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Ecclesia de Eucharistia e Dottrina Neocat - InternEtica

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cosa per placarlo, sacrifici, agnelli,<br />

offerte varie” (OR, p. 320). Tutto<br />

questo, per lei è un fatto completamente<br />

negativo, ma dimentica<br />

che uno <strong>de</strong>gli elementi che entrano<br />

nel concetto di ‘sacrificio’ è il<br />

riconoscimento <strong>de</strong>lla totale dipen<strong>de</strong>nza<br />

<strong>de</strong>ll’uomo da Dio e <strong>de</strong>l<br />

dovere <strong>de</strong>lla riparazione per i<br />

peccati commessi, con l’offerta di<br />

una vittima a<strong>de</strong>guata. I cristiani<br />

<strong>de</strong>l VI secolo avevano capito il<br />

senso vero <strong>de</strong>l ‘sacrificio’.<br />

Con questa Lettera Enciclica il<br />

Vicario di Cristo ci ricorda con<br />

chiarezza, ancor oggi, l’autentico<br />

insegnamento <strong>de</strong>lla Chiesa, secondo<br />

il quale la Messa è “vero e<br />

proprio sacrificio”.<br />

Quanti cristiani che hanno perduto<br />

il senso <strong>de</strong>l peccato e <strong>de</strong>lla<br />

loro dipen<strong>de</strong>nza da Dio non avvertono<br />

più la necessità d’un sacrificio<br />

riparatore perché, non avendo<br />

fe<strong>de</strong>, non capiscono la natura<br />

<strong>de</strong>l peccato.<br />

I promotori internazionali <strong>de</strong>l<br />

CNC non credono che l’uomo sia<br />

libero nel commettere peccato e<br />

pertanto negano la sua responsabilità<br />

e la conseguente necessità<br />

<strong>de</strong>lla riparazione.<br />

Per negare il carattere sacrificale<br />

<strong>de</strong>lla Messa, Kiko presenta la Pasqua<br />

ignorando la centralità <strong>de</strong>l<br />

tempio ed esaltando la liturgia familiare<br />

nella notte di Pasqua”<br />

(OR, p. 297ss). Egli non ricorda<br />

che nel Tempio di Gerusalemme,<br />

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al tempo di Gesù, si compivano i<br />

sacrifici prescritti dalla Legge; che<br />

anche Maria Santissima nel giorno<br />

<strong>de</strong>lla sua purificazione ha offerto<br />

il sacrificio prescritto (Lc 2,24); che<br />

alla samaritana Gesù disse che il<br />

Tempio di Gerusalemme era l’unico<br />

luogo dove si poteva legittimamente<br />

adorare il Signore (Gv 4).<br />

Kiko e Carmen dovrebbero sapere<br />

anche che la liturgia <strong>de</strong>lla<br />

notte pasquale iniziava nel Tempio<br />

dove, la vigilia di Pasqua, all’ora<br />

nona, si immolavano gli agnelli<br />

<strong>de</strong>lla cena pasquale a ricordo<br />

<strong>de</strong>lla Pasqua istituita da Mosè<br />

(Es 12,26s; Gv 19,31ss).<br />

Carmen afferma che sarebbero<br />

stati i pagani convertiti (Secoli IV-<br />

VIII) che con la loro mentalità avrebbero<br />

influenzato la liturgia<br />

<strong>de</strong>lla Chiesa e introdotto l’i<strong>de</strong>a<br />

<strong>de</strong>l sacrificio, inteso “non come<br />

lo<strong>de</strong> con Dio, attraverso la Pasqua<br />

<strong>de</strong>l Signore ma nel senso pagano:<br />

“Ciò che essi vedono nella Messa è<br />

che qualcuno si sacrifica, cioè il Cristo.<br />

Nell’Eucaristia vedono soltanto il<br />

sacrifico <strong>de</strong>lla croce di Gesù Cristo. E<br />

se oggi chie<strong>de</strong>ste alla gente qualcosa a<br />

questo proposito, vi direbbe che nella<br />

Messa ve<strong>de</strong> il Calvario”(OR, p. 322).<br />

“Forse che Dio ha bisogno <strong>de</strong>l Sangue<br />

<strong>de</strong>l Figlio, <strong>de</strong>l suo sacrifico per placarsi?<br />

Ma che razza di Dio abbiamo<br />

fatto? Siamo arrivati a pensare che<br />

Dio placava la sua ira nel sacrificio <strong>de</strong>l<br />

suo Figlio alla maniera <strong>de</strong>gli dèi paga-<br />

ni? Per questo gli atei dicevano: che tipo<br />

di Dio sarà quello che riversa la sua<br />

ira contro suo Figlio sulla croce?... E<br />

chi poteva rispon<strong>de</strong>re?” (OR, p. 333).<br />

La Chiesa, fin dagli inizi, ha<br />

sempre ritenuto l’Eucaristia un<br />

vero e proprio sacrificio.<br />

Lo attesta la Didaché, S. Clemente<br />

romano, S. Ignazio di Antiochia,<br />

S. Giustino, Tertulliano, S.<br />

Cipriano, S. Ambrogio, S. Agostino,<br />

e tutte le liturgie orientali che<br />

attestano il carattere sacrificale<br />

<strong>de</strong>lla Messa, ma Kiko e Carmen<br />

(come i protestanti) non l’accetta-<br />

no e fanno propria, invece, la teoria<br />

di Wiclef che nega il carattere<br />

sacrificale <strong>de</strong>lla Messa, riconoscendo<br />

ad essa solo quello di un<br />

sacrificio soggettivo e spirituale<br />

di lo<strong>de</strong>, di adorazione e di ringraziamento,<br />

ma non di espiazione.<br />

Lutero negò alla Messa il carattere<br />

di sacrificio espiatorio.<br />

Se infatti l’uomo non è libero<br />

nel peccare (perché è satana che<br />

pecca in lui), egli non ha colpa,<br />

è irresponsabile, e pertanto non<br />

è necessario alcun sacrificio espiatorio.<br />

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