FELICE MARCIANO ANGELANDREA CASALE VINCENZO AMOROSI
FELICE MARCIANO ANGELANDREA CASALE VINCENZO AMOROSI
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66) Il fusaratico era il tributo preteso dal feudatario da tutti coloro che ponevano a<br />
macerare lino e canapa nel fusàro baronale, fiume, lago o acque private. I fusàri erano delle<br />
enormi vasche ripiene di acqua ove si ponevano a macerare i fasci di lino e canapa, situate<br />
in campagna e possibilmente lontane dai centri abitati, a causa del cattivo odore emanato<br />
durante la macerazione. Nei territori di Sarno, Striano e San Valentino i fusàri erano situati<br />
nelle vicinanze del fiume Sarno.<br />
67) Il mero imperio consisteva nella facoltà di esaminare, nella corte locale, cause d‟un<br />
rilevante giudizio, per lo più di natura penale. Il misto imperio quelle di secondaria<br />
importanza. Quando il mero e misto imperio era contemplato cum gladii potestate, vi era la<br />
facoltà di adoperare il gladium o spada. cioè di usare violenza fisica ai danni del<br />
condannato.<br />
68) La Cappella dei Santi Cosma e Damiano, fratelli medici, risulta citata negli atti della<br />
Santa Visita di mons. Paolo Fusco del 1581 e la stessa la si ritrova “completamente<br />
abbandonata, cadente, senza tetto, senza porte e, all’interno, piena di sterpi e senza<br />
altare”. Nella II metà del secolo XVII un tal Francesco Antonio Corrado, aiutato dal popolo<br />
sarnese, restaurò il sacro tempio in modo eccezionale, facendolo decorare dal pittore G. B.<br />
Perano e dedicandolo, oltre i Santi medici, alla Madonna del Carmelo. Nel 1771 il<br />
sacerdote don Bernardino Abignente fece edificare alcune stanze adiacenti il piccolo<br />
santuario che il lunedì in albis e nella festività del Carmine (16 luglio) di ogni anno è meta<br />
di numerosi pellegrini non solo sarnesi.