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6<br />
COMUNICAZIONE E SOCIETÀ<br />
di Alice Romita<br />
Pensare alle innumerevoli possibilità che abbiamo al<br />
giorno d’oggi per comunicare ci fa inevitabilmente<br />
venire alla mente l’invasione tecnologica che stiamo<br />
subendo. Devo avvertire qualcuno che farò tardi? Sms dal<br />
telefonino. Voglio parlare con l’amico che non sento e non<br />
vedo da anni? Skype o posta elettronica, se non addirittura<br />
con l’uso di un social network. Persino l’articolo che state<br />
leggendo è stato spedito attraverso una mail.<br />
E’ inevitabile, quindi, che la maggior parte delle nostre<br />
azioni sia condizionata e supportata da sussidi tecnologici<br />
che abbiamo appreso ad usare senza neanche sforzarci particolarmente.<br />
Diversamente si può dire, però, dei signori e<br />
delle signore appartenenti alle generazioni in cui parlare ad<br />
un amico signifi cava prendere il treno o l’auto e raggiungerlo<br />
per quattro chiacchiere faccia a faccia, o per quelli<br />
che telefonavano ai parenti lontani ogni settimana anziché<br />
mandargli una mail come faremmo noi adesso. Queste persone<br />
che staranno leggendo l’articolo probabilmente non<br />
avranno chiaro il signifi cato di molti dei vocaboli per così<br />
dire “tecnologici” che ho usato. Detto fatto: cerchiamo di<br />
dare in poche righe una panoramica della comunicazione<br />
all’alba del terzo millennio. Parlando di mezzi di comunicazione<br />
e delle ultime novità in fatto di tecnologie, sarebbe<br />
ottimo se queste poche righe riuscissero a destare la curiosità<br />
LA NUOVA RUSGIA • GIUGNO 2012<br />
di chi non è avvezzo a tali novità o non propenso a farne<br />
uso, volgendo questa lettura in una occasione per cambiare<br />
idea o per apprendere, ad ogni modo, qualcosa di nuovo.<br />
Dall’avvento e dal perfezionamento dei computer, nell'ultima<br />
decina d’anni abbiamo assistito ad una diffusione senza limiti<br />
di immagini, testi, e informazioni, che passano di mano in<br />
mano (più o meno legalmente) e ci possono anche aiutare<br />
nella vita di tutti i giorni a fare ricerche, a comunicare, ad<br />
informarci e, perché no, anche a farci passare del tempo.<br />
Constatiamo quindi che possedendo un computer possiamo<br />
fare (quasi) qualsiasi cosa. Come accennavamo prima,<br />
il computer (insieme ai cellulari, che ormai si chiamano<br />
“smartphone”, ovvero “telefoni intelligenti”) è diventato<br />
il principale mezzo di comunicazione grazie ad Internet, la<br />
rete virtuale che collega ogni cosa ed ogni persona ad ogni<br />
altra cosa presente nel mondo.<br />
Il “web”, parola che sentiamo sempre più spesso in giro,<br />
è infatti questa “rete” in inglese. Posso utilizzare la posta<br />
elettronica, ovvero un modo per scrivere e spedire “lettere”<br />
(mail, in inglese, signifi ca appunto “posta”) a chiunque<br />
disponga di un indirizzo elettronico. La mail arriva istantaneamente<br />
e non si perde negli uffi ci postali. E fa risparmiare<br />
sul consumo della carta. E poi ci sono loro, gli ormai<br />
onnipresenti social network. Tra i più famosi, Facebook e<br />
Twitter. Mi iscrivo su queste piattaforme<br />
digitali e voilà: in uno spazio<br />
comune posso vedere tutto quello che<br />
scrivono i miei amici e rispondergli in<br />
tempo reale. Posso anche mostrargli<br />
la foto del mio ultimo nipotino o<br />
spiegargli come raggiungere casa mia<br />
mostrandogli una mappa virtuale<br />
della mia zona. E’ incredibile quanto<br />
queste tecnologie si siano affi nate nel<br />
corso degli ultimi anni: fi no a poco<br />
tempo fa, infatti, potevamo utilizzare<br />
solo la chat, per chiacchierare<br />
collegati con due computer diversi.<br />
segue a pag. 7