Curiosità popolari tradizionali - Centrostudirpinia.It
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— Du vinti scudi gli appunnenti, i du cingu lu cu-<br />
raglia — rispont'e il compare.<br />
— No, figlima li vo' di trenta scudi gli appunnenti^<br />
i de dieci lu curaglia.<br />
E se lo sposo non e disposto a spendere pel con-<br />
sueto regalo di nozze un par di pendenti d'oro e un<br />
vezzo di coralli , duecento lire al massimo , il matri-<br />
monio va a monte.<br />
— È 'mbussibulu ! concludono i parenti della ra-<br />
gazza.<br />
Se il compare però riesce a combinare le nozze,<br />
allora lo sposo, la sera stessa, va sotto le finestre della<br />
bella (( a fa' la sirenata ».<br />
Per lo più e accompagnato da un amico che suona<br />
l'organetto, se lo sposo è un villano, o la chitarra, se<br />
lo sposo e artista, che fa, cioè, qualunque altro me-<br />
stiere, fuorché il contadino.<br />
E lì, sotto la finestrella della fidanzata, canta, in un<br />
tuono piagnucoloso che termina in una cadenza pro-<br />
lungatissima ed uniforme , quello che a lui Amore<br />
« detta dentro ».<br />
Talvolta non sono che parole di tenerezza , detta<br />
l'una dopo l'altra, senza nesso alcuno; tal'altra il damo<br />
dice quello che si propone di fare dopo il matrimonio<br />
o annunzia il giorno delle nozze.<br />
Ma alla prosa cantata non è raro che lo sposo faccia<br />
seguire un rispetto simile a questi:<br />
S 'Na dea del ciel tu mi paresti,<br />
{ Subbitu '.i calamita tu mi tirasti,<br />
«I