BALDI ROMPE L'INCANTESIMO - Federazione Italiana Tennis
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primo piano<br />
La saga<br />
azzurra<br />
continua<br />
Mentre ci sono nazioni che si affannano nel tentativo<br />
di avere un futuro tennistico nel settore femminile, si<br />
pensi agli Stati Uniti dopo le Williams, l’Italia del tennis<br />
trasmette al mondo la certezza di sapersi rinnovarsi di<br />
stagione in stagione. C’è Roberta Vinci che potremmo<br />
in qualche modo identificare come il trait d’union fra le<br />
“senatrici” e le più giovani. C’è Sara Errani che di questa<br />
nuova andata azzurra è la leader e c’è Camila Giorgi<br />
che rappresenta il portale verso il futuro<br />
Super <strong>Tennis</strong><br />
L'esultanza di Sara Erani, a sinistra: la<br />
romagnola e Roberta Vinci con la coppa<br />
vinta al Roland Garros nel torneo di doppio<br />
LDI PIERO VALESIO<br />
LE BELLE storie si riconoscono per lo più dal<br />
finale aperto. Uno di quelli che ti fanno venire<br />
voglia di aspettare la puntata successiva,<br />
se mai ce ne sarà una, o che provocano rimpianto<br />
se ti accorgi che quella storia è finita.<br />
Il tennis femminile italiano è certamente una<br />
bellissima storia. Aguzzate la vista e guardate<br />
da vicino gli ultimi anni: si ha la sensazione,<br />
per non dire la certezza, che la storia sia<br />
di quelle strutturate per durare, durare e poi<br />
durare ancora. Con personaggi sempre diversi,<br />
che si susseguono l’un l’altro e che pur<br />
proponendo soluzioni narrative nuove sempre<br />
si rifanno al punto iniziale. A quel fatto, o<br />
a quei fatti. In cui tutto ebbe inizio.