Reinserimento lavorativo, i primi risultati - Centro Cardinal Ferrari
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Approfondimento<br />
6<br />
Presentati due casi emblematici al Congresso Nazionale della SIRN di Verona<br />
Riabilitazione dei disturbi visivi da GCA<br />
Chiari: “L’ importanza del trattamento del deficit è spesso trascurata”<br />
Come affrontare i disturbi visivi<br />
nei casi di gravi cerebrolesioni<br />
acquisite. È questa una delle<br />
problematiche che si affrontano<br />
nei percorsi di cura dei pazienti<br />
ricoverati presso il <strong>Centro</strong> <strong>Cardinal</strong><br />
<strong>Ferrari</strong>. Nel recente congresso<br />
nazionale SIRN (Società<br />
Italiana di Riabilitazione Neurologica)<br />
tenutosi a Verona, il<br />
CCF ha presentato un poster<br />
dedicato proprio ai disturbi<br />
visivi dopo GCA. “Il recupero<br />
della vista, che rappresenta il<br />
più importante sistema sensoriale<br />
per l’uomo, è ovviamente<br />
fondamentale, un deficit visivo<br />
in un paziente con GCA può<br />
comprometterne il recupero<br />
motorio, funzionale e cognitivo”<br />
spiega Margherita Chiari<br />
oculista del CCF.<br />
Dottoressa Chiari, quali sono<br />
le fasi riabilitative che coinvolgono<br />
i pazienti del CCF?<br />
Presso il <strong>Centro</strong> vengono sottoposti<br />
a valutazione oculistica<br />
tutti i pazienti con diplopia o<br />
strabismo, anomalie del movimento<br />
palpebrale, fratture<br />
dell’orbita o massiccio facciale,<br />
Tastiera speciale ingrandita<br />
In cammino<br />
Nella foto la d.ssa Margherita Chiari, oculista del <strong>Centro</strong> <strong>Cardinal</strong> <strong>Ferrari</strong><br />
lesioni cerebrali con coinvolgimento<br />
delle vie visive, emorragia<br />
subaracnoidea, Locked-in<br />
syndrome. In caso di rilevamento<br />
di disturbi funzionali,<br />
vengono messi in atto interventi<br />
terapeutici e/o riabilitativi<br />
personalizzati.<br />
In cosa consiste il percorso di<br />
cura nei casi di disturbi visivi?<br />
Il programma di recupero può<br />
avere differenti scopi: eliminare<br />
una fastidiosa diplopia, stabilire<br />
un canale di comunicazione<br />
con il paziente attraverso l’uso<br />
di tavole alfabetiche, sfruttare<br />
al meglio un residuo visivo<br />
molto basso per restituire al paziente<br />
un’autonomia in ambito<br />
familiare o permetterne il reinserimento<br />
<strong>lavorativo</strong>. Nonostante<br />
l’importanza della funzione<br />
visiva nel recupero delle<br />
funzioni cognitive e motorie, la<br />
riabilitazione dei deficit visivi<br />
di natura centrale è ancora oggi<br />
spesso trascurata.<br />
è possibile il recupero in un<br />
paziente affetto da GCA?<br />
Con un costante addestramento<br />
è possibile fare prendere coscienza<br />
al paziente delle aree di<br />
visione residua del campo visivo<br />
affinché le sfrutti al meglio<br />
utilizzando i movimenti oculari.<br />
L’auspicio è che l’aspetto<br />
visivo possa in futuro essere<br />
sempre considerato nell’ambito<br />
di un programma riabilitativo<br />
multidisciplinare.<br />
Cosa succede in pazienti con<br />
gravi deficit visivi alla luce<br />
delle attuali conoscenze scientifiche?<br />
Studi scientifici hanno confermato<br />
che soggetti con perdita<br />
Settembre 2011