Maggio... Giugno... - Comune di Nichelino

cultura
Un “piano internazionale” a Nichelino
DIEGO MINGOLLA: la musica nell’anima
Successo in tre continenti
Nichelino pullula di artisti: molti ancora in erba, altri
racchiusi in piccole nicchie, taluni invece sono ormai
entrati nel panorama nazionale ed internazionale.
Quest’ultimo è il caso di Diego Mingolla, un pianista
ancor giovane (33 anni) ma che, ormai, vanta un curriculum
da grande professionista. Dopo il diploma di
pianoforte al Conservatorio, Diego si è perfezionato
nelle Accademie di Siena (Chigiama), Milano
(Amtena) e Acquasparta (“H. Wolf”). Ha poi iniziato
a raccogliere premi e riconoscimenti per le sue performance
sia solistiche che in formazioni cameristiche,
esibendosi in tutta Italia, Svizzera, Austria, Spagna,
Corea del Sud, Argentina ed Uruguay. Frequente ospite
nei network televisivi e radiofonici, Mingolla svolge
attività di musicista collaboratore per molti teatri, fra
i quali anche il Regio. Tra le sue ultime “chicche”,
la collaborazione per lo spettacolo inaugurale della
Biennale di Venezia, quella con John Turturro per
“Fiabe Italiane”, insieme alla Paranza del Geco e per
il recentissimo “Stassèira” di Gipo Farassino, andato
in scena con successo ad aprile al Carignano. A tutto
ciò aggiunge anche l’attività di insegnante nella scuola
musicale “V. Corino” e di assistente all’Università.
«La passione – spiega Mingolla – è nata in famiglia,
siamo tutti appassionati di musica. Un amore che
è cresciuto con il tempo. Ho avuto anche la fortuna
di essere seguito molto bene dai miei insegnanti».
I tuoi musicisti preferiti?
«Direi Bach per l’assoluta perfezione e Ravel per
la capacità di coniugare tradizione e modernità.
Ma ascolto anche altri generi, dal jazz, al folk, al rock».
maggio
Diego Mingolla
Quale è stato il momento artistico più emozionante?
«Il concerto di Buenos Aires, di fronte a tremila persone,
nel luglio 2009. Ma dal punto di vista personale, sono
affezionato al ricordo del concorso per “musicista
accompagnatore di cinema muto” che si svolse ad
Aosta: l’esperienza di sostenere con la mia musica dal
vivo le peripezie di Stanlio e Ollio è stata bellissima».
Un sogno nel cassetto?
«Mi interessa molto il rapporto fra musica e cinema,
quindi spero un giorno di poter comporre la colonna
sonora di un film. Vorrei, comunque, mantenere
entrambi i ruoli di compositore ed esecutore, è un interscambio
di emozioni ed esperienze che può solo accrescere
la sensibilità artistica».
Cosa diresti ai giovani che si avvicinano alla musica?
«Di non limitarsi ad un incontro sporadico ma di entrare
il più possibile nel mondo della musica in tutte le
sue sfaccettature. La musica è un’esperienza assoluta
che ridefinisce anche la tua visione del mondo e della
vita».
Antonio Infuso
Accordo “Slow Cinema”
e “Nichelino Città”
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Valido fino al 10 giugno 2010