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Buone Feste - PredazzoBlog

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bolife De storia ParDaCiana<br />

Dalle ricerche del maestro Francesco<br />

l’Istituzione della Scuola normale a Predazzo nel 1807<br />

Questo scritto è in parte il riassunto e in parte la trascrizione originale delle delibere e verbali raccolti in<br />

anni e anni di ricerche negli archivi Comunali, della Regola Feudale, della Canonica e delle Scuole elementari,<br />

tutti trascritti fedelmente e manualmente da parte maestro Francesco Gabrielli.<br />

Gianmaria Bazzanella<br />

Istituzione delle Scuole<br />

Il giudice distrettuale Giuseppe Torresanelli, governo<br />

Bavarese, comunica con un decreto datato 28 novembre<br />

1807 di istituire la Scuola Normale. A Predazzo saranno<br />

ubicate in due “Stufe” (stanze) differenti (maschi e femmi-<br />

Nelle foto due scolaresche fine ‘800 a Predazzo. Alla pagina seguente<br />

un’altra scolaresca di fine secolo XIX e uno scorcio di Predazzo.<br />

ne ) situate una nella casa comunale e una in una casa a<br />

pigione di propietà di Matteo Morandini. I maestri erano:<br />

per i maschi Michele Giacomelli e don Francesco Giacomelli<br />

(32 anni) in servizio da otto anni, patentato da don<br />

Giuseppe Vittorelli arciprete di Castelnuovo, per le femmine<br />

era il cappellano don Giovanni Franchetti. L’anno Scolastico<br />

durava tre mesi con orario di tre ore antimeridiane<br />

e tre ore pomeridiane, i maschi erano130 e le femmine<br />

95, il termine dell’anno scolastico è fissato per il marzo<br />

del 1808.<br />

Il salario dei maestri era di 45 fiorini cadauno ricavato<br />

da:<br />

a) “la vendita di tutto quel grano della Chiesa e della Comunità<br />

di Predazzo che per il passato doveva essere<br />

impiegato per fare il pane per quelli che andavano alla<br />

processione delle “Rogazioni in Moena”, processione<br />

di già abolita perché in essa il popolo si disperdeva nelle<br />

osterie”;<br />

b) “di quel grano che per il passato doveva essere convertito<br />

in pane ed inutilmente distribuito nel giorno di ogni<br />

Santi”;<br />

c) un contributo della Regola Comunale derivante da una<br />

rendita;<br />

d) la contribuzione dei 12 fiorini che annualmente deve<br />

prestare il Curato alla Scuola.;<br />

e) Se l’importo non raggiungesse la somma mancante<br />

necessaria, la Comunità di Predazzo dovrà supplire<br />

alla somma mancante.<br />

Si legge nel decreto: “Tutti i genitori dovranno spedire<br />

giornalmente alla scuola i loro figli, pupilli e minorenni sotto<br />

la pena di tre talleri per cadauno genitore o curatore<br />

negligente e sotto la pena che non potranno i figli passare<br />

in matrimonio se non avranno il certificato di essere stati<br />

alla Scuola Normale (da pubblicare dal pulpito)”.<br />

I maestri erano obbligati a preparare le tabelle prescritte<br />

e erano tenuti a conservare mobili e utensili responsabilmente<br />

ed erano vietate le punizioni corporali. In<br />

una ordinanza del Sindaco datata 8.12.1813: “le scuole<br />

siano tenute nelle camere ove si tenevano le Regole generali<br />

e nella camera del cappellano”. Si stabiliva inoltre la<br />

durata dell’anno scolastico fino tutto il marzo del 1814.<br />

Da una verifica del 15.01.1818 risulta che i ragazzi<br />

dai 6 ai 12 anni sono 160 di cui 154 frequentanti mentre<br />

le ragazze sono 178 di cui 153 frequentanti le aule sono<br />

prese a pigione da privati.

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