Il giovane ribelle - Risorse Avventiste

abiti sontuosi, bianchissimi e lucenti in luogo dei suoi vecchi stracci da boscaiolo, infine gli posarono
sulla fronte una splendida corona.
Sette giorni e sette notti durò il
viaggio fino al palazzo, dove il Re
“IO SONO” lo aspettava. E quando
lo vide gli spalancò le braccia e gli
disse: “Benvenuto a casa, figliuolo!”
Quindi lo ricevette con tutti gli
onori.
Fedele, sapete, abita ancora lì da
tanti, tantissimi anni; ora voi vi chiederete
come mai non sia ancora
morto, ma... vi voglio confidare un
segreto: invece di invecchiare ancora,
Fedele - a mano a mano che
gli anni passavano - ringiovaniva
sempre di più.
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“Oh no... - disse lui - questa davvero non la posso accettare, io non
sono di stirpe reale...” e la poggiò con umiltà ai piedi del Principe.
“Fedele, - gli spiegò questi - tu non solo abiterai con me, ma
condividerai la mia eredità di principe!” E gliela rimise sul capo.
Fu avvicinato un meraviglioso cavallo bianco e Fedele vi montò
sopra. Ora tutto era pronto: il Principe si diresse alla testa del suo
esercito, mentre Fedele gli cavalcava alla destra, poi alzò la mano e
gridò con voce tonante:
“Alla volta del palazzo reale, dove Fedele vivrà per sempre... Questo
è stato detto e questo sarà fatto!”
Allora tutto l’esercito alzò la voce in un lungo, grande e prorompente
grido di vittoria e Fedele vi unì la sua voce!
Se lo vedeste adesso, dimostra la
stessa età del Principe e inoltre... sapete come succede quando si vive tanto tempo accanto a
qualcuno che si ama... si mangia alla sua tavola, si discorre con lui... va a finire che i toni della voce,
le espressioni, gli atteggiamenti, il comportamento finiscono per diventare simili a quella persona.
Infatti, i visitatori che di tanto in tanto arrivano nel palazzo reale si dicono:
“Guardate quel giovane Fedele, come somiglia al Principe Emmanuele; si direbbe proprio che siano
fratelli, figli dello stesso Padre!”
Questa era la storia di un principe che fu trattato come un criminale
e di un criminale che fu trattato come un principe... però è una
storia a lieto fine...
Ma allora... questa è la storia di Gesù e la mia storia!
è la storia di Gesù e la tua storia!
Io voglio essere convinta che anche la mia storia sia a lieto fine e
vorrei tanto che pure la tua storia fosse a lieto fine.
A pensarci bene, non è poi così difficile: basterà che tu lasci che il
principe dell’universo trasformi quel tanto di “Ribelle” che c’è in te
in un... “Fedele”!!!”