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Ecstasy Avvocato<br />
e trafficanti israeliani<br />
Il seguente articolo si pone, come obiettivo, quello di far<br />
conoscere lo strano ruolo che ha il crimine organizzato<br />
israeliano nel traffico dell’Ecstasy (la cui denominazio-<br />
ne chimica è 3,4-metilendiossimetarnfetamina, in breve<br />
MDMA) la nota droga sintetica, la cui molecola fu scoperta<br />
nei laboratori Merck nel 1912, e che ha avuto un boom da-<br />
gli anni ’80 fino ad oggi; ciò anche grazie a prezzi piuttosto<br />
contenuti e a una diffusione capillare in tutto il mondo.<br />
Diventando così una delle droghe più diffuse.<br />
La gran parte delle fonti disponibili sembrano convergere<br />
nell’indicare l’Olanda quale principale paese di produzio-<br />
ne delle droghe sintetiche per il “Vecchio Continente”; di<br />
seguito il Belgio che, da qualche anno, si sta facendo nota-<br />
re per una continua espansione dell’offerta.<br />
La diffusione in Europa dell’Ecstasy secondo alcuni studi,<br />
fra cui quello promosso dal Gruppo Abele in collaborazio-<br />
ne con altri istituti europei, è ben diversa da quella d’altre<br />
droghe e per questo si parla di “mercato informale”.<br />
La tipologia dei gruppi coinvolti in questo mercato è ben<br />
lontana dai modelli operativi e organizzativi della crimina-<br />
lità organizzata, poiché va riscontrata la presenza di picco-<br />
li e medi gruppi autonomi, flessibili e poco strutturati.<br />
La relativa vicinanza con Belgio e Olanda, ha permesso<br />
che nasca addirittura una nuova tipologia di distributore,<br />
quello free-lance, vale a dire gruppi di ragazzi non legati<br />
ad organizzazioni malavitose, che si sobbarcano il peso<br />
della trasferta, acquistano ed importano dalle 2000 alle<br />
3000 pastiglie per volta.<br />
Per di più la distribuzione avviene quasi esclusivamente in<br />
luoghi chiusi come discoteche, night-club, rave o appar-<br />
tamenti.<br />
La diversa strutturazione di tale fenomeno, è fra le cause<br />
che impediscono una serie d’azioni volte a fermare o al-<br />
meno a mitigare tale diffusione. In realtà, gli atti intrapresi<br />
dalla polizia non sono per niente efficaci, basta dare una<br />
fugace occhiata ai dati statistici relativi alle operazioni di<br />
polizia per tipologia di stupefacente e si noterà come, a ri-<br />
spetto delle altre droghe, i sequestri di tale sostanza siano<br />
nulli nonostante la sua altissima diffusione.<br />
Se in Europa la prassi vede un mercato di natura informale,<br />
anche grazie ad una relativa vicinanza fra i paesi produtto-<br />
ri, in America troviamo un vero e proprio predominio nel<br />
traffico da parte di cittadini Israeliani.<br />
Leggendo il libro di Maurizio Blondet, noto giornalista<br />
dell’Avvenire e scrittore esperto di questioni internazio-<br />
nali, intitolato “Israele, Usa, Il terrorismo islamico”, a pagina<br />
87 si fa riferimento alla cattura d’Oded Tuito un cittadino<br />
israeliano accusato di essere il più grande trafficante d’ec-<br />
stasy al mondo, ho voluto saperne di più sul personaggio<br />
e ho iniziato una ricerca che grazie ad Inter<strong>net</strong> si è rivelata<br />
proficua.<br />
Era il 1997 quando Oded Tuito, nato a Hedera (Israele) nel<br />
1961, entrò nel traffico internazionale d’Ecstasy e, nel giro<br />
di pochi anni, importerà negli U.S.A. milioni di pasticche<br />
detenendo, secondo l’accusa, non meno del 75% del traf-<br />
fico della droga sintetica.<br />
Oded “Fat Man” Tuito<br />
Le pastiglie di MDMA erano trasportate dall’Europa dove<br />
secondo Blondet, Tuito si era anche accaparrato la mag-<br />
Biancoattualita’<br />
gior parte dei laboratori in Olanda, da qui erano mandate<br />
ad Anversa dove, come afferma la DEA (Drug Enforcement<br />
Administration, l’antidroga americana) vi era il principale<br />
luogo d’approdo per le merci che sarebbero poi partite<br />
alla volta del “nuovo mondo”, la città belga non è nuova a<br />
fare da base operativa a cittadini israeliani, infatti, questi<br />
già erano impegnati da anni nel commercio illegale dei<br />
diamanti, per Tuito non deve essere stato difficile sfrutta-<br />
re queste conoscenze che già la sapevano lunga di traffici<br />
illeciti; altre città da cui sono state inviate alcune partite<br />
sono state Bruxelles, Parigi e Francoforte.<br />
I pacchi contenenti Ecstasy erano trasportati nei più sva-<br />
riati modi, posta celere, linee aeree commerciali, servizi<br />
di merci aviotrasportate oppure affidati a persone fida-<br />
te come giovani ragazze, che lavoravano in nightclub, in<br />
cambio di 10.000 $ a viaggio; posso citare il “simpatico”,<br />
quanto geniale metodo, di aver utilizzato come corrieri<br />
anche (prima due giovani e in seguito un anziano) dei “pii”<br />
ebrei ultra ortodossi di New York in cambio di qualche mi-<br />
gliaio di dollari a trasporto, perché Tuito, riteneva a ragio-<br />
ne, che le autorità degli Stati Uniti difficilmente avrebbero<br />
fermato degli ebrei ultra ortodossi con tanto di vestito<br />
tradizionale addosso, questa notizia, che a prima vista<br />
può apparire come un’esagerazione, è stata riportata da<br />
diversi media, tra i quali il quotidiano sionista Haaretz, ma<br />
non è tutto qui, perché le indagini condotte sia da ameri-<br />
cani sia inglesi hanno rilevato che la comunità hassidica di<br />
New York era stata già usata per riciclare il denaro sporco<br />
dei profitti di questi loschi traffici, si parla di circa 200 mila<br />
dollari l’anno, evidentemente per queste “anime candide”<br />
la Torah considera il traffico internazionale di sostanze<br />
stupefacenti e il conseguente riciclaggio, una Mitzvah (in<br />
ebraico precetto divino passato in seguito a definire ogni<br />
“buona azione”).<br />
Una volta che l’ecstasy approdava a New York era distri-<br />
buita in diverse altre città, fra cui, per citare le principali,<br />
Miami, Las Vegas, Los Angeles e Pittsburgh.<br />
Nel ottobre 1998, un anno dopo esser entrato in commer-<br />
cio (anche se si suppone che fosse in attività ben prima<br />
del 1997), la DEA dà il via alla “Operation Rave I” con Oded<br />
“Fat Man” Tuito indagato N° 1, si vuole mettere un freno<br />
all’importazione delle pasticche, in breve tempo le indagi-<br />
ni portano a 208 arresti, il sequestro di 6.500.000 pastiglie<br />
e il sequestro di beni per un valore che ammonta a circa<br />
quattro milioni di Dollari.<br />
Tuito fugge nel Vecchio Continente e qui parte la caccia in<br />
collaborazione con le polizie di mezza Europa.<br />
Nel marzo del 2000, vicino Nizza, con un mandato d’arre-<br />
sto provvisorio è fermato dalle autorità francesi.<br />
Gli Stati Uniti vorrebbero estradare Tuito con l’accusa<br />
d’importazione, spaccio d’ecstasy, riciclaggio di denaro<br />
sporco ed è richiesto per processi in tre città americane<br />
Pittsburgh, Los Angeles e Brooklyn ma questi, rivelandosi<br />
un uomo dalle mille risorse riesce ad ottenere dalla corte<br />
civile francese un certificato di nazionalità francese soste-<br />
nendo che la nazionalità Algerina del padre risale a pri-<br />
ma del 1962, anno in cui l’Algeria ottenne l’indipendenza<br />
dalla Francia, in merito agli accordi tra Francia e U.S.A. che<br />
negano l’estradizione di cittadini francesi questa è così<br />
respinta e nell’ottobre del 2000 Tuito torna ad essere un<br />
uomo libero.<br />
Si trasferisce a Barcellona dove ricomincia la sua attività<br />
illegale, ma le autorità spagnole lo tengono sotto osser-<br />
vazione tramite intercettazioni telefoniche; la sua carriera<br />
criminale subisce uno stop definitivo il 18/05/2001 quan-<br />
do in un hotel di Castelldefels nei pressi di Barcellona la<br />
polizia iberica irrompe e trae in arresto l’israeliano.<br />
Oltre Tuito, le operazioni Rave I e Rave II, proseguirono e<br />
portarono all’arresto di Jacob Simon Levi alla testa di una<br />
cellula di Tuito a Los Angeles e dei suoi “colleghi” Ytzig Sa-<br />
bag e Yehiel Amoyal “pizzicati” con un’automobile con su<br />
nascoste 70.000 pasticche, da questi si arriverà a smantel-<br />
lare anche la testa della cellula di Miami un certo Nissim<br />
Elal neanche a dirlo un “figlio di Davide” anche lui, più<br />
all’arresto di oltre 240 persone per un totale di pastiglie<br />
sequestrate che supera i 7.500,000.<br />
Il 31/05/2002 la posizione di Tuito viene aggravata, quan-<br />
do è inserito nella lista dei “Kingpin”, ossia la categoria ri-<br />
servata ai trafficanti di droga la cui portata delle loro at