Buone Feste - PredazzoBlog
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1<br />
vita Di ComUnità<br />
La scuola di avviamento<br />
Immagini di una storia indimenticabile<br />
Dal 13 al 28 ottobre, la Sala<br />
Rosa del Palazzo Municipale ha ospitato<br />
una splendida mostra dal titolo<br />
“40 anni di istruzione secondaria a<br />
Predazzo-La Scuola di Avviamento<br />
Professionale si racconta…”. È stata<br />
una iniziativa promossa da un comitato<br />
del quale hanno fatto parte Marisa<br />
Bosin (la promotrice principale),<br />
la professoressa Claudia Pezzo, le<br />
insegnanti Cristina Giacomelli e Francesca<br />
Guadagnini e l’assessore comunale<br />
alla cultura Lucio Dellasega.<br />
La mostra è stata allestita grazie al<br />
locale Gruppo Fotoamatori, con Fabio<br />
Dellagiacoma, Livio Morandini, Mario<br />
Polo, Francesco Guadagnini e Giuseppe<br />
Gabrielli. Il supporto tecnico è stato<br />
assicurato dalla ditta Zanna Bros<br />
di Enrico Zanna.<br />
Il progetto è nato ancora nel<br />
2011 ed è stato subito condiviso dall’Amministrazione<br />
comunale, che ha<br />
voluto inserire in questa manifestazione<br />
anche un particolare momento<br />
di ricordo della professoressa Maria<br />
“Mimi” Croce, indimenticata protagonista<br />
della scuola a Predazzo per<br />
molti anni, oltre che assessora comunale<br />
con quattro sindaci, dal 1956 al<br />
1969, scomparsa nel 2009. Un personaggio<br />
la cui morte è passata inspiegabilmente<br />
quasi sotto silenzio e<br />
che l’Amministrazione in carica ha voluto<br />
giustamente richiamare alla memoria<br />
di quanti hanno avuto modo di<br />
conoscere “Mimi” Croce e di apprezzarne<br />
le doti di intelligenza, dedizione,<br />
professionalità. In occasione della cerimonia<br />
ufficiale di inaugurazione della<br />
mostra, il sindaco Maria Bosin ha<br />
consegnato alla sorella Franca una<br />
apposita pergamena (foto a destra).<br />
Sempre durante la serata inaugurale,<br />
in un’aula magna gremita di cittadini<br />
e valligiani di Fiemme e di Fassa,<br />
oltre che di insegnati e studenti di un<br />
tempo, ha aperto l’incontro l’assessore<br />
Dellasega per ringraziare tutti<br />
coloro che hanno lavorato sodo per<br />
preparare l’esposizione e raccogliere<br />
il materiale. “Un piccolo ma importante<br />
pezzo di storia” ha sottolineato “<br />
che è diventato memoria di una intera<br />
comunità”. Poi il professor Fiorenzo<br />
Morandini ha presentato in estrema<br />
sintesi, ma in modo completo, la<br />
significativa storia dell’Avviamento<br />
Professionale (nato nel 1929 e che<br />
ha concluso la sua storia nel 1965,<br />
quando è subentrata in via definitiva<br />
la scuola Media che con l’Avviamento<br />
aveva coabitato nei quattro anni<br />
precedenti) e gli importanti momenti<br />
che la hanno preceduta, a partire dalla<br />
grande riforma Gentile del 1923.<br />
Poi sono seguite le testimonianze di<br />
tre ex studenti, Claudio Gabrielli di<br />
Pera di Fassa, Ernestina Guadagnini<br />
e Paola Bosin di Predazzo, che hanno<br />
richiamato tanti momenti importanti<br />
vissuti nel loro periodo di frequenza<br />
della scuola predazzana, oltre alla<br />
figura indimenticabile della professoressa<br />
Croce.<br />
Sono stati anche salutati gli insegnanti<br />
presenti in sala, Antono Guglielmino,<br />
Giuseppe Bucci, Lalla Gabrielli,<br />
Maria Rossi, Giacomo Guadagnini,<br />
Livia Marcaccini e Gianbattista Zorzi,<br />
oltre a tutti coloro che non ci sono<br />
più, mentre il maestro Fiorenzo Brigadoi,<br />
sempre nel ricordo di Maria<br />
Croce, che era anche una appassionata<br />
cultrice della musica, ha fatto<br />
ascoltare ai presenti l’Adagio dalla<br />
“Patetica” di Beethoven, ricordando<br />
inoltre la generosa offerta di 35.000<br />
euro fatta da lei per far fronte alle<br />
spese del nuovo organo della chiesa<br />
arcipretale.<br />
L’esposizione, con tanti documenti,<br />
fotografie d’epoca, lettere, pagelle,<br />
disegni, lavoretti, quaderni, voti, relazioni<br />
e molto altro, è stata visitata da<br />
tantissimi cittadini. Ai Fotoamatori il<br />
merito di aver recuperato e digitalizzato<br />
le immagini di un tempo, riproposte<br />
a beneficio di quanti hanno voluto<br />
conoscere o spesso rivivere questo<br />
straordinario spaccato della storia e<br />
della cultura del paese.<br />
M.F.