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BALDI ROMPE L'INCANTESIMO - Federazione Italiana Tennis

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dentro la corda<br />

dosi; alcune delle sottili fibre si rompono<br />

in fretta, ma deve spezzarsi più della metà<br />

del totale perché si rompa la corda. Proprio<br />

come avviene con i multifili sintetici,<br />

che sono in realtà “aiutati” dai rivestimenti<br />

di ultima generazione. Comfort (la tensione<br />

al momento dell’impatto sale meno)<br />

specialmente per i “malati del gomito”,<br />

elasticità e potenza sono i grandi vantaggi.<br />

Il costo (2-3 volte i sintetici) e il fatto che<br />

teme l’umidità, i potenziali punti a sfavore.<br />

Il nylon è il materiale più largamente usato<br />

al giorno d’oggi. Il termine synthetic<br />

gut si riferisce proprio a una corda fatta di<br />

nylon, che può essere assemblato in molti<br />

modi diversi a seconda dell’obiettivo che<br />

si vuole ottenere per il campo di gioco. E’<br />

molto più economico, non soffre umidità<br />

o altri fattori atmosferici ed è più morbido<br />

e confortevole di altre corde sintetiche<br />

(monofili). Sta proprio nel mezzo, quindi è<br />

meno delicato del budello e meno duraturo<br />

di poliestere e fibre aramidiche, di cui<br />

qui di seguito.<br />

Tanto per capirsi l’aramide è materiale<br />

presente nei giubbotti antiproiettile. E’<br />

ovvio: è quasi indistruttibile. In commercio<br />

da anni nel tennis, è molto popolare fra i<br />

giocatori che rompono le corde frequentemente<br />

e hanno necessità di aumentare<br />

la durata, anche per motivi economici.<br />

Dunque specialmente chi fa uso (anche<br />

eccessivo) di spin, per i quali con questo<br />

materiale ci si può spingere anche verso<br />

calibri sottili (1,20 mm) vista la resistenza<br />

all’usura. Offre anche un buon controllo.<br />

Attenzione però che sull’altro piatto della<br />

bilancia ci sono durezza e rigidità: più di<br />

ogni altro materiale nel momento dell’impatto<br />

si alza la tensione delle fibre aramidiche;<br />

per questo si può opportunamente<br />

inserirlo dapprima in un montaggio ibrido.<br />

Il kevlar (fibra aramidica) è la corda più<br />

durevole presente sul mercato. E’ molto<br />

rigido e crea un’incordatura molto tesa.<br />

Per questo motivo è di solito unito al nylon<br />

per ridurre la rigidità del piatto corde. Ciò<br />

nonostante, gli ibridi di kevlar sono le corde<br />

meno potenti e meno confortevoli disponibili<br />

al momento, non adatte a giocatori<br />

principianti o con problemi al braccio.<br />

Qui sopra, filamenti di budello animale in<br />

essicazione. Sotto e a sinistra, corde sintetiche<br />

di diverso materiale e colorazione<br />

Super 21 <strong>Tennis</strong><br />

Andre Agassi montava kevlar a 30 kg di<br />

tensione: scelta buona per lui, sconsigliata<br />

ai più. Per capirsi, a parità di peso, il kevlar<br />

è circa 5 volte più resistente dell’acciaio…<br />

Oggi nel tennis è un materiale meno diffuso;<br />

circa dieci tipi di corde “al kevlar” sono<br />

uscite di produzione negli ultimi 2-3 anni.<br />

Il poliestere è invece il materiale per corde<br />

da tennis cresciuto più velocemente<br />

negli ultimi anni. Specialmente professionisti<br />

europei e sudamericani, gli amanti<br />

del gioco da fondo campo su terra battuta,<br />

quelli che rompono più spesso, si affidano<br />

da tempo al poliestere di prima e<br />

seconda generazione in quanto materiale<br />

(a bassa o alta densità) assolutamente<br />

durevole e non così traumatico come gli<br />

ultimi di cui sopra. Secondo solo all’aramide<br />

in quanto a durata, è più morbido<br />

e confortevole; poco costoso offre anche<br />

discreto controllo. Resta meno confortevole<br />

del nylon e perde tensione ed elasticità<br />

in fretta. Si presta a pochi tipi di costruzione<br />

(nella maggior parte lo si trova<br />

in monofilamenti).<br />

Insomma dentro alla corda ci può essere<br />

un po’ di tutto, dalla mucca al giubbotto<br />

antiproiettile. A voi la scelta.

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