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Anna Lucheroni Introduzione al sonno - I Sogni nel Cassetto

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Il campa<strong>nel</strong>lo<br />

- I due occhi incolori la guardavano.<br />

- Sono rimasta da una mia zia che si è fatta m<strong>al</strong>e a un piede. E’ vecchia<br />

vecchia, non potevo lasciarla da sola. Venga dentro che ci facciamo un caffè.<br />

Entrarono in cucina. Mentre la donna sfaccendava attorno ai for<strong>nel</strong>li,<br />

sentì le lacrime scorrere lungo il viso. Cercò di asciugarle in fretta, senza<br />

farsi notare, ma uscivano fitte e copiose. Le mani passate e ripassate sul viso<br />

non ce la facevano ad arginarle tutte. Cadevano sulla maglietta, sulle gambe,<br />

sui piedi nudi. Cercò di trattenere <strong>al</strong>meno i singhiozzi, che uscirono prepotenti<br />

e scomposti a spezzare l’aria c<strong>al</strong>ma della stanza. Non c’era niente da fare se<br />

non lasciarsi piangerefino in fondo. Il caffè intanto stava s<strong>al</strong>endo, già l’odore<br />

si spandeva per la cucina. La donna sedette di fronte a lei. Le porse il<br />

rotolo dello scottex e la tazzina.<br />

- Beva il suo caffè, si sta freddando.<br />

- Mi scusi... Mi sento così stupida a piangere davanti a lei... Ma non<br />

ce l’ho fatta...<br />

La voce della vicina la interruppe brusca.<br />

- E invece ce l’ha fatta. Ora sarà più facile, vedrà. Non sono un dottore<br />

ma lo so bene cosa vuol dire - e aggiunse sottovoce - ci sono passata anch’io.<br />

Su, ora vada a letto e cerchi di dormire.<br />

Così dicendo la prese per le sp<strong>al</strong>le e la spinse dolcemente fuori.<br />

- Ci vediamo stasera. Io mi chiamo Adele.<br />

Ora <strong>nel</strong>la voce sembrava di cogliere una nota di complicità, forse<br />

d’affetto.<br />

Si distese sul letto. Era tutta indolenzita, come se qu<strong>al</strong>cuno l’avesse<br />

bastonata. La pelle del viso tirava per il s<strong>al</strong>e delle lacrime. Eccoli, i pensieri,<br />

aggrumati e ronzanti come tante vespe. Che strano... non erano più <strong>al</strong> solito<br />

posto... Sembravano lontani... O era lei che si stava <strong>al</strong>lontanando...<br />

Prima di sprofondare, l’ultima cosa che re<strong>al</strong>izzò, fu un “domani mi<br />

faccio aiutare a rimettere il campa<strong>nel</strong>lo”.<br />

racconto pubblicato on line<br />

su www.isogni<strong>nel</strong>cassetto.it<br />

il 1 settembre 2005<br />

[isnc]isogni<strong>nel</strong>cassetto 26 Racconti di <strong>Anna</strong> <strong>Lucheroni</strong>

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