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la città si ribella alla cementificazione del lungofiume, mentre fra gli ...

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il caso<br />

Segni di “declino”<br />

nell’impero di Veleno<br />

Anche per questa estate Aquabell rimarrà chiuso.<br />

La struttura di 75 mi<strong>la</strong> metri quadrati per i<br />

giochi d’acqua, versa in pes<strong>si</strong>me condizioni.<br />

A guardarlo oggi il parco di Aldo Foschi,<br />

al confine con San Mauro mare,<br />

mette tristezza. Aquabell cade a pezzi.<br />

Il cancello d’ingresso è chiuso,<br />

anche per questa estate i giochi acquatici<br />

non entreranno in funzione.<br />

Quando fu inaugurato, questo parco<br />

di 75 mi<strong>la</strong> metri quadrati immer<strong>si</strong><br />

nel verde, sollevò parecchie aspettative<br />

e per diver<strong>si</strong> anni ha rappresentato<br />

un’offerta turistica in più.<br />

Al suo interno una piscina animata<br />

da otto diver<strong>si</strong> tipi di onde control<strong>la</strong>te<br />

da un <strong>si</strong>stema computerizzato, tre<br />

gruppi di acquascivoli giganti, Body<br />

surf, Twister, <strong>la</strong>guna baby con miniscivoli<br />

ed il grande galeone da conquistare,<br />

e poi sa<strong>la</strong> giochi, idromassaggi,<br />

percorso trekking, snack bar,<br />

ristorante e <strong>la</strong> grande balera Harem<br />

(ancora in funzione).<br />

E’ una <strong>del</strong>le creature scaturite dal<br />

vulcanico “Veleno” che al<strong>la</strong> <strong>città</strong> ha<br />

“rega<strong>la</strong>to” anche il centro congres<strong>si</strong><br />

sul <strong>lungofiume</strong>. Aquabell toccò il culmine<br />

<strong>del</strong> successo ospitando “Bellezze<br />

al bagno” trasmesso da Rete4 e presentato<br />

da Giorgio Mastrota. Passarono<br />

dal parco di Veleno tutti i più<br />

noti volti televi<strong>si</strong>vi <strong>del</strong>lo spettacolo e<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> mu<strong>si</strong>ca leggera.<br />

Aldo Foschi ha anche ricevuto alcune<br />

offerte di acquisto <strong>del</strong> parco, ma<br />

ha sempre preferito tenerlo per sé, a<br />

costo di <strong>la</strong>sciarlo chiuso. Ne<strong>gli</strong> anni<br />

scor<strong>si</strong> fu presentato anche un progetto<br />

di restyling di Aquabell che però è<br />

rimasto sul<strong>la</strong> carta. Oggi avrebbe<br />

bisogno di un radicale intervento di<br />

ristrutturazione e adeguamento. Più<br />

10<br />

Aquabell perde i pezzi: a <strong>si</strong>nistra, e sotto,<br />

l’ingresso <strong>del</strong> parco acquatico. Qui sopra una<br />

veduta <strong>del</strong>l’interno.<br />

volte, anche ne<strong>gli</strong> ultimi anni in cui<br />

era in funzione, ebbe <strong>del</strong>le grane con<br />

<strong>la</strong> commis<strong>si</strong>one (prima provinciale e<br />

poi comunale) che ri<strong>la</strong>sciava l’autorizzazione<br />

all’apertura <strong>del</strong> parco,<br />

sempre superate in “zona cesarini”.<br />

Nel 2002 un mega rave party portò<br />

dentro Aquabell 4000 gabber e per<br />

un fine settimana fu l’inferno. “Doveva<br />

essere una festa di fine scuo<strong>la</strong>”,<br />

disse Foschi. Poi l’incidente che causò<br />

<strong>la</strong> morte di una bambina po<strong>la</strong>cca che<br />

perse <strong>la</strong> vita sbattendo <strong>la</strong> testa su uno<br />

scivolo <strong>del</strong> parco (ma Veleno è stato<br />

assolto). Aquabell era stato al<strong>la</strong> ribalta<br />

<strong>del</strong>le cronache anche nel 1992:<br />

per <strong>la</strong> gestione <strong>del</strong> personale <strong>del</strong> parco,<br />

Foschi creò un <strong>si</strong>ndacato ad hoc e<br />

un contratto che prevedeva orari di<br />

<strong>la</strong>voro più lunghi e sa<strong>la</strong>ri ridotti rispetto<br />

al Contratto Nazionale di Categoria<br />

e a quello territoriale provinciale.<br />

Ma incontrò l’oppo<strong>si</strong>zione <strong>del</strong><br />

<strong>si</strong>ndacato e una sentenza <strong>del</strong><strong>la</strong> Pretura<br />

di Rimini ha riconosciuto <strong>la</strong> vio<strong>la</strong>zione<br />

<strong>del</strong>lo statuto dei <strong>la</strong>voratori.<br />

Al<strong>la</strong> bel<strong>la</strong> età di 84 anni e con una<br />

vitalità da adolescente, Foschi è proprietario<br />

di una quindicina di alberghi<br />

(ma chi può dirlo con certezza?)<br />

da Cervia a Riccione. E’ passata sotto<br />

<strong>la</strong> sua gestione anche <strong>la</strong> per<strong>la</strong> de<strong>gli</strong><br />

hotel di Bel<strong>la</strong>ria, <strong>la</strong> gloriosa Locanda<br />

<strong>del</strong>le dune (adesso gestita dal<strong>la</strong> nipote):<br />

in passato ospitava conti e principesse,<br />

adesso pen<strong>si</strong>onati e clienti a<br />

prezzi stracciati. La vil<strong>la</strong> che fu di<br />

Guidobaldo Valducci, Veleno l’ha affittata<br />

ad alcune fami<strong>gli</strong>e di albane<strong>si</strong><br />

(ce ne sono anche ad Aquabell), che<br />

ormai <strong>la</strong>vorano in massa nelle sue<br />

strutture.<br />

La Locanda <strong>del</strong>le Dune vista dal mare e, a <strong>si</strong>nistra, <strong>la</strong> bellis<strong>si</strong>ma<br />

villetta che fu <strong>la</strong> re<strong>si</strong>denza di Guidobaldo Valducci.<br />

Il Nuovo<br />

I rapporti <strong>fra</strong><br />

condòmini ripartono<br />

dal<strong>la</strong> recita <strong>del</strong> rosario<br />

Quindici persone su sedie e gradini<br />

di un pianerottolo: provate ad immaginare.<br />

L’ultima sera dispiace a<br />

tutti. Le prime sere nell’androne <strong>del</strong><br />

condominio, poi qualche problema<br />

re<strong>la</strong>tivo al passaggio di chi non partecipava<br />

e prendeva l’ascensore oppure<br />

ne usciva. Un cartello con l’invito<br />

è stato tolto, no, strappato...<br />

Qualche discus<strong>si</strong>one. L’alternativa:<br />

smettere o continuare lo stesso. C’è<br />

<strong>la</strong> terza pos<strong>si</strong>bilità tra chi ha ragione<br />

e chi ha torto: il secondo piano.<br />

Lì tutti <strong>gli</strong> inquilini partecipano e<br />

nessuno è di passaggio. Una <strong>si</strong>gnora<br />

arriva <strong>mentre</strong> recitiamo il primo<br />

mistero, con una naturalezza<br />

che ti fa pensare: ha avuto impegni<br />

finora, ma è arrivata, ci tiene.<br />

In <strong>si</strong>lenzio fa per seder<strong>si</strong> sulle scale<br />

e subito qualcuno le porge un cuscino.<br />

Momenti di attenzione reciproca<br />

e cura: chi allestisce il tavolino<br />

con fiori, can<strong>del</strong>e e immagine<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> Madonnina, chi <strong>si</strong> offre di<br />

“guidare” il rosario al posto di chi<br />

ha <strong>la</strong> voce rauca, chi riaccende <strong>la</strong><br />

luce continuamente, perchè l’interruttore<br />

è a tempo. Chi porta sempre<br />

quel cuscino in più. Una <strong>si</strong>gnora<br />

dice: “Per tanti anni in questo<br />

condominio i rapporti sono sempre<br />

rimasti superficiali: un saluto, qualche<br />

paro<strong>la</strong> così. Adesso è un po’ diverso”.<br />

Che <strong>si</strong>a complicità o altro, è<br />

nata da una devozione di credenti,<br />

e poi è nata in modo semplice: fare<br />

in<strong>si</strong>eme una cosa in cui <strong>si</strong> crede,<br />

far<strong>la</strong> con cura, non è solo aggregazione.<br />

A maggio, quindici persone sul pianerottolo<br />

di un condominio di via<br />

Lamone recitano il rosario. Provate<br />

a immaginare: un po’ stretti. Se<br />

l’anno pros<strong>si</strong>mo fos<strong>si</strong>mo di più, ci<br />

sarebbe spazio su altri gradini. A<br />

stringer<strong>si</strong> ancora, altre due sedie...<br />

Giovanna D’Errico<br />

La Ccils richiama al<br />

<strong>la</strong>voro due “licenziati”<br />

Ricordate il caso dei tre “soci <strong>la</strong>voratori”<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> Ccils “esclu<strong>si</strong>” dal<strong>la</strong><br />

Cooperativa sociale con <strong>la</strong> motivazione<br />

che il “rapporto di <strong>la</strong>voro<br />

<strong>si</strong> è risolto”? Ce ne <strong>si</strong>amo occupati<br />

sullo scorso numero <strong>del</strong><br />

Nuovo pubblicando <strong>la</strong> lettera <strong>del</strong><br />

pre<strong>si</strong>dente Remo Scano. Ebbene,<br />

c’è una novità, ed è questa: due<br />

dei tre licenziati sono stati riassunti,<br />

solo per <strong>la</strong> stagione estiva<br />

(saranno in servizio dal primo<br />

giugno al<strong>la</strong> fine di settembre),<br />

dal<strong>la</strong> Cooperativa che <strong>si</strong> occupa<br />

<strong>del</strong>l’inserimento all’attività <strong>la</strong>vorativa<br />

<strong>del</strong>le persone svantaggiate.<br />

Svolgeranno le loro man<strong>si</strong>oni<br />

nel settore ambiente.<br />

Il terzo “licenziato”, invece, rimane<br />

disoccupato. Per lui <strong>la</strong> Ccils<br />

non ha previsto nessun reintegro<br />

e dovrà quindi arrangiar<strong>si</strong> come<br />

potrà.

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