Esclusa Io Ti prego Signore con l'anima fervente ... - Comune di Parma

Vi racconto una storia che ho visto
e di tutte ‘ste povere genti
ché si mise, sto’ povero Cristo,
n’testa di non pagare tangenti.
Aiutò gente senza mangiare,
perché aveva un pochino di soldi
e voleva li fare fruttare
senza fare coi boss gli accordi.
Una fabbrica bella, si dice,
un pochino di bravi operai
che facevano belle camicie,
che voleva non chiudere mai.
I negozi compravano merci
E lui bene pagava la gente.
I guadagni poteva vederci
ed aveva i suoi buoni clienti.
Non si può lavorare a Palermo
ma non basta il sudore versare.
Se non vuoi stare immobile e fermo
coi mafiosi tu devi trattare.
Se non paghi al tuo indirizzo
delle teste tu avrai di capretto
che vuol dire “se non paghi il pizzo
ti spariamo nel mezzo del petto”.
“Sono onesto ma non ho paura
non ho neanche la coda di paglia
sono libero ed ho vita dura
e con “quelli” il mio ponte si taglia”.
Ma la notte il suo cuore era ansioso
ed al buio rideva e piangeva
ché avea detto ad un grande mafioso
che piegarsi a lui non voleva.
Se sei un uomo ti dèi ribellare;
la paura non muove giustizia.
Chi ha paura si fa sopraffare.
Ci vuol sempre qualcuno che inizia.
Si risveglia e si alza dal letto
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