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Reinserimento lavorativo, i primi risultati - Centro Cardinal Ferrari

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L’iniziativa rientra nei percorsi di idroterapia promossi all’interno della struttura<br />

Corsi di nuoto nella piscina comunale<br />

Si è concluso con successo il progetto. Sono stati coinvolti tredici pazienti<br />

Si è concluso con successo il<br />

progetto che ha portato tredici<br />

pazienti del CCF a nuotare<br />

nella piscina comunale di Fontanellato.<br />

Un’iniziativa che ha<br />

preso il via nel mese di giugno<br />

per concludersi a fine agosto.<br />

Per due volte a settimana i pazienti,<br />

cinque alla volta, si sono<br />

recati a piedi presso la struttura<br />

a poco distanza dal <strong>Centro</strong><br />

per sperimentare il nuoto in<br />

ambiente esterno. “L’esperienza<br />

in piscina scoperta serve<br />

per verificare e migliorare l’autonomia,<br />

resistenza e qualità<br />

del nuoto - spiegano Carolina<br />

Malchiodi e Anna Spotti fisioterapiste<br />

del CCF referenti del<br />

progetto - e per permettere ai<br />

pazienti una presa di coscienza<br />

delle loro possibilità ed un reale<br />

reinserimento sociale e sportivo<br />

- continuano - il ritrovarsi<br />

in un ambiente non protetto ed<br />

in una situazione nuova è un<br />

modo per mettere alla prova<br />

le capacità del paziente - continuano<br />

- alcuni ad esempio<br />

hanno provato timore per l’acqua<br />

più profonda e più fredda<br />

rispetto a quella della piscina<br />

del CCF e per la maggiore lunghezza<br />

della vasca”. L’attività<br />

si è svolta al mattino, per due<br />

Gerardo Malangone<br />

In alto un gruppo di pazienti nella piscina di Fontanellato, in basso la piscina del CCF<br />

ore dalle 11 alle 13, in corsie<br />

riservate con un numero massimo<br />

di 6 pazienti e due fisioterapisti<br />

e con addestramento<br />

all’autonomia in spogliatoio e<br />

nell’ingresso in acqua. “L’iniziativa<br />

si ripete per il secondo<br />

anno - aggiungono le fisioterapiste<br />

- l’obiettivo è non solo<br />

testare l’autonomia ma anche<br />

l’acquisizione della sicurezza<br />

necessaria che servirà quando<br />

rientreranno a domicilio per<br />

continuare e ripetere l’esperiena<br />

anche da soli - concludono<br />

- all’avviamento al nuoto che<br />

facciamo durante il ricovero al<br />

CCF segue una presa di contat-<br />

to con le società sportive nella<br />

zona di residenza del paziente<br />

in modo tale che possa continuare<br />

la pratica del nuoto, anche<br />

a livello agonistico, seguito<br />

da allenatori specializzati, una<br />

volta dimesso dal centro”. Un<br />

passaggio intermedio, quindi,<br />

che mira al reinserimento sociale<br />

post dimissione e che si integra<br />

con i percorsi già promossi<br />

presso la piscina del CCF. La<br />

struttura è infatti dotata di una<br />

piscina, collocata al piano terra,<br />

con spogliatoi per uomini<br />

e donne, attrezzature per i vari<br />

tipi di esercizi. La temperatura<br />

è di 32 gradi adatta ad un ambiente<br />

terapeutico, è di una misura<br />

sufficiente per consentire<br />

ai pazienti di muoversi e nuotare,<br />

ed è dotata di sollevatore<br />

per l’accesso. In acqua a seguire<br />

il paziente è sempre presente<br />

un fisioterapista. Il paziente<br />

che ha accesso in piscina è infatti<br />

una persona per la quale<br />

esiste un piano riabilitativo che<br />

ha valutato i possibili benefici<br />

derivanti dall’acqua.<br />

Progetti<br />

Settembre 2011 In cammino 9

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