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ARTIGIANI E CONTADINI<br />
Una o due volte all'anno si facevano vivi al podere, con i "ferri"<br />
del mestiere, il calzolaio e il "sartore" (sarto) per fornire sul<br />
posto nuove calzature e nuovi indumenti e riparare l'usato.<br />
Talvolta faceva una capatina anche lo "stagnino" per riparare<br />
pentole, paioli, brocche e secchie: l'arrivo di questi artigiani<br />
costituiva per tutti, ma soprattutto per i ragazzi, un avvenimento.<br />
Il più delle volte era attraverso di loro che si avevano informazioni<br />
e notizie su quanto accadeva nelle varie località più o<br />
meno remote. Ogni artigiano si tratteneva il tempo necessario<br />
per terminare il lavoro; per le sue prestazioni riceveva vitto e<br />
alloggio e, alla partenza, un compenso quasi sempre in natura.<br />
Una figura caratteristica che visitava spesso i vari poderi era il<br />
"tracculone", una specie di mercante girovago che veniva dal<br />
paese a piedi o con l'asino per vendere o, più spesso, per<br />
scambiare la sua merce (baccalà, aringhe, aghi, filoforte, sapone,<br />
stringhe, "correggioli", sale, zucchero, lamette da barba ed<br />
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altro) con cacio, ricotta, uova, pollame, pelli: tornato al paese,<br />
rivendeva tutto quello che aveva racimolato nella sua botteguccia<br />
o davanti all'uscio di casa su un banchetto improvvisato.<br />
Anche l'arrivo di questo personaggio era particolarmente gradito<br />
sia perchè offriva l'occasione di rifornirsi di tante cose necessarie<br />
alla vita di ogni giorno, sia perchè offriva il modo di interrompere,<br />
anche per poco, il tram-tram quotidiano con quattro<br />
chiacchiere di tipo diverso e di concludere talvolta qualche affaruccio.<br />
LO SCAMBIO<br />
Fra molti contadini confinanti o di una stessa zona vigeva una<br />
specie di mutuo soccorso, che si concretizzava in numerose<br />
circostanze, non solo nei momenti più difficili per una famiglia<br />
come una malattia, una disgrazia, una morte, ma anche, e direi<br />
soprattutto, quando c'erano da affrontare le "faccende" più dure<br />
e impegnative come la fienagione, la "segatura", la trebbiatura<br />
e la semina.