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Val Tiberina

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adriana moroni et al., l’alto e medio bacino del tevere<br />

del Chiascio nella depressione di gubbio è stata quasi completamente erosa e solo limitati lembi<br />

sono conservati sul bordo meridionale della pianura. alla sommità del terrazzo costituito da<br />

questi sedimenti non è mai stato osservato un paleosuolo correlabile con quello dell’Ultimo interglaciale<br />

ma paleosuoli scarsamente lisciviati attribuibili agli interstadiali dell’inizio dell’Ultima<br />

glaciazione. le superfici tuttavia sono sottoposte ad arature profonde e non è dunque<br />

possibile escludere che alcuni manufatti provengano dai sedimenti sottostanti.<br />

la situazione di anghiari è più peculiare. in quest’area, nel settore nord occidentale della<br />

depressione di sansepolcro, è presente un ampio terrazzo alluvionale che costituisce la testimonianza<br />

di una estesa conoide alluvionale formatasi durante la glaciazione del mis 6 allo sbocco<br />

del tevere e dei suoi affluenti all’interno del bacino. la conoide presenta una discreta acclività<br />

nel settore prossimale dove è costituita da ghiaie grossolane e blocchi subarrotondati che testimoniano<br />

l’importanza dei processi di massa (colate di detriti) durante la deposizione. spostandosi<br />

verso sud si osservano superfici poste a quote leggermente diverse, separate da scarpate<br />

anche discretamente acclivi e una brusca diminuzione della pendenza della superficie sommitale.<br />

si tratta dei resti di conoidi terrazzate, possibilmente anche telescopiche, deposte durante<br />

le fasi finali della glaciazione. nella parte apicale non sono stati rinvenuti resti del Paleolitico<br />

medio che sono invece abbondanti nella parte mediana<br />

e distale, anch’essa in parte conservata, e dove si osserva<br />

la transizione tra i sedimenti di conoide e quelli<br />

di pianura alluvionale. in questo settore è stato osservato<br />

un paleosuolo relitto (fig. 2) con un profilo di alterazione<br />

profondo fino a 3 metri, sviluppatosi su<br />

sedimenti prevalentemente siltoso-argillosi che poggiano<br />

su sedimenti ghiaiosi anch’essi profondamente<br />

alterati. il paleosuolo è decarbonatato e argillificato,<br />

presenta una colorazione giallastra e abbondanti figure<br />

tipiche di condizioni di difficile drenaggio interno. lateralmente<br />

in superficie si osserva anche un paleosuolo<br />

decarbonatato, argillificato ma di colorazione rossastra<br />

con spessore molto ridotto e sviluppato su sedimenti<br />

ghiaiosi. Questi paleosuoli relitti indicano condizioni di<br />

pedogenesi di lunga durata, condizioni climatiche calde<br />

e umide e con vegetazione forestale attribuibili all’Ultimo<br />

interglaciale.<br />

la loro successiva erosione varia da luogo a luogo<br />

ed è associata a fenomeni di dilavamento in condizioni<br />

di clima più freddo e arido (Ultima glaciazione). È difficile<br />

stabilire se la differente distribuzione dei reperti<br />

corrisponda a situazioni ecologiche cioè aree di intercanale<br />

o semplicemente a condizioni locali più favorevoli<br />

alla conservazione dei depositi e paleosuoli<br />

contenenti i reperti. in questo settore infatti il suolo<br />

dell’Ultimo interglaciale sebbene troncato, è conservato<br />

su superfici estese seppure anche in questo caso interessato<br />

da lavorazioni agricole. Più a valle, a sud di sansepolcro,<br />

alcuni manufatti provengono dai terrazzi<br />

alluvionali del tevere che purtroppo non sono stati fatti<br />

oggetto di studi sistematici. È dunque difficile stabilire<br />

se si tratti di terrazzi attribuibili alla fine del mis 6 o a<br />

2. alta valtiBerina tosCana. Pro-<br />

Filo del PaleosUolo relitto del<br />

sito di Castel di sorCi<br />

33) silvestrini et al. 2001.<br />

www.archeologia.beniculturali.it<br />

quelli modellati durante l’incisione valliva nel mis 5e<br />

che nella vicina regione marchigiana hanno restituito<br />

un’industria acheuleana finale non Levallois. 33<br />

m.C. P.P.<br />

Reg. Tribunale Roma 05.08.2010 n.30 ISSN 2039 - 0076<br />

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