20.06.2013 Views

Reinserimento lavorativo, i primi risultati - Centro Cardinal Ferrari

Reinserimento lavorativo, i primi risultati - Centro Cardinal Ferrari

Reinserimento lavorativo, i primi risultati - Centro Cardinal Ferrari

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Il medico risponde<br />

14<br />

Nei pazienti molto gravi l’apertura spontanea degli occhi è un segnale positivo<br />

Passare dal coma allo stato vegetativo<br />

Importante il passaggio in un centro specializzato per casi complessi<br />

La rubrica Il medico risponde<br />

è anche online, sul sito www.<br />

centrocardinalferrari.it. Per rivolgere<br />

domande agli esperti<br />

scrivere a ilmedicorisponde@<br />

sstefano.it. Sul sito si trovano<br />

elencate le domande più frequenti<br />

in tema di gravi cerebrolesioni<br />

acquisite.<br />

Domanda<br />

“Mio padre è nato nel 1940 e non<br />

è mai andato in ospedale. Venti<br />

giorni fa ha subito la rottura di<br />

un aneurisma cerebrale all’arteria<br />

comunicante anteriore ed è stato<br />

subito embolizzato; in seguito gli<br />

è stato messo un catetere cerebrale<br />

esterno per favorire il drenaggio<br />

del liquor. Ci hanno detto da<br />

subito che la sua emorragia subaracnoidea<br />

è stata molto estesa<br />

e che quindi la prognosi sarebbe<br />

rimasta riservatissima. è entrato<br />

in uno stato di coma classificato<br />

GLASGOW 4 perchè l’unica<br />

risposta, dopo 3-4 giorni, è stata<br />

quella al dolore con un movimento<br />

interno degli avambracci<br />

che i medici hanno indicato come<br />

sintomo di sofferenza cerebrale<br />

(dicevano che decerebrava) abbastanza<br />

negativo. La sua pressione<br />

ha cominciato a ballare passando<br />

nel giro di pochi minuti da 25/50<br />

a 90/200 e viceversa; tutto accompagnato<br />

da febbre alta forse causata<br />

da un’infezione provocata<br />

dal respiratore. Oggi il medico ci<br />

ha detto che la situazione rimane<br />

molto grave ed il suo stato di coma<br />

non è cambiato nè tanto meno la<br />

febbre e gli sbalzi di pressione.<br />

Hanno aggiunto che la sua complicazione<br />

è stata l’idrocefalo, che<br />

tutti i ventricoli sono stati invasi<br />

In cammino<br />

dal sangue e devono continuare a<br />

drenare il liquor. Io però ho notato<br />

che appena “superficializza”<br />

tiene gli occhi aperti e quando gli<br />

parlo o gli accarezzo le mani la<br />

sua pressione sale repentinamente,<br />

tanto che sono costretti ad aumentare<br />

la sedazione. Nonostante<br />

questo però i medici continuano<br />

a dire che sono tutti movimenti<br />

involontari e continuano a definirli<br />

sintomi negativi; quindi di<br />

fatto continuano a tenerlo sedato<br />

e intubato; stanno cominciando a<br />

parlare di tracheotomìa. Per fortuna<br />

il cuore e i reni vanno bene,<br />

mentre la situazione polmonare<br />

sembra più complicata perchè<br />

pare che non scambi ossigeno. La<br />

domanda che le rivolgiamo è se sia<br />

possibile fare qualcosa.<br />

Possibile che l’apertura degli occhi<br />

non sia un sintomo positivo?<br />

Può essere saggio trasferirlo in<br />

una struttura specializzata per<br />

aiutarlo a riprendersi o siamo costretti<br />

solo ad aspettare?”.<br />

Risposta<br />

“Ho letto le notizie sullo stato<br />

di salute di suo padre. Nei<br />

limiti legati al fatto di non disporre<br />

di una relazione clinica<br />

o della visione diretta del paziente,<br />

le posso dire che sicuramente<br />

non si tratta di “aspettare<br />

passivamente” ma di fare<br />

un gran lavoro che, in questa<br />

fase, deve essere prevalentemente<br />

nelle mani del rianimatore<br />

(ad esempio il confezionamento<br />

della tracheotomia, il<br />

superamento delle condizioni<br />

infettive, il superamento della<br />

instabilità neurovegetativa<br />

e lo svezzamento progressivo<br />

dalla ventilazione meccanica)<br />

e del neurochirurgo (ad esempio<br />

per decidere se e come<br />

trattare l’idrocefalo, ovvero se<br />

posizionare una derivazione<br />

dal ventricolo-periotoneale).<br />

Come lei stessa ipotizza l’avvenuta<br />

apertura spontanea degli<br />

occhi è un segnale positivo<br />

e permette di dire che il paziente<br />

sta passando dalla fase<br />

iniziale di coma a uno stato<br />

vegetativo, condizione neurologica<br />

sempre molto grave ma,<br />

ad esempio, compatibile con<br />

la sopravvivenza a lungo termine.<br />

Sicuramente qualora si<br />

raggiunga una definizione dei<br />

problemi più acuti e una maggiore<br />

stabilità clinica diverrà<br />

essenziale offrirgli un passaggio<br />

in un centro riabilitativo<br />

attrezzato anche per pazienti<br />

complessi come purtroppo<br />

sembra essere suo padre, per<br />

non lasciare nulla di intentato<br />

e verificare le residue possibilità<br />

di recupero funzionale”.<br />

Antonio De Tanti, direttore<br />

medico scientifico del CCF<br />

Settembre 2011

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!