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IL SERMONE DEI CINQUANTA (1762) di Voltaire - Daras

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<strong>IL</strong> <strong>SERMONE</strong> <strong>DEI</strong> <strong>CINQUANTA</strong> (<strong>1762</strong>) <strong>di</strong> <strong>Voltaire</strong><br />

PUNTO TERZO - Il Nuovo Testamento<br />

…<br />

Ci sono sempre state, presso gli ebrei, persone del popolo che si misero a fare i profeti per <strong>di</strong>stinguersi dalla<br />

massa. Ecco ora quello che ha fatto più rumore e del quale, alla fine, è stato fatto un Dio. Riportiamo i punti<br />

salienti della sua storia in poche parole, quali sono riportate in alcuni libri chiamati vangeli.<br />

Volendo indagare in quali tempi questi quattro vangeli sono stati scritti balza evidente che sono stati<br />

compilati dopo la caduta <strong>di</strong> Gerusalemme, poiché nel capitolo 23 del libro attribuito a Matteo, Gesù <strong>di</strong>ce ai<br />

sacerdoti. serpenti, razza <strong>di</strong> vipere...cada su <strong>di</strong> voi tutto il sangue innocente sparso dopo quello <strong>di</strong> Abele il<br />

giusto, fino al sangue <strong>di</strong> Zacaria, figlio <strong>di</strong> Barachia, ucciso sull'altare del tempio.<br />

Non si parla, fratelli miei, <strong>di</strong> uno Zaccaria, figlio <strong>di</strong> Barachia, ucciso nel tempio, se non nella storia<br />

dell'asse<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Gerusalemme <strong>di</strong> Giuseppe Flavio. È dunque <strong>di</strong>mostrato che tale vangelo fu scritto solo dopo<br />

il libro <strong>di</strong> Giuseppe Flavio.<br />

Voi sapete con quali assur<strong>di</strong>ta' questi quattro autori si contrad<strong>di</strong>cono: è una <strong>di</strong>mostrazione <strong>di</strong> palese<br />

menzogna. Comunque non abbiamo bisogno <strong>di</strong> tante prove per demolire questa malefica costruzione; ci<br />

basta un esame breve ed accurato.<br />

All'inizio si è fatto <strong>di</strong>scendere Gesù da Abramo e da Davide. L'autore Matteo conta 42 generazioni in<br />

duemila anni, ma nel suo elenco ce ne sono solo 41. E nel ricavare questo albero genealogico dal Libro dei<br />

Re egli si sbaglia ancora pesantemente citando Giosia come padre <strong>di</strong> Ieconia.<br />

Anche Luca riporta una genealogia, ma egli considera 56 generazioni dopo Abramo e queste generazioni<br />

sono del tutto <strong>di</strong>fferenti e, per colmo <strong>di</strong> cose, mentre queste generazioni sono quelle <strong>di</strong> Giuseppe, gli<br />

evangelisti ci confermano che Gesù non è figlio <strong>di</strong> Giuseppe. In fin dei conti si tratta del figlio <strong>di</strong> Dio ed è<br />

questo stesso Dio l'autore del libro!!<br />

Matteo <strong>di</strong>ce che quando questo Gesù, re dei giudei, nacque in una stalla nel villaggio <strong>di</strong> Betlemme, tre<br />

magi, o tre re, videro la sua stella in oriente; <strong>di</strong>ce che essi la seguirono sino a Betlemme e che il re Erode,<br />

avendo sentito tali cose, fece massacrare tutti i bambini al <strong>di</strong>sotto dei due anni. Ci puo' essere un orrore<br />

tanto ri<strong>di</strong>colo?<br />

Matteo aggiunge che il padre e la madre condussero il piccolo Gesù in Egitto dove restarono sino alla morte<br />

<strong>di</strong> Erode.<br />

Luca <strong>di</strong>ce formalmente il contrario. Egli riporta che Giuseppe e Maria restarono tranquillamente a<br />

Betlemme per sei settimane; poi andarono a Gerusalemme e da qui a Nazaret, e che tutti gli anni tornavano<br />

a Gerusalemme.<br />

Gli evangelisti si contrad<strong>di</strong>cono sul tempo in cui Gesù visse, sulle sue pre<strong>di</strong>cazioni e sul giorno dell'ultima<br />

cena, su quello della sua morte, sulle apparizioni dopo la morte e, a farla breve, su quasi tutti i fatti.<br />

Ci sono poi stati 49 vangeli compilati dai cristiani del primo e del secondo secolo che si contrad<strong>di</strong>cono tutti<br />

ancora <strong>di</strong> più. Alla fine sono stati scelti i quattro che conosciamo, ma se anche essi andassero tutti<br />

d'accordo, gran Dio che assur<strong>di</strong>ta', che miseria, che cose puerili assurde ed o<strong>di</strong>ose!


La prima avventura <strong>di</strong> Gesù, vale a <strong>di</strong>re del figlio <strong>di</strong> Dio, consustanziale a Dio, in una parola Dio stesso, è<br />

stata quella <strong>di</strong> essere sollevato dal <strong>di</strong>avolo; perchè il <strong>di</strong>avolo, che non appare affatto nei libri <strong>di</strong> Mose, gioca<br />

un grande ruolo nei vangeli.<br />

Il <strong>di</strong>avolo solleva dunque Dio e lo porta su <strong>di</strong> una montagna nel deserto e gli fa vedere tutti i regni della<br />

terra. Qual'è questa montagna dalla quale si vedono tanti paesi? Non ne sappiamo nulla. Il <strong>di</strong>avolo propone<br />

bellamente a Dio <strong>di</strong> adorarlo; si puo' concepire, fratelli miei, una bestemmia più ri<strong>di</strong>cola?<br />

Giovanni ci racconta che Gesù va a nozze e trasforma l'acqua in vino e che caccia dei mercanti dal tempio i<br />

quali vendevano animali destinati ai sacrifici, imposti per legge.<br />

A quei tempi tutte le malattie erano delle possessioni <strong>di</strong>aboliche ed infatti Gesù concede il permesso ai suoi<br />

apostoli <strong>di</strong> cacciare i demoni. Questa miserabile superstizione era stata adottata da un popolo ignorante,<br />

che non conosceva nulla <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina e credeva, come i selvaggi, che la maggior parte delle malattie fosse<br />

causata da spiriti maligni; si esorcizzavano con la ra<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> barath e la clavicola <strong>di</strong> Salomone.<br />

Gesù libera, en passant, un posseduto che aveva in se una intera legione <strong>di</strong> demoni; fa entrare questi<br />

demoni in un branco <strong>di</strong> maiali che corrono ad affogarsi nel mare <strong>di</strong> Tiberiade. Si puo' immaginare che il<br />

padrone dei maiali, che non doveva essere un giudeo, non fosse affatto contento <strong>di</strong> questa prodezza.<br />

Gesù guari' un cieco e questo cieco vedeva gli uomini come se fossero degli alberi.<br />

Gesù voleva mangiare dei fichi in inverno e li ando' a cercare su <strong>di</strong> un albero <strong>di</strong> fichi e non avendone trovati<br />

male<strong>di</strong>' l'albero e lo fece seccare, ed il testo non manca <strong>di</strong> aggiungere, con prudenza, che non era tempo <strong>di</strong><br />

fichi. Si trasfigura durante la notte e convoca a se Mose ed Elia. Difficilmente le favole degli stregoni<br />

raggiungono tanta impudenza.<br />

Questo uomo che pronuncia in continuazione ingiurie atroci contro i farisei, che li chiama razza <strong>di</strong> vipere,<br />

sepolcri imbiancati, alla fine viene tradotto in giu<strong>di</strong>zio e suppliziato con due ladroni ed i suoi storici hanno la<br />

faccia tosta <strong>di</strong> <strong>di</strong>rci che alla sua morte la terra e stata avvolta da pesanti tenebre, in pieno mezzogiorno,<br />

come se tutti i cronisti del tempo non avessero notato questo strano fenomeno.<br />

Dopo questo ci vuole poco a <strong>di</strong>re che è resuscitato e <strong>di</strong> prevedere come prossima la fine del mondo, che<br />

peraltro non è ancora arrivata. La setta <strong>di</strong> questo Gesù nasce <strong>di</strong> nascosto, il fanatismo aumenta; all'inizio<br />

non si osa fare <strong>di</strong> questo uomo un Dio ma ben presto tale coraggio prevale. Io non so quale metafisica <strong>di</strong><br />

Platone si amalgami con la setta nazarena. Si è trasformato Gesù nel logos, nel verbo <strong>di</strong> Dio, in seguito<br />

consustanziale al Dio suo padre.<br />

Viene inventata la Trinita' e per farla credere si sono falsificati i primi vangeli. Si è aggiunto un passaggio<br />

riguardante la detta Trinita' cosi' come si è interpolato lo storico Giuseppe Flavio per fargli inserire qualche<br />

parola su Gesù, malgrado Giuseppe Flavio fosse uno storico troppo serio per prendere in considerazione un<br />

simile personaggio. Si arriva persino a compilare versi delle Sibille. Si suppone l'esistenza <strong>di</strong> canoni degli<br />

apostoli, <strong>di</strong> costituzione degli apostoli, <strong>di</strong> una simbologia apostolica, un viaggio <strong>di</strong> Simone Pietro a Roma, <strong>di</strong><br />

una gara <strong>di</strong> miracoli tra questo Pietro ed un altro Simon Mago. In altre parole è puntando sull'artificio, la<br />

frode e l'impostura che i nazareni si mettono all'opera. E dopo questo ci vengono tranquillamente a <strong>di</strong>re<br />

che i presunti apostoli non potevano essere ne degli ingannati ne degli ingannatori e che bisognava credere<br />

a questi testimoni, che si sono fatti sgozzare per sostenere le loro testimonianze.<br />

Spudorati ingannatori ed ingannati che parlate cosi'! Che prove avete che questi apostoli abbiano scritto ciò<br />

a cui attribuite il loro nome? Se si è potuto supporre dei canoni, non si potevano supporre anche dei<br />

vangeli? Chi vi ha detto che gli apostoli sono morti per sostenere le loro testimonianze?<br />

Non esiste un solo storico contemporaneo che abbia parlato <strong>di</strong> Gesù e dei suoi apostoli. Ammettetelo<br />

dunque: che sostenete delle menzogne con altre menzogne; ammettete che il desiderio <strong>di</strong> dominare gli<br />

spiriti, il fanatismo ed i tempi hanno costruito questo e<strong>di</strong>ficio oggi incrinato da tutte le parti, una stamberga<br />

rifiutata dalla ragione e che l'errore vuole sostenere.


Dopo trecento anni i cristiani giunsero a far riconoscere Gesù come un Dio e non contenti <strong>di</strong> questa<br />

bestemmia spinsero in seguito la loro improntitu<strong>di</strong>ne sino a mettere questo Dio in un pezzo <strong>di</strong> pasta<br />

facendo sparire il pane; e cioè mentre il loro Dio viene mangiato da qualcuno che poi lo <strong>di</strong>gerisce e lo<br />

restituisce in merda, essi sostengono che non c'è pane nelle loro ostie ed è solo Dio che si è messo al posto<br />

del pane ingoiato dall'uomo. Qualsiasi superstizione entra a far parte della chiesa. La rapina domina, si<br />

vende la remissione dei peccati, si vendono le indulgenze come pure i benefici ecclesiastici ed il tutto al<br />

migliore offerente.

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