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Buone Feste - PredazzoBlog

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Un passato di emozioni<br />

Che emozione rivedersi dopo tanti<br />

anni! Riconoscere compagni di giochi<br />

e di studio, ripensare ai momenti<br />

gioiosi, ma anche alle difficoltà dei<br />

tempi... Andare a ricercare le fisionomie<br />

ormai sfuocate dal tempo e dall’età<br />

di molti che ora ricoprono i ruoli<br />

più diversi o sono in pensione o...non<br />

sono più tra noi!<br />

Raccontare e raccontarsi aneddoti<br />

sugli insegnanti, sui fatti accaduti<br />

ormai tanti anni fa.<br />

È con gli occhi lucidi per l’emozione<br />

che molti visitatori della mostra<br />

“La scuola di avviamento professionale<br />

di Predazzo...si racconta” si sono<br />

soffermati con molta attenzione per<br />

analizzare le varie foto e per ritrovare<br />

un mondo che era riposto forse<br />

in qualche angolo nascosto della memoria<br />

o del tutto dimenticato. Ecco<br />

emergere come in un sogno momenti<br />

allegri, come quelli vissuti nella festa<br />

degli alberi o nella gita al monte<br />

Feudo o al lago di Carezza, ma anche<br />

lo sforzo, la fatica quotidiana dello<br />

studio, dell’imparare. Ecco i quaderni<br />

di italiano con quelle scritture regolari,<br />

ordinate, pulite, ecco i libri di storia,<br />

di geografia, poveri di immagini, sottili,<br />

certo infinitamente poveri rispetto<br />

a quelli degli alunni di oggi.<br />

Ecco le macchine da scrivere: poche<br />

e dall’aspetto antidiluviano ma<br />

arrivare a pigiare i loro tasti era un<br />

successo, che giungeva al termine di<br />

lunghe esercitazioni su tastiere di cartone<br />

sulle quali si imparava ad usare<br />

correttamente tutte e dieci le dita. A<br />

raccontarci la fatica quotidiana c’è<br />

anche una bella serie di pennini con<br />

relativo calamaio; la stilografica era<br />

cosa da professori, la biro poi “rovinava<br />

la scrittura” … ma era comunque<br />

oggetto raro.<br />

Ma emerge anche un diverso<br />

“senso del tempo” rispetto ad oggi:<br />

alcuni esercizi rivelano un’accuratezza,<br />

una precisione che avranno certo<br />

richiesto una pazienza, un amore per<br />

le cose ben fatte che è difficile riscontrare<br />

nei compiti dei nostri ragazzi.<br />

Una scuola, verrebbe da dire, fatta<br />

di poche cose ma portata avanti<br />

con grande passione, in cui non mancavano<br />

i momenti di spensieratezza<br />

di serenità sia da parte degli alunni<br />

che dei loro docenti.<br />

Spicca lo spirito cameratesco e<br />

ludico di molti insegnanti che per<br />

il loro operato quotidiano venivano<br />

giudicati severi e rigidi ma che, nei<br />

momenti meno formali come le rare<br />

gite o alcune celebrazioni, facevano<br />

vita Di ComUnità<br />

vedere un altro volto, arrivavano a<br />

sembrare “Persone come noi”.<br />

Era veramente una scuola che ha<br />

dato molto, pur con strumenti limitati,<br />

che ha permesso alla maggioranza<br />

degli alunni di raggiungere una preparazione<br />

approfondita per affrontare<br />

anche attività lavorative di responsabilità<br />

e di prestigio.<br />

Quando abbiamo pensato alla organizzazione<br />

della mostra non pensavamo<br />

certo di incontrare tanto entusiasmo,<br />

tanta partecipazione e anche<br />

collaborazione da parte di tanti ex<br />

studenti. Ma soprattutto ci ha gratificato<br />

la grande affluenza di pubblico,<br />

la consapevolezza di aver aiutato molte<br />

persone a “ritrovarsi” a far riemergere<br />

un’esperienza che, proprio per<br />

il piacere e l’intensità con cui è stata<br />

ricordata, testimonia la profondità<br />

dell’impronta che la Scuola di Avviamento<br />

ha lasciato in loro.<br />

Claudia Pezzo<br />

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