Preleva - Proloco Cameri - Altervista

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UN SORRISO DALL’AFRICA
di Maria Grazia Mainardi
Nel golfo di Guinea
La Repubblica del Benin si colloca ad ovest della Nigeria
ed è uno dei paesi del Golfo di Guinea, su cui si affaccia,
a sud per un tratto relativamente breve. L’originario regno
africano del Dahomey era prospero e stabilì relazioni per
il commercio degli schiavi con gli europei, in particolare
con gli olandesi ed i portoghesi che per primi vi giunsero
nel tardo XV sec. Nel 1899 il territorio entrò poi a far
parte della colonia dell’Africa Occidentale Francese e solo
nel 1960 potette ottenere la piena libertà con il titolo di
Repubblica Popolare del Benin. Il clima è sub-tropicale,
infl uenzato da due venti stagionali: l’Aliseo marittimo Monsone
(umido) e l’Aliseo continentale Harmattan (secco). Il
suo territorio, è’ attraversato da numerosi fi umi, molti dei
quali, trasformatisi in ampie lagune, caratterizzano la ricchezza
faunistica del paese. La lingua uffi ciale è il francese.
Vi si praticano diverse religioni: l’animista vudu (65%), la
Cattolica e la Musulmana.
Porto-Novo è la capitale uffi ciale; Cotonou è la sede del
governo; Tanguieta il maggior agglomerato del nord. La
popolazione, di circa 7.000.000 di abitanti, è sovente colpita
da malaria, da infezioni alle vie orali, da diarrea e denutrizione
che causano un tasso di mortalità elevato a tutte le fasce
d’età (quella infantile è del 99 per mille). Il popolo beninese,
costituito principalmente
da agricoltori
e di bravi artigiani, è
noto per la lavorazione
del bronzo e dei tessuti.
Malgrado la povertà
endemica, musica, canti
e danze rituali costituiscono
una forza vitale
per la gente che, in quei
momenti, benefi cia del
contatto sociale e della
gioia delle cerimonie
tradizionali.
LA NUOVA RUSGIA • GIUGNO 2012
Sulle orme di Fratel Fiorenzo
Per tracciare la fi gura
incredibile di questo
frate chirurgo, che nel
Benin rappresenta una
figura carismatica di
riferimento, prendiamo
in prestito alcuni
appunti di viaggio di
due nostri cari amici di
famiglia: il dott. Emilio
Zuccoli di Milano ed
il notissimo giornalista,
già del Giornale
fondato da Montanelli,
Marcello Foa. -C’è un
italiano di cui il nostro Paese dovrebbe essere orgoglioso:
si chiama Fiorenzo, e vive a Tanguieta, nel nord del Benin,
nell’Africa profonda e poverissima. Pronunciando 40
anni fa, i voti di povertà, castità, obbedienza e ospitalità
è diventato un seguace di S. Giovanni di Dio, il fondatore
dell’ordine Fatebenefratelli. E’ un gigante del bene e
dell’altruismo. La Francia lo apprezza da tempo e nel 2002
il presidente Chirac gli attribuì la Legion d’Onore. E’ un
chirurgo, ma è diventato anche un epatologo, un internista,
ed un manager. L’ospedale di Tanguieta è la sua creatura ed
il suo miracolo oggi è una struttura con 220 posti letto, un
reparto di chirurgia, uno di medicina interna, un pronto
soccorso, la pediatria, la maternità, un centro nutrizionale.
E continua a svilupparsi, grazie anche ai molti volontari
che vengono a trascorrervi qualche settimana all’anno:
una squadra di oftalmologi spagnoli, un famoso primario
francese, un grande urologo svizzero, diversi specialisti
italiani e persino simpatizzanti che, pur non essendo medici,
vengono a dare una mano a dipingere, riparare, tirar
su muri. Fiorenzo, con il suo dinamismo e la sua innata
generosità è un autentico trascinatore, e così spiega la sua
concezione semplice e radiosa del cristianesimo: ogni volta
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