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QUATTRO ERBE<br />
LA MAREMMA E LE SUE PIANTE MEDICI-<br />
NALI<br />
Nell’estesa e florida Maremma, che dal mare<br />
s’alza sino alle falde del Monte Amiata, crescono<br />
in abbondanza molte erbe medicinali che<br />
hanno spiccate proprietà curative per gli uomini<br />
ed anche per gli animali da lavoro nei campi.<br />
Tra le molteplici erbe maremmane ne ho scelte<br />
quattro, per parlarne in quest’occasione d’appunto<br />
botanico tre di queste: l’Appeggi, il<br />
Bosso e l’Equiseto, sono abbastanza conosciute<br />
ai più, ed una, al contrario l’Erba<br />
Cavallona, usata in veterinaria, è conosciuta<br />
solo dai vecchi contadini e pastori di un tempo<br />
che possedevano cavalli, somari ed asini da<br />
basto.<br />
PARLIAMO ORA DELL’APPEGGI:<br />
In particolare nella spiaggia della marina di<br />
Principina a Mare cresce in abbondanza una di<br />
queste erbe che ho scelto:<br />
l’Appeggi, Juniperus<br />
oxycedrus L. conosciuto<br />
anche come ginepro<br />
rosso. Questa è una<br />
pianta a portamento<br />
arbustivo, appartenente<br />
alla famiglia delle<br />
Cupressacee, molto<br />
simile al Ginepro, ma<br />
con bacche più grandi e colorate con lievi toni<br />
violacei variegati al rosso mattone.Dal suo<br />
fusto si ricaverebbe un legno pregiato, scuro e<br />
profumato, duro da lavorare, se non ne fosse<br />
vietato il taglio com’è appunto, fortunatamente,<br />
nel nostro territorio nazionale. Fornisce, inoltre,<br />
un composto chimico oggi impiegato, per uso<br />
esterno, nelle affezioni locali della pelle quali<br />
ad esempio l’eczema e la psoriasi. Questo<br />
composto, estratto con particolari metodi industriali<br />
è immesso in pomate per la pelle dalle<br />
più svariate qualità.<br />
PARLIAMO ORA DEL BOSSO:<br />
Tuttavia, nella pratica popolare si usava estrarre<br />
dagli arbusti, tramite linimento, (mistura d’alcool<br />
ed olio di sesamo), le sue parti chimiche<br />
attive aggiungendovi anche un’altra pianticella<br />
comune in Maremma: il Bosso, Boxus semper-<br />
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virens L.. Quest’ultima è una pianta sempreverde<br />
dell'altezza di circa 4 metri. Per la compostezza<br />
della linea, e il colore lucente delle foglie<br />
ovali e fitte è utilizzata come ornamento in giardini<br />
e parchi ed è anche disposta in siepi recinge<br />
aiuole. Allo stato spontaneo cresce bene sui<br />
terreni aridi e rocciosi e si trova diffusa anche<br />
in Maremma, dal mare ai pre Appennini.<br />
Con il linimento ricavato da queste due erbe, la<br />
medicina popolare, riporta esperienze che indicano<br />
appunto, l’ottenimento di un beneficio<br />
cutaneo su svariate forme eczematose.<br />
PARLIAMO ORA DELL’EQUISETO:<br />
Quest’erba, Equisetum arvense L., comunem<br />
e n t e<br />
denominata<br />
coda di<br />
cavallo , è<br />
perenne a<br />
rizoma sottileserpeggiante,<br />
fusti<br />
sterili scanalatiscabri<br />
e foglie<br />
in verticilli,<br />
fusti fertili<br />
precoci piccoli<br />
striati,<br />
portanti gli<br />
sporangi.<br />
È una pianta<br />
fossile<br />
vivente ,<br />
infatti le sue origini risalgono a 150 milioni d’anni<br />
fa, quando v’erano i dinosauri, ma allora raggiungeva<br />
l’altezza di ben trenta metri! È diffusa<br />
in terreni umidi ricchi di silice e oggi, può