"Vita Giuseppina" di Maggio 2011 - Giuseppini del Murialdo

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AttuALità AttuALità
Il corner
dei fondatori
In occasione della festa
per i sessant’anni (1951-2011)
di presenza a Mirano (Venezia)
dei Giuseppini del Murialdo
è stato inaugurato un angolo dedicato
ai fondatori della Congregazione.
I
Giuseppini dell’Istituto “don Giulio Costantino”
sono in festa per ricordare i
60 anni della loro presenza a Mirano.
In questi anni moltissimi ragazzi hanno
frequentato il “Costantino” nelle officine,
nei laboratori, nelle aule; hanno studiato
e si sono preparati al loro futuro in
un ambiente educativo e cristiano sempre
accogliente e pieno di calore umano.
Il numero di coloro che frequentano
l’Istituto è considerevole; qui si insegna
ai giovani un “mestiere”, ma anche a
studiare, a crescere e maturare, seguendo
il progetto educativo del Fondatore:
San Leonardo Murialdo.
Oltre ai giovani, molti adulti vengono
al “Costantino”, riconoscenti del prezioso
e continuo servizio che i Giuseppini
prestano nel territorio.
Nella festa di san Giuseppe la Comunità
dei Giuseppini e tutta la Famiglia del
Murialdo hanno ricordato san Leonardo
Murialdo e il co-fondatore don Giulio
Costantino, inaugurando un “corner” a
loro dedicato; si tratta di un angolo ove
s. L. Murialdo e d. G. Costantino sono
stati collocati, proprio vicino all’ingresso
dell’Istituto, nel luogo di maggior passaggio
dei ragazzi, affinché possano accoglierli
e proteggerli. n
p. Piergiorgio Milan
Vita Giuseppina 4 l 2011
Polisportiva “JOYCE”
al Laurentino 38
Da tempo p. Tullio Locatelli, Superiore della Provincia
Italiana, aveva espresso il desiderio di visitare la
“Polisportiva Joyce” al Laurentino 38 a Roma. Non
è un’Opera Giuseppina, ma un Centro dove si respira il
carisma di S. Leonardo Murialdo.
L’occasione si è presentata il 10 febbraio quando p.
Gino Giansante e il sig. Adriano Di Rienzo, presidente degli
Ex Allievi del Pontificio Oratorio San Paolo, si sono offerti
di accompagnarlo dal quartiere Ostiense al quartiere
Laurentino, in zona “Ponti”, una delle più degradate della
periferia romana.
Ad accoglierci c’era proprio lui, Alfredo Tonelli, artefice e
protagonista di questa magnifica realizzazione. Da queste
parti tutti lo conoscono come Tonelli, o meglio Er Tonelli.
è una figura carismatica, una figura familiare e popolare
che si impone per la semplicità e la bontà del suo animo.
Sul cancelletto d’ingresso, tra il verde dell’edera e un
groviglio di rami, campeggia la scritta: “Polisportiva Joyce”.
Joyce è il nome della Via e ricorda il grande scrittore
irlandese James Joyce. Polisportiva può sembrare una parola
grossa, ampollosa e ambiziosa, ma ha certamente il
sigillo del provvidenziale e del profetico.
Tonelli ha dovuto lottare come un leone per avere in
comodato dal Comune un terreno che inizialmente era
una discarica su una marana, al tempo in cui si costruivano
gli alloggi popolari. Con il lavoro delle sue braccia e
con tanti sacrifici lo ha bonificato ricavando lo spazio per
gli impianti sportivi. Tutto questo Er Tonelli ha fatto e lo ha
fatto unicamente per i suoi ragazzi.
L’intento di Alfredo è stato sempre quello di accogliere i
ragazzi poveri e sbandati della zona, offrire loro un luogo
sicuro per i loro giochi e una formazione umana e cristiana.
Da ragazzo era stato allievo dei Giuseppini presso il Pontificio
Oratorio S. Paolo. Dai Giuseppini aveva sentito parlare
di san Leonardo Murialdo e del suo carisma verso i giovani.
Da loro aveva appreso la passione per i ragazzi e l’arte
dell’educare. Tra i prefabbricati che fungono da direzione,
spogliatoi e docce ha sistemato un pannello. Vi si legge:
“Fare il bene e farlo bene”. Era il motto del Murialdo.
Alfredo è un comunicatore nato e si esprime in un dia-
Vita Giuseppina 4 l 2011
letto romanesco colorito e brioso. Mentre ci mostra gli impianti
realizzati gradualmente, egli racconta di storie vissute,
di avventure e di esperienze. Ascoltarlo è un incanto.
Lo scorso anno Alfredo ha vinto il Premio Nazionale
Murialdo “Una vita per la gioventù”, un riconoscimento
dovuto che lo ha fatto uscire dall’anonimato. Ora riceve
visite da personalità importanti. Per ben due volte
Rai Uno gli ha dedicato uno spazio nella rubrica “A sua
immagine” con interviste e servizi. Con i soldi del Premio
ha migliorato la struttura: due gazebo per il parco giochi
bambini e un ping pong al coperto con relativa pavimentazione.
Il Joyce ospita ogni giorno decine di ragazzi.
Quelli che Tonelli ha conosciuto e seguito finora sono diverse
centinaia.
Alfredo mostra ogni cosa a p. Tullio e spiega e racconta.
Racconta soprattutto il suo rapporto con i ragazzi che lo
considerano a tutti gli effetti un padre. n
p. Gino Giansante
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