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6<br />
SABATO 6<br />
GENNAIO<br />
MASSIMO D’AVOLA QUARTET<br />
PER L’INIZIO<br />
DEL NUOVO ANNO<br />
È ANNUNCIATO<br />
IL PRIMO DISCO<br />
DI MASSIMO<br />
D’AVOLA<br />
PUBBLICATO<br />
CON L’ETICHETTA<br />
DEL LOCALE:<br />
MICCA CLUB<br />
RECORDS.<br />
Giorgio Rosciglione e Gegé Munari<br />
Foto Giulianini - <strong>Micca</strong> lab<br />
Massimo D’Avola, sax<br />
Giorgio Rosciglione,contrabbasso<br />
Gegé Munari, batteria<br />
Antonello Vannucchi, pianoforte<br />
Èormai prossima la pubblicazione<br />
del disco che il sassofonista<br />
ha registrato sul finire<br />
della scorsa estate al<br />
<strong>Micca</strong> <strong>Club</strong>. Nel concerto<br />
del 6 gennaio, nella “grotta”<br />
di via Pietro <strong>Micca</strong>, Massimo<br />
D’Avola porterà in dono i brani<br />
del nuovo disco, suonati dallo<br />
stesso quartetto che li ha incisi.<br />
Il cd non mancherà di sorprendere<br />
gli appassionati del jazz, in<br />
quanto i brani originali, scritti<br />
da D’Avola e da altri musicisti, e<br />
quelli di repertorio, rivisitati dal<br />
quartetto, che completano la<br />
track list del disco, sono un<br />
omaggio alla tradizione italica<br />
del jazz. D’Avola afferma in<br />
questo lavoro la sua passione<br />
per il genere, e per il ruolo fondamentale<br />
ricoperto dai jazzisti<br />
del nostro paese nei decenni dal<br />
dopoguerra in poi. Non a caso,<br />
sia nel disco che sul palco del 6<br />
gennaio, i musicisti che affiancano<br />
D’Avola sono tutti degli<br />
artisti navigati, i cui nomi ricorrono<br />
più volte nella storia del<br />
jazz nostrano degli ultimi 50 anni:<br />
Giorgio Rosciglione al contrabbasso,<br />
Antonello Vannucchi<br />
al pianoforte e Gegè Munari alla<br />
batteria. Del resto il sassofonista<br />
siciliano, nonostante l’età,<br />
ha frequentato molti dei decani<br />
del jazz, non solo italiani: ha<br />
avuto come maestro, e poi come<br />
amico, Tony Scott, italoamericano<br />
e storico interprete<br />
del jazz d’oltreoceano che da<br />
anni vive a Roma; è stato per<br />
Massimo D’Avola<br />
anni il sassofonista di Romano<br />
Mussolini; si accompagna di solito<br />
a nomi come Steve Grossman,<br />
Jeremy Pelt, Jason Marsalis<br />
o, tra gli italiani, Stefano Di<br />
Battista, Fabrizio Bosso, Flavio<br />
Boltro ed Emanuele Basentini.<br />
La sintesi di tutte queste esperienze<br />
si può dunque ascoltare<br />
dal palco del club, la sera dell’Epifania,<br />
oppure dal disco che,<br />
in omaggio al luogo dove è nato,<br />
è stato intitolato <strong>Micca</strong>’s<br />
Dream.<br />
<strong>Micca</strong>’s Dream<br />
❋