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EDOARDO MENEGAZZO<br />

tive e abilità operative che consentono l’acquisizione di competenze.<br />

L’utilizzo di abilità intellettuali, come classificare, raccogliere dati, identificare<br />

problemi, contestualizzare, ecc., è sicuramente parte dell’insegnamento<br />

della lingua straniera ma rimane spesso in ombra dato che l’enfasi didattica è<br />

prevalentemente sul risultato e sulla valutazione dello stesso. Il riconoscimento<br />

dell’importanza dei processi richiede una riflessione sull’azione glottodidattica<br />

che identifica nella competenza comunicativa l’obiettivo principale<br />

e che valuta gli studenti esclusivamente sulla base della performance:<br />

altre modalità di partecipazione, come, per esempio, ascoltare, notare, riflettere,<br />

ipotizzare, vanno tenute in debito conto perché fanno parte delle strategie<br />

che portano alla prestazione osservabile.<br />

Secondo Anderson (citato in O’Malley e Chamot, 1990, p. 27), nell’acquisizione<br />

della seconda lingua si distingue tra conoscenza dichiarativa,<br />

cioè la conoscenza delle regole formali, e conoscenza procedurale, cioè la<br />

capacità di capire e di generare lingua o di utilizzare la conoscenza delle regole<br />

per risolvere un problema. La conoscenza procedurale si acquisisce nello<br />

stadio autonomo, quando l’utilizzo dell’abilità è automatico e il dispendio<br />

di energia nel controllo della produzione è minimo. Nell’apprendimento della<br />

lingua seconda si arriva a un livello elevato di padronanza soltanto in periodi<br />

lunghi ed in modo graduale, grazie alla pratica frequente. Il nuovo ambiente<br />

di apprendimento sembrerebbe agevolare la possibilità di tale pratica.<br />

L’orientamento al processo, piuttosto che al prodotto, alla base dell’approccio<br />

CLIL richiede uno spostamento di enfasi, da un sillabo esclusivamente<br />

linguistico a uno in cui il raggiungimento di obiettivi linguistici (conoscenza<br />

dichiarativa) si coniuga con lo sviluppo di conoscenze di tipo procedurale<br />

per arrivare all’acquisizione di competenza (Margiotta, 2002). Nel<br />

curricolo linguistico, invece, moltissima importanza viene attribuita alle conoscenze<br />

di tipo dichiarativo, mentre non si presta altrettanta attenzione alla<br />

conoscenza di tipo procedurale, cioè la capacità di agire in condizioni operative<br />

reali. Esemplificando, un conto è saper utilizzare correttamente una<br />

forma verbale nel contesto limitato e artificiale di una attività per il potenziamento<br />

grammaticale, e un conto è saper usare la stessa forma per conseguire<br />

efficacemente uno scopo pragmatico.<br />

L’enfasi sul risultato determina l’importanza che viene attribuita all’accuratezza<br />

formale nelle lezioni di LS. Anche le attività che sono dedicate al<br />

potenziamento della fluidità espressiva sono sottoposte al controllo di correttezza,<br />

pur se in misura ridotta rispetto ad attività in cui il focus è grammati-<br />

dimento (e naturalmente l’insegnamento). Stiamo dunque parlando non dei fini, dei risultati,<br />

dei prodotti, ma della dinamica di fattori e di operazioni che permettono di raggiungere quei<br />

fini, quei risultati, quei prodotti - ciò che invito a chiamare processi.”<br />

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