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ECCE<br />

LATINUM,<br />

PUERI…!<br />

a cura di<br />

Marilinda Fanti<br />

<strong>Francesco</strong> <strong>Mariutto</strong><br />

pro manuscripto<br />

VELOCE CORSO<br />

DI LATINO<br />

PER GLI ALUNNI DI<br />

TERZA MEDIA


CAP I – COS’È IL LATINO<br />

Con il termine “LATINO” di solito si intende la lingua parlata nell’antica Roma e nei<br />

territori da essa conquistati; questa definizione però è un po’ troppo ingenua: a<br />

pensarci bene, la storia di Roma è durata almeno 12 secoli e il suo dominio si è<br />

esteso progressivamente su tutta l’Europa e le coste del Mediterraneo: come<br />

potrebbe essere possibile che per così tanto tempo e su territori così vasti si sia<br />

parlata una sola lingua sempre uguale?<br />

Se pensiamo alla lingua italiana, quante differenze ci sono tra l’italiano dei nostri<br />

giorni e quello di Dante e Boccaccio (7 secoli fa) o addirittura quello di leopardi e<br />

Manzoni (2 secoli fa)?<br />

Naturalmente anche la lingua latina è cambiata nel <strong>corso</strong> del tempo e c’erano molte<br />

differenze anche in base alla provenienza delle persone, come oggi ci sono<br />

differenze nella pronuncia dell’Italiano nelle varie regioni.<br />

Inoltre, dal momento che nel <strong>corso</strong> del medioevo il <strong>latino</strong> si è trasformato nelle<br />

diverse lingue nazionali (Italiano, Francese, Spagnolo, Portoghese, …) gli studiosi<br />

della nostra epoca non hanno mai potuto avere delle testimonianze autentiche della<br />

lingua parlata e della pronuncia effettiva del <strong>latino</strong>: infatti conosciamo questa lingua<br />

solo in base a testi elaborati da persone in genere molto colte (tra l’altro tutti maschi)<br />

e pensati per la trasmissione scritta (quindi con un registro linguistico molto formale);<br />

sarebbe come se della nostra lingua tra mille anni qualcuno studiasse solo i libri di<br />

filosofia, di storia o di politica: non è l’italiano che parliamo tutti i giorni con gli amici, o<br />

in famiglia o che si usa nelle situazioni più informali!<br />

Da tutte queste osservazioni è chiaro che sarebbe davvero impossibile studiare il<br />

“vero” <strong>latino</strong> perché un “vero” <strong>latino</strong>… non esiste!<br />

Ma allora cosa si impara nei licei (e in questo <strong>corso</strong>)?<br />

Studiando la storia di Roma ci si accorge che, in base alle opere letterarie e artistiche<br />

che ci sono pervenute, nel periodo “classico” - compreso tra il primo secolo avanti<br />

cristo (100 a.c. - 0) e il secondo secolo dopo cristo (0 – 200 d.c.) - la cultura del<br />

popolo romano ha raggiunto il suo momento migliore; quindi nel <strong>corso</strong> dei secoli le<br />

opere letterarie che sono state maggiormente lette e studiate sono quelle di questo<br />

periodo e la lingua che si studia è il <strong>latino</strong> che ci è stato tramandato da quei testi, che<br />

è stato definito “<strong>latino</strong> classico”.<br />

2


CAP II - DIFFERENZE FRA LATINO E ITALIANO<br />

Osserva questa frase:<br />

MARCO AMA VALERIA.<br />

In italiano noi capiamo chi è il soggetto guardando la posizione del nome nella frase.<br />

Se infatti volessimo invece dire che è Valeria che ama Marco, dovremmo invertire i due<br />

nomi:<br />

VALERIA AMA MARCO.<br />

Le due parole “Valeria” e “Marco” da sole non ci trasmettono informazioni sulla loro funzione.<br />

Per lo stesso motivo possiamo dire “Valeria ha mangiato una pizza” o “Una pizza ha<br />

mangiato Valeria”: entrambe sono corrette dal punto di vista della grammatica, ma<br />

l’inversione della posizione del soggetto e del complemento oggetto rovescia<br />

completamente il senso del dis<strong>corso</strong> e anche la nostra reazione.<br />

In <strong>latino</strong> è molto diverso, poiché la posizione delle parole non influisce sulla loro funzione.<br />

Se io dico:<br />

oppure<br />

o ancora<br />

MARCUS AMAT VALERIAM<br />

VALERIAM AMAT MARCUS<br />

AMAT MARCUS VALERIAM<br />

la situazione è sempre la stessa! Non c’è dubbio che è sempre Marco ad amare Valeria!<br />

In <strong>latino</strong> infatti ciò che determina la funzione logica di un nome è la DESINENZA o<br />

TERMINAZIONE.<br />

La DESINENZA è il morfema che si attacca alla RADICE di una parola per arricchirla di<br />

significati e funzioni grammaticali.<br />

In italiano la desinenza di un nome ci da informazioni (il verbo preciso è “marcare”) sul<br />

genere e sul numero:<br />

BAMBIN-O BAMBIN-A BAMBIN-I BAMBIN-E<br />

Invece in <strong>latino</strong> la desinenza marca non solo il genere e il numero di un sostantivo, ma<br />

anche la sua funzione sintattica: soggetto, complemento oggetto, complemento di<br />

specificazione, complemento di termine, …<br />

3


Alcuni esempi:<br />

VALERIA EST PUELLA<br />

(= Valeria è una ragazza)<br />

MARCUS AMICUS EST VALERIAE<br />

(Marco è amico di Valeria)<br />

MARCUS AMICOS SALUTAT<br />

(Marco saluta gli amici)<br />

la desinenza “-A”, marca la funzione di soggetto<br />

singolare nella parola “Valeria” e di parte<br />

nominale nella parola “puella”<br />

la desinenza “-US”, marca la funzione di soggetto<br />

singolare nella parola “Marcus”<br />

la desinenza “-AE”, marca la funzione di<br />

complemento di specificazione singolare<br />

la desinenza “-OS”, marca la funzione di<br />

complemento oggetto plurale nella parola<br />

“amicos”<br />

la desinenza “-US”, marca la funzione di soggetto<br />

singolare nella parola “Marcus”<br />

In <strong>latino</strong> le funzioni logico-sintattiche di nomi, aggettivi o pronomi si possono raggruppare in<br />

CASI.<br />

I casi sono sei per il singolare e sei per il plurale e si riconoscono dalle diverse<br />

desinenze.<br />

CASI LATINI FUNZIONE LOGICA CORRISPONDENTE<br />

NOMINATIVO<br />

SOGGETTO, PARTE NOMINALE, PREDICATIVO DEL<br />

SOGGETTO<br />

GENITIVO COMPL. DI SPECIFICAZIONE<br />

DATIVO COMPL. DI TERMINE<br />

USATO DA SOLO: COMPL. OGGETTO, PREDICATIVO<br />

DELL’OGGETTO<br />

ACCUSATIVO<br />

SE PRECEDUTO DA PREPOSIZIONI, SI USA PER ESPRIMERE<br />

COMPLEMENTI DI MEZZO, LUOGO, TEMPO…<br />

SERVE QUANDO CI SI RIVOLGE CON IL DISCORSO DIRETTO<br />

VOCATIVO<br />

A QUALCUNO O QUALCOSA<br />

USATO SIA DA SOLO CHE PRECEDUTO DA PREPOSIZIONI,<br />

ABLATIVO<br />

ESPRIME DIVERSI COMPLEMENTI INDIRETTI FRA CUI<br />

CAUSA, MEZZO, MODO, LUOGO…;<br />

Ogni nome, aggettivo o pronome può dunque comparire in una frase in dodici forme (radice<br />

+ desinenza) a seconda della sua funzione.<br />

L’insieme di queste forme che può assumere una parola si chiama DECLINAZIONE<br />

I sostantivi del lessico <strong>latino</strong> si suddividono in 5 declinazioni, che presentano una sequenza<br />

di desinenze diversa, anche se in certi casi le singole desinenze possono essere uguali<br />

(vedi cap IV).<br />

Altre due importanti differenze fra <strong>latino</strong> e italiano<br />

in <strong>latino</strong> NON ESISTE L’ARTICOLO<br />

in <strong>latino</strong> le PREPOSIZIONI sono usate meno frequentemente che in italiano<br />

4


CAP III - LA PRONVNCIA DEL LATINO<br />

Come detto nel cap. 1, non ci sono testimonianze dirette di come venisse pronunciato il<br />

<strong>latino</strong> da parte dei Romani; inoltre i cambiamenti che hanno modificato questa lingua nel<br />

tempo e nello spazio hanno riguardato sicuramente anche la pronuncia delle sue parole.<br />

Quindi è impossibile sapere quale sia la pronuncia “corretta del <strong>latino</strong>” ed oggi essa varia nei<br />

diversi stati e in base a differenti tradizioni e criteri.<br />

Qui sotto sono riportate delle regole di pronuncia ricostruite dagli studiosi in base alle<br />

testimonianze scritte e alle ricerche scientifiche, che però sono impossibili da dimostrare con<br />

certezza.<br />

L’alfabeto <strong>latino</strong> è formato da 23 segni, chiamati “littera”<br />

A B C D E F G H I K L M N O P Q R S T V X Y Z<br />

a b c d e f g h i k l m n o p q r s t v x y z<br />

pronuncia a b k d e f gh h i k l m n o p qu r s t u ics ü z<br />

Le lettere C e G corrispondono sempre alle nostre C e G di cane e gatto;<br />

la Y si pronunciava Ü come la u del francese menu<br />

Il segno V/u corrisponde alla nostra U/u; nel <strong>latino</strong> il suono della nostra V non esisteva; VITA<br />

si pronunciava uita<br />

Le lettere Y e Z erano usate pochissimo e solo per trascrivere parole greche<br />

La lettera K poteva sostituire la C nelle iscrizioni o come abbreviazione<br />

Uno studente del I d.C. avrebbe recitato a memoria l’alfabeto così:<br />

a, be, ke, de, e, ef, ghe, ha, i, ka, el, em, en, o, pe, qu, er, es, te, u, ics, hi, zeta<br />

Oggi però in Italia il <strong>latino</strong> si pronuncia generalmente seguendo le regole fonetiche<br />

dell’italiano, con alcune differenze solo per certi gruppi di lettere.<br />

AE OE H PH TI+VOC Ce, ci Ge, gi gn V/u<br />

pronuncia E E muta F Z CE, CI GE, GI GN V<br />

Le vocali latine poi sono sempre 5, come in italiano, ma in base al sistema degli accenti del<br />

<strong>latino</strong>, diventano 10 poiché possono essere sia APERTE che CHIUSE: per noi la loro<br />

pronuncia non cambia, ma il tipo di accento della vocale serve per determinare la posizione<br />

dell’accento della parola.<br />

5


CAP IV - DECLINAZIONE DEL NOME<br />

Abbiamo visto prima che i casi messi insieme formano la DECLINAZIONE di una parola.<br />

Tutti i nomi latini si dividono in cinque declinazioni, che si riconoscono guardando la<br />

desinenza del GENITIVO SINGOLARE, che è diversa per tutte le declinazioni (invece gli altri<br />

casi possono avere desinenze uguali).<br />

Per sapere a quale declinazione appartiene un sostantivo, bisogna cercare sul dizionario<br />

<strong>latino</strong> la voce corrispondente, che indica il nominativo e il genitivo singolari<br />

Nel vocabolario trovi scritto:<br />

ROS-A, AE<br />

<br />

Nominativo Genitivo<br />

[per ogni nome è indicato il nominativo e, dopo la virgola, il genitivo]<br />

La tabella seguente mostra le desinenze del nominativo e del genitivo delle cinque<br />

declinazioni. L’attenzione però va al GENITIVO, per riconoscere la declinazione.<br />

NOMINATIVO GENITIVO<br />

1° DECLINAZIONE ROS - A ROS - AE<br />

2° DECLINAZIONE LUP - US LUP - I<br />

3° DECLINAZIONE CONSUL CONSUL - IS<br />

4° DECLINAZIONE LAC - US LAC - US<br />

5° DECLINAZIONE DI - ES DI - EI<br />

Per conoscere una declinazione è necessario:<br />

imparare a memoria le desinenze dei diversi casi;<br />

ricordare i principali termini che comprende.<br />

6


CAP V - LA PRIMA DECLINAZIONE<br />

La prima declinazione (riconoscibile per la desinenza del genitivo singolare in “–AE”),<br />

comprende nomi prevalentemente femminili, ma anche alcuni maschili, che si declinano tutti<br />

allo stesso modo.<br />

Nomi FEMMINILI Nomi MASCHILI<br />

Singolare Plurale Singolare Plurale<br />

Nominativo ROS- A ROS- AE POET- A POET- AE<br />

Genitivo ROS- AE ROS- ARUM POET- AE POET- ARUM<br />

Dativo ROS- AE ROS- IS POET- A POET- IS<br />

Accusativo ROS- AM ROS- AS POET- AM POET- AS<br />

Vocativo ROS- A ROS- AE POET- A POET- AE<br />

Ablativo ROS- Ā ROS- IS POET- Ā POET- IS<br />

traduzione<br />

Latino Italiano<br />

Nominativo VICTORI- A La vittoria (soggetto)<br />

Genitivo VICTORI- AE Della vittoria<br />

Dativo VICTORI- AE Alla vittoria<br />

Accusativo VICTORI- AM La vittoria (c. oggetto)<br />

Vocativo VICTORI- A Vittoria!<br />

Ablativo VICTORI- Ā Con la vittoria, per la vittoria, nella vittoria<br />

Come si può notare le desinenze di alcuni casi sono uguali tra loro; però non c’è il rischio di<br />

confondersi nella traduzione: se si esegue con attenzione l’analisi grammaticale di ogni<br />

parola e l’analisi logica della frase intera, si arriva sempre alla traduzione corretta.<br />

7


CAP VI - IL VERBO<br />

In <strong>latino</strong> i verbi hanno una caratteristica diversa dall’italiano: si dividono in quattro<br />

declinazioni, e non solo in tre. Queste declinazioni si riconoscono dalla desinenza<br />

dell’infinito.<br />

Attento però: nel vocabolario <strong>latino</strong> i verbi sono riportati alla prima persona<br />

dell’indicativo!!<br />

Ecco le quattro declinazioni del verbo:<br />

Desinenza Infinito Coniugazione Esempio Traduzione<br />

-are: 1° coniugazione LAUD-ARE Lodare<br />

-ēre: 2° coniugazione RESPOND-ĒRE Rispondere<br />

-ĕre: 3° coniugazione MITT-ĔRE Inviare<br />

-ire: 4° coniugazione AUD-IRE Ascoltare<br />

La differenza fra la 2° e la 3° coniugazione sta nella lunghezza della “e” dell’infinito: lunga<br />

nella 2° (-ē-) e breve nella 3° (-ĕ-).<br />

Nel vocabolario, dopo la prima persona dell’indicativo presente si trova il PARADIGMA DEL<br />

VERBO, che permette di ricavare i “temi”, cioè le radici sulle quali si formano tutti i tempi dei<br />

verbi latini aggiungendo le diverse desinenze come in italiano. Sul “tema” dell’indicativo si<br />

formano il presente, l’imperfetto, il futuro e l’imperativo.<br />

8


CAP VII - INDICATIVO PRESENTE<br />

Per ora ci occuperemo solo dell’indicativo presente, guardando la seguente tabella che<br />

comprende tutte quattro le coniugazioni.<br />

Come puoi notare anche in <strong>latino</strong>, come in italiano, il verbo si coniuga con le 3 persone<br />

singolari e plurali.<br />

Tieni presente che in <strong>latino</strong> le desinenze che indicano la persona del verbo sono sempre<br />

uguali. A queste si aggiunge, davanti, la vocale del tema.<br />

Studiale e ricordale!<br />

1° coniugazione<br />

Laudare = lodare<br />

PERSONA DESINENZA<br />

1° persona singolare - m (o niente)<br />

2° persona singolare -s<br />

3° persona singolare -t<br />

1° persona plurale -mus<br />

2° persona plurale -tis<br />

2° persona plurale -nt<br />

2° coniugazione<br />

Monēre = ammonire<br />

3° coniugazione<br />

Mittĕre = inviare<br />

4° coniugazione<br />

Audire = ascoltare<br />

LAUD - O MON - EO MITT - O AUD - IO<br />

LAUD - AS MON - ES MITT - IS AUD - IS<br />

LAUD - AT MON - ET MITT - IT AUD - IT<br />

LAUD - AMUS MON - EMUS MITT - IMUS AUD - IMUS<br />

LAUD - ATIS MON - ETIS MITT - ITIS AUD - ITIS<br />

LAUD - ANT MON - ENT MITT - UNT AUD - IUNT<br />

Prova ora a fare un po’ di allenamento, con gli esercizi proposti!<br />

9


CAP VIII – IL VERBO ESSE<br />

Come in italiano, anche in <strong>latino</strong> il verbo essere (ESSE) ha una coniugazione propria, per cui<br />

presenta delle differenze rispetto alla coniugazione degli altri verbi.<br />

Nella tabella è presentata la coniugazione del presente, dell’imperfetto e del futuro indicativo<br />

del verbo essere:<br />

PRESENTE IMPERFETTO FUTURO SEMPL.<br />

1 sing. SUM ERAM ERO<br />

2 sing. ES ERAS ERIS<br />

3 sing. EST ERAT ERIT<br />

1 plur. SUMUS ERAMUS ERIMUS<br />

2 plur. ESTIS ERATIS ERITIS<br />

3 plur. SUNT ERANT ERUNT<br />

Come si vede, in questi casi sono rispettate le desinenze tipiche delle diverse persone<br />

verbali indicate al cap 7, ma ci sono delle irregolarità nella radice del verbo.<br />

LE PERSONE VERBALI<br />

Nella coniugazione latina dei verbi, di solito non si dice la persona, come in italiano; per chi<br />

fosse comunque curioso di conoscere i pronomi personali, eccoli elencati qui sotto:<br />

ITA LAT<br />

IO EGO<br />

TU TU<br />

EGLI, ELLA IS, EA, ID (neutro)<br />

NOI NOS<br />

VOI VOS<br />

ESSI, ESSE II, EAE, EA (neutro)<br />

10


CAP IX - LA SECONDA DECLINAZIONE<br />

La seconda declinazione (riconoscibile per la desinenza del genitivo singolare in “–I”),<br />

comprende nomi maschili, femminili e neutri, che presentano delle differenze nella<br />

declinazione<br />

Maschili e femminili Neutri<br />

Singolare Plurale Singolare Plurale<br />

Nominativo Lup-us Lup-i Templ-um Templ-a<br />

Genitivo Lup-i Lup-orum Templ-i Templ-orum<br />

Dativo Lup-o Lup-is Templ-o Templ-is<br />

Accusativo Lup-um Lup-os Templ-um Templ-a<br />

Vocativo Lup-e Lup-i Templ-um Templ-a<br />

Ablativo Lup-o Lup-is Templ-o Templ-is<br />

I nomi maschili sono molti, e in certi casi hanno il nominativo singolare in –IR o in –ER,<br />

invece che in –US (per esempio VIR uomo, PUER bambino);<br />

i nomi femminili sono pochi e comprendono nomi di albero o di pianta (che spesso in<br />

italiano sono maschili: PINUS pino, QUERCUS quercia, FAGUS faggio) e nomi geografici<br />

(AEGYPTUS Egitto);<br />

i nomi neutri comprendono cose inanimate, sia astratte (VERBUM parola) che concrete<br />

(TEMPLUM tempio)<br />

CAP X - L’AGGETTIVO<br />

Come in italiano, anche in <strong>latino</strong> l’aggettivo deve concordare per genere e numero con il<br />

sostantivo a cui si riferisce; “concordare” significa utilizzare le desinenze che esprimono lo<br />

stesso genere e lo stesso numero del nome. In <strong>latino</strong> l’aggettivo deve anche concordare nel<br />

caso.<br />

Gli aggettivi <strong>latino</strong> non hanno una propria declinazione, ma si dividono in due gruppi (prima<br />

classe e seconda classe) che presentano desinenze diverse (che riprendono le desinenze<br />

delle prime 3 declinazioni) a seconda del genere del nome a cui si riferisce l’aggettivo.<br />

Quindi per capire con quali desinenze va declinato un aggettivo è indispensabile conoscere<br />

il genere del sostantivo che lo regge (il genere dei sostantivi è indicato nel vocabolario).<br />

11


Qui di seguito sono riportate le desinenze degli aggettivi della prima classe:<br />

Singolare Plurale<br />

Maschile Femminile Neutro Maschile Femminile Neutro<br />

Nominativo Bon-us Bon-a Bon-um Bon-i Bon-ae Bon-a<br />

Genitivo Bon-i Bon-ae Bon-i Bon-orum Bon-arum Bon-orum<br />

Dativo Bon-o Bon-ae Bon-o Bon-is Bon-is Bon-is<br />

Accusativo Bon-um Bon-am Bon-um Bon-os Bon-as Bon-a<br />

Vocativo Bon-e Bon-a Bon-um Bon-i Bon-ae Bon-a<br />

Ablativo Bon-o Bon- Ā Bon-o Bon-is Bon-is Bon-is<br />

In pratica, se l’aggettivo BONUS, BONA, BONUM si riferisce ad un nome MASCHILE<br />

(AMICUS, I), esso va concordato con il nome seguendo la prima e la quarta colonna; es.:<br />

N BONUS AMICUS BONI AMICI<br />

G BONI AMICI BONORUM AMICORUM<br />

D BONO AMICO BONIS AMICIS<br />

A BONUM AMICUM BONOS AMICOS<br />

V BONE AMICE BONI AMICI<br />

A BONO AMICO BONIS AMICIS<br />

se l’aggettivo BONUS, BONA, BONUM si riferisce ad un nome FEMMINILE<br />

(MAGISTRA, AE), esso va concordato con il nome seguendo la seconda e la quinta<br />

colonna della tabella; es.:<br />

N BONA MAGISTRA BONAE MAGISTRAE<br />

G BONAE MAGISTRAE BONARUM MAGISTRARUM<br />

D BONAE MAGISTRAE BONIS MAGISTRIS<br />

A BONAM MAGISTRAM BONAS MAGISTRAS<br />

V BONA MAGISTRA BONAE MAGISTRAE<br />

A BONĀ MAGISTRĀ BONIS MAGISTRIS<br />

se l’aggettivo BONUS, BONA, BONUM si riferisce ad un nome NEUTRO (VERBUM, I), esso<br />

va concordato con il nome seguendo la terza e la sesta colonna della tabella; es.:<br />

N BONUM VERBUM BONA VERBA<br />

G BONI VERBI BONORUM VERBORUM<br />

D BONO VERBO BONIS VERBIS<br />

A BONUM VERBUM BONA VERBA<br />

V BONUM VERBUM BONA VERBA<br />

A BONO VERBO BONIS VERBIS<br />

12


ATTENZIONE!!!<br />

Come detto prima ciò che è importante nella concordanza di nome e aggettivo è il genere<br />

del nome: per cui i nomi maschili della prima declinazione e quelli femminili della seconda<br />

declinazione presentano desinenze diverse rispetto a quelle dell’aggettivo!!<br />

(usiamo l’aggettivo MAGNUS, MAGNA, MAGNUM)<br />

N MAGNUS POETA MAGNI POETAE<br />

G MAGNI POETAE MAGNORUM POETARUM<br />

D MAGNO POETAE MAGNIS POETIS<br />

A MAGNUM POETAM MAGNOS POETAS<br />

V MAGNE POETA MAGNI POETAE<br />

A MAGNO POETĀ MAGNIS POETIS<br />

N MAGNA FAGUS MAGNAE FAGI<br />

G MAGNAE FAGI MAGNARUM FAGORUM<br />

D MAGNAE FAGO MAGNIS FAGIS<br />

A MAGNAM FAGUM MAGNAS FAGOS<br />

V MAGNA FAGE MAGNAE FAGI<br />

A MAGNĀ FAGO MAGNIS FAGIS<br />

Ricapitolando: gli aggettivi si dividono in due classi, in base alle desinenze che utilizzano;<br />

tutti gli aggettivi devono concordare col nome a cui si riferiscono in numero, genere e caso.<br />

Tutti i nomi possono essere maschili, femminili o neutri; i generi sono grammaticali, e non<br />

corrispondono necessariamente al sesso dell'oggetto, quindi usa il vocabolario.<br />

13


CAP XI – COMPLEMENTI<br />

Come già detto nel cap 2, le desinenze dei vari casi rappresentano la forma che i nomi e gli<br />

aggettivi assumono in base alle loro funzioni nella frase.<br />

Tuttavia i casi sono sei, ma i complementi che si possono creare sono molti di più; ciò<br />

significa che anche in <strong>latino</strong> alcuni complementi si formano utilizzando delle preposizioni,<br />

che si mettono davanti al nome declinato; nella tabella trovi alcuni un riepilogo dei principali<br />

complementi e di come si esprimono in <strong>latino</strong>:<br />

complemento preposizione caso<br />

oggetto - ACCUSATIVO<br />

Predicativo sogg. - NOMINATIVO<br />

Predicativo ogg. - ACCUSATIVO<br />

specificazione - GENITIVO<br />

termine - DATIVO<br />

Moto a luogo<br />

direzione<br />

avvicinamento<br />

nomi di città<br />

IN<br />

AD<br />

-<br />

ACCUSATIVO<br />

ACCUSATIVO<br />

ACCUSATIVO<br />

Moto per luogo PER ACCUSATIVO<br />

Moto da luogo<br />

Allontanamento<br />

Uscita da un luogo<br />

Moto dall’alto<br />

nomi di città o piccola isola<br />

Stato in luogo<br />

normale<br />

nomi di città o piccola isola<br />

nomi di città plurali<br />

Mezzo<br />

Se il mezzo è un oggetto<br />

Se il mezzo è una persona<br />

A/AB<br />

E/EX<br />

DE<br />

-<br />

IN<br />

-<br />

-<br />

ABLATIVO<br />

ABLATIVO<br />

ABLATIVO<br />

ABLATIVO<br />

ABLATIVO<br />

LOCATIVO<br />

ABLATIVO<br />

-<br />

ABLATIVO<br />

PER ACCUSATIVO<br />

compagnia CUM ABLATIVO<br />

modo CUM ABLATIVO<br />

Causa<br />

-<br />

OB/PROPTER<br />

ABLATIVO<br />

ACCUSATIVO<br />

Scopo<br />

AD ACCUSATIVO<br />

CAUSA/GRATIA GENITIVO<br />

Tempo determinato - ABLATIVO<br />

Tempo continuato (PER) ACCUSATIVO<br />

14


Esempi:<br />

Moto a luogo<br />

direzione<br />

avvicinamento<br />

In theatrum pervenio<br />

Ad insulam navigo.<br />

nomi di città<br />

Romam eo<br />

Moto per luogo Per Romam ambulo<br />

Moto da luogo<br />

Allontanamento<br />

Uscita da un luogo<br />

Moto dall’alto<br />

nomi di città o piccola isola<br />

Stato in luogo<br />

normale<br />

nomi di città o piccola isola<br />

nomi di città plurali<br />

Mezzo<br />

Se il mezzo è un oggetto<br />

A theatro redeo<br />

Tullius ex Africa in Italiam venit.<br />

Tullius de pulpito descentit.<br />

Roma venio.<br />

In Italia vivo.<br />

Romae bene vivo.<br />

Athenis bene vivo.<br />

Rosis Ancilla mensa ornat<br />

Se il mezzo è una persona Per magistrum dicipuli discunt.<br />

compagnia Romae com amicis meis sum.<br />

modo Cum magna diligentia studeo<br />

Causa<br />

Litteris tuis gaudeo<br />

Marius ob/propter neglegentiam suam flet.<br />

Tempo continuato Per decem annos<br />

15


ESERCIZIARIO<br />

16


CAP II<br />

1 - Scegli 10 parole italiane di tipo diverso e analizzane la desinenza: quali<br />

informazioni grammaticali fornisce?<br />

parola desinenza informazioni<br />

2 – Impara a memoria i nomi dei casi latini (rispetta l’ordine della tabella a pag. 3) e poi<br />

trascrivili qui sotto:<br />

3 – associa ad ogni funzione sintattica elencata qui sotto il caso <strong>latino</strong> che la esprime<br />

(attenzione: sono elencate in disordine!)<br />

c. oggetto; c. di mezzo; soggetto; c. di termine; c. di specificazione;<br />

c. predicativo oggetto; c. luogo; c. di modo; c. predicativo soggetto; dis<strong>corso</strong> diretto.<br />

caso funzione/i<br />

17


CAP III<br />

1 - Leggi le seguenti parole latine e prova ad individuare per ognuna le differenze di<br />

grafia rispetto all’italiano:<br />

AQUA POENA CIVITAS<br />

ANIMAL PRUDENTIA TEMPLUM<br />

TABULA DOMINA VULTUS<br />

MODESTIA SPECTATOR FAMILIA<br />

TRIBUNAL MAGISTER MEL<br />

POPULUS VIRTUS FRATER<br />

CAP IV<br />

1 - Per verificare se hai studiato bene esercitati a declinare oralmente i seguenti nomi:<br />

INSULA (l’isola) SCRIBA (lo scrivano) CURA (la cura)<br />

Per vedere poi se hai anche capito, dopo aver studiato a memoria la prima declinazione,<br />

prova a svolgere i seguenti esercizi<br />

2 - Inserisci la desinenza esatta:<br />

culp-..............(dat. sing.) vit-.................(abl. sing.) vi-..................(nom. sing.)<br />

ir-...................(gen. sing.) culp-.................(abl. plur.) agricol-.............(voc. sing)<br />

port-………….(gen. plur.) vi-……………(nom. plur.) port-…………..(acc. plur.)<br />

vit-....................(acc. sing.) ir-……………..(dat. plur.) agricol-…...…...(voc. plur.)<br />

3 - Dato il nome: DOMINA, -AE = padrona, traduci in tutti i modi possibili le seguenti<br />

parole:<br />

domina = oppure<br />

dominis = oppure<br />

dominas =<br />

dominae = , , oppure<br />

dominā =<br />

dominam =<br />

4 - Traduci, dando senso logico alla frase:<br />

Dall'italiano:<br />

alle ancelle della padrona =<br />

la padrona del bosco =<br />

[vedo] le insidie del bosco = [video]<br />

con le truppe della padrona =<br />

alle ricchezze del poeta =<br />

Dal <strong>latino</strong> (non specificare se soggetto o complemento oggetto!):<br />

18


dominis silvarum = oppure<br />

dominā ancillae =<br />

[vidi] agricolam poetis = [ho visto]<br />

divitiis Athenarum = oppure<br />

domina divitiarum = oppure<br />

5 - Accanto a ciascuna voce metti la traduzione:<br />

Columbarum Discipulas<br />

Nauta Statuae<br />

Umbris Puella<br />

Piratam Àncoris<br />

Fabulis Amicitia<br />

Sagittae Silvam<br />

All’amicizia O maestra<br />

Alle caprette La vittoria (sogg.)<br />

Dei poeti La ninfa (acc.)<br />

Le regine (acc.) Con la negligenza<br />

Della sicilia Dell’ora<br />

Di roma Alle penisole<br />

6 - Ora completa le seguenti frasi sostituendo alle parole latine la traduzione italiana:<br />

I pirati vedono (insulas) ............... .<br />

(Ancillis) ..................... manca la guida (dominae) ...................... .<br />

(Fulviă) ......................., sei proprio bella!<br />

(Sardiniă) ...................... è una grande (insula) ......................... .<br />

Nei gambi (rosarum) ............................... si trovano le spine.<br />

I ragazzi giocavano (pilā) ............................. .<br />

(Deis) ...................... offrirono corone (athletae) ............................ vincitori.<br />

L’esperienza (nautarum) ............................ li salvò dalla burrasca.<br />

7 - Per verificare se ricordi davvero le regole della prima declinazione prova a<br />

svolgere il seguente esercizio, segnando “vero o falso” dopo le varie affermazioni:<br />

il nominativo plurale di puella è puellae.<br />

Il dativo plurale di domina è dominae.<br />

Il genitivo singolare, il dativo singolare, il nominativo plurale e il vocativo<br />

plurale hanno la stessa desinenza.<br />

Rosa è ablativo singolare.<br />

Ancillarum è un genitivo plurale.<br />

Silvis si traduce come dei boschi.<br />

I vocaboli appartenenti alla prima declinazione sono tutti femminili.<br />

Vero falso<br />

19


8 - Infine metti alla prova la tua abilità di latinista traducendo vere e proprie frasi, dopo<br />

aver fatto l’analisi dei casi (dal <strong>latino</strong>) e l’analisi logica dall’italiano, incolonnando le<br />

parole<br />

Dal <strong>latino</strong><br />

1- Sapientiam et iustitiam semper laudamus (= lodiamo) 2- Ancillae cenae horam dominae<br />

nuntiant (annunciano) 3- Visito(=visito) insulam Siciliae, nautarum patriae 4- Piratae insidias<br />

nautis parant (= preparano) 5- Domina ancillae diligentiam laudat (= loda) 6- Amicae<br />

poetarum litteram mitto (= mando)Dall’italiano<br />

1 - Il poeta scrive la lettera alla padrona. 2 - Il contadino ara la terra della Sicilia.<br />

3 - La signora celebra le nozze della figlia. 4 - L’ancella prepara le cena alla padrona.<br />

20


CAP VI, VII e VIII – IL VERBO<br />

1 - Scrivi di che coniugazione sono i seguenti verbi:<br />

VOCE VERBALE Coniugazione? VOCE VERBALE Coniugazione?<br />

Parēre invenire<br />

sentire amare<br />

dicĕre legĕre<br />

oppugnare delēre<br />

docēre munire<br />

2 - Impara a memoria le desinenze dell’indicativo presente e poi completa la tabella<br />

coniugando i seguenti verbi:<br />

infinito > NARRARE TIMĒRE MITTĔRE SENTIRE<br />

1S<br />

2S<br />

3S<br />

1P<br />

2P<br />

3P<br />

infinito > DICĔRE SCIRE DELĒRE PARARE<br />

1S<br />

2S<br />

3S<br />

1P<br />

2P<br />

3P<br />

infinito > MUNIRE MITTĔRE AMARE HABĒRE<br />

1S<br />

2S<br />

3S<br />

1P<br />

2P<br />

3P<br />

3 - Traduci ora le seguenti voci verbali dal <strong>latino</strong>:<br />

DESINENZA PERSONA CONIUGAZIONE TRADUZIONE<br />

pugnamus -amus 1° plurale -are (prima) combattiamo<br />

dat<br />

pares<br />

gerunt<br />

21


ducit<br />

sciunt<br />

mittitis<br />

invenis<br />

sentio<br />

imperant<br />

habemus<br />

4 - Traduci ora le seguenti voci verbali dall’italiano:<br />

PERSONA VERBO LATINO CONIUGAZIONE TRADUZIONE<br />

mandate 2° plurale mittere 3° mittitis<br />

trovo<br />

ami<br />

date<br />

vinciamo<br />

dobbiamo<br />

porta<br />

combattono<br />

pensate<br />

apre<br />

risponde<br />

5 - Impara a memoria la coniugazione del verbo ESSE e poi completa la tabella:<br />

1S<br />

2S<br />

3S<br />

1P<br />

2P<br />

3P<br />

presente imperfetto futuro<br />

6 – unisci con una freccia le voci verbali italiane alle corrispondenti latine<br />

Essi dormono Pugnat<br />

Tu insegni Paratis<br />

Noi torniamo Laudo<br />

Voi preparate Mittunt<br />

Io lodo Doces<br />

Essi mandano Dormiunt<br />

Tu custodisci Custodis<br />

Egli combatte revertimus<br />

22


7 - Trasforma il tempo verbale delle seguenti frasi in modo da utilizzare i tre tempi<br />

studiati:<br />

es: tu es pulchra puella > presente<br />

Tu eras pulchra puella > imperfetto<br />

Tu eris pulchra puella > futuro<br />

Luna plena in caelo erat. Hodie laeta sum.<br />

Apud deae statuam multae coronae erunt. Insulae incolae eramus.<br />

8 - Esegui l’analisi grammaticale e logia e poi traduci le seguenti frasi aiutandoti con il<br />

lessico:<br />

Victoriae saepe fortuitae sunt. Rosis ancillae cum dominis mensam ornant.<br />

Tullia et Servilia Claudiae aviae erant. Auriga vincit et victoriā exsultat.<br />

Magna est ancillae ira ob iniurias. In viā matronae cum ancillis amicas salutant.<br />

23


CAP IX – LA SECONDA DECLINAZIONE<br />

1 - Declina oralmente i seguenti nomi della seconda declinazione (attenzione ai<br />

generi!):<br />

agnus, i bellum, i fagus, i dominus, i proelium, i vinum, i<br />

2 - Completa la tabella<br />

Oculus<br />

Morbi<br />

Pericula<br />

Luporum<br />

Aegypto<br />

Speculis<br />

Belli<br />

Filios<br />

Otio<br />

equum<br />

caso funzione Nominativo sing. traduzione<br />

6. Esegui l’analisi dei casi delle seguenti frasi e poi traducile:<br />

1) Magistri exemplum pueros puellasque stimulat; 2) Vergili, Romanorum gloriam<br />

honorabas; 3) Ferarum exta consulebatis; 4) Libri, scientiam et sapientiam viris praebetis; 5)<br />

Virgulta et herbas tondebant agricolae; 6) Alexander Thebas delebat; 7) Populus agricolis<br />

umbram praebet; 8) Gemmae puellarum vestimenta ornant.<br />

7. Esegui l’analisi logica delle seguenti frasi e poi traducile:<br />

1) Le truppe dei nemici avevano armi e cavalli; 2) I cittadini donavano al tiranno statue e<br />

quadri; 3) Le favole dei poeti celano saggezza e consigli; 4) Il tempio di Nettuno ha una<br />

statua del dio del mare; 5) L’inizio dell’autunno dona acqua ai campi; 6) Il disonore colpisce<br />

gli animi dei triumviri; 7) I pioppi allietavano le rive dei fiumi; 8) Le truppe ausiliarie offrono<br />

aiuto ai cittadini di Corìoli.<br />

24


CAP X – L’AGGETTIVO<br />

1 - Declina nelle tabelle le coppie aggettivo-nome<br />

magnus, a, um + silva vipera + mortiferus, a, um<br />

N<br />

G<br />

D<br />

A<br />

V<br />

A<br />

N<br />

G<br />

D<br />

A<br />

V<br />

A<br />

N<br />

G<br />

D<br />

A<br />

V<br />

A<br />

SING PLUR SING PLUR<br />

antiquus, a, um + statua clarus, a, um + poeta<br />

SING PLUR SING PLUR<br />

saevus, a, um + pirata pavidus, a, um + nauta<br />

SING PLUR SING PLUR<br />

saevus, a, um + imperium siccus, a, um + folium<br />

SING PLUR SING PLUR<br />

25


N<br />

G<br />

D<br />

A<br />

V<br />

A<br />

N<br />

G<br />

D<br />

A<br />

V<br />

A<br />

meus, a, um + pirum procerus, a, um + fagus<br />

SING PLUR SING PLUR<br />

2 - Analizza e traduci le seguenti espressioni<br />

caso numero traduzione<br />

Clarorum virorum<br />

Magnas pugnas<br />

Formosae fagi<br />

Doctos poetas<br />

Docti poetae<br />

Taediosis fabulis<br />

Clararum victoriarum<br />

Magnum oppidum<br />

Sedulo nauta<br />

Fere lupe<br />

Nigras pinos<br />

Floridi horti<br />

Nigris oculis<br />

3 - Analizza e trasforma dal singolare al plurale e viceversa<br />

analisi trasformazione<br />

Magnum periculum<br />

Multae fagi<br />

26


Parvis pueris<br />

Pigris discipulis<br />

Altae fago<br />

Agros latos<br />

Fecundae humi<br />

Agricolae laeti<br />

Traduci le seguenti frasi<br />

Vir bonus mala verba vitat.<br />

Morbus mortifer miseros oppidi incolas vexat<br />

In via obscura periculosa saxa non video<br />

Formosae ancillae vina atra et candida laetis convivis praebent.<br />

Multi populis Romani imperio suo imponunt<br />

Famelici lupi praeda est tener angnus.<br />

27


CAP XI – COMPLEMENTI<br />

1 - Memorizza i complementi della tabella a pag. 13 traduci le frasi<br />

Con una sua amica<br />

Da Roma ad Atene<br />

Marcus pervenit Domani<br />

Marcus pervenit<br />

Con un grande cavallo<br />

A scuola<br />

A causa della guerra<br />

2 - Analizza i complementi presenti nelle seguenti frasi e poi traducile:<br />

Cum discipulis suis magistri per hortum ad scholam perveniunt.<br />

Seduli magistri, exemplis bonis, non multis verbis docent.<br />

Ad castra et per agros fuga est.<br />

Paulus in forum intrat ed ad amicos adpropinquat.<br />

Per parvum filium meum facetiarum gaudium cognosco.<br />

Romae historia libris discite in schola.<br />

Non in numero, sed in animo est victoria.<br />

Sumunt pueri libros et ad scholam libenter properant.<br />

Germani in pagis cum feminis suis habitant.<br />

Catilina ira immodica ardebat.<br />

Pulchra dona Valeria amicis mittit per servum suum Antoninum.<br />

28


Versioni di riepilogo<br />

L’inverno<br />

In terra, frigida bruma diutina imminet et in campis pruina alba est. In villa<br />

agricolarum opera cessat. Post cenam agricolae lassi apud flammas sedent et<br />

feminae fercula et scudellas tollunt. Postea lanam albam novellorum agnorum<br />

tractant. Iam tenebrae silvam obscuram faciunt. Propinquae villae agricola ostia<br />

pulsat, intrat et salutat. Tibia sonat et delectat familiam et amicos.<br />

Gli Sciti<br />

Scythia Asiae finitima est et frigidum caelum habet. Scythae campos non colunt, sed<br />

armenta et pecora magno studio pascunt. Ideo continenter errant neque fixa domicilia<br />

habent, sed in plaustris cum feminis et liberis habitant. Armenta incustodita in campis<br />

relinquunt, quoniam furta non timent. Divitiarum avidi non sunt et aurum et argentum<br />

contemnunt.<br />

29


LESSICO<br />

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