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3 Alpi n. 2.pdf - Alcotra

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3alp-45b.qxd 22/11/04 20.35 Pagina 30<br />

CUCINA<br />

La toma di Gressoney,<br />

è prodotta in alpeggio<br />

anche sopra i 2200 metri<br />

Non solo fontina in Valle d’Aosta<br />

A Gressoney c’è anche<br />

la “toma”<br />

La Valle d’Aosta sul fronte dei<br />

formaggi non è soltanto fontina.<br />

Se vi trovate nella Valle del Lys,<br />

soprattutto nella zona delle due<br />

Gressoney (Saint-Jean e La<br />

Trinité) dove vive, minoranza<br />

nella minoranza, una piccola<br />

comunità di lingua tedesca, vi<br />

offriranno di sicuro la Toma di<br />

Gressoney. Prodotta in alpeggio<br />

(anche sopra i 2200 metri) è una<br />

classica toma delle <strong>Alpi</strong> a pasta<br />

cruda di forma cilindrica, sia tonda<br />

che con tratti lineari creatisi<br />

per il contatto di più forme una<br />

attaccata all’altra sulle stadere<br />

del primo magazzino di stagionatura.<br />

La crosta è generalmente<br />

liscia con una colorazione rossiccia<br />

tendente al rosa o al giallo.<br />

Ogni anno negli alpeggi, tra<br />

giugno e ottobre, se ne producono<br />

circa 1500 per una pezzatura<br />

media di 5 Kg. La materia<br />

prima è il latte vaccino crudo<br />

proveniente da due munte e la<br />

mungitura è fatta a mano. Il latte<br />

è filtrato prima della lavorazione,<br />

non refrigerato e senza aggiunte<br />

di fermenti lattici. «La lavorazione<br />

–spiega Corrado<br />

Adamo, direttore del servizio<br />

sviluppo delle Produzioni<br />

Agroalimentari- è effettuata in<br />

caldaie in rame dove il latte, lasciato<br />

per 24 ore a maturare in<br />

bacinelle poste in acqua fredda, è<br />

scaldato fino a 35°. La rottura<br />

della cagliata è fatta fino ad<br />

ottenere un pari alle dimensioni<br />

di un chicco di mais o riso e dura<br />

circa 10-15 minuti. La temperatura<br />

è poi innalzata fino a 38° e<br />

segue la fase fuori fuoco per altri<br />

15 minuti circa». «L’estrazione<br />

della cagliata –prosegue Adamoè<br />

fatta a mano o con l’ausilio di<br />

tele e posizionato in fascere in<br />

legno o rame stagnato». Con una<br />

stagionatura che va dai due ai<br />

XXX<br />

quattro mesi presenta un sapore<br />

piuttosto accattivante anche se,<br />

per la sua stessa tecnica di lavorazione,<br />

tipica dei formaggi a<br />

lunga stagionatura, gli esperti di<br />

gastronomia ritengono sia eccellente<br />

dopo un anno ed è addirittura<br />

ricercatissimo se di due o tre<br />

anni, ma è difficilissimo da<br />

trovare.<br />

Slowfood ha inserito questa toma<br />

così rara tra i suoi 100 presidi<br />

gastronomici, cioè tra i primi<br />

cento prodotti della cultura gastronomica<br />

e contadina italiana<br />

che devono essere salvati, anche<br />

nell’intento di convincere i produttori<br />

a prolungarne l’affinamento,<br />

magari ristrutturando<br />

antiche cantine in disuso. Ultimamente<br />

si sta anche diffondendo<br />

la prenotazione del formaggio<br />

«in primeur», cioè ancor prima<br />

che venga prodotto, per farlo<br />

maturare dai produttori.

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