Il giovane ribelle - Risorse Avventiste

More documents

Recommendations

Info

dalla luce del sole e riconobbero il figlio del Re, il beneamato capo del loro potente esercito. Allora lanciarono insieme un grido esultante e, in fretta, spalancarono i battenti del pesante portone dorato.” La lettera continuava descrivendo l’indicibile gioia dei servitori del palazzo reale; si erano radunati nella grande sala del trono e, quando il Principe fece il suo ingresso, tutti s’inchinarono con rispetto e commozione. Il loro occhi si riempirono di lacrime alla vista delle cicatrici ed in cuor loro sentirono di non aver mai tanto amato il loro dolce Signore come in quel momento. 14 Quanto diverso da quello dell’addio fu il lungo abbraccio fra il Principe e suo padre, quanto tempo erano stati separati con il rischio di non rivedersi mai più! Ma ora non si sarebbero più lasciati. A questo punto, Ribelle lesse qualcosa che lo fece trasalire; c’era scritto nel manoscritto che il Principe aveva fatto al Re “IO SONO” una richiesta incredibile: “Padre, - aveva detto - io desidero che dove sono io venga ad abitare anche Ribelle!” E il grande Re, suo padre, aveva acconsentito con un sorriso pieno di bontà; quindi aveva proclamato con solennità: “Questo è stato detto e questo sarà fatto!” Devo dire che da quel giorno la vita di Ribelle non fu più la stessa; da quando aveva saputo che il suo Principe viveva e che - un giorno - sarebbe tornato a prenderlo, una nuova pace era scesa nel suo cuore. Quando le difficoltà della sua vita solitaria si facevano più intense, Ribelle amava rileggere più volte la promessa personale che aveva trovata scritta in fondo alla preziosa lettera che aveva ricevuto: “Non ti preoccupare, Ribelle, io sto preparando un luogo dove tu possa abitare per sempre vicino a me. Quando tutto sarà pronto, io verrò e dove abito io, abiterai anche tu. Soltanto non ti stancare di aspettarmi, se dovessi tardare; e non lasciar spegnere la piccola lampada. Se la troverò accesa, questo sarà il segno del tuo amore per me, ma se la troverò spenta vorrà dire che hai dimenticato quanto ho fatto per te e, in questo caso, non potrò portarti via.” Gli anni passarono e passarono, Ribelle non era più tanto giovane ormai. Se vi dicessi che non commise mai più un errore nella sua vita, direi una bugia. In effetti, in diverse occasioni, non si comportò bene. A volte, quando aveva a che fare con persone sgarbate, che lo trattavano male, lui rispondeva per le rime, gli scappava qualche insulto o gli veniva voglia di picchiare. La differenza ora stava nel fatto che subito si dispiaceva di aver sbagliato, andava a chiedere scusa a chi aveva offeso. La sera, poi, in cuor suo, chiedeva perdono al Principe di avere male usato della libertà che aveva ricevuto in dono, grazie alla sua morte. Ribelle sentiva che abitavano in lui due diverse personalità: una era quella vecchia, abituata ad offendere e usare violenza, e l’altra era una personalità del tutto nuova, che amava, era gentile e parlava volentieri della bontà del Principe alle persone che incontrava. Tuttavia, con il passare degli anni, dato che Ribelle non lasciò mai che la fiammella della lampada si spegnesse e rilesse ogni giorno una parte della meravigliosa lettera ricevuta dal Re, successe che la sua vecchia natura era sempre più spesso vinta dalla nuova personalità buona e gentile. La fiammella, la lettura della lettera ed il parlare del Principe agli altri gli impedivano di dimenticare l’atto d’amore per cui aveva avuta salva la vita, così la sua mente ed il suo cuore trovarono sempre
più piacere nell’ascoltare e mettere in pratica i saggi consigli contenuti nella legge del suo grande Re. Gli anni passarono e passarono ancora, adesso a Ribelle era cresciuta una lunga barba bianca. A volte era un po’ sconfortato dal ritardo del Principe, ma la speranza di vederlo arrivare non la perse mai. Una sera, seduto sul letto, se ne stava pensieroso. Stava attraversando un periodo molto difficile. Ora, che era vecchio, aveva perso il suo lavoro di boscaiolo, che era stato dato ad uno più giovane e forte di lui. Inoltre, erano arrivate delle persone molto malvagie nel villaggio dove abitava. Esse rubavano e facevano del male a molti e poi, avendo saputo del suo passato tempestoso, cominciarono a dare a lui la colpa dei misfatti che loro stessi compivano. Molti, al villaggio, avevano creduto che davvero Ribelle avesse ripreso la sua vecchia vita criminale, dal momento che non poteva più lavorare; così avevano deciso di ucciderlo, nonostante sapessero bene che la sua libertà era costata la vita al Principe Emmanuele. Ora, Ribelle aveva saputo di questo loro progetto, e si chiedeva che cosa dovesse fare. Pensò e ripensò, poi alla fine decise: “Fuggirò sui monti, - si disse - ma sono sicuro che il Principe non lascerà che io venga ucciso; mi ha promesso di tornare e sono sicuro che manterrà la sua promessa!” Detto fatto, Ribelle lasciò in fretta e furia la sua casetta e, senza prendere nemmeno provviste di cibo, si incamminò verso i monti vicini. Ma era vecchio e stanco, ed era buio, sicché non procedeva molto speditamente. Era quasi mezzanotte, quando vide dietro di sé, non molto lontano, gli abitanti del villaggio che, con fiaccole e spade, venivano a cercarlo per ucciderlo. 15 Ribelle cercò di correre più in fretta che potava, ma il sentiero era ripido e pietroso e spesso inciampava, cadeva... Una grande angoscia riempì il suo cuore; dietro di sé - in lontananza - sentì le campane del villaggio che scandivano i rintocchi di mezzanotte... don, don, don... Si voltò un attimo, in tempo per vedere un gruppo di uomini che, con le spade sguainate, erano ormai a pochi passi da lui. “Signor mio, se non vieni a prendermi adesso, io morirò!” Gridò con quanto fiato aveva in gola, poi ricominciò a correre più in fretta che glielo permettessero le sue vecchie gambe... Tutt’a un tratto gli sembrò di udire in lontananza un canto; si fermò stupito; dietro di lui anche i suoi inseguitori s’erano fermati in ascolto...
Page 1 and 2: 1 Una parabolla per ragazzii dii Lu
Page 3 and 4: Ribelle, che era di natura invidios
Page 5 and 6: Trascorse un certo tempo: una notte
Page 7 and 8: Ribelle, con grande sforzo, riuscì
Page 9 and 10: “Nell’attimo in cui lui è stat
Page 11 and 12: In quei fogli era descritta tutta l
Page 13: cominciò a ballare per tutta la st
Page 17 and 18: terra, e con immensa tenerezza lo r
Page 19: SPI IEGAZZI IONE 19 DEI I SI IMBOLL

Il giovane ribelle - Risorse Avventiste

Create successful ePaper yourself

Delete template?

Save as template?