscienze e che<br />

sono spesso al centro anche del <strong>di</strong>battito politico. Sull’aborto,<br />

in particolare, il ministro del Welfare ha sottolineato<br />

come prima <strong>di</strong> parlare <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>fiche della 194 e’<br />

bene applicare appieno quella legge in tutte le sue parti.<br />

Mentre per quanto riguarda la legge 40 sulla procreazione<br />

me<strong>di</strong>calmente assistita, Sacconi ha anticipato che<br />

e’ in corso una “rigorosa verifica” per valutare la congruità<br />

legislativa delle nuove linee guida varate dall’ex ministro<br />

della salute Livia Turco per l’applicazione delle norme<br />

sulla pma. Una verifica che, secondo Sacconi “non<br />

potrà che condurre ad un intervento correttivo”. L’au<strong>di</strong>-<br />

7


Impegno per una vita migliore<br />

zione <strong>di</strong> Sacconi ha toccato <strong>di</strong>versi punti a partire dall’annuncio<br />

<strong>di</strong> un “Libro verde” entro giugno con cui aprire<br />

il confronto per proporre un nuovo modello <strong>di</strong> “welfare<br />

delle opportunità”. Sul tavolo intanto ci sono alcune questioni<br />

sulle quali urge una risposta. Come ad esempio il<br />

contratto della <strong>di</strong>rigenza me<strong>di</strong>ca. Potrebbe concludersi<br />

positivamente a breve la lunga vertenza sul contratto<br />

della <strong>di</strong>rigenza me<strong>di</strong>ca, scaduto ormai da quasi due anni<br />

e mezzo. Lo auspica Sacconi: “Ho provveduto a integrare<br />

il comitato <strong>di</strong> settore con il sottosegretario Martini -<br />

ha spiegato -ai fini <strong>di</strong> accelerare quanto più la stipula, mi<br />

auguro in tempi brevi, del contratto collettivo della <strong>di</strong>rigenza<br />

me<strong>di</strong>ca, il cui negoziato si sta esercitando mi pare<br />

su uno scambio attinente agli orari <strong>di</strong> lavoro. Siamo fortemente<br />

impegnati e interessati a che esso si concluda<br />

rapidamente, e in generale - ha precisato il ministro -<br />

penso sia sempre un errore realizzare contratti successivamente<br />

alla loro scadenza”. Le novità annunciate da<br />

Sacconi passano anche per alcune riforme istituzionali:<br />

la prima riguarderà l’Agenzia nazionale dei servizi sanitari<br />

e l’altra l’Aifa. Ambedue le strutture verranno riorganizzate.<br />

Ma il futuro della sanità potrebbe passare, secondo<br />

Sacconi, anche per la trasformazione degli ospedali<br />

in spa.<br />

DA EURORDIS<br />

Immagine <strong>di</strong> Alexandra Cockfield@fotolia.it<br />

L’Assemblea Generale <strong>di</strong> Euror<strong>di</strong>s tenutasi a Copenhagen<br />

a maggio, ha adottato all’unanimità la relazione<br />

sulle attività e il resoconto finanziario 2007 nonché<br />

il programma <strong>di</strong> lavoro <strong>2008</strong>. E’ stato il momento <strong>di</strong><br />

volgere uno sguardo in<strong>di</strong>etro al passato e avanti a quanto<br />

ancora ci aspetta. Cresce sempre <strong>di</strong> più il nostro orgoglio<br />

per aver fatto <strong>di</strong> Euror<strong>di</strong>s un’organizzazione paneuropea<br />

<strong>di</strong> malati senza eguali e <strong>di</strong> elevato standard.<br />

Euror<strong>di</strong>s sta spianando la strada in molte aree dell’innovazione<br />

sociale e del partenariato e mira a <strong>di</strong>segnare<br />

un contesto migliore per le malattie rare.<br />

Nel <strong>2008</strong> il nostro impegno sarà maggiore. All’or<strong>di</strong>ne<br />

del giorno abbiamo l’adozione della Comunicazione della<br />

Commissione sulle Malattie Rare e le Raccomandazioni<br />

del Consiglio sulle Malattie Rare, che porteranno all’adozione<br />

dei Piani Nazionali per le Malattie Rare in<br />

tutti gli Stati della Comunità Europea. Oltre il <strong>2008</strong>, Euror<strong>di</strong>s<br />

e i suoi membri scommetteranno sull’implementazione<br />

a livello nazionale ed europeo <strong>di</strong> queste nuove<br />

politiche. Se il <strong>2008</strong> si concluderà positivamente, avremo<br />

una chiara e promettente mappa comune sulla politica<br />

per le malattie rare per i prossimi cinque anni.<br />

Euror<strong>di</strong>s sta costituendo un percorso solido <strong>di</strong> successi<br />

che hanno un impatto <strong>di</strong>retto sulle persone colpite<br />

da malattie rare. Tra questi successi si iscrive anche<br />

una rete europea <strong>di</strong> membri e volontari e <strong>di</strong> attività crescenti,<br />

un programma <strong>di</strong> sviluppo sui farmaci (farmaci<br />

orfani, farmaci pe<strong>di</strong>atrici, terapie avanzate), la promozione<br />

delle malattie rare come una priorità per la salute<br />

pubblica e la ricerca, la promozione <strong>di</strong> centri <strong>di</strong> eccellenza<br />

e networks europei <strong>di</strong> riferimento per le malattie<br />

rare e conferenze europee.<br />

In particolare, Euror<strong>di</strong>s sta costituendo una forte comunità<br />

pan-europea. La prima prova è il numero crescente<br />

<strong>di</strong> organizzazioni che ne fanno parte fino a 310,<br />

con 34 nazioni e molte malattie rare rappresentate, nonché<br />

il rapido aumento <strong>di</strong> networks <strong>di</strong> 180 volontari regolarmente<br />

coinvolti nelle nostre attività. Tre nuove Federazioni<br />

nazionali sono nate in Romania, Bulgaria ed<br />

Ungheria. Tre nuovi networks europei sono stati sviluppati<br />

nel 2007 come infoline per le malattie rare, servizi<br />

per la terapia del sollievo e programmi <strong>di</strong> ricreazione<br />

terapeutica. Un’ulteriore prova è la straor<strong>di</strong>naria partecipazione<br />

<strong>di</strong> 700 rappresentanti dei malati alle sessioni<br />

<strong>di</strong> formazione, workshops, conferenze, sondaggi, comunità<br />

online organizzate da Euror<strong>di</strong>s. Da ultimo, ma<br />

non meno importante, il successo della prima giornata<br />

delle malattie rare promossa da Euror<strong>di</strong>s e dalle sue<br />

Federazioni nazionali ha portato la nostra campagna <strong>di</strong><br />

sensibilizzazione alle malattie rare ad un livello più alto.<br />

Durante l’estate è tempo <strong>di</strong> fare tesoro <strong>di</strong> queste esperienze,<br />

<strong>di</strong> riposare e riflettere per tornare pieni <strong>di</strong> energie<br />

per proseguire la nostra battaglia!<br />

Yann Le Cam<br />

Chief Executive Officer<br />

8


Anno XI - N. 3 luglio, agosto, settembre <strong>2008</strong><br />

LA VOCE DELLE ASSOCIAZIONI<br />

ASSOCIAZIONE PER L’AIUTO AI SOGGETTI<br />

CON LA SINDROME DI PRADER WILLI<br />

Il rientro dalle vacanze si prospetta molto impegnativo<br />

per la nostra associazione è previsto infatti per il 27 settembre<br />

<strong>2008</strong> un Convegno dalle particolarità territoriali,<br />

ma aperto a tutti coloro che vogliono parteciparvi. Il Convegno<br />

si svolgerà presso il Centro Amici del Mondo a<br />

Ponte San Nicolò (Padova).<br />

Altro importante incontro per la nostra Organizzazione<br />

è previsto per l’ 8 Novembre <strong>2008</strong> a Salerno. Questo<br />

seminario organizzato dalla sede dell’associazione<br />

Campania illustrerà temi sociali e sanitari dei pazienti<br />

affetti dalle malattie rare, approfondendo maggiormente<br />

gli aspetti determinati dalla malattia come la <strong>di</strong>sabilità,<br />

l’han<strong>di</strong>cap intellettivo. Il convegno tratterà argomenti pratici<br />

che riguardano la vita sociale dei ragazzi e cercherà<br />

<strong>di</strong> fornire soluzioni e suggerimenti per migliorare la qualità<br />

della loro vita ma anche quella delle famiglie.<br />

Infine ultima e importante comunicazione riguarda il<br />

progetto <strong>di</strong> Parent Training esposto dalla Dottoressa<br />

Domenica Taruscio il 19 aprile <strong>2008</strong> a Torino in occasione<br />

del Convegno <strong>Nazionale</strong> della <strong>Federazione</strong>. Questa<br />

grande opportunità offerta per il momento ad una ventina<br />

delle nostre famiglie si propone <strong>di</strong> sviluppare modelli<br />

<strong>di</strong> intervento psicoeducativo familiare per la <strong>Sindrome</strong> <strong>di</strong><br />

<strong>Prader</strong> <strong>Willi</strong>, attraverso la metodologia <strong>di</strong> “Parent training”,<br />

finalizzata ad incrementare le abilità genitoriali delle<br />

famiglie nel gestire i propri figli. Gli incontri vengono condotti<br />

da due tutor (un genitore ed un professionista con<br />

esperienza), con l’intervento <strong>di</strong> specialisti e la presenza<br />

<strong>di</strong> osservatori. L’interprete principale è: il genitore.<br />

Gli incontri si svolgeranno a Roma presso l’Istituto<br />

Sup. <strong>di</strong> Sanità il 13 sett.<strong>2008</strong> – 18 ott. <strong>2008</strong> – 15<br />

nov. <strong>2008</strong> – 13 <strong>di</strong>c. <strong>2008</strong> e 17 gen. 2009.<br />

CASA SORA<br />

Buona parte del giornale de<strong>di</strong>cata alla nostra associazione è riservata esclusivamente a “Casa Sora”. Questo<br />

evidenzia l’importanza che questo progetto ha per i soggetti affetti dalla sindrome <strong>di</strong> <strong>Prader</strong> <strong>Willi</strong> e per le loro<br />

famiglie. Di seguito pubblichiamo la relazione del Vice Presidente della <strong>Federazione</strong>, Domenico Posterino, organizzata<br />

per definire le modalità <strong>di</strong> collaborazione che la <strong>Federazione</strong> intende offrire alla Fondazione “Casa Sora<br />

per voi” affinchè i ragazzi P.W. <strong>di</strong> tutta Italia possano avere un luogo non ospedalizzato dove poter godere <strong>di</strong><br />

piacevoli soggiorni a finalità anche formative e riabilitative.<br />

RELAZIONE DELLA RIUNIONE TENUTASI<br />

IL 4 LUGLIO <strong>2008</strong><br />

Si è svolta venerdì 4 luglio presso l’Ospedale<br />

S.Raffaele <strong>di</strong> Milano una riunione promossa dal Prof.<br />

Chiumello al fine <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare i percorsi <strong>di</strong> collaborazione<br />

tra la nostra <strong>Federazione</strong> <strong>Nazionale</strong> e il Comitato<br />

Scientifico che sovrintenderà ai soggiorni presso la struttura<br />

“Casa Sora”, inaugurata il 15 giugno scorso.<br />

Sono stati invitati i membri della Giunta (Ciancamerla,<br />

Michielli, Posterino) e le dottoresse: Achutegui, Bosio,<br />

Bregani, De Can<strong>di</strong>a, Natali Sora. All’inizio dell’incontro,<br />

dopo la presentazione del Prof. Chiumello ha preso la<br />

parola il Presidente PWS Silvano Ciancamerla, che ringraziando<br />

dell’invito ha fatto presente come sia quanto<br />

mai necessaria la collaborazione fra la <strong>Federazione</strong><br />

<strong>Nazionale</strong> e il gruppo <strong>di</strong> lavoro che coor<strong>di</strong>nerà “Casa<br />

Sora”. Recuperando anche quei passaggi <strong>di</strong> scarsa informazione<br />

avvenuti nel passato.<br />

Il Prof. Chiumello si è detto d’accordo sull’impostazione<br />

della collaborazione, tanto più necessaria per impostare<br />

le strategie <strong>di</strong> lavoro per i prossimi 2/3 anni. Secondo<br />

i me<strong>di</strong>ci l’Associazione PWS deve essere il punto <strong>di</strong> riferimento<br />

per i soggiorni.<br />

In concreto si è convenuto che rappresentanti dell’Associazione<br />

PWS saranno presenti nel Comitato Scientifico<br />

<strong>di</strong> “Casa Sora” che organizza e gestisce i soggiorni.<br />

L’Associazione PWS dovrà inoltre essere il primo filtro<br />

per il raccoglimento delle domande, organizzando un<br />

apposito link sul sito nazionale. I soggiorni in pratica <strong>di</strong>venteranno<br />

secondo le parole del Prof. Chiumello “un’offerta<br />

dell’Associazione PWS ai propri aderenti”. Si partirà<br />

in settembre/ottobre con un primo corso pilota, in cui<br />

verranno inseriti ragazzi che sono seguiti dal S. Raffaele,<br />

per poi iniziare con i corsi veri e propri , dopo questo<br />

primo test.<br />

Al pomeriggio alle ore 15,45 Gilberto Michielli e<br />

Domenico Posterino,( Silvano Ciancamerla è ripartito)<br />

su invito del Prof. Chiumello, hanno partecipato alla riunione<br />

congiunta del Consiglio <strong>di</strong> Amministrazione e del<br />

Comitato Scientifico della Fondazione “Casa Sora per<br />

voi” presso i locali della stessa in Foresto Sparso (BG).<br />

I lavori sono stati aperti dalla D.ssa Anita Sora, la quale<br />

ha ringraziato i presenti e ha riba<strong>di</strong>to le ragioni e i<br />

9


Impegno per una vita migliore<br />

Momenti della cerimonia d’inaugurazione <strong>di</strong> Casa Sora<br />

10


Anno XI - N. 3 luglio, agosto, settembre <strong>2008</strong><br />

propositi che l’hanno portata a questo grande gesto <strong>di</strong><br />

solidarietà ricordando tutti coloro che hanno contribuito<br />

a realizzare la meravigliosa struttura che ospiterà i nostri<br />

ragazzi P.W. nei loro soggiorni, che il Prof. Chiumello<br />

definisce “percorsi formativi”.<br />

La riunione è proseguita con la presentazione della<br />

proposta <strong>di</strong> un programma scientifico da parte <strong>di</strong> Maria<br />

Grazia Natali Sora, neurologa pe<strong>di</strong>atrica del San Raffaele<br />

<strong>di</strong> Milano e nipote della D.ssa Anita Sora e alla cui<br />

<strong>di</strong>scussione hanno partecipato, in modo particolare, la<br />

D.ssa Palma Bregani, il Prof. Giuseppe Chiumello e la<br />

D.ssa Laura Bosio.<br />

A tal proposito, in accordo con i rappresentanti della<br />

<strong>Federazione</strong> P.W. , si è stabilito:<br />

1. che il Comitato scientifico della Fondazione Casa<br />

Sora pre<strong>di</strong>sponga e faccia pervenire alla <strong>Federazione</strong><br />

<strong>Prader</strong> <strong>Willi</strong>, entro il 10 settembre p.v., la bozza <strong>di</strong> una<br />

scheda che le famiglie dovranno compilare per richiedere<br />

il soggiorno presso Casa Sora;<br />

2. che la <strong>Federazione</strong> P. W. esamini tale scheda e<br />

faccia le proprie considerazioni entro il 4 ottobre in modo<br />

da poter essere subito operativi e procedere con la selezione<br />

e l’inizio dei soggiorni;<br />

3. <strong>di</strong> organizzare presso la struttura <strong>di</strong> Foresto Sparso<br />

un convegno sugli aspetti psichiatrici, psicologici e<br />

comportamentali dei soggetti <strong>Prader</strong> <strong>Willi</strong>, per il 25 ottobre<br />

<strong>2008</strong>, rivolto a psichiatri, psicologi e a coloro che<br />

saranno interessati a partecipare, e al quale convegno<br />

sarà invitato a relazionare il Dr. Tony Holland che è uno<br />

tra i più importante esperti a livello mon<strong>di</strong>ale;<br />

4. in concomitanza con tale importante evento è stata<br />

convocata il 24 ottobre la riunione dei me<strong>di</strong>ci del Gruppo<br />

<strong>di</strong> Stu<strong>di</strong>o delle obesità genetiche allargata a tutti i<br />

componenti l’Assemblea della <strong>Federazione</strong> <strong>Prader</strong> <strong>Willi</strong>,<br />

che contestualmente avranno occasione <strong>di</strong> svolgere loro<br />

autonome riunioni e soprattutto avranno occasione <strong>di</strong><br />

prendere parte al Convegno del giorno successivo e <strong>di</strong><br />

incontrarsi, in questi due giorni, con il Consiglio <strong>di</strong> Amministrazione<br />

della Fondazione e con il Comitato Scientifico<br />

della stessa;<br />

5. <strong>di</strong> cominciare a dare comunicazione attraverso il<br />

sito della <strong>Prader</strong> <strong>Willi</strong> dell’inizio operativo dei soggiorni<br />

formativi e delle informazioni che saranno definite in<br />

accordo con il Comitato Scientifico della Fondazione<br />

Casa Sora.<br />

Si è poi <strong>di</strong>scusso su alcuni aspetti concreti dei soggiorni<br />

(Assicurazione dei ragazzi, trasporti, presenze <strong>di</strong><br />

personale durante i soggiorni, es. nutrizionista, cuochi,<br />

animatori, me<strong>di</strong>ci, ecc.) e sulla necessità <strong>di</strong> procedere<br />

alla selezione dei ragazzi seguendo un percorso che<br />

vede impegnate le <strong>di</strong>verse Associazioni <strong>Prader</strong> <strong>Willi</strong> regionali<br />

e la <strong>Federazione</strong> <strong>Nazionale</strong> in un’azione <strong>di</strong> stimolo<br />

e anche <strong>di</strong> proposta avendo il compito <strong>di</strong> essere<br />

l’anello <strong>di</strong> congiunzione tra le famiglie e il Comitato Scientifico<br />

<strong>di</strong> Casa Sora.<br />

Importante test <strong>di</strong> verifica sarà il primo soggiorno organizzato<br />

per il 19-20-21 settembre <strong>2008</strong> e al quale parteciperanno<br />

pochi ragazzi scelti autonomamente dal<br />

Comitato Scientifico della Fondazione Casa Sora che<br />

sono conosciuti dai me<strong>di</strong>ci del San Raffaele <strong>di</strong> Milano.<br />

Da qui si partirà, traendone tutte le informazioni utili<br />

possibili, per impostare e migliorare in itinere i soggiorni<br />

futuri che andranno a regime con l’inizio dell’anno prossimo<br />

e che si ricorda saranno gratuiti.<br />

La nostra impressione è che accanto ad una ovvia<br />

preoccupazione che precede ogni grande evento, ci siano<br />

in tutti i protagonisti <strong>di</strong> questa nuova e affascinante<br />

avventura, tanta passione, professionalità, impegno e<br />

soprattutto convinzione e amore per quello che si sta<br />

realizzando.<br />

Foresto Sparso, 4/7/<strong>2008</strong><br />

La Giunta Esecutiva<br />

Ed ora un piccolo e piacevole ritratto della Casa presentato da Francesca Melis, presidente dell’associazione<br />

piemonte<br />

INAUGURAZIONE CASA SORA<br />

Il 15/06/<strong>2008</strong> eravamo presenti in molti all’ inaugurazione<br />

della casa Sora, una casa bellissima nata con la<br />

donazione <strong>di</strong> una antica struttura e un finanziamento<br />

donato dalla dott.ssa Sora per la ristrutturazione della<br />

casa stessa, oltre al sostegno economico <strong>di</strong> altre due<br />

famiglie con figli affetti dalla sindrome <strong>di</strong> <strong>Prader</strong> <strong>Willi</strong>. Al<br />

progetto <strong>di</strong> ristrutturazione hanno collaborato i volontari<br />

tra cui molti alpini <strong>di</strong> Foresto Sparso. All’inaugurazione<br />

erano presenti molti sindaci dei comuni vicini ed alcuni<br />

gruppi <strong>di</strong> alpini <strong>di</strong> Bergamo. Inoltre molte dottoresse del<br />

reparto endocrinologico dell’Ospedale san Raffaele <strong>di</strong><br />

Milano, il prof Chiumello , la dott.ssa Bregani , Bosio e<br />

Irune e molte famiglie con i propri figli.<br />

La casa è situata a Valle <strong>di</strong> Mezzo a due colline ed è<br />

vicino al paese; per raggiungerla bisogna attraversare<br />

una piccola salita ripida<br />

La casa è <strong>di</strong> due piani; il piano terra ospita la zona<br />

giorno con <strong>di</strong>versi saloni. Al secondo piano le camere<br />

sono 5 con 3 bagni dotati <strong>di</strong> vasca e doccia.<br />

Le camere sono da 2 posti letto; ogni camera ha 3<br />

pareti bianche e una <strong>di</strong> colore <strong>di</strong>verso che richiama il<br />

colore dell’ arma<strong>di</strong>o. I colori della parete sono azzurro,<br />

rosa, verde ecc<br />

Sempre in questo piano vi è un ampio terrazzo con<br />

uno splen<strong>di</strong>do panorama sulla collina.<br />

Intorno alla casa c’è un grande prato per passeggiare<br />

e davanti alla casa è stata e<strong>di</strong>ficata una piccola grotta,<br />

simile alla grotta <strong>di</strong> Lourdes dove si è svolta la Santa<br />

Messa <strong>di</strong> inaugurazione.<br />

Nel retro della casa ci sono dei bellissimi sentieri semplici<br />

per effettuare lunghe e rilassanti passeggiate.<br />

Seguirà al più presto una riunione tra me<strong>di</strong>ci e i presidenti<br />

delle associazioni regionali per concordare le<br />

modalità <strong>di</strong> accesso al soggiorno formativo e per valutare<br />

le fasce <strong>di</strong> età dei soggetti P.W. che potranno utilizzarla,<br />

tenendo conto anche degli adulti e dell’accessibilità<br />

per la <strong>di</strong>stanza (week-end). Si parlerà quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> fasce<br />

<strong>di</strong> età, attività e gestione se potrà essere svolta da<br />

volontari o da figure professionali ed inoltre si preciseranno<br />

le modalità <strong>di</strong> comunicazione alle famiglie.<br />

11


Impegno per una vita migliore<br />

PARENT-TRAINING NELLA SINDROME DI PRADER WILLI:<br />

L’OPINIONE DI UN GENITORE<br />

<strong>di</strong> Gilberto Michielli<br />

Un piccolo flash sull’incontro <strong>di</strong> “parent-training nella<br />

sindrome <strong>di</strong> <strong>Prader</strong> <strong>Willi</strong>” organizzato dalla dott.sa Domenica<br />

Taruscio in collaborazione con la <strong>Federazione</strong><br />

<strong>Nazionale</strong> P.W. che ha avuto luogo il 13/9/<strong>2008</strong> a Roma<br />

presso l’Istiuto Sup. <strong>di</strong> Sanità. Presenti una ventina <strong>di</strong><br />

genitori, i vertici della <strong>Federazione</strong>, psicologi e stu<strong>di</strong>osi<br />

del Centro nazionale delle Malattie rare. Il prof. Grugni<br />

ha aperto i lavori con una relazione approfon<strong>di</strong>ta sugli<br />

aspetti della sindrome, <strong>di</strong>agnosi e trattamento e ruolo<br />

attivo nella gestione. La dott.ssa Bosio nel pomeriggio<br />

ha trattato un argomento molto importante “come gestire<br />

la <strong>di</strong>eta e i problemi connessi all’alimentazione a casa”.<br />

Grande è stata la partecipazione dei genitori che hanno<br />

potuto esprime i tanti dubbi che li animano. Il prof. Grugni<br />

non è riuscito ha terminare la sua relazione per rispondere<br />

a tutte le domande che gli sono state rivolte.<br />

Molta sod<strong>di</strong>sfazione è stata espressa dalle famiglie al<br />

termine dell’incontro.” Ed ora pubblichiamo le parole lette<br />

per l’’occasione da Gilberto Michielli, genitore <strong>di</strong> Igor <strong>di</strong><br />

anni 23. Molto rilevanti per il loro significato.<br />

Da sempre una domanda si <strong>di</strong>batte nella mia mente.<br />

Dov’ erano prima i nostri figli?<br />

In tempi moderni, con l’avvento dell’associazionismo,<br />

tutti o quasi, i nostri figli crescono aiutati da tutti quei<br />

me<strong>di</strong>ci che li seguono con grande interesse e de<strong>di</strong>zione,<br />

pro<strong>di</strong>ghi <strong>di</strong> consigli e sempre pronti ad intervenire<br />

ad ogni richiesta.<br />

Ora i genitori hanno la possibilità <strong>di</strong> non incorrere negli<br />

errori, che, per mancanza <strong>di</strong> informazioni, abbiamo<br />

fatto noi genitori anziani. Oggi anche se abbiamo molta<br />

più esperienza, non siamo ancora in grado <strong>di</strong> dare delle<br />

risposte a quei genitori che hanno grossi problemi<br />

gestionali, per i quali, i consigli e gli aiuti dei me<strong>di</strong>ci, non<br />

sono sufficienti.<br />

Ma ? ecco la domanda… prima ancora, cosa c’era?...<br />

il buio totale?...<br />

Questo <strong>di</strong>scorso <strong>di</strong> certo non può bastare alle famiglie,<br />

ma, può essere per loro una magra consolazione.<br />

Però <strong>di</strong> strada ne è stata fatta tanta, anche se il percorso<br />

da compiere è ancora molto lungo, siamo solo alla<br />

prima tappa! Perciò io sento grande sod<strong>di</strong>sfazione per i<br />

bambini che nascono in questi tempi, che nella sfortuna,<br />

sono sicuramente un po’ più fortunati dei nostri figli<br />

più gran<strong>di</strong>.<br />

La famiglia Michielli: Gilberto, Igor e Tiziana<br />

12


Anno XI - N. 3 luglio, agosto, settembre <strong>2008</strong><br />

PROMUOVERE LA RICERCA SCIENTIFICA:<br />

UNO DEGLI SCOPI<br />

DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA NIEMANN-PICK<br />

<strong>di</strong> Simona Portonero<br />

A seguito della pubblicazione del Bando dell’Associazione<br />

Italiana Niemann-Pick per la<br />

promozione <strong>di</strong> due progetti <strong>di</strong> ricerca <strong>di</strong> base<br />

sulla Malattia <strong>di</strong> Niemann-Pick, con scadenza<br />

29 febbraio, giornata europea delle Malattie<br />

Rare, numerose domande <strong>di</strong> partecipazione<br />

sono giunte alla nostra Associazione.<br />

La somma messa a <strong>di</strong>sposizione dall’Associazione<br />

era <strong>di</strong> complessivi 40.000,00 euro.<br />

Nel rispetto dell’adesione entusiasta da parte<br />

degli Istituti interessati e per un dovuto,<br />

scrupoloso rigore per l’assegnazione delle<br />

borse <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, si è costituita un’apposita commissione<br />

grazie al supporto del Presidente e<br />

del Vicepresidente della <strong>Federazione</strong> Malattie<br />

Rare Infantili FMRI, nelle persone del Prof.<br />

Alberto Musso e del Dott.Roberto Lala quali<br />

membri esterni dell’associazione ed in<strong>di</strong>scussi<br />

esperti <strong>di</strong> malattie rare, che si ringraziano, ha<br />

contribuito alla strutturazione della griglia <strong>di</strong><br />

valutazione.<br />

La Commissione valutatrice era altresì costituita<br />

dal Dott. Fabio Ragusa, Coor<strong>di</strong>natore<br />

del Comitato Me<strong>di</strong>co Scientifico e da Luigi<br />

Bonavita e Alberto Lionello, rispettivamente<br />

presidente e segretario dell’Associazione.<br />

La Commissione, riunitasi presso la sede sociale<br />

il 18 aprile <strong>2008</strong>, dopo un attento esame<br />

dei progetti <strong>di</strong> ricerca pervenuti, ha <strong>di</strong>chiarato<br />

vincenti i seguenti progetti:<br />

“Analisi funzionale <strong>di</strong> mutazioni missenso della<br />

proteina NPC1 riscontrate in pazienti italiani<br />

con malattia <strong>di</strong> Niemann Pick <strong>di</strong> tipo C”<br />

Responsabile del progetto: Prof. Sebastiano<br />

Calandra<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Scienze Biome<strong>di</strong>che dell’Università<br />

<strong>di</strong> Modena e Reggio Emilia;<br />

“Un nuovo approccio terapeutico per la malattia<br />

<strong>di</strong> Niemann Pick <strong>di</strong> tipo C basato sullo<br />

stu<strong>di</strong>o delle azioni neuronali della proteina<br />

NPC1 in forma normale e patologica”<br />

Responsabile del progetto: Dott.ssa<br />

Colombaioni Laura.<br />

Consiglio <strong>Nazionale</strong> delle Ricerche - Istituto<br />

<strong>di</strong> Neuroscienze <strong>di</strong> Pisa.<br />

La commissione scientifica ha però ritenuto<br />

meritevoli nei contenuti tutti i progetti pervenuti.<br />

L’Associazione si <strong>di</strong>chiara <strong>di</strong>sponibile a mantenere<br />

attivo il rapporto con i ricercatori che<br />

hanno partecipato al bando e con quanti lo<br />

vorranno in futuro, al fine <strong>di</strong> promuovere possibili<br />

forme e modalità <strong>di</strong> partecipazione ai loro<br />

progetti.<br />

VIA CAFASSE, 28<br />

10074 - LANZO T.SE - TO<br />

TEL. 0123.28995 - FAX 0123.320149<br />

info@niemannpick.org<br />

www.niemannpick.org<br />

13


Impegno per una vita migliore<br />

Ascolto e cura della famiglia-paziente<br />

1° Congresso – Sabato 22 novembre <strong>2008</strong><br />

2° Congresso – Sabato 24 gennaio 2009<br />

Abbiamo avviato questa iniziativa pensando alle famiglie, ai nostri figli, a tutti coloro che hanno<br />

a cuore il <strong>di</strong>sagio dovuto a situazioni <strong>di</strong> malattia persistenti.Le nostre associazioni operano,<br />

ognuna con la propria professionalità e sensibilità, negli ambiti generali dell’emersione, della<br />

<strong>di</strong>ffusione e della promozione dei temi sociali ed assistenziali connessi alle malattie rare.Proponiamo<br />

un percorso <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento, composto da due eventi congressuali, su argomenti d’interesse<br />

generale, ma che svilupperemo con la sensibilità tipica <strong>di</strong> chi si deve misurare quoti<strong>di</strong>anamente<br />

con malattie complesse, rare, che possono durare tutta la vita. Riteniamo sostanziale la vostra<br />

partecipazione per riflettere insieme, per favorire lo sviluppo della rete <strong>di</strong> relazioni tra persone<br />

coinvolte, per promuovere una maggiore consapevolezza <strong>di</strong> questi argomenti.Questa iniziativa,<br />

ideata dall’associazione Eamas, rientra nel progetto denominato “Emersione, <strong>di</strong>ffusione, e<br />

promozione dei temi sociali ed assistenziali connessi all’ambito delle malattie rare in Piemonte”<br />

finanziato dalla fondazione Paideia, con il contributo della Provincia <strong>di</strong> Torino ed in collaborazione<br />

con tutte le associazioni citate.<br />

L’ingresso alle manifestazioni è libero. È gra<strong>di</strong>ta comunicazione <strong>di</strong> partecipazione con<br />

modulo d’iscrizione in word scaricabile dal sito www.eamas.net, sezione conferenze e<br />

simposi. La trasmissione del modulo è obbligatoria per Me<strong>di</strong>ci e Professionisti, per la<br />

richiesta dei cre<strong>di</strong>ti ECM.<br />

1° Congresso – Sabato 22 novembre <strong>2008</strong><br />

COMUNICAZIONE E CONSENSO<br />

Sede: Sermig - Torino<br />

In apertura una rappresentazione teatrale,<br />

ideata per l’occasione, dal titolo “Una firma qui:<br />

per favore” proporrà l’esperienza ed il vissuto<br />

delle famiglie. Seguiranno interventi riguardanti<br />

i <strong>di</strong>ritti delle persone-paziente; la comunicazione<br />

ospedaliera; il valore del consenso nel rapporto<br />

tra me<strong>di</strong>co-famiglia-paziente; l’esperienza e le<br />

esigenze delle persone coinvolte.<br />

Una testimonianza ed una riflessione sul<br />

sostegno che la malattia richiede concluderanno<br />

il congresso.<br />

Nei locali a<strong>di</strong>acenti sarà allestita la mostra<br />

“Curare e guarire, occhio artistico e occhio<br />

clinico”, attinente il valore della comunicazione<br />

e del consenso tra me<strong>di</strong>co e paziente, la cui<br />

evoluzione nel tempo ha favorito la creatività e<br />

la riflessione <strong>di</strong> molti artisti.<br />

Orari <strong>di</strong> apertura della mostra: dal 22 al<br />

28 novembre compresi 17:30-21:00. Mattino,<br />

su prenotazione: martedì 25 e venerdì 28,<br />

9:00-12:00. Si consiglia una visita guida.<br />

Prenotarsi presso emersionemr@yahoo.it,<br />

info@eamas.net, 331.2534877 ore serali.<br />

Per informazioni: contattare, ore serali:<br />

Valter Dal Pos – Eamas - 340.3792849<br />

Aurelio Dal Ferro – Eamas - 349.0542104<br />

Mail: emersionemr@yahoo.it, info@eamas.net<br />

PROMOTORI: Eamas - Fmri - Anipi - Aspw - Carta e Penna<br />

SPONSOR: Paideia - Provincia <strong>di</strong> Torino<br />

Con il PATROCINIO <strong>di</strong>: Regione Piemonte - Provincia <strong>di</strong> Torino - Città <strong>di</strong> Torino - Telethon<br />

Con il PATROCINIO e la collaborazione <strong>di</strong>: Me<strong>di</strong>cina e Persona - Scienza e Vita - Smr<br />

14


Programma - 22 novembre <strong>2008</strong><br />

Anno XI - N. 3 luglio, agosto, settembre <strong>2008</strong><br />

Sede della manifestazione: SERMIG<br />

Salone della pace, Piazza Borgo Dora 61,<br />

Torino<br />

8:45 Iscrizione / accettazione<br />

9:15 Introduzione lavori e presentazione opera<br />

teatrale<br />

Conduzione / coor<strong>di</strong>namento:<br />

Adriano Moraglio (Il Sole 24 Ore Nord Ovest) - Walter<br />

Dal Pos (presidente Eamas) -<br />

Saluto Telethon: Guido Cappio (coor<strong>di</strong>natore<br />

provinciale)<br />

9:30 Rappresentazione teatrale: “Una firma qui: per<br />

favore”<br />

10:30 Coffee-break<br />

10:45 Comunicazione e consenso, <strong>di</strong>ritti inalienabili<br />

della persona-paziente.<br />

Mariella Immacolato (me<strong>di</strong>co legale – <strong>di</strong>rettore<br />

AZ.USL1, Massa Carrara)<br />

11:15 Riflessioni e vissuti sulla comunicazione e<br />

sul consenso. Un’opportunità <strong>di</strong> <strong>di</strong>alogo da<br />

valorizzare in ambito ospedaliero.<br />

Maria Tiziana Bertero (Mauriziano - Torino)<br />

Silvia Bonino (Psicologa dello sviluppo - Torino)<br />

Mario Melazzini (Primario D.H. S. Maugeri - Pavia)<br />

12:15 Il consenso come origine del rapporto tra<br />

me<strong>di</strong>co, famiglia e paziente.<br />

Roberto Lala (Div. Endocrinologia Pe<strong>di</strong>atrica OIRM,<br />

Torino – V.P. Fmri)<br />

Rita Andreo (Div. Endocrinologia Pe<strong>di</strong>atrica OIRM,<br />

Torino)<br />

Anna Campiotti Marazza (Psicologa – Milano)<br />

13:15 Buffet<br />

14:30 L’esperienza personale del paziente, del<br />

genitore e del me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> fronte ad una <strong>di</strong>agnosi<br />

importante. Esigenze personali <strong>di</strong> ognuno.<br />

Elisabetta Bignamini (Dir. Centro <strong>di</strong> Pneumologia<br />

OIRM - S. ANNA, Torino)<br />

Testimonianza<br />

Paolo Arosio (Neonatologo - Milano)<br />

15:30 La buona comunicazione e il consenso sono<br />

proporzionati al sostegno che la malattia richiede?<br />

Testimonianza<br />

16:10 Dibattito e conclusioni<br />

17:00 Consegna moduli per cre<strong>di</strong>ti ECM<br />

Sono stati richiesti i cre<strong>di</strong>ti ECM<br />

2° Congresso – Sabato 24 gennaio 2009<br />

DOLORE E SOFFERENZA<br />

…C’è un viaggio da fare<br />

L’evento, che ha struttura organizzativa<br />

equivalente, prevede una drammatizzazione<br />

teatrale ine<strong>di</strong>ta e l’approfon<strong>di</strong>mento dei<br />

seguenti temi.<br />

• Il senso del dolore<br />

• La sofferenza alla luce delle più recenti<br />

ricerche<br />

• Quali nuovi percorsi assistenziali?<br />

• Il dolore: una patologia che con<strong>di</strong>ziona la<br />

sfera fisica-psichica del paziente e della<br />

famiglia<br />

• La sofferenza nella malattia cronica<br />

• Valenza educativa della sofferenza.<br />

Saranno proposte, in fine, alcune testimonianze<br />

come invito alla riflessione.<br />

Accompagnerà il congresso la mostra<br />

“Misurare il desiderio infinito? La qualità<br />

della vita”. E’ posto in evidenza il valore delle<br />

persone che soffrono ed il <strong>di</strong>ritto alla vita.<br />

Il programma del giorno sarà comunicato in seguito<br />

Le mostre sono a cura dell’Associazione Me<strong>di</strong>cina e Persona, realizzate in occasione della manifestazione<br />

“Meeting per l’Amicizia fra i popoli”, anni 2005 e <strong>2008</strong>.<br />

EAMAS - European Association Friends of Mc Cune Albright Syndrome<br />

Via Borgovecchio n° 25, 10041 Carignano (TO) Italy, Fisc. Code 94<strong>03</strong>7550012<br />

Tel./Fax ++.39.011.9697258 - E-mail: info@eamas.net<br />

Bank account n° 34400.54 – ABI 01<strong>03</strong>0, CAB 01000, Monte dei Paschi <strong>di</strong> Siena, Torino.<br />

Bank coor<strong>di</strong>nates IT 65 T 01<strong>03</strong>0 01000 0000<strong>03</strong>440054<br />

Post office account n° 39045109 (Italy)<br />

Web site: www.eamas.net<br />

Approved by REGIONE PIEMONTE (Prot. n° 328/28.1)<br />

Registro del Volontariato ONLUS – Settore Sanità<br />

15


Impegno per una vita migliore<br />

AIUTARE GLI ALTRI PER AIUTARE SE STESSI<br />

<strong>di</strong> Laura PERIN<br />

“Se accen<strong>di</strong> una lanterna per un’altra persona anche<br />

la tua vita ne sarà illuminata”. Questo è ciò che il<br />

Budda Nichiren Daishonin nel 1200 <strong>di</strong>ceva ed è ciò<br />

che ho imparato da questa pratica meravigliosa che<br />

è il Bud<strong>di</strong>smo, ma cominciamo dall’inizio.<br />

Mi chiamo Laura Perin, ho 39 anni, vivo a Lissone,<br />

una piccola citta<strong>di</strong>na vicino a Milano e sono affetta<br />

da <strong>Sindrome</strong> <strong>di</strong> Turner, <strong>di</strong>agnosticatami all’età <strong>di</strong> 12<br />

anni grazie all’intuizione della dr.ssa Gerloni, una<br />

bravissima reumatologa che mi aveva in cura in<br />

quanto avevo l’artrite reumatoide alle ginocchia.<br />

Appena mi ha visitata ha subito capito che c’era<br />

qualcosa che non andava, ero troppo in ritardo con<br />

lo sviluppo così, dopo avermi guarito dall’artrite mi<br />

ha mandata in altri ospedali a fare un sacco <strong>di</strong> accertamenti<br />

e da questi è uscita la <strong>di</strong>agnosi: <strong>Sindrome</strong><br />

<strong>di</strong> Turner… e che cos’è? Mi sono subito chiesta<br />

allora.<br />

I me<strong>di</strong>ci mi davano spiegazioni che non capivo o<br />

forse non volevo capire, la rabbia era troppa.<br />

Anni ed anni passati a prendere me<strong>di</strong>cine, a guardare<br />

le atre ragazze crescere e svilupparsi ed io<br />

invece no e a continuarmi a chiedere il perché.<br />

Per moltissimi anni ho rifiutato l’idea <strong>di</strong> essere affetta<br />

da una malattia rara; prendevo le mie me<strong>di</strong>cine,<br />

facevo regolarmente i miei dovuti controlli ma<br />

non ne parlavo con gli altri, era come se in qualche<br />

modo avessi rimosso la cosa.<br />

Questo finché non ho incontrato il Bud<strong>di</strong>smo: da<br />

allora ho capito che non parlare della mia patologia<br />

e continuare a compiangermi non solo non mi avrebbe<br />

aiutato a guarire, ma avrei continuato ad essere<br />

infelice e non volevo più esserlo: così ho deciso <strong>di</strong><br />

accettare il fatto <strong>di</strong> avere una malattia rara e soprattutto<br />

ho deciso <strong>di</strong> fare qualcosa perché si parlasse<br />

<strong>di</strong> questo tipo <strong>di</strong> patologie poco considerate dalla<br />

sanità e dalle società farmaceutiche.<br />

Ho contattato la giornalista de Il Corriere della<br />

Sera, Margherita De Bac, che ha scritto un libro<br />

meraviglioso sulle malattie rare dal titolo “Siamo solo<br />

noi” perché nel libro non ha citato la <strong>Sindrome</strong> <strong>di</strong><br />

Turner: ha pubblicato un articolo su Il Corriere sulla<br />

mia storia e sono stata contattata per due volte dalla<br />

Rai e sono andata in due trasmissioni per parlare<br />

<strong>di</strong> questa <strong>Sindrome</strong>!<br />

Ho anche deciso <strong>di</strong> aiutare, per quel che mi è<br />

possibile, l’Associazione APADEST… sto cercando<br />

<strong>di</strong> organizzare un concerto <strong>di</strong> beneficenza per<br />

raccogliere fon<strong>di</strong> da destinare all’associazione e soprattutto<br />

alla ricerca e spero davvero <strong>di</strong> riuscire in<br />

questo intento.<br />

Quello che voglio <strong>di</strong>re è che tutti noi, nel nostro<br />

piccolo, possiamo e dobbiamo fare qualcosa; solo<br />

così, solamente se ci alziamo e lottiamo per far sì<br />

che si parli delle malattie rare potremo aiutare la<br />

ricerca, avere possibilità che si trovi una cura ed<br />

ottenere maggiori fon<strong>di</strong> ed agevolazioni.<br />

Il mio Maestro e Presidente dell’istituto Bud<strong>di</strong>sta<br />

Soka Gakkai Daisaku Ikeda <strong>di</strong>ce che il cambiamento<br />

<strong>di</strong> ogni singolo in<strong>di</strong>viduo porta ad un profondo cambiamento<br />

della società… alziamoci e lottiamo tutti<br />

insieme per vincere e costruire una vita migliore per<br />

chi come noi è affetto da una malattia rara.<br />

Io ho deciso <strong>di</strong> accendere questa lanterna, e voi?<br />

APADEST<br />

SINDROME DI TURNER<br />

SIG.RA MARTA GIUNTI - VIA SELVAGGIO, 188<br />

10094 - GIAVENO (TO)<br />

TEL.: 011 9339873- MARTAGIUNTI@TIN.IT<br />

16


Anno XI - N. 3 luglio, agosto, settembre <strong>2008</strong><br />

SCARTABELLANDO<br />

DA CONTROCITTÀ 6-7/<strong>2008</strong><br />

PERMESSI LAVORATIVI DI CUI ALL’ARTICOLO 33<br />

DELLA LEGGE 104/92: UNA NUOVA CIRCOLARE<br />

Una nuova Circolare dell’lnps del 29 aprile <strong>2008</strong>, la n.<br />

53, riprecisa le con<strong>di</strong>zioni per la fruizione dei permessi<br />

lavorativi citati nel titolo. Ripercorriamo lo schema della<br />

Circolare per portare a conoscenza le nuove <strong>di</strong>sposizioni<br />

e invitiamo chi volesse prendere visione del testo<br />

completo a cercarlo nel sito dell’Inps www.inps.it.<br />

1. Il lavoratore che intende chiedere permessi o conge<strong>di</strong><br />

per assistenza ad un familiare <strong>di</strong>sabile deve presentare<br />

domanda all’azienda dove lavora o all’lnps con<br />

la documentazione prescritta, in particolare il certificato<br />

attestante l’han<strong>di</strong>cap grave. La domanda va compilata<br />

sul modulo scaricabile dal sito dell’lnps. Le domande<br />

verranno gestite per via informatica. La risposta verrà<br />

inviata dall’lnps sia al datore <strong>di</strong> lavoro che al lavoratore.<br />

2. La circolare, rifacendosi alla sentenza della Corte<br />

<strong>di</strong> Cassazione, Sezione lavoro n. 175 del 5/1/2005, precisa<br />

che la verifica delle con<strong>di</strong>zioni per la concessione<br />

dei permessi è in capo al datore <strong>di</strong> lavoro. All’Inps invece<br />

spetta un controllo preventivo e formale sulle domande<br />

al fine dell’autorizzazione al datore <strong>di</strong> lavoro a compensare<br />

le somme corrisposte al lavoratore con contributi<br />

obbligatori che la <strong>di</strong>tta versa per i <strong>di</strong>pendenti. Di<br />

fatto avviene che:<br />

a) il lavoratore presenta la domanda al datore <strong>di</strong> lavoro<br />

e all’lnps;<br />

b) l’lnps acquisisce la domanda per via informatica ed<br />

effettua un controllo formale;<br />

e) se il controllo è positivo l’lnps comunica<br />

l’accoglimento al datore <strong>di</strong> lavoro ed al lavoratore (cioè<br />

l’lnps autorizza l’azienda ad anticipare il pagamento);<br />

d) il datore <strong>di</strong> lavoro effettua le verifiche sostanziali sui<br />

requisiti <strong>di</strong> legge e concede i permessi e i conge<strong>di</strong> se<br />

ritiene sod<strong>di</strong>sfacenti tali requisiti. Su questo aspetto della<br />

Circolare emerge chiaramente che l’Inps si tira fuori<br />

sulla verifica dell’esistenza dei presupposti <strong>di</strong> legge per<br />

la concessione dei permessi e rinvia alla concreta gestione<br />

del singolo rapporto <strong>di</strong> lavoro eventuali contrasti<br />

che ne potessero nascere. Su questo punto è facile fin<br />

d’ora prevedere situazioni <strong>di</strong> scontro non facilmente<br />

sanabili ma anche possibili situazioni <strong>di</strong> abusivismo<br />

concordato fra le parti.<br />

3. In una precedente circolare, la n. 90 del 2007, l’lnps<br />

aveva previsto che nel caso che il lavoratore richiedente,<br />

risiedesse o lavorasse in un luogo <strong>di</strong>stante da quello<br />

in cui risiede il soggetto <strong>di</strong>sabile, dovesse presentare a<br />

corredo della domanda un programma <strong>di</strong> assistenza firmato<br />

sia dal lavoratore che dal <strong>di</strong>sabile. Con la circolare<br />

in esame viene precisato che anche in questo caso è il<br />

datore <strong>di</strong> lavoro che deve verificare in concreto la sussistenza<br />

dei requisiti <strong>di</strong> legge per la concessione dei permessi.<br />

La nuova modulistica necessaria allo scopo verrà<br />

pubblicata sul sito dell’lnps.<br />

4. Come risaputo sino ad oggi, il lavoratore doveva<br />

compilare la richiesta ogni anno. La circolare o<strong>di</strong>erna<br />

<strong>di</strong>spone che da ora in poi non esiste più il limite temporale<br />

alla concessione dei permessi con l’ovvia eccezione<br />

<strong>di</strong> quei provve<strong>di</strong>menti in cui sia stata riconosciuta<br />

una <strong>di</strong>sabilità grave solo temporanea. Naturalmente il<br />

lavoratore è tenuto a comunicare entro 30 giorni l’avvenuto<br />

cambiamento delle con<strong>di</strong>zioni descritte nella domanda<br />

<strong>di</strong> concessione con particolare riguardo a:<br />

a) l’eventuale ricovero a tempo pieno del soggetto in<br />

con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sabilità grave;<br />

b) la revisione del giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> gravità delle con<strong>di</strong>zioni<br />

<strong>di</strong> han<strong>di</strong>cap da parte dell’Asi;<br />

c) le mo<strong>di</strong>fiche ai perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> permesso richiesti:<br />

d) la fruizione <strong>di</strong> permessi, per lo stesso soggetto in<br />

con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sabilità grave, da parte <strong>di</strong> altri familiari.<br />

5. Nel caso in cui sia stata presentata domanda per il<br />

riconoscimento, da parte della Commissione, dello stato<br />

<strong>di</strong> han<strong>di</strong>cap in situazione <strong>di</strong> gravità e siano trascorsi<br />

90 giorni dalla data della domanda, si può presentare, a<br />

corredo della domanda <strong>di</strong> permesso, un certificato rilasciato<br />

dal me<strong>di</strong>co specialista nella patologia denunciata<br />

che sarà efficace fino all’accertamento definitivo da parte<br />

della Commissione. Quin<strong>di</strong> il lavoratore correderà la<br />

domanda sia del certificato dello specialista che della<br />

copia della domanda inoltrata alla Asl per il riconoscimento<br />

dell’han<strong>di</strong>cap. A questo va inoltre allegata una <strong>di</strong>chiarazione<br />

(come previsto dalla Circolare lnps n. 32/<br />

2006) con la quale il lavoratore si impegna alla restituzione<br />

delle somme percepite se non venisse riconosciuta la<br />

situazione <strong>di</strong> han<strong>di</strong>cap grave alla fine del proce<strong>di</strong>mento.<br />

6. La circolare n. 53/<strong>2008</strong> afferma la possibilità per il<br />

lavoratore han<strong>di</strong>cappato in situazione <strong>di</strong> gravità, che<br />

fruisce dei suoi permessi ex legge 104/92, <strong>di</strong> cumulare<br />

ulteriori giorni <strong>di</strong> permesso qualora assista un proprio<br />

familiare con han<strong>di</strong>cap grave senza che debba essere<br />

acquisito nessun parere me<strong>di</strong>co legale sulla capacità<br />

del lavoratore <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare le necessità assistenziali del<br />

familiare anch’esso in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sabilità grave.<br />

7. In ultimo la circolare in esame ammette la possibilità<br />

<strong>di</strong> fruire nello stesso mese sia dei permessi lavorativi<br />

(tre giorni mensili) sia <strong>di</strong> un periodo <strong>di</strong> congedo straor<strong>di</strong>nario<br />

(due anni nel corso del periodo lavorativo)<br />

purché, ovviamente, non coincidenti.<br />

AGEVOLAZIONI PER LE PERSONE DISABILI<br />

SUI TRASPORTI PUBBLICI<br />

Avvicinandosi il periodo dell’anno in cui aumentano i<br />

viaggi riteniamo utile ritornare sull’argomento<br />

La Carta Blu (Ferrovia)<br />

La Carta Blu e una tessera gratuita nominativa con<br />

vali<strong>di</strong>tà quinquennale: offre al viaggiatore <strong>di</strong>sabile con<br />

accompagnatore la possibilità <strong>di</strong> acquistare un solo biglietto<br />

or<strong>di</strong>nario valido per due persone, con esclusione<br />

dei supplementi eventualmente previsti (cuccette e vagone<br />

letto).<br />

17


E’ valida solo sui percorsi nazionali e non è cumulabile<br />

con altre carte <strong>di</strong> riduzione e/o particolari agevolazioni<br />

tariffarie. La Carta Blu è utilizzabile anche nei collegamenti<br />

marittimi delle Ferrovie dello Stato.<br />

Come si ottiene.<br />

Possono richiedere la Carta Blu le persone <strong>di</strong>sabili,<br />

residenti e domiciliate in Italia, titolari dell’indennità <strong>di</strong><br />

accompagnamento (attestata da apposita certificazione).<br />

E’ necessario consegnare al Centro <strong>di</strong> accoglienza<br />

<strong>di</strong>sabili della Stazione Centrale della propria città o alla<br />

biglietteria documentazione me<strong>di</strong>ca, rilasciata dallaAsl<br />

competente, attestante il proprio stato <strong>di</strong> invali<strong>di</strong>tà. Le<br />

Agenzie <strong>di</strong> viaggio convenzionate con le Ferrovie dello<br />

Stato sono abilitate al rilascio della Carta Blu.<br />

CONTINUANO I FINANZIAMENTI CLIENTELARI<br />

ALL’ANMIC, ENS, UNMS, ANMIL E UIC<br />

DA PROSPETTIVE ASSISTENZIALI, N. 162/08<br />

Con l’approvazione della legge 29 novembre 2007, n.<br />

222 i partiti presenti nel Parlamento hanno concesso,<br />

con riferimento al 2007, un contributo <strong>di</strong> un milione <strong>di</strong><br />

euro a ciascuna delle seguenti organizzazioni: Anmic<br />

(Associazione nazionale mutilati e invali<strong>di</strong> civili), Ens<br />

(Ente nazionale per la protezione e l’assistenza dei sor<strong>di</strong>),<br />

Unms (Unione nazionale invali<strong>di</strong> per servizio), Anmil<br />

(Associazione nazionale mutilati e invali<strong>di</strong> del lavoro) e<br />

Uic (Unione italiana ciechi).<br />

Com’è noto si tratta <strong>di</strong> organizzazioni private che, in<br />

base alle norme costituzionali, sono sullo stesso identico<br />

livello delle altre strutture che si occupano <strong>di</strong> persone<br />

colpite da han<strong>di</strong>cap.<br />

Pertanto il finanziamento <strong>di</strong> queste organizzazioni, e<br />

non delle altre che svolgono le medesime attività, costituisce<br />

non solo un evidente favoritismo. Privilegio che è<br />

praticato anche da numerose Regioni, ma anche uno<br />

spreco del denaro pubblico. Da notare che alcuni <strong>di</strong><br />

questi enti, ad esempio l’Anmic, godono <strong>di</strong> un altro privilegio:<br />

quello <strong>di</strong> ricevere dalle Commissioni sanitarie preposte<br />

all’accertamento dell’han<strong>di</strong>cap i nominativi delle<br />

persone che presentano istanza per ottenere il riconoscimento<br />

dei <strong>di</strong>ritti sanciti dalle leggi vigenti. Si tratta <strong>di</strong><br />

una procedura illegittima da parte delle Regioni, che<br />

hanno in materia ampie competenze anche legislative,<br />

delle AsI, delle sopra citate Commissioni e dell’Anmic in<br />

quanto vengono violate le vigenti norme sulla riservatezza<br />

dei dati personali. Molto blanda è stata finora l’azione<br />

del Garante per la riservatezza dei dati personali,<br />

come si evince anche dal fatto che non ha ancora risposto<br />

al reclamo presentato in data 9 luglio 2004 dall’avvocato<br />

Federico Cipolla e sollecitato me<strong>di</strong>ante una raccomandata<br />

a/r del 7 aprile 2005. Detto reclamo era<br />

motivato dalla comunicazione inviata dall’Anmic <strong>di</strong> Torino<br />

al minore A. B., con la quale i genitori del fanciullo<br />

erano invitati a recarsi pressola sede dell’Anmic per ricevere<br />

chiarimenti in merito alla domanda <strong>di</strong> invali<strong>di</strong>tà.<br />

Da notare che anni or sono una Commissione, costituita<br />

dai presidenti dell’Anmic e dell’Unms, nonché dalla<br />

libera Associazione mutilati e invali<strong>di</strong> civili, dell’Opera<br />

nazionale mutilati e invali<strong>di</strong> <strong>di</strong> guerra e dell’Associazione<br />

nazionale vittime civili <strong>di</strong> guerra aveva pre<strong>di</strong>sposto<br />

Impegno per una vita migliore<br />

18<br />

un allucinante documento in cui veniva richiesta una<br />

estesa esclusione sociale delle persone colpite da han<strong>di</strong>cap.<br />

Infatti, dopo aver premesso che «la generalità<br />

dei citta<strong>di</strong>ni invali<strong>di</strong> costituisce nel suo complesso un<br />

insieme nettamente <strong>di</strong>stinto del popolo italiano» la Commissione<br />

«ad<strong>di</strong>ta pertanto, come in<strong>di</strong>spensabile ed<br />

in<strong>di</strong>lazionabile, una ra<strong>di</strong>cale e completa riforma <strong>di</strong> struttura<br />

nel settore degli invali<strong>di</strong> che, prescindendo dalla<br />

causa invalidante, sia attuata <strong>di</strong>fferenziando chiaramente<br />

i citta<strong>di</strong>ni portatori <strong>di</strong> invali<strong>di</strong>tà permanenti dai citta<strong>di</strong>ni<br />

sani o incidentalmente malati, <strong>di</strong>stinguendosi sotto questo<br />

aspetto dalle riforme che oggi lodevolmente la Repubblica<br />

affronta nei campi del lavoro, dell’assistenza<br />

sanitaria, della istruzione e della casa».<br />

Veniva quin<strong>di</strong> chiesto che l’auspicata riforma <strong>di</strong> struttura<br />

«preveda la delega dello Stato ad un unico ente <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>ritto pubblico <strong>di</strong> ogni azione <strong>di</strong> pubblico intervento, e<br />

quin<strong>di</strong> dell’istruzione e l’addestramento professionale<br />

degli invali<strong>di</strong> e del loro collocamento al lavoro, dell’assistenza<br />

sanitaria, limitatamente agli esiti dell’invali<strong>di</strong>tà<br />

permanente, <strong>di</strong> quella sociale, morale e giuri<strong>di</strong>ca e della<br />

cura e <strong>di</strong> ogni altra provvidenza che possa essere a loro<br />

rivolta». L’amministrazione <strong>di</strong> questo ente <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto pubblico<br />

doveva «essere espressione <strong>di</strong>retta ed esclusiva<br />

delle associazioni <strong>di</strong> categoria». Dunque, sono state finanziate<br />

anche organizzazioni che nel recente passato<br />

non hanno affatto operato a favore dell’integrazione<br />

sociale delle persone con han<strong>di</strong>cap.<br />

SENTENZA DELLA CORTE DI CASSAZIONE: AUTORIZZATA<br />

LA DISATTIVAZIONE DEL PRESIDIO SANITARIO DI<br />

SOPRAVVIVENZA DI UNA PERSONA IN STATO<br />

VEGETATIVO IRREVERSIBILE<br />

In base alla sentenza n. 21748, pronunciata dalla Corte<br />

<strong>di</strong> Cassazione in data 16 ottobre 2007, «qualora una<br />

persona malata giaccia da moltissimi anni (nella specie,<br />

oltre 15 anni) in stato vegetativo permanente, con<br />

conseguente ra<strong>di</strong>cale incapacità <strong>di</strong> rapportarsi, in qualsiasi<br />

modo, con il mondo esterno, e sia tenuta artificialmente<br />

in vita me<strong>di</strong>ante un son<strong>di</strong>no nasogastrico che<br />

provvede alla sua alimentazione ed idratazione, il giu<strong>di</strong>ce<br />

- su richiesta del tutore del malato ed in contrad<strong>di</strong>ttorio<br />

con un curatore speciale - può autorizzare la<br />

<strong>di</strong>sattivazione <strong>di</strong> tale presi<strong>di</strong>o sanitario (fatta salva l’applicazione<br />

delle misure suggerite dalla scienza e dalla<br />

pratica me<strong>di</strong>ca nell’interesse del paziente) unicamente<br />

in presenza dei seguenti presupposti essenziali ed inderogabili:<br />

«a) quando la con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> stato vegetativo sia in<br />

base ad un rigoroso apprezzamento clinico, irreversibile,<br />

e non vi sia alcun fondamento me<strong>di</strong>co, secondo gli<br />

standard scientifici riconosciuti a livello internazionale,<br />

che lasci supporre la benché minima possibilità <strong>di</strong> un<br />

qualche, sia pure flebile, recupero della coscienza e <strong>di</strong><br />

ritorno ad una percezione del mondo esterno;<br />

«b) sempre che l’istanza del tutore sia realmente<br />

espressiva, in base ad elementi <strong>di</strong> prova chiari, univoci<br />

e convincenti, della volontà del paziente medesimo, tratta<br />

da sue precedenti <strong>di</strong>chiarazioni ovvero dalla sua personalità,<br />

dal suo stile <strong>di</strong> vita e dai suoi convincimenti, corrispondenti<br />

al suo modo <strong>di</strong> concepire, prima <strong>di</strong> cadere


Anno XI - N. 3 luglio, agosto, settembre <strong>2008</strong><br />

in stato <strong>di</strong> incoscienza, l’idea stessa <strong>di</strong> “<strong>di</strong>gnità della persona”<br />

e della “qualità della vita”.<br />

«Ove l’uno o l’altro presupposto non, sussista, il giu<strong>di</strong>ce<br />

deve negare l’autorizzazione, dovendo allora essere<br />

data incon<strong>di</strong>zionata prevalenza al <strong>di</strong>ritto alla vita,<br />

in<strong>di</strong>pendentemente dal grado <strong>di</strong> salute, <strong>di</strong> autonomia e<br />

<strong>di</strong>,capacità <strong>di</strong> intendere e <strong>di</strong> volere del soggetto interessato<br />

e dalla percezione che altri possano avere della<br />

“qualità della vita” stessa».<br />

PARERE DELLA CORTE DEI CONTI DELLA LOMBARDIA:<br />

COMPETE ALLA PROVINCIA PROVVEDERE AL<br />

TRASPORTO DEGLI ALLIEVI CON HANDICAP<br />

DELLE SCUOLE SECONDARIE SUPERIORI<br />

Su richiesta del Sindaco del Comune <strong>di</strong> Brembate<br />

(Bergamo), circa la competenza degli oneri nel caso in<br />

cui il servizio <strong>di</strong> assistenza scolastica debba essere assicurato<br />

ad alunni con han<strong>di</strong>cap frequentanti la scuola<br />

secondaria superiore, con parere della Corte dei Conti<br />

della Lombar<strong>di</strong>a depositato il 18 febbraio <strong>2008</strong> ha affermato<br />

che «la Provincia ha l’obbligo <strong>di</strong> attivarsi per lo svolgimento<br />

del servizio» <strong>di</strong> trasporto dall’abitazione alla sede<br />

scolastica e viceversa.<br />

Inoltre ha precisato che, poiché «la frequenza della<br />

scuola anche superiore costituisce un <strong>di</strong>ritto<br />

costituzionalmente garantito per i portatori <strong>di</strong> han<strong>di</strong>cap<br />

(...) non può essere interrotto un servizio reso, interruzione<br />

costituente una immotivata lesione <strong>di</strong> un <strong>di</strong>ritto<br />

costituzionalmente garantito».<br />

Ricor<strong>di</strong>amo che con sentenza del 22 febbraio 2006 il<br />

Tar <strong>di</strong> Salerno aveva or<strong>di</strong>nato «alla Provincia <strong>di</strong> Salerno<br />

<strong>di</strong> provvedere alla assicurazione, in favore della ricorrente,<br />

del servizio <strong>di</strong> trasporto a titolo gratuito dalla abitazione<br />

alla sede scolastica» <strong>di</strong> una ragazza «portatrice<br />

<strong>di</strong> han<strong>di</strong>cap con invali<strong>di</strong>tà al 100% ed iscritta all’Istituto<br />

magistrale <strong>di</strong> Salerno, che non era in grado <strong>di</strong> usufruire<br />

degli or<strong>di</strong>nari mezzi pubblici <strong>di</strong> trasporto dal proprio Comune<br />

<strong>di</strong> residenza, B...., a quello <strong>di</strong> Salrno, ove la scuola<br />

era localizzata».<br />

I VEICOLI DEI SOGGETTI CON HANDICAP POSSONO<br />

CIRCOLARE IN TUTTI I COMUNI ITALIANI<br />

Libero accesso ai veicoli delle persone con <strong>di</strong>sabilità<br />

nelle zone a traffico limitato in tutta Italia. Lo ha stabilito<br />

la Seconda Sezione civile della Corte <strong>di</strong> Cassazione con<br />

la sentenza n. 719/<strong>2008</strong> del 24 ottobre 2007, depositata<br />

in Cancelleria il 16 gennaio <strong>2008</strong>, accogliendo il ricorso<br />

<strong>di</strong> un soggetto portatore <strong>di</strong> han<strong>di</strong>cap al quale il Comune<br />

<strong>di</strong> Milano aveva rilasciato nel 2002 il permesso <strong>di</strong> circolare<br />

in tutte le zone a traffico limitato (ZTL), e che era<br />

stato multato dai vigili urbani <strong>di</strong> Roma per essere entrato<br />

nella ZTL della Capitale con il solo permesso rilasciato<br />

dall’amministrazione <strong>di</strong> Milano. Per questo l’interessato<br />

aveva fatto ricorso in Cassazione sostenendo che<br />

i soggetti con invali<strong>di</strong>tà devono poter circolare nelle Zone<br />

a traffico limitato <strong>di</strong> tutta Italia e senza bisogno che il<br />

permesso al libero transito sia collegato all’utilizzo <strong>di</strong> un<br />

veicolo con una specifica targa. La Suprema Corte ha<br />

con<strong>di</strong>viso le ragioni del ricorrente ed ha annullato la sentenza<br />

del Giu<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Pace <strong>di</strong> Roma che aveva confermato<br />

la sanzione amministrativa, stabilendo che alle<br />

persone «con capacità <strong>di</strong> deambulazione sensibilmente<br />

ridotta» deve essere consentita la circolazione a bordo<br />

<strong>di</strong> veicoli nelle zone a traffico limitato ed in quelle<br />

pedonali dei Comuni <strong>di</strong> tutta Italia, anche se il permesso<br />

<strong>di</strong> circolazione nelle ZTL è stato rilasciato solo dal Comune<br />

<strong>di</strong> residenza.<br />

INUTILE L’ISTITUZIONE DI UN GARANTE PER L’INFANZIA<br />

L’Unicef Italia (cfr. Conquiste del lavoro del 21marzo<br />

<strong>2008</strong>) ha proposto al Governo l’istituzione del<br />

Garante per l’infanzia, preposto alla tutela dei <strong>di</strong>ritti<br />

dei bambini e degli adolescenti.<br />

È incre<strong>di</strong>bile che gli esperti del settore. come sono (o<br />

dovrebbero esserlo) i <strong>di</strong>rigenti dell’Unicef Italia, si preoccupino<br />

della nomina <strong>di</strong> un Garante per l’infanzia che ne<br />

tuteli i <strong>di</strong>ritti, quando le leggi italiane non riconoscono ai<br />

soggetti più deboli (i minori ed i loro nuclei familiari) alcun<br />

<strong>di</strong>ritto esigibile in materia <strong>di</strong> assistenza sociale.<br />

Come ripetiamo da anni, in materia socio-assistenziale<br />

ci sono solamente gli articoli 154 e 155 del regio decreto<br />

773/1931 (Testo unico delle leggi <strong>di</strong> pubblica sicurezza)<br />

che obbligano i Comuni ad assicurare il ricovero agli<br />

inabili al lavoro privi <strong>di</strong><br />

mezzi necessari per vivere e cioè ai fanciulli, agli anziani<br />

ed ai soggetti con han<strong>di</strong>cap. Ricor<strong>di</strong>amo, in particolare<br />

all’Unicef Italia e alla Cisl che fa parte dell’Osservatorio<br />

nazionale per l’infanzia e che sostiene l’istituzione<br />

del Garante, che nella legislazione vigente è ancora<br />

presente (si veda il 5° comma dell’articolo 8 della legge<br />

<strong>di</strong> riforma dell’assistenza e dei servizi sociali n. 328/2000)<br />

l’o<strong>di</strong>osa <strong>di</strong>stinzione fra l’assistenza ai minori nati nel<br />

matrimonio (<strong>di</strong> competenza dei Comuni) e gli interventi<br />

<strong>di</strong>retti ai fanciulli nati al <strong>di</strong> fuori <strong>di</strong> esso, le cui funzioni<br />

continuano ad essere assegnate alle Province dall’ancora<br />

vigente legge 2838 del 1928. Purtroppo non vi sono<br />

Regioni che hanno cancellato detta assurda separazione,<br />

nonostante siano trascorsi quasi otto anni dall’entrata<br />

in vigore della legge 328/2000.<br />

www.malattie-rare.org<br />

E-mail:<br />

info@malattie-rare.org<br />

19


Impegno per una vita migliore<br />

LE RICETTE DI ELENA<br />

Pensiero: il mio momento libero quando torno da scuola nel pomeriggio prima della cena e quando aspetto che<br />

mi vengono a prendere per andare a scuola sono: le ricette, i compiti, i giochi e i miei CD del computer che sono<br />

musica giochi alle volte anche le lettere. Per finire mi piacciono molto anche i giochi <strong>di</strong> PC GENIUS. Mi piacerebbe<br />

sapere cosa fate voi nel tempo libero.<br />

PESCATRICE ALLA GRIGLIA CON VERDURE AL SALTO<br />

2 cucchiai <strong>di</strong> olio <strong>di</strong> semi <strong>di</strong> arachi<strong>di</strong> 2 spicchi d’aglio<br />

schiacciati 2 peperoncini rossi freschi tritati 1 peperone<br />

rosso tagliato a cubetti 2 cucchiai <strong>di</strong> salsa <strong>di</strong> ostriche<br />

1 cucchiaio <strong>di</strong> salsa <strong>di</strong> pesce 2 cucchiai <strong>di</strong> zucchero<br />

<strong>di</strong> palma grattugiato 1 cucchiaio <strong>di</strong> concentrato<br />

<strong>di</strong> tamarindo 8 cipolle tagliati a pezzi lunghi 3 cm 4<br />

tranci <strong>di</strong> pescatrice da 200 gr 25 gr <strong>di</strong> zenzero fresco<br />

tagliato a cubetti 60 ml <strong>di</strong> brodo <strong>di</strong> pollo 50 gr <strong>di</strong> foglie<br />

<strong>di</strong> coriandolo fresco 250 gr <strong>di</strong> cavolo a pezzetti 280 gr<br />

<strong>di</strong> verza sminuzzato<br />

Scaldate l’olio in una padella grande e rosolate lo<br />

zenzero l’aglio e il peperoncino finché saranno fragranti.<br />

Unite i peperoni e fateli saltare finché si saranno<br />

ammorbi<strong>di</strong>ti. Unite il brodo le salse lo zucchero e il<br />

tamarindo portate a ebollizione e lasciate bollire per 1<br />

minuto. Togliete la pentola dal fuoco e incorporate il<br />

coriandolo. Nel frattempo cuocere il pesce sulla griglia<br />

leggermente unta d’olio per 5 minuti o fino alla<br />

cottura desiderata e servitelo in tavola con le verdure.<br />

MINI ZUCCHE RIPIENE<br />

65 gr <strong>di</strong> riso bollito 110 gr <strong>di</strong> fave surgelate lasciate<br />

scongelate e pelate 3 pomodori <strong>di</strong> me<strong>di</strong>a <strong>di</strong>mensione<br />

tritati finemente 2 zucche gialle piccole ciascuna del<br />

peso <strong>di</strong> circa 450 gr 2 spicchi d’aglio tritati 2 cucchiaini<br />

<strong>di</strong> cumino in polvere 2 cucchiaini <strong>di</strong> paprika dolce<br />

in polvere 1 cucchiaio <strong>di</strong> olio d’oliva 1 cipolla me<strong>di</strong>a<br />

tritata finemente 1 cucchiaino <strong>di</strong> coriandolo in polvere<br />

1 cucchiaino <strong>di</strong> cuccuma in polvere 1 cucchiaino <strong>di</strong><br />

zucchero 1 cucchiaino <strong>di</strong> foglie <strong>di</strong> coriandolo fresco<br />

tritate<br />

Tagliate via la calotta superiore delle zucche e svuotatele<br />

da semi e membrane con l’apposito strumento<br />

lasciando uno spessore <strong>di</strong> polpa <strong>di</strong> circa 1 cm. Scaldate<br />

l’olio in un tegame e fate rosolare la cipolla l’aglio<br />

e le spezie in polvere mescolando fino a quando la<br />

cipolla sarà appassita e <strong>di</strong>ventata trasparente. A questo<br />

punto unite i pomodori freschi tritati e lo zucchero<br />

per togliere l’aci<strong>di</strong>tà al sugo e proseguite la cottura a<br />

pentola scoperta per una decina <strong>di</strong> minuti circa Incorporate<br />

adesso il riso bollito e le fave alla salsa <strong>di</strong> pomodoro<br />

e riempite con il composto ottenuto le piccole<br />

zucche. Disponete le zucche in una pirofila da forno<br />

non troppo grande leggermente unta d’olio coprite e<br />

fate cuocere in forno a 190°c. per circa 1ora e ½ .<br />

Quando le zucche saranno cotte estraetele dal forno<br />

tagliatele a metà e servitele su un piatto <strong>di</strong> portata<br />

infine spolverizzatele con il coriandolo tritato. Portate<br />

in tavola imme<strong>di</strong>atamente<br />

TROTA SALMONATA CON FINOCCHI<br />

2 spicchi d’aglio affettati 1 cucchiaio <strong>di</strong> olio d’oliva 8<br />

grosse foglie fresche <strong>di</strong> vite 1 cucchiaio <strong>di</strong> scorza<br />

d’arancia grattugiata 4 filetti <strong>di</strong> trota salmonata da 200<br />

gr 60 ml <strong>di</strong> succo d’arancia 60 ml <strong>di</strong> vino bianco secco<br />

125 ml <strong>di</strong> brodo <strong>di</strong> pollo 600 gr <strong>di</strong> finocchi 200 gr <strong>di</strong><br />

cipolle bionde affettate finemente 180 gr <strong>di</strong> acini d’uva<br />

bianca senza semi<br />

Accendete il forno a 180°. Mondati i finocchi mettendo<br />

da parte 50 gr <strong>di</strong> barbine affettateli finemente e<br />

metteteli in una pirofila grande con la cipolla l’aglio<br />

l’olio il succo d’arancia il brodo e il vino. Coprite e<br />

cuocere in forno i finocchi per 30 minuti. Togliete il<br />

coperchio e proseguite la cottura per altri 20 minuti<br />

mescolando <strong>di</strong> tanto in tanto finché i finocchi saranno<br />

morbi<strong>di</strong>. Nel frattempo mettete le foglie <strong>di</strong> vite in una<br />

pentola piena <strong>di</strong> acqua bollente e dopo 10 secon<strong>di</strong><br />

trasferite in una ciotola piena <strong>di</strong> acqua gelata. Fatele<br />

asciugare sulla carta da cucina e sovrapponetele leggermente<br />

a due a due sul piano <strong>di</strong> lavoro con la costola<br />

rivolta verso l’alto. Mettete al centro <strong>di</strong> due foglie<br />

<strong>di</strong> vite un filetto <strong>di</strong> trota ricopritelo con ¼ <strong>di</strong> scorza<br />

d’arancia e con ¼ delle barbine <strong>di</strong> finocchio e richiudete<br />

le foglie sopra al pesce. Ripetete con il resto degli<br />

ingre<strong>di</strong>enti sistemate i fagottini sulla placca unta d’olio<br />

e cuocere in forno per 15 minuti o finché il pesce sarà<br />

cotto a piacere. Mescolate gli acini d’uva ai finocchi<br />

coprite e aspettate 2 minuti prima <strong>di</strong> servire in tavola<br />

con il pesce<br />

20


Anno XI - N. 3 luglio, agosto, settembre <strong>2008</strong><br />

GIOCHI<br />

a cura <strong>di</strong> Vincenzo Vitagliano<br />

Ciao, il mondo dell’economia in questo periodo non va per niente bene. Crisi, aumento dei<br />

prezzi, le famiglie faticano ad arrivare a fine mese e giovani e meno giovani sono alle prese con<br />

i problemi del lavoro. Lavoro sempre più precario e con poche prospettive. Anche i giovani più<br />

qualificati trovano lavoro <strong>di</strong>fficoltà. Ma proprio in questo momento è arrivata la notizia del grande<br />

piano <strong>di</strong> salvataggio che gli Stati Uniti d’America hanno varato per aiutare l’economia americana<br />

e, <strong>di</strong> conseguenza, quella mon<strong>di</strong>ale (si spera). Credo che tutti dobbiamo fare gli scongiuri sperando<br />

in un successo del piano ed un miglioramento della situazione. Speriamo solo che la crisi<br />

non faccia <strong>di</strong>minuire sensibilmente i fon<strong>di</strong> a favore della sicurezza sociale in generale e<br />

della sanità in particolare. Ed ora pensiamo a trascorrere qualche minuto <strong>di</strong> relax con i nostri<br />

giochi.<br />

GIOCO 1 - INDOVINA IL TITOLO<br />

Le figure proposte richiamano fiabe, romanzi o film famosi. Provate a indovinarne il titolo.<br />

__________________________________________________<br />

_______________________________________________<br />

________________________________________________________<br />

21


GIOCO 2 - DUE REBUS<br />

Impegno per una vita migliore<br />

Frase (3, 4, 6, 8)<br />

CHE<br />

NESI<br />

Frase (3, 5, 2, 4)<br />

A<br />

GIOCO 3 - ENIGMISTICA TRADIZIONALE<br />

Cambi <strong>di</strong> Iniziale (Le parole devono essere identificate dal testo e una si ottiene cambiando la<br />

lettera iniziale dell’altra).<br />

(Ciclista <strong>di</strong>sattento)<br />

Correndo nella sera buia senza YXXXXX , finì con la sua bici nel ZXXXXX.<br />

(La tessitrice)<br />

Usando con sapienza i fili colorati, con trama ed YXXXXX ricava un <strong>di</strong>segno ZXXXXX.<br />

(Ostacolo imprevisto)<br />

Tornando a casa dopo un incontro perso, eppure era il YXXXXXXX , il pugile suonato travolse un<br />

ZXXXXXXX.<br />

(Il re della savana)<br />

E’ proprio un po’ un ribasso il povero leone: dotato del YXXXXXX del toro teme il ZXXXXXX.<br />

Falsi <strong>di</strong>minutivi (la seconda parola si trova facendo il <strong>di</strong>minutivo della prima)<br />

22


Anno XI - N. 3 luglio, agosto, settembre <strong>2008</strong><br />

(La carie colpisce)<br />

Il XXXX, seppur mastino, aveva male al XXXXXX.<br />

(Vacanze lampo)<br />

Amante dello sci, grazie alla settimana XXXXX andò fino a XXXXXXX.<br />

(Vecchi western)<br />

Il bravo Henry XXXXX, cow boy <strong>di</strong> tanti film, vinto il duello, infine rinfoderò la colt nella sua<br />

XXXXXXX.<br />

GIOCO 4 - APPUNTAMENTO CON LA NATURA<br />

Ci avviamo verso la conclusione <strong>di</strong> questo numero<br />

con il più classico dei nostri appuntamenti.<br />

Ancora una volta ci occupiamo del riscaldamento<br />

terrestre per riba<strong>di</strong>re un concetto molto<br />

semplice: ancora oggi c’è qualche scienziato<br />

che non con<strong>di</strong>vide i timori per il riscaldamento<br />

della terra con tutte le conseguenze che invece<br />

stiamo già vivendo. Ma anche se il riscaldamento<br />

globale non <strong>di</strong>pendesse tutto dalle attività<br />

umane, non sarebbe in ogni caso logico assumere<br />

comportamenti meno nocivi per la nostra<br />

terra? Sfruttare le energie rinnovabili (il vento, il<br />

sole, le maree) fa in modo che il nostro passaggio<br />

sulla terra lasci meno tracce e quin<strong>di</strong> chi<br />

verrà dopo troverà un mondo certamente più<br />

vivibile. E’ un ragionamento troppo semplice per<br />

trovare con<strong>di</strong>visione perché ciò che guida le<br />

azioni umane è un semplice calcolo dei costi.<br />

Fino a che carbone, petrolio e loro derivati saranno<br />

a buon mercato, non si farà tutto il possibile<br />

per sostituirli. Un problema molto delicato<br />

è quello del nucleare. Gli italiani, dopo il gravissimo<br />

incidente avvenuto nella centrale <strong>di</strong> sovietica<br />

<strong>di</strong> Cernobyl, decisero <strong>di</strong> eliminare dal<br />

Paese l’energia nucleare. Oggi si parla <strong>di</strong> costruire<br />

nuove centrali. Allo stato attuale non si<br />

può essere contrari per principio, visto che la<br />

nostra spesa per l’energia è molto alta, e che i<br />

Paesi nostri confinanti, come la Francia, hanno<br />

un gran numero <strong>di</strong> centrali nucleari. Questo non<br />

ci esime dal perseguire con serietà la strada<br />

delle energie alternative, prevedendo nel<br />

contempo <strong>di</strong> costruire centrali nucleari che siano<br />

al massimo livello <strong>di</strong> sicurezza e <strong>di</strong> pulizia.<br />

Non è una cosa facile da accettare ma sono<br />

convinto che le conoscenze attuali e la futura<br />

ricerca ci daranno la possibilità <strong>di</strong> utilizzare energia<br />

più pulita e senza rischi per la popolazione<br />

e per il pianeta.<br />

Ed ecco la domanda finale:<br />

Dove fu costruita la prima pila atomica e quale<br />

scienziato italiano partecipò al progetto?<br />

Non <strong>di</strong>menticare <strong>di</strong> inviare la soluzione <strong>di</strong> questo ultimo gioco in redazione<br />

Ciao a tutti e arrivederci al prossimo numero.<br />

Soluzioni <strong>di</strong> questo numero: Titoli: IL GATTO CON GLI STIVALI – IL RE LEONE – LA SPADA NELLA<br />

ROCCIA - Cambi <strong>di</strong> iniziali: FANALE/CANALE – ORDITO/ARDITO – CAMPIONE/LAMPIONE – RUGGI-<br />

TO/MUGGITO. Falsi Diminutivi: CANE/CANINO – CORTA/CORTINA – FONDA/FONDINA. Rebus: TRE<br />

NOTE AMICHE TORINESI – FAR FALLI (I)N AREA –<br />

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Impegno per una vita migliore<br />

L’isoLa dei desideri<br />

L’isola dei desideri accoglie le poesie classificatesi al secondo posto del Concorso Letterario Internazionale<br />

<strong>Prader</strong> <strong>Willi</strong> - IV e<strong>di</strong>zione, anno 2007 - indetto dall’Associazione Carta e Penna <strong>di</strong> Torino.<br />

SANTI ZAGAMI (TORINO)<br />

Sezione poesia<br />

IL VUOTO DEI SILENZI<br />

Amore mio, ancora<br />

aiutami a sognare<br />

come ai bei tempi<br />

della giovinezza.<br />

Parlami, ti prego,<br />

<strong>di</strong> cieli tersi oppur<br />

<strong>di</strong> nuvole d’argento<br />

vaganti a gruppi<br />

nell’azzurro cielo.<br />

E intanto ora<br />

ci scopriamo soli,<br />

veramente soli…<br />

Ci è compagna amara<br />

l’iniqua solitu<strong>di</strong>ne…<br />

Amore, dunque, aiutami<br />

a vivere e sognare<br />

perché è troppo greve<br />

il vuoto dei silenzi.<br />

Mi è <strong>di</strong> conforto solo<br />

il suon della tua voce.<br />

Parlami sempre,<br />

parlami <strong>di</strong> stelle<br />

e ancora d’infinito,<br />

<strong>di</strong> mari calmi e aperti<br />

alla Speranza…<br />

Aiutami ed io vivrò<br />

<strong>di</strong> poesia per te<br />

ed a mia volta<br />

anch’io, coi versi miei,<br />

sognare ti farò<br />

e canterò <strong>di</strong> te, della ragazza<br />

splen<strong>di</strong>da <strong>di</strong> “ieri”.<br />

FABIANO BRACCINI (MILANO)<br />

Sezione poesia a tema*<br />

IL SUBLIME PIANISTA<br />

(Alzheimer: un morbo che cancella<br />

ogni capacità della vita)<br />

Erano ali spiegate<br />

le melo<strong>di</strong>e che da quelle finestre<br />

volavano per l’aria<br />

a unirsi leggere ai suoni della natura.<br />

Chopin, Schubert, Liszt,<br />

armonie serene <strong>di</strong> primo mattino,<br />

poi i fioriti ricami <strong>di</strong> Mozart;<br />

romanze, sonate e notturni struggenti<br />

dopo il calare del sole.<br />

Musiche soavi, intense o delicate:<br />

colonna sonora <strong>di</strong> un’esistenza<br />

preziosa d’emozione e sensibilità.<br />

Ma ora è silenzio.<br />

Il pianista ammalato neppure <strong>di</strong>stingue<br />

i tasti neri dai bianchi:<br />

ebano e avorio sono <strong>di</strong>ventati<br />

gioco <strong>di</strong> colori confusi e privi <strong>di</strong> senso,<br />

i pedali gli sembrano ormai<br />

freni <strong>di</strong> un’auto impazzita<br />

che vorrebbe scappare via dal mondo.<br />

E quale sgomento<br />

non saper più guidare la mente,<br />

le mani, le <strong>di</strong>ta!<br />

Non trovare più il filo <strong>di</strong> qualche motivo.<br />

Ogni nota per lui è un puntino banale,<br />

gli spartiti sono granelli <strong>di</strong> sabbia<br />

nel deserto dell’ansia,<br />

gli accor<strong>di</strong> inaccessibili vette,<br />

le sinfonie oceani tenebrosi e senza fine<br />

con tempeste che fanno paura.<br />

Il pianoforte è abbandonato e inutile:<br />

muto nell’ombra<br />

come muta è la voce <strong>di</strong> un artista raro<br />

che insieme all’oro dei bion<strong>di</strong> capelli<br />

poco a poco ha smarrito<br />

il valore del suo sublime percorso <strong>di</strong> vita.<br />

* Gli autori dovevano trattare l’han<strong>di</strong>cap nell’accezione<br />

più ampia del termine.<br />

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